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  • NBA: Iverson rinuncia ai Sixers, Nocioni sospeso

    Allen Iverson, stella dei Philadelphia 76ers, chiude anticipatamente questa sua travagliata stagione (l’ultima in NBA?) pur di restare vicino alla figlioletta di 4 anni. I Phialdelphia 76ers hanno infatti annunciato che il giocatore, fuori dallo scorso 20 febbraio, non farà più ritorno in Pennsylvania per rimanere ad Atlanta accanto a Messiah, la figlia che soffre di una imprecisata malattia.
    Ed Stefanski, presidente dei Sixers, ha comunicato la decisione di Iverson:

    Dopo averne parlato con Allen, siamo arrivati alla conclusione che lui non ritornerà ai Sixers per il resto della stagione, visto che non vuole più essere una distrazione per una franchigia che ama così tanto. È stato davvero difficile per Allen, ma anche per la squadra, rimanere concentrato mentre cercava di bilanciare la sua carriera con la sua vita privata“.

    Iverson era tornato tra le lacrime della conferenza stampa a Philadelphia (la squadra che l’aveva scelto col numero 1 assoluto al draft del 1996 e dove era diventato una star) lo scorso 2 dicembre, dopo il difficile divorzio con i Memphis Grizzlies (con cui aveva firmato in estate) che lo aveva portato ad annunciare il ritiro. Allen con i Sixers ha giocato 25 partite (24 da titolare), viaggiando alla media di 13,9 punti e 4,1 assist a partita.

    La dichiarazione della 34enne guardia è stata più che eloquente:

    E’ difficile lasciare lei, mia moglie e gli altri figli – aveva confidato qualche settimana fa -. Ma mi sono impegnato ad essere con la squadra e a fare il mio lavoro, anche se è davvero dura“.

    L’ultima partita giocata è stata quella dello United Center di Chicago contro i Bulls (13 punti in 29 minuti), poi aveva richiesto un permesso per motivi familiari alla franchigia, permesso che in pochi giorni è diventato a tempo indeterminato. E c’è chi giura che a Chicago Iverson abbia calcato i parquet del basket professionistico per l’ultima volta…

    Andres Nocioni, invece, ala argentina dei Sacramento Kings è stato sospeso per 2 giornate. Nocioni (arrestato a novembre 2009 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti) dovrà inoltre effettuare 2 giorni di lavori socialmente utili e dovrà seguire un corso di riabilitazione per alcolisti della durata di 3 mesi.
    Nocioni ha giocato 56 partite facendo registrare le seguenti medie: 8.6 punti (40% al tiro), 2.9 rimbalzi e 1 assist in 19.5 minuti di gioco.

  • NBA: Piccoli movimenti di mercato…..e forse un gradito ritorno

    Dopo l’infortunio di Shaquille O’Neal, i Cleveland Cavaliers di LeBron James sono sempre più vicini a rifirmare Zydrunas Illgausks (ceduto solo 2 settimane fa a Washington nella trade per Jamison e subito tagliato dai capitolini). Si aspettano conferme nelle prossime ore, ma sarebbe un gradito ritorno , quello del centro lituano ormai 35enne che ha passato l’intera carriera a Cleveland.
    Altri movimenti di mercato hanno riguardato invece i Golden State Warriors che, flagellati dagli infortuni, hanno ingaggiato fino al resto della stagione l’ala Reggie Williams.
    Classe 1986, ala di 198cm, Williams ha giocato 2 partite. Per lui 11.5 punti (48% al tiro), 5.5 rimbalzi e 4 assist in 28 minuti di gioco.
    I Portland Trail Blazers hanno messo sotto contratto Travis Diener, rilasciato al scorsa settimana da Indiana. Classe 1985, Diener è un playmaker di 185cm. In questa stagione ha giocato solamente 4 partite per via di una frattura al pollice del piede sinistro. Per lui: 1 assist, 0.8 punti (17% al tiro), 0.8 recuperi e 0.5 rimbalzi in 6.3 minuti di impiego.
    Sacramento ingaggia con contratto provvisorio di 10 giorni la guardia Garrett Temple (che quest’anno ha disputato qualche partita con gli Houston Rockets).

  • NBA: Joakim Noah out per 3 settimane

    Brutte notizie per i Chicago Bulls: Joakim Noah, centro dei “Tori” dovrà osservare un periodo di riposo di circa 3 settimane per una fascite plantare che già aveva tormentato il giovane pivot durante il mese di gennaio e febbraio.
    Per sopperire all’assenza, Chicago si è mossa sul mercato ingaggiando Chris Richard. Il giocatore ha già giocato per i Bulls in questa stagione (a febbraio) con contratto da 10 giorni. Per lui in 5 partite disputate ci sono le seguenti medie: 4.6 rimbalzi, 2.2 punti (30% al tiro) e 1 assist in 14.4 minuti di impiego medio. Classe 1984 (alto 206 centimetri) Richard darà aiuto a Brad Miller sotto i tabelloni, rimasto con l’infortunio di Noah, l’unico centro nel roster. Per poter firmare l’atleta dell’Università della Florida i Bulls hanno tagliato la guardia Lindsey Hunter ormai diventata superflua. A Chicago sperano che questo infortunio non complichi la corsa ai playoff dove i Bulls attualmente occupano la settima “piazza”, anche perchè i Charlotte Bobcats (noni nella Conference) non sono molto lontani e sono stati rinforzati proprio da Chicago con la cessione dell’atletico Tyrus Thomas, ala grande potenzialmente devastante.

  • NBA: Miami sorprende i Lakers

    Non basta una superba prestazione del fenomeno Kobe Bryant ad evitare la sconfitta dei Lakers sul parquet di Miami. L’asso gialloviola mette a referto 39 punti ma i californiani devono arrendersi all’overtime agli Heat protagonisti di una grande prova collettiva. Memphis mantiene vive le speranze di acciuffare l’ultimo posto disponibile per i playoff (al momento occupato da Portland) vincendo a Chicago, trascinata da un immenso Zach Randolph da 31 punti e 18 rimbalzi. Z-Bo sta letteralmente trascinando i Grizzlies in questa stagione e oramai è diventato un all-star a tutti gli effetti. Utah sbanca Phoenix con la solita, grande, prova di squadra.

    Risultati NBA del 4 marzo 2010

    Miami Heat – Los Angeles Lakers 114-111 (overtime)
    Mia: Wade 27, Richardson 25, Arroyo 17 – Lak: Bryant 39, Fisher 14, Odom 13
    Chicago Bulls – Memphis Grizzlies 96-105
    Chi: Deng 23, Rose 20, Miller 14 – Mem: Randolph 31, Mayo 20, Gay 17
    Phoenix Suns – Utah Jazz 108-116
    Pho: Stoudemire 30, Richardson 22, Hill 17 – Uta: Williams 27, Okur 24, Boozer 15, Miles 15)

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  • NBA: Gallinari e i Knicks risorgono. LeBron James spiana la strada ai Cavs

    Tornano al successo i Knicks contro i Detroit Pistons. Gallinari segna 15 punti, boccata d’ossigeno per il team della Grande Mela. Atlanta batte Philadelphia, Orlando vince contro Golden State. Grazie a Nate Robinson Boston si impone contro Charlotte, Cleveland trascinata da un grandissimo LeBron James (26 punti, 7 rimbalzi e 14 assist) espugna il campo dei Nets. Milwaukee ritrova la via del successo contro Washington, Memphis vince un’importantissimo scontro diretto contro gli Hornets per restare in corsa playoff, Dallas continua a vincere (nona di fila) e a nulla vale la resistenza di Minnesota. Nel suo ritorno a Houston dopo la cessione ai Kings , Carl Landry sfodera una grande prestazione e batte i suoi ex compagni, Denver distrugge i Thunder (reduci dall’impegno della sera prima e molto stanchi), Portland demolisce i poveri Indiana Pacers sempre più in crisi, Phoenix continua a risalire e batte a domicilio i Clippers.

    Risultati NBA del 3 marzo 2010.

    New York Knicks – Detroit Pistons 128-104
    (NY: Harrington 26, Walker 22, McGrady 21, Lee 21 – Det: Prince 16, Stuckey 16, Jerebko 15)
    Atlanta Hawks – Philadelphia 76ers 112-93
    (Atl: Williams 21, Crawford 20, Johnson 18 – Phi: Williams 30, Green 17, Iguodala 11)
    Orlando Magic – Golden State Warriors 117-90
    (Orl: Howard 28, Lewis 17, Carter 15 – GS: Watson 18, Morrow 16, Turiaf 13, Williams 13)
    Boston Celtics – Charlotte Bobcats 104-80
    (Bos: Pierce 27, Robinson 16, Garnett 12 – Cha: Thomas 15, Augustin 12, Ratliff 10, Diaw 10)
    New Jersey Nets – Cleveland Cavaliers 92-111
    (NJ: Lopez 21, Williams 21, Yi 14 – Cle: James 26, Hickson 20, Jamison 19)
    Milwaukee Bucks – Washington Wizards 100-87
    (Mil: Salmons 22, Ilyasova 19, Bogut 15 – Was: Blatche 18, foye 18, McGee 14)
    New Orleans Hornets – Memphis Grizzlies 100-104
    (NO: Thornton 24, Stojakovic 18, Collison 17 – Mem: Conley 26, Randolph 23, Gay 15)
    Dallas Mavericks – Minnesota Timberwolves 112-109
    (Dal: Terry 26, Nowitzki 22, Beaubois 17, Marion 17 – Min: Brewer 24, Flynn 19, Hollins 14, Love 14)
    Houston Rockets – Sacramento Kings 81-84
    (Hou: Brooks 22, Scola 19, Martin 14 – Sac: Landry 22, Udrih 13, Casspi 11)
    Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder 119-90
    (Den: Anthony 30, Nenè 20, Smith 18 – Okl: Durant 19, Harden 19, Ibaka 15)
    Portland Trail Blazers -Indiana Pacers 102-79
    (Por: Roy 22, Aldridge 19, Fernandez 16 – Ind: Granger 30, Ford 9, Jones 8)
    Los Angeles Clippers – Phoenix Suns 127-101
    (Cli: Kaman 24, Gordon 21, Butler 16 – Pho: Stoudemire 30, Frye 23, Richardson 22)

    CLASSIFICA NBA

  • NBA: Kevin Durant continua a sorprendere

    NBA: Kevin Durant continua a sorprendere

    Grande prestazione nella notte NBA di Kevin Durant e degli Oklahoma City Thunder. Gli ex Seattle Sonics si impongono su Sacramento e la nuova stella del basket segna 39 punti e acchiappa 10 rimbalzi. I Thunder sono in quinta posizione per i playoff ad Ovest e distano solo una partita dagli Utah Jazz (22 sconfitte Utah, 23 Oklahoma) e a sole 2 partite da un incredibile secondo posto occupato a pari merito in questo momento da Dallas e Denver. La squadra sta andando al di là di ogni più rosea previsione e il lavoro oculato di ricostruzione, avviato nell’Estate del 2007 (quando i Sonics scelsero Durant e decisero di ricostruire su di lui il futuro della franchigia) ha dato i frutti sperati molto prima del previsto dato che erano stati messi in preventivo 4-5 anni per il ritorno alla post-season. Merito anche del G.M. Sam Presti (ingaggiato anche lui nel 2007 poco prima del Draft nel quale con scaltrezza e fortuna scelse il fenomeno con il numero 35) che a soli 33 anni (il più giovane G.M. in NBA) è già appetito dalle migliori franchigie degli Stati Uniti. I Thunder, la più giovane tra le squadre della Lega, hanno un futuro luminosissimo e se riuscissero a prendere al prossimo Draft o sul mercato un centro di valore assoluto (questa è l’unica lacuna del roster) diventerebbero una seria candidata al titolo. Con buona pace di Seattle, che ancora adora questi ragazzi, e del suo sindaco che con troppa superficialità ha concesso l’autorizzazione al trasferimento ad Oklahoma City.
    Nelle altre partite torna al successo Boston (contro i Pistons), Miami batte Golden State e i Lakers si liberano facilmente di Indiana.

    Risultati NBA del 2 Marzo 2010

    Detroit Pistons – Boston Celtics 100-105
    (Det: Jerebko 16, Prince 15, Hamilton 15 – Bos: R. Allen 18, Rondo 15, Robinson 14, Garnett 14)
    Miami Heat – Golden State Warriors 110-106
    (Mia: Wade 35, Richardson 15, Beasley 15 – GS: Morrow 24, Watson 20, Curry 18)
    Los Angeles Lakers – Indiana Pacers 122-99
    (Lak: Bryant 24, Farmar 19, Bynum 16 – Ind: Murphy 17, Jones 16, McRoberts 15)
    Oklahoma City Thunder – Sacramento Kings 113-107
    (Okl: Durant 39, Westbrook 30, Green 15 – Sac: Evans 27, Landry 17, Garcia 13, Udrih 13)

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  • NBA: Delusione Thabeet, da seconda scelta assoluta passa nella Lega inferiore di sviluppo!

    Il Draft NBA non è mai una scienza esatta! Sono tanti gli esempi di franchigie che hanno puntato sul cavallo sbagliato pur avendo la possibilità di scegliere nelle prime posizioni (basta ricordarsi del Draft del 1984 dove fu scelto Michael Jordan, il miglior cestista di ogni epoca, chiamato dai Bulls “solo” al numero 3 mentre Houston e Portland si sono orientati su giocatori diversi!).
    Ma quello che è successo quest’anno ad Hasheem Thabeet ha un pò dell’incredibile.
    Thabeet, seconda scelta al Draft dello scorso anno, è stato retrocesso in D-League (la Lega di sviluppo per i giocatori meno dotati in NBA!).
    I Memphis Grizzlies, infatti, hanno assegnato il centro ai Dakota Wizards. Un brutto risveglio dopo un bellissimo sogno per il giocatore della Tanzania, che in realtà da quando è in Nba non ha mai veramente brillato come le sue modeste medie dimostrano (2.5 punti, 2.9 rimbalzi e 1.1 stoppate in 50 partite), a parte qualche raro flash che non è servito ad essere confermato come titolare nel roster dei Grizzlies. Thabeet non ha mai dimostrato di essere all’altezza delle aspettative, tanto che la sua migliore prestazione risale al 2 gennaio contro Phoenix, dove ha realizzato soltanto 10 punti.
    Il 23enne è diventato la più alta scelta del Draft a giocare in una Lega minore dell’Nba. Prima di lui il poco invidiabile record spettava a Martell Webster, la sesta scelta al Draft del 2005, che aveva giocato un totale di otto partite con i Fort Worth Flyers. Webster ora è un punto fermo dei Portland Trail Blazers, ci si augura che anche per Hasheem questa “retrocessione” sia di buon auspicio per il futuro.
    Per l’ex centro dell’Università di Connecticut il passaggio alla D-League è dovuto al gioco ancora troppo grezzo per l’Nba. Aspetto del giocatore sottovalutato al momento della scelta al Draft, dal G.M. dei Grizzlies e anche dai molti talent scout, forse colpiti in maniera esagerata dalla incredibile combinazione di fisico (221 centimetri per un perso di 121 kg) e atleticismo. Giudizio errato che lo ha reso una scelta più alta di giocatori almeno per ora molto più interessanti come Tyreke Evans (tra l’altro prodotto dell’università di Memphis, quindi giocatore che era stato cresciuto in casa!), Stephen Curry, Brendon Jennings o James Harden.
    I Grizzlies recentemente hanno usato il sophomore Iraniano Hamed Haddadi come riserva al centro titolare Marc Gasol.

  • NBA: Shaquille O’Neal out per quasi 2 mesi, brutta tegola per Cleveland

    Gran brutta notizia per la squadra con il miglior record della lega ovvero i Cleveland Cavaliers. Shaquille O’Neal dovrà infatti rimanere fuori per almeno 6 settimane (fino a un massimo 2 mesi) dopo l’operazione, che tra l’altro è perfettamente riuscita, al pollice della mano destra.
    O’Neal si era procurato l’infortunio nella partita con i Celtics di giovedì scorso in uno scontro di gioco con Glen Davis. Cleveland resta così con il solo Varejao come centro di ruolo con Hickson, Powe e Jamison pronti a dare una mano. Si vocifera di un possibile ritorno di Illgauskas appena mandato a Washington nello scambio per Jamison ma al momento non ci sono conferme (e comunque il giocatore sarà in ogni caso disponibile solamente per le ultime partite di regular season). I Cavs potrebbero quindi muoversi sul mercato per sopperire alle assenze anche se i “lunghi”già citati potrebbero dare ampie garanzie soprattutto bisogna verificare l’impatto di Leon Powe, appena ristabilitosi dall’infortunio ai legamenti del ginocchio che se in condizioni ottimali è un’aggiunta clamorosa vista la forza fisica e l’energia messe sul parquet.
    Queste le cifre di O’Neal, 38 anni il prossimo 6 marzo, in questa stagione, dove ha giocato 53 partite: per lui 12 punti (57% al tiro), 6.7 rimbalzi, 1.5 assist e 1.2 stoppate in soli 23.4 minuti di gioco.

  • NBA: Serio infortunio per Josh Howard

    Brutto infortunio per Josh Howard: la 29enne ala piccola, appena passata ai Washington Wizards come contropartita nella trade Butler/Haywood con i Dallas Mavericks, ha infatti avuto il tempo di giocare solamente 4 misere partite con la sua nuova squadra prima di subire il serio infortunio ai legamenti crociati anteriori del ginocchio sinistro. Per lui, purtroppo, stagione finita (e rischio di dover chiudere anticipatamente anche la sua carriera NBA, visti i molteplici infortuni subiti negli anni!).
    Howard in questa stagione ha giocato 35 partite. Queste le sue medie: 12.7 punti (40% al tiro), 3.6 rimbalzi e 1.3 assist in 26.2 minuti di impiego medio. Era appena tornato da un infortunio abbastanza grave alle caviglie.
    La prossima Estate andrà in scadenza ma non siamo sicuri che qualche squadra voglia ancora scommettere su di lui vista la fragilità fisica. Staremo a vedere.

  • NBA: Gallinari si piega a “King” James, Knicks distrutti

    Brutta sconfitta per i New York Knicks di Danilo Gallinari (17 punti) al cospetto dei Cleveland Cavaliers di LeBron James. Il risultato di 124-93 è addirittura bugiardo visto che ad un certo punto dell’ultimo quarto i Cavs vincevano per 112-61!
    Male ancora una volta Andrea Bargnani e i suoi Raptors: l’italiano segna 14 punti nel primo quarto di gioco e poi diventa un fantasma, Houston ne approfitta e vince agevolmente la partita. Senza Bosh Toronto è veramente in difficoltà, il rientro dell’asso texano sarà fondamentale ma in questo periodo, coi Celtics in grande difficoltà, i canadesi avrebbero potuto operare l’aggancio in testa all’Atlantic Division e conseguentemente al quarto posto assoluto della Eastern Conference, un vero peccato visto l’andamento della franchigia quando ha potuto disporre di tutti i suoi uomini.
    Dallas continua a vincere e ora si trova al secondo posto nella Western Conference, avendo scalzato i Denver Nuggets: battuta Charlotte in trasferta.
    Orlando demolisce Philadelphia, Atlanta espugna Chicago. Portland passa sul campo dei Memphis Grizzlies, a New Orleans non basta uno spettacolare Marcus Thornton da 30 punti, gli Spurs vincono grazie ad un ottimo George Hill. Phoenix distrugge Denver che sta accusando un periodo di flessione, Utah cade contro i Clippers.

    Risultati NBA dell’1 Marzo 2010

    Charlotte Bobcats – Dallas Mavericks 84-89
    (Cha: Jackson 20, Thomas 16, Diaw 15 – Dal: Nowitzki 27, Butler 22, Terry 20)
    Cleveland Cavaliers – New York Knicks 124-93
    (Cle: James 22, Hickson 17, Jamison 17 – NY: Walker 21, Harrington 18, Gallinari 17)
    Philadelphia 76ers – Orlando Magic 105-126
    (Phi: Holiday 23, Iguodala 19, Young 17 – Orl: Nelson 22, Carter 19, Lewis 19)
    Chicago Bulls – Atlanta Hawks 92-116
    (Chi: Rose 24, Miller 15, Murray 12 – Atl: Crawford 21, Williams 18, Josh Smith 17)
    Memphis Grizzlies – Portland Trail Blazers 93-103
    (Mem: Randolph 22, Gay 19, Gasol 15 – Por: Roy 25, Batum 21, Aldridge 13)
    New Orleans Hornets – San Antonio Spurs 92-106
    (NO: Thornton 30, Okafor 18, West 13 – SA: Hill 23, Duncan 22, Parker 18)
    Houston Rockets – Toronto Raptors 116-92
    (Hou: Brooks 28, Martin 28, Andersen 16 – Tor: Banks 15, Bargnani 14, Wright 13)
    Phoenix Suns – Denver Nuggets 101-85
    (Pho: Hill 19, Stoudemire 19, Frye 16 – Den: Billups 21, Anthony 17, Smith 16)
    Los Angeles Clippers – Utah Jazz 108-104
    (Cli: Gordon 24, Gooden 19, Davis 19 – Uta: Boozer 20, Millsap 17, Korver 16)

    CLASSIFICHE NBA