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  • NBA: Top 10 del 12 Marzo 2010. Guarda le migliori giocate della notte

    NBA top 10 del 12 marzo 2010.

    Lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

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  • NBA: Kevin Durant domina, i Thunder continuano a salire in classifica

    NBA: Kevin Durant domina, i Thunder continuano a salire in classifica

    I Charlotte Bobcats ottengono la quinta vittoria consecutiva guidati da Stephen Jackson autore di 24 punti e Raymond Felton che sfiora la tripla doppia (10 punti,11 assist e 8 rimbalzi). Ai Los Angeles Clippers non bastano i 24 punti di Baron Davis, il 106-98 finale è merito anche dell’impatto dei giocatori che entrano in campo dalla panchina (33 punti per i Bobcats, solo 11 per i Clippers).
    Il ritorno di LeBron James in campo dopo 2 partite di riposo coincide con una buona vittoria dei Cleveland Cavaliers a Philadelphia. “The King” mette a referto 23 punti e tanto basta a spezzare l’esile resistenza dei 76ers che hanno un contributo importante da Andre Iguodala (30 punti), Elton Brand (24), Thaddeus Young (15), ma molto poco dal resto della squadra, mentre per i Cavs l’attacco è stato molto ben bilanciato.
    Boston risorge contro Indiana: i 20 punti del capitano Paul Pierce trascinano i Celtics reduci dal pesante KO interno contro i Memphis Grizzlies; certamente i Pacers  (unica cosa positiva un Roy Hibbert in continua evoluzione tecnica da 23 punti) in questo momento non sono un test pienamente attendibile (difesa orrida nelle ultime uscite con quasi 120 punti subiti per partita!), ma l’importante è riuscire a portare a casa più vittorie possibili.

    Altra sconfitta per Chicago (e siamo arrivati alla settima consecutiva) questa volta in una partita importantissima per l’ottava piazza ad Est, contro Miami: Jermaine O’Neal (25 punti), Quentin Richardson (23) e Dwyane Wade (22) trascinano gli Heat alla vittoria, ai Bulls costano care le defezioni dei 3 migliori giocatori in squadra, ovvero Luol Deng, Derrick Rose e Joakim Noah per problemi fisici e molto probabilmente non riusciranno a strappare il pass per la post season.
    Piccola soddisfazione per i Detroit Pistons che battono i Washington Wizards grazie alle buone prove di Jason Maxiell (doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi), Will Bynum (ben 20 assist) e ai 18 punti a testa per Jonas Jerebko, Richard Hamilton e Tayshaun Prince. Ai poveri Wizards in forte caduta libera non è bastato il solito Andray Blatche da 23 punti e 10 rimbalzi, unico raggio di luce in quest’ultimo periodo buio.
    Se una squadra per caso sta passando un periodo di crisi, c’è solo una formazione che potrà risollevarle il morale concedendo una facile vittoria: stiamo parlando dei New York Knicks. Di scena a Memphis (dove i padroni di casa avevano perso sul parquet amico 8 partite disputate sulle ultime 9) i Knicks sfoderano una prestazione straordinariamente molle con i Grizzlies che prima di mettere in campo i sostituti dei sostituti arrivano sopra i 30 punti di vantaggio. Male Danilo Gallinari che segna solo 9 punti (ultimamente un andamento molto discontinuo per il giovane italiano), combatte sempre e solo David Lee (17 punti e 14 rimbalzi per l’ennesima doppia doppia stagionale), Tracy McGrady impalpabile (4 miseri punti), unica nota lieta sono le prestazioni di Bill Walker che arrivato da Boston solo per far quadrare il bilancio dello scambio con Nate Robinson, sta sorprendendo tutti con gare sempre positive. Per Memphis solita corposa prestazione per Zach Randolph (il migliore rimbalzista offensivo della Lega colleziona 24 punti e 11 rimbalzi). Nota di merito per la franchigia del Tennessee, che entra nella storia della NBA per essere la prima squadra che durante una regular season colleziona 7 sconfitte consecutive casalinghe ma anche 7 vittorie di fila in trasferta, impresa mai riuscita prima d’ora.

    San Antonio abbatte la poca resistenza messa in campo dai Minnesota Timberwolves (molto probabilmente già in vacanza e con la testa al prossimo Draft NBA che regalerà una scelta altissima). Privi di Kevin Love i T-wolves giocano una partita sottotono e gli Spurs si prendono il massimo con il minimo sforzo guidati dal trio Richard Jefferson, George Hill (19 punti a testa) e Tim Duncan inossidabile come sempre (15 punti).  Manu Ginobili si prende una giornata di riposo con soli 6 punti a referto ma nessuno se n’ è accorto.
    I Los Angeles Lakers sbancano Phoenix: partita che i californiani rischiano di buttare via all’inizio visto il grande vantaggio operato dai Suns, che viene recuperata e quasi vinta, prima degli ultimi fatidici minuti quando i padroni di casa riescono ad arrivare a -4 nell’ultimo minuto (96-100), dove una grande mano la dà il 2 volte MVP Steve Nash che butta via 2 palloni che avrebbero potuto portare la parità in casa Suns. Kobe ha poi sigillato il risultato dalla lunetta. E a proposito di Kobe Bryant va detto che ha fatto sul campo una super prestazione che ha sfiorato la tripla doppia (21 punti 10 rimbalzi e 8 assist), ben coadiuvato dai compagni Andrew Bynum (18 punti), Ron Artest, Derek Fisher e Pau Gasol (15 punti a testa per questi 3), mentre è rimasto in ombra Lamar Odom (solo 4 punti per lui). Vittoria importante per i californiani che tengono a bada i rinnovati e agguerriti Dallas Mavericks e i Denver Nuggets in forte rimonta e con calendari un pò più abbordabili rispetto a quello dei gialloviola campioni NBA in carica. Milwaukee inanella la quinta vittoria consecutiva (la undicesima nelle ultime 12, la diciassettesima sulle ultime 21) contro gli Utah Jazz, straordinario il rendimento dopo la sessione di mercato che ha portato ai rossoverdi del Winsconsin il realizzatore John Salmons (24 punti in questa partita), ben affiancato dall’ex Virtus Roma Brandon Jennings (23 punti) e dal centrone Croato-Australiano Andrew Bogut (16). I 3 stanno letteralmente trascinando i Bucks a livelli altissimi e daranno sicuramente filo da torcere a tutte le squadre che se li troveranno davanti. Plauso particolare per l’allenatore Scott Skiles che sta ottenendo dei risultati da sogno con una squadra che era pronosticata da molti per l’ennesima volta fuori dai playoff. E invece…! Utah paga la pessima (a dir poco!) serata al tiro da 3 (0/10) e un arbitraggio per la verità un pò casalingo (Carlos Boozer, che ha chiuso con l’ennesima doppia doppia stagionale da 26 punti e 14 rimbalzi è stato espulso per doppio fallo tecnico e anche coach Jerry Sloan non ha molto gradito l’arbitraggio e alcune decisioni della terna negli ultimi minuti). Jazz ora tallonati dai Thunder per il quarto posto ad Ovest che vorrebbe dire vantaggio del campo almeno nel primo turno playoff.

    Denver espugna New Orleans grazie alla straordinaria prestazione di Carmelo Anthony da 32 punti e 12 rimbalzi. I Nuggets possono altresì contare su un Chauncey Billups molto sostanzioso da 21 punti, agli Hornets non bastano i 30 punti di David West e i 23 di Marcus Thornton. Doppia doppia per Darren Collison con 17 punti e 10 assist. La franchigia della Louisiana è quasi fuori dai playoff ma si consola con i grandi progressi evidenziati dai suoi rookie che lasciano intravedere un futuro molto luminoso.
    Ancora un successo in trasferta per i Portland Trail Blazers che escono trionfatori dal parquet dei Sacramento Kings: l’aria della California fa bene a Brandon Roy che dopo i 41 punti di ieri ad Oakland ne mette altri 28, ben assistito da LaMarcus Aldridge (18 punti). I Kings hanno resistito fino a che hanno potuto e retto, poi Portland è scappata via e la partita è morta lì.
    Infine, 40esimo successo in stagione per gli Oklahoma City Thunder (alzi la mano chi si sarebbe mai aspettato un campionato così, da una squadra che negli ultimi anni era considerata la barzelletta dell’intera NBA), contro i New Jersey Nets. Risultato un pò bugiardo visto che gli ex Seattle Sonics hanno avuto un vantaggio quasi sempre in doppia cifra: i Nets hanno ricucito il gap solo negli ultimi 2 minuti quando i giovani Thunder credevano di aver oramai in pugno la partita ed hanno mollato un pò la presa permettendo agli avversari di rientrare sul -4 (100-96) con il pallone del possibile -2 a 30 secondi dalla fine (tiro sbagliato da Devin Harris, autore comunque di 19 punti e top scorer per la sua squadra). A parte l’errore di inesperienza per i giovani di Oklahoma (da tenere a memoria in vista dei play off dove squadre più navigate potrebbero approfittare di questa particolare condizione dei Thunder), la partita è stata fatta e condotta da Kevin Durant e compgni in ogni momento del match: a proposito di Durant, il giovane fenomeno della NBA è primo in una particolare statistica, quella dei giocatori in doppia doppia con almeno o più di 30 punti e almeno o più di 10 rimbalzi in partita, avendo fatto registrare proprio in questo incontro la quindicesima prestazione stagionale in questa categoria (ha chiuso con 32 punti e 12 rimbalzi).
    Solito apporto di Jeff Green (27 punti) un pò in ombra Russell Westbrook (11 punti + 10 assist) che si è dedicato alla regia rispetto alle giocate spettacolari ad alta quota. Gli ex Sonics ora sono ad una sola partita di distanza dai Jazz (sconfitti a Milwaukee) e sono in corsa per il quarto posto, posizione che ha una relativa importanza perchè potrebbe portare (come già detto in precedenza) il vantaggio del fattore campo almeno in una serie di playoff (più precisamente il primo turno). E visto che a scontrarsi saranno (oltre alle altre gare) anche quinta classificata (al momento i Thunder) contro quarta (posizione dei Jazz) ecco che questa posizione riveste una particolare importanza proprio per il destino delle 2 squadre. Sarà battaglia fino all’ultima gara. Sarà bello vedere come andrà a finire!

    Risultati NBA del 12 marzo 2010

    Charlotte Bobcats – Los Angeles Clippers 106-98
    (Cha: Jackson 24, Wallace 17, Diaw 16 – Cli: Davis 24, Butler 18, Gooden 16, Outlaw 16)
    Philadelphia 76ers – Cleveland Cavaliers 95-100
    (Phi: Iguodala 30, Brand 24, Young 15 – Cle: James 23, Williams 21, West 17)
    Boston Celtics – Indiana Pacers 122-103
    (Bos: Pierce 20, Rondo 16, Robinson 15, Davis 15 – Ind: Hibbert 23, Murphy 17, Granger 16)
    Miami Heat – Chicago Bulls 108-95
    (Mia: O’Neal 25, Richardson 23, Wade 22 – Chi: Johnson 20, Pargo 20, Miller 18)
    Detroit Pistons – Washington Wizards 101-87
    (Det: Prince 18, Jerebko 18, Hamilton 18 – Was: Blatche 23, Thornton 16, Foye 11)
    Memphis Grizzlies – New York Knicks 119-112
    (Mem: Randolph 24, Mayo 22, Gay 20 – NY: Walker 21, Douglas 19, Lee 17)
    Minnesota Timberwolves – San Antonio Spurs 85-103
    (Min: Ellington 17, A. Jefferson 13, Milicic 12 – SA: R. Jefferson 19, Hill 19, Duncan 15)
    New Orleans Hornets – Denver Nuggets 95-102
    (NO: West 30, Thornton 23, Collison 17 – Den: Anthony 32, Billups 21, Nenè 17)
    Milwaukee Bucks – Utah Jazz 95-87
    (Mil: Salmons 24, Jennings 23, Bogut 16 – Uta: Boozer 26, Okur 20, Miles 17)
    Phoenix Suns – Los Angeles Lakers 96-102
    (Pho: Stoudemire 29, Richardson 16, Nash 14 – Lak: Bryant 21, Bynum 18, Gasol 15, Artest 15, Fisher 15)
    Sacramento Kings – Portland Trail Blazers 94-110
    (Sac: Landry 18, Garcia 17, Thompson 15 – Por: Roy 28, Aldridge 18, Miller 15)
    Oklahoma City Thunder – New Jersey Nets 104-102
    (Okl: Durant 32, Green 27, Westbrook 11 – NJ: Harris 19, Hayes 16, Dooling 15)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Brandon Roy fa 41 e Portland espugna Oakland

    Solo 3 partite disputate nella notte NBA.
    Atlanta, come da pronostico, si impone sul campo dei Washington Wizards con una grande prova di Jamal Crawford (29 punti) sempre più lanciato verso il premio di sesto uomo dell’anno. Non bastano ai Wizards le buone prove di Andray Blatche (30 punti e 10 rimbalzi) e di JaVale McGee (20 punti e 9 rimbalzi).
    Orlando distrugge gli spenti Chicago Bulls che sembrano quasi rassegnati a voler restare fuori dai playoff. I Magic si prendono il lusso di far riposare tutti gli uomini chiave ad un certo punto della partita e giocano con le riserve, che bastano e avanzano per mantenere il vantaggio accumulato fino alla fine. Chicago, in forte crisi, ha bisogno di una svolta.
    Uno straordinario Brandon Roy da 41 punti trascina i suoi Portland Trail Blazers sul campo dei Golden State Warriors e mantiene le distanze invariate dai Memphis Grizzlies che stanno provando a recuperare sulla franchigia dell’Oregon per prendersi l’ultimo posto disponibile per la post season.

    Risultati NBA dell’11 marzo 2010

    Washington Wizards – Atlanta Hawks 99-105
    (Was: Blatche 30, McGee 20, Young 17 – Atl: Crawford 29, Horford 18, Johnson 18)
    Orlando Magic – Chicago Bulls 111-82
    (Orl: Carter 23, Barnes 14, Bass 13 – Chi: Johnson 13, Gibson 12, Warrick 12)
    Golden State Warriors – Portland Trail Blazers 105-110
    (GS: Maggette 24, Ellis 17, Curry 15 – Por: Roy 41, Miller 15, Aldridge 14)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Tegola Spurs, frattura della mano per Tony Parker

    Brutta notizia per i San Antonio Spurs che dovranno rinunciare al playmaker e colonna portante della squadra Tony Parker.
    Il francese infatti ha subito, durante la gara vinta dai texani 102 a 92 sui Memphis Grizzlies, una frattura del quarto metacarpo della mano destra.
    Parker dovrà osservare 40-45 giorni di riposo quindi tornerà sui parquet durante il primo turno dei playoff (sempre che gli Spurs raggiungano la qualificazione, cosa che è molto più che probabile a meno di clamorosi crolli verticali).
    San Antonio attualmente è settima nella Western Conference e per come è in questo momento la classifica dovrà sfidare i Dallas Mavericks senza il vantaggio del fattore campo, cosa che nei derby texani molte volte risulta decisiva.
    Parker, per concludere ha finora disputato una stagione non esaltante ma abbastanza consistente. Le sue medie son queste: 50 partite disputate (32 minuti sul parquet), 49% dal campo, 16,5 punti a partita, 2,5 rimbalzi, 6 assist, 0,5 steal e 0,2 stoppate di media.

  • NBA: Alcool e gioco d’azzardo i veri problemi per Allen Iverson

    Il declino di un mito, di un’atleta eccellente che ha fatto parte della storia NBA e ne ha scritto pagine importanti fino a quando spirito e testa ne hanno retto fisico e mentalità.
    Ma ora Allen Iverson, fenomeno dei Philadelphia 76ers, è lontano anni luce da quell’uomo che era, che era riuscito a diventare e che aveva fatto sognare tantissime persone con le sue straordinarie giocate.
    Secondo alcuni giornalisti ben informati sulla vicenda, Allen avrebbe seri problemi con l’alcool e con il gioco d’azzardo. Non ci sarebbe quindi solo la figlia malata tra i motivi che hanno “costretto” Iverson ad annunciare che non giocherà più fino a fine stagione, ma anche alcuni “demoni” che ora tormentano la sua esistenza e la sua vita. Sempre secondo queste voci il giocatore sarebbe stato bandito dai casinò di Detroit e Atlantic City (che si trova nel New Jersey).
    Ma ad agitare la vita già abbastanza inquieta del cestista statunitense ci sono anche i problemi con la moglie che il 4 marzo (giorno in cui Iverson ha detto basta al basket giocato fino al termine della stagione) ha presentato istanza di divorzio. Le carte presentate dovrebbero quindi assegnare alla ex-moglie di Iverson sia la custodia dei 5 bambini che un sostanzioso assegno per gli alimenti.
    Scenario più triste non si poteva immaginare per una delle stelle più lucenti degli ultimi 10 anni di NBA. A “the Answer” (questo il suo soprannome in NBA che significa letteralmente “risposta”) auguriamo di trovare tutte le “risposte” alle sue domande e a lui va un grandissimo in bocca al lupo per superare nel migliore dei modi possibili tutte le sue vicissitudini. A presto, Allen Iverson…

  • NBA: Zydrunas Illgauskas vuole ritornare a Cleveland

    Zydrunas Illgauskas, tramite il suo agente Herb Rudoy, ha espresso il suo desiderio di tornare a giocare con i Cleveland Cavaliers, squadra che lo ha scelto al Draft del 1996 col numero 10 assoluto.
    L’agente del Lituano ha detto:

    E’ desiderio di Zydrunas ritornare ai Cavaliers ma solo per un contratto accettabile, magari avrà anche diverse opportunità ma vuole tornare ai Cavaliers perchè è lì che è cresciuto e che ha avuto l’affetto dei fans. Zydrunas voule tornare ai Cavs perchè dopo tutti questi anni vuole portare un titolo in casa Cavaliers e nella città di Cleveland“.

    Illgauskas farebbe molto comodo alla franchigia dell’Ohio visti gli ultimi infortuni di Shaquille O’Neal (che rientrerà solo per i play off per guai ad un dito della mano) e per alcuni fastidi che affliggono il ginocchio di Antawn Jamison, ultimo arrivato ai rosso-oro da Washington proprio per Illgauskas (che però con i Wizards non ha mai giocato ed è stato subito tagliato). Con i soli Anderson Varejao e J.J. Hickson sotto canestro, Illgauskas farebbe comodissimo, ma non potrà firmare nulla fino al 22 di marzo. Inoltre (come si evince dalle parole del procuratore), Big-Z non si accontenterebbe di un contratto al minimo salariale (1 milione di dollari circa) ma vorrebbe qualcosa di più sostanzioso, magari con un prolungamento di contratto visto che l’attuale (pagato però da Washington sulla base di 11 milioni di dollari) scade a giugno.
    Ecco perchè nella trattativa tra Cavs (che gradirebbero una firma fino alla fine dell’anno al minimo salariale) e Illgauskas si sono messe in mezzo altre squadre: i Dallas Mavericks, che hanno i centri Dampier e Haywood infortunati e giocano con Dirk Nowitzki come centro al momento, lo accoglierebbero a braccia aperte. Stesso discorso per i Denver Nuggets che devono fronteggiare l’infortunio di Kenyon Martin e vista la corta rotazione dei lunghi per la squadra del Colorado, sarebbe veramente oro colato il fatto di potersi aggiudicare il Lituano.
    Interessati sarebbero anche gli Atlanta Hawks che potrebbero dare un pò di riposo ad Horford e Josh Smith che finora hanno tirato la “carretta” più del necessario. Ma i Cavaliers hanno un vantaggio da non sottovalutare: la volontà del giocatore che in questi casi risulta molto spesso decisiva.

  • NBA: Mistero James, Stojakovic out 2 settimane

    E’ mistero fitto attorno alle condizioni di Lebron James: la stella dei Cleveland Cavaliers non è scesa in campo nelle ultime 2 partite, a Milwaukee (sconfitta per i Cavs) e in casa contro San Antonio (vittoria soffertissima). Il motivo ufficiale sarebbe il riposo, ma fonti vicine all’ambiente della franchigia dell’Ohio dicono che James abbia dei problemi alla caviglia, alla schiena e al quadricipite. Le sue condizioni sono valutate giorno per giorno e alcune voci dicono che il rientro potrebbe avvenire già nella prossima partita che Cleveland disputerà contro Philadelphia il 12 Marzo. Staremo a vedere.
    Altro infortunio illustre nella notte NBA dove Peja Stojakovic dovrà osservare 2 settimane di riposo per uno stiramento in zona addominale.
    Stojakovic, ala piccola di 208 cm classe 1977, ha fin qui giocato 62 partite. Per lui 12.6 punti (40% al tiro), 3.7 rimbalzi e 1.5 assist in 31 minuti di impiego medio. Con Chris Paul ancora fuori e i playoff ormai persi dopo la sconfitta contro i Thunder di Kevin Durant, gli Hornets si consolano con i giovani fatti esordire proprio a causa dei tanti infortuni subiti in stagione da parte della franchigia della Louisiana. Darren Collison si sta dimostrando un grandissimo playmaker e Marcus Thornton un fine realizzatore: tutti e 2 sono rookie (debuttanti) e saranno pietre angolari per il futuro dei “calabroni”.

  • NBA: Martin e Biedrins si infortunano. Sfortuna nera per Przbylla

    Nuovi infortuni nella NBA: Kenyon Marti, ala grande dei Denver Nuggets, dovrà osservare un periodo di riposo di un mese e dedicarsi alle terapie per curare una tendinite cronica al tendine rotulueo del ginocchio sinistro. Lo staff medico ha pertanto deciso di avviare la terapia speciale a base di plasma dello stesso giocatore che gli permetterà di rientrare in tempo per i playoff. Martin, 206cm classe 1977, ha giocato 55 partite. Per lui 11.8 punti (46% al tiro), 9.6 rimbalzi, 1.9 assist, 1.2 recuperate e una stoppata di media in 35 minuti di gioco.
    Stagione finita molto probabilmente invece per Andris Biedrins: il centro Lituano già sofferente per dei problemi alla schiena, agli adduttori e all’addome, dovrà operarsi a causa di un’ernia e di uno stiramento riportati nella zona addominale. Molto limitato a causa di vari infortuni quest’anno, Biedrins ha avuto queste medie in campionato: 5 punti (59% al tiro), 7.8 rimbalzi, 1.7 assist e 1.3 stoppate in soli 23 minuti di impiego in un totale di sole 33 partite.
    Sfortuna nera per il centro dei Portland Trail Blazers Joel Przbylla: si è di nuovo lesionato il tendine rotuleo del ginocchio destro, lo stesso operato prima di Natale. La cosa veramente assurda e bizzarra è che il giocatore si è infortunato non durante esercizi di riabilitazione ma scivolando nella doccia di casa! Comunque fuori fino al termine della stagione, per il giocatore si prevede un ulteriore stop di circa sei mesi. Visto l’ulteriore periodo di stop forzato e le modalità del nuovo infortunio gli auguriamo il più repentino ritorno sui parquet della Lega.

  • NBA: Gallinari e Bargnani non bastano, doppio KO per Knicks e Raptors

    Notte amara per gli italiani in NBA: Danilo Gallinari segna 14 punti ma i suoi New York Knicks escono sconfitti da San Antonio grazie al periodo d’oro di Manu Ginobili che mette a referto 28 punti. Stesso discorso per Andrea Bargnani, che risulta il top scorer per i Toronto Raptors (20 punti) ma si deve arrendere ai Sacramento Kings e alla tripla doppia di Tyreke Evans (19 punti, 10 rimbalzi e 10 assist). Toronto ora rischia seriamente di scivolare fuori dai playoff con questa sconfitta, cosa impensabile fino ad 1 mese fa quando erano quinti nella Eastern Conference e tentavano l’aggancio al quarto posto dei Boston Celtics!
    Grande vittoria di Charlotte a Philadelphia: trascinati dalla coppia Gerald Wallace (28 punti) e Stephen Jackson (24), i Bobcats di Michael Jordan scalano altre posizioni nella Conference e si confermano mina vagante.
    Memphis espugna Boston con uno straordinario Rudy Gay da 28 punti e si conferma squadra da trasferta visti gli 8 KO casalinghi consecutivi.
    Ancora una volta la forza di Utah è nel collettivo e grazie a 7 uomini in doppia cifra batte i Detroit Pistons a domicilio: 18 punti a testa per Mehmet Okur, Deron Williams e Paul Millsap, attenzione a questi Jazz che se continuano a giocare così saranno duri da battere per qualsiasi squadra nella post season. Importantissima vittoria per i Miami Heat che guidati dai 27 punti di Dwyane Wade battono i modesti Clippers (Rasual Butler 31 punti) e inguaiano i Chicago Bulls che scivolano fuori dalla zona playoff.
    Denver batte agevolmente Minnesota, Dallas passeggia sui poveri Nets e infila la 13esima vittoria consecutiva!
    Infine Oklahoma City continua a sorprendere e vince una difficile sfida contro gli Hornets che estromette quasi sicuramente quest’ultimi dalla corsa playoff. Per i Thunder annata spettacolare così come i suoi gioielli: in questa partita Kevin Durant segna 29 punti, il suo compagno Russell Westbrook va vicino alla tripla doppia segnando 17 punti, 8 rimbalzi e 9 assist. La squadra è pronta per la post season!

    Risultati NBA del 9 marzo 2010

    San Antonio Spurs – New York Knicks 97-87
    (SA: Ginobili 28, Duncan 18, Bogans 13 – NY: Lee 21, Chandler 17, Harrington 15)
    Sacramento Kings – Toronto Raptors 113-90
    (Sac: Udrih 24, Evans 19, Greene 15, Landry 15 – Tor: Bargnani 20, Bosh 14, Jack 14, DeRozan 14)
    Philadelphia 76ers – Charlotte Bobcats 87-102
    (Phi: Carney 14, Holiday 13, Iguodala 13 – Cha: Wallace 28, Jackson 24, Diaw 13)
    Boston Celtics – Memphis Grizzlies 91-111
    (Bos: Rondo 17, R. Allen 17, Pierce 14 – Mem: Gay 28, Mayo 17, Williams 16)
    Detroit Pistons – Utah Jazz 104-115
    (Det: Villanueva19, Hamilton 16, Bynum 14 – Uta: Williams 18, Okur 18, Millsap 18)
    Miami Heat – Los Angeles Clippers 108-97
    (Mia: Wade 27, O’Neal 19, Beasley 15 – Cli: Butler 31, Kaman 16, Blake 12)
    Minnesota Timberwolves – Denver Nuggets 102-110
    (Min: Brewer 21, Jefferson 17, Love 15 – Den: Billups 25, Anthony 19, Nenè 17)
    Dallas Mavericks – New Jersey Nets 96-87
    (Dal: Kidd 20, Butler 18, Beaubois 16 – NJ: Harris 21, Williams 18, Humpries 13)
    Oklahoma City Thunder – New Orleans Hornets 98-83
    (Okl: Durant 29, Westbrook 17, Ibaka 12 – NO: West 33, Thornton 11, Wright 10)

    CLASSIFICHE NBA

  • Video: Lapo Elkann toglie la palla a Calderon nel match tra Lakers e Raptors

    Come vi avevamo anticipato questa mattina (leggi qui) il “nostro” Lapo Elkann è riuscito a rubare la scena alle stelle dell’Nba durante il match tra Lakers e Raptors togliendo la palla al playmaker spagnolo Calderon. Ecco il video: