Tag: NBA

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Utah ci prova ma vincono i Lakers

    Allo Staples Center di Los Angeles i Lakers battono Utah in gara 1 della semifinale di western Conference e si portano sull’1-0 nella serie. Primo tempo quasi di dominio gialloviola, con i Jazz che chiudono però soltanto con un passivo di 8 punti grazie all’ottimo Deron Williams che tiene a galla la sua squadra.
    Nel secondo tempo inizia a vedersi qualche bagliore degli ospiti che grazie soprattutto ai comprimari (Matthews, Miles e Millsap) ricuciono lo svantaggio e nel decisivo quarto quarto riescono anche a portarsi in vantaggio di 4 punti. Ultimi 5 minuti pazzeschi però di Kobe Bryant che si prende letteralmente la squadra sulla spalle e inverte la rotta avversa con un paio di canestri d’autore e forzando un parziale di 11-2 che vede protagonista anche Lamar Odom (9 punti, 12 rimbalzi) ritornando su livelli accettabili. Alla fine i Lakers escono vincenti ma con tanta fatica e soprattutto forse con qualche certezza in meno, perchè Cleveland (se casomai dovesse esserci la tanto attesa finale) sicuramente è ad un livello superiore rispetto a Thunder e Jazz che hanno impegnato e impegnano tutt’ora i campioni in carica. Tante riflessioni per Phil Jackson nonostante la vittoria che dovrà cercare adeguate correzioni. Altrimenti la sorpresa potrebbe essere dietro l’angolo.

    Risultati NBA del 2 maggio 2010

    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 104-99
    –> Lak: Bryant 31, Gasol 25, Fisher 10 – Uta: Williams 24, Boozer 18, Millsap 16, Miles 16

  • NBA playoff 2010, primo turno: Atlanta spazza via Milwaukee

    Dopo essere stata sull’orlo della clamorosa eliminazione al primo turno dei playoff, gli Hawks rialzano la testa e nella decisiva gara 7 distruggono i Bucks sommergendoli sotto oltre 20 punti di scarto.
    Partita che ha visto le pessime percentuali di Milwaukee dal campo (32%) e un dominio a rimbalzo di Atlanta (55-32) che è risultato decisivo ai fini del risultato.
    Per Milwaukee resta un’annata straordinaria, culminata con gli inaspettati playoff e con il rimpianto dell’infortunio di Bogut. Atlanta ora invece andrà a sfidare i fortissimi Orlando Magic (ben riposati tra l’altro) di Dwight Howard.

    Risultati NBA del 2 maggio 2010

    Atlanta Hawks – Milwaukee Bucks 95-74
    –> Atl: Crawford 22, Horford 16, Josh Smith 15, Bibby 15 – Mil: Jennings 15, Ilyasova 13, Mbah a Moute 13

  • NBA playoff 2010, primo turno: Top 5 del 30 aprile 2010

    NBA top 5 del 30 aprile 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, primo turno: Highlights del 30 aprile 210

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 30 aprile, valide per il primo turno dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Cleveland Cavaliers – Boston Celtics

    La serie tra i Cleveland Cavaliers e i Boston Celtics nelle semifinali di Eastern Conference vede risvolti molto interessanti: da una parte una squadra, quella dei Cavs, che pende dalle magie di LeBron James, dall’altra invece ci sono 4 giocatori da cui dipendono le fortune dei Celtics e stiamo parlando in primis di Paul Pierce, poi di Kevin Garnett, di Ray Allen, e di Rajon Rondo che citiamo per ultimo ma sembra essere il vero ago della bilancia dei biancoverdi.

    La sfida che partirà stasera è la ripetizione di quella di 2 anni or sono quando sempre in semifinale di Eastern Conference i Celtics, poi campioni NBA, eliminarono i Cavs solo a gara 7 (memorabili le prestazioni nell’ultima gara di James e Pierce ad oltre 40 punti!) e sudando più del necessario contro una squadra che era molto James dipendente.
    Ora le cose sono molto cambiate visto che i Cavs per puntare al titolo hanno messo sotto contratto giocatori di valore che possono aiutare il fenomeno in maglia 23 in ogni frangente di gioco, levandogli parecchia pressione e in alcuni casi diventando molto poco decifrabili. Il perno della squadra resta LeBron ma ad infilare il canestro avversario c’è un gran supporting cast fatto da gente navigata ed esperta che ha dato finora e continuerà a dare il suo contributo.
    Boston dal canto suo è sempre formazione insidiosissima, lo dimostra il fatto di aver eliminato i sempre pericolosi Miami Heat nel primo turno in sole 5 gare quando c’erano molti addetti ai lavori che pronosticavano addirittura un’eliminazione clamorosa per mano dei rossoneri della Florida. E invece nel momento più importante dell’anno i biancoverdi si sono compattati e hanno superato tutte le difficoltà.
    Certamente i “Big Three” sono sul viale del tramonto ma non per questo sono giocatori finiti, riuscendo in un gioco corale di squadra ad esprimersi ancora a livelli altissimi.

    In stagione la serie si è chiusa in parità, sul 2-2, con una vittoria esterna per parte. Fa sensazione però la sconfitta dei Cavs nell’ultima partita giocata al Garden, dove sotto di oltre 20 punti, hanno ricucito il divario dai rivali in pochi minuti del quarto periodo passando anche a condurre per alcuni istanti, ma arrendendosi alla fine per 2 soli punti sul tiro da 3 finito sul ferro di James all’ultimo secondo.
    Forse questa gara è lo specchio della reale forza delle 2 squadre, con i Cavaliers che possono passare il turno giocando al loro consueto livello. Per Boston il discorso si presenta più articolato visto che per estromettere i favoriti al titolo tutto dovrà essere perfetto e girare a meraviglia.

    Cleveland molto probabilmente partirà con questo quintetto: Mo Williams ed Anthony Parker come guardie, LeBron James e Antawn Jamison come ali e Shaquille O’Neal nel ruolo di centro.
    Dalla panchina potrebbero risultare decisivi alcuni giocatori, in primis Anderson Varejao, J.J. Hickson, Delonte West, Jamario Moon, Leon Powe mentre sembra non ingranare più il centrone lituano Illgauskas.
    Boston con ogni probabilità schiererà Rajon Rondo e Ray Allen come guardie, Paul Pierce e Kevin Garnett come ali e Kendrick Perkins nel ruolo di centro. Dalla panchina sarà fondamentale l’apporto di Nate Robinson, la difesa di Tony Allen, i “piazzati” di Michael Finley, la freschezza fisica di Glen Davis e il presumibile riscatto dopo una stagione veramente deludente da parte di Rasheed Wallace.

    La chiave della serie sarà, come al solito, cercare di limitare James (annullarlo del tutto non si può, a meno che non giochi!): contro i Bulls il 23 ha avuto medie stratosferiche da 31.8 punti, 9.2 assists e 8.2 rimbalzi) ma preoccupa il suo dolore al gomito che non accenna a scomparire. Il fenomeno però ha tranquillizzato tutti dicendo che ciò non influirà sul suo gioco. Importante anche il duello tra ali grandi che vede contrapporsi Garnett e Jamison. Da qui poi potrebbero svilupparsi altre variabili che al momento non paiono però influenzare in modo decisivo l’esito della serie. Anche Shaq O’Neal potrebbe avere il suo peso in campo, anche in vista di una specie di “preparazione” per il duello nella eventuale finale di Conference contro il nemico Dwight Howard.

    Cleveland favorita quindi ma occhio all’orgoglio degli ex campioni NBA!

    Si parte oggi alle 2.00 ora italiana. Questo il programma completo:
    Gara 1: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers sabato 1 maggio 8.00 pm (2.00 italiane)
    Gara 2: Boston Celtics @ Cleveland Cavaliers lunedì 3 maggio 8.00 pm (02.00)
    Gara 3: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics venerdì 7 maggio 7.00 pm (01.00)
    Gara 4: Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics domenica 9 maggio 3.30 pm (9.30)
    Se necessarie:
    Gara 5: @ Cleveland martedi 11 maggio
    Gara 6: @ Boston giovedi 13 maggio
    Gara 7: @ Cleveland domenica 16 maggio

  • NBA playoff 2010, primo turno: Gasol elimina i Thunder, volano i Jazz, Hawks a gara 7

    Atlanta batte Milwaukee in trasferta, pareggia la serie e avrà ora la possibilità di giocarsi la gara decisiva sul parquet amico. Jamal Crawford dimostra a tutti che il premio di miglior sesto uomo è stato ben assegnato (24 punti), Johnson ne infila 22. Horford e Smith danno un buon apporto con 15 punti e altrettanti rimbalzi per il primo e 10 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate per il secondo. Pessima prova dei Bucks sia in attacco (32%) che a rimbalzo (51-42 per Atlanta). Solo Delfino con 20 punti (4 tiri da 3) riesce a tenere in piedi i padroni di casa, ma non può ovviamente bastare. Decisiva gara 7 da disputare ad Atlanta domenica 2 Aprile.

    Alla Energy Solutions Arena di Salt Lake City, i Jazz padroni di casa vincono l’incontro coi Nuggets e volano alle Semifinali di Conference. Match sostanzialmente equilibrato con piccoli strappi subito ricuciti da ambo le parti. Nel primo tempo va detto però che è Joey Graham a tenere a galla Denver con una prova assurada da 19 punti nei primi 2 quarti. La gara però si decide sul finale dopo il pari di Carmelo Anthony a quota 95: i Jazz producono un decisivo 11-0 di parziale con il gioco da 3 punti di Millsap e l’8/9 dalla lunetta del trio Williams-Boozer-Matthews. Per Denver è la fine della speranze di pareggiare la serie. Spettacolare e determinante la stoppata di un sorprendente Matthews (top scorer Jazz a quota 23 punti) che chiude la strada, sul +6, alla penetrazione di Anthony. Utah vince tirando ben 51 tiri liberi ed avendo il 52% dal campo con Boozer autore di una prova mostruosa da 22 punti e 20 rimbalzi mentre il duo Millsap-Matthews combina per 44 punti, 16 rimbalzi, 7 assist e 4 stoppate (21 punti e 11 rimbalzi per il solido Millsap). Non ha brillato come nelle altre partite Deron Williams (14 punti e 10 assist) ma i compagni hanno coperto la sua giornata storta. Per i Nuggets, non basta il risveglio di Billups (30 punti) dopo una serie deludente con Anthony che non va oltre i 20 punti ed il 6/22 dal campo. Graham alla fine chide con 21. Denver che saluta la post season al primo turno dopo aver fatto sputare sangue ai Lakers lo scorso anno in finale di Conference. Ora per i Jazz gli avversari saranno proprio i Lakers.

    Un tap-in di Gasol a soli 5 decimi di secondo dalla fine del match regala partita e serie a Los Angeles e sbatte fuori dai playoff i giovani Thunder che avrebbero meritato sicuramente qualcosa in più. Oklahoma che non si è mai arresa pur avendo davanti i campioni NBA, riuscendo sempre a resatre in partita anche quando tutto poteva far pensare ad un facile successo per L.A.
    Nel quarto quarto sul 91-84 per i gialloviola tutto sembra già scritto ma un parziale di 10-0 porta clamorosamente i Thunder avanti (94-91) grazie ai 2 assi Kevin Durant e Russell Westbrook. Mancano solo 2 minuti e Kobe riduce sull’azione successiva lo svantaggio infilando il suo 32esimo punto per il 94-93. Da quel momento si vede solo difesa, ma i campioni (come già molte volte è successo quest’anno) trovano il jolly in Gasol che corregge l’ultimo tiro di Bryant quasi sullo scadere per il controsorpasso (95-94). Con soli 5 decimi di secondo il tentativo finale della disperazione di Westbrook per i padroni di casa si spegne sul ferro e condanna i Thunder ad una crudele eliminazione.
    I Lakers hanno vissuto sulle magie di Bryant, ottimo Gasol in difesa (9 punti, 18 rimbalzi) poi il vuoto. Oklahoma ha avuto in Durant (26 punti), Green (16) e Westbrook (21) i punti di riferimento ma non è bastato. Questione di un rimbalzo in attacco! Resta comunque il fatto che gli ex Seattle Sonics hanno dimostrato che i Lakers non sono poi così imbattibili, anzi…
    E in più hanno messo a nudo i punti deboli, perchè se questi Lakers vengono fatti correre per tutto il parquet diventano una squadra molto vulnerabile. A coach Jerry Sloan di Utah basterà guardare queste partite per capire come battere i gialloviola, in fondo ad Oklahoma è mancata quell’esperienza che invece ai Jazz non manca di certo. E stando ai progressi dei giovani di Oklahoma chissà che il prossimo anno si festeggi la qualificazione a parti invertite, dopotutto nella NBA le rivincite sono all’ordine del giorno!

    Risultati NBA del 30 aprile 2010

    Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 69-83
    –> Mil: Delfino 20, Jennings 12, Thomas 11 – Atl: Crawford 24, Johnson 22, Horford 15
    Utah Jazz – Denver Nuggets 112-104
    –> Uta: Matthews 23, Boozer 22, Millsap 21 – Den: Billups 30, Graham 21, Anthony 20
    Oklahoma City Thunder – Los Angeles Lakers 94-95
    –> Okl: Durant 26, Westbrook 21, Green 16 – Lak: Bryant 32, Brown 11, Fisher 11

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    Cavs – Bulls 4-1 (Cavs al turno successivo)
    Hawks – Bucks 3-3
    Celtics – Heat 4-1 (Celtics al turno successivo)
    Nuggets – Jazz 2-4 (Jazz al turno successivo)
    Lakers – Thunder 4-2 (Lakers al turno successivo)
    Magic – Bobcats 4-0 (Magic al turno successivo)

    Mavs – Spurs 2-4 (Spurs al turno successivo)
    Suns – Trail Blazers 4-2 (Suns al turno successivo)

  • NBA: James sarà l’MVP della stagione

    Una fonte rimasta anonima nella NBA ha rivelato che secondo le votazioni conteggiate LeBron James sarà il vincitore del premio di MVP, il trofeo più ambito per quanto riguarda le premiazioni individuali dell’intera Lega.

    La fonte non ha rivelato con quanti voto il campionissimo di Cleveland ha portato a casa la statuetta, nè chi si sia classificato alle sue spalle e con quanto margine.

    James aveva già vinto il premio di giocatore migliore della NBA lo scorso anno, precedendo Bryant, Wade, Howard e Paul.

    La star dei Cavs sarà il decimo atleta ad essere eletto MVP in più stagioni consecutive entrando a far parte di un club esclusivo che comprende Bill Russell, Wilt Chamberlain, Kareem Abdul-Jabbar, Moses Malone, Larry Bird, Magic Johnson, Michael Jordan, Tim Duncan e Steve Nash. Ricordiamo che Bird, Chamberlain e Russell sono riusciti a vincere il trofeo per 3 anni di fila e James è in corsa anche per questo record se riuscirà ad imporsi anche il prossimo anno.

    Per il secondo anno consecutivo James accetterà il premio nella sua città natale. Un anno fa tornò ad Akron nella sua scuola (St. Vincent-St. Mary High School) per una cerimonia nella palestra della scuola a cui hanno partecipato familiari, amici, ex insegnanti e studenti.

    LeBron ha disputato la migliore stagione da quando gioca in NBA, non solo per le cifre ma per il gioco espresso, testimoniato dal fatto di aver letteralmente vinto le partite per i Cavs con favolosi ultimi periodi.

    Queste le cifre stagionali:

    76 partite disputate, 76 partendo in quintetto base, 39.0 minuti di impiego per partita, 0.503 la percentuale dal campo (la più alta in carriera), 0.333 dall’arco dei 3 punti, 0.767 ai liberi, 0.9 i rimbalzi offensivi per partita, 6.4 quelli in difesa per 7.3 rimbalzi complessivi, 8.6 assist (media più alta in carriera), 1.6 palle rubate a match, 1 stoppata ad incontro con 29.7 punti di media.

  • NBA playoff 2010, primo turno: Top 5 del 29 aprile 2010

    NBA top 5 del 29 aprile 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, primo turno: Highlights del 29 aprile 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 29 aprile, valide per il primo turno dei playoff 2010.

    Guarda gli highlights:

  • NBA: Houston si muove per Chris Bosh

    La dirigenza degli Houston Rockets è già al lavoro in vista del prossimo, caldissimo, mercato estivo che proporrà come agenti liberi alcuni tra i giocatori più forti dell’intera Lega. L’obiettivo numero uno della franchigia texana resta Chris Bosh, che tra tutti gli atleti che si svincoleranno dagli attuali contratti, sembra il più pronosticato a cambiare squadra e divisa di gioco, volendo chiudere la sua esperienza in Canada e ai Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Bosh ha già più volte espresso la volontà di tornare a giocare vicino casa, visto che è nativo di Dallas e Houston potrebbe essere la soluzione migliore tra tutte le altre dato che dista poco dalla sua città natale che sarebbe anche la prima opzione nella testa del giocatore ma si sa che i Dallas Mavericks questa Estate non potranno usufruire dello spazio salariale per firmare un campione del calibro del numero 4 dei Raptors.

    Secondo alcune fonti i Rockets, piuttosto che tentare un’offerta diretta, starebbero pensando di proporre un “sign & trade” (per bruciare tutte le altre squadre Houston proporrebbe a Toronto questa soluzione, ovvero rifirmare per un breve periodo la stella numero 4 e poi spedirla immediatamente in Texas. Lì Bosh poi si metterebbe al tavolo delle trattative coi dirigenti di Houston per l’estensione contrattuale a cifre elevatissime). Ai Toronto Raptors in cambio, tra gli altri, potrebbero andare il lungo Jordan Hill, arrivato a febbraio da New York, che pare molto gradito alla dirigenza canadese, più eventualmente altri 2 giocatori di cui però ancora non si sanno i nomi visto che l’operazione è tenuta sotto traccia. Pochi giorni fa anche i Miami Heat per accontentare la loro stella Dwyane Wade hanno proposto la medesima soluzione del “sign & trade” proponendo come merce di scambio il talentuosissimo Michael Beasley: E i Rockets avendo avuto sentore di possibile beffa si sono attivati per cercare di pareggiare in qualche modo l’offerta fatta dai rivali sul mercato. E’ chiaro che potendo perdere Chris Bosh a parametro zero, senza ricevere niente in cambio, i Raptors preferirebbero guadagnarci qualcosa in termini di giocatori, ma non possono tirare neanche troppo la corda pena il rischio di far saltare la trattativa e perdere il giocatore senza ricevere nulla, alla fine. Situazione molto delicata anche se la franchigia canadese spera nell’inserimento di qualche altra squadra per alzare il livello dell’offerta e racimolare qualcos’altro. I prossimi giorni ci diranno di più, ma la caccia a Bosh è appena partita e il via è stato dato da Miami. Houston ha iniziato a gareggiare, resta da vedere chi altri si inserirà nella trattativa.