Tag: NBA

  • NBA: Atlanta vuole John Salmons

    John Salmons, guardia dei Milwaukee Bucks, è sotto stretta osservazione da parte degli Atlanta Hawks.
    Salmons, ha disputato una stagione eccellente, prima a Chicago, e poi a Milwaukee dopo il trasferimento avvenuto a febbraio, dove con i Bucks ha alzato vertiginosamente il suo livello di gioco trascinando i rossoverdi ai playoff e diventando un cardine della squadra.
    Salmons, che ha 30 anni ma ancora qualche ottimo anno di carriera davanti a sè, è legato alla compagine del Wisconsin anche per la prossima stagione dove andrà a percepire 5.8 milioni di dollari ma ha la facoltà per via di una clausola di chiedere di uscire dall’attuale contratto già in questa Estate.
    Gli Hawks vorrebbero tutelarsi qualora Joe Johnson, free agent tra pochi mesi, dovesse decidere di abbandonare la nave e firmare per qualche altra squadra. Anche se le dichiarazioni del numero 2 di Atlanta hanno rassicurato i tifosi:

    Perchè dovrei andarmene? Sono arrivato quando la squadra era una delle peggiori della Lega e ho contribuito a portarla tra le più forti. Ci manca poco per competere per il titolo, e non ho voglia di andare in qualche altra squadra a ricostruirla e portarla ai vertici come ho già fatto in questi anni con gli Hawks. Se aggiungeremo qualche altro buon giocatore saremo molto competitivi e potremo scrivere assieme la storia di Atlanta

    Queste le parole pronunciate poco tempo fa dalla talentuosa guardia tiratrice.
    Certamente l’aggiunta di Salmons potrebbe essere clamorosa visto anche il basso ingaggio percepito dal giocatore di Milwaukee. Se poi gli Hawks riuscissero a prendere qualcuno sotto canestro come cambio per Horford e Josh smith, allora veramente la squadra della Georgia diventerebbe non solo una delle più forti nella Eastern Conference, ma di tutta la Lega. Anche perchè il vero problema degli Hawks sono i cambi per i lunghi che non sono, purtroppo, di livello per competere con i team più forti.
    Aggiungendo Salmons e un lungo di ottimo livello la franchigia diventerebbe pericolosissima per chiunque, dato che il talento non manca di certo scorrendo il roster: atleti come Mike Bibby, Joe Johnson, Marvin Williams, Josh Smith, Al Horford, Jamal Crawford non hanno certo bisogno di presentazioni.

  • NBA: James con il solito dolore al braccio, Bynum non vuole operarsi

    Non accenna a diminuire il dolore al braccio destro di LeBron James che per precauzione è stato sottoposto a nuovi esami. Per questo motivo il numero 23 dei Cavs ha saltato l’ultimo allenamento.
    LBJ si è sottoposto ancora ad un altra radiografia al gomito in quanto il dolore è ancora presente e alquanto fastidioso (in gara 2 contro i Celtics si è notato che qualcosa non andava, vedendo alcune sue giocate).
    Coach Mike Brown ha cercato di distogliere le attenzioni dei suoi nei confronti della sua superstar:

    Ho detto ai miei ragazzi di pensare a quello che è successo in gara 2 e come risollevarci“.

    In merito alle condizioni fisiche di James, Brown non ha voluto indagare:

    Mi fido dello staff medico e dei giocatori, non voglio sapere niente“.

    A parlare è stato anche il primo alfiere di James, Mo Williams, un fantasma in gara 2 con soli 4 punti a referto, che ha dichiarato:

    Lui non dice mai nulla, anche se il dolore fosse stato insopportabile, avrebbe giocato. Non andate a chiedergli se vuole riposare o sedersi in panchina. Dobbiamo comunque pensare a noi e dare di più cosicché non lo costringeremo a fare numeri e forzare ulteriormente la situazione del suo gomito

    James scenderà in campo in gara 3 a Boston, la corsa al titolo è più importante di qualsiasi altra cosa.

    Il centro dei Los Angeles Lakers Andrew Bynum soffre, come già detto nei giorni scorsi, di una microfrattura al menisco del ginocchio destro, ma rifiuta l’operazione.
    Malgrado i medici abbiano consigliato al giocatore di sottoporsi al trattamento, facendogli capire quanto sia necessario onde evitare guai peggiori vista la situazione molto delicata delle sue ginocchia, Andrew non vuole perdere tempo:

    Stringerò i denti e giocherò, posso sopportare il dolore, per l’operazione ci sarà tempo dopo!

    Aggiungendo infine:

    Il medico mi ha assicurato che non rischio seri problemi (ma qui abbiamo qualche dubbio!), quindi finché il dolore non sarà irresistibile, io giocherò“.

    Decisione veramente rischiosa e pericolosa per l’ex allievo di Kareem Abdul-Jabbar che già in passato ha avuto problemi di non poco conto col ginocchio.

    Sempre a proposito di Lakers, i rivali dei gialloviola nelle semifinali di Western Conference, gli Utah Jazz hanno reso noto che Andrei Kirilenko potrebbe rientrare già dalla prossima gara contro i campioni in carica che si disputerà sul parquet amico di Salt Lake City. Il recupero del russo è importantissimo visto che Okur, infortunatosi nella serie contro Denver, ha finito la stagione per la rottura del tendine d’achille e il reparto lunghi piange, messo sotto tra l’altro dai lunghi di Los Angeles nelle prime 2 gare della serie. Gara 3 sarà vitale per i Jazz che sperano nel recupero di Kirilenko per avere qualche chance in più di battere gli avversari.

    A proposito di infortuni, si registra un problema alla caviglia per Mickael Pietrus degli Orlando Magic.
    Il francese si è slogato la caviglia destra in un allenamento. Non è la prima volta in stagione che l’ex Golden State si sloga la caviglia, nella prima occasione fu costretto a saltare 3 partite, in questi playoff l’ala viaggia a 9.0 punti, 1.30 rimbalzi e 0.3 assist in 18.8 minuti d’impiego medio.

  • NBA: I Bulls licenziano Del Negro, Jackson dovrebbe rimanere ai Lakers

    I Chicago Bulls hanno reso noto che Vinny Del Negro non sarà più l’allenatore della squadra. Nonostante 2 anni in cui il coach ha portato la franchigia dell’Illinois a 2 record praticamente identici (41 vittorie e 41 sconfitte sia la scorsa stagione che quella appena terminata) il G.M. John Paxson ha sollevato dall’incarico il pur bravo Del Negro, che soprattutto quest’anno ha compiuto una vera impresa portando i Bulls ai playoff dopo essersi visto smembrare la squadra dello scorso anno quasi pezzo per pezzo. Nel 2008-2009 infatti i Bulls hanno letteralmente fatto sudare i campioni in carica di allora, ovvero i Boston Celtics in una delle sfide più emozionanti degli ultimi anni, con partite tiratissime terminate quasi tutte dopo epici overtime e soprattutto sempre giocate punto a punto. Poi decisioni inspiegabili sul mercato che hanno indebolito la squadra, Del Negro sempre sulla graticola dell’esonero ma che alla fine scavalca con un gran recupero i Raptors di Bargnani andando ad espugnare Toronto e prendendosi l’ultimo posto disponibile per la post season.
    L’ultima goccia però che ha fatto traboccare il vaso è stata la lite con Paxson stesso che in definitiva ha del tutto chiuso i rapporti.
    Per la successione si fanno i nomi di Avery Johnson, Doug Collins, Lawrence Frank e l’assistente di Doc Rivers ai Celtics, Tom Thibodeau. Nelle ultime ore si è fatto avanti anche John Calipari: l’head coach di Kentucky ha rivelato ai microfoni di “NBA On Yahoo” che è molto interessato ad allenare i “Tori”.
    Un dei vantaggi è che Calipari conosce molto bene la superstar dei Bulls, Derrick Rose: infatti è stato allenato da Calipari ai tempi dell’Università a Memphis. I Bulls possono offrire al coach un contratto che si aggirerà tra i 4-5 milioni di dollari annui.

    A Los Angeles Phil Jackson ha dichiarato che molto probabilmente anche la prossima stagione siederà sulla panchina gialloviola:

    Al 90% penso che resterò ancora qui“.

    L’unica incognita, che è anche quella che lo ha costretto ad aspettare, è la condizione della sua schiena la quale però sembra non essere di intralcio. A parlare è stato anche il proprietario della franchigia, Jerry Buss:

    Sinceramente non riesco a vedere Phil su un’altra panchina che non sia quella dei Lakers. Sono molto contento delle sue parole e aspetto solo l’ufficialità“.

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 5 maggio 2010

    NBA top 5 del 5 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA: I migliori quintetti difensivi. Manca Ron Artest

    Sono stati resi noti i 2 migliori quintetti difensivi della regular season 2009-2010.

    All’ufficialità dei risultati ci sono state molte polemiche per via dell’esclusione di qualche giocatore che sicuramente avrebbe dovuto aver maggiore considerazione.

    Il migliore quintetto difensivo dell’anno ha la presenza del miglior difensore della stagione ovvero il centro degli Orlando Magic Dwight Howard. Come Ali sono stati selezionati LeBron James dei Claveland Cavaliers e Gerald Wallace dei Charlotte Bobcats. Guardie invece sono Rajon Rondo dei Boston Celtics e Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers.

    Il secondo quintetto difensivo invece vede la presenza di Tim Duncan dei San Antonio Spurs come centro, di Josh Smith degli Atlanta Hawks e Anderson Varejao dei Cleveland Cavaliers come ali, e di Dwyane Wade dei Miami Heat e Thabo Sefolosha degli Oklahoma City Thunder come guardie.

    Stupisce che non sia stato inserito in nessuno dei 2 quintetti uno dei migliori difensori dell’NBA, ovvero Ron Artest dei Lakers, cifre alla mano che dicono e confermano che è il difensore che concede la minor media punti per tiro al suo diretto avversario. E anche vedendolo in azione nelle immagini di regular season non ci sarebbero dubbi nel dire che è il prototipo di difensore modello!
    Stupisce l’inserimento di Wade che proprio difensore non è, così come le altre 2 super stelle James e Bryant, che alzano il loro livello di difesa solo nei playoff. Rondo probabilmente è stato premiato perchè è il miglior ruba palloni della Lega ma deve crescere ancora molto come applicazione difensiva. Sefolosha sarebbe il secondo migliore difensore dopo Artest ma non è riuscito a prendere posto nel primo quintetto, così come Josh Smith che fa della difesa il suo vero marchio di fabbrica, uno dei pochi assieme ad Artest capace di arginare lo strapotere di LeBron James. Escluso un’altro specialista come Shane Battier degli Houston Rockets. Insomma le polemiche non sono mancate!

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Suns sul 2-0. Guarda il video degli highlights

    Phoenix batte nuovamente gli Spurs e si porta 2-0 nella serie mantenendo il vantaggio campo. A trascinare i padroni di casa un Amar’è Stoudemire da 23 punti e 11 rimbalzi, ben assistito da Steve Nash e Jason Richardson (entrambi 19 punti). Essenziale nella vittoria la panchina di Phoenix con Dudley e Frye sugli scudi: 11 punti per il primo, 15 per il secondo con una precisione chirurgica dall’arco dei 3 punti (5/6). Ottima la prova, sia in attacco che in difesa, per un Grant Hill tornato sfavillante come quando era più giovane. Ben 18 punti conditi da 6 assist.
    Per San Antonio si è messo in evidenza il solito Tim Duncan con 29 punti e 10 rimbalzi, Parker ha contribuito con 20 mentre si è svegliato Richard Jefferson che ha chiuso in doppia doppia con 18 punti e 10 rimbalzi. Ginobili si è limitato all’assistenza per i suoi compagni (11 punti e 11 assist).
    Decisivi i 18 rimbalzi offensivi dei Suns (49-37 per gli arancioblu il totale) che tirano 9/19 da 3 e vanno in lunetta 37 volte contro le 22 degli Spurs. Non basta ai neroargento il 50% dal campo. Risultato molto simile a quello di gara 1 (111-102 nella prima partita, 110-102 ieri sera) con la serie che si trasferisce ora in Texas e gara 3 in programma venerdì 7 maggio. Agli Spurs serve necessariamente una vittoria per riaprire la serie. Un 3-0 Suns equivarrebbe a sicura eliminazione.

    Risultati NBA del 5 maggio 2010

    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 110-102
    –> Pho: Stoudemire 23, Nash 19, Richardson 19 – SA: Duncan 29, Parker 20, Jefferson 18

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 2-0

    Guarda gli highlights di Phoenix Suns – San Antonio Spurs

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Top 5 del 4 maggio 2010

    NBA top 5 del 4 maggio 2010.

    Tutto lo spettacolo delle migliori giocate della notte NBA.

    GUARDA IL VIDEO:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Highlights del 4 maggio 2010

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 4 maggio, valide per le semifinali di Conference dei playoff 2010

    Guarda gli highlights:

  • NBA playoff 2010, semifinali di Conference: Orlando distrugge Atlanta, Bryant porta i Lakers sul 2-0

    Gara 1 tra Magic ed Hawks finisce con una disfatta per gli ospiti, sommersi sotto 43 punti di scarto. Margine che tocca anche il massimo sul +46 per i padroni di casa che devono tenere testa ad Atlanta solo nel primo periodo terminato 25-23. Nei successivi 2 periodi però la pessima giornata al tiro dei ragazzi di Woodson (34%) e la grande difesa di Orlando fanno si che i rossoblu della Georgia mettano assieme solo 21 punti. Dominio sotto i tabelloni per i neroazzurri della Florida (53-35 a rimbalzo, 56-34 i punti nel pitturato), con un Howard tornato a grandi livelli (21 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate). Buono l’apporto di Carter e Nelson rispettivamente con 20 e 19 punti. Horford, come al solito quando si trova davanti centri di assoluto livello, fornisce una prova a dir poco imbarazzante con 4 punti (1/7 dal campo) e 6 miseri rimbalzi. Solo 3 uomini in doppia cifra per Atlanta: Josh Smith 14, Johnson 10 e Pachulia 12. Gara 2 è in programma giovedì 6 maggio sempre all’Amway Arena di Orlando.

    I Lakers battono nuovamente i Jazz e si avvicinano all’ennesima finale di Conference. Gara senza storia perchè i gialloviola ne tengono il comando per tutta la durata, tranne nel quarto quarto quando Utah si rifà minacciosa arrivando sul -4.
    Ma qui Kobe Bryant si ritrova nella fase preferita della sua partita e la chiude segnando 8 punti. Alla fine saranno 30 i punti per il numero 24, ben supportato da Gasol (22 punti e 15 rimbalzi) e Bynum (17+14 rimbalzi e 4 stoppate). Bene anche Artest con 16 punti e Odom in doppia doppia da 11 punti e 15 rimbalzi (con 4/4 dal campo). Ai Jazz non bastano i 26 punti e 11 rimbalzi di Millsap e i 20 e 12 rimbalzi di Boozer. Ottimo Miles che chiude anche lui a quota 20 punti, mentre Williams passa una serata un pò anonima mettendo a referto 15 punti e 9 assist. Ora si va tutti a Salt Lake City e se Utah vorrà riaprire la serie sarà costretta a vincere entrambe le partite. Gara 3 è in programma sabato 8 maggio.

    Risultati NBA del 4 maggio 2010

    Orlando Magic – Atlanta Hawks 114-71
    –> Orl: Howard 21, Carter 20, Nelson 19 – Atl: Josh Smith 14, Pachulia 12, Johnson 10
    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 111-103
    –> Lak: Bryant 30, Gasol 22, Bynum 17 – Uta: Millsap 26, Boozer 20, Miles 20

    LE SERIE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Cavs-Celtics 1-1
    Magic-Hawks 1-0
    Lakers-Jazz 2-0
    Suns-Spurs 1-0

  • Gallinari non va in Nazionale

    Danilo Gallinari, stella emergente dei New York Knicks, ha deciso di non prendere parte alle qualificazioni per Lituania 2011 rifiutando la convocazione nella Nazionale italiana di Simone Pianigiani.
    Decisione inversa per i suoi compagni di avventura in NBA, ovvero Andrea Bargnani e Marco Belinelli dei Toronto Raptors che invece hanno risposto presente.

    Niente maglia azzurra quindi per Gallinari. Ad affermarlo senza dubbio è il Presidente della FIP, Dino Meneghin in una intervista del pomeriggio:

    Voi avete le indiscrezioni, io, purtroppo, ho la notizia certa. Ieri sera ci siamo incontrati con l’allenatore Pianigiani e Danilo Gallinari per capire quali fossero le sue intenzioni. Purtroppo, ha detto di no. Nel senso che dovrà seguire tutto un programma particolare per la sua schiena, operata lo scorso anno. Dopo una stagione così lunga e intensa, come quella della NBA, non se la sente di fare un programma intenso come preparazione e partite, per cui, morale della favola, non può venire. Ci dispiace moltissimo, perché tiene molto alla nazionale, però, il lavoro che dovrà portare avanti, gli impedisce di giocare le qualificazioni questa estate. Ci dispiace moltissimo, a me personalmente, perché contavamo sul suo apporto, ma capiamo, e comprendiamo, benissimo le sue motivazioni. La porta è sempre aperta, nel momento in cui lui decidesse, una volta capito che la sua schiena è a posto, di venire in nazionale, sa benissimo che le porte sono sempre aperte. Quindi, speriamo che tutto vada per il meglio. Siamo contentissimi che Bargnani e Belinelli facciano parte della nazionale e siamo fieri e orgogliosi di quello che stanno facendo, e di quello che hanno fatto, nel campionato NBA. Per cui, averi con noi in squadra è, sicuramente, motivo di orgoglio, ma anche di consapevolezza della nostra forza

    Poi un commento su Pianigiani quando ha saputo la notizia:

    Non ha fatto salti di gioia, ma è stato lui a dire a Gallinari che le porte della nazionale sono sempre aperte, in qualsiasi momento, in qualsiasi parte della preparazione lui voglia venire da noi, è sempre il benvenuto, ci mancherebbe altro. Pianigiani sostiene che, si, manca Gallinari, ma abbiamo, comunque, a disposizione una squadra che è fatta, sicuramente, da grandissimi giocatori. Abbiamo Bargnani, ci sarà Belinelli e, poi, tutti gli altri giocatori che militano nel nostro campionato, da Gigli a Mancinelli e quanto altro. E’, sicuramente, una squadra di buonissimo livello

    Poi espone i programmi per la nuova Nazionale che sta amalgamandosi poco a poco:

    Dove vogliamo arrivare, è qualificarci per gli Europei, già questa estate. Questo è il primo passo, dopodiché si vedrà. Per il momento, a noi serve la qualificazione e lotteremo con tutte le nostre forze per ottenerla nel più breve tempo possibile, per dare, prima di tutto, tranquillità e sicurezza ai nostri giocatori, all’allenatore e a tutto il suo staff, ma anche per dare la dimostrazione che il nostro movimento è sano, che produce dei giocatori di altissimo livello, sia nazionale che, naturalmente, internazionale

    Poi un pensiero sulla NBA che a detta di qualcuno snobba il basket italiano:

    No, assolutamente. Chi ha detto questa cosa è un pazzo. Io sono stato a parlare due mesi fa in America con Stern, che è il Commisioner della NBA, ho parlato con il proprietario dei New York Knicks, c’è la massima collaborazione. Dalle parole di Stern, è venuto fuori che c’è la massima stima nei confronti del nostro basket e la massima voglia di collaborare, perché il basket italiano, come quello europeo, cresce di anno in anno. Ci sono sempre più giocatori europei, che vanno in NBA. Questo, sta a testimoniare la forza del nostro basket. Quindi, perché fare delle lotte? Ci sarà, forse, da discutere sul fatto dei giocatori che, poi, devono partecipare alle competizioni delle nazionali. Ma non discutere, proprio parlare, dialogare, per capire quali sia la soluzione migliore. Per il resto, c’è la massima collaborazione, perché si parla una sola lingua, che è quella della pallacanestro

    La perdita di Gallinari è grave ma ciò non impedisce di guardare con ottimismo al futuro di questa squadra, che comunque può contare su solidi professionisti. Sperando che quando Danilo sarà al meglio dopo le cure si possa unire al gruppo e assieme a Bargnani, Belinelli, Mancinelli e gli altri giovani talenti che stanno esplodendo negli ultimi tempi, possa portarci ai successi sperati in ogni competizione.