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  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [12 luglio 2010]

    Ecco le ultime voci di mercato che sembrano trovare fondamento in NBA.

    Wilson Chandler, guardia-ala dei New York Knicks, potrebbe essere scambiato assieme all’inutile centro Eddy Curry, per arrivare ad un “lungo” che permetta a Stoudemire di riposare per qualche minuto in panchina.

    Gli Atlanta Hawks spingono forte per tentare di firmare Shaquille O’Neal.
    Come alternative si pensa ad Illgauskas, che a Cleveland non vuole più tornare dopo l’addio di James (e si sarebbe pure proposto ai Miami Heat pur di continuare a giocarci assieme), Brad Miller, Kurt Thomas e Kwame Brown.

    I Cavs avrebbero provato a dialogare proprio con gli Hawks per acquisire Josh Smith, ma l’ala grande, che nei progetti della dirigenza di Cleveland dovrebbe sostituire James come giocatore franchigia, non è sul mercato visto che Atlanta lo reputa una pedina essenziale.

    I Cavaliers, come alternativa, stanno cercando di convincere Minnesota ad una trade che coinvolga Al Jefferson, ma sul giocatore è forte anche l’interesse dei Dallas Mavericks, pronti a tutto pur di riuscire a prenderlo.
    Sempre Cleveland, per il ruolo di playmaker, si sarebbe buttata su Kyle Lowry, svincolato da Houston ma che i Rockets sono disposti a trattenere visto il buon potenziale del giocatore.

    I Chicago Bulls hanno fatto un’offerta alla guardia tiratrice di Orlando J.J. Redick. I Magic sono indecisi sul da farsi, se pareggiare l’offerta o meno, visto che il monte salari è alto, ma le prestazioni di Redick quest’anno sono state eccellenti.

    I Blazers hanno ufficialmente presentato un’offerta alla guardia degli Utah Jazz Wesley Matthews. Il contratto è di 5 anni a 34 milioni di dollari, ma Matthews essendo un free agent con restrizione deve aspettare una settimana poichè se Utah pareggiasse l’offerta di Portland (come già successo lo scorso anno con Paul Millsap) il giocatore resterebbe a Salt Lake City.

    Intanto proprio Utah si sta guardando intorno casomai non volesse pareggiare l’offerta per Matthews e i nomi che circolano sono quelli dell’ex Ronnie Brewer, ceduto lo scorso febbraio a Memphis ma in regime di svincolo ora, di Shannon Brown, Roger Mason ma soprattutto di Al Harrington dei New York Knicks che rinforzerebbe Utah in modo clamoroso visto il valore e le potenzialità del giocatore.

    Derek Fisher si allontana dai Lakers e potrebbe firmare con i Miami Heat del super trio Wade-Bosh-James. L’offerta è di 4,5 milioni di dollari per 2 anni, molto vicina alle richieste del giocatore che ne ha chiesti 5 ai Lakers ma che la franchigia californiana non è disposta ad accettare (al massimo si è parlato di un contratto a 2,5 milioni).

    Dorell Wright, svincolato da Miami, ha firmato per 3 anni con i Golden State Warriors per un contratto di 10 milioni di dollari complessivi.

    Anthony Morrow invece, dai Warriors passa ai New Jersey Nets per 3 anni a 12 milioni di dollari.

    Miami invece per rinforzare il reparto lunghi pensa a Juwan Howard come prima opzione di acquisto.

  • NBA, free agent: Le trattative concluse nel fine settimana [10-11 luglio]

    Movimenti di mercato in NBA anche nel fine settimana e, dopo il clamoroso colpo dei Miami Heat con la firma di LeBron James, passiamo in rassegna gli altri movimenti che sono avvenuti: i Phoenix Suns, dopo aver perso Amar’è Stoudemire partito per New York hanno acquisito Hedo Turkoglu dai Raptors in cambio di Leandro Barbosa. Inoltre hanno rilevato i diritti di Josh Childress dagli Atlanta Hawks che se non dovesse rimanere a giocare in Europa con l’Olympiacos farà ritorno in NBA con la franchigia dell’Arizona. Agli Hawks va una prima scelta al Draft, il compenso di Childress è stato fissato in 34 milioni di dollari per 5 anni.

    I Memphis Grizzlies prendono l’ex Boston Celtics Tony Allen con un contratto di 3 anni a 9,7 milioni di dollari. Allen avrebbe voluto rifirmare con i biancoverdi ma con un contratto di 3 anni, cosa che non era nelle intenzioni del G.M. Danny Ainge che ne offriva 2. Da qui la decisione di Allen di andare ai Grizzlies.

    Mike Miller, dopo l’offerta dei Lakers, ha deciso di firmare con i Miami Heat. Miller ha accettato un contratto di 5 anni a 30 milioni di dollari, le stesse cifre che proponevano i Lakers, ma la possibilità di giocare con Wade, James e Bosh ha convinto il giocatore ad andare in Florida.

    I Dallas Mavericks prolungano il contratto al centro Brendan Haywood per un compenso di 55 milioni di dollari in 6 anni. Haywood però potrebbe essere scambiato (si dice a Minnesota per arrivare ad Al Jefferson, ma su quest’ultimo stanno lavorando fortissimo anche i Cavs) visto che l’età non è più verdissima ma le potenzialità comunque non mancano.

    Tyrus Thomas ha trovato un accordo con i Bobcats per un contratto quinquennale a 40 milioni di dollari a stagione. Su di lui era forte l’interesse dei New Jersey Nets, ma Charlotte ha presentato l’offerta migliore.

    I New York Knicks acquisiscono il playmaker Raymond Felton svincolato proprio dai Charlotte Bobcats.

    I New Jersey Nets prendono il playmaker ex Lakers Jordan Farmar ma non sono stati resi noti i termini di durata ed economici del contratto. Anche Travis Outlaw giocherà il prossimo anno per i Nets.

    Ben Wallace ha prolungato il contratto con i Detroit Piston di altri 2 anni per quasi 2 milioni di dollari a stagione.

    Kyle Korver, come il suo compagno ai Jazz Carlos Boozer, sceglie di firmare per i Chicago Bulls.

    Jermaine O’Neal va ai Boston Celtics

    Ormai restano pochi free agent sul mercato ma la situazione in NBA si mantiene sempre interessante visto che comunque ci sono numerose voci sugli scambi di giocatori tra le franchigie che stanno movimentando il mercato.

  • James – Cleveland, c’eravamo tanto amati…

    Come in tutte le storie che non hanno un lieto fine, come quasi sempre accade quando ci si lascia per percorrere strade differenti, resta sempre un pò di odio, un pò di “astio” da chi viene “mollato” (e si sente tradito) verso la persona che ha interrotto un cammino comune.
    E’ accaduto sempre e sempre si verificherà questa situazione, e non ci sono esempi solo nella vita reale, ma anche nel mondo (fittizio) dello sport quando ci si lascia lo si fa sempre in modo brusco, inaspettato e doloroso.
    Succede che un giocatore di nome LeBron James, da tutti ritenuto sin dal suo ingresso (e forse anche prima) in NBA il cestista più forte e dominante del mondo, decide di abbandonare la sua città, quella che gli ha dato i natali (visto che Akron dista pochi chilometri da Cleveland) che lo ha visto crescere come atleta e come uomo, sia di sport che di immagine, che lo ha sempre trattato più che come un re, come un vero e proprio imperatore senza eguali.
    Succede che un’intera città si senta tradita e delusa, irritata forse dal gesto di irriconoscenza del “Fenomeno”, una comunità che ripiomba improvvisamente nella paura di ricadere nell’anonimato, che sente improvvisamente la paura di attraversare di nuovo una perenne e dolorosa agonia. Cleveland, una delle poche città statunitensi che non ha mai vinto un titolo sportivo, in nessuna categoria, che sia basket, football, hockey, baseball.
    Succede che chi va via ha parole dolci e d’amore per i suoi ex tifosi e la sua ex città, succede che chi viene abbandonato sul più bello ha parole di fuoco ed amare nei confronti del “traditore”, dell’ingrato che ha abbandonato tutto e tutti per andare a vincere facile in un’altra città, con un’altra squadra, a dare soddisfazione a nuovi tifosi, un “Re” che va a mettersi al servizio di un altro “Re”visto che Wade a Miami ha più considerazione e ammirazione rispetto ad un James qualunque: gli Heat sono la sua casa, la città è il suo campo in cui muoversi!

    Personalmente penso che se io fossi il migliore nel fare un qualcosa nella mia modesta vita, mi piacerebbe giorno dopo giorno sfidare chi è considerato secondo dietro di me, e poi sfidare il terzo, poi il quarto e così via e riiniziare di nuovo il giorno dopo con una nuova e stimolante sfida ai miei avversari più diretti. Non riuscirei ad unirmi ad uno di loro per cercare di ottenere qualche cosa, qualche vittoria, o qualche successo personale: se si vince da soli il merito sarà maggiore e la considerazione di essere il più forte sarà molto più alta. Non sto denigrando la compattezza di un’unione o di un gruppo, ma nello sport se si vuole dimostrare di essere i più forti, lo si deve fare da soli, al massimo con qualche necessario aiuto, ma non si deve, a mio avviso, sbaragliare la concorrenza sapendo di “vincere facile” (come diceva un famoso spot televisivo!)
    Questo il mio pensiero, ma è molto personale e criticabile, probabilmente James con questa scelta ha dimostrato di essere un pò debole, non è stato lui capace di attirare giocatori bravi nella sua città, ma è stato lui ad andare ad unirsi agli altri, nel “regno” che già appartiene a qualcun altro, abbandonando il suo mondo a Cleveland.
    Probabilmente ha lasciato molto per starda con questa scelta: Durant potrebbe essere il prossimo M.V.P. della regualar season per almeno un decennio. Pensate ad un ventunenne che già quest’anno arriva secondo dietro James nella speciale classifica, e valutiamolo il prossimo anno con il “King” a dividersi i meriti con Bosh e Wade per i successi, e Durant a guidare una banda di ragazzini terribili per i parquet NBA, e magari facendo arrivare i Thunder ai livelli più alti in NBA.
    Pensate se Bryant e i Lakers facessero un’impresa e riuscissero a strappare il titolo a Miami il prossimo anno: LeBron sarebbe ricordato come il più grande perdente della storia del basket, altro che “Prescelto”!
    Stiano tranquilli i grandi della storia NBA, in primis Michael Jordan: il loro posto nell’Olimpo del basket non sarà scalfito dal nuovo alfiere degli Heat!
    Ma queste sono tutte ipotesi, la parola poi spetterà al campo il prossimo anno, e staremo a vedere chi avrà avuto torto e chi ragione.

    Queste sono comunque le parole di James e del proprietario dei Cavs, Dan Gilbert, dopo l’annuncio di LeBron ieri notte.

    LEBRON JAMES:

    • Non è sempre stato nei miei piani, perchè non pensavo fosse possibile. Ma l’offerta dei Miami Heat, che si sono messi nella posizione di avere sufficiente spazio salariale per poterci firmare tutti e 3, era troppo invitante. Wade e Bosh sono 2 dei più grandi giocatori oggi nella Lega. E’ la mia migliore opportunità per vincere. Saremo una ottima squadra. Amo Cleveland, che è la mia città ma io voglio vincere. Sono legato agli abitanti ed ai tifosi di Cleveland, ma la mia è una scelta professionale!

    DAN GILBERT:

    • LeBron James è un ingrato, il nostro ex eroe è fuggito davanti ad una delle sfide più importanti della sua vita, non merita il nostro rispetto (riferito ai tifosi Cavs), anzi fate attenzione alle parole che dice, contro Boston negli ultimi playoff si è visto che non ha dato il 100% per la squadra, forse aveva già deciso allora tutto il suo futuro e non come dice ora che è stata una scelta presa poche ore prima di annunciarla!

    Gilbert insomma non le ha mandate a dire, ma capiamo sicuramente tutto il suo stato d’animo…

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [9 luglio 2010]

    Nella giornata in cui l’addio di LeBron James ai Cleveland Cavaliers per abbracciare il progetto dei Miami Heat (Leggi l’articolo) monopolizza l’attenzione del basket a livello mondiale, non si disdegnano certamente i movimenti per così dire secondari.
    Ecco in dettaglio ciò che è successo mentre tutti erano con il fiato sospeso per la decisione di LeBron: David Lee, ala grande dei New York Knicks è passato ai Golden State Warriors attraverso un “sign and trade” (visto che comunque era in scadenza con la franchigia della “Grande Mela”) che ha portato da coach Mike D’Antoni l’ala grande Anthony Randolph, il centro Ronny Turiaf e la guardia tiratrice Kelenna Azubuike, come già anticipato ieri nell’articolo dedicato alle trattative NBA.

    Molto attivi sul mercato i Minnesota Timberwolves che acquisiscono quasi per nulla l’ala grande dei Miami Heat Michael Beasley, divenuto superfluo in Florida dopo l’ammucchiata di All Star delle ultime ore. Miami libera ulteriore spazio salariale per completare il roster, Minnesota guadagna un giocatore di sicuro talento (è stato seconda scelta assoluta degli Heat al Draft del 2008, dietro al solo Derrick Rose) ma un pò bizzoso mentalmente. A Miami vanno una seconda scelta al Draft del prossimo anno (quindi dalla 30esima scelta alla 60esima) ed uno scambio di prime scelte, molto poco per gli Heat, che possono però sicuramente essere soddisfatti delle operazioni precedenti sul mercato!

    I Los Angeles Clippers firmano i free agent, Randy Foye e Ryan Gomes, i Celtics sono vicinissimi a Jermaine O’Neal, mentre i Bobcats, per il ruolo di ala grande pensano a rifirmare Tyrus Thomas o in alternativa prendere Luis Scola. Linas Kleiza è vicinissimo a firmare con i Toronto Raptors, freschi di addio della loro stella Chris Bosh, e sempre la franchigia canadese, visto che si trova sguarnita nel ruolo di ala grande ha tenuto in squadra Amir Johnson pare per una cifra di 34 milioni di dollari per 5 anni. Rasual Butler è a colloquio con i Dallas Mavericks, così come i Portland Trail Blazers stanno instaurando una trattativa per Wesley Matthews, guardia tiratrice degli Utah Jazz, svincolato dopo solo un anno dopo essere stato scovato dalla dirigenza di Salt Lake City dal nulla, non essendo stato draftato lo scorso anno ma autore ugualmente di una stagione con moltissime luci e poche ombre.

  • LeBron James, addio Cleveland. I Miami Heat abbracciano il “Fenomeno”

    LeBron James, addio Cleveland. I Miami Heat abbracciano il “Fenomeno”

    L’avventura di LeBron James ai Cleveland Cavaliers è giunta al termine.
    Nell’attesa conferenza stampa, trasmessa in diretta nazionale su ESPN, il “Fenomeno” del basket NBA ha annunciato che giocherà per i Miami Heat le prossime stagioni agonistiche.

    La decisione è giunta dopo un periodo molto difficile di riflessione, in cui James ha dovuto scegliere tra franchigie molto prestigiose come i Chicago Bulls e i New York Knicks, oltre al fatto di doversi distaccare dalla squadra per cui ha giocato in questi anni e che lo ha visto crescere come atleta e come uomo, ovvero i Cleveland Cavaliers. Cleveland tra l’altro è ad una manciata di chilometri da Akron, la cittadina che ha dato i natali a James, ma la voglia di vincere ha prevalso su tutto, visto che Miami, ieri, aveva annunciato il rinnovo della sua stella Dwyane Wade e l’acquisizione di un’altra superstar come Chris Bosh dai Toronto Raptors.

    L’unione di questi 3 giocatori in un’unica squadra permette ai tifosi degli Heat di sognare, visto che molto probabilmente a Miami ci sarà l’inizio di una dinastia. Miami ora è la favorita numero 1 per vincere i prossimi titoli della NBA, un roster come quello degli Heat è inarrivabile da parte di qualsiasi altra franchigia nella Lega. James, Wade e Bosh, tutti scelti nel Draft d’oro del 2003 (rispettivamente come numero 1, numero 5 e numero 4 assoluti) sono 3 autentici fenomeni e rendono i Miami Heat super competitivi sin da subito!

    Tripudio nella cittadina della Florida, con scene di entusiasmo al limite del reale, sconforto dall’altro capo degli States, dove la decisione di James ha gettato un intero Stato, l’Ohio, nella delusione più totale.
    Nelle prossime ore sapremo anche i termini dell’accordo che legherà James agli Heat, sia per quanto riguarda la durata del contratto che per quanto concerne il lato economico. Quel che è certo è che Miami non si fermerà qui ma sarà pronta all’acquisizione di altri giocatori di talento per completare il roster in modo definitivo.

    Con dispiacere si chiude l’avventura in maglia orogranata di uno dei giocatori più forti della Lega, l’abitudine toglierà sicuramente quel velo di nostalgia nel vederlo con una canotta diversa da quella dei Cavs, il numero 23 resterà nella storia di Cleveland visto anche che LeBron dal prossimo anno indosserà con ogni probabilità il numero 6. Ma nella mente il ricordo della crescita tecnica in maglia Cavaliers non scomparirà mai, le nuove pagine della sua carriera avranno però un altro colore, un’altra maglia e una nuova realtà, che non lascia spazio ai sentimentalismi più stretti di chi ancora vorrebbe credere all “favole”!

    Buona fortuna LeBron, e speriamo tutti quanti che la tua scelta possa essere quella giusta per raggiungere nell’Olimpo del basket chi ha scritto la storia di questo sport!

  • NBA: I risultati della terza giornata della Summer League di Orlando

    Terza giornata della Summer League ad Orlando, in Florida, per le squadre NBA. In campo tutte le 8 franchigie.
    Questi i risultati: i Celtics battono agevolmente i Charlotte Bobcats che finora non avevano conosciuto l’onta della sconfitta. Per i biancoverdi ottima la prova del neo arrivato Janning con 20 punti e 8 rimbalzi, mentre Sims realizza 18 punti in soli 15 minuti di impiego! In ombra Henderson per i Cats con soli 7 punti, 12 per Derrick Brown e 10 per il match winner di ieri contro Oklahoma City, ovvero Pargo.

    Terza partita e terza sconfitta per i Magic padroni di casa, questa volta battuti dai New Jersey Nets e da un grande James (non LeBron ovviamente, si tratta solo di un omonimo) autore di 30 punti. Williams ne aggiunge 22, mentre Favors, terza scelta assoluta al Draft, per problemi di falli, riesce a mettere assieme solo 4 punti. Per Orlando 29 punti di Crawford, 16 di Davis e nuova sconfitta da digerire.

    Indiana batte Utah grazie al trio delle meraviglie McRoberts-Stephenson-George rispettivamente con 21, 19 e 15 punti a referto. Ai Jazz non bastano i 19 di Koufos. Opaco Hayward con soli 7 punti e pochi tiri presi nei suoi minuti di impiego sul parquet.

    Infine ottima vittoria degli Oklahoma City Thunder sui Philadelphia 76ers. James Harden continua a guidare i compagni con 21 punti ed un atteggiamento da vero leader, qualità per cui la franchigia nello scorso Draft lo scelse come terzo assoluto nella Lega. Sotto lo sguardo vigile di Kevin Durant, in panchina per stare vicino ai compagni, e per festeggiare con loro il fresco rinnovo contrattuale (Leggi l’articolo), Oklahoma City mette la museruola ad Evan Turner che chiude con soli 4 punti segnati per i Sixers. Ottimi invece, per Philly, Holiday con 25 punti, Speights con 20 e Meeks con 16. Per i Thunder, privi di 2 pedine chiave come Ibaka e Weaver, bene il centro Mullens con 16 punti e che da stasera potrebbe lasciare il posto in squadra al titolare Cole Aldrich, atteso alla firma con OKC in giornata.

    Risultati Summer League di Orlando, terza giornata:

    • Boston Celtics – Charlotte Bobcats 92-71
      (Bos: Janning 20, Sims 18, Carroll 13 – Cha: Brown 12, Pargo 10, Ajinca 9)
    • Orlando Magic – New Jersey Nets 91-94
      (Orl: Crawford 29, Davis 16, Korolev 13 – NJ: James 30, Williams 22, Uzoh 11)
    • Indiana Pacers – Utah Jazz 83-74
      (Ind: McRoberts 21, Stephenson 19, George 15 – Uta: Koufos 19, Jeffers 11, Gaines 8)
    • Oklahoma City Thunder – Philadelphia 76ers 89-80
      (OKC: Harden 21, Mullens 16, Shakur 11 – Phi: Holiday 25, Speights 20, Meeks 16)
  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [8 luglio 2010]

    In vista dell’annuncio di questa notte di LeBron James il mercato, per quanto riguarda voci e trattative, si è un pò calmato, cosa inevitabile visto che i più quotati addetti ai lavori si stanno sbizzarendo con varie teorie sulla possibile nuova squadra di James.

    Le voci di queste ultime ore non sono di primo piano ma per dovere di cronaca riportiamo tutti i rumors che sono usciti fuori: Jermaine O’Neal è stato contattato dai Boston Celtics e pare orientato ad accettare l’offerta visto che avrebbe il posto da titolare a causa dell’infortunio del centro titolare Kendrick Perkins che per la rottura dei legamenti del ginocchio in gara 6 di Finale NBA contro i Lakers dovrà stare fermo per parecchi mesi. Anche i Denver Nuggets sono interessatissimi all’ex Miami Heat, mentre i Dallas Mavericks sembrano ormai tagliati fuori dalla corsa al giocatore. Sia Celtics che Nuggets avrebbero proposto un contratto di 2 anni a 5,8 milioni di dollari a stagione. La decisione spetterà al giocatore. Boston comunque pare in vantaggio.

    I Golden State Warriors avrebbero in mente di mettere sotto contratto tramite “sign and trade” il giocatore dei New York Knicks David Lee. Ieri in un primo momento sembrava plausibile uno scambio a 3 squadre con il coinvolgimento di Minnesota (Lee ai Timberwolves, Jefferson ai Warriors e Monta Ellis a New York) ma l’interesse dei Californiani pare essere proprio per Lee e non per Al Jefferson che manderebbero ai Knicks l’ala grande Anthony Randolph, il centro Ronny Turiaf e la guardia Kelenna Azubuike.

    Mike Miller continua le sue trattative con i Knicks, ma a rompere le uova nel paniere a Mike D’antoni ci hanno pensato i Miami Heat, freschi di rinnovo contrattuale con Wade e dell’acquisizione di Chris Bosh dai Raptors. Miller starebbe pensando all’eventualità, ancor di più se anche LeBron James dovesse unirsi alla squadra della Florida, come confermerebbero le ultime voci, che diventerebbe quasi imbattibile!
    “Mare calmo” in attesa di questa notte, ore 3.00 in Italia, le 21 negli Stati Uniti, quando si scatenerà “l’uragano” LeBron James..!

  • NBA, free agent: Boozer va ai Bulls, Durant rinnova con i Thunder [8 luglio 2010]

    Dopo il colpaccio di Miami che è riuscita a trattenere in squadra la sua stella Dwyane Wade e ad affiancargli un’altra superstar come Chris Bosh, strappato ai Toronto Raptors di Bargnani (Leggi l’articolo), si vanno delineando sempre di più i roster per la prossima stagione. Questa sera ci sarà l’annuncio di LeBron James in diretta TV che comunicherà la sua nuova squadra (e potrebbero essere, secondo fonti vicine al giocatore, proprio gli Heat di Wade e del neo acquisto Bosh!), ma le altre franchigie non stanno certo a guardare: i Chicago Bulls infatti hanno firmato il free agent, svincolato dagli Utah Jazz, Carlos Boozer.
    Per lui contratto quinquennale a 80 milioni di dollari.
    Ottima aggiunta per la squadra del nuovo coach Tom Thibodeau che copre il buco di ala grande che in questi ultimi anni aveva dato parecchi problemi alla franchigia dell’Illinois.

    Anche Ray Allen ha una squadra per il prossimo anno e saranno sempre i Boston Celtics. L’accordo è stato trovato sulla base di 2 anni ma le cifre ancora non sono state rese pubbliche anche se si vocifera di un contratto da 10 milioni di dollari all’anno.

    Non era un giocatore in scadenza (lo sarebbe stato la prossima Estate) ma su di lui la fila di pretendenti era già diventata chilometrica. Per questo motivo il suo General Manager, Sam presti, ha deciso di giocare d’anticipo e proporre un lungo e sostanzioso rinnovo alla sua stella più luminosa, Kevin Durant, nuovo fenomeno del basket NBA che quest’anno ha condotto gli Oklahoma City Thunder ai primi playoff della loro giovane storia (dopo il trasferimento da Seattle) e che si è laureato più giovane miglior marcatore della storia della Lega professionistica americana con 30.1 punti per partita.
    L’accordo è stato trovato sulla base di 5 anni (il massimo di durata per la fascia di età in cui è compreso Durant) ma il numero 35 di OKC ha dimostrato che non vuole soldi ma poter vincere: il suo contratto non è stato fatto al massimo salariale (percepirà 85 milioni di dollari), lasciando qualche milioncino alla società per poter rifirmare anche i suoi giovani compagni, che sono tanti e se non sono talentuosi come lui poco ci manca. Uno dei grandi problemi di Oklahoma è che a livello di budget non può competere con le grandi città americane e necessariamente la dirigenza vorrebbe restare sotto le soglie della luxury tax per non pagare fondi extra alla NBA. Il probelma è evidente se si pensa che prossimi ai rinnovi saranno in primis Jeff Green e Russell Westbrook, altre 2 pietre miliari della franchigia, poi si tratterà anche con James Harden e Serge Ibaka, per non parlare degli altri giocatori di contorno che sono sempre giovani sui 20 anni ma promesse sulla via dell’esplosione. Ecco che quindi in questa ottica si vede il rinnovo di Durant, che prima di tutto sente i suoi compagni di squadra come amici dentro e fuori dal campo e che assieme a loro vorrebbe costruire qualcosa di veramente importante che possa restare nella storia della NBA. I Thunder sono molto accreditati di dare fastidio a chiunque il prossimo anno, visto il progetto in piena evoluzione ed esplosione.
    L’annuncio è stato dato nei modi più semplici possibili, con ringraziamenti a famiglia, amici e compagni di squadra. Senza dirette TV o altre trovate megalomani…

  • NBA, free agent: Wade rifirma con Miami, Bosh pronto a raggiungerlo

    Pare che Dwyane Wade abbia deciso di continuare la sua avventura ai Miami Heat. Non c’è ancora nulla di ufficiale ma poco ci manca per l’annuncio definitivo che spazzerebbe via qualsiasi dubbio.
    Ad accompagnarlo nella sua prossima avventura sempre con la maglia rossonera degli Heat dovrebbe essere Chris Bosh che sembra aver declinato le avances dei Cleveland Cavaliers delle ultime ore, disposti a tutto pur di acquistarlo ed integrarlo in squadra. Anche su questa notizia non c’è nessuna ufficialità, nè sui compensi, nè sulla durata del contratto (così come per Wade tra l’altro) nè tantomeno se l’acquisizione della talentuosa ala grande dai Toronto Raptors sia avvenuta tramite “sign and trade” oppure senza dare in cambio nulla ma prendendo direttamente il giocatore dalla lista dei free agent.
    Nelle prossime ore daremo gli aggiornamenti della situazione.

  • NBA: I risultati della seconda giornata della Summer League di Orlando

    Seconda giornata della Summer League ad Orlando, in Florida, per le squadre NBA.
    Sono scese in campo tutte le 8 franchigie iscritte alla manifestazione.

    Spunti di rilievo anche ieri notte: Gli Utah Jazz hanno inflitto ai padroni di casa Orlando Magic la seconda sconfitta in 2 partite. Buone le prove del rookie Gordon Hayward, prima scelta dei Jazz, con 14 punti e 13 di Koufos che ha aggiunto anche 11 rimbalzi chiudendo in doppia doppia. Per i Magic ancora una volta ottimo Patrick Ewing Junior con 17 punti, mentre ha nuovamente deluso Daniel Orton, prima scelta della franchigia della Florida con soli 2 punti (segnati ai liberi) e nessun canestro dal campo su 6 tentativi per un complessivo di 1/14 in 2 partite contando anche la prima gara contro i Pacers. Da rivedere alla prossima sfida.

    Un canestro a tempo scaduto di Jeremy Pargo (7 punti per lui) permette invece ai Charlotte Bobcats di battere gli Oklahoma City Thunder e restare imbattuti. Grande prova anche di Gerald Henderson con 21 punti, 8 rimbalzi e 4 assist, ben coadiuvato dai 2 lunghi Derrick Brown e Alexis Ajinca con 14 punti a testa e 14 rimbalzi complessivi. Benissimo il quintetto dei Thunder, tutto in doppia cifra, guidato da uno scatenato James Harden che sta facendo vedere meraviglie (19 punti), 18 punti per Maynor, 14 punti per D.J. White e un ottimo Kyle Weaver, 12 per il sostituto del centro titolare Cole Aldrich (ancora indisponibile), ovvero Mullens che non sta demeritando affatto. In definitiva ad OKC è mancata la panchina, anche perchè Ibaka non è sceso in campo per alcuni fastidi.

    Nuova sconfitta invece per i Celtics, contro i Philadelphia 76ers del rookie meraviglia Evan Turner che chiude con 13 punti alla fine. Bene il solito Jodie Meeks con 18 punti mentre Speights è autore di una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi. Per Boston in evidenza il solito Harangody con 14 punti e 12 rimbalzi e Carroll con 14 punti.

    Infine i New Jersey Nets asfaltano gli Indiana Pacers grazie alla superba prova di Terrence Williams da 24 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Senz infamia e senza lode la terza scelta assoluta Derrick Favors con 12 punti a referto. Per i Pacers si salvano il solito Lance Stephenson con 15 punti e McRoberts con 11. Il rookie Paul George, decima scelta assoluta, chiude con 10 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 7 palle rubate: con un pò di precisione in più nel tiro da 3 (0/7) il suo score sarebbe stato eccellente. Ma le basi per un gran futuro ci sono tutte.

    Risultati Summer League di Orlando, seconda giornata:

    • Utah Jazz – Orlando Magic 78-73
      (Uta: Hayward 14, Koufos 13, Augustine 7, Gaines 7 – Orl: Ewing 17, Davis 13, Taylor 12)
    • Charlotte Bobcats – Oklahoma City Thunder 86-85
      (Cha: Henderson 21, Brown 14, Ajinca 14 – OKC: Harden 19, Maynor 18, Weaver 14, White14)
    • Boston Celtics – Philadelphia 76ers 69-86
      (Bos: Harangody 14, Carroll 14, Gaffney 10 – Phi: Meeks 18, Turner 13, Speights 12)
    • Indiana Pacers – New Jersey Nets 69-80
      (Ind: Stephenson 15, McRoberts 11, George 10 – NJ: Williams 24, James 21, Favors 12)