Tag: NBA

  • I Magic si riprendono Redick, Scola resta ai Rockets

    Pochi gli affari conclusi nella notte NBA.
    Ecco in dettaglio quali sono: gli Orlando Magic hanno deciso di pareggiare l’offerta dei Chicago Bulls e si riprendono quindi la guardia tiratrice J.J. Redick. Saranno quindi 19 i milioni di dollari, in 3 anni, i compensi che la franchigia della Florida dovrà corrispondere al giocatore. Ufficialmente ancora non si è concluso nulla (c’è tempo fino ad oggi per comunicare la decisione) ma fonti ben informate all’interno dei Magic hanno dato per certa l’operazione.

    Anche un altro giocatore ha deciso di continuare il rapporto con la sua ex squadra dopo essere diventato free agent pochi giorni fa: si tratta dell’argentino Luis Scola che resterà a Houston per altri 5 anni per un compenso di 47 milioni di dollari. Ottimo colpo per i Rockets visto che il giocatore era uno dei più corteggiati sul mercato, anche se potrebbe frenare la crescita dell’ottimo rookie Patterson che gioca come ala grande (stesso ruolo di Scola).

    Infine Denver ha comunicato che ha raggiunto un accordo con Anthony Carter per un’altra stagione (sarà il cambio di Billups assieme a Ty Lawson) e ha preso dalla lista dei free agent l’ala grande Shelden Williams, svincolato dai Celtics, per coprire il buco lasciato momentaneamente da Kenyon Martin che dovrà operarsi alle ginocchia.

  • Shaq O’Neal tra Knicks ed Hawks, McGrady verso i Clippers

    Continuano senza sosta le voci e le trattative in NBA.
    Ecco le più importanti e rilevanti: Shaquille O’Neal sarebbe stato contattato dai New York Knicks per sondare la sua disponibilità a trasferirsi nella “Grande Mela”. I Cavaliers vorrebbero un “sign and trade” per il loro centro. Su Shaq ci sono sempre gli Atlanta Hawks a cui i Cavs hanno chiesto la stessa formula (dello scambio) inserendo magari Marvin Williams, ala piccola che dovrebbe prendere il posto di LeBron James in squadra, ma la proposta non è gradita agli Hawks. Nelle prossime ore si attendono comunque sviluppi.

    Sembra molto seria invece la trattativa che potrebbe portare il free agent Tracy McGrady ai Los Angeles Clippers. Sul giocatore c’è l’interesse anche dei Chicago Bulls e dei Miami Heat, ma nei prossimi giorni (se non addirittura nelle prossime ore) McGrady dovrebbe decidere la sua futura destinazione.

    Chicago, Boston, Portland, Utah, Washington e Cleveland hanno espresso interesse verso il free agent Ronnie Brewer, soprattutto i Bulls potrebbero acquisire la guardia se Orlando dovesse pareggiare l’offerta fatta da Chicago nei giorni scorsi a J.J. Redick.

    Cleveland dopo l’offerta fatta a Kyle Lowry (ma fonti sicure dicono che Houston pareggerà l’offerta fatta dai Cavs al playmaker per tenerlo in Texas) sta sondando il terreno dei registi per dare un valido cambio a Mo Williams: nel mirino ci sono Mike Conley dei Memphis Grizzlies e Ramon Sessions dei Minnesota Timberwolves.

    Miami dopo l’acquisizione di Mike Miller continua a cercare dei tiratori di sicuro affidamento: Rasual Butler (un ex) è in cima alla lista).

    Larry Hughes vorrebbe restare con i Charlotte Bobcats e in queste ore sta trattando un eventuale rinnovo con la squadra del North Carolina.

  • Raja Bell va ai Jazz, Ridnour ai T-Wolves, Jermaine O’Neal a Boston

    Operazioni di secondo piano si sono concluse nella notte NBA, dove gli Utah Jazz hanno ufficializzato l’acquisto di Raja Bell, che era nel mirino dei Los Angeles Lakers (ma che per contrasti con Kobe Bryant ha deciso di declinare l’offerta). Bell ha firmato un contratto triennale da 10 milioni di dollari, nelle ultime ore anche i Chicago Bulls hanno provato a firmare la guardia ex Phoenix Suns, ma gli 8 milioni messi sul piatto non sono stati ritenuti sufficienti. Ora Utah ha fatto sapere che con l’acquisizione di Bell, non pareggerà l’offerta dei Portland Trail Blazers per la guardia Wes Matthews, che quindi giocherà nell’Oregon per i prossimi 5 anni per un compenso di 34 milioni di dollari.

    Altro colpo è stata l’acquisizione di Luke Ridnour da parte dei Minnesota Timberwolves che ora dovranno comunque sfoltire il reparto playmaker vista l’abbondanza nel ruolo: Jonny Flynn, Wayne Ellington, Ridnour stesso, Ricky Rubio (che ufficialmente è dei Timberwolves anche se gioca nel Barcellona) e Ramon Sessions. Proprio quest’ultimo sembra il probabile partente. Ridnour ha firmato per 4 anni per uno stipendio di 4 milioni di dollari a stagione.

    Jermaine O’Neal invece ha firmato per i Boston Celtics che cercavano sul mercato qualcuno che potesse sostituire Kendrick Perkins convalescente dopo l’operazione ai legamenti del ginocchio infortunato in gara 6 di Finale NBA contro i Lakers.

    Ultima notizia è la firma di Shaun Livingston con i Charlotte Bobcats per 2 anni a 7 milioni di dollari. Livingston, reduce da una buona stagione ai Washington Wizards dopo essere stato inattivo per un paio di anni dopo un bruttissimo infortunio al ginocchio (quando ancora giocava nei Clippers) che ha messo a rischio non solo la sua carriera cestistica ma anche la possibilità di camminare visto che ha rischiato l’amputazione della gamba infortunata, va a sostituire Raymond Felton andato a New York.

  • I Denver Nuggets acquistano Al Harrington

    E’ ufficiale l’acquisto di Al Harrington da parte dei Denver Nuggets. Come già anticipato poche ore fa (Leggi l’articolo relativo alle trattative NBA), Harrington era nel mirino di Dallas Mavericks e Denver, ma ovviamente, visto il posto da titolare che si prospetta ai Nuggets, ha optato per la franchigia del Colorado. Harrington, ex New York Knicks, 30 anni, ha firmato per 5 anni a 34 milioni di dollari.
    I Nuggets escono molto rafforzati con questa acquisizione che permette anche ad Anthony di riflettere bene sul fatto di non accettare la proposta di rinnovo contrattuale propostagli dalla sua squadra.

    In molti ora vedono molto più possibile il passaggio di Linas Kleiza ai Toronto Raptors dato che ora i Nuggets non dovrebbero pareggiare l’offerta dei Canadesi.

    Di contorno aggiorniamo le notizie relative alle nuove trattative che vedono i New Jersey Nets interessati a Luis Scola sul quale si è buttato anche il Panathinaikos. I Rockets sembrano molto lontani dal rinnovo con l’argentino che sta vagliando tutte le possibilità. Inoltre la squadra greca ha formulato delle offerte anche per altri 2 giocatori NBA ovvero Rudy Fernandez dei Portland Trail Blazers e Andres Nocioni dei Philadelphia 76ers.
    Shaquille O’Neal è stato contattato dai Miami Heat e potrebbe abbandonare l’idea di firmare con gli Atlanta Hawks per andare a vincere un ultimo titolo NBA in Florida.
    Sofoklis Schortsanitis potrebbe essere ingaggiato dai Los Angeles Clippers e lasciare l’Olympiacos Pireo.
    Kyle Lowry ha firmato per 4 anni (ultimo con opzione di rinnovo a favore della squadra) a 24 milioni di dollari con i Cleveland Cavaliers (ora Houston può pareggiare l’offerta e tenere il giocatore in Texas visto che è un free agent con restrizione) che tentano di firmare anche Adam Morrison sul quale però oltre a Bulls, Wizards, e Clippers, si sono fatti vivi anche i Celtics.

  • Al Harrington tra Dallas e Denver, Raja Bell verso i Lakers

    Importanti trattative nella notte NBA che potrebbero avere risvolti molto interessanti.
    Al Harrington, ala dei New York Knicks è nel mirino dei Dallas Mavericks e dei Denver Nuggets.
    Dallas nelle ultime ore ha però concluso l’acquisto di un “lungo” per il suo roster, ovvero Tyson Chandler (Leggi l’articolo), e potrebbe anche mollare la presa, visto che come ala grande ha già l’intoccabile Nowitzki. Harrington sa che ai Mavs verrebbe utilizzato da sesto uomo di lusso e allora potrebbe accettare l’offerta dei Nuggets che devono rimpiazzare in quintetto l’infortunato Kenyon Martin, che dovrà operarsi di nuovo alle ginocchia e non fornisce garanzie di tenuta fisica.

    Nate Robinson è in trattativa con i Boston Celtics per il nuovo contratto ma la strada non sembra delle più agevoli, sia per il giocatore che per la franchigia del Massachusetts.

    Juwan Howard è sempre più vicino ai Miami Heat che hanno bisogno di giocatori sotto i tabelloni. Howard, anche se l’età non è più verdissima, risponde all’identikit tracciato da Pat Riley.

    I Portland Trail Blazers sono quasi sicuri che gli Utah Jazz pareggeranno l’offerta, fatta dalla franchigia dell’Oregon, a Wesley Matthews che è un free agent con restrizione (ovvero la squadra di ultima appartenenza pareggiando l’offerta di un’altra squadra potrà trattenere il giocatore nel roster). Se ciò non dovesse accadere i Jazz dirotterebbero le loro attenzioni sull’ex Ronnie Brewer, passato nel febbraio scorso ai Grizzlies, e Matthews potrà iniziare la sua nuova carriera a Portland. Sempre i Blazers si sonno messi sulle tracce di Earl Watson, playmaker ex Indiana Pacers.

    Adam Morrison, che si sta allenando con i Chicago Bulls, ha un’altra pretendente oltre ai Wizards, ovvero i Los Angeles Clippers, alla ricerca di un tiratore dal perimetro molto efficiente.

    Gli Orlando Magic hanno lo stesso problema dei Blazers: J.J. Redick, free agent con restrizione, ha accettato un’offerta di 19 milioni di dollari per 3 anni dai Chicago Bulls e ora sta alla franchigia della Florida decidere se pareggiare l’offerta e mantenere la temibile guardia tiratrice in squadra.

    Per convincere il fortissimo difensore Raja Bell a firmare per i Campioni NBA in carica dei Los Angeles Lakers, si sta muovendo anche Kobe Bryant, che in passato, quando Bell era dei Phoenix Suns, ha avuto degli “scontri” epici sui parquet NBA (vedere gara 5 dei playoff della serie Suns-Lakers della stagione 2006!). La trattativa pare ben avviata ed il 33 enne potrebbe presto firmare il suo nuovo contratto.

    I Minnesota Timberwolves sono interessatissimi a Luke Ridnour, playmaker che nell’ultima stagione ha giocato (e molto bene) con i Milwaukee Bucks. A fargli posto in squadra potrebbe essere, se tutto andrà per il verso giusto, Ramon Sessions, strappato solo un anno fa proprio ai Bucks dal G.M. dei Wolves, Kahn, ma rivelatosi poi una delusione totale.

  • Illgauskas segue James agli Heat, Dallas beffa Toronto e prende Chandler

    Pochi i movimenti nel mercato NBA.
    Riportiamo le trattative concluse: innanzitutto è ufficiale il passaggio di Al Jefferson ai Jazz visto che i Dallas Mavericks hanno tentato fino all’ultimo di inserirsi nell’affare per prendere il giocatore. Ma alla fine Utah ha prevalso, cedendo ai T-Wolves il centro Kosta Koufos e 2 prime scelte (una sarà quella ricevuta dai Memphis Grizzlies per la cessione di Ronnie Brewer a febbraio, l’altra invece sarà proprio della franchigia di Salt Lake City).

    Zydrunas Illgauskas ha invece deciso di seguire LeBron James ai Miami Heat, rifiutando il rinnovo con i Cleveland Cavaliers: altro colpo al cuore per i tifosi dei Cavs, visto che Illgauskas gioca per la franchigia orogranata da ben 14 anni ed è una bandiera del team dell’Ohio. Il contratto dovrebbe essere di 2,8 milioni di dolari per 2 anni ed il secondo anno ha l’opzione del giocatore per il rinnovo.

    I Dallas Mavericks, perso Al Jefferson, finito a Utah, hanno rovinato la festa ai Toronto Raptors del nostro Andrea Bargnani: il possibile scambio sull’asse Toronto-Charlotte (anche per via di un ripensamento del proprietario dei Cats, Michael Jordan) è sfumato in extremis ed avrebbe dovuto portare il playmaker Josè Calderon ed il centro Dwayne Jones ai Bobcats, mentre percorso inverso sarebbe stato fatto da Boris Diaw e Tyson Chandler. Poi l’inserimento dei Mavs di Nowitzki che hanno offerto Erick Dampier, Matt Carroll ed Eduardo Najera per avere Tyson Chandler ed Alexis Ajinca. Scambio chiuso e tutti felici, Dallas ora ha il suo centro (sperando che sia libero dagli infortuni), Jordan ha tutti contratti in scadenza per liberare spazio salariale e non spendere il becco di un quattrino per la luxury tax.

    Matt Bonner, ala grande con un ottimo tiro dal perimetro ha rifirmato con i San Antonio Spurs.

    Notizie di contorno sono le acquisizioni di 2 centri: Hilton Armstrong, ex Hornets, Kings e Rockets, ha deciso di firmare un contratto al minimo salariale, per un anno, con i Washington Wizards. Mentre il centro russo Timofey Mozgov è stato firmato dai New York Knicks. Mozgov, 23 anni e quasi 220 centimetri, ha giocato nello scorso anno nel Khimki con buoni risultati.

  • New Jersey ha un nuovo General Manager, è Jeff Bower degli Hornets

    I New Jersey Nets, come già anticipato nei giorni scorsi, hanno un nuovo G.M.
    Si tratta di Jeff Bower, ex dei New Orleans Hornets, che ha accettato la proposta dei Nets dopo un periodo di riflessione.
    New Jersey aveva provato a strappare Joe Dumars ai Detroit Pistons, ma il vice presidente della franchigia del Michigan aveva declinato elegantemente le avances.
    Il vero obiettivo sarebbe stato Sam Presti, General Manager degli Oklahoma City Thunder, che nonostante la giovane età (34 anni) e la poca esperienza in NBA (solo dal 2007 è nella Lega quando i Seattle Sonics lo scelsero per riportare in alto la franchigia, poi trasferitasi l’anno dopo ad Oklahoma City) ha dimostrato di essere uno dei migliori manager in circolazione costruendo una formazione molto competitiva nel giro di pochi anni, tassello per tassello. Ma Presti non ha voluto abbandonare la sua “creatura” ora che è arrivata a compimento dell’opera. I Thunder, per inciso, saranno una delle formazioni di testa delprossimo anno NBA e molto probabilmante anche per gli anni seguenti.
    L’acquisizione di Bower (ringraziato calorosamente in un comunicato dal proprietario George Shinn, per l’ottimo lavoro svolto nei 14 anni di permanenza agli Hornets) potrebbe creare un effetto domino, anche perchè a New Orleans ancora non hanno in mano il nome del sostituto. Anche se tutti gli indizi portano a Kevin Pritchard, ex G.M. dei Portland Trail Blazers, fatto fuori solo da poche settimane.
    Nelle prossime ore potremmo saperne di più e vedere gli effetti della mossa dei Nets.

  • Carmelo Anthony e Chris Paul nel mirino dei Knicks

    Ultime voci di mercato in NBA veramente sensazionali.
    Sarebbe clamorosa la notizia che sta circolando negli ultimi minuti, frutto di una dichiarazione di Chris Paul, playmaker dei New Orleans Hornets, ma per il momento è bene prendere tutto con le molle e con i dovuti ragionamenti del caso.

    In sostanza la dichiarazione di Paul, strappata al matrimonio di Carmelo Anthony avvenuto sabato proprio nella “Grande Mela”, ha lasciato presagire un’eventuale unione con la stessa maglia sia del playmaker degli Hornets, che di Anthony che andrebbero a fare compagnia ad Amar’è Stoudemire (anche lui tra glia invitati) ai New York Knicks, a detta di Paul proprio per contrastare lo strapotere dei nuovi “Big Three” di Miami Wade-Bosh-James (Paul avrebbe detto: “anche io e Carmelo, con Amar’è formeremo presto un grande “Big Three”). La dichiarazione avrebbe lasciato senza parole anche un notissimo tifoso Knicks, ovvero il regista Spike Lee, anche lui alla cerimonia, che non è poi riuscito a contenere la sua emozione.

    Certamente questa ipotesi è molto più facile ad inquadrarla con le parole che non con i fatti visto che sia Anthony che Paul non sono free agent, ma sono legati ancora alle rispettive franchigie. Eventuali scambi per permettere ai Knicks di accaparrarsi i giocatori in questione sono molto difficili, visto l’alto valore sul mercato e le eccellenti qualità dei 2 atleti che sono nel pieno della loro carriera agonistica.
    Inoltre al momento il roster di New York è molto povero dato che molti giocatori anche appetibili sono stati lasciati liberi sul mercato per creare spazio salariale per l’offerta a LeBron James che poi è invece andato a Miami.
    Ecco che quindi tutti i conti non tornano! Certamente però si deve anche pensare che Paul ha molte volte dichiarato di voler giocare in una squadra da titolo, e gli Hornets in questo momento non lo sono visto che stanno ricostruendo partendo dai giovani. E da questo punto di vista New Orleans potrebbe accontentarsi anche di qualche contratto in scadenza dei Knicks, tipo Eddy Curry, e di qualche giovane promettente per poi poter avere un monte salari molto basso e risparmiare sugli ingaggi, cosa che in Louisiana è di primaria importanza.
    Se per Paul esiste qualche barlume di speranza e si potrebbe anche eventualmente sognare, molto più difficile appare la situazione di Carmelo Anthony: Denver ha dichiarato che vorrebbe rinnovare il giocatore per altri 3 anni a 65 milioni di dollari, ma il numero 15 nicchia e prende tempo. Denver davanti all’ipotesi di perderlo a zero la prossima Estate potrebbe cederlo già da subito ma solo davanti ad una mega offerta: e i Knicks in questo momento non hanno gli argomenti giusti per convincere la dirigenza del Colorado che vuole monetizzare al massimo la cessione del suo gioiello.
    Wilson Chandler, Raymond Felton e forse anche Ronny Turiaf sono il massimo che possono offrire gli arancioblù, più qualche altro giovane di belle speranze ma niente di più al momento. Ed è anche poco per il valore di Anthony.
    L’unica speranza sarebbe che “Melo” puntasse i piedi per trasferirsi a New York rifiutando qualsiasi altra destinazione, ma questo potrebbe avvenire solo se in primis i Knicks riuscissero a prendere Chris Paul. Solo così Anthony si convincerebbe della bontà del progetto di coach Mike D’Antoni e del General Manager Donnie Walsh (che hanno sempre dichiarato alla stampa di avere un piano “B” per la squadra casomai fosse sfumato LeBron James, come si è verificato pochi giorni fa) per contrastare gli Heat sia nella Eastern Conference che nell’intera Lega. Certamente il trio Paul-Anthony-Stoudemire non avrà l’impatto mediatico del trio della Florida, ma non gli manca nulla a livello di talento e potenzialità per poter combattere con gli altri 3 fenomeni.
    Ora, ripetiamo, è solo una voce frutto di una dichiarazione forse anche riportata in modo inesatto, ma ci sembrava giusto e doveroso farla presente anche per far capire che il “terremoto Miami Heat” sta scatenando le altre squadre per migliorarsi e diventare competitive. E i New York Knicks vogliono esserlo…!

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [13 luglio 2010]

    Ecco le ultime voci di mercato in NBA, alcune molto interessanti, che si stanno sviluppando in queste ore e che potrebbero portare a nuovi scambi prossimamente: Adam Morrison, lasciato libero dai Los Angeles Lakers, sarebbe sotto stretta osservazione dei Washington Wizards. Morrison, terza scelta assoluta al Draft del 2006 dei Charlotte Bobcats, dietro solo al nostro Andrea Bargnani (numero uno assoluto e scelto dai Toronto Raptors) ed a Lamarcus Aldridge, non ha avuto una carriera NBA sfavillante, ma è dotato di una mano incredibile e un tiratore farebbe molto comodo ai Wizards visti i potenziali scarichi sul perimetro di John Wall. Intanto continua ad allenarsi con i Chicago Bulls, ma gli sviluppi non mancheranno certamente.

    Uno scambio molto interessante invece sta coinvolgendo i Toronto Raptors e i Charlotte Bobcats: il nuovo arrivato da Phoenix, Dwayne Jones (assieme a Leandro Barbosa per poter far quadrare la trade che ha spedito Turkoglu in Arizona) e Josè Calderon andrebbero ai Cats, mentre in Canada giungerebbero da Andrea Bargnani Boris Diaw e Tyson Chandler per rafforzare il reparto lunghi, un pò sconquassato dalla partenza del leader di squadra Chris Bosh per Miami.

    Quentin Richardson si starebbe accordando con gli Orlando Magic che quindi lascerebbero libero il pari ruolo Matt Barnes che potrebbe ritornare a vestire la maglia dei Golden State Warriors.

    Sempre a proposito di Warriors, Anthony Tolliver, autore di una buonissima metà stagione dopo essere stato acquisito a febbraio dai californiani, sarebbe sotto osservazione da parte di numerose squadre NBA. Golden State vorrebbe rifirmare il giocatore ma ora si trova in grosse difficoltà nel competere con franchigie più prestigiose.

    Marquis Daniels, svincolatosi dai Boston Celtics, potrebbe finire ai New Orleans Hornets, mentre i Detroit Pistons continuano le trattative per mantenere il playmaker Will Bynum nel Michigan anche per i prossimi anni.

    Tiago Splitter è quasi ufficialmente un giocatore dei San Antonio Spurs.

    I Chicago Bulls ed i Boston Celtics si contendono la talentuosa (ma sfortunatissima, visti i numerosi infortuni ai legamenti di entrambe le ginocchia e caviglie) ala piccola Josh Howard, che se in salute è uno dei migliori giocatori del pianeta NBA, come ha già dimostrato e fatto vedere con i Dallas Mavericks.

  • NBA, free agent: Jefferson ai Jazz, Fisher resta ai Lakers [13 luglio 2010]

    3 movimenti di mercato molto importanti in NBA nelle ultime ore: il primo colpo pare essere stato fatto dagli Utah Jazz che per rimpiazzare Carlos Boozer, ormai partito per l’Illinois per giocare nei Chicago Bulls, hanno chiuso una trattativa lampo con i Minnesota Timberwolves per acquisire le prestazioni di Al Jefferson. Jefferson infatti è uno dei pochi giocatori in circolazione che può sostituire Boozer viste le sue capacità cestistiche e nelle prossime ore si attende la conferma definitiva dell’affare visto che i Dallas Mavericks stanno provando in tutti i modi ad inserirsi alla disperata nella trattativa per strappare l’ala grande ai Jazz. A Minnesota comunque dovrebbe andare l’eccezione salariale ricevuta dai Jazz proprio dai Bulls per Boozer (cosa molto gradita a Minnesota visto che vuole tagliare drasticamente i costi di gestione impostando la squadra su giocatori giovani e di talento con relativi contratti bassi) più qualche altro giocatore, di secondo piano comunque, per far quadrare la trade.

    I Los Angeles Lakers hanno invece trovato l’accordo con il playmaker titolare Derek Fisher, che firmerà presto un nuovo contratto a 2,5 milioni di dollari per una sola stagione. Nei giorni scorsi Fisher era stato contattato dai Miami Heat del nuovo trio Wade-Bosh-James che avrebbero gradito un regista di esperienza come lui per puntare al titolo il prossimo anno. Ma Fisher è molto legato a Los Angeles e alla fine ha deciso di rimanere assieme all’amico Kobe Bryant proprio per provare a contrastare gli Heat che sulla carta sono i favoriti al titolo.

    E a proposito di Heat è ufficiale la firma di Udonis Haslem. L’ala grande, molto legata a Dwyane Wade, ha deciso di restare nonostante le buone proposte di Dallas Mavericks e Denver Nuggets che avevano proposto contratti da circa 35 milioni di dollari per 4 anni. Haslem ha invece rinunciato quasi alla metà di quei soldi (ne percepirà 20 per 4 anni) pur di restare nella squadra che lo ha reso famoso per tentare la rincorsa alla vittoria del campionato nella prossima stagione. Intanto è ufficiale (ma già ieri era certa la notizia) anche l’acquisizione di Mike Miller per la felicità di LeBron James che aveva espressamente richiesto il giocatore lagato a lui da un profondo legame di amicizia. E a poco a poco gli Heat stanno mettendo su la squadra per il prossimo campionato, mattoncino su mattoncino.