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  • Nba playoff 2014: Miami vince gara3, Spurs-Thunder finisce 97-106

    Nba playoff 2014: Miami vince gara3, Spurs-Thunder finisce 97-106

    Miami vince Gara3 e porta la serie degli Nba playoff 2014 sul 2-1. Indiana questa volta ha subito il “calore” degli Heat che hanno dominato per tutto il match vincendo 99-87. Mentre i Pacers cercavano di radunare le idee e tornare ad essere la squadra che si era visto in Gara1, grande e compatta con qualità e tecniche che hanno permesso la schiacciante vittoria su Miami, Ray Allen pensava a infilare una raffica di tre punti nella ripresa del quarto tempo. Indiana era partita decisamente bene con 15 punti nel primo tempo influenzati da quel grande uomo che è Roy Hibbert mentre Lebron e compagni provavano a ridurre lo scarto segnando solo 14 punti nel 1/4. Miami deve aspettare il 2/4 per diminuire  il margine di quattro punti ed iniziare a produrre un netto contropiede con nove punti in avanti nel 3/4. Wade e Lebron producono  22 punti combinati nel 3/4 mentre il motore di Indiana va lentamente a spegnersi e con lui anche Paul George, idolo di Gara1, che finisce Gara3 con 17 punti in 5 riprese senza dimenticare che George ne arrivava da un infortunio alla testa  subito in Gara2 dopo uno scontro con Wade. Dunque Ray Allen è tornato il mercenario dalla lunga distanza per il quale Miami l’aveva voluto così tanto. Certo in questa fase di carriera Allen non è stato lucido ma sicuramente esce nei momenti di bisogno e ieri sera contro Indiana il fotogramma finale è stato tutto per lui. Il problema principale per Indiana risulta quasi sempre l’attacco con 17 palle perse di cui 12 perse solo nel 1/4 e 8  nel 2/4.

    Un momento del match Miami-Indiana|Foto Twitter
    Un momento del match Miami-Indiana|Foto Twitter

    Ho detto quasi sempre perché non c’è molto da dire sull’equilibrio del quintetto offensivo dei Pacers mentre se vorrà vincere Gara4 all’American Arlines Center, dove gli Heat sono imbattuti, dovrà scrollarsi di dosso la stanchezza e la frustrazione mentale di piccola squadra. Nell’altra finale di Conference giocata ieri sera tra San Antonio Spurs e Oklahoma City Thunder le cose non sono andate come si pensava. Gli Spurs in vantaggio 2-0 nella serie si sono fermati davanti al blocco dei Thunder per 97-106. Oklahoma aveva bisogno del giusto stimolo e questo è arrivato grazie al rientro da un infortunio dello strepitoso Serge Ibaka ala grande definito il “tuono” dei Thunder. Se analizziamo i precedenti match la facilità di arrivare a canestro per gli Spurs è stata a dir poco semplice con un Tony Parker formato guidatore, San Antonio ha attaccato una difesa senza un punto fermo. In gara3 le cose sono cambiate questo grazie ala presenza di Ibaka sulla linea di fondo che ha notevolmente ridotto questo vantaggio per gli Spurs. La presenza del congolese in Gara3 ha inoltre diminuito la forza di Tony Parker che nelle prime due serie ha avuto una media di 16-29 , punteggio che è sceso notevolmente a 4-13 nel complesso con Ibaka nei paraggi. Ora che i Thunder hanno riaperto la serie sul 2-1 ci viene da chiederci se riusciranno a rispondere alla chiamata e portare avanti il sogno che la city  sta da tempo aspettando? Lo vedremo domani sera in Gara4, intanto oggi ore 02,30 ennesimo scontro tra Miami e Indiana per aggiudicarsi la finale.

     

  • Nba playoff 2014 il gioco si fa duro…

    Nba playoff 2014 il gioco si fa duro…

    Gli NBA playoff 2014 sono giunti alla fase più importante e da qui in avanti vedremo le possibili contendenti al titolo. Negli ottavi di finale non abbiamo visto grosse sorprese: dalla Eastern Conference con Indiana; Atlanta; Chicago; Washington; Toronto, Brookyn; Miami e Charlotte sono uscite le due squadre che hanno dominato per l’intera stagione la loro conference, Indiana e Miami. Dalla parte opposta degli Stati Uniti San Antonio supera agevolmente Dallas e Portland e dovrà vedersela per la finale di Western Conference contro gli Oklahoma City Thunder reduci dalla vittoria 4-2 sui Clippers di Blake Griffin.

    Lebron james dei Miami Heat|Foto Twitter|Il Pallonaro
    Lebron james dei Miami Heat|Foto Twitter|Il Pallonaro

    Mentre gli addetti ai lavori si chiedono se la finale sarà Spurs-Heat dove l’anno scorso uscì vincitore proprio la squadra di Miami, le restanti squadre reduci del campionato stanno già preparando le nuove mosse in vista del prossimo anno: i Golden State Warriors arrivati agli ottavi di finale, danno un segno di cambiamento con la rottura del contratto con il coach Mark Jackson e trovano l’accordo con il veterano Steve Kerr, coach di grande esperienza prima come giocatore e vincitore di 5 anelli e successivamente come vice di Phil Jackson ai tempi in cui i Bulls erano trascinati dall’irresistibile Michael Jordan; i Brooklyn Nets stanno cercando una certa flessibilità per il loro futuro. Il progetto del magnate russo Mikhail Prokhorov di far crescere la squadra di Brooklyn è ancora lontano.

    Stracciati per 4-1 contro i Miami alle semifinali di conference, ora bisognerà chiedersi se riusciranno a chiudere i contratti in scadenza di giocatori come Paul Pierce,  richiamato all’ordine da quel di Boston, e se Kevin Garnett che lunedì prossimo compirà 38anni non deciderà definitivamente che forse è il momento di ritirarsi. Mentre per i Clippers il capitolo finali si doveva chiudere in modo diverso con un coach Doc Rivers, al primo anno a Los Angeles, che urla al complotto arbitrale proprio in quella gara5 dove le cose potevano andare davvero in discesa contro i Thunders. Tornando alle finali di conference tutto è pronto per il via libero: vedremo Pacers-Heat iniziare la lunga serie Domenica alle ore 03.30pm; mentre per vedere i Thunder-Spurs si dovrà aspettare fino a Lunedì alle 09.00pm.