Con meno di 20 partite della NBA ancora da giocare per la maggior parte delle squadre proviamo a fare il punto della situazione in vista dei playoff. La corsa per il primo posto nella East conference vede le due certezze che sono state costanti per tutta la regular season, Miami Heat e Indiana Pacers. Miami ha avuto un mercoledì nero confezionando la quarta sconfitta consecutiva in cinque partite contro i Brooklyn Nets. Per fortuna degli Heat anche i Pacers non sono stati da meno evitando la quarta sconfitta con una vittoria su Boston martedì. Nella parte centrale della classifica abbiamo al 5° posto i Brooklyn Nets che strano ma vero vantano il miglior record dall’inizio dell’anno con un 23-9 considerando che la compagine di Jason Kidd sta affrontando una serie di infortuni nel suo spogliatoio. Toronto al 3°, Chicago Bulls al 4° e Washington Wizards al 6° danno segno di una grande lotta per il passaggio ai playoff. Nella colonna che possiamo definire in perdita troviamo un gruppo di squadre che cerca un posto tra cui i New York Knicks alle prese con il contratto da rinnovare di Carmelo Anthony che ha vinto 5 delle sue gare più difficili, mentre i Detroit Pistons possono ancora sperare nel caso in cui Atlanta continuasse con la sua serie negativa.
Indiana Pacers|Foto Twitter
Nella West Conference i San Antonio Spurs dominano la classifica dopo una facile vittoria contro i Portland Blazer. Dobbiamo dire che per gli Spurs è un momento di ottima forma con otto vittorie consecutive coincise con il ritorno da un infortunio di Kawhi Leonard. Altra squadra macina punti sono i Los Angeles Clippers al 3° posto che con le loro 9 vittorie consecutive si prenotano un tranquillo posto in business class per i playoff concludendo il mese di Marzo a casa rispettivamente di Dallas, Houston e Minnesota. Per la squadra di Portland al 5° posto le notizie non sono buone visto l’infortunio di LaMarcus Aldridge proprio mercoledì contro gli Spurs. Statisticamente ogni uscita obbligata di Aldridge comportava notevoli problemi ai Blazer per di più gli aspetta un programma con squadre che lottano per un posto come Dallas. Memphis e Golden State iniziano a fare a spintoni per un sesto posto. Infine la cenerentola Phoenix Suns può ancora sperare dato che su 10 partite che deve affrontare 4 saranno contro squadre da record. Il mese di Marzo sarà quindi decisivo per tenere d’occhio l’evoluzione della classifica dal basso verso l’alto.
Nella Finale della Eastern Conference si affronteranno Miami Heat (testa di serie numero 2) e Boston Celtics (che hanno chiuso la stagione regolare al quarto posto ad Est). La sfida tra le 2 squadre sarà una rivincita dello scorso campionato quando nella Semifinale di Conference il team della Florida ebbe facilmente la meglio sugli avversari.
2) Miami Heat vs 4) Boston Celtics:
Per i Verdi del Massachusetts sarà quindi occasione di rivincita, nonchè probabilmente ultima possibilità per la corsa al titolo, vista l’età media della squadra (tra le più alte in NBA) e considerato che a fine stagione molti dei protagonisti dei successi degli ultimi anni (in primis Ray Allen e Kevin Garnett, tasselli fondamentali nel gioco di coach Doc Rivers) saranno free agent.
Dall’altra parte troviamo invece una squadra che nel momento più difficile della stagione (infortunio di Bosh che ha avuto come conseguenza una mini crisi nella Semifinale di Conference con gli Indiana Pacers che avevano l’opportunità di estromettere dalla post season Miami) si è ritrovata e si è stretta attorno alle 2 stelle rimanenti (per così dire integre), ovvero Dwyane Wade ma soprattutto Lebron James che con partite eccezionali hanno ribaltato la delicata situazione contro la franchigia di Indianapolis regalando il passaggio del turno.
Il forfait di Chris Bosh proseguirà, a meno di colpi di scena, anche in questa Finale di Conference. Sarà un’assenza pesante in quanto la coppia di lunghi dei Celtics, Garnett–Bass, difficilmente potrà essere contrastata dal solo Udonis Haslem, rimasto l’unico lungo degli Heat in gradi di dare qualità e sostanza. Probabile che James debba dargli una grossa mano, triplicandosi in 3 ruoli diversi visto che a seconda delle situazioni dovrà portare palla, fare l’ala piccola e riciclarsi nel ruolo di ala grande. Un compito molto difficile ma non impossibile per il migliore giocatore al Mondo, chiamato per l’ennesima volta ad una vera e propria dimostrazione di forza.
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Wade dovrà dargli sostengno nei momenti cruciali ed il numero 3 di Miami in queste situazioni non si tira di certo indietro. Ma il ruolo più decisivo lo avrà il “supporting cast” con Chalmers, Battier e Miller che dovranno essere pronti in ogni frangente e non sbagliare nulla.
Boston invece dovrà sfruttare il suo gioco collaudato, ed i suoi schemi quasi perfetti, facendo perno attorno al proprio giocatore migliore ovvero Rajon Rondo, che in cabina di regia dovrà orchestrare al meglio i suoi compagni. Pierce avrà il compito più difficile, quello di dover marcare James ma il capitano dei Celtics non è certo l’ultimo arrivato e darà filo da torcere al suo avversario.
Ray Allen invece dovrà svegliarsi dal torpore (dovuto anche ad acciacchi fisici) dell’ultimo periodo. Se dal perimetro riuscirà a fare male con le sue triple allora per Miami saranno dolori.
Gli Heat partono con 2 vantaggi: innanzitutto quello del fattore campo, e poi quello della forza atletica e fisica visto il roster più giovane rispetto a quello dei Celtics. Ma Boston ha un’arma importante da far valere, quella dell’esperienza accumulata nel corso delle ultime 5 stagioni.
Miami favorita ma occhio ed attenzione a questi Celtics che ogni anno sembrano abdicare ma poi sono sempre lì pronti a giocare le partite più importanti e sempre in corsa per il massimo traguardo.
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: Miami Heat-Boston Celtics lunedì 28 maggio a Miami, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia) gara 2: Miami Heat-Boston Celtics mercoledì 30 maggio a Miami, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia) gara 3: Boston Celtics-Miami Heat venerdì 1 giugno a Boston, ore ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia) gara 4: Boston Celtics-Miami Heat domenica 3 giugno a Boston, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
*gara 5: Miami Heat-Boston Celtics martedì 5 giugno a Miami, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
*gara 6: Boston Celtics-Miami Heat venerdì 7 giugno a Boston, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
*gara 7: Miami Heat-Boston Celtics sabato 9 giugno a Miami, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
Nella decisiva gara 7 della Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012 i Boston Celtics, guidati da uno splendido Rajon Rondo, battono i Philadelphia 76ers, chiudono la serie ottenendo il punto del 4-3 e volano alla Finale dell’Est dove affronteranno i Miami Heat di LeBron James e Dwyane Wade (sfida che prenderà il via da lunedì notte).
Come nella maggior parte dei casi quando si gioca una gara 7 la partita non è spettacolare ma molto intensa e sentita, Boston parte meglio (10-2 in avvio) ma in chiusura di frazione gli ospiti operano l’aggancio chiudendo in parità sul 20-20.
Nel secondo quarto la difesa dei Celtics fa la differenza ed i Sixers segnano solo 2 punti nei primi 5 minuti di gioco, alla fine del primo tempo il punteggio recita 41-33 in favore dei padroni di casa.
Nella ripresa i biancoverdi volano sul +11, ma Philadelphia resiste molto bene e grazie ad un buon gioco di squadra riesce a riportarsi in corsa per la vittoria chiudendo la terza frazione sul 55-52, un -3 che continua a dare qualche speranza agli uomini di coach Doug Collins.
Nell’ultimo quarto Ray Allen, fino a quel momento a secco di triple, riesce ad ingranare e con la sua precisione porta Boston sul +8. Gli ospiti però non cedono e la gara sembra svoltare quando Pierce commette il suo sesto fallo a 4 minuti dalla sirena che lo costringe alla panchina anticipata per il raggiunto limite. Il punteggio è 71-68 per Boston e l’uscita dal campo del capitano sembra a prima vista un segnale in favore di Philadelphia. Ma a caricarsi l’intera squadra sulle spalle è Rajon Rondo che piazza 11 punti in 240 secondi di gioco e costringe i giovani Sixers alla resa portando in trionfo i suoi compagni che hanno la meglio per 85-75.
Per il playmaker dei Celtics gara sontuosa ed ennesima tripla doppia da 18 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, Kevin Garnett aggiunge una doppia dopia da 18 punti e 13 rimbalzi, Brandon Bass porta alla causa 16 punti, Paul Pierce infila 15 punti e 9 rimbalzi e Ray Allen chiude con 11 punti. La panchina produce solo 7 punti ma tanto basta visto che Philadelphia porta in doppia cifra solo 3 giocatori, Andre Iguodala con 18 punti e 15 punti a testa per Holiday e Brand. Poi poco altro, soprattutto da Louis Williams che segna solo 7 punti dalla panchina facendo mancare il suo solito apporto (2/9 dal campo).
Da lunedì dunque via alla Finale di Eastern Conference dove i Miami Heat avranno il vantaggio del fattore campo nei confronti di Boston. Le 2 squadre si sono già sfidate lo scorso campionato nei playoff (erano però le Semifinali di Conference) e il team della Florida spazzò via i Celtics piuttosto nettamente. Vedremo se la storia si ripeterà oppure avremo un risultato diverso.
RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 26 maggio:
2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacersserie 4-2 Heat (Miami accede alla Finale di Conference)
4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ersserie 4-3 Celtics (Boston accede alla Finale di Conference)
Western Conference:
1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)
Atto conclusivo nella Western Conference, dove nella Finale che designerà la squadra che andrà a giocarsi il titolo NBA contro una squadra della Eastern Conference, si affrontano San Antonio Spurs ed Oklahoma City Thunder in una serie che secondo molti sarà una delle più entusiasmanti degli ultimi 5 anni del basket americano e che rischia seriamente di essere una sorta di Finale anticipata del campionato.
1) San Antonio Spurs vs 2) Oklahoma City Thunder:
Un aspetto pare fuori di dubbio: sarà una sfida tra il “vecchio” ed il “nuovo che avanza”, l’esperienza e la forza mentale dei texani contro il talento e la forza atletica dei Thunder.
Difficile, quasi impossibile fare un pronostico: soppesati sui 2 piatti della bilancia, pregi e difetti di queste 2 formazioni si annullano per lasciare spazio all’equilibrio totale. 2 squadre molto diverse tra di loro (per come sono state strutturate e costruite) ma legate da un unico filo conduttore, lo staff dirigenziale. Perchè R.C. Buford, general manager dei neroargento e vero artefice dei 4 titoli Spurs negli ultimi 13 anni, ha fatto da mentore all’attuale general manager dei Thunder, Sam Presti, che con sapienza ha costruito dal 2007 in poi (quando la franchigia ancora giocava a Seattle sotto il nome di SuperSonics) una vera corazzata che trova come punto di riferimento Kevin Durant, autentico fenomeno che sarà destinato a dominare la scena NBA nei prossimi 10 anni.
Al grande appuntamento i 2 team arrivano con un complessivo di 16 vittorie ed 1 sola sconfitta nei playoff (gli Spurs addirittura sono ancora imbattuti in questa post season). Il vantaggio del fattore campo è dalla parte di San Antonio, ma mai come in questa serie potrebbe essere facilmente sovvertito nel corso delle partite.
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Da una parte abbiamo i neroargento, la loro esperienza, la loro forza mentale, il loro gioco collaudato e pieno di schemi fantasiosi ma al tempo stesso efficaci che possono punire qualsiasi tipo di difesa. In più GreggPopovich in panchina, per definirlo in una parola sola, un “genio”!
Dall’altra parte troviamo un gruppo giovanissimo (se si sommano gli anni di Durant–Westbrook–Ibaka–Harden arriviamo precisamente a soli 90 anni di età!), con una prestanza atletica ed una resistenza alla fatica assolutamente fuori dal comune. In più il talento ammassato in questi anni nel roster è pazzesco, la panchina è molto profonda e Durant è semplicemente immarcabile per qualsiasi difensore.
Gli Spurs soffrono però la fatica e coach Popovich in stagione ha dovuto dosare le energie dei suoi Big Three (Ginobili–Duncan–Parker ormai tutti soprai 30 anni), Oklahoma City soffre pesantemente le squadre organizzate che non gli lasciano campo aperto e la difesa dei neroargento è strutturata proprio in questo modo. Non sempre Durant potrà togliere le castagne dal fuoco con il suo talento e quindi coach Brooks dovrà inventarsi qualcosa di importante per non finire nella ragnatela e nelle trappole del suo ben più illustre collega Popovich.
La chiave della sfida si giocherà su 2 fronti: Tim Duncan (la migliore ala grande della storia NBA, che sembra avere 10 anni di meno rispetto agli attuali 36) dovrà tenere a bada nel pitturato le torri dei Thunder Ibaka (stoppatore meraviglioso) e Perkins, mentre gli esterni di San Antonio dovranno limitare, per quanto possibile, l’estro e la capacità realizzativa di Kevin Durant senza dimenticare di dare uno sguardo a Russell Westbrook che ha dimostrato di poter caricarsi facilmente la squadra sulle spalle nei momenti che contano. Chi riuscirà a prevalere in queste 2 particolari “sfide” avrà più possibilità di vincere la serie e passare il turno. Da non dimenticare l’apporto delle panchine dove i sesti uomini di lusso Ginobili (Spurs) ed Harden (Thunder) promettono scintille a furia di canestri.
Pronostico: come già detto, mai come in questa occasione è difficile dire chi avrà la meglio: di certo se gli Spurs imporranno il loro gioco ed i loro schemi per i Thunder sarà difficile stare dietro agli avversari, mentre se Oklahoma City riuscirà ad imporre i suoi ritmi alti (senza adeguarsi a quelli dei texani) scardinando l’organizzazione difensiva neroargento, per San Antonio si farà veramente dura a livello fisico e potrebbero iniziare i problemi. L’unica previsione che si può fare in questa occasione è che per decretare il vincitore si dovrà arrivare a gara 7, per il resto saranno i dettagli (e la fortuna/sfortuna) a decidere chi delle 2 squadre andrà in FinaleNBA.
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder domenica 27 maggio a San Antonio, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia) gara 2: San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder martedì 29 maggio a San Antonio, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia) gara 3: Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs giovedì 31 maggio ad Oklahoma City, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia) gara 4: Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs sabato 2 giugno ad Oklahoma City, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
*gara 5: San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder lunedì 4 giugno a San Antonio, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
*gara 6: Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs mercoledì 6 giugno ad Oklahoma City, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
*gara 7: San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder venerdì 8 giugno a San Antonio, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
In gara 6 della Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012 i Philadelphia 76ers battono per 82-75 i Celtics, pareggiano la serie sul 3-3 ed avranno così la possibilità di giocarsi la decisiva gara 7 a Boston sabato notte che designerà la squadra finalista ad Est.
Sotto lo sguardo di un tifoso d’eccezione come Allen Iverson (che nel 2001 guidò i Sixers da M.V.P. della Lega alla Finale NBA persa poi per 4-1 contro i Los Angeles Lakers, l’ultima disputata dai rossoblu della Pennsylvania), Philadelphia con una grande difesa limita al massimo i pericoli dei biancoverdi tenendoli ad un misero 33% dal campo. Non che i Sixers facciano meglio (si pensi all’1/9 dalla lunga distanza) ma i padroni di casa ottengono la vittoria grazie alla grande prova nell’area pitturata dove il parziale è impietoso: 42 i punti segnati da Philadelphia, solo 16 quelli degli ospiti.
I padroni di casa mettono la museruola a Rajon Rondo e se non gira lui, tutta Boston va nel pallone. Per il playmaker dei Celtics solo 9 punti e 4/11 dal campo, stessi punti per Ray Allen, mentre non bastano i 24 punti del capitano Paul Pierce (con 10 rimbalzi) ed i 20 di Kevin Garnett (ai quali si sommano 11 rimbalzi), contributo nullo dalla panchina che mette a referto solo 5 punti (tutti segnati da Pietrus) con 6 uomini utilizzati. Per i Sixers invece decide Holiday (20 punti), Brand chiude in doppia doppia (13 punti e 10 rimbalzi), Iguodala e Turner infilano 12 punti a testa e Williams chiude a quota 11.
Sabato notte ultimo appuntamento tra le 2 squadre, decisivo per decretare chi passerà il turno. Una sfida da dentro o fuori da seguire con interesse.
RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 23 maggio:
Philadelphia 76ers-Boston Celtics 82-75 Phi: Holiday 20, Brand 13, Turner 12, Iguodala 12 Bos: Pierce 24, Garnett 20, Rondo 9, Ray Allen 9
LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:
Eastern Conference:
2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacersserie 3-2 Heat
4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ersserie 3-3
Western Conference:
1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)
Dopo aver analizzato le sfide delle Semifinali di Conference NBA ad Est, passiamo ora ad un breve resoconto anche per le sfide di Semifinale della Western Conference dato che nella notte il primo turno si è completato con l’ultima squadra qualificata, i Los Angeles Clippers, che hanno battuto a Memphis i Grizzlies chiudendo la serie sul 4-3.
Poche sorprese ad Ovest dove i Thunder si sono sbarazzati con un secco 4-0 dei campioni in carica dei Dallas Mavericks, stesso discorso per i San Antonio Spurs che non hanno trovato problemi contro i malcapitati Utah Jazz. Ora per Oklahoma City ci saranno i Los Angeles Lakers che per la prima volta negli ultimi 5 anni partono senza i favori del pronostico in una sfida di post season. Per i texani invece serie impegnativa contro i cugini dei gialloviola, quei Clippers che con Chris Paul hanno compiuto il salto di qualità ma che devono fare i conti con qualche acciacco di troppo negli uomini di punta (in primis proprio Paul e Blake Griffin).
1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers:
San Antonio ha approfittato delle 7 gare tra Clippers e Memphis per prendersi un pò di riposo. I neroargento saranno così più freschi rispetto ai losangelini e potendo sfruttare il vantaggio del fattore campo partono decisamente con i favori del pronostico. I Clippers dovranno compiere un’impresa dato che pare difficile poter arginare il grande gioco di squadra del team di coach Popovich. Inoltre desta qualche preoccupazione la condizione fisica di Blake Griffin (problemi al ginocchio) e di Chris Paul (dolori all’inguine) che pure continuano a stringere i denti ed a giocare in questa post season. Con le 2 stelle dei Clippers in condizioni precarie sembra impossibile pensare ad un sovvertimento del pronostico. La serie più scontata tra le 4 delle Semifinali di Conference, anche se c’è da dire che i texani sono ormai all’ultima grande occasione per vincere un’altro titolo mentre Los Angeles potrebbe essere (con buone aggiunte al roster nel prossimo mercato) la squadra con il futuro più luminoso nella Western Conference (al pari dei Thunder).
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers martedì 15 maggio a San Antonio, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia) gara 2: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers giovedì 17 maggio a San Antonio, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia) gara 3: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs sabato 19 maggio a Los Angeles, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia) gara 4: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs domenica 20 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
*gara 5: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers martedì 22 maggio a San Antonio, orario in via di definizione
*gara 6: Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs venerdì 25 maggio a Los Angeles, orario in via di definizione
*gara 7: San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers domenica 27 maggio a San Antonio, orario in via di definizione
Oklahoma City parte non solo con il vantaggio del fattore campo ma anche dal punto di vista tecnico e fisico. In pochi anni la dirigenza dei Thunder, tra scelte al Draft ed acquisizioni sul mercato, ha creato un vero e proprio colosso, capace di battere chiunque. Compito veramente difficile per i Lakers che, come già ricordato prima, si apprestano a giocare da sfavoriti una serie di playoff dopo almeno 5 stagioni. Per ribaltare il pronostico i gialloviola dovranno innanzitutto cercare di arginare lo strapotere offensivo di Kevin Durant, giocatore capace di segnare da ogni posizione ed in ogni modo, e qui solo Ron Artest (alias Metta World Peace) è capace di fare il miracolo e limitare il talento numero 35 dei Thunder. Poi dovranno assicurarsi il predominio dell’area con Pau Gasol ed Andrew Bynum ma contro avversari del calibro di Serge Ibaka e del rude Kendrick Perkins non sarà facile. Le sorti dei californiani dipendono da questi fattori: se tutto ciò avverrà allora nulla pare poi così certo ed Oklahoma City avrà i suoi problemi da risolvere. Altrimenti si prevede un altro turno agevole per la neonata franchigia del “midwest” dopo l’eliminazione per 4-0 inflitta a Dallas. Nota a margine: interessante sarà vedere uno contro l’altro James Harden e Metta World Peace dopo il controverso episodio della gomitata che l’ex Ron Artest ha assestato al giocatore dei Thunder nella penultima giornata di regular season subendo anche 7 giornate di squalifica da parte della NBA, una sfida nella sfida da non perdere…
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers lunedì 14 maggio ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia) gara 2: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers mercoledì 16 maggio ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia) gara 3: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder venerdì 18 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia) gara 4: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder sabato 19 maggio a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia) *gara 5: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers lunedì 21 maggio ad Oklahoma City, orario in via di definizione *gara 6: Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder mercoledì 23 maggio a Los Angeles, orario in via di definizione *gara 7: Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers domenica 27 maggio ad Oklahoma City, orario in via di definizione
Nella serata americana (la notte italiana) partiranno le Semifinali di Eastern Conference che anticiperanno di qualche giorno quelle della Western visto che ad Ovest 2 serie sono ancora in bilico sul risultato di 3-3 (tra cui anche quella dei Denver Nuggets del nostro Danilo Gallinari contro i Los Angeles Lakers) in attesa di giocare le risolutive gare 7.
Ad Est la sorpresa del primo turno è stata Philadelphia che dall’ottavo ed ultimo posto palyoff è riuscita nell’impresa di eliminare la squadra con il miglior record della Lega, i Chicago Bulls, sfruttando al massimo gli infortuni di Derrick Rose e di Joakim Noah dopo gara 1 vinta facilmente dai “Tori” dell’Illinois. Ora, davanti, i giovani Sixers si troveranno di fronte un’altra Big della NBA, i Boston Celtics ed anche qui Philadelphia parte sfavorita ma pronta a compiere l’ennesimo miracolo. Nell’altra serie si troveranno di fronte gli Indiana Pacers (vittoria 4-1 in scioltezza contro i derelitti Magic) ed i Miami Heat che hanno sbattuto fuori dai playoff i temibili New York Knicks (anche qui 4-1 il risultato nella serie). Miami parte favoritissima e con il vantaggio del fattore campo.
2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers:
Gli Heat ovviamente dopo l’uscita di scena dei Bulls acquisiscono il ruolo di grande favorita ad Est. A render loro la vita difficile ci penseranno i giovani Pacers, approdati nuovamente alla Semifinale di Conference dopo 7 lunghi anni. Nel corso della stagione regolare i confronti parlano a favore di Miami che ha vinto 3 partite su 4. Per Indiana comunque è già un successo essere arrivati a questo punto, dopo aver conquistato il quinto posto assoluto nella classifica generale della NBA, un traguardo in cui in pochissimi credevano ad inizio torneo. Il team della Florida avrà un grosso vantaggio nel backcourt dato che LeBron James (fresco vincitore per la terza volta in carriera del premio di M.V.P. della regular season) e Dwyane Wade potranno fare il bello ed il cattivo tempo contro i pariruolo avversari. I Pacers dal canto loro dovranno cercare di concretizzare la loro superiorità nel settore lunghi (in particolare con West ed Hibbert) contro il solo Chris Bosh, dato che proprio nel ruolo di centro ed ala grande gli Heat hanno i loro problemi maggiori (a seconda se Bosh viene schierato nell’uno o nell’altro ruolo). Questa sarà la chiave della sfida, se Miami troverà le contromisure giuste in area pitturata per Indiana si farà veramente dura, in caso contrario invece la serie non si risolverà molto presto e non è esclusa nessuna sorpresa.
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: Miami Heat-Indiana Pacers domenica 13 maggio a Miami, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia) gara 2: Miami Heat-Indiana Pacers martedì 15 maggio a Miami, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia) gara 3: Indiana Pacers-Miami Heat giovedì 17 maggio ad Indianapolis, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia) gara 4: Indiana Pacers-Miami Heat domenica 20 maggio ad Indianapolis, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
*gara 5: Miami Heat-Indiana Pacers martedì 22 maggio a Miami, orario in via di definizione
*gara 6: Indiana Pacers-Miami Heat giovedì 24 maggio ad Indianapolis, orario in via di definizione
*gara 7: Miami Heat-Indiana Pacers sabato 26 maggio a Miami, orario in via di definizione
Boston inizia questa serie di Semifinale di Conference con i favori del pronostico, non solo per il vantaggio del fattore campo ma anche per la grande esperienza nei playoff dei suoi uomini di punta, mentre i Sixers ne sono sprovvisti o quasi (il passaggio del turno contro Chicago è stato il primo dal lontano 2003). Nelle sfide stagionali Philadelphia conduce a sorpresa con 2 vittorie a fronte di una sola sconfitta con il fattore campo rispettato in ogni match. La serie metterà contro l’esperienza e l’attitudine vincente dei Celtics e la freschezza atletica e l’esuberanza dei giovani Sixers. La chiave della serie sarà proprio questa: se Boston, con i suoi giocatori un pò attempati, reggerà i ritmi e la velocità degli avversari (sperando che gli infortuni girino al largo e l’integrità fisica sia preservata), allora avrà grosse possibilità di passare il turno ed andare in Finale di Eastern Conference. Se invece la giovinezza degli atleti di Philadelphia avrà la meglio, i Celtics andranno incontro a grandi problematiche che i Chicago Bulls hanno già conosciuto nei giorni scorsi. Ago della bilancia sarà Evan Turner: la guardia del team della Pennsylvania sembra pronta ad esplodere dopo il positivo finale di regular season, se i suoi numeri continueranno a crescere “Phila” potrebbe mettere a segno il secondo colpaccio di fila!
PROGRAMMA DELLA SERIE:
gara 1: Boston Celtics-Philadelphia 76ers sabato 12 maggio a Boston, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia) gara 2: Boston Celtics-Philadelphia 76ers lunedì 14 maggio a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia) gara 3: Philadelphia 76ers-Boston Celtics mercoledì 16 maggio a Philadelphia, ore 7:00 p.m. (ore 1.00 in Italia) gara 4: Philadelphia 76ers-Boston Celtics venerdì 18 maggio a Philadelphia, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
*gara 5: Boston Celtics-Philadelphia 76ers lunedì 21 maggio a Boston, orario in via di definizione
*gara 6: Philadelphia 76ers-Boston Celtics mercoledì 23 maggio a Philadelphia, orario in via di definizione
*gara 7: Boston Celtics-Philadelphia 76ers sabato 26 maggio a Boston, orario in via di definizione
Ancora 3 le partite disputate nella notte NBA e valide per il primo turno dei playoff 2012.
Tutto fin troppo facile per i San Antonio Spurs contro gli Utah Jazz: i neroargento vincono in scioltezza anche gara 2 e si portano sul 2-0 nella serie. Prima del match a coach Gregg Popovich viene consegnato il premio di migliore allenatore della stagione da una leggenda Spurs come David Robinson, sul match invece poco da dire, i texani fuggono via immediatamente e per gli ospiti non c’è scampo. Inoltre per i jazz è la sconfitta più pesante nei playoff dal lontano 1998. Top scorer dell’incontro è nuovamente Tony parker con 18 punti e 9 assist, Leonard aggiunge 17 punti e Duncan arriva in doppia doppia con 12 punti e 13 rimbalzi. Per Utah solo 2 giocatori riesconoa superare la doppia cifra in punti e sono Josh Howard (10) ed Al Jefferson (10), davvero troppo poco per cercare di impensierire questi Spurs. La serie ora si sposta a Salt Lake City per le prossime 2 gare ma per coach Corbin la situazione è al limite della disperazione.
Vincono gli Indiana Pacers che si riprendono il vantaggio del fattore campo (perso in gara 1 ad Indianapolis) mandando KO i Magic. gara perfetta degli ospiti che trovano un Danny Granger in serata di grazia da 26 punti e 9 rimbalzi, Roy Hibbert tira dal campo con l’80% e mettendo a segno 18 punti e 10 rimbalzi (con 3 stoppate in aggiunta) risulta determinante per il successo. Ad Orlando non serve a molto la grande prova di Glen Davis con 22 punti che in questa serie di playoff ha raddoppiato la sua produzione offensiva rispetto alla regular season (da 9 punti di media ora si trova a 18). Delude Ryan Anderson (solo 2 punti) e senza il suo apporto la vita si fa dura per il team della Florida. Gara 4 si giocherà sempre ad Orlando e con una vittoria i Pacers chiuderebbero in pratica i giochi.
Infine i Memphis Grizzlies reagiscono prontamente alla batosta di gara 1 (dove sperperarono un vantaggio di 27 punti nei 14 minuti finali della partita) battendo i Los Angeles Clippers in gara 2. Mattatori del match Rudy Gay (21 punti), Mayo (20) e Mike Conley (19) con Zach randolph che sfiora la doppia doppia (15 puntui ed 8 rimbalzi). Ai californiani non bastano invece i soliti Chris Paul (29 punti e 6 assist) e Blake Griffin (22 punti e 9 rimbalzi), poca la produzione dalla panchina (11 punti a testa per Young e Williams) un minimo sindacale che contro questi Grizzlies si paga caro. La serie ora si trasferisce a Los Angeles per gara 3 e gara 4: Memphis proverà a riprendersi il vantaggio del fattore campo, i Clippers da parte loro spingeranno al massimo per ottenere 2 vittorie di capitale importanza per proseguire l’avventura playoff.
RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 2 maggio
San Antonio Spurs-Utah Jazz 114-83 Orlando Magic-Indiana Pacers 74-97 Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 105-98
LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:
Eastern Conference:
1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1
2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 2-0 Heat
3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 2-1 Pacers
4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 1-1
Western Conference:
1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 2-0 Spurs
2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 2-0 Thunder
3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 2-0 Lakers
4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-1
Anche in gara 2 i Miami Heat battono i New Kork Knicks, mantengono il vantaggio del fattore campo ed ora guidano la serie del primo turno playoff per 2-0. Partita equilibrata con i padroni di casa che sferrano il colpo del KO nel quarto periodo. A trascinare il team della Florida è il solito LeBron James con una prestazione a tutto tondo da 19 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, Dwyane Wade è il top scorer della sua squadra con 25 punti e Chris Bosh ne aggiunge 21. La festa degli Heat è completata dal trio Chalmers-Miller-Battier che insieme infilano 35 punti dando un apporto fondamentale. Rispetto alla prima partita della serie New York gioca molto meglio ma alla fine il risultato non cambia nonostante i 30 punti e 9 rimbalzi di Carmelo Anthony, i 18 punti di Stoudemire, i 13 a testa di Tyson Chandler e J.R. Smith mentre Baron Davis infila 12 punti con 6 assistenze. La serie ora si trasferisce a New York per le prossime 2 partite e se i Knicks vorranno raddrizzare questa sfida dovranno vincere entrambi i match. Per gli Heat invece molta meno pressione, un successo in trasferta chiuderebbe in pratica ogni discorso di qualificazione alle Semifinali di Conference.
Indiana pareggia i conti contro i Magic ma serve un terzo quarto perfetto per prendersi la vittoria (30-13 il parziale che segna la gara). Orlando trova risorse inaspettate da Glen Davis che pur non essendo un vero e proprio centro sostituisce Dwight Howard degnamente chiudendo in doppia doppia (18 punti e 10 rimbalzi), J.J. Redick infila 13 punti dalla panchina, Nelson ne piazza 12 mentre gioca leggermente sotto lo standard abituale Ryan Anderson (11 punti). Indiana porta 5 giocatori in doppia cifra e ben 3 di questi chiudono con 18 punti, ovvero Danny Granger, George Hill e David West (che aggiunge anche 11 rimbalzi facendo segnare un’importante doppia doppia). Poco più sotto Paul George (17 punti ed 8 rimbalzi), prezioso invece l’apporto di Leandro Barbosa dalla panchina con 10 punti. Serie dunque in parità, ora si va tutti in Florida per le successive gara 3 e gara 4 dove Orlando dovrà cercare di non perdere il vantaggio del fattore campo conquistato nella prima partita della sfida ad Indianapolis. I gialloblu invece avranno bisogno necessariamente di trovare almeno una vittoria in trasferta per non andare incontro ad una clamorosa eliminazione al primo turno dopo aver chiuso la regular season al quinto posto assoluto dietro alle 4 favorite per il titolo, Bulls, Spurs, Thunder ed Heat.
Come nella prima partita della serie Oklahoma City fa parecchia fatica per superare i campioni in carica dei Dallas Mavericks ma alla fine porta a casa il punto del 2-0 che significa quasi passaggio del turno alle Semifinali di Conference. Ancora un finale punto a punto tra le 2 squadre che premia nuovamente i Thunder sicuramente più talentuosi rispetto agli avversari. Dallas ha ben 2 opportunità sul finire del match per pareggiare il punteggio ed andare in overtime ma Jason Terry spreca malamente. I padroni di casa si affidano alle punte di diamante Durant (26 punti e 10 rimbalzi) e Westbrook (29 punti), Perkins in serata di grazia infila 13 punti e dalla panchina sono fondamentali Harden (15 punti) e Fisher (11 punti e la tripla importantissima nel finale di gara). Ai texani non bastano i 31 punti di Nowitzki, i 15 di Marion, i 13 a testa di West e Terry ed un Kidd da 10 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. La serie ora si sposta a Dallas ma il destino dei campioni in carica pare segnato, servirà una vera e propria impresa per capovolgere le sorti di questa sfida.
RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 30 aprile
Indiana Pacers-Orlando Magic 93-78 Ind: West 18, Granger 18, Hill 18 Orl: Davis 18, Redick 13, Nelson 12
Miami Heat-New York Knicks 104-94 Mia: Wade 25, Bosh 21, James 19 N.Y.: Anthony 30, Stoudemire 18, Chandler 13, Smith 13
Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 102-99 Okl: Westbrook 29, Durant 26, Harden 15 Dal: Nowitzki 31, Marion 15, West 13, Terry 13
LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:
Eastern Conference:
1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-0 Bulls
2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 2-0 Heat
3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 1-1
4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 0-1 Hawks
Western Conference:
1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 1-0 Spurs
2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 2-0 Thunder
3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 1-0 Lakers
4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 0-1 Clippers
Al via i playoff NBA 2012 con 4 partite disputate nella notte.
I Chicago Bulls battono i Philadelphia 76ers ma la gioia della vittoria è mitigata dalla perdita di Derrick Rose che nel corso di un’azione di gioco sul finale di partita si procura una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Accompagnato in ospedale per gli esami di rito, l’esito non lascia scampo, per lui post season già finita dopo gara 1 di primo turno. Una vera sfortuna quella che ha attraversato (e sta tuttora attraversando) il talento di Chicago, M.V.P. della scorsa stagione ma che non ha avuto dalla sua parte la buona sorte in questo campionato (quasi 30 le partite saltate in regular season per vari problemi fisisci). E’ proprio lui a trascinare al successo i Bulls con una gara quasi da tripla doppia (23 punti, 9 rimbalzi e 9 assist), Hamilton e Deng aggiungono rispettivamente 19 e 17 punti e Noah chiude in doppia doppia (12 punti e 13 rimbalzi). Agli ospiti non bastano i 19 punti di Brand ed i 16 di Holiday, nonostante l’infortunio di Rose i Sixers non sembrano avere possibilità per il passaggio del turno.
Miami disintegra New York, seppellita sotto uno scarto di ben 33 punti. Gara a senso unico, dominata dagli Heat grazie ad un LeBron James da 32 punti ed un Wade da 19. Assolutamente nulli i Knicks con Anthony in doppia doppia (11 punti e 10 rimbalzi) ma autore di una partita pessima con un plus-minus di -35! Il top scorer bluarancio è Smith con 17 punti mentre brutte notizie arrivano dall’infermeria: il rookie Shumpert, pedina fondamentale soprattutto in difesa per le eventuali marcature su James e Wade, si procura nel corso dei primi minuti del secondo tempo la rottura del legamento del ginocchio sinistro e la rottura parziale del menisco dello stesso ginocchio. Sarà operato immediatamente e per lui i tempi di recupero si aggirano tra i 6 e gli 8 mesi. In bocca al lupo allo sfortunato giocatore.
La sorpresa della notte arriva da Indianapolis dove gli Orlando Magic, dati per spacciati da molti esperti, sbancano il parquet dei Pacers con un parziale di 11-0 nel finale di gara. Sotto per 70-77 a 3 minuti dalla sirena sono decisive 2 triple consecutive di Jason Richardson (5 per lui in totale) che portano avanti i Magic sul 78-77. Indiana non ha più le energie per recuperare e cede nonostante i 19 punti di West ed i 17 di Granger. Orlando sorride con i 17 punti del già citato Richardson, i 17 punti e 9 assist di Nelson e la doppia doppia di Glen Davis.
Nell’ultimo match della notte i Thunder faticano tantissimo contro i Mavericks ma alla fine ottengono un successo che vale doppio. Le tante difficoltà di Oklahoma City sono evidenziate dal tabellino dato che solo 5 giocatori riescono a segnare: Durant infila 25 punti, Ibaka 22 (per lui anche 5 stoppate), Westbrook 28 ed il rientrante Harden 19. Il resto lo scrive a referto Sefolosha (solo 5 punti) degli altri non riesce a segnare più nessuno. Dallas invece gioca di squadra e sfiora il colpaccio con i 25 punti di Nowitzki, i 20 di Terry ed i 17 di Marion. Partita decisa ad un secondo e mezzo dalla fine da Kevin Durant con il jumper del definitivo 99-98 nonostante la splendida marcatura di Marion (per il 35 dei Thunder anche parecchia fortuna con la palla che rimbalza su ferro e tabellone e poi si infila dentro).
RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012
Chicago Bulls-Philadelphia 76ers 103-91 Chi: Rose 23, Hamilton 19, Deng 17 Phi: Brand 19, Holiday 16, Young 13
Miami Heat-New York Knicks 100-67 Mia: James 32, Wade 19, Chalmers 11 N.Y.: Smith 17, Anthony 11, Davis 10
Indiana Pacers-Orlando Magic 77-81 Ind: West 19, Granger 17, Hill 11 Orl: Nelson 17, Jason Richardson 17, Davis 16
Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 99-98 Okl: Westbrook 28, Durant 25, Ibaka 22 Dal: Nowitzki 25, Terry 20, Marion 17
LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:
Eastern Conference:
1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-0 Bulls
2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 1-0 Heat
3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 0-1 Magic
4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 0-0
Western Conference:
1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 0-0
2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 1-0 Thunder
3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 0-0
4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 0-0