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  • Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Una domenica speciale per la Nazionale a Rizziconi in campo per dar un calcio alla n’drangheta. I ragazzi di Prandelli atterrati questa mattina a Lamezia Terme si sono trasferiti in pulmann nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro dove da pochi minuti hanno iniziato l’allenamento. Grande entusiasmo intorno al campetto rimesso a nuovo per l’occasione per i beniamini azzurri.

    Presenti anche il calabrese Ringhio Gattuso in veste però di ambasciatore della Calabria nel mondo visti gli ormai noti problemi di salute. A rappresentare la Federazione c’è invece un “appesantito” Demetrio Albertini e il presidente Abete. E’ il giornalista di Rai Sport ad introdurre gli eventi e far da moderatore dando la parola ai vari ospiti. Presente il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico che ha consegnato ad Abete il pallone ufficiale dell’evento.

  • L’Inghilterra stende la Spagna, Capello ringrazia Lampard

    L’Inghilterra stende la Spagna, Capello ringrazia Lampard

    Nell’amichevole di lusso giocata ieri sera a Wembley, l’Inghilterra di Fabio Capello ha superato i campioni del mondo e d’europa in carica della Spagna. La gara è stata decisa da un gol del capitano Frank Lampard nei primi minuti della ripresa dopo un primo tempo quasi soporifero e che si era chiuso sullo 0-0.

    Frank Lampard | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Capello, che a causa dell’impegno con la nazionale di sua maestà non ha potuto partecipare alle nozze del figlio celebrate proprio ieri, si è riscattato sul campo dopo lo “smacco” subìto dalla federazione spagnola, con l’avallo di quella inglese, per la decisione di posticipare l’amichevole, inizialmente prevista per venerdì, al sabato per consentire ai giocatori del Barcellona chiamati in nazionale di godere di un giorno di riposo in più dopo la gara giocata mercoledì in Coppa del Re valida per i sedicesimi di finale contro l’Hospitalet.

    Il primo tempo in pratica è avaro di emozioni con la Spagna di Del Bosque a fare il suo solito gioco di possesso palla ma che non riesce a trovare il pertugio giusto per far male alla retroguardia della nazionale dei Tre Leoni. Le Furie Rosse trovano in Silva l’uomo più vivace ma anche l’esterno offensivo del Manchester City fa fatica a creare palle gol nitide, gli inglesi non impegnano mai il capitano Iker Casillas che festeggiava la sua 126esima presenza con la nazionale spagnola eguagliando il record del collega Andoni Zubizarreta.

    Dopo appena 5′ della ripresa l’Inghilterra passa in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra, colpo di testa di Bent che si stampa sul palo interno, si avventa Lampard che non deve far altro che spingere con la testa in rete la sfera “danzante” sulla linea di porta battendo così Reina che all’intervallo aveva preso il posto di Casillas.
    La Spagna alza i ritmi alla ricerca del pareggio chiudendo gli inglesi nella propria metà campo, ma tutti i tentativi degli attaccanti spagnoli sono vani anche quando David Villa, in splendida coordinazione, coglie il palo alla sinitra di Hart che permette agli inglesi di battere le Furie Rosse dopo 11 anni e di portare a casa, nonostante fosse un’amichevole, una vittoria prestigiosa.

    Il video di INGHILTERRA – SPAGNA

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  • Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    La Nazionale a Rizziconi , Prandelli e gli azzurri scendono per la prima volta in Calabria, non per una delle solite amichevoli ma per un impegno civile, per dar un segnale di speranza ad un paese balzato troppo spesso alle cronache per “fatti di n’drangheta”. Cesare Prandelli e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno preso con impegno ed entusiasmo l’invito lanciato da Don Ciotti anima di “Libera” per scender fin nella Piana di Gioia Tauro e dar un calcio alla n’drangheta convincendo con la propria opera che può esistere un mondo diverso.

    Il campetto di Rizziconi ©inquietonotizie.it

    Rizziconi, un piccolo comune di circa 8000 anime ha subito accolto con entusiasmo l’evento e sopratutto i più piccoli, i bambini, che su quel terreno confiscato alla cosca Crea adesso giocano sognando proprio un futuro azzurro. Il tam tam organizzativo si è subito messo in moto e grazie alla Nazionale il comune è stato inserito nel Pon Sicurezza permettendo di recepire i fondi necessari a metter a nuovo il piccolo campetto che domenica mattina ospiterà l’allenamento di Balotelli e compagni.

    L’entusiasmo iniziale però adesso sembra aver lasciato spazio alla rabbia e alla rassegnazione, rabbia e rassegnazione che il popolo rizziconese vive ogni volta che la sua immagine viene sporcata dai soprusi delle famiglie egemoni nel territorio. Ieri mattina Rizziconi è tornata ancora una volta nelle prime pagine dei più grandi quotidiani nazionali e come spesso accade è stata dipinta per collusa, omertosa e incapace di rialzare la testa.

    A Rizziconi sanno cos’è la n’drangheta, ne vivono le conseguenze ogni giorno cercando comunque di andare avanti senza chinare il capo ma non ci stanno a finire ancora una volta, e questa volta in un giorno di festa, sbattuti sulle prime pagine come dei mostri. Per il paese l’arrivo della Nazionale è visto adesso come un incubo tanto che l’evento non potrà esser visto dall’intera cittadinanza ma limitato alle associazioni della cittadina.

    “Su quel campetto son cresciuti molti di noi” dicono in centro a Rizziconi e la “mancanza dell’erbetta è proprio dovuta all’eccessivo utilizzo”. Il campetto sul terreno confiscato ai Crea, adiacente allo “stadio”, è l’unico comunale dell’intero paese ed “è rimasto inutilizzato solo nel tempo (burocratico ndr) in cui i commissari prefettizi hanno deciso di non assegnare le concessioni” ci dice un altro ragazzo.

    Il focus dato da Don Ciotti e Prandelli all’evento sembre dunque non esser stato del tutto recepito quantomeno per quel che traspare nell’immagine data dagli organi di stampa.

  • Lavezzi salva l’Argentina, poker di Suarez in Uruguay-Cile

    Lavezzi salva l’Argentina, poker di Suarez in Uruguay-Cile

    Le gare di qualificazione ai Mondiali 2014 per le Nazionali Sudamericane riportano alla ribalta l’Uruguay, vittorioso con un sonante 4-0 contro il Cile, mentre confermano le perplessità sulla Nazionale Argentina, che non riesce ad andare oltre il pareggio per 1-1 contro la Bolivia, continuando a mostrare difficoltà nel gioco e nell’impostazione di squadra, nonostante il “patrimonio” di interpreti a propria disposizione.

    Nelle altre gare disputate, bene il Paraguay, vittorioso contro l’Ecuador, e pareggio fra Colombia e Venezuela. Dopo il turno disputato ieri, dunque, la classifica del girone è la seguente: Uruguay 7 punti, Argentina 4, Colombia 4, Paraguay 4 , Venezuela 3, Ecuador 3, Perù 3, Cile 3 , Bolivia 1.

    Lavezzi | © JUAN MABROMATA / Getty Images

    La Celeste di Oscar Tabarez prosegue, dunque, il suo momento di forma sfavillante battendo i Cileni e confermandosi in testa al girone con sette punti: protagonista della gara, l’attaccante Suarez, autore del poker di reti dell’incontro, sempre più uomo-simbolo di questa Nazionale.
    Gli Uruguayani contro il Cile, però, hanno avuto vita fin troppo facile poichè l’avversario è parso troppo arrendevole e quasi mai in partita, privo del suo campione Alexis Sanchez, che si è fermato precauzionalmente per un problema al bicipite femorale avvertito durante il riscaldamento pre-gara.

    La Celeste, ora, osserverà un turno di riposo nel girone di qualificazione e scenderà in campo martedì prossimo nell’amichevole di Roma contro gli Azzurri di Cesare Prandelli, un’occasione importate per testare il potenziale di entrambe le Nazionali, che sembrano vivere un momento di grande forma, oltre che un’occasione molto speciale per celebrare “calcisticamente” i 150 anni dell’Unità d’Italia.

    Il poker di Suarez nell’Uruguay video youtube
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    L’Argentina del cittì Sabella, invece, continua a navigare in acque tempestose, non riuscendo ad andare oltre il pari al Monumental contro la Bolivia, ultima nel girone, ma che si conferma ancora una volta avversaria “bestia nera” della Nazionale Albiceleste, dopo che – nel girone di qualificazione agli scorsi  Mondiali 2010 in Sudafrica – aveva sconfitto l’Argentina a La Paz con il clamoroso punteggio di 6-1.

    Nella gara di ieri, infatti, è stato soltanto grazie al gol di Pocho Lavezzi, giunto al 14′ del secondo tempo, che gli argentini hanno potuto evitare la clamorosa sconfitta ed acciuffare il pareggio dopo il gol del boliviano Moreno al 56′ che, però, non pare affatto soddisfare i tifosi della Nazionale Albiceleste, innescando un “processo” al commissario tecnico ed alla squadra, accusata di eccessiva fragilità difensiva, di lentezza e macchinosità nel possesso palla e di scarse iniziative, nonostante l’immenso potenziale offensivo, con Higuain di punta e Messi e Pastore che agiscono alle sue spalle.

    Il gol di Lavezzi in Argentina Bolivia (video Youtube)
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    Nelle altre gare Sudamericane di qualificazione al prossimo Mondiale 2014, importante vittoria del Paraguay per 2-1 contro l’Ecuador, con i paraguayani che ottengono la prima vittoria nel girone di qualificazione che consente di rilanciare le loro ambizioni, grazie ai due gol segnati da Riveros e Veron, mentre gli ecuadoreni accorciano le distanze soltanto al 92′ con rete di Mendoza.

    Pareggio per 1-1, invece, fra Colombia e Venezuela, con reti di Guarin per i colombiani all’11’ del primo tempo, e di Feltscher per i venezuelani al 78′, in una gara contraddistinta dalle pessime condizioni metereologiche che hanno reso pesante e scivoloso il manto erboso del terreno di gioco.

  • E’ l’Italia di Balotelli. Azzurri perfetti anche in Polonia

    E’ l’Italia di Balotelli. Azzurri perfetti anche in Polonia

    L’Italia di Cesare Prandelli torna dalla Polonia con una bella e convincente vittoria importante per continuare a crescere in autostima e coesione del gruppo. I padroni di casa, obiettivamente, pur essendo una delle due nazioni organizzatrici al momento non è sembrata irresistibile ma il grosso del merito è stato proprio degli azzurri ed in particolare di Prandelli bravo ad inculcare una mentalità diversa alla squadra.

    Gli azzurri festeggiano Balotelli | © Claudio Villa/Getty Images

    Senza i “piccoletti” in attacco tutti i tifosi azzurri ma anche lo stesso ct volevano capire se due spilungoni in attacco come Pazzini e Balotelli potevano snaturare il gioco perfetto e manovrato messo in atto con successo nelle precenti partite. Bene. L’esperimento è riuscito, l’Italia sembra per lunghi tratti di partita un orologio svizzero dove il genio di Balotelli può sbizzarrirsi senza rovinare gli ingranaggi. E proprio superMario è la nota positiva della serata con il primo gol in azzurro e una prova di grande livello per tutto l’arco dell’incontro.

    Per raccontare la partita potremmo dividerla in tre fasi, la prima, di studio, dura circa 30 minuti dove gli azzurri prendono confidenza con gli avversari sopportando bene il loro entusiasmo ed il pressing. Lewandowski, uomo più rappresentativo della squadra insieme a Szczesny, vuol regalare la gioia del gol ai 43 mila del bellissimo stadio di Wroclaw ma le sue conclusioni non fanno male a Buffon.

    La seconda parte è più o meno anch’essa di 30 minuti anche se è a cavallo dei due tempi e potremmo chiamarla Balotelli e la difesa polacca. SuperMario rompe l’equilibrio della partita con un gol bellissimo da 25 metri e da quel momento diventa un incubo per i polacchi che devono ricorrere al fallo sistematico per fermarlo.

    Ad inizio ripresa Prandelli cambia modulo inserendo Pepe per De Rossi passando al 4-3-3 con lo juventino largo a destra e Balotelli sulla sinistra. Proprio in questa posizione l’attaccante del City diventa ancora più devastante superando avversari come birilli ma distinguendosi anche per il recupero di tanti palloni in mediana, agendo da tornante nel momento del bisogno. SuperMario dopo aver fallito la seconda gioia personale serve anche se in maniera fortunosa la rete del raddoppio a Pazzini chiudendo di fatto il match.

    L’ultima parte è quella dei cambi che inevitabilmente tolgono brillantezza alla squadra dove però trovano spazio Matri, in negativo, per aver sbagliato un gol incredibile, e Buffon per aver respinto il rigore di Blaszczykowski.

    Gli highlights di Polonia-Italia 0-2 (video youtube)
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  • Irlanda e Croazia Europei ad un passo, Portogallo “rimandato”

    Irlanda e Croazia Europei ad un passo, Portogallo “rimandato”

    Irlanda e Croazia, salvo clamorosi colpi di scena, possono considerarsi già in Polonia e Ucraina: nelle gare di andata degli spareggi validi per l’accesso alla fase finale degli Europeidella prossima estate infatti spiccano i pesanti successi, resi ancor più pesanti perchè ottenuti in trasferta, della nazionale irlandese e quella croata.

    Irlanda | © Jamie McDonald/Getty Images

    La squadra di Trapattoni passeggia a Tallin battendo la nazionale di casa, la vera sorpresa della fase di qualificazione inserita nello stesso gruppo dell’Italia, l’Estonia, con un secco 4-0 che difficilmente i baltici potranno ribaltare tra quattro giorni nella gara di ritorno a Dublino: vantaggio di Andrews, poi l’espulsione di Stepanov spalanca le strade che portano in Polonia e Ucraina all’Irlanda che nella ripresa dilaga con Walters e la doppietta del bomber Robbie Keane (i padroni di casa chiudono in nove uomini per il rosso rimediato pure da Piiroja).
    I sogni dell’Estonia si infrangono contro Trapattoni che si riscatta a distanza di due anni dopo la beffa dello speraggio giocato con la Francia con il gol di Gallas ai supplementari che ha dato la qualificazione ai transalpini contestatissimo per un fallo di mano evidente di Henry, scorrettezza che l’attaccante ex Arsenal e Barcellona ammetterà pubblicamente.

    La Croazia, nello scontro più equilibrato tra i 4 match, affossa ad Istanbul la Turchia di Guus Hiddink. Tre a zero il risultato finale che porta davvero ad un passo dall’Europeo la nazionale guidata da Slaven Bilicic che praticamente chiude la pratica turca nei primi 50′ minuti di gioco: Olic porta avanti la Croazia già dopo appena 120 secondi, alla mezz’ora raddoppia Mandzukic mentre al 51′ il difensore del Tottenham Corluka cala il tris.
    Anche la Repubblica Ceca è vicina a staccare il biglietto per la Polonia e Ucraina: i cechi si impongono per 2-0 sul Montenegro di Vucinic e Jovetic con le reti di Pilar e Sivok. L’attaccante della Juventus e il fantasista della Fiorentina nella gara di ritorno dovranno compiere una vera e propria impresa per ribaltare le due reti di svantaggio.

    Discorso qualificazione rimandato a martedì per il Portogallo che non è andato oltre lo 0-0 in Bosnia. Nonostante una gara comandata dall’inizio alla fine i lusitani non sono riusciti a scardinare la difesa bosniaca, neanche con un vivace Cristiano Ronaldo. Le speranze dei portoghesi ora saranno riposte tutte nella stella del Real Madrid che nella gara di ritorno di martedì a Lisbona non potrà più sbagliare per evitare un fallimento calcistico inaspettato se non i lusitani non dovessero centrare la qualificazione. Dzeko e compagni però non staranno di certo a guardare.

    Risultati spareggi qualificazioni Europei 2012 [gare di andata]

    BOSNIA – PORTOGALLO 0-0
    ESTONIA – IRLANDA 0-4

    13′ Andrews, 67′ Walters, 71′ Keane, 88′ rig Keane
    REPUBBLICA CECA – MONTENEGRO 2-0
    63′ Pilar, 90′ Sivok
    TURCHIA – CROAZIA 0-3
    2′ Olic, 32′ Mandzukic, 51′ Corluka

  • Polonia – Italia probabili formazioni e ultimissime

    Polonia – Italia probabili formazioni e ultimissime

    Tra poche ore l’Italia di Prandelli per una importante e probante amichevole valida per il percorso di crescita in vista degli Europei del 2012. La Polonia, una delle due nazioni organizzatrici, pur non vantando nomi di grosso fascino ha dimostrato di esser una selezione rognosa da affrontare e abbastanza coesa per metter a dura prova la qualità del gioco azzurro. Per la nostra Nazionale sarà un impegno da non sottovalutare a da vedere proprio per capire lo stato di crescita dell’intero gruppo. Prandelli pur dovendo modificare l’undici di base per via delle assenza di Cassano e Rossi, oltre a quella di Barzagli, ha chiesto di continuare sulla strada intrapresa prediligendo il gioco basato sul possesso palla evitando cosi i lanci lunghi per gli attaccanti. Le partite della Nazionale con i tantissimi impegni dei club non saranno tantissimi quindi è utile ogni occasione per valutare il gruppo nella sua interezza decidendo cosi chi potrà tornare utile nel corso dell’Europeo.

    Gli azzurri durante gli allenamenti |©Getty Images
    A dimostrazione però che per almeno 15 elementi il biglietto per Euro 2012 è già staccato nell’undici di partenza di questa sera il solo Ignazio Abate, tra l’altro debuttante, deve veramente entusiasmare per recuperare consensi su Cassani e convincere Prandelli a dargli ancora fiducia. Per il resto la formazione è già praticamente annunciata e vedrà Buffon tra i pali, difesa con Abate e Criscito esterni e il rientrante Ranocchia al fianco di Chiellini in mezzo. Solito centrocampo a rombo composto da De Rossi, dai bianconeri Pirlo e Marchisio e da Montolivo. In avanti Balotelli farà coppia con Pazzini. Nel corso della partita Prandelli ha già annunciato la prova del tridente con l’inserimento di Simone Pepe utilizzato per dar fastidio ai portatori di palla avversari grazie al suo dinamismo. Presumibilmente ci sarà spazio anche per Ogbonna in difesa e per gli altri rossoneri Nocerino e Aquilani. PROBABILI FORMAZIONI POLONIA (4-2-3-1): Szczesny; Piszczek, Perquis, Glowacki, Wawrzyniak; Polanski, Murawski; Blaszczykowski, Obraniak, Peszko; Lewandowski. A disp.: Fabianski, Jodlowiec, Komorowski, Wasilewski, Wojtkowiak, Dudka, Gol, Matuszczyk, Mierzejewski, Rybus, Brozek. All.: Smuda. ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Ranocchia, Chiellini, Criscito; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Pazzini, Balotelli. A disp.: Sirigu, De Sanctis, Maggio, Balzaretti, Ogbonna, Aquilani, Motta, Nocerino, Matri, Pepe, Osvaldo. All.: Prandelli.

  • Il Brasile batte il Gabon ma non brilla, Hernanes a segno da trequartista

    Il Brasile batte il Gabon ma non brilla, Hernanes a segno da trequartista

    Il Brasile, nell’amichevole contro il Gabon disputata ieri, su un campo appesantito ed allentato dalla pioggia copiosa, appare un po’ sbiadita, mai brillante nel gioco, e contraddistinta da un appannamento complessivo, nonostante l’attenuante della formazione “sperimentale”, con molti giovani in campo. Contro il Gabon, comunque, il Brasile riesce ad evitare scivoloni clamorosi, nonostante la gara si sia disputata su un campo al limite della praticabilità. Un biglietto da visita non proprio entusiasmante per l’impianto D’Angondje di Libreville, capitale del Gabon, che dovrà ospitare la finale della Coppa d’Africa per Nazioni nel 2012. Oltre alle pessime condizioni del terreno, infatti, a causa della pioggia, il fischio d’inizio della partita è stato posticipato di qualche minuto, per ovviare al balck out che aveva messo fuori uso l’impianto di illuminazione dello stadio.

    Hernanes | © Getty Images

    Un inizio da incubo, dunque, anche se in campo i Verdeoro riescono a rendere la gara in discesa già dopo pochi minuti di gioco. Al 12′ del primo tempo, Sandro realizza il gol del vantaggio per la Seleçao mettendo a segno un colpo di testa sulla respinta del difensore africano Banega, ma – nonostante il vantaggio – i Brasiliani non riescono ad acquistare sicurezza nel corso della gara, rischiando di subire le iniziative avversarie in più occasioni, dove il portiere Diego si rivela decisivo. Al 36′, però, è il laziale Hernanes, all’esordio imn Nazionale nel ruolo di trequartista, a siglare la rete della sicurezza, il 2 a 0 definitivo. Una rete che, oltre al tabellino, segna anche una nuova pagina dell’avventura di Hernanes con la Seleçao, in un ruolo che meglio si adatta alle sue caratteristiche offensive, con una maggiore libertà di azione e di pensiero, senza preoccuparsi eccessivamente dei ripiegamenti difensivi. Al termine della gara, dunque, il biancoceleste si dichiara molto soddisfatto, sottolineando di aver percepito egli stesso la sua crescita notevole in campo, trovandosi a suo agio nel nuovo ruolo, ritenendo che, per far bene, sia necessario il giusto mix fra la volontà ed il piacere di giocare. Nonostante la soddisfazione per la vittoria, però, il Brasile è ancora molto lontano dai suoi standard del passato e sembrano necessari molti altri esperimenti per consolidare al meglio gli equilibri di squadra.

  • Scocca l’ora di Super Mario

    Scocca l’ora di Super Mario

    Croce e delizia di ogni allenatore, un talento purissimo che, come quasi tutti i suoi predecessori, ha dentro di sè quella componente di follia che li rende ammirati da alcuni, di solito si tratta dei propri tifosi e odiati da altri. Si, stiamo parlando di Mario Balotelli, il bad boy del Manchester City che nell’ultimo periodo pare aver messo la testa a posto, o quasi. Reduce da uno splendido periodo di forma in maglia citizens, vorrebbe ripetere quanto di buono fatto fino adesso anche con l’azzurro più scuro e più pesante della nazionale. L’occasione è sicuramente di quelle ghiotte, per dimostrare di poter essere un leader anche alla sua giovane età, grazie all’assenza in contemporanea di Cassano e G.Rossi, superMario, infatti, stasera si troverà a guidare l’attacco dei nostri contro un avversario non molto impegnativo e in una gara che ai fini del risultato non conta granchè, ma che è pur sempre una vetrina per mettersi in mostra e puntare dritto alla chiamata che conta nel mese di maggio.

    Mario Balotelli| © gettyimages
      “E’ ora che mi svegli in azzurro, non ho ancora segnato un gol e la Nazionale e’ la cosa piu’ bella per un calciatore. Per questa amichevole non sono nervoso, e’ solo una partita di calcio, sono stato nervoso prima di un match solo nel pre-partita della finale di Champions League che poi non ho giocato” Ha dichiarato qualche giorno fa, in un’intervista che per contenuti e modi pacati ha lasciato intravedere un Balotelli più maturo, che non ha escluso un suo futuro ritorno all’Inter, che sogna di giocare con Ibra e Cassano, ma che dice di dover ringraziare sia Mancini e sia Prandelli: “Hanno fatto cose importanti per me. Mi hanno migliorato sotto il profilo tattico e mi hanno dato serenità”. E anche il ct azzurro si è detto molto soddisfatto dell’atteggiamento dell’attaccante bresciano: “L’ho trovato più maturo. Ora spero che la consapevolezza della sua forza diventi un dato costante” E allora caro Mario per dirla a modo tuo “Why always me?” “Because we count on you”.

  • Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Dopo aver concluso alla grande il girone di qualificazione l’Italia di Prandelli passa al secondo step della preparazione per arrivare agli Europei preparata ad esser protagonista. Il lavoro dell’ex tecnico viola è stato encomiabile sia sotto l’aspetto caratteriale recuperando il gruppo dopo la mesta apparizione al mondiale di Sudafrica che culturale con la ricerca di un gioco corale, quasi da squadra di club, mai visto in azzurro.

    Ignazio Abate | ©Getty Images
    Corsa, qualità e unità d’intenti sono i tre principi su cui Prandelli ha basato il suo lavoro lasciando poi all’estro di Giuseppe Rossi e sopratutto di Antonio Cassano la possibilità di esaltare l’intera manovra. Prima Pepito e poi Fantantonio hanno dovuto però alzare bandiera bianca condizionandone le scelte e imponendo qualche cambiamento nel progetto ma con il ct ha tenuto oggi precisare il cambio di uomini non vuol dire cambio di mentalità. Lo sforzo azzurro infatti dovrà esser nel continuare a giocare palla a terra e con gli inserimenti pur avendo in avanti due torri forti fisicamente. Sia Balotelli che Pazzini, titolari domani in Polonia, dovranno rivedere un pò il proprio stile di gioco consentendo con il movimento ad allargare le maglie della difesa polacca per i consueti inserimenti dei centrocampisti. Da qui a giugno gli appuntamenti della Nazionale non saranno tantissimi e per questo pur in amichevole gli azzurri dovranno metter in difficoltà Prandelli per guadagnare un posto nei 23 dell’Europeo. Nell’undici titolare domani l’unico a doversi giocare il posto è il debuttante Ignazio Abate arrivato in Nazionale dopo aver conquistato il Milan e i milanisti affermandosi come un dei migliori terzini destri del nostro campionato. Il biondo cresciuto nel vivaio rossonero si gioca un posto con Cassani e forse De Silvestri come alternativa all’inamovibile Maggio. In difesa tornerà a giocare quella che è considerata la coppia titolare con il rientrante Ranocchia a far coppia con Chiellini riportato in mezzo per l’occasione. Sulla sinistra questa volta giocherà Criscito. Giusta l’idea di Prandelli di non modificare il centrocampo consegnando ancora una volta ai 4 registi le chiavi della Nazionale. Più salirà l’intesa tra Pirlo, De Rossi, Marchisio e Montolivo più l’Italia avrà chance di giocarsi la vittoria finale all’Europeo. Nella ripresa Prandelli ha annunciato la volontà di dar spazio a Simone Pepe, il cui compito sarà quello di far il guastatore attaccando il portatore di palla polacco, e sicuramente ci sarà spazio per i vari Ogbonna, Aquilani e Matri.