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  • Nazionali, le ultime amichevoli in avvicinamento al mondiale

    Nazionali, le ultime amichevoli in avvicinamento al mondiale

    Ad una settimana dal fischio d’inizio dei mondiali di calcio in Brasile, le nazionali stanno ultimando gli ultimi rodaggi disputando amichevoli in giro per il mondo.

    Il gol di Marchisio contro il Lussemburgo
    Il gol di Marchisio contro il Lussemburgo

    L’Italia ha giocato due amichevoli con Irlanda e Lussemburgo che non hanno certamente convinto, probabilmente le gambe pesanti per il lavoro svolto in questi ultimi giorni o moduli nuovi con formazioni sperimentali non hanno certamente aiutato però il pareggio 0-0 con i verdi d’Irlanda a Londra e l’1-1 con il Lussemburgo a Perugia hanno allungato a sette la striscia di gare senza successo lasciando parecchi dubbi sulla compagine del Ct Prandelli.

    Di tutt’altro esito le amichevoli del Brasile, i verdeoro hanno regolato agevolmente Panama per 4-0 con un Neymar in splendida forma.

    Tornando al girone degli azzurri, cresce l’Uruguay che nelle ultime due gare disputate ha battuto Irlanda del Nord 1-0 e Slovenia per 2-0 in spolvero Cavani e sopratutto sorprendente Stuani, due volte in gol. Se l’Italia non ha convinto, l’Inghilterra di Roy Hodgson non ha brillato, nonostante un buon Rooney gli inglesi non sono andati oltre al 2-2 con l’Ecuador, altra squadra presente in Brasile, e rischia di perdere per infortunio Oxlade-Chamberlain. Deludente anche il Costa Rica che contro il Giappone, bene gli uomini di Zaccheroni in questo premondiale, hanno subito un netto 3-1 palesando evidenti limiti difensivi ma mettendo in luce il talento di Joel Campbell.

    Venendo alle altre grandi, bene l’Argentina anche se un problema alla caviglia di Palacio preoccupa, così così la Francia che dopo l’agevole successo con la Norvegia ha pareggiato con il Paraguay con le misteriose condizioni di Ribery che sino all’ultimo ha rischiato di non rientrare nei 23.

    Vittorie con preoccupazione per i problemi a Van Persie e Lichtsteiner per l’Olanda (2-0 al Galles) e la Svizzera (2-0 al Perù). La Germania ancora non pare essere in giusta condizione, con il Camerun i tedeschi non sono andati oltre al 2-2. Il Portogallo invece rimane in ansia per le condizioni fisiche di Cristiano Ronaldo, l’infiammazione del tendine rotuleo non lascia in pace Cr7 ed i portoghesi senza il loro asso non sono riusciti ad andare oltre allo 0-0 con la Grecia.

    La squadra che pare più in forma al momento è il Belgio, i diavoli rossi prima si sono imposti nettamente sul Lussemburgo per 5-1 e poi 2-0 con la Svezia. Molto bene anche la sorprendente Bosnia capace di battere di misura altre due squadre presenti al Mondiale, 2-1 alla Costa d’Avorio e 1-0 al Messico.

    Deludono invece Honduras e Corea del Sud che avranno ancora molto da lavorare per evitare di disputare un campionato mondiale senza alcuna soddisfazione.

     

  • L’Italia a Malta con la coppia Balotelli-El Shaarawy

    L’Italia a Malta con la coppia Balotelli-El Shaarawy

    L’Italia sta tornando ai suoi livelli. Dopo uno straordinario Europeo, la Nazionale nostrana ha mostrato un netto calo nelle successive uscite inanellando risultati non proprio all’altezza delle aspettative. Contro il Brasile a Ginevra, si  è rivista invece un’altra Italia con un piglio completamente rinnovato grazie ai tanti giovani di belle speranze lanciati dal ct Cesare Prandelli. Alcuni nomi? Mattia De Sciglio, Alessio Cerci e i rigenerati Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy. Tutta gente che dovrà guidare l’Italia verso la vittoria ai prossimi Mondiali brasiliani. A proposito di Mondiali, questa sera l’Italia torna in campo per un impegno ufficiale: gli azzurri saranno infatti ospiti al Ta’Qali National Stadium di Malta proprio contro la nazionale maltese per le qualificazioni al prossimo Mondiale 2014. Attualmente l’Italia è prima nel suo girone (Gruppo B) con dieci punti, uno in più della Bulgaria che ha però una partita in più. Il Malta invece è ultimo con zero punti, praticamente già fuori dai giochi. Nonostante questo Prandelli non si fida di una squadra che potrebbe esaltarsi di fronte al proprio pubblico a dire il vero non proprio abituato a sfide con avversari prestigiosi.

    Balotelli dovrà guidare l'Italia alla vittoria questa sera contro Malta | &Copy; Claudio Villa/Stringer /Getty Images
    Balotelli dovrà guidare l’Italia alla vittoria questa sera contro Malta | &Copy; Claudio Villa/Stringer /Getty Images

    NAZIONALE A BLOCCHI – Il Milan è tornato a dare un grandissimo contributo alla causa della nazionale italiana. Nella gara di stasera saranno infatti ben cinque i rossoneri che scenderanno in campo dal primo minuto. Sulle corsie laterali spazio a De Sciglio a sinistra e Abate a destra, a centrocampo Montolivo e in attacco il duo delle meraviglie El Shaarawy-Balotelli. Le nazionali che puntano su blocchi precostruiti di solito giocano meglio e hanno degli schemi già rodati. Basti pensare alla Spagna degli ultimi anni: le Furie Rosse hanno praticamente vinto tutto grazie ai due schieramenti Real Madrid e Barcellona. Sono proprio questi due club a fornire alla nazionale iberica il maggior numero di giocatori che, ovviamente, si conoscono molto bene fra loro. Con l’Italia sta accadendo una cosa simile. Attenzione però perchè non ci sono solo rossoneri. Molto nutrita è anche infatti la schiera di juventini, addirittura sei (uno in più di quelli del Milan). Oltre al cuore della difesa Buffon-Barzagli-Bonucci, questa sera saranno presenti anche Marchisio, Pirlo e Giaccherini per un’Italia tutta Milan/Juve.

    PIACEVOLI NOVITA’ – Oltre ai già citati titolari, Prandelli ha convocato anche altri giocatori, alcuni delle vere e proprie sorprese, altri soltanto dei ritorni dopo tanta esclusione. Di quest’ultima schiera fa senza dubbio parte Alberto Gilardino, riesumato dopo la buonissima stagione che l’ex viola sta facendo a Bologna. Per lui già qualche scampolo di gara contro il brasile: probabile che stasera possa esserci il bis a partita iniziata. Un altro giocatore che ha dimostrato di essere da Nazionale, è Alessio Cerci. Contro i verdeoro il suo ingresso nella ripresa ha dato il via alla rimonta dell’Italia e intanto il valore di mercato dell’esterno granata è quasi raddoppiato.

    PROBABILI FORMAZIONI MALTA-ITALIA (Ore 20.45)

    MALTA (4-4-2): Hogg; Ajus, Dimech, Caruana, Failla; Herrera, Sciberras, Briffa, R. Fenech; Schembri, Mifsud. A disp. Haber, Camilleri, Borg, P. Fenech, A. Muscat, R. Muscat, Cohen, Vekka. All. Ghedin.

    ITALIA (4-3-1-2): Buffon: Abate, Barzagli, Bonucci, De Sciglio; Montolivo, Pirlo, Marchisio; Giaccherini; Balotelli, El Shaarawy. A disp. De Sanctis, Astori, Maggio, Ranocchia, Candreva, Diamanti, Florenzi, Poli, Cerci, Giovinco, Gilardino, Sirigu. All. Prandelli.

  • Leo Messi ed Higuaìn esaltano l’Argentina

    Leo Messi ed Higuaìn esaltano l’Argentina

    Sembra persino difficile pensare che un madridista ed un blaugrana possano andare così d’accordo. La rivalità tra Barcelona e Real Madrid è talmente alta che un giorno lo stesso impassibile Josè Mourinho richiamò Iker Casillas ad una maggiore compostezza, complice di aver fraternizzato troppo con gli avversari del Barca, ma grandi compagni di squadra nelle Furie Rosse. Ad ogni modo, la classe calcistica parla evidentemente un altro linguaggio ed è capace anche di mettere da parte le rivalità apparentemente invalicabili. Così come accade anche nella Selecciòn argentina di Alejandro Sabella, che sta dominando il raggruppamento sudamericano per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 2014. E a trascinare la albiceleste, infatti, sono proprio un giocatore del Barcelona ed un altro del Real Madrid, vale a dire Leo Messi e Gonzalo Higuain.

     Con i loro gol hanno stordito anche la non irresistibile, ma non più sprovveduta Nazionale del Venezuela, addirittura ancora in corsa per centrare una clamorosa qualificazione, che sarebbe la prima della sua stroia calcistica. Higuain ha realizzato una doppietta di pregevole fattura, sfruttando manco a dirlo i preziosi suggerimenti di un Messi, che ha incantato anche con la maglia della sua Nazionale. Tanto che il Monumental di Buenos Aires, tra l’altro gremito del pubblico delle grandi occasioni, gli ha riservato grandi ovazioni. Messi ha realizzato invece dagli undici metri. Oltretutto Leo Messi, come è giusto che sia, in Argentina è amatissimo ovunque, anche se non ha mai giocato una partita del campionato nazionale. Del resto, il Barcelona lo portò in Catalogna quando era praticamente giovanissimo con tutta la sua famiglia. Per curarlo, rinforzarlo e farlo diventare un grande campione.

    Messi e Higuain | © DANIEL GARCIA / Getty Images
    Messi e Higuain | © DANIEL GARCIA / Getty Images

    La Pulce in ogni caso ha espresso anche un desiderio che l’AFA, la federazione calcistica argentina, esaudirà nel più breve tempo possibile. Infatti, Messi vuole giocare la prossima gara con la Selecciòn contro la Colombia all’Estadio Marcelo Bielsa di Rosario, cioè la tana del Newell’s Old Boys, la squadra in cui aveva militato da giovanissimo, ed i cui tifosi ne rivendicano la paternità di grande campione.
    L’Argentina finalmente riesce a beneficiare della classe di Leo Messi, così come avviene anche per il Barcelona. Sabella gli sta costruendo intorno una squadra importante. Del resto gli argentini di valore che popolano gli altri campionati nel mondo sono tanti. Oltre a Higuain, ci sono Lavezzi, Di Maria, Mascherano. Non sarebbe un caso che tra un anno in Brasile sia proprio l’Argentina una delle squadre da battere.

  • Balottelli oscura Neymar, Italia-Brasile che spettacolo

    Balottelli oscura Neymar, Italia-Brasile che spettacolo

    Anche questa volta, come da pronostico, la nuova edizione del confronto classico ed eterno Italia-Brasile non ha deluso le attese. Anzi il copione del match in questa occasione si è rivelato ancora più affascinante, quasi a voler invertire le parti dei contendenti.
    Con gli azzurri a bailare il futebol carioca ed i brasiliani, invece, a capitalizzare il loro gioco in una perfetta imitazione europeizzata. Tuttavia, il confronto di Ginevra ha comunque un suo protagonista quasi assoluto, in quanto tra le marce ad alta velocità innescate da Neymar e le frustate di Oscar, il vero colpo magico lo mette a segno Super Mario Balotelli, che al 57′ mortifica l’ex compagno di squadra Julio Cesar con una palombella degna dei migliori giocolieri auriverdi.

    Ad ogni modo, avrà molto da lavorare in vista della Coppa del Mondo il Brasile e tanto dovrà fare ancora anche l’Italia. Anche se il CT Prandelli la sua formula di garanzia pare averla trovata. L’allenatore di Orzinuovi è attento alle indicazioni fornitegli dal campionato e quindi in grado di ergere a ruolo di protagonista anche Alessio Cerci, che gioca ed anche bene nel Torino poco più su della zona-salvezza, e Mattia De Sciglio, alla sua prima stagione da titolare nel Milan, squadra in cui gioca a destra, ma che in Nazionale esordisce ottimamente sulla corsia mancina. Prandelli in sostanza riesce a fare gruppo e a gratificare chi arriva in Nazionale con ambizione e soprattutto dare merito ai nuovi giovani che il calcio nostrano promuove.Del resto, l’unica nota negativa per il Commissario Tecnico azzurro della sua gestione è stata la finale della Coppa Europa contro la Spagna, gestita in maniera incauta, sbagliando totalmente uomini e tempi. Anche Balotelli in azzurro d’altra parte è una sua creazione, nonostante certe bizze e la discontinuità in certi casi dell’attaccante milanista.

    Gli azzurri esultano dopo il gol di Balotelli
    Gli azzurri esultano dopo il gol di Balotelli

    Il Brasile di Felipao Scolari, invece, ha impressionato a metà, ma non ha convinto complessivamente nella sua prova. Il talento dei suoi interpreti c’è, ma l’impressione generale è che la Selecao abbia bisogno ancora di innesti rispetto alla squadra vista a Ginevra. Ma anche questo Scolari lo sa. Il CT brasliano sta dando spazio a tanti per poter sviscerare nel 2014 la squadra migliore per vincere la Coppa del Mondo in casa, cosa mai riuscita ai verdeoro pur laureatisi 5 volte campioni mondiali. Scolari dovrà assoltutamente recuperare Thiago Silva e Paulinho ed augurandosi di riassestare la forma migliore anche di Kakà. Il campionato brasiliano, comunque, tra vecchi e nuovi re può fornire ulteriori indicazioni anche in vista della prossima Confederations Cup, dove a Bahia Italia e Brasile, non a caso, torneranno a sfidarsi.

  • Grande Italia, Mario Balotelli superstar. Brasile sottotono

    Grande Italia, Mario Balotelli superstar. Brasile sottotono

    Possiamo dire la definitiva consacrazione di Mario Balotelli a livelli internazionale, il super Mario nazionale ha sfoggiato una delle prestazione migliori con la maglia azzurra della sua carriera ieri sera a Ginevra contro il Brasile realizzando un gol fantastico e dimostrando, con un forse grande quanto una casa, di aver trovato quella maturità e soprattutto quella serenità, decisive per il definitivo salto di qualità fra i giocatori più forti al Mondo. Stupendo gol, da assoluto fuoriclasse superando un Julio Cesar decisamente in palla che ha salvato almeno altri due gol su conclusioni dell’attaccante rossonero. Assieme a Balotelli da elogiare tutta la compagine azzurra che ha saputo reagire con carattere ad un primo tempo giocato ad altissimi livelli e chiuso con il punteggio di 2-0 per i verdeoro assolutamente bugiardo sotto tutti gli aspetti.

    Mario Balotelli ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    Mario Balotelli ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

    La reazione è avvenuta nella ripresa con i due gol in appena dieci minuti di Daniele De Rossi ed appunto Mario Balotelli ma, a prescindere dal risultato finale, è la prestazione dell’Italia a convincere sotto tutti i punti i vista. L’esperimento di Giaccherini dietro le due punte ha scompaginato inizialmente i piani di Luis Felipe Scolari e della difesa brasiliana che è apparsa decisamente scarsa a confronto di quella azzurra che ha concesso il minimo indispensabile a Neymar e compagni. Perfetta gestione degli uomini per il Commissario Tecnico azzurro ed esordio da autentico veterano per il giovane De Sciglio che ha saputo tenere a bada un avversario ostico come Dani Alves del Barcellona.

    Ottimo anche il segnale dato nel secondo tempo con la variante tattica rappresentata da El Shaarawy e Alessio Cerci esterni con il giocatore del Torino autore di un ottima prestazione. Cesare Prandelli è rimasto molto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi ma ha voluto come al solito sforzare l’entusiasmo non considerando l’amichevole con il Brasile un anticipo del Campionato del Mondo.

  • Italia-Brasile non sarà mai un’amichevole

    Italia-Brasile non sarà mai un’amichevole

    Difficilmente Italia-Brasile può essere considerata una partita amichevole. La Nazionale Italiana e la Selecao brasiliana giocano da sempre, dal 1938 per l’esattezza quando incrociarono destini ed ambizioni per la prima volta in un Campionato del Mondo, una delle classiche del calcio mondiale. D’altra parte il Brasile ha vinto 5 titoli iridati e l’Italia 4, per cui il blasone da mettere in campo è veramente tanto. Del resto Italia e Brasile in due occasioni hanno giocato una finale di Coppa del Mondo ed altre volte hanno accesso e ravvivato la storia di un Mundial. Ma tante ed importanti sono stati anche gli incontri perlomeno sulla carta definiti amichevoli.

    Nel ’38 a Marsiglia l’Italia liquidò gli auriverdi per 2-1, che erano tanto sicuri di vincere e per questo avevano già prenotato i biglietti per Parigi, sede della finalissima della Coppa Rimet. Nel 1970, invece, all’Azteca gli azzurri persero probabilmente per 4-1 contro il Brasile più forte della storia, ma vittima la squadra italiana anche dei propri amletici dubbi. Valcareggi giocava o con Mazzola o con Rivera, il Brasile schierava invece contemporaneamente 5 numeri 10, fra cui Pelè. Nel ’78 i brasiliani ci beffarono anche nella finale per il 3° posto in Argentina. Il compianto Dirceu segnò a Zoff con un tiro da distanza siderale. Si parlò incautamente di miopia. Nell’82, invece, l’Italia si prese la rivincita delle rivincite a Barcellona all’Estadio Sarrià. A piangere nel vero senso della parola fu il Brasile. Paolo Rossi segnò tre gol a Valdir Peres. In Brasile qualcuno morì per il forte dispiacere. Nel ’94, però, il Brasile ci sconfisse ai rigori negli States nella finale del Mondiale più brutta della storia.

    Italia | © Laurence Griffiths/ Getty Images
    Italia | © Laurence Griffiths/ Getty Images

    Le amichevoli anche hanno avuto il loro fascino. Nel 1956 si giocarono due amichevoli con una vittoria a testa. Nel ’63, invece, l’Italia vinse a Milano per 3-0 e Giovanni Trapattoni annullò Pelè con ogni arma e mezzo tra quelli consentiti e non. In un’altra amichevole nel ’73 vinsero gli azzurri con le reti di Riva e Capello, ma nel ’76 si impose il Brasile in rimonta. Gli italiani scoprirono nell’occasione il talento di Zico. L’Italia poi perse in amichevole in casa anche nell’89 per 1-0 e nel 2009 per 2-0. Nella Confederations Cup del 2009, invece, gli azzurri ne beccarono tre dagli auriverdi del Fabuloso Luìs Fabiano. Ma Italia e Brasile sono sempre pronte a scrivere nuove pagine di questa storia esaltante.

  • Verso Italia-Brasile, Prandelli rifiuta il catenaccio

    Verso Italia-Brasile, Prandelli rifiuta il catenaccio

    E’ un Cesare Prandelli decisamente agguerrito quello della vigilia dell’amichevole a Ginevra fra la nazionale azzurra ed il Brasile. Il Commissario tecnico considera questa partita non una classica amichevole ma un vero e proprio banco di prova per testare il valore tecnico tattico della compagine italiana in vista della Confederation Cup di questa Estate, ed ovviamente dei Mondiali in Brasile del 2014. Cesare Pradelli è conscio di avere per le mani forse una generazione azzurra dal talento assolutamente sopra le righe e per questo vuole dare un impronta alla squadra fortemente offensiva abbandonando definitivamente tutti i cliché tradizionali del puro e semplice catenaccio all’Italiana con la possibile novità dal primo minuto rappresentata da Giaccherini trequartista dietro le punte Balotelli ed Osvaldo.

    Cesare Prandelli ©Marco Luzzani/Getty Images
    Cesare Prandelli ©Marco Luzzani/Getty Images

    Sappiamo benissimo come l’esterno bianconero sia considerato moltissimo dal Commissario Tecnico che lo ha sempre convocato in nazionale anche se nella Juventus non è sicuramente una delle prime scelte di Antonio Conte. Prandelli vuole tenersi le porte aperte anche su altri schieramenti e quindi ci potrebbero essere la possibilità di vedere un Italia in stile Milan con prima punta Balotelli e sugli esterni El Sharaawy ed Alessio Cerci, quest’ultimo, la vera novità in casa Italia. Purtroppo, e forse saranno contenti i tifosi bianconeri, Giorgio Chiellini non sarà della partita con il centrale bianconero ancora alle prese con dei problemi ad entrambe le caviglie. Un occasione importante sarà offerta sicuramente a Pablo Daniel Osvaldo, l’attaccante della Roma che sembra aver perso il posto da titolare nella compagine giallorossa, proverà a convincere i suoi detrattori di non essere solamente una testa calda fuori dal campo ma di aver le qualità di poter ben figurare anche in nazionale.

    Comunque a prescindere dal modulo e dalla formazione che il Commissario tecnico presenterà domani di sicuro c’e’ la volontà di dimostrare al Mondo calcistico intero ed in primis ai maestri brasiliani, che questa nazionale non ha timore di giocare a viso aperto con nessuno e di voler produrre anche un bel gioco.

  • Coppa d’Africa, finisce il sogno del Burkina Faso. Trionfa la Nigeria

    Coppa d’Africa, finisce il sogno del Burkina Faso. Trionfa la Nigeria

    Fine dei sogni per il Burkina Faso, che viene sconfitto dalla Nigeria nella Finalissima di Coppa d’Africa 2013. Un paese intero sognava l’incredibile successo finale, ma si sono dovuti arrendere davanti allo strapotere delle Super Aquile. Ai nigeriani è bastata una bellissima rete di Sunday Mba al 40′ per trionfare a fine partita e riportare il trofeo a casa dopo 19 anni. L’ultima vittoria della Nigeria infatti è datata 1994, quando l’attuale tecnico biancoverde Stephen Keshi trascinava i suoi connazionali dentro il rettangolo da gioco. Un trionfo atteso a lungo, inseguito con una linea verde che permetterà ai nigeriani di aprire il ciclo importante anche fuori dal continente africano. Per i burkinabè invece rimane la gioia di aver giocato la Finale, inaspettata ad inizio torneo. Il risultato finale (1-0) testimonia comunque la grande organizzazione di gioco di entrambe le nazionali.

    LA PARTITA – Al Soccer Stadium di Johannesburg la Nigeria parte a razzo, il Burkina Faso si difende e cerca di ripartire in contropiede, senza troppa fortuna, visto che gli unici tiri verso la porta nigeriana arrivano dalla lunga distanza senza impensierire il portiere Enyeama. Il gol sul finale di primo tempo spezza le gambe ai burkinabè che si ritrovano a dover inseguire per tutto il secondo tempo. Il mostruoso centrocampo nigeriano, composto dal mediano del Chelsea, Mikel e da quello della Lazio, Onazi (uno dei più giovani del torneo), protegge la retroguardia biancoverde, permettendo così di gestire al meglio il match. Il Burkina Faso, tecnicamente non si dimostra all’altezza e stavolta non basta neanche il cuore per realizzare il gol che avrebbe permesso di giocarsi la coppa dagli undici metri.

    Tifosi nigeriani in festa © Ian Walton/Getty Image
    Tifosi nigeriani in festa © Ian Walton/Getty Image

    FESTA NIGERIANA – E adesso via alle danze. Pochi giorni fa infatti, l’associazione delle prostitute nigeriane ha offerto una settimana di sesso gratis ai componenti della Nazionale in caso di vittoria del torneo. Adesso per i giocatori ci saranno sette giorni di fuoco, tra festeggiamenti in terra natia e altrove…

    CHAPEAU BURKINA – Un applauso va fatto anche agli sconfitti, arrivati alla finalissima contro ogni pronostico. Il Burkina Faso, pur tra mille difficoltà è rimasto in gara fino al fischio finale dell’arbitro, dimostrando voglia di stupire e di far sognare un intero popolo che va avanti tra mille difficoltà. La vittoria finale poteva portare gioia e sorrisi all’intero Stato africano, ma rimarrà per sempre l’impresa di aver raggiunto la Finalissima, a discapito di Nazionali più forti come la Costa d’Avorio.

    19 ANNI DOPO – La Nigeria mancava l’appuntamento con la vittoria dalla Coppa d’Africa 1994. Da quella manifestazione sono passati ben 19 anni. Una generazione intera che non ha dato le gioie che ci si aspettava. Adesso si parte con un nuovo ciclo, con una rosa composta da un mix di giovani e vecchi che permetterà ai nigeriani di poter diventare protagonisti anche fuori dall’Africa.

    FINALINA – Nella finale per il terzo e quarto posto, il Mali supera facilmente il Ghana, 3-1 il risultato finale. I maliani si dimostrano con più fame e concretezza rispetto ai ghanesi, che forse si aspettavano di giocarsi la Finalissima al Soccer Stadium di Johannesburg. Per il Ghana in rete il bianconero Asamoah, che tornerà a Torino e dovrà scendere subito in campo per la sfida di Champions contro il Celtic.

  • Brasile ko contro l’Inghilterra, la Germania supera la Francia

    Brasile ko contro l’Inghilterra, la Germania supera la Francia

    Mercoledì ricchissimo di numerose sfide internazionali, alcune dei veri e propri scontri diretti tra le formazioni migliori del globo. Nella lista di partite disputate, analizziamo qui Inghilterra-Brasile e Francia-Germania. Che dire, il valore di queste nazionali è abbastanza rinomato e risaputo e il risultato dei loro incontri è stato avvincente. L’Inghilterra ha sconfitto a Webley il Brasile per 2-1. Gli inglesi hanno messo in mostra un Rooney autore di una forma smagliante che, non solo ha segnato il primo dei due gol, ma ha anche aiutato i suoi in fase difensiva: sacrificio totale. I verdeoro hanno invece un po’ deluso, soprattutto Ronaldinho che, nella serata celebrativa delle sue 100 presenze con la nazionale brasiliana, si fa parare un rigore da Hart. L’altra sfida presa in considerazione è quella tra Francia e Germania: le due squadre europee hanno giocato una gara a viso aperto come se fosse una finale. Allo “Stade de France”, ancor più che a Webley, gli spettatori presenti si sono goduti una serata di grande calcio che ha visto la Germania rimontare l’iniziale svantaggio dei padroni di casa e portarsi a casa una vittoria pesante. Sia chiaro, in palio non c’erano punti ma tanto orgoglio e fiducia in vista dei prossimi impegni ufficiali. Vincere contro il Brasile, nel caso dell’Inghilterra, o espugnare lo Stade de France, nel caso della Germania, rientrano nel filone di imprese che impreziosisce una squadra in toto.

    Rooney festeggia dopo la rete del vantaggio della sua Inghilterra | © Clive Brunskill/Staff / Getty Images
    Rooney festeggia dopo la rete del vantaggio della sua Inghilterra | © Clive Brunskill/Staff / Getty Images

    INGHILTERRA-BRASILE – A Webley c’era il pienone: più di 87 mila spettatori a tifare la nazionale inglese di Rooney e company. Il motivo di un afflusso così consistente è dato anche dal nome dell’avversario: il Brasile, la nazionale di calcio per eccellenza e poco importa se nell’ultimo periodo i verdeoro hanno avuto un calo di forma. L’Inghilterra non batte il Brasile da 23 anni e ieri sera, grazie alla squadra messa in campo da Hodgson, gli inglesi sono riusciti a sfatare questo tabù. Dall’altra parte ci sarà un po’ di amarezza per la prima uscita di Felipe Scolari, nuovo allenatore del Brasile. I verdeoro non sono nella loro forma migliore mentre i padroni di casa danno il massimo davanti al loro pubblico. Già al 18′ si capisce che non è serata per il Brasile. L’arbitro assegna un rigore agli ospiti e sul dischetto va Ronaldinho ma Hart è bravo a respingere il tiro dagli undici metri. Poco dopo arriva il pareggio di Rooney al 26′ su una corta respinta di Julio Cesar. Ad inizio ripresa il Brasile si riporta in parità grazie a Fred ma il neo entrato Lampard chiude i conti al 60′.

    FRANCIA-GERMANIA – A Parigi i tedeschi superano in rimonta la Francia. I padroni di casa si portano in vantaggio con Valbuena allo scadere del primo tempo di gioco. Nella ripresa però, la Germania riesce a ribaltare le sorti del match. Prima Muller, poi Khedira, segnano i due gol che completano la rimonta tedesca. Nella Francia da segnalare l’ottima partita di Ribery e quella di Valbuena, fra l’altro autore anche del gol del momentaneo vantaggio per i suoi. Il migliore in assoluto in campo veste però la maglia della Germania. Stiamo parlando di Ozil che, pur non avendo segnato, si prende gran parte dei meriti della vittoria della sua nazionale. Sarà interessante capire come le due squadre arriveranno ai Mondiali del Brasile. La strada è ancora lunga.

    Video Inghilterra-Brasile

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  • Burkina Faso, storica finale. Il cuore vince sulla tecnica

    Burkina Faso, storica finale. Il cuore vince sulla tecnica

    Il calcio è passione, sacrificio e libertà. Spesso capita di ritrovarti davanti a delle imprese storiche, a muri invalicabili, dove nessuno punterebbe neanche mezzo centesimo sulla tua vittoria. Bene, proprio da queste situazioni nascono le leggende, nascono le storie che rimangono impresse nella vita del vincitori per sempre. E non importa se alla fine si perderà la finale, per i giocatori del Burkina Faso, la Coppa d’Africa 2013 rimarrà indelebile nei propri ricordi. Anche questa è storia, soprattutto per loro! E allora eccoli festeggiare, piangere, emozionarsi alla fine delle semifinale contro il Ghana, squadra sulla carta nettamente più forte e super favorita per la conquista del torneo africano (soprattutto dopo l’eliminazione della Costa d’Avorio). Ma nel calcio, ogni tanto capita che non vinca il più bravo, ma semplicemente il migliore.

    Sono serviti i calci di rigore (il che rende ancora più emozionante la storia) per sancire la vincente nella sfida Ghana-Burkina Faso. Il sogno continua…

    Burkina Faso conquista una storica finale © ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Image
    Burkina Faso conquista una storica finale © ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Image

    La partita – Una gara subito in salita per il Burkina Faso, sotto di un gol dopo appena tredici minuti di gioco con il rigore realizzato dal ghanese Wakaso. Sono seguiti cinquanta minuti di dominio da parte del Ghana, prima del pareggio di Bance al 60′. Il risultato di 1-1 non cambia, nonostante gli storici ragazzi del Burkina siano rimasti in dieci durante il secondo tempo supplementare per l’espulsione di Pitroipa (che salterà la Finale), uno dei leader di questa nazionale. Infine i calci di rigore, con un susseguirsi di emozioni incredibili. Il primo errore è del Ghana, poi arriva il turno del Burkina ed infine, l’errore decisivo è di Badu (centrocampista dell’Udinese e autore di un ottimo torneo) che regala la storia finale ai burkinabè.

    Il sogno continua… – Poco considerata ad inizio torneo, la Nazionale del Burkina Faso ha sorpreso tutti. Certo, il livello tecnico presente in squadra non è eccellente, ma come abbiamo scritto ad inizio articolo, il calcio non è solo tecnica! Adesso la Finalissima se la giocherà contro la Nigeria, che ha liquidato con un imponente 4-1 il Mali (dopo un’ora di gioco il risultato era un rotondo 4-0). Una sfida sulla carta impossibile per i burkinabè, così come lo era raggiungere l’ultimo step prima di alzare la Coppa!

    Burkina Faso – Uno stato di 15 milioni di abitanti, situato nella parte Occidentale dell’Africa, uno dei paesi più poveri di tutto il mondo, visto che la sua sopravvivenza è garantita dagli innumerevoli aiuti internazionali. Il calcio non è mai stato lo sport più popolare, ma nell’ultimo periodo ha avuto un considerevole incremento di notorietà. E’ alla sua prima Finale e questo evento porterà sicuramente importanti benefici sia in ambito sportivo, sia in quello economico. Certo, non diventerà lo stato più ricco dell’Africa, ma con i titoli nelle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, potrà iniziare a farsi conoscere anche oltre i confini africani.

    E allora, appuntamento a domenica per la Finale di Coppa d’Africa 2013 tra Nigeria e Burkina Faso. Dopo questa fantastica storia, il mio tifo sarà esclusivamente per il burkinabè. Poveri tecnicamente, ma dal cuore enorme!