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  • Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Per un piccolo comune come quello di Rizziconi ma in generale per tutto il meridione un fine settimana senza serie A è noioso, è un fine settimana senza aver nulla da fare. Ieri però è stata una domenica diversa, la Nazionale a Rizziconi per dar un segnale di speranza ad una terra troppo spesso flagellata dalla prepotenza della criminalità organizzata.

    L’evento nato alcuni fa da una intuizione di Don Luigi Ciotti a Bologna durante un convegno sull’etica e lo sport ha subito trovato il consenso di Cesare Prandelli e poi sposato appieno dalla Federazione cambiando per una volta il calendario degli impegni e prestandosi dunque ad un impegno sociale. La Nazionale a Rizziconi ha riportato entusiasmo in tutto il paese lasciando scontenti chi non ha potuto assistere all’allenamento azzurro per la mancanza di posti.

    Gli azzurri sul campetto di Rizziconi | ©Francesco Falleti/Il Pallonaro

    L’attesa è iniziata sin dalla mattina presto con i giovani della scuola calcio composti in attesa dei loro beniamini sulle nuove tribune per l’occasione colorate con i cappellini rossi, bianchi e verdi. Tante le autorità presenti dal Presidente della Ragione Giuseppe Scoppelliti a quello della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente della commissione contro la Ndrangheta Salvatore Magarò, il vescovo della Diocesi Oppido Palmi, mons. Luciano Bux ma la festa è tutta per loro, per gli azzurri, che arrivano alle 12:30 venendo accolti da un boato di gioia ed incredulità.

    La Nazionale a Rizziconi, allora è tutto vero! Da capitan Buffon, fino agli osannati Pirlo e Marchisio al “bad boy” Balotelli gli azzurri, spiazzati all’arrivo si calano poi nell’atmosfera regalando sorrisi e tanta passione. Con gli azzurri ma da ambasciatore per la Calabria, di quella Calabria che è riuscita ad imporsi c’era anche Ringhio Gattuso chiamato in causa proprio da Don Ciotti come più grande esempio dell’impegno e della determinazione per non esser preda semplice delle mafie.

    Pirlo porta palla durante il mini torneo | © Enzo Barresi/Il Pallonaro

    Prima del mini torneo organizzato da Prandelli, vinto per la cronaca dagli arancioni grazie ad un gran gol di Marchisio, proprio le parole di Don Ciotti sono state da stimolo per le coscienze toccando i tanti giovani sugli spalti ma anche gli stessi azzurri. Prandelli ha definito l’evento come “una giornata storica”, Marchisio “ci siamo sentiti piccoli” sono i significativi commenti della truppa azzurra tornati a Roma per preparare la partita contro l’Uruguay per l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia.

    A Rizziconi da domani si tornerà alla routine quotidiana ma siamo sicuri che nella testa dei presenti e nella loro memoria resterà per molto tempo le emozioni di una giornata di festa.

    Il video dell’intervento di Don Ciotti (canale youtube Inquietonotizie)
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    Qualche scatto della Nazionale a Rizziconi (altri scatti qui)

  • Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Una domenica speciale per la Nazionale a Rizziconi in campo per dar un calcio alla n’drangheta. I ragazzi di Prandelli atterrati questa mattina a Lamezia Terme si sono trasferiti in pulmann nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro dove da pochi minuti hanno iniziato l’allenamento. Grande entusiasmo intorno al campetto rimesso a nuovo per l’occasione per i beniamini azzurri.

    Presenti anche il calabrese Ringhio Gattuso in veste però di ambasciatore della Calabria nel mondo visti gli ormai noti problemi di salute. A rappresentare la Federazione c’è invece un “appesantito” Demetrio Albertini e il presidente Abete. E’ il giornalista di Rai Sport ad introdurre gli eventi e far da moderatore dando la parola ai vari ospiti. Presente il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico che ha consegnato ad Abete il pallone ufficiale dell’evento.

  • Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    La Nazionale a Rizziconi , Prandelli e gli azzurri scendono per la prima volta in Calabria, non per una delle solite amichevoli ma per un impegno civile, per dar un segnale di speranza ad un paese balzato troppo spesso alle cronache per “fatti di n’drangheta”. Cesare Prandelli e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno preso con impegno ed entusiasmo l’invito lanciato da Don Ciotti anima di “Libera” per scender fin nella Piana di Gioia Tauro e dar un calcio alla n’drangheta convincendo con la propria opera che può esistere un mondo diverso.

    Il campetto di Rizziconi ©inquietonotizie.it

    Rizziconi, un piccolo comune di circa 8000 anime ha subito accolto con entusiasmo l’evento e sopratutto i più piccoli, i bambini, che su quel terreno confiscato alla cosca Crea adesso giocano sognando proprio un futuro azzurro. Il tam tam organizzativo si è subito messo in moto e grazie alla Nazionale il comune è stato inserito nel Pon Sicurezza permettendo di recepire i fondi necessari a metter a nuovo il piccolo campetto che domenica mattina ospiterà l’allenamento di Balotelli e compagni.

    L’entusiasmo iniziale però adesso sembra aver lasciato spazio alla rabbia e alla rassegnazione, rabbia e rassegnazione che il popolo rizziconese vive ogni volta che la sua immagine viene sporcata dai soprusi delle famiglie egemoni nel territorio. Ieri mattina Rizziconi è tornata ancora una volta nelle prime pagine dei più grandi quotidiani nazionali e come spesso accade è stata dipinta per collusa, omertosa e incapace di rialzare la testa.

    A Rizziconi sanno cos’è la n’drangheta, ne vivono le conseguenze ogni giorno cercando comunque di andare avanti senza chinare il capo ma non ci stanno a finire ancora una volta, e questa volta in un giorno di festa, sbattuti sulle prime pagine come dei mostri. Per il paese l’arrivo della Nazionale è visto adesso come un incubo tanto che l’evento non potrà esser visto dall’intera cittadinanza ma limitato alle associazioni della cittadina.

    “Su quel campetto son cresciuti molti di noi” dicono in centro a Rizziconi e la “mancanza dell’erbetta è proprio dovuta all’eccessivo utilizzo”. Il campetto sul terreno confiscato ai Crea, adiacente allo “stadio”, è l’unico comunale dell’intero paese ed “è rimasto inutilizzato solo nel tempo (burocratico ndr) in cui i commissari prefettizi hanno deciso di non assegnare le concessioni” ci dice un altro ragazzo.

    Il focus dato da Don Ciotti e Prandelli all’evento sembre dunque non esser stato del tutto recepito quantomeno per quel che traspare nell’immagine data dagli organi di stampa.

  • Gattuso a Rizziconi con gli Azzurri

    Gattuso a Rizziconi con gli Azzurri

    La Nazionale di Prandelli il prossimo 13 Novembre, al ritorno dalla trasferta amichevole contro la Polonia, sarà a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria,  per un allenamento simbolico quanto importante sul un campetto situato su un terreno confiscato alla n’drangheta, con una presenza in più, che dà un significato ancora maggiore all’evento: Rino Gattuso. Il centrocampista rossonero, fuori dal calcio giocato dalla gara contro la Lazio per i noti problemi alla vista, che lo stanno tenendo in apprensione, non vuole mancare un’occasione così importante per la sua Calabria.

    Ringhio Gattuso | ©Claudio Villa/Getty Images
    Un Calabrese verace come Rino, testimonial della sua Regione, oltre che notoriamente legatissimo alle sue origini, non poteva, infatti, non presenziare alla prima manifestazione pubblica della Nazionale Italiana finalizzata a diffondere un chiaro messaggio contro la criminalità organizzata, contro l’arroganza, i soprusi e le violenze, rispondendo con la purezza dei bambini che giocano a calcio, permettendo loro di realizzare il sogno di incontrare sul campo i loro idoli del calcio. La manifestazione, infatti, nata a seguito di un’idea di don Luigi Ciotti e promossa dall’Associazione Libera, prevederà sugli spalti la presenza di oltre mille bambini, molti dei quali allievi della scuola calcio locale, che comprende oltre cento bambini fra 6 e 14 anni, che si allenano abitualmente su quel campo, confiscato nel 2003 alla n’drangheta, che assisteranno ad un mini torneo organizzato per l’occasione dal cittì Prandelli, che dividerà i suoi in quattro squadre, per creare maggiore interesse nell’allenamento degli Azzurri. Un’occasione di grande prestigio per la Calabria, per lanciare un messaggio fondamentale e che necessita ancora di esser ripetuto affinchè la lotta all’illegalità diventi un principio radicato e diffuso nella popolazione e, pertanto, è bene ribadire tali concetti con eventi di tal genere e con la presenza di personaggi amati dal grande pubblico.

  • La Nazionale a Rizziconi il 13 Novembre: ora è ufficiale

    La Nazionale a Rizziconi il 13 Novembre: ora è ufficiale

    Già da qualche mese la notizia era stata annunciata, con il sopralluogo degli uomini della Figc finalizzato ad accertarsi delle condizioni del campo e del contesto circostante: ora, la notizia è ufficiale. La Nazionale Italiana di Prandelli si allenerà a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, domenica 13 Novembre, prima dell’amichevole contro l’Uruguay.

    Il campetto di Rizziconi(RC) ©inquietonotizie.it
    Un evento importante per la Calabria, ma soprattutto per i suoi connotati più profondi: l’allenamento, infatti, avverrà su un campo di calcio sorto su un terreno confiscato alla n’drangheta. Ecco perchè i dirigenti della Figc hanno definito tale evento come una manifestazione di vicinanza alla Calabria, oltre che come un messaggio di solidarietà e di impegno civile nei confronti della popolazione calabrese, che vive quotidianamente la problematica della lotta alla criminalità organizzata. Inoltre, nel corso dell’allenamento, gli Azzurri giocheranno un’ amichevole con alcuni ragazzi di Rizziconi, ma i dettagli dell’ “evento” saranno definiti nei prossimi giorni, con la collaborazione delle forze dell’ordine e del Prefetto. Per ora, comunque, non si può non considerare positivamente tale iniziativa, dai contenuti di assoluto rilievo: un gesto semplice nella sua realizzazione ma dal significato di assoluto spessore.