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  • Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Europa League: bene Milan e Lazio, fuori Napoli ed Atalanta

    Le gare di ritorno dei sedicesimi di Europa League hanno emesso i verdetti e l’Italia si trova con il proprio contingente dimezzato verso gli ottavi.

    La Lazio, trascinata da Super Ciro Immobile, ribalta agevolmente lo 0-1 dell”andata e con un netto 5-1 si sbarazza della Steaua Bucarest. 

    Il Napoli di Sarri riesce a battere 2-0 il Lipsia in Germania ma, a causa del tonfo casalingo per 3-1 di 7 giorni fa, è costretto a salutare l’Europa League.

    Il Milan viaggia sul velluto, agevolato del 3-0 dell’andata, e ottiene il passaggio agli ottavi di finale conquistando il successo anche a San Siro, l’uno a zero finale è deciso dal gol di Borini nel primo tempo.

    Beffa tremenda per l’Atalanta che con Toloi passa subito in vantaggio contro il Borussia Dortmund ed in virtù del 2-3 dell’andata assapora il passaggio del turno. Al 82° però arriva la doccia gelata firmata da Schmelzer che fissa il risultato sul 1-1 e qualifica i tedeschi agli ottavi.

    Veniamo al racconto delle gare.

    Tutto facile per la Lazio che sistema la pratica Steaua Bucarest già nel primo tempo. Pronti via e la Lazio prima costruisce ma non concretizza poi al 7° passa con Immobile che controlla l’assist di Lulic e gira in porta. I biancocelesti potrebbero raddoppiare subito ma Immobile e Felipe Anderson non trovano il tocco vincente. Al 26° Caceres esce per infortunio, entra Bastos. E’ proprio il neoentrato a siglare il 2-0 al 35° di testa su azione da corner. Al 43° Felipe Anderson crea ed Immobile ringrazia per la doppietta che vale il 3-0.

    Nella ripresa bastano 6 minuti a Felipe Anderson per calare il Poker biancoceleste. La reazione degli ospiti si limita al palo colpito da Coman al 55°. Al 71° arriva anche la tripletta per Immobile che sigla il 5-0 ancora una volta su assist di Felipe Anderson. Il gol di Gnohere ad otto minuti dal termine, con un pizzico di fortuna perché la parata in uscita di Strakosha colpisce l’attaccante ospite e s’infila, rende solo un pizzico meno amaro il K.o. della Steaua. La Lazio stravince e vola agli ottavi di Europa League.

    LAZIO – STEAUA BUCAREST 5-1 (7°, 43°, 71° Immobile (L), 35° Bastos (L), 51° Felipe Anderson (L), 82° Gnohere (S))

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, de Vrij, Caceres (26° Bastos); Basta, Parolo, Leiva, Luis Alberto (67° Murgia), Lulic; Felipe Anderson (84° Caicedo); Immobile.

    Allenatore: Inzaghi.

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Vlad; Benzar, Gaman (60° Balasa), Planic, Morais; Nedelcu (46° Filip), Teixeira; Man, Budescu, F. Tanase (46° Coman); Gnohere.

    Allenatore: Dica.

    Arbitro: Vinčić.

    Ammoniti: Basta (L), Immobile (L).

     

    Il Napoli si presenta a Lipsia con un’impresa da compiere, vincere con tre gol di scarto. La partenza è favorevole ai tedeschi con Tonelli che rischia l’autogol deviando sulla traversa la conclusione di Sabitzer. Poco dopo la mezz’ora però i partenopei passano con Zielinski bravo a siglare il tap-in vincente dopo la respinta di Gulacsi su tiro di Insigne. Si va al riposo con gli azzurri in vantaggio.

    Nella ripresa il Lipsia prova a rendersi pericoloso con Werner e Poulsen, ben neutralizzati da difesa e Reina. Il Napoli prova a spingere, la difesa di casa tiene, sino al 86° quando Insigne si fionda su un perfetto cross di Callejon e gira in rete il raddoppio. E’ troppo tardi nei restanti 8 minuti, 4 sono stati quelli di recupero, gli azzurri non riescono a creare i presupposti per il gol qualificazione. Finisce 2-0 per la squadra di Sarri che saluta l’Europa League e può solo mangiarsi le mani per l’atteggiamento troppo rinunciatario dell’andata al San Paolo.

    LIPSIA – NAPOLI 0-2 (33° Zielinski, 86° Insigne)

    Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Konatè, Upamecano, Bernardo; Sabitzer, Kampl, Demme, Bruma (74° Forsberg); Poulsen (91° Ilsanker), Werner (85° Augustin)

    Allenatore: Hasenhuttl.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Albiol, Mario Rui (67° Hysaj); Allan, Diawara (82° Jorginho), Hamsik (65° Callejon); Zielinski, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Tonelli (N), Poulsen (L), Zielinski (N), Kampl (L), Sabitzer (L), Augustin (L).

     

    L’Atalanta parte subito forte alla ricerca del gol qualificazione e lo trova al 11° con Toloi bravo a farsi trovare pronto su azione di corner. La reazione del Borussia Dortmund non si vede ed i gialloneri provano a rendersi pericolosi nel finale di un primo tempo che si chiude sul 1-0.

    Nella ripresa sono ancora i nerazzurri a provarci ma Ilicic non ha la “cattiveria” vista all’andata e non riesce a trovare il raddoppio. Gli uomini di Gasperini rischiano poco o nulla e al 80° avrebbero anche la palla del K.o. ma Gomez si fa respingere la conclusione da Burki. Berisha si salva su Schurrle ma poi al 83° commette un errore gravissimo non trattenendo una conclusione non irresistibile di Reus, sul pallone si avventa Schmelzer che da due passi firma il pari, gela tutti i tifosi della Dea e spegne il sogno dell’Atalanta di raggiungere gli ottavi di Europa League. 

    ATALANTA – BORUSSIA DORTMUND 1-1 (11° Toloi (A), 83° Schmelzer (B))

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi (88° Cornelius), Caldara, Masiello; Hateboer, de Roon (87° Petagna), Freuler, Spinazzola; Cristante; Iličić, Gomez.

    Allenatore: Gasperini.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszczek, Sokratis, Toprak, Toljan (46° Schmelzer); Sahin, Dahoud (82° Isak); Pulisic (59° Reus), Gotze, Schurrle; Batshuayi.

    Allenatore: Stoger.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Sokratis (B), Hateboer (A), Spinazzola (A), Piszczek (B), Burki (B)

     

    Gattuso, forte della vittoria per 3-0 in trasferta all’andata, effettua un po’ di turnover. Ad inizio gara gli ospiti provano ad essere insidiosi ma alla prima vera giocata il Milan passa: minuto 21, Cutrone si veste da assist man e serve a Borini la palla che con un perfetto inserimento si fa trovare pronto e segna. I rossoneri controllano bene il match, a parte un paio di errori di Locatelli che potrebbero agevolare gli ospiti che però non sfruttano, al riposo si va sul 1-0.

    Nel secondo tempo, con la qualificazione ormai completamente in ghiaccio, le emozioni latitano, la squadra di Gattuso gestisce bene e porta a casa la vittoria.

    MILAN – LUDOGORETS 1-0 (21° Borini)

    Milan (4-3-3): A. Donnarumma; Rodriguez, Romagnoli (74° Bonucci), Zapata, Abate; Montolivo, Locatelli, Kessie (56° Mauri); Cutrone (56° Kalinic), André Silva, Borini.

    Allenatore: Gattuso.

    Ludogorets (4-2-3-1): Broun; Natanel, Moti, Terziev, Cicinho; Anicet (82° Dyakov), Goralski; Wanderson, Marcelinho (63° Campanharo), Misidjan (71° Lukoki); Swierczok.

    Allenatore: Dimitrov.

    Arbitro: Mallenco.

    Ammoniti: Goralski (L), Bonucci (M)

  • Europa League: Milan alla grande, cadono Atalanta, Lazio e Napoli

    Europa League: Milan alla grande, cadono Atalanta, Lazio e Napoli

    La serata di Europa League ha lasciato un sapore agrodolce, se da una parte il Milan ha praticamente messo in ghiaccio la qualificazione con un secco 3-0 in trasferta con il Ludogorets, dall’altra Atalanta, a Dortmund con il Borussia, il Napoli, in casa contro il Lipsia e la Lazio, in trasferta a Bucarest con la Steaua, hanno incassato 3 sconfitte.

    Tre sconfitte giunte in tre modi diversi, l’Atalanta ha disputato a tratti una grandissima partita al Signal Iduna Park, è andata sotto, ha saputo ribaltarla con un super Ilicic ma poi è caduta sotto i colpi della doppietta dello scatenato Batshuaiy che al 91° ha trovato il gol del definitivo 3-2, niente è compromesso ovviamente, sopratutto vista l‘Atalanta dei primi 20 minuti della ripresa, al ritorno sarà dura ma non certamente impossibile.

    BORUSSIA DORTMUND – ATALANTA 3-2 (30° Schurrle (B); 51°, 56° Ilicic (A), 65°, 91° Batshuayi (B))

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Burki; Piszcek, Sokratis, Toprak, Toljan; Castro, Weigl (81° Dahoud ); Pulisic (85° Isak), Reus (62° Gotze), Schurrle; Batshuayi.

    Allenatore: Stoger

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara (85° Palomino), Masiello; Hateboer, de Roon, Freuler, Spinazzola; Cristante; Ilicic (88° Petagna), Gomez (76° Gosens)

    Allenatore: Gasperini

    Arbitro: Stefanski

    Ammoniti: Piszczek (B), Weigl (B), Cristante (A), Hateboer (A), Schurrle (B), Batshuayi (B).

     

    Tutto facile per il Milan che a casa del Ludogorets soffre un po’ l’intraprendenza iniziale dei padroni di casa ma respinti gli assalti prende in mano il gioco e passa con il gol di Cutrone al 45°. Nella ripresa il Ludogorets prova a trovare il pari e ci va vicino con una traversa colpita da Dyakov. I rossoneri però hanno un Cutrone in più ed il giovane attaccante del Milan al 62° torna protagonista procurandosi il rigore che Rodriguez trasforma per il 2-0. Nel recupero c’è gioia anche per Borini che fissa il risultato su un comodo tre a zero in vista del ritorno tra 7 giorni a San Siro.

    LUDOGORETS – MILAN 0-3 (45° Cutrone, 63° rig. Rodriguez , 92° Borini)

    Ludogorets (4-2-3-1): Renan ; Cicinho , Plastun , Moti , Sasha ; Anicet , Dyakov ; Lukoki (81° Kovachev), Marcelinho (78° Campanharo), Vura ; Swierczok (46° Wanderson).

    Allenatore: Dimitrov.

    Milan (4-3-3): Donnarumma ; Abate (60° Rodriguez), Bonucci, Romagnoli, Calabria; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (65° André Silva), Calhanoglu (75° Borini).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Abate (M), Lukoki (L)

     

    Brutto k.o. per la Lazio di Simone Inzaghi che prosegue il momento no in campionato, con una sconfitta in Romania. I biancocelesti nel primo tempo si adattano al ritmo lento imposto dalla Steaua Bucarest e al 29° dopo una palla persa in attacco, subiscono il contropiede finalizzato da Gnohere per il gol del 1-0. La Lazio prova ad alzare i ritmi ma non va oltre ad una traversa colpita nel finale di tempo. Nella ripresa, anche grazie ai cambi offensivi, gli uomini di Inzaghi costruiscono più occasioni ma a causa di una certa imprecisione non riescono a trovare il pareggio. All’Olimpico servirà più concretezza ma il passaggio del turno è possibile.

    STEAUA BUCAREST – LAZIO 1-0 (29° Gnohere)

    Steaua Bucarest (4-2-3-1): Vlad; Benzar, Gaman, Planic, Morais; Pintilii (46° Teixeira), Nedelcu; Man, Budescu, F.Tanase (58° Coman); Gnohere (81° C.Tanase).

    Allenatore: Dica.

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Bastos, Luiz Felipe, Caceres; Basta, Murgia, Leiva, Milinkovic-Savic, Lukaku (74° Lulic); Nani (55° Felipe Anderson), Caicedo (55° Immobile).

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Aytekin.

    Ammoniti: Pintilii (S), Vlad (S), Gaman (S), Milinkovic-Savic (L), Caceres (S), Lukaku (L), Luiz Felipe (L), Immobile (L).

     

    La delusione più grande della serata arriva dal San Paolo, con il Napoli di Sarri che dopo aver trovato il gol del vantaggio con Ounas nei primi minuti della ripresa, poi cade sotto i colpi di un Lipsia che alzati i ritmi, prima trova il pari con Werner, poi si porta addirittura in vantaggio con un contropiede finalizzato da Bruma e poi nel finale arrotonda sul 3-1 ancora con Werner. Al ritorno in Germania gli azzurri dovranno compiere una vera e propria impresa, cercando di vincere con tre gol di scarto o con due, ma segnandone almeno quattro.

    NAPOLI – LIPSIA 1-3 (52° Ounas (N), 61°, 91° Werner (L), 74° Bruma (L))

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Tonelli, Koulibaly, Hysaj (53° Mario Rui); Rog, Diawara, Hamsik (53° Insigne); Ounas (60° Allan), Callejon, Zielinski.

    Allenatore: Sarri.

    Lipsia (4-4-2): Gulacsi; Laimer, Orban, Upamecano, Klostermann; Sabitzer, Kampl, Keita (86° Demme), Bruma (79° Forsberg); Poulsen (81° Augustin), Werner.

    Allenatore: Hasenhuttl.

    Arbitro: Artur Dias.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Mario Rui (N)

     

  • L’Atalanta trova il Dortmund, bene Milan, Lazio e Napoli

    L’Atalanta trova il Dortmund, bene Milan, Lazio e Napoli

    L’urna di Nyon ha sorriso a 3 italiane su 4, se Milan, Lazio e Napoli hanno pescato avversari sulla carta non impossibili da affrontare, l’Atalanta si troverà contro il sempre temibile Borussia Dortmund. 

    La sfida tra Italia e Germania proseguirà con Napoli-Lipsia, per la Lazio di Inzaghi ci saranno i rumeni dello Steaua Bucarest mentre il Milan giocherà contro i bulgari del Ludogorets.

    Dopo aver vinto il girone che prevedeva Everton e Lione, l’Atalanta si trova quindi nuovamente contro un’altra big europea del calibro del Borussia Dortmund.

    I gialloneri non attraversano un momento positivo in campionato, tant’è che è appena arrivato l’esonero del tecnico Bosz, ed in Champions hanno chiuso al terzo posto il proprio girone con soli due pareggi conquistati contro l’Apoel, fatta questa premessa c’è da dire che per i bergamaschi non è stato un sorteggio semplice. Aubameyang, Reus, Pulisic, Gotze, sono nomi che possono metter paura. La compagine di Gasperini però dovrà affrontare i tedeschi con la stessa sfrontatezza e la voglia di stupire vista nei gironi, se così sarà allora le possibilità di passare il turno aumenteranno.

    Il Napoli, retrocesso dalla Champions, si troverà di fronte un’altra squadra proveniente dalla massima competizione europea, il Lipsia. La squadra tedesca, autrice di un vero e proprio miracolo nella scorsa edizione della Bundesliga dove è arrivata 2°, è giunta terza nel girone alle spalle di Besiktas e Porto. Il bomber Timo Werner, il fantasioso svedese Forsberg ed il guineano Naby Keita sono i tre nomi su cui la squadra di Sarri dovrà prestare maggior attenzione.

    A Lipsia è legato un bel ricordo per il Napoli, nella coppa Uefa 1988/89 i partenopei guidati da Diego Armando Maradona si trovarono contro nei sedicesimi la Lokomotiv Lipsia. Gli azzurri passarono il turno e poi andarono a conquistare proprio quel trofeo.

    Ci sarà il Ludogorets sul cammino verso la finale di Lione del Milan. La squadra bulgara, arrivata seconda nel proprio girone alle spalle del Braga, conta su un gruppo di brasiliani ma non ha punte di diamante in grado di creare grosse difficoltà ai rossoneri, certo gli uomini di Gattuso non dovranno sottovalutare l’ostacolo e cercare così di proseguire la tradizione che vede il Milan sempre qualificato contro squadre bulgare.

    Infine veniamo alla Lazio che, dopo aver vinto in scioltezza il proprio girone di Europa League, nei sedicesimi di finale si troverà contro la Steaua Bucarest. Squadra di grande tradizione storica che però non è più tra le grandi dell’elite del calcio europeo. Eliminata nei preliminari Champions, la Steaua è giunta seconda nel proprio gruppo di Europa League con 10 punti alle spalle del Viktoria Plzen. Non ci sono vere e proprie stelle, nella rosa emergono l’attaccante Gnohere, il giovane centrocampista rumeno Florin Tanase, l’ex Inter Alibec ed il giovanissimo attaccante classe ’98 Dennis Man. Tutto sommato quindi anche i biancocelesti possono sorridere, la Steaua non va sottovalutata ma certamente non pare scoglio insormontabile.

    Nelle altre gare dei sedicesimi spiccano sfide interessanti come Celtic-Zenit, Lione-Villarreal e Real Sociedad-Salzburg. Sorteggi sulla carta fortunati per l’Atletico Madrid di Simeone e l’Arsenal di Wenger che sfideranno rispettivamente i danesi del Copenhagen e gli svedesi dell’Ostersund.

     

     

  • Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Napoli addio Champions, gli azzurri scendono in Europa League

    Il Napoli, sconfitto per 2-1 in casa del Feyenoord, saluta la Champions League e scivola in Europa League.

    In realtà, anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar in casa contro il Manchester City, agli uomini di Sarri non sarebbe nemmeno bastato il successo contro gli olandesi per andare a giocarsi gli ottavi Champions.

    Un’eliminazione che brucia e che molto probabilmente il Napoli può imputare al ko nella prima partita giocata e persa a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk. 

    Dopo quella al San Paolo in campionato contro la Juventus arriva per gli uomini di Sarri la seconda sconfitta consecutiva che va a certificare un momento di appannamento dei partenopei che però adesso devono riordinare le idee, cancellare i momenti negativi e ripartire in campionato e perché no, provare a conquistare l’Europa League, che sarà meno prestigiosa della Champions ma che rimane sempre un importante competizione.

    Veniamo al racconto della gara degli azzurri.

    Pronti via e nemmeno il tempo di prendere le misure che il Napoli trova subito il vantaggio, calcio di punizione messo in mezzo da Diawara, un paio di sponde permettono a Zielinski da due passi di calciare in rete il pallone. Gli uomini di Sarri tengono il pallino del gioco, la reazione del Feyenoord è sterile. I ritmi si mantengono bassi, al Napoli va bene così mentre gli olandesi non sembrano in grado di creare problemi, anzi è Mertens che al 19° ha la palla del 2-0 ma Vermeer salva. Passa un minuto ed arriva la chance anche per Callejon ma la difesa del Feyenoord salva. Al 26° si vedono per la prima volta i padroni di casa con la conclusione di Toornstra che però termina sull’esterno della rete. Da Kharkiv arriva la notizia del vantaggio dello Shakhtar e il Napoli pare accusare il colpo tant’è che al 33° arriva il pari con il colpo di testa vincente di Jorgensen. Il pareggio carica i padroni di casa che un minuto dopo vanno vicini al gol del vantaggio, la conclusione di Jorgensen è deviata in corner. Le brutte notizie non si fermano, in contemporanea al 1-1 di Jorgensen arriva anche il raddoppio dello Shakhtar sul Manchester City. Gli azzurri non riescono a creare più niente, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte con gli stessi 22 uomini in campo. I primi 5 minuti scorrono via su ritmi bassissimi, ma la situazione psicologica è totalmente diversa rispetto al primo tempo, ora stanno bene agli olandesi. Oltre ad un tiro di Hamsik da una parte ed uno di Boetius dall’altra, non si vede niente di pericoloso nei dieci minuti iniziali della seconda frazione. Sarri prova a cambiare qualcosa, entrano Rog e Mario Rui ma le cose non sembrano cambiare, probabilmente anche perché da Kharkiv non arrivano ulteriori notizie. Rog ci mette quantomeno impegno ed il suo tiro da lontano al 74° esce non di molto. Anche Ounas ci tiene a mettersi in mostra, al 76° dopo una buona giocata serve un bel pallone a Mertens che però si fa anticipare in corner. Al 83° Vilhena prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Al 91° arriva anche la beffa definitiva, su azione di corner St Juste si fa trovare pronto da due passi e segna il gol del 2-1. Finisce così, il Napoli dice addio alla Champions League e lo fa pure con una sconfitta.

     

    FEYENOORD – NAPOLI 2-1 (2° Zielinski (N), 33° Jorgensen (F), 91° St Juste (F))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer, Nieuwkoop (76° St Juste), Van Beek, Tapia, Malacia; S.Amrabat, Toornstra, Vilhena;  Berghuis (72° Larsson), Jorgensen, Boetius.

    Allenatore: van Bronckhorst.

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio (64° Mario Rui), Albiol, Koulibaly, Hysaj; Allan (60° Rog), Diawara, Hamsik; Callejon (74° Ounas), Mertens, Zielinski.

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Oliver.

    Ammoniti: Mertens (N), St Juste (F)

    Espulsi: Vilhena (F)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Liverpool travolge 7-0 lo Spartak Mosca e conquista il primo posto nel girone, secondo arriva il Siviglia che pareggia 1-1 a Maribor. In Europa League scende lo Spartak. Nel girone G il Besiktas, già primo, vince 2-1 a Lipsia. I tedeschi si devono accontentare dell’Europa League perché al secondo posto si piazza il Porto che strapazza 5-2 il Monaco. Nel gruppo H, dove i primi due posti erano già decisi, il Tottenham batte 3-0 l’Apoel ed il Real Madrid s’impone 3-2 sul Borussia Dortmund, alla luce di questi risultati in Europa League vanno i tedeschi.

     

  • Un gioiello di Insigne tiene vive le speranze Champions del Napoli

    Un gioiello di Insigne tiene vive le speranze Champions del Napoli

    Una prodezza di Lorenzo Insigne sblocca il risultato ad inizio ripresa togliendo tutte le paure al Napoli che poi dilaga e batte lo Shakthar per 3-0 grazie alle reti di Zielinski e Mertens negli ultimi dieci minuti.

    Successo netto e pesante quello della squadra di Sarri che dopo una prima frazione di gioco non eccelsa, è uscita alla grande nella ripresa ed ha conquistato i 3 punti che tengono ancora tutto aperto per il passaggio agli ottavi di Champions League.

    Tutto si deciderà nell’ultima gara, il Napoli dovrà andare a vincere in casa del Feyenoord e sperare nel contemporaneo successo del Manchester City, vincente per 1-0 questa sera con gli olandesi, in casa dello Shakhtar Donetsk. Certamente una combinazione complicata ma non impossibile da realizzarsi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Pronti via ed il Napoli ha subito una buona occasione ma Pyatov è bravo in uscita bassa a chiudere sull’inserimento di Callejon. La risposta ucraina arriva al 5° con una conclusione di Taison alta non di molto. Al 10° brutta palla persa da Diawara ma per fortuna degli azzurri Taison da buona posizione spreca, calciando a lato. Il Napoli prova a fare la partita ma il buon pressing e l’attenta difesa degli ucraini non concede chance ai padroni di casa. Al 28° gran filtrante di Hamsik per Insigne, l’attaccante napoletano lascia partire il suo classico tiro a giro ma Pyatov si esibisce in una gran parata. Anche in quest’occasione la risposta dello Shakhtar è immediata e Reina è bravo a respingere in corner la conclusione di Marlos, che si era ben liberato in area. Nei restanti minuti gli uomini di Sarri non riescono a creare alcuna occasione ed il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 in campo, il Napoli pare più aggressivo nei primi minuti e le uscite dello Shakhtar non sono così limpide come nella prima frazione. Il Napoli insiste ma non riesce a sfondare, serve quindi al 56° un gioiello di Insigne da fuori area, con la palla che s’infila sotto l’incrocio, per sbloccare la gara. La reazione dello Shakhtar non è poi così veemente e la difesa partenopea non corre grossi rischi. Al 69° la difesa ucraina si addormenta, Mertens serve un cioccolatino a Zielinski ma il polacco a porta vuota calcia alto. Il Napoli tiene palla attacca e crea anche qualche buona occasione ma la spreca. Al 80° Zielinski si fa perdonare il precedente errore, girando in gol il perfetto assist di Mertens. Al 83° arriva anche la soddisfazione personale per Mertens che da due passi, di testa, segna dopo la parata di Pyatov sul colpo di testa di Albiol. La gara in pratica finisce qua, lo Shakhtar è al tappeto, il Napoli fa scorrere serenamente i minuti che rimangono e tiene ancora viva la speranza qualificazione agli ottavi di Champions.

     

    NAPOLI – SHAKHTAR DONETSK 3-0 (56° Insigne, 80° Zielinski, 83° Mertens)

    Napoli (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Chiriches, Hysaj; Zielinski (86° Mario Rui), Diawara, Hamsik (77° Rog); Callejon, Mertens, Insigne (65° Allan).

    Allenatore: Sarri.

    Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov; Butko, Ordets, Rakitskyy, Ismaily; Fred, Stepanenko (70° Patrick); Marlos (79° Dentinho), Taison, Bernard; Ferreyra

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: Maggio (N), Chiriches (N), Ismaily (S), Ferreyra (S), Reina (N)

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata il Liverpool si fa rimontare dal 3-0 al 3-3 in casa del Siviglia e anche a causa del contemporaneo pareggio 1-1 tra Spartak Mosca e Maribor, tiene aperta la corsa qualificazione, sarà decisiva l’ultima giornata che vedrà in campo gli inglesi contro i russi e il Siviglia in casa del già eliminato Maribor. Il Besiktas pareggia 1-1 con il Porto e si prende la vetta matematica del girone, i portoghesi vengono agganciati al secondo posto dal Lipsia, vincitore per 4-1 a Montecarlo, Monaco già fuori da tutto. Già tutto deciso nel gruppo H, al Real Madrid non basta la goleada per 6-0 in casa del Apoel, il contemporaneo successo del Tottenham a Dortmund permette agli inglesi di assicurarsi il primo posto del girone, Borussia ed Apoel, appaiate a quota 2 si disputeranno il posto in Europa League.

  • Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Troppo Manchester City, il Napoli cade anche al San Paolo

    Nella notte del San Paolo il Napoli di Maurizio Sarri cade nuovamente contro il Manchester City di Guardiola.

    Gli azzurri, nonostante una buona partenza, commettono alcuni errori, un paio di distrazioni in marcatura su corner, palle sbagliate che hanno innescato i contropiedi del City, che poi si dimostrano decisivi ai fini del risultato.

    Contro questo Manchester City non si può sbagliare nemmeno il minimo dettaglio, adesso la strada verso gli ottavi per il Napoli si fa durissima, serviranno due successi contro Shakhtar e Feyenoord, ma potrebbero non bastare se il City non battesse gli ucraini nell’ultimo turno.

    Veniamo al racconto della gara del San Paolo.

    Il Napoli, scottato dalla partenza shock della gara di andata, non sbaglia l’approccio e giocando il proprio calcio, cerca di mettere in difficoltà la squadra di Guardiola. Al 21° una splendida combinazione tra Mertens ed Insigne mette quest’ultimo davanti alla porta, l’attaccante napoletano non sbaglia e gli azzurri si portano in vantaggio. Sembra che solo un evento negativo possa rovinare la serata degli uomini di Sarri e questo purtroppo si concretizza con l’infortunio di Ghoulam al minuto 31°. Passano solo 3 minuti ed il City prima spaventa il San Paolo con un gran contropiede, passano però pochi istanti e dopo una azione da corner, Otamendi svetta libero in area e pareggia. Il gol è una botta psicologica tremenda per il Napoli e solo la traversa nega a Stones il gol del 2-1, si va al riposo sul pareggio.

    Ad inizio ripresa Stones, ancora di testa, colpisce di nuovo la traversa ma stavolta la palla sbatte aldilà della linea per il vantaggio del Manchester City. Il gol però stavolta dà la scossa giusta, prima Insigne centra la traversa al minuto 56° poi al 62° Albiol, colpito da Sane, conquista il calcio di rigore che Jorginho trasforma. Il San Paolo si rianima, cerca di dare tutta la spinta possibile ai propri ragazzi, Callejon spreca una bella occasione al 68° ed un minuto dopo il Napoli si fa trovare impreparato dinanzi ad una veloce ripartenza di Sane, Maggio ed Hysaj provano a salvare il salvabile ma la palla finisce ad Aguero che è glaciale davanti a Reina, Manchester City di nuovo avanti. Questa volta la reazione non si vede, Bernardo Silva al 89° avrebbe la palla del poker ma Reina si salva. Al 92° però nuovo errore del Napoli a metà campo che innesca il contropiede ben finalizzato da Sterling, finisce 4-2, ora per il Napoli, nel girone di Champions, si fa durissima.

     

    NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-4 (21° Insigne (N), 31° Otamendi (M), 48° Stones (M), 62° rig. Jorginho (N), 69° Aguero (M), 92° Sterling (M))

    Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam (31° Maggio); Allan (75° Rog), Jorginho (82° Ounas), Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Manchester City (4-2-3-1): Ederson; Danilo, Stones, Otamendi, Delph; Fernandinho, Gundogan (71° David Silva); Sterling, De Bruyne, Sane (90° Gabriel Jesus); Aguero (76° Bernardo Silva).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Otamendi (M), Mertens (N), Koulibaly (N)

     

    I risultati di serata di Champions League | © Uefa.com

    Nelle altre gare di serata, tonfo del Real Madrid che esce sconfitto per 3-1 in casa del Tottenham ma il ko è meno grave del previsto perchè il Borussia Dortmund non va oltre al 1-1, in casa, contro l’APOEL. Il Liverpool batte 3-0 il Maribor e si prende la vetta di un girone equilibratissimo che vede in corsa anche Siviglia e Spartak con gli spagnoli vincitori per 2-1 sui russi. Il Besiktas con il pareggio 1-1 contro il Monaco fa un piccolo passettino verso la qualificazione, intanto il Porto batte 3-1 il Lipsia e lo scavalca al secondo posto del girone.

  • Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Mezz’ora di City stellare, il Napoli si sveglia tardi

    Un Manchester City devastante per almeno 30 minuti travolge il Napoli che poi si sveglia nella ripresa e dopo aver accorciato le distanze, con Diawara dal dischetto, sogna il pareggio.

    Guardando la prima mezz’ora è il City ad aver rimpianti, gli uomini di Guardiola avrebbero potuto portarsi sul 4-0, dopo aver timbrato per 2 volte in 13 minuti. Passata la sfuriata Citizens il Napoli ha avuto una prima occasione per riaprirla, ma Mertens ha fallito il rigore, poi nella ripresa con l’ottimo inserimento di Allan a centrocampo e la grinta di Ghoulam, ha segnato il gol del 1-2 e ha spinto costringendo i padroni di casa a cercare di perder tempo nei minuti di recupero portando il pallone verso la bandierina.

    Arriva così il secondo ko in 3 giornate nel girone di Champions League del Napoli e anche a causa del contemporaneo successo dello Shakhtar, 2-1 in casa del Feyenoord, costringerà i partenopei a giocarsi il tutto per tutto nelle prossime tre gare. Al San Paolo col City, nel prossimo turno, fare risultato sarebbe fondamentale per non arrivare alle ultime due gare con le spalle al muro.

    Veniamo al racconto della gara.

    La partenza è quella che ci si attende con il City a far possesso palla, con molta calma e con il Napoli chiuso e pronto anche a far pressing ad inizio azione.

    Passano solo 8 minuti ed il City la sblocca, David Silva dal fondo mette una palla indietro rasoterra, Walker colpisce ma trova Koulibaly sulla traiettoria, il pallone torna a Sterling che con la porta spalancata segna il gol del 1-0. I citizens non calano il ritmo ed Hysaj con gran difficoltà salva in corner dopo una gran giocata di Gabriel Jesus. Il Napoli abbozza una reazione ma al 13° viene punito nuovamente, rasoterra preciso di De Bruyne che trova solo, soletto Gabriel Jesus sul secondo palo, il brasiliano deve solo spingere dentro il 2-0.

    Il Napoli prova a dare continuità alla propria azione ma le punte di Sarri non riescono a creare problemi alla retroguardia del City. AL 25° altra ripartenza micidiale del Manchester City, la palla arriva a De Bruyne che calcia benissimo dal limite ma centra in pieno la traversa. Al 27° il tris sembra fatto, Gabriel Jesus calcia in caduta, da dentro l’area piccola, ma Reina prima e Koulibaly poi salvano sulla linea. Al 36° un errore di Delph spianerebbe la strada a Mertens ma il belga fa la scelta sbagliata e la difesa di Guardiola salva in fallo laterale. Al 38° la gara si potrebbe riaprire, Albiol viene cinturato da Walker, l’arbitro fischia rigore ma Mertens calcia male ed Ederson respinge. Il primo tempo si chiude con un Napoli più preciso e più deciso anche se al 44° Reina è costretto a salvare su Gabriel Jesus.

    Il secondo tempo riparte senza cambi e con lo stesso copione, possesso palla e ripartenze veloci del City, ma gli uomini Sarri sono più aggressivi e cercano un pressing più intenso. I partenopei non riescono ad esser precisi negli ultimi metri e per questo Ederson non è costretto ad intervenire. Al 56° tegola per Sarri, Insigne si ferma e chiede il cambio, dentro Allan. Un po’ per merito del Napoli, un po’ forse per scelta, il Manchester City gioca a ritmi bassi ma quando decide di accelerare mette sempre paura alla retroguardia ospite. Il possesso palla del City però è eccessivo e al 64° il Napoli ruba palla, Hamsik va a calciare a botta sicura ma trova sulla sua strada Stones che salva in corner. Al 73° altro rigore per il Napoli, questa volta procurato da uno slalom speciale di Ghoulam e trasformato da Diawara, 1-2. I partenopei provano a crederci e la partita rimane sul filo dell’equilibrio. Gli ultimi minuti vedono le due squadre stanche ed i Citizens abili a far scorrere il tempo portandosi la palla verso la bandierina. Finisce 2-1 per il Manchester City, il Napoli si sveglia tardi, non basta il gol di Diawara, arriva la seconda sconfitta nel girone di Champions League.

     

    MANCHESTER CITY – NAPOLI 2-1 (8° Sterling (M), 13° Gabriel Jesus (M), 73° rig. Diawara (N))

    Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Otamendi, Delph; De Bruyne, Fernandinho, David Silva (75° Gundogan); Sterling (69° Bernardo Silva), Gabriel Jesus (86° Danilo), Sané

    Allenatore: Guardiola.

    Napoli (4-3-3):  Reina; Hysaj (69° Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski, Diawara, Hamsik (78° Ounas); Callejon, Mertens, Insigne (56° Allan).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Walker (M), De Bruyne (M), Fernandinho (M), Maggio (N)

    I risultati di serata in Champions League | © UEFA.com

    Nelle altre gare di serata pareggio per 1-1 al Bernabeu tra Real Madrid e Tottenham, nello stesso girone non ne approfitta il Borussia Dortmund fermato sul 1-1 in casa dell’Apoel. Continua la corsa a punteggio pieno del Besiktas che vince 2-1 in casa del Monaco, successo anche per il Lipsia 3-2 sul Porto. Goleade per Spartak Moska, 5-1 in casa sul Siviglia, e del Liverpool addirittura 7-0 in trasferta a Maribor.

  • Grazie al trio delle meraviglie il Napoli sconfigge il Feyenoord

    Grazie al trio delle meraviglie il Napoli sconfigge il Feyenoord

    Insigne, Mertens, Callejon è questa la formula magica che permette al Napoli di Maurizio Sarri di battere 3-1 il Feyenoord e riportarsi ampiamente in corsa nel girone di Champions League.

    L’impegno non è parso impossibile, il Feyenoord pieno di assenze è parso davvero poca cosa ma il Napoli aveva il compito di vincere e lo ha fatto in piena sicurezza, sbloccando praticamente subito la gara e sfruttando gli errori difensivi degli olandesi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Il Napoli, desideroso di cancellare il ko subito all’esordio in casa dello Shakhtar, parte subito forte e trova il vantaggio dopo solo 7 minuti grazie ad Insigne che dopo un’azione personale, lascia partire il tiro vincente che s’infila alle spalle del portiere Jones.

    La reazione del Feyenoord è totalmente sterile e si concretizza in un solo tiro da fuori di Boetius ben controllato da Reina.

    Gli uomini di Sarri mantengono il pallino del gioco ma per diversi minuti non riescono a rendersi pericolosi. Nel finale di frazione prima Insigne con un tiro a giro costringe Jones alla risposta, passa un minuto e Callejon si lancia in area ma si trova dinanzi il portiere avversario che in uscita respinge la palla, Jorginho è pronto a calciare ma sulla traiettoria c’è ancora un guizzante Jones pronto alla ribattuta. Il primo tempo si conclude con una buona conclusione di Hamsik fuori di poco.

    Le squadre rientrano con gli stessi 22 ma con un Feyenoord che pare più aggressivo. E’ solo un fuoco di paglia perché un erroraccio di Diks innesca Mertens che sotto porta è freddissimo e al 48° fa 2-0. La rete da una svegliata agli olandesi che, approfittando anche di un leggero calo di tensione del Napoli, si portano due volte al tiro da fuori con Reina bravo a bloccare in ambo i casi.

    Al 67° il Feyenoord avrebbe l’occasione per riaprire il match, Berghuis si conquista un calcio di rigore ma Reina è bravissimo ad allungarsi e a respingere la conclusione di Toornstra. Passano solo 3 minuti e dopo l’ennesimo errore difensivo olandese, Mertens è bravo ad imbeccare Callejon che segna in diagonale il 3-0.

    La botta psicologica è troppo forte per un già rimaneggiato Feyenoord che non riesce a creare più niente mentre il Napoli amministra pallone ed energie. All’ultimo secondo però la difesa partenopea si addormenta e Amrabat riesce a trovare il gol del 1-3 che fa arrabbiare molto Reina e Sarri. Finisce così, il Napoli cancella il ko con lo Shakthar e si rimette in piena corsa qualificazione.

     

    NAPOLI – FEYENOORD 3-1 (7° Insigne (N), 48° Mertens (N), 70° Callejon (N), 93° Amrabat (F))

    Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho (80° Diawara), Hamsik (71° Zielinski); Callejon (73° Rog), Mertens, Insigne.

    Allenatore: Sarri.

    Feyenoord (4-3-3): Jones; Diks, St Juste, Tapia (78° van Beek), Haps; Amrabat, El Ahmadi, Vilhena; Berghuis (86° Larsson), Toornstra (68° Basacikoglou), Boetius.

    Allenatore: van Bronckhorst.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Koulibaly (N), El Ahmadi (F), Berghuis (F), van Beek (F), Diawara (N).

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA.com

    Nell’altra sfida del girone il Manchester City ha battuto 2-0 lo Shakhtar Donetsk per una classifica che vede la squadra di Guardiola a punteggio pieno, 6 punti, inseguita dalla coppia Napoli-Shakhtar a quota 3. Fanalino di coda il Feyenoord a quota zero.

  • Sorteggi Playoff: sorride il Milan, c’è Balotelli per il Napoli

    Sorteggi Playoff: sorride il Milan, c’è Balotelli per il Napoli

    I tanto attesi, e anche un po’ temuti, sorteggi playoff di Champions League ed Europa League hanno emesso il verdetto, e se il Milan può sorridere per il Napoli c’è certamente qualche preoccupazione in più.

    Gli uomini di Sarri hanno avuto in dono dai sorteggi playoff una squadra temibile e con una nota conoscenza del calcio italiano, il Nizza di Mario Balotelli.

    Sorteggi Playoff Champions League | © UEFA.com

    Sicuramente poteva andare meglio, sulla carta c’erano avversarie decisamente più abbordabili ma poteva andare peggio visto che c’era anche il rischio di una sfida contro i tedeschi del Hoffenheim. 

    Il Nizza non è avversaria da sottovalutare perchè oltre al già citato Balotelli, i rossoneri di Francia hanno nel talentuoso centrocampista Seri e nell’esperto difensore Dante altri due giocatori da tenere d’occhio.

    Nel turno precedente il Nizza ha eliminato l’Ajax con un doppio pareggio, 1-1 in Francia e 2-2 in casa degli olandesi.

    Altro dato da non sottovalutare è quello relativo alla preparazione, i francesi sono decisamente più avanti in quanto inizieranno in questo weekend la Ligue1 mentre la Serie A inizierà il 19 agosto.

    La gara di andata si giocherà al San Paolo il 16 agosto mentre il ritorno sarà il 22 all’Allianz Riviera.

    Sorteggi Playoff Europa League | © Uefa.com
    Sorteggi Playoff Europa League | © Uefa.com

    Come già anticipato, sorteggi playoff dal risultato decisamente positivo per il Milan, dopo aver eliminato i rumeni del Craiova, i rossoneri dovranno affrontare i macedoni dello Shkendija.

    Una squadra non molto conosciuta e sulla carta decisamente più abbordabile rispetto ad altre possibili avversarie come Maritimo, Aek Atene e Stella Rossa.

    Nessun avversario è da sottovalutare ma è certamente il Milan il favorito a passare il turno e a raggiungere i gironi di Europa League. 

    Lo Shkendija ha disputato tre turni preliminari eliminando Dacia Chisinau, Hjk Helsinki e Trakai. La stella della squadra è il nazionale Ferhan Hasani che segnò all’Italia nel match dello scorso ottobre, vinto 3-2 dagli azzurri.

    La gara di andata si disputerà il 17 agosto a Skopje mentre il ritorno a San Siro si giocherà il 24 agosto.

     

  • Sconfitta indolore al San Paolo per la Juve, Higuain regala la finale

    Sconfitta indolore al San Paolo per la Juve, Higuain regala la finale

    Il Napoli riesce a battere la Juventus per 3-2, ma quella della Juve è una sconfitta dal sapore dolcissimo in quanto i bianconeri, grazie al 3-1 dell’andata, volano in finale di Coppa Italia dove se la vedranno con la Lazio.

    Una beffa ulteriore per il pubblico del San Paolo arriva dal tanto odiato ex Gonzalo Higuain autore della doppietta che in sostanza ha garantito alla Juve il passaggio del turno.

    Una sfida che è rimasta emozionante sino all’ultimo un po’ per merito della grinta degli uomini di Sarri, un po’ per un errore grave di Neto che ha permesso a Mertens di trovare il 2-2 che ha ridato ossigeno e speranze ai partenopei.

    La gara infatti si era messa sul binario giusto per la Juve che aveva trovato il vantaggio alla mezz’ora del primo tempo con la conclusione da fuori di Gonzalo Higuain.

    Nella ripresa, passano solo 8 minuti ed Hamsik è bravo a sfruttare un rimpallo e a piazzare la conclusione a fil di palo dove Neto può solo guardare la palla insaccarsi.

    Il gol potrebbe caricare il Napoli ma ci pensa il solito Higuain a finalizzare una bella ripartenza bianconera, girando in gol il passaggio arretrato di Cuadrado. 

    Tutto finito? Neanche per sogno perchè Sarri al 61° inserisce Mertens per Milik ed il belga sfrutta dopo pochissimi secondi un controllo sbagliato di Neto e deposita in gol il 2-2.

    Il San Paolo si accende, il Napoli ci crede, la Juve sembra accusare il colpo e al 67° Insigne punisce Neto portando il risultato sul 3-2.

    Sarri spinge i suoi a crederci, i padroni di casa provano a chiudere nella propria metà campo gli avversari ma sostanzialmente Neto rischia solo per una girata di Pavoletti deviata da un difensore in corner.

    C’è tempo per il cartellino giallo a Pjanic che costerà al bosniaco, essendo diffidato, la finale di Roma contro la Lazio.

    A parte questo dettaglio è festa per i bianconeri che ottengono la terza finale di Coppa Italia consecutiva, la diciassettesima in totale, dove troverà la compagine guidata da Simone Inzaghi che proverà a rifarsi di quella persa due stagioni fa.

    NAPOLI – JUVENTUS 3-2 (32°, 58° Higuain (J), 53° Hamsik (N), 61° Mertens (N), 67° Insigne (N))

    NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Zielinksi (82° Allan), Diawara, Hamsik (75° Pavoletti); Callejon, Milik (61° Mertens), Insigne.
    Allenatore: Sarri.

    JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Dani Alves, Bonucci, Benatia, Alex Sandro; Rincon (70° Pjanic), Khedira; Cuadrado, Dybala (76° Barzagli), Sturaro (86° Lemina); Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Koulibaly (N), Callejon (N), Diawara (N), Ghoulam (N), Rincon (J), Cuadrado (J), Pjanic (J), Dani Alves (J).