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  • Il virus di Ibra è contagioso: anche Lavezzi ha il mal di pancia.

    Il virus di Ibra è contagioso: anche Lavezzi ha il mal di pancia.

    ezequiel_lavezziUn clamoroso retroscena, riportato dal quotidiano partenopeo il Roma, rischia di smorzare gli entusiasmi di rinascia dell’ambiente napoletano. El Pocho, dovrà star fermo 15 giorni per una distrazione al bicipite femorale della coscia sinistra, sembra oppresso dall’ambiente partenopeo, il troppo amore dei tifosi renderebbe la vita dell’argentino un continuo assedio da non permettergli mai di staccare la spina, necessità assoluta delle partite di serie A che com’è noto portano via tante energie mentali oltre che fisiche. Il primo passo a quanto pare sarà quello di cambiar residenza, il Pocho vorrebbe lasciar Posillipo per trasferirsi in provincia ma non è da escludersi un tentativo per capire i veri estimatori all’estero, sopratutto nel campionato spagnolo ideale per le sue caratteristiche.
    Sicuramente il presidente De Laurentis insieme al ds Marino troveranno il modo di convincere il talento argentino a desistere dall’addio, per permettere a Donadoni di contare sul Pocho nel progetto di crescita intrapreso dalla società insieme all’ex ct. Per quanto riguarda il mercato Marino sembra aver dimostrato interesse per Thiago Motta per il centrocampo ed è alla ricerca di una prima punta dopo no di Floccari ingolosito dal Genoa per la possibilità di giocar la Champions.

  • Mercato Juve: è fatta per Diego e Hamsik

    Mercato Juve: è fatta per Diego e Hamsik

    Pare ormai conclusa la trattativa che porterà il brasiliano Diego dal Werder Brema alla Juventus. A confermarlo è lo stesso giocatore che ha dichiarato di preferire l’Italia e che la società bianconera sia uno dei club più forti al mondo: “Non so a che punto siano le trattative, quindi non posso dire nulla, anche se tutti mi chiedono quale sarà il mio futuro. La Juventus è una grande squadra, e il campionato italiano è quello che preferisco”.
    DiegoInsomma sembrano proprio parole d’addio ai teutonici che comunque in cambio riceveranno da Torino un bel gruzzoletto (20-25 milioni) da rinvestire subito nel mercato per rinforzare la squadra, visto il flop di questa stagione.
    Ma in casa Juve tiene banco anche la trattativa con il Napoli per Hamsik che giorno dopo giorno si avvicina sempre più a vestire il bianconero. De Laurentis si accontenterebbe di una somma in denaro pari ad una decina di milioni di euro più il cartellino di Criscito e Palladino.
    La Juve vuole rinnovare il suo centrocampo, visto il ritiro di Pavel Nedved  e sicuramente con gli arrivi del brasiliano e dello slovacco la linea mediana acquisterebbe fantasia, quello che è mancato per gran parte della stagione ai bianconeri.
    Poi dovrebbe essere il turno della difesa ad essere rinnovata che oramai pare non convincere più; un centrale di spessore da affiancare a Chiellini e un paio di terzini.

  • Il Napoli di Donadoni prende forma

    Il Napoli di Donadoni prende forma

    amodioDonadoni è alla sua terza presenza sulla panchina del Napoli ed al terzo pareggio, la scelta di De Laurentis di affidargli la panchina a metà stagione forse è azzeccata, la squadra inizia ad avere un identità di gioco e i giocatori iniziano ad assimilare gli schemi proposti dall’ex ct. Questo periodo di conoscenza può esser positivo per costruire al meglio la prossima stagione, Donadoni insieme al ds Marino avranno il tempo di valutare i singoli giocatori per poi effettuare le scelte per rinforzare l’organico in vista della prossima stagione dove De Laurentis sogna di competere per la lotta ad un posto in Champions. Ieri all’organico del Napoli mancavano elementi cardine come Lavezzi, Blasi e Gargano oltre ai lungodegenti Maggio, Iezzo e Vitale, come se non bastasse durante il match ad alzare bandiera bianca è stato anche Cannavaro per una distorsione alla caviglia, tutte queste assenze lasciavano presagire una debacle contro la coppia d’oro del momento, eppure Cassano e Pazzini sono stati imbriagliati a dovere dai partenopei e se non fosse stato per gli errori di Navarro (disastrosa la sua prova) forse si poteva sperare anche nella vittoria. La prima abilità di Donadoni è stata quella di recuperare i giocatori dimenticati da Reja, Grava sta fornendo ottime prove sull’out di destra sia in fase di copertura che di ripartenza. Amodio dopo aver contribuito alla risalita del Napoli dalla terza serie fino alla serie A era stato accantonato, trovando sempre posto in tribuna, ieri rispolverato da Donadoni ha aiutato i compagni di reparto in mezzo al campo dando un contributo notavole alla squadra. Pian piano quindi la nuova mentalità targata Donadoni viene assimilata dai giocatori e sicuramente arriverà il gioco spumeggiante e veloce che contraddistingue il suo credo tattico. Per il prossimo anno la società per continuare la crescita dovrà accontentare il tecnico nelle sue scelte, per prima cosa bisogna risolvere il rebus portiere, Navarro non offre le dovute garanzie e Iezzo è troppo spesso infortunato. Per la difesa la società ha riaperto al ritorno di Cannavaro, il capitano azzurro potrebbe aiutare con la sua esperienza e personalità a far crescere il reparto difensivo anche se Donadoni è abile a lavorare ed a motivare i giovani per questo si potrebbe puntare su un giovane centrale di buone prospettive in modo da crescere insieme a Santacroce e diventare nel giro di un paio di anni una delle coppie centrali piu forti in Italia. Per il centrocampo i nomi che circolano sono quelli di D’Agostino dell’Udinese e Cigarini in comproprità tra Atalanta e Parma, al primo è piu facile arrivarci poichè il prossimo anno andrà in scadenza di contratto e ancora non si è trovato il compromesso tra il giocatore e la società. In avanti il sogno resta Floccari.

  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.

  • Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Dalle ricostruzioni sembra che siano stati 12 rossoneri ad aggredire Galliani a Napoli

    5207037I responsabili dei quindici minuti di paura vissuti da Adriano Galliani all’esterno dello stadio San Paolo di Napoli potrebbero non essere napoletani, bensì milanisti. È solo una voce di corridoio proveniente da via Turati, la sede del Milan e riportata oggi in prima pagina dal «Riformista», ma questa nuova ipotesi è destinata a far molto discutere dopo le scuse accorate portate per l’aggressione all’amministratore delegato del Milan dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della società azzurra De Laurentiis. Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l’amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe né simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d’ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell’auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan. Una spedizione punitiva per un rapporto raffreddatosi da tempo con la curva rossonera. Rapporto incrinato dai contatti sempre più radi tra le parti e lo stop alla concessione di biglietti gratuiti per le partite ai gruppi del tifo organizzato. Divergenze acuite da striscioni di critica alle scelte della società esposti ultimamente dalla curva sud di San Siro. Questa ricostruzione d’altra parte non collima con il racconto del grave episodio di teppismo fornito dallo stesso Galliani: «Non ce l’avevano con me per il risultato della partita con il Napoli. Non hanno mai nominato il gol annullato. Mi rinfacciavano di non poter più fare le trasferte – divieto imposto ai tifosi del Napoli dal ministero dell’Interno – come se fossi responsabile io delle restrizioni per i tifosi».
    fonte:milannews.it

  • Napoli: che signore Reja…

    Va via senza rancori e augurando il meglio “al suo” Napoli.

    Che il rapporto era logoro si sospettava, ma dopo l’ennesima riconferma arrivate ieri pomeriggio c’eravamo convinti che si sarebbe aspettata la fine del campionato. Invece a notte fonda con uno scarno comunicato De Laurentis e Marino hanno dato il ben servito al tecnico goriziano. Molte cose sono imputabili a Reja: il non aver dato un identità ben precisa al suo Napoli, si è sempre adattato alle squadre senza mai cercar di esprimere un suo gioco. Ha avallato scelte di Marino in silenzio trovandosi con dei rincalzi non adeguati alle aspettative di una piazza importante che addirittura sognava un posto in Champions, in estate aveva richiesto Pazzini o Floccari ma si è ritrovato con Denis, in autunno per sopperire alla squalifica di Mannini aveva richiesto un laterale sinistro ma si è ritrovato con Datolo praticamente un clone di Bogliacino. Insomma a pagare è lui, ma anche la società ha le sue grandi colpe, va via sapendo di aver riportato i partenopei dalla serie C al calcio che conta e in coppa Uefa quest’anno.
    ”Dalla C alla coppa Uefa – ha ricordato – abbiamo fatto cose straordinarie e importanti. Purtroppo negli ultimi due mesi è accaduto qualcosa che dell’incredibile e che non so spiegare altrimenti avrei trovato le soluzioni adatte”,dice Reja in conferenza stampa, e ancora”A lui auguro migliore fortuna, nel nostro campo non basta essere bravi. Penso che lui rappresenti la soluzione migliore in questo momento”.
    ”Gli ultimi due mesi – ha precisato Reja – hanno rappresentato il momento più brutto di questa mia esperienza al Napoli, mentre quello più bello è stata l’avventura di Genova, come coronamento di anni difficili. Noi abbiamo costruito una casa solida, che per quanto mi riguarda, è crollata in pochi minuti come se ci fosse stato un terremoto”. Il tecnico, che ha salutato i giornalisti, ha inoltre sottolineato che prossimamente valuterà delle offerte che gli sono state fatte mentre, alla domanda se domenica guarderà il Napoli in tv, ha risposto che non lo sa ancora. ”Domenica non troverò pace, cercherò di trovare una giustificazione e lasciamo che il tempo cancelli questa delusione”.

  • Clamoroso Donadoni è il nuovo allenatore del Napoli

    Reja esonerato a sorpresa

    Quando sembrava ormai certa la conferma di Reja (che nel pomeriggio ha diretto anche la seduta d’allenamento a Castelvolturno) è arrivata l’ufficialità dell’arrivo di Donadoni (come anticipato da tuttonapoli.net già nella giornata di ieri)

    Donadoni ha firmato un contratto di due stagioni oltre al finale di questo

  • Tegola Milan: intortunio per Beckham

    Distorsione per lo Spyce Boy.Maggio è stato operato. Rosina 20 giorni di stop

    Altra tegola per il Milan e Carlo Ancelotti: nell’allenamento di oggi si è fermato David Beckham che, come rende noto il sito rossonero, si è procurato un trauma distorsivo di primo grado alla caviglia destra. Nei prossimi giorni si valuteranno le sue condizioni. Maggio dopo l’infortunio di Domenica è stato operato, per lui la stagione è finita e il Napoli dopo aver perso Mannini per squalifica dovrà far a meno di un altro importante cursore di fascia.  Rosina ha riportato una lesione di primo grado del flessore della coscia sinistra. I tempi di recupero sono previsti in circa 15-20 giorni. La stagione dell’atalantino Ferreira Pinto, che si è infortunato al ginocchio sinistro ieri a San Siro durante la partita contro il Milan, è da considerarsi finita. La risonanza magnetica ha infatti evidenziato una lesione completa del legamento crociato anteriore. Il calciatore dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico.

  • Napoli: resta Reja fino al termine della stagione

    Edy Reja rimane a Napoli almeno sino alla fine della stagione. E’ questo quanto emerso dal vertice che si è tenuto oggi a Napoli tra l’allenatore partenopeo e il direttore generale partenopeo Pierpaolo Marino.

    La notizia è stata riportata poco fa da Sky Sport 24, secondo la quale a fine stagione, comunque dovesse concludersi il campionato, terminerà l’avventura dell’allenatore (convinto che le cose si potranno sistemare, in quanto la squadra ha più volte dimostrato di avere ancora fiducia in lui) sulla panchina partenopea.

    Alle 15.30 Reja quindi, come previsto, dirigerà l’allenamento della squadra.
    fonte:goal.com

  • Napoli:Reja con la valigia pronta…

    …..Se  Donadoni acceterà di subentrare il corsa.

    Che qualcosa si era rotto l’avevano capito tutti, ma oramai pensavamo che per il momento non ci sarebbe stato nessun cambio in corsa e si sarebbe cercato di limitare i danni e portare a casa il piu possibile prima di dare il ben servito a Reja, per affidare la panchina all’ex ct Donadoni già prenotato per la prossima stagione. Ma l’idea che sta balenando in testa a De Laurentis da quanto si apprende da tuttonapoli.net è di convincere l’ex giocatore del Milan a prender la panchina da subito. Domani avremo ulteriori aggiornamenti ma la panchina di Reja scricchiola sempre piu.