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  • Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    La serata di Europa League ha visto due italiane ottenere il passaggio del turno ed una dover salutare la competizione ai sedicesimi di finale.

    Tutto facile per la Roma che partiva dal successo per 2-0 maturato sul campo del Braga sette giorni fa. All’Olimpico la squadra di Fonseca ha subito messo in chiaro le cose con la rete di Dzeko nel primo tempo, nella ripresa il gol di Carles Perez ha chiuso i giochi.

    L’autorete di Cristante ed il gol di Borja Mayoral hanno fissato il risultato sul 3-1 finale.

    Passaggio agli ottavi ottenuto anche dal Milan ma al contrario della Roma per i rossoneri è stata tutt’altro che una passeggiata. Subito avanti dopo 9 minuti con il rigore trasformato da Kessie, gli uomini di Pioli si sono fatti agganciare sul pari da Ben Nabouhane al 24°, Da quel momento in poi un Milan opaco è andato in difficoltà ed ha dovuto ringraziare anche Donnarumma che si è rivelato decisivo nonostante la Stella Rossa sia rimasta in 10 al 70°.

    Alla fine la gara si è chiusa sul 1-1, un altro pareggio dopo il 2-2 dell’andata che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi agli ottavi.

    Veniamo alla nota dolente, l’eliminazione del Napoli. Dopo lo 0-2 di Granada agli uomini di Gattuso serviva un’impresa ed il gol di Zielinski dopo soli 3 minuti ha fatto pensare che fosse possibile. Un’amnesia difensiva ha rimesso gli spagnoli sul pari al 25°, un gol che ha un po’ tagliato le gambe agli azzurri che hanno faticato per tutto il primo tempo.

    Il ritorno alla difesa a quattro nel secondo tempo ha portato quell’equilibrio che ha permesso al Napoli di spingere, di trovare il 2-1 con Fabian Ruiz e di provare a compiere il miracolo sportivo.

    Miracolo che però non c’è stato, al Diego Armando Maradona è arrivato un successo amarissimo che comunque ha visto chiudersi in largo anticipo la corsa verso l’Europa League.

    Veniamo al racconto della sfida del Diego Armando Maradona tra il Napoli ed il Granada.

    Partenza super del Napoli, dopo 3 minuti Zielinski parte a tutta velocità, arriva al limite e lascia partire il tiro vincente. Pareggia subito il Granada ma Puertas è in netta posizione di fuorigioco. Il Napoli prova a cavalcare l’entusiasmo ma gli ospiti con Kenedy provano a spaventare la retroguardia azzurra.

    Al 25° enorme disattenzione della difesa di Gattuso, Foulquier ha libertà di crossare e Montoro è solissimo, il suo colpo di testa non lascia scampo a Meret. I ritmi si abbassano, si segnala un’occasione per Gonalons con un tiro al volo dopo un errato disimpegno di Maksimovic.

    Al 36° grandissima punizione di Insigne, Silva tocca la palla sulla traversa. La gara si innervosisce ed in pochi minuti l’arbitro estrae 6 gialli, tre per parte. Il Granada perde Gonalons per infortunio, poi si fa male anche Neva ma per non consumare un secondo slot Martinez decide di chiudere il primo tempo in 10, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli Ghoulam sostituisce Maksimovic, nel Granada Neva rimane negli spogliatoi, dentro Perez. Enorme chance per Elmas al 52°, Silva in uscita bassa respinge.

    Il Napoli insiste e alla fine una bella palla di Insigne trova Fabian Ruiz che calcia e trova il gol del 2-1. Gattuso mette subito in campo Mertens ed il belga al minuto 67° gira di testa sfiorando il gol.

    Gli azzurri ci provano, pur correndo il rischio di esporsi ai contropiedi degli ospiti. Strepitosa parata di Silva, nel primo minuto di recupero, sul colpo di testa a botta sicura di Ghoulam.

    Non succede altro, dopo 7 minuti di recupero arriva il triplice fischio che pone fine alla corsa del Napoli in Europa League.

    NAPOLI – GRANADA 2-1 (3° Zielinski (N), 25° Montoro (G), 58° Fabian Ruiz (N))

    Napoli (3-4-1-2): Meret; Maksimovic (46° Ghoulam), Koulibaly, Rrahmani; Di Lorenzo, Fabian Ruiz, Bakayoko, Elmas (59° Mertens); Zielinski; Politano, Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Sanchez (55° Herrera), Duarte, Neva (46° Perez); Montoro (84° Vallejo), Brice; Puertas, Gonalons (45°+2 Diaz), Kenedy; Molina (84° Soldado).

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Kenedy (G), Politano (N), Montoro (G), Duarte (G), Maksimovic (N), Insigne (N), Sanchez (G), Herrera (G), Bakayoko (N), Koulibaly (N), Foulquier (G).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei sedicesimi di Europa League a San Siro tra Milan e Stella Rossa Belgrado.

    Buona partenza del Milan che al 8° si conquista un calcio di rigore per il tocco di mano di Gobeljic su tiro di Krunic, dal dischetto Kessie trasforma. Pochi minuti e Leao con una giocata personale prova trovare il raddoppio, la difesa ospite salva.

    Al 19° arriva il pareggio della Stella Rossa, su azione da corner Ben Nabouhane mette in rete ma prima c’è un tocco di mano di Pankov, gol annullato. La rete però è nell’aria e se al 22° è la traversa a dire no alla punizione di Ben Nabouhane, due minuti dopo il calciatore della Stella Rossa trova il diagonale vincente.

    La rete subita sveglia il Milan che ricomincia a spingersi nella metà campo avversaria. Dalot si trova sul piede la palla buona al 37° il suo tiro però non riesce a battere Borjan che si salva respingendo. Sul finale di tempo ci prova Kanga da lontano ma la sua conclusione non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo che vede gli ingressi di Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic nel Milan e Petrovic per Srnic nella Stella Rossa. Se il primo tempo si era chiuso col tiro da lontano di Kanga, il secondo si apre con un tiro dalla distanza di Kanga, anche stavolta nessun pericolo per Donnarumma. Grossa chance per Rebic al 53°, una sponda di Ibra lo trova nell’area piccola ma il croato non trova la porta.

    Scampato il pericolo, al 58° la Stella Rossa prova a rendersi pericolosa in contropiede, Ben Nabouhane serve Gajic che però calcia malissimo. Ancora Kanga a rendersi pericoloso, anche stavolta il tiro non trova la porta.

    Doppio brivido al 69°, Donnarumma salva miracolosamente su Sanogo, poi Falcinelli calcia a lato, un minuto dopo Gobeljic prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Il Milan troverebbe il vantaggio con Saelemaekers al 74° ma Ibrahimovic è in fuorigioco al momento dell’assist.

    Nonostante l’inferiorità numerica la Stella Rossa ci prova, Katai al 82°, il suo tiro però non trova la porta. Non succede molto altro, con qualche sofferenza il Milan porta a casa un pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Europa League.

    MILAN – STELLA ROSSA BELGRADO 1-1 (9° rig. Kessie (M), 24° Ben Nabouhane (S))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Tomori, Romagnoli, Calabria (66° Hernandez); Meité, Kessie, Krunic (46° Rebic); Leao (46° Ibrahimovic), Calhanoglu, Castillejo (66° Saelemaekers).

    Allenatore: Pioli.

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Pankov, Degenek, Sanogo; Gajic, Kanga (69° Katai), Srnic (46° Petrovic), Gobeljic; Ben Nabouhane (69° Falco), Ivanic (84° Nikolic); Falcinelli (72° Pavkov).

    Allenatore: Stankovic.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Srnic (S), Ibrahimovic (M)

    Espulso: Gobeljic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra Roma e Sporting Braga.

    La gara inizia su ritmi bassi, non si segnalano occasioni se non un paio di insidiosi calci piazzati di Veretout. Alla prima vera occasione la Roma passa in vantaggio: 24° minuto, El Shaarawy colpisce il palo con una bella conclusione, il più lesto sul rimbalzo è Dzeko che gira la palla in rete.

    Il Braga si vede intorno alla mezz’ora con due conclusioni di Piazon, la prima finisce larga, la seconda alta, il tutto nel giro di un minuto. Al 34° ci prova anche Sporar ma Pau Lopez non si fa sorprendere. Torna a farsi pericolosa la Roma con la conclusione di Pedro che colpisce la traversa.

    Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    Il secondo tempo comincia con l’ingresso di Pellegrini al posto di Villar. I portoghesi cercano di essere più propositivi, ci prova Rolando di testa, palla fuori. La Roma perde Dzeko probabilmente per un problema muscolare, dentro Mayoral. Un minuto dopo A. Horta va vicino al pareggio, la sua conclusione esce di pochissimo.

    Al 71° Carles Perez viene abbattuto appena dentro l’area, è rigore, Pellegrini però calcia a lato. Il raddoppio è solo rimandato, Pellegrini pennella in area per Carles Perez che calcia al volo infilando la porta.

    Il Braga vuole a tutti i costi il gol della bandiera, ci prova Tormela ma Pau Lopez alza in corner. Al 88° il gol per i portoghesi arriva, in realtà è un’autorete di Cristante che infila nella propria porta per anticipare l’avversario.

    La Roma ristabilisce subito le distanze, Spinazzola serve un pallone perfetto per Borja Mayoral che deve solo spingerlo in rete. Si chiude così, la Roma batte 3-1 il Braga e vola agli ottavi di Europa League.

    ROMA – SPORTING BRAGA 3-1 (24° Dzeko (R), 75° Carles Perez (R), 88° aut. Cristante (R), 91° Borja Mayoral (R))

    Roma (4-3-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Mancini, Cristante, Bruno Peres; Diawara, Villar (46° Pellegrini), Veretout (59° Spinazzola); El Shaarawy (59° Carles Perez), Pedro (77° Mkhitaryan); Dzeko (67° Borja Mayoral) .

    Allenatore: Fonseca.

    Sporting Braga (4-3-3): Thiago Sà; Ze Carlos, Tormena, Rolando, Sequeira (71° Borja); Piazon (60° Fransergio), Novais, Gaitan (60° R.Horta); Galeno (77° Hernani), Sporar (60° Ruiz), A.Horta.

    Allenatore: Carvalhal.

    Arbitro: Ekberg.

    Ammoniti: Veretout (R).

    Le 16 qualificate agli ottavi di Europa League | © UEFA

    Oltre alle due italiane nel sorteggio per gli ottavi ci saranno tre inglesi, Arsenal, Tottenham e Manchester United, due spagnole, Villarreal e Granada, due ucraine, Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk, una croata, Dinamo Zagabria, una greca, Olympiacos, una scozzese, Rangers, una svizzera, Young Boys, una rappresentate della Repubblica Ceca, Slavia Praga, una norvegese, Molde, ed una olandese, Ajax.

  • Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Serata dalle diverse emozioni per le tre italiane impegnate in Europa League.

    La Roma gioisce per la vittoria per 2-0 a Braga, il Milan subisce l’amaro gusto del pareggio subito dalla Stella Rossa al 93° mentre il Napoli si lecca le ferite per la sconfitta per 2-0 a Granada.

    Il gol del ritrovato Dzeko, gli ottavi di Europa League che paiono vicini sono la parte buona della serata dei giallorossi, gli infortuni di Cristante ed Ibanez fanno da contraltare.

    Ha da rammaricarsi il Milan di Pioli, i rossoneri hanno disputato una buona gara nel Marakana di Belgrado, sono andati due volte avanti grazie ad un autogol ed ad un rigore procurato e trasformato da Hernandez, hanno anche avuto la possibilità di giocare in superiorità dal 77° ma alla fine hanno subito il pareggio per il colpo di testa di Pavkov su azione da corner nel recupero.

    Male invece il Napoli, la squadra di Gattuso ha sofferto i veloci e tecnici esterni del Granada ed ha avuto un blackout di due minuti, tra il 19° ed il 21°, nei quali ha concesso due gol. Qualcosina meglio nella ripresa con l’inserimento di Zielinski ma sostanzialmente il portiere di casa ha dovuto fare solo un gran intervento nel finale di gara su Osimhen.

    Veniamo al racconto della sfida di Braga tra i padroni di casa e la Roma.

    Partenza super della Roma che la sblocca subito, ripartenza con Diawara che serve Spinazzola, cross dell’esterno e tocco vincente di Dzeko. Al 7° Fonseca è costretto a sostituire Cristante per infortunio, entra Bruno Peres.

    I portoghesi provano a crescere, Fransergio prova a rendersi insidioso però Pau Lopez non corre grossi rischi. Intorno alla mezz’ora doppia grossa chance per i giallorossi, prima ci prova Mhkitaryan, palla respinta, poi Pedro, stesso destino per lui. Pedro è di nuovo protagonista al 37°, lo spagnolo salta il portiere e segna ma c’è fuorigioco, gol annullato.

    Nel finale di frazione il Braga prova a crescere e a rendersi insidioso, la Roma chiude bene e va negli spogliatoi avanti di un gol.

    Secondo tempo senza cambi nelle due formazioni. Nel giro di un minuto, tra il 53° ed il 54°, arrivano una brutta ed una buona notizia per la Roma, Ibanez si infortuna e lascia il campo per Villar, il neoentrato subisce fallo da Esgaio che prende secondo giallo e lascia il Braga in 10.

    Al 60° altro gol cancellato dal VAR, anche in questo caso alla Roma e nuovamente per fuorigioco, stavolta il marcatore era stato Mhkitaryan. Lo Sporting non riesce a creare quasi niente, la squadra di Fonseca gestisce i ritmi agevolmente e trova anche il gol del 2-0 con Veretout che serve a Mayoral una palla solo da spingere in porta. Non succede molto altro, la Roma si porta a casa un prezioso successo in vista del ritorno tra 7 giorni all’Olimpico.

    SPORTING BRAGA – ROMA 0-2 (4° Dzeko, 86° Mayoral)

    Sporting Braga (4-3-3): Matheus; Esgaio, Tormena, Melo da Silva, Sequeira; Elmusrati, Fransergio, Gaitan (55° Ze Carlos); Horta (61° Piazon), Sporar (61° Ruiz), Galeno.

    Allenatore: Carvalhal.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante (7° Bruno Peres), Ibanez (53° Villar); Spinazzola, Diawara, Veretout, Karsdorp; Pedro (71° El Shaarawy), Mhkitaryan; Dzeko (71° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Melo da Silva (B), Mancini (R)

    Espulso: Esgaio (B).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per i sedicesimi di Europa League a Belgrado tra Stella Rossa e Milan.

    Buona partenza del Milan con Castillejo che trova il gol su contropiede al 6°, si alza però la bandierina, gol annullato. Il vantaggio è solo rimandato, al minuto 12° cross di Kalulu, il portiere sbaglia l’uscita e Theo Hernandez segna, interviene però il VAR, c’è tocco di mano, rete annullata. Al 23° Krunic innesca Rebic che dopo un gran controllo colpisce mandando alto sopra la traversa.

    I padroni di casa provano a creare qualcosa con il tiro da fuori, Donnarumma è attento. Al 40° brutte notizie per Pioli, problema muscolare per Bennacer che lascia al posto a Tonali. Passano due minuti e finalmente il gol arriva grazie ad una sfortunata deviazione di Pankov nella propria porta. La risposta della Stella Rossa arriva con Milunovic che da dentro l’area gira alto. Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    Secondo tempo che vede Rafael Leao entrare al posto di Rebic. Al 51° tocco di mano in area di Romagnoli, è rigore, dal dischetto va Kanga che trasforma. La Stella Rossa cresce e prova a spaventare il Milan, su una ripartenza però il veloce Theo Hernandez si conquista un rigore per un contatto con Pankov. Dagli undici metri lo stesso Theo trasforma.

    Il pareggio permette al Milan di tornare a spingere e a controllare con maggiore serenità. Al 77° Stella Rossa in 10, Rodic commette fallo su Kalulu e prende il secondo cartellino giallo. Nel finale di gara ci provano anche Meitè, di testa, e Tonali col tiro da fuori, in entrami i casi Borjan è attento. Al 93° arriva la beffa, corner su quale Pavkov supera Meitè e di testa insacca. Finisce così, al Marakana si chiude sul 2-2 l’andata dei sedicesimi di Europa League.

    STELLA ROSSA BELGRADO – MILAN 2-2 (42° aut. Pankov (S), 52° rig.Kanga (S), 59° rig. Hernandez (M), 93° Pavkov (S))

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Milunovic, Pankov, Degenek; Gobeljic (74° Gajic), Kanga, Petrovic (81° Sanogo), Rodic; Ben (63° Falco), Ivanic (81° Bakayoko); Falcinelli (81° Pavkov) .

    Allenatore: Stankovic.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu, Romagnoli, Tomori, Hernandez (77° Dalot); Krunic, Bennacer (40° Tonali), Meité; Castillejo, Mandzukic (82° Calhanoglu), Rebic (46° Leao).

    Allenatore: Pioli

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Milunovic (S), Mandzukic (M), Donnarumma (M)

    Espulso: Rodic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra il Granada ed il Napoli.

    Subito insidiosi i padroni di casa, Kenedy con una giocata si libera, va sul fondo e mette in mezzo, un po’ a fatica la difesa del Napoli salva su Molina. Gli esterni del Granada provano a rendersi insidiosi con azioni personali, gli azzurri riescono a respingere i loro assalti.

    Al 19° però gli spagnoli passano in vantaggio, gran cross di Kenedy, Herrera sorprende Di Lorenzo e di testa deposita in rete. Passano solo due minuti ed arriva il raddoppio con Kenedy che finalizza una ripartenza e batte Meret con un bel diagonale. I partenopei abbozzano una reazione con un tiro di Di Lorenzo ribattuto, gli spagnoli però sono pericolosissimi in contropiede.

    Intorno alla mezz’ora ci prova Elmas, il suo tiro esce di poco. Dopo lo shock per l’uno-due subito, il Napoli prova a costruire qualcosa e a rendersi pericoloso. Non succede molto altro, si va al riposo con il Granada avanti 2-0.

    Il secondo tempo inizia con Zielinski al posto di Politano. Il Napoli prova a farsi vedere in avanti ma le ripartenze di Kenedy sanno esser sempre insidiose. Zielinski si dimostra davvero l’uomo in più, al 60° il polacco riesce a liberarsi ma calcia alto.

    Grande chance per Rrahmani al 71°, il difensore di testa da pochi passi mette alto. Ci prova ancora Zielinski, conclusione nuovamente alta. Come detto il Granada si limita a ripartire e al 82° serve un’ottima chiusura di Maksimovic per salvare su Puertas. Al 87° grande occasione per Osimhen che calcia di forza, Silva è attento e blocca.

    Serve un grande intervento di Meret per salvare sulla conclusione di Herrera al 91°. Finisce così, il Napoli di Gattuso cade 2-0 a Granada e dovrà compiere un’impresa tra sette giorni per non salutare l’Europa League.

    GRANADA – NAPOLI 2-0 (19° Herrera, 21° Kenedy)

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Duarte, Vallejo (23° Sanchez), Neva (78° Diaz); Herrera, Gonalons (78° Brice); Machis (70° Puertas), Montoro, Kenedy (70° Soro); Molina.

    Allenatore: Martinez.

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Lobotka (64° Bakayoko), Elmas; Politano (46° Zielinski), Insigne, Fabian Ruiz; Osimhen.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Elmas (N), Di Lorenzo (N), Foulquier (G), Silva (G), Insigne (N), Zielinski (N), Diaz (G), Brice (G), Montoro (G).

  • Ronaldo e Morata regalano la Supercoppa a Pirlo

    Ronaldo e Morata regalano la Supercoppa a Pirlo

    Una partita brutta, con poche occasioni che ha permesso però ad Andrea Pirlo di conquistare il primo trofeo da allenatore, Cristiano Ronaldo e Alvaro Morata hanno segnato i gol del 2-0 che ha consegnato la Supercoppa Italiana alla Juventus.

    Le due squadre arrivavano da due momenti diversi, il Napoli da uno scintillante successo per 6-0 contro la Fiorentina, la Juventus dal pesante k.o. subito in casa dell’Inter.

    Il campo, tra l’altro non in buone condizioni, però non ha mostrato tutta questa differenza di condizione, la Juventus ha beneficiato del recupero in extremis di Cuadrado che è risultato uno dei migliori.

    Dopo un primo tempo in cui si è vista solo una gran parata di Szczesny su Lozano, nella ripresa ci ha pensato Ronaldo, in una serata non scintillante, a sbloccare la gara facendosi trovare pronto sotto porta a metà della ripresa.

    Il Napoli di Gattuso non ha avuto una reazione veemente ma al 78° ha avuto l’enorme occasione di pareggiare con un calcio di rigore concesso dal VAR per fallo su Mertens. Insigne però ha calciato fuori.

    Un altra super parata di Szczesny e il gol di Morata all’ultimo secondo hanno messo il sigillo sulla SuperCoppa Italiana, primo trofeo da allenatore per Andrea Pirlo

    Veniamo al racconto della finale di Supercoppa dal Mapei Stadium di Reggio Emilia.

    Partenza equilibrata ma senza grossi sussulti nei primi dieci minuti. La Juventus fa la partita ma non riesce a creare pericoli verso Ospina. Cresce il Napoli e al 28° colpo di testa di Lozano da pochi passi, gran risposta di Szczesny. Non succede molto altro, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Bernardeschi per un acciaccato Chiesa. Passa un minuto e proprio Bernardeschi sfiora il gol, blocca Ospina sulla linea. I ritmi rimangono bassissimi e le occasioni non si vedono. Al 64° gran palla in mezzo di Ronaldo, Manolas svirgola e rischia l’autogol, sul corner Cristiano Ronaldo si trova la palla da pochi passi e di forza deposita in rete.

    Al 78° McKennie nel rinviare colpisce il piede di Mertens, il VAR richiama Valeri che assegna il rigore. Dal dischetto Insigne calcia fuori. Szczesny ancora strepitoso al 94° a salvare su una deviazione verso la propria porta di Chiellini. Il Napoli si butta tutto in avanti e al 95° Cuadrado serve un cioccolatino a Morata che deposita in rete il 2-0 prima del triplice fischio che consegna la Supercoppa alla Juventus.

    JUVENTUS – NAPOLI 2-0 (64° Cristiano Ronaldo, 95° Morata)

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Chiellini, Bonucci, Danilo; McKennie, Bentancur (84° Rabiot), Arthur, Chiesa (46° Bernardeschi); Kulusevski (84° Morata), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Pirlo.

    Napoli (4-2-3-1): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui (84° Llorente); Demme (84° Politano), Bakayoko (67° Elmas); Lozano, Zielinski, Insigne; Petagna (72° Mertens).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Cristiano Ronaldo (J), Zielinski (N).

  • Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Essere teste di serie nei Sorteggi Europa League aveva già agevolato il tutto in partenza, le insidie però c’erano e per fortuna Milan, Napoli e Roma le hanno evitate.

    Scansate squadre come Salzburg, Real Sociedad (tranne il Napoli che l’aveva già affrontata) Lille (già sfidato dal Milan) e Benfica, i Sorteggi Europa League per i sedicesimi di finale hanno sostanzialmente sorriso alle compagini italiane.

    La Roma se la vedrà con i portoghesi dello Sporting Braga, avversario spagnolo per il Napoli, ovvero il Granada mentre il Milan andrà in Serbia ad affrontare la Stella Rossa di Belgrado.

    Sarà un ritorno a casa per Paulo Fonseca, il tecnico della Roma infatti nel suo passato ha allenato il Braga nel 2015/16 portandolo alla vittoria nella Coppa del Portogallo e ai quarti di Europa League.

    Il Braga si è qualificato secondo nel proprio girone alle spalle del Leicester ottenendo 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta (queste due proprio con gli inglesi) segnando 14 gol e subendone 10.

    Punto di forza quindi l’attacco, occhio quindi al talentuoso trequartista Gaitan e ai due attaccanti Galeno e Paulinho.

    Sorteggi Europa League che hanno riportato ricordi al Milan ed anche portato un po’ d’Italia contro i rossoneri.

    L’avversaria degli uomini di Pioli sarà la Stella Rossa Belgrado, ai milanisti meno giovani questo nome riporterà alla mente la notte di Belgrado quando durante la gara di ritorno la nebbia costrinse al rinvio quando si era sul 1-0 per la squadra di casa (1-1 all’andata). Il giorno dopo il Milan riuscì a portare la sfida ai calci di rigore e a passar il turno andando poi a vincere la Coppa dei Campioni 1988/89.

    Dicevamo che c’è un po’ d’Italia nella Stella Rossa, sulla panchina siede infatti Dejan Stankovic ex calciatore dell’Inter mentre l’attacco è guidato a suon di gol da Diego Falcinelli.

    La Stella Rossa è squadra solida, guida il campionato serbo e si è qualificata seconda dietro al Hoffenheim perdendo solo una partita (con i tedeschi) e subendo solo 4 reti.

    Concludiamo l’analisi dei Sorteggi Champions parlando del Granada, avversario del Napoli.

    La squadra spagnola che è stata sino al 2016 di proprietà della famiglia Pozzo ha certamente dalla sua un’ottima organizzazione ed una buona compattezza.

    L’esperienza di Soldado, Molina e Gonalons miscelata alla freschezza di Yengel Herrera e Luis Suarez, rendono il Granada squadra insidiosa e da non sottovalutare.

    Gli spagnoli si sono qualificati da secondi nel proprio girone dietro al PSV segnando poco ma subendo solo 3 gol e tenendo per tre volte la porta imbattuta.

    Per quanto riguarda il resto dei Sorteggi Europa League spiccano gare interessantissime come Real Sociedad-Manchester Utd, Benfica-Arsenal e Salzburg-Villarreal.

  • Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Europa League, l’Italia serve un gustoso tris di primi

    Finisce alla grande l’Europa League per le italiane, non solo tutte e tre ottengono il pass ai sedicesimi ma lo fanno da prime nei rispettivi gironi.

    Una sconfitta 3-1 a Sofia del tutto indolore per la Roma, che era già certa del primo posto ed ha avuto modo di mettere in mostra dei giovani interessanti come Milanese (autore del gol) il portiere Boer e Bamba.

    Il Napoli, alla prima nello stadio “Diego Armando Maradona” aveva necessità di far risultato contro la Real Sociedad per garantirsi la qualificazione, alla fine è arrivato un 1-1 che ha fatto felici entrambe vista la contemporanea sconfitta dell’AZ Alkmaar.

    Un Milan sperimentale e con diversi giovani in campo ha vinto 1-0 a Praga, gol del solito Hauge, ha sfruttato il k.o. del Lille a Glasgow contro il Celtic ed ha conquistato il 1° posto.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida dello stadio Diego Armando Maradona tra Napoli e Real Sociedad.

    Partenza aggressiva degli ospiti che pressano forte e recuperano palla. Il Napoli risponde con il palleggio veloce dei centrocampisti. Al 14° attacco di squadra della Real Sociedad, Ospina è attento e respinge il tiro di Willian Jose. Clamoroso errore di Portu che servito perfettamente da Willian Jose calcia fuori a porta vuota al minuto 19.

    Gli azzurri crescono e prima sfiorano il gol con la conclusione di Fabian Ruiz deviata in corner, sul susseguente angolo la palla arriva fuori a Zielinski che calcia al volo e trova il gol. Non succede molto altro, il Napoli chiude avanti per 1-0.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Gorosabel per Zaldua tra i baschi. La Real Sociedad parte a mille all’ora e si rende pericolosissima al 53° con un tiro di Merino che sfiora il palo. Nacho Monreal è scatenato e un suo cross rasoterra non trova Willian Jose per pochissimo.

    Il Napoli si rivede al 59° con una velocissima ripartenza di Lozano, il messicano però non riesce a trovare la porta.

    Il pallino del gioco rimane in mano agli ospiti che provano in tutti i modi a trovare il pari, la difesa del Napoli è attenta così come Ospina che non si fa mai sorprendere. Al 91° però i baschi riescono a trovare il pareggio con un tiro potente da centro area di Willian Jose.

    Il gol e il contemporaneo k.o. dell’Az Alkmaar rendono inutili gli ultimi 4 minuti, con le due squadre che giochicchiano per far scorrere il tempo. Il Napoli vince il suo girone di Europa League mentre la Real Sociedad è seconda.

    NAPOLI – REAL SOCIEDAD 1-1 (35° Zielinski (N), 91° Willian Jose (R))

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (82° Ghoulam); Bakayoko (70° Demme), Fabian Ruiz, Zielinski (74° Elmas); Insigne, Mertens (70° Petagna), Lozano (70° Politano).

    Allenatore: Gattuso.

    Real Sociedad (4-4-2): Remiro; Zaldua (46° Gorosabel), Zubeldia, Le Normand (78° Isak), Monreal (78° Munoz); Portu (56° Barrenetxea), Guevara (78° Sagnan), Merino, Zubimendi; Januzaj, Willian Jose.

    Allenatore: Alguacil.

    Arbitro: Grinfeld.

    Ammoniti: Mertens (N), Zubimendi (R), Lozano (N), Le Normand (R), Zubeldia (R).

    Passiamo all’ultima gara del girone di Europa League della Roma in casa del Cska Sofia.

    Partenza migliore del Cska che dopo 5 minuti trova il vantaggio con un tiro di Tiago che coglie impreparato il giovane Boer. Il gol carica i padroni di casa e deprime i giallorossi che non hanno una reazione. Al 22° però la Roma trova il pari, sponda di Mayoral per Milanese che non ci pensa un attimo stoppa e piazza la palla alle spalle di Busatto

    Il Cska ci mette un po’ a reagire ma alla mezz’ora ha una chance enorme con Tiago che scappa alla difesa della Roma ma non trova la porta. Il gol però è solo rimandato perchè da un errore di Diawara il Cska riparte e Sowe batte Boer.

    La Roma tenta una reazione, costruisce un paio di occasioni con Carles Perez e Pedro ma in entrambi i casi la difesa riesce a deviare. Si va al riposo con il Cska avanti 2-1.

    La ripresa parte con l’ingresso di Smalling per Kumbulla. Borja Mayoral con una bella azione personale sfiora il gol del pari al 52°. La Roma però non è concentrata e da un erroraccio di Fazio che sbaglia il retropassaggio arriva Sowe pronto a siglare il 3-1.

    La squadra di Fonseca prova a riaprire la gara e al 74° una combinazione VillarBorja Mayoral permette all’attaccante di provarci, la difesa di casa riesce a salvarsi.

    Il Cska lascia il comando del gioco alla Roma, i giallorossi però non riescono a trovare l’occasione per segnare il gol che riaprirebbe il match. Finisce così, la Roma perde 3-1, una sconfitta indolore, i giallorossi passano il turno al primo posto del girone A di Europa League.

    CSKA SOFIA – ROMA 3-1 (5° Tiago (C), 22° Milanese (R), 35°, 55° Sowe (C))

    Cska Sofia (3-4-1-2): Busatto; Antov, Mattheij, Zanev; Yomov (63° Vion), Youga (74° Galabov), Geferson, Mazikou; Tiago (81° Henrique); Sowe (74° Ahmedov), Sankhare (63° Beltrame).

    Allenatore: Akrapovic.

    Roma (3-4-2-1): Boer; Kumbulla (46° Smalling), Fazio, Juan Jesus; Bruno Peres (82° Tripi), Milanese (63° Villar), Diawara, Bamba (63° Karsdorp); Carles Perez, Pedro; Borja Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Peljto.

    Ammoniti: Tripi (R), Antov (C)

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa dello Sparta Praga.

    Partenza subito positiva del Milan con Dalot che costringe Heca al gran riflesso. Risposta al 7° dello Sparta con ottimo inserimento di Polidar, tiro debole e centrale.

    I padroni di casa fanno la partita, poi però si accende Hauge, il norvegese salta un avversario, entra in area dal lato corto e dolcemente piazza la palla sul palo lontano.

    La gara si mantiene piacevole con lo Sparta che prova a reagire ma è il Milan, con Castillejo al 40°, a sfiorare il raddoppio, Heca è bravo a respingere.

    Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi 22 che avevano chiuso la prima frazione di gioco. Si vede uno Sparta Praga volenteroso ma di fronte ha un Milan attento che non concede quasi niente.

    Al 57° Krejci si trova sui piedi la palla buona e calcia, Tatarusanu è attento e mette in corner. I ritmi si abbassano, il Milan non ha interesse ad alzarli mentre lo Sparta non sembra in grado di dare uno strappo deciso.

    Lo Sparta Praga rimane in 10 al minuto 78° quando Plechaty prende un rosso diretto per un brutto fallo su Leao. I rossoneri sprecano diversi contropiedi in superiorità numerica e rischiano di subire il pareggio beffa, Tatarusanu è super a dire no a Karlsson. Finisce così, il Milan vince a Praga ed ottiene il 1° posto nel girone di Europa League.

    SPARTA PRAGA – MILAN 0-1 (22° Hauge)

    Sparta Praga (3-5-2): Heca; Vitik, Plechaty, Lischka; Wiesner, Sacek (82° Krejci L. I), Soucek, Karabec (44° Krejci L. II), Polidar; Minchev (66° Julis), Plavsic (66° Karlsson).

    Allenatore: Kotal.

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Dalot, Duarte, Kalulu, Conti; Maldini (79° Kessie), Tonali, Krunic; Castillejo, Colombo (68° Leao), Hauge (Brahim Diaz).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Sacek (S), Polidar (S), Krunic (M), Maldini (M), Heca (S), Castillejo (M).

    Espulso: Plechaty (S).

  • Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Milan e Roma rimonte vincenti, il Napoli pareggia in Olanda

    Serata piuttosto positiva per le tre italiane impegnate in Europa League, il Milan ha battuto il Celtic ottenendo la qualificazione, la Roma già qualificata ha vinto con lo Young Boys garantendosi il 1° posto, il Napoli ha pareggiato con l’Az Alkmaar avvicinandosi moltissimo alla qualificazione.

    Sembrava una partita stortissima per il Milan, sotto 2-0 dopo 13 minuti e con Kjaer uscito per infortunio. Invece Calhanoglu prima e Castillejo poi l’hanno raddrizzata in 2 minuti.

    Il bel gol ad inizio ripresa di Hauge ha spalancato le porte della qualificazione, le parate di Donnarumma ed il sigillo di Brahim Diaz hanno ufficializzato il passaggio del turno.

    La Roma, già certa del passaggio e con un po’ di turnover, ha giocato un buon primo tempo ma ha rischiato di chiuderlo sotto per la rete di Nsame. A sistemare le cose ci ha pensato Borja Mayoral, ormai uomo di coppa, sul finire di frazione.

    Nella ripresa uno splendido gol del giovane Calafiori e la girata di Dzeko, che è sembrato in leggera crescita, hanno chiuso la gara garantendo agli uomini di Fonseca il primo posto nel gruppo.

    L’unica delle tre che non ha ancora ottenuto il pass è il Napoli. Ad Alkmaar gli uomini di Gattuso hanno subito trovato il pareggio e giocato un buon primo tempo. Nella ripresa gli olandesi hanno accelerato, trovato il pari e sprecato un rigore, splendida parata di Ospina.

    Adesso per la squadra di Gattuso ci sarà una vera e propria finale da giocare in casa con la Real Sociedad, dove però basterà anche un pareggio.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida tra il Milan ed il Celtic.

    Il Milan inizia subito provando a far gioco, il Celtic si chiude ed attende. I rossoneri sembrano in controllo ma al 8° un errore di Krunic permette a Rogic di calciare dal limite e segnare. Dopo il gol gli scozzesi vanno vicini al raddoppio prima con lo stesso Rogic, fuori, poi con McGregor, salva Donnarumma. Nel mezzo alle due occasioni Kjaer s’infortuna e deve lasciar spazio a Romagnoli.

    Al 14° arriva lo 0-2, Edouard si presenta solo davanti a Donnarumma e lo batte con un morbido colpo sotto. I rossoneri reagiscono e al 24° accorciano le distanze con una gran punizione di Calhanoglu. Passano due minuti e Castillejo è bravo a trovar palla sotto porta e a calciarla in rete. Il Milan ritrova serenità e costruisce, trovando anche una traversa con Calhanoglu.

    C’è tempo giusto per un tiro di McGregor parato da Donnarumma prima di andare al riposo sul 2-2.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Tonali per Krunic. Parte forte il Milan, al 49° strepitosa azione di Hauge che piazza la palla nell’angolo basso. Brivido al 62° Frimpong controlla in area e calcia, la palla esce di pochissimo. Il Celtic cresce, al 73° serve una super parata di Donnarumma su gran punizione di Christie.

    La partita rimane in bilico ma al 82° Hauge trova Brahim Diaz che con un tocco dolce deposita in rete. E’ la rete che toglie ogni speranza agli scozzesi, il Milan vince e grazie al contemporaneo successo del Lille, ottiene la qualificazione ai 16esimi di Europa League.

    MILAN – CELTIC 4-2 (8° Rogic (C), 14° Edouard (C), 24° Calhanoglu (M), 26° Castillejo (M), 49° Hauge (M), 82° Brahim Diaz))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Kjaer (11° Romagnoli), Gabbia, Hernandez; Krunic (46° Tonali), Kessie (61° Bennacer), Calhanoglu (61° Brahim Diaz); Castillejo, Rebic (83° Colombo), Hauge.

    Allenatore: Pioli.

    Celtic (4-2-3-1): Barkas; Elhamed, Bitton, Ajer, Laxalt; McGregor, Brown (79° Soro); Christie (86° Klimala), Rogic (67° Ntcham), Frimpong; Edouard.

    Allenatore: Lennon.

    Arbitro: Bengoetxea.

    Ammoniti: Christie (C), Rogic (C), Brown (C).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma e gli svizzeri dello Young Boys.

    Partenza senza grossi ritmi, la prima occasione giallorossa arriva al 8° con un bel calcio di punizione di Bruno Peres deviato in corner. In campo c’è solo la Roma e intorno al quarto d’ora prima Carles Perez, fuori, e poi Pedro, respinto, hanno due volte la palla per il vantaggio.

    Altra occasione ghiottissima per Pedro al 28°, lo spagnolo però si fa parare la conclusione a tu per tu col portiere. Alla prima vera occasione gli svizzeri passano in vantaggio, Nsame entra in area, supera Cristante e batte Pau Lopez in uscita. Sul finire di tempo arriva il pareggio, Von Ballmoos è super su Pedro ma non può niente sul tap in di Borja Mayoral.

    Si va al riposo sul risultato di 1-1.

    La ripresa comincia con un doppio cambio nella Roma, dentro Spinazzola e Mkhitaryan, fuori Ibanez e Pedro. Il copione non cambia, anche Mkhitaryan deve vedersela con il super portiere che però non può niente sul gran tiro da fuori di Calafiori.

    Trovato il vantaggio la Roma prova a gestire, lo Young Boys non riesce a creare alcun pericolo. Al 81° arriva il sigillo di Dzeko che con un bel tiro al volo infila la palla in rete. Un minuto dopo gli svizzeri restano in 10 per un rosso diretto a Camara per fallo di reazione.

    Finisce così, la Roma vince e conquista matematicamente il primo posto del girone.

    ROMA – YOUNG BOYS 3-1 (34° Nsame (Y), 44° Borja Mayoral (R), 59° Calafiori (R), 81° Dzeko (R))

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Ibanez (46° Spinazzola), Cristante (65° Fazio), Juan Jesus; Bruno Peres, Villar (60° Pellegrini), Diawara, Calafiori; Carles Perez, Pedro (Mkhitaryan); Mayoral (60° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Young Boys (4-3-3): Von Ballmoos; Hefti, Camara, Zesiger, Lefort; Rieder (58° Sierro), Aebischer (67° Gaudino), Garcia (67° Elia); Fassnacht, Nsame, Ngamaleu.

    Allenatore: Seoane.

    Arbitro: Jovic.

    Ammoniti: Calafiori (R).

    Espulso: Camara (Y).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa dell’Az Alkmaar.

    Partenza super dei padroni di casa, serve un bel riflesso di Ospina per salvare su Gudmundsson. Al 6° il Napoli passa, bel cross in mezzo, sbuca Mertens che tocca in rete. I padroni di casa ci mettono un po’ a reagire ma al 20° serve una bella parata di Ospina per negare il pareggio a Aboukhlal.

    L’AZ prova a crescere concretamente non impegna Ospina ma quanto meno tiene il pallino del gioco. Si va però al riposo con il Napoli in vantaggio per 1-0.

    La ripresa parte con gli stessi protagonisti del primo tempo. Gli olandesi si mostrano decisi e prima sfiorano il gol con Stengs che calcia alto da buona posizione e poi trovano il pari con il tocco sotto porta di Martins Indi su azione di corner.

    Passano 5 minuti e Bakayoko commette fallo in area su Aboukhlal, è rigore, dal dischetto Koopmeiners calcia ma Ospina para. La partita corre sul filo dell’equilibrio con gli olandesi che però si fanno preferire.

    Al 83° grandissima uscita fuori area del portiere Bizot che ferma Lozano lanciatissimo. La palla buona capita a Petagna al 86° ma il suo diagonale sfiora il palo ed esce.

    Finisce così, il Napoli pareggia ad Alkmaar ed ora potrà giocare con due risultati nell’ultima sfida, in casa, contro la Real Sociedad.

    AZ ALKMAAR – NAPOLI 1-1 (6° Mertens (N), 54° Martins Indi (A))

    Az Alkmaar (4-3-3): Bizot; Sugawara, Chatzidiakos, Martins Indi, Wijndal; Midtsjo, De Wit, Koopmeiners; Stengs, Gudmundsson (70° Boadu), Aboukhlal (82° Karlsson).

    Allenatore: Slot.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam (66° Mario Rui); Fabian Ruiz (57° Elmas), Bakayoko, Zielinski (61° Petagna); Politano (61° Lozano), Mertens (66° Demme), Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Buquet.

    Ammoniti: Martins Indi (A), Wijndal (A), Demme (N).

  • Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Europa League, Roma qualificata, vince il Napoli, pari Milan

    Turno positivo per le tre italiane in Europa League, il Milan ha aperto la serata con un buon pareggio in casa del Lille, nelle gare delle 21 Napoli e Roma hanno entrambe vinto per 2-0 con gli azzurri in testa al gruppo ed i giallorossi matematicamente ai sedicesimi.

    Partiamo dal Milan che senza Ibrahimovic e Leao ha comunque giocato una buona gara in Francia, ha trovato il vantaggio con Castillejo ed è stata raggiunta da Bamba, reti entrambe nella ripresa.

    Un punto prezioso che permette ai rossoneri di mantenere il secondo posto alle spalle del Lille con però lo Sparta Praga, vittorioso sul Celtic, a solo un punto di distanza.

    Tutto fatto per la Roma che in casa del Cluj parte con un gran turnover, anche a casa degli infortuni in difesa, gestisce serenamente il primo tempo e poi dopo l’ingresso di Veretout nella ripresa piazza l’uno-due che vale successo e qualificazione matematica ai sedicesimi di Europa League.

    Concludiamo con il Napoli, in una serata particolarmente triste, la prima dopo la scomparsa di Maradona, gli azzurri non riescono ad imprimere un gran ritmo però sfruttano un autorete nel finale di primo tempo per chiudere avanti 1-0 sul Rijeka. Nella ripresa Gattuso inserisce i titolarissimi e Lozano piazza il 2-0 che chiude la gara e manda il Napoli in testa al gruppo, a causa anche dello 0-0 tra Az Alkmaar e Real Sociedad.

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

    Veniamo al racconto della sfida del Milan in casa del Lille.

    Partenza equilibrata con le due squadre non interessate ad alzar troppo i ritmi. Al 10° ottimo cross dal fondo di Hernandez, Rebic però colpisce male, occasione sprecata. Risposta dei francesi con Yazici che sfrutta un errore di Tonali ma non trova la porta. Al 24° gran ripartenza del Milan con Hauge che perde il tempo per servire Rebic, occasione sprecata.

    Si vede il Lille al 36° con un bel tiro di Araujo alzato in corner da Donnarumma. Sfida che si ripete al 42° e che ha lo stesso esito, calcio d’angolo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa comincia con una grande accelerazione di Rebic che entra in area, serve Castillejo che deposita in rete. Il Lille aumenta la pressione ma è ancora il Milan aver la palla buona con Calhanoglu che però trova solo l’esterno della rete.

    Il Milan spreca l’occasione del raddoppio, dopo una gran giocata di Brahim Diaz, e al 66° arriva il pareggio di Bamba bravo a girare in rete il tocco di David. Dopo il pareggio si vedono più cami che emozioni, le squadre paiono non voler rischiare. Finisce in parità, il Milan rimane al secondo posto del girone.

    LILLE – MILAN 1-1 (47° Castillejo (M), 66° Bamba (L))

    Lille (4-4-2): Maignan; Pied (79° Djalo), Fonte, Botman, Mandava; Luis Araujo (75° Lihadji), Xeca (64° Soumare), Andre, Bamba; Yazici (64° Ikonè), David.

    Allenatore: Galtier.

    Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Dalot, Gabbia, Kjaer, Hernandez; Tonali, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu (61° Brahim Diaz), Hauge (77° Krunic); Rebic (61° Colombo).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Pied (L), Xeca (L), Bennacer (M), Soumare (L), Brahim Diaz (M).

    Passiamo alla sfida in trasferta della Roma in casa del Cluj.

    Partenza senza grande intensità, con la Roma che prova a gestire i ritmi e tentare qualche ripartenza. Con il passare dei minuti i padroni di casa provano a crescere ma senza creare niente.

    I minuti passano, la Roma ci prova con il tiro di Mayoral che però non crea grattacapi al portiere.

    Si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con l’ingresso di Veretout per Pellegrini nella Roma. I giallorossi passano subito in vantaggio, punizione buttata in mezzo da Veretout e toccata nella propria porta da Debeljuh. Il Cluj non riesce a creare niente, la Roma ne approfitta e conquista un calcio di rigore grazie a Mkhitaryan, dal dischetto Veretout è infallibile.

    Il raddoppio rasserena i giallorossi che riescono a controllare serenamente la partita. Non succede molto altro, la Roma vince in casa del Cluj e conquista la matematica qualificazione

    CLUJ – ROMA 0-2 (49° aut. Debeljuh (C), 67° rig. Veretout)

    Cluj (4-2-3-1): Balgradean; Susic, Manea, Burca, Camora; Djokovic, Itu (51° Chipchiu); Rondon, Paun-Alexandru (71° Carnat), Pereira; Debeljuh (71° Vojtus).

    Allenatore: .

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Spinazzola (64° Mkhitaryan), Cristante, Juan Jesus; Bruno Peres, Villar, Diawara (77° Milanese), Calafiori; Pellegrini (46° Veretout), Carles Perez (84° Tripi); Mayoral (64° Dzeko).

    Allenatore: Fonseca.

    Arbitro: Lechner.

    Ammoniti: Itu (C), Paun-Alexandru (C), Djokovic (C), Diawara (R), Camora (C), Dzeko (R).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa contro il Rijeka.

    Partenza migliore per il Napoli ma la prima occasione è per il Rijeka con Tomecak che calcia alto da buona posizione. Dopo 20 minuti troppo lenti si vede il Napoli con Petagna che sfrutta un errore e calcia, tiro debole e centrale. Ottimo inserimento di Politano al 27°, sul suo tocco è bravo il portiere a chiudere in uscita bassa.

    Il Rijeka non sta solo a guardare, sfrutta gli errori del Napoli e riparte rendendosi insidioso con Muric. Al 41° Zielinski entra in area e mette palla rasoterra dal fondo, Anastasio nel tentativo di anticipare Politano la tocca nella propria rete. Reazione immediata del Rijeka che ci prova due volte con Loncar, salva in corner Meret. Si va al riposo con il Napoli avanti 1-0.

    La ripresa parte senza cambi nelle due squadre. Subito occasione per Demme, la sua conclusione però non trova la porta per poco. La gara rimane in bilico, i croati provano a non mollare e fanno paura con le ripartenze. Al 72° Petagna s’inserisce e colpisce, palla fuori non di molto, due minuti dopo è Maksimovic a sprecare al volo da due passi.

    Il gol è solo rimandato, inserimento di Lozano che controlla, prende la mira e piazza la palla in rete. Al 90° grande azione del Napoli con Insigne che non riesce a superare il portiere che chiude bene lo specchio.

    Finisce 2-0, il Napoli nel giorno del ricordo di Diego Armando Maradona porta a casa 3 punti che valgono la vetta del gruppo di Europa League.

    NAPOLI – RIJEKA 2-0 (41° aut. Anastasio (R), 75° Lozano)

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Demme (69° Lobotka), Bakayoko; Politano (65° Insigne), Zielinski (65° Lozano), Elmas (69° Mertens); Petagna (81° Fabian Ruiz).

    Allenatore: Gattuso.

    Rijeka (5-4-1): Nemistic; Tomecak, Velkovski, Galovic, Smolcic, Anastasio (80° Braut); Muric (78° Yateke), Gnezda Cerin (87° Hodza), Loncar, Stefulj; Andrijasevic (87° Frigan).

    Allenatore: Rozman.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Anastasio (R).

  • Adios Diego, mondo in lutto per la morte di Maradona

    Adios Diego, mondo in lutto per la morte di Maradona

    Una notizia tremenda ha sconvolto questo pomeriggio di fine novembre, intorno alle 17 il giornale argentino “El Clarin” ha twittato la notizia della morte di Diego Armando Maradona.

    Si è pensato, oppure forse sperato, fosse una Fake News (anche se la fonte era certamente molto seria ed attendibile) così però non è stato, il 2020 ha deciso di portarsi via la leggenda del calcio.

    Eternamente in lotta con Pelé per esser considerato il più forte calciatore della storia, Maradona sarebbe morto per arresto cardiocircolatorio all’età di 60 anni.

    Immediato il cordoglio di numerose società e di milioni di tifosi che hanno espresso il proprio dolore tramite i vari social.

    Nato a Lanus il 30 ottobre 1960 da una famiglia povera, il giovane Diego si mise subito in luce da giovanissimo tanto da esordire a soli 16 anni con l’Argentinos Jrs, squadra con la quale rimase 5 anni prima di passare un anno al Boca Jrs.

    Nel 1982/83 lo sbarco in Europa al Barcellona dove, anche a causa di un gravissimo infortunio, non rese al massimo.

    La sua esplosione avvenne al Napoli, dove arrivò nella stagione 1984/85, Diego entro subito nel cuore dei tifosi, per non uscirne mai più, grazie al suo talento e alla sua classe che permisero ai partenopei di conquistare un primo storico Scudetto nel 1986/87 (con anche la Coppa Italia) una Coppa Uefa nel 1988/89 ed anche un altro Scudetto nel 1989/90.

    Maradona con la maglia del Napoli | Foto Twitter

    La sua storia calcistica con il Napoli si chiuse nel marzo 1991 quando fu trovato positivo all’Antidoping e subì una lunga squalifica.

    Le esperienze successive tra Siviglia, Newell’s Old Boy e Boca Jrs non furono certo indimenticabili, la squalifica subita, ancora per positività all’Antidoping, ad Usa94 mise fine alla carriera da calciatore del Pibe de Oro.

    Oltre ai club certamente Diego Armando Maradona sarà ricordato per le sue prestazioni in nazionale, a Messico 1986 con la sua classe trascinò l’Argentina alla conquista del titolo.

    Indimenticabile la sfida nei quarti di finale contro l’Inghilterra quando Maradona segnò il gol considerato da molti come il più bello di sempre, partendo da metà campo e saltando gli inglesi come birilli ed anche per la famosa “Mano de Dios” ovvero il tocco con il pugno, non visto dalla terna, che permise al “piccolo” Maradona di superare il portiere Shilton in uscita alta.

    Diego Armando Maradona bacia la Coppa del Mondo appena vinta | Foto Twitter

    Non certo dello stesso livello è stata la sua carriera da allenatore che l’ha visto anche sedersi sulla panchina dell’amata Argentina.

    Non vogliamo parlare della sua vita fuori dal campo, uno stile che però l’ha portato diverse volta a far stare in ansia i propri tifosi, è di qualche giorno fa la notizia di un’operazione effettuata e riuscita con successo per la rimozione un edema cerebrale.

    Diego quindi ci lascia, o forse va semplicemente a trovare quel Dio che gli aveva dato quell’immenso talento, quell’estro che aveva fatto innamorare milioni di tifosi in tutto il mondo e che lo aveva reso una vera e propria divinità agli occhi dei propri tifosi.

    Il destino tra l’altro ha voluto accomunarlo ad un altro fenomeno del calcio dotato di genio e sregolatezza, ovvero George Best, morto anche lui il 25 novembre, di quindici anni fa.

  • Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Europa League: super Roma, Napoli in rimonta, crollo Milan

    Serata dai due volti per le tre italiane in Europa League, la Roma ha vinto segnando una cinquina al Cluj, il Napoli ha sofferto è andato sotto e poi ha ribaltato il risultato con il Rijeka, il Milan è totalmente crollato con il Lille.

    Nonostante il classico turnover di coppa, meno pesante stavolta, i ragazzi di Fonseca hanno subito messo in discesa la gara con il Cluj e poi hanno completato l’opera, da segnalare i primi due gol in giallorosso di Borja Mayoral.

    Se Fonseca è stato felice della prestazione, molto meno lo è stato Gattuso che, nonostante il successo in Croazia, non ha gradito l’approccio del suo Napoli che nella prima mezz’ora ha sofferto ed è andato sotto, i gol di Demme a fine prima frazione e l’autorete di Braut nella ripresa hanno rimesso il risultato sui giusti binari.

    Serata totalmente da dimenticare per il Milan che contro il Lille è sembrato spento sin dal primo minuto. I francesi hanno concretizzato con il rigore di Yazici nel primo tempo. Nella ripresa nel giro di 3 minuti lo stesso Yazici ha completato la sua tripletta stendendo definitivamente i rossoneri di Pioli.

    Veniamo al racconto della sfida tra il Rijeka ed il Napoli.

    Partono subito bene i padroni di casa che vanno subito alla conclusione con Menalo, Meret è bravo a deviare in corner. Il Rijeka è molto pericoloso in ripartenza, la difesa del Napoli fatica a chiudere. Al 14° i croati passano in vantaggio, Kulenovic appoggia per Muric che dal limite fa partire il tiro vincente. L’autore del gol è incontenibile e al 17° sfiora il raddoppio con il colpo di tacco.

    Il Rijeka perde il suo miglior calciatore, Muric, ma non perde l’entusiasmo e al 25° va al tiro con Kulenovic, dopo una bella azione, Meret respinge. Gli azzurri fanno possesso palla ma giunti sulla trequarti non riescono a creare pericoli. Al 43° però arriva il pareggio, sul secondo palo Mertens controlla il pallone e mette in mezzo un rasoterra che trova all’appuntamento Demme.

    Si va al riposo sul 1-1.

    La ripresa comincia senza cambi, il Napoli sembra più aggressivo ma al 48° dopo un pasticcio di Koulibaly, serve il palo a salvare Meret sul tiro di Menalo. Al 53° bella combinazione tra Mertens ed Elmas, Nemistic è attento e respinge. Ci prova Mertens su punizione laterale, Nemistic la tocca sulla parte alta della traversa.

    Un pizzico di fortuna aiuta il Napoli al 62°, Petagna buca un bel cross, la palla sbatte su Braut e s’infila in porta. Il Rijeka non sembra avere le energie e le idee per reagire, il Napoli controlla e prova a trovare il terzo gol. Al 87° ci prova Zielinski in spaccata, gran riflesso di Nemistic. Arriva il fischio finale, il Napoli rimonta e porta a casa 3 punti preziosissimi.

    RIJEKA – NAPOLI 1-2 (14° Muric (R), 43° Demme (N), 62° aut. Braut (R))

    Rijeka (5-3-2): Nemistic; Tomecak, Escoval, Velkovski, Smolcic, Braut (65° Stefulj); Muric (24° Yateke (65° Raspopovic)), Gnezda Cerin, Loncar; Kulenovic, Menalo.

    Allenatore: Rozman.

    Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui (80° Ghoulam); Lobotka, Demme (60° Fabian Ruiz), Elmas (60° Insigne); Politano, Petagna (80° Zielinski), Mertens.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Gestranius.

    Ammoniti: Politano (N), Smolcic (R), Braut (R), Koulibaly (N).

    Passiamo alla gara di Europa League dell’Olimpico tra Roma ed i rumeni del Cluj.

    Partenza super della Roma che dopo due minuti trova subito il gol, cross perfetto di Spinazzola e colpo di testa vincente di Mhkitaryan. Risponde il Cluj con un bel tiro di Djokovic, Pau Lopez salva. Brutta palla persa da Villar al 23°, Rondon va al tiro, Pau Lopez risponde, sul fronte opposto il Cluj rischia di farsi autorete e sul susseguente corner Ibanez stacca e di testa segna il raddoppio.

    Il raddoppio agevola la Roma, Veretout va al tiro la palla respinta s’impenna, Bruno Peres vede Mayoral e gli serve di testa un perfetto assist, al 34° è 3-0 per i giallorossi. Il primo tempo si chiude con la Roma agevolmente avanti per 3-0.

    La ripresa comincia con 5 cambi, tre per la Roma e due per il Cluj. Il parziale del primo tempo agevola il controllo della gara da parte dei giallorossi. Doppia occasione per Borja Mayoral tra il 65° ed il 67° ma prima trova una respinta e poi calcia fuori. Al 73° occasione per il Cluj, ci pensa Kumbulla a salvare a due passi dalla linea.

    Arriva un’altra gioia per Mayoral che al 84° dentro l’area controlla e scarica il destro vincente, doppietta per lui. Cinquina giallorossa al 89°, Milanese imbuca in verticale per Pedro che non ha problemi a battere il portiere avversario. Finisce così, la Roma vince 5-0 e consolida il primo posto in vetta al gruppo A di Europa League.

    ROMA – CLUJ 5-0 (2° Mhkitaryan, 24° Ibanez, 34°, 84° Mayoral, 89° Pedro)

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Fazio, Ibanez (61° Smalling) Kumbulla; Bruno Peres, Cristante (73° Milanese), Veretout (46° Pedro), Spinazzola (46° Juan Jesus); Villar, Mhkitaryan (46° Pellegrini); Mayoral.

    Allenatore: Fonseca.

    Cluj (4-1-3-2): Balgradean; Susic (80° Latovlevici), Manea, Ciobotariu, Camora; Hoban; Deac (46° Paun-Alexandru), Itu (46° Pereira), Djokovic; Rondon (90° Joca), Debeljuh (67° Carnat).

    Allenatore: Petrescu.

    Arbitro: Jug.

    Ammoniti: Hoban (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Milan in casa contro il Lille.

    Partenza piuttosto equilibrata con i ritmi che non tendono a salire, con il Milan più propenso a far la gara. Dopo una serie di potenziali occasioni per il Milan, si fa vedere il Lille con una ripartenza di David, salva Donnarumma, pochi secondi e Romagnoli commette fallo da rigore, dal dischetto va Yazici che spiazza il portiere.

    Al 25° violenta punizione di Ibrahimovic, Maignan la respinge col corpo. I francesi prendono coraggio e provano a rendersi pericolosi con la difesa rossonera un po’ distratta. Troppo poco Milan, si va al riposo con i francesi avanti per 1-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Leao e Calhanoglu per Castillejo e Krunic. I rossoneri non riescono ad alzare i ritmi, il Lille non corre rischi. Al 55° arriva il raddoppio dei francesi, tiro da fuori di Yazici, Donnarumma sbaglia l’intervento e la palla s’infila.

    Passano solo 3 minuti e Yazici va a finalizzare una ripartenza calciando comodamente appena dentro l’area, tripletta per lui.

    Squillo rossonero con Rebic al 64°, respinge Maignan. Il gol che potrebbe riaprire la gara non arriva e nemmeno le opportunità anzi sono i francesi a rischiare di segnare il quarto, clamoroso l’errore di Bamba nel finale.

    Finisce così, il Milan, dopo una lunga serie di imbattibilità, cade pesantemente in casa contro un Lille trascinato da Yazici.

    MILAN – LILLE 0-3 (22° rig., 55°, 58° Yazici)

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Romagnoli, Kjaer, Hernandez; Kessie, Tonali (62° Bennacer), Krunic (46° Calhanoglu); Castillejo (46° Leao) , Ibrahimovic (62° Rebic), Brahim Diaz (78° Hauge).

    Allenatore: Pioli.

    Lille (4-4-1-1): Maignan; Celik, Fonte, Botman, Bradaric; Yazici (80° Ylmaz), Renato Sanches (80° Soumare), Xeca (65° Andre), Bamba (84° Mandava); Ikone (65° Lihadji); David.

    Allenatore: Galtier.

    Arbitro: Frankowski.

    Ammoniti: Xeca (L), Celik (L), Romagnoli (M).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA

  • Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Europa League: tris Milan, colpo del Napoli, reti bianche per la Roma

    Serata dolce per le italiane in Europa League, il Milan dei giovani s’impone nettamente 3-0 contro lo Sparta Praga e prosegue il suo cammino a punteggio pieno, il Napoli rialza la testa e con un gol di Politano espugna il campo della Real Sociedad, frena invece la Roma che all’Olimpico non va oltre allo 0-0 con il Cska Sofia.

    Come detto ci pensano tre classe 1999 a regalare la vittoria al Milan, Brahim Diaz apre le marcature nel primo tempo, Leao raddoppia ad inizio ripresa e Dalot chiude i giochi poco dopo.

    Da segnalare un rigore fallito da Ibrahimovic e una gran prova di Bennacer.

    Il Napoli non poteva permettersi altri passi falsi e pur soffrendo in alcuni tratti della partita, è riuscito a battere 1-0 la Real Sociedad, a decider la sfida un tiro di Politano deviata da un difensore.

    Azzurri in ansia per l’infortunio muscolare di Insigne.

    La Roma scesa in campo con un ampio turnover gioca una buona gara ad inizio ed alla fine ma in mezzo rischia anche di subire gol contro il Cska Sofia.

    Un pareggio comunque utile per mantenere il comando del gruppo di Europa League a quota 4 insieme al Cluj.

    Veniamo al racconto della sfida di San Siro tra Milan e Sparta Praga.

    Partenza forte del Milan che riesce in un paio di occasioni ad arrivare al cross dal fondo con estrema facilità. E’ una gara a senso unico, in campo ci sono solo i rossoneri anche se non si assiste a clamorose occasioni da gol.

    Al 24° bruta palla persa in uscita dallo Sparta, Ibrahimovic va in profondità, serve Diaz che con un dribbling porta la palla sul destro e batte Heca. Alla mezz’ora Krunic ha la chance del raddoppio ma il portiere esce bene e chiude ogni possibilità.

    Bennacer, al 35°, pennella per Ibrahimovic che viene steso, è rigore, dal dischetto va lo svedese che calcia male con la palla che colpisce la traversa ed esce. Lo Sparta Praga prova a farsi vedere, il primo tempo si chiude sul 1-0 per il Milan.

    La ripresa comincia con l’ingresso di Leao al posto di Ibrahimovic. Subito doppia grande occasione per il Milan, Tonali imbecca per Leao che però vede la sua conclusione respinta, la palla finisce a Tonali che calcia subito, altra gran respinta di Heca.

    Al 57° arriva il raddoppio, bel cross rasoterra di Dalot, perfetto inserimento di Leao che spinge in rete. Il tecnico dello Sparta prova a cambiare qualcosa con le sostituzioni ma al 67° una bella palla di Bennacer permette a Dalot di trovarsi solo davanti al portiere e di segnare il gol del 3-0.

    I minuti scorrono via con i rossoneri in totale controllo, gli ospiti provano a far qualcosa ma Tatarusanu rimane totalmente inoperoso. Finisce 3-0, prosegue alla grande il cammino del Milan in Europa League.

    MILAN – SPARTA PRAGA 3-0 (24° Brahim Diaz, 57° Leao, 67° Dalot)

    Milan (4-3-3): Tatarusanu; Calabria (68° Conti), Kjaer, Romagnoli (81° Duarte), Dalot; Tonali, Bennacer (81° Kessie), Krunic (88° Maldini); Castillejo, Ibrahimovic (46° Leao), Brahim Diaz.

    Allenatore: Pioli.

    Sparta Praga (4-3-2-1): Heca; Sacek, Celustka, Lischka (80° Plechaty), Hanousek; Pavelka, Travnik (80° Karabec), Vindheim; Dockal, Krejci (63° Karlsson); Julis (63° Kozak).

    Allenatore: Kotal.

    Arbitro: Ozkahya.

    Ammoniti: Dockal (S), Lischka (S), Pavelka (S).

    Passiamo all’esordio stagionale casalingo in Europa League della Roma contro il Cska Sofia.

    Partenza favorevole per la Roma che dopo 3 minuti troverebbe anche il vantaggio con il tocco sottoporta di Smalling, la bandierina alzata però annulla tutto. La risposta del CSKA arriva al 8°, Sowe calcia dal limite ma non trova la porta di poco.

    I giallorossi si fanno rivedere al 16° con una bella conclusione di Spinazzola respinta in corner da Busatto. La partita scorre tranquilla sino al 33° quando Mkhitaryan calcia al volo con la palla che colpisce la traversa.

    Non accade altro di particolarmente interessante, la Roma mantiene il predominio del gioco ma si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte con gli ingressi di Pedro e Karsdorp per Mkhitaryan e Spinazzola. La prima occasione, al 52, è per gli ospiti ed è piuttosto ghiotta, Antov calcia oltre la traversa dopo una respinta di Pau Lopez.

    La gara non decolla anzi, si assiste più ad errori che a buone giocate. Al 65° brivido per la Roma, ci prova Henrique ma Pau Lopez salva, lo stesso portiere torna protagonista al 72° questa volta su Sowe.

    Il neo entrato Pellegrini si crea subito un’occasione ma Busatto è attento e si salva. L’occasione buona l’avrebbe anche Dzeko al 87° ma il bosniaco manca il tocco vincente. Non succede niente nei minuti di recupero, finisce 0-0, la Roma mantiene la vetta del proprio girone.

    ROMA – CSKA SOFIA 0-0

    Roma (3-4-1-2): Pau Lopez; Smalling (57° Juan Jesus), Fazio, Kumbulla; Spinazzola (46° Karsdorp), Cristante, Villar, Bruno Peres; Mkhitaryan (46° Pedro); Mayoral (69° Dzeko), Carles Perez (74° Pellegrini).

    Allenatore: Fonseca.

    Cska Sofia (4-2-1-3): Busatto; Vion (89° Turitsov), Antov, Zanev, Mazikou; Youga (81° Rodrigues), Geferson (81° Beltrame); Sankhare (89° Ahmedov); Sinclair (64° Henrique), Sowe, Yomov.

    Allenatore: Mitov.

    Arbitro: Kulbakov.

    Ammoniti: Bruno Peres (R), Karsdorp (R), Villar (R), Zanev (C), Busatto (C).

    Concludiamo la giornata di Europa League con la partita del Napoli in casa della Real Sociedad.

    Partenza migliore della Real Sociedad che prova a rendersi pericolosa con giocate rapide negli spazi stretti. Al 7° squillo di Insigne che prova la giocata personale, palla fuori di poco. Altra grande occasione, stavolta per Mario Rui che cerca il colpo sotto, palla che esce vicina al palo.

    Al 22° tegola per il Napoli, Insigne si ferma dopo uno scatto e deve lasciare il posto a Lozano per un guaio muscolare. I baschi fanno la gara ma il Napoli in ripartenza sa esser insidioso. Non cambia molto nei restanti minuti, si va al riposo sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi, rientrano i 22 che avevano concluso il primo tempo. Non cambia molto il copione, Real Sociedad a far la partita e Napoli attendo a chiudere e provare a ripartire. Al 55° gli azzurri passano, Politano calcia forte, Sagnan la tocca di testa e spiazza il proprio portiere.

    Reazione rabbiosa dei padroni di casa, al 66° serve una gran parata di Ospina sul tiro al volo di Portu, servito da David Silva. Pericolosa ripartenza della Real Sociedad al 78° la conclusione di Oyarzabal esce non di molto.

    86° Oshimen colpisce quanto basta e segna ma la rete viene annullata perchè Mario Rui nel calciare la punizione scivola e tocca due volte il pallone. Al 92° Osimhen prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10. Non è un rosso pesante perchè il Napoli resiste nei 2 restanti minuti e porta a casa tre punti fondamentali nella corsa alla qualificazione.

    REAL SOCIEDAD – NAPOLI 0-1 (55° Politano)

    Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Gorosabel (79° Barrenetxea), Sagnan, Le Normand, Monreal; Merino (79° Zubimendi), Guevara, David Silva; Portu (67° Bautista), Isak (67° Willian Jose), Oyarzabal (87° Guridi).

    Allenatore: Alguacil.

    Napoli (4-3-3): Ospina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Bakayoko, Demme (88° Ruiz), Lobotka (61° Mertens); Politano (61° Di Lorenzo), Petagna (61° Osimhen), Insigne (22° Lozano).

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Pawson.

    Ammoniti: Lozano (N), Le Normand (R).

    Espulso: Osimhen (N).

    I risultati della serata di Europa League | © UEFA