Tag: nacional montevideo

  • Copa Libertadores, l’exploit del Boca ed il bomber Scocco

    Copa Libertadores, l’exploit del Boca ed il bomber Scocco

    Mentre l’Atletico Mineiro si conferma saldamente come l’unica squadra a punteggio pieno, prendendo nota peraltro anche degli exploit delle altre squadre brasiliane, la Copa Libertadores registra l’importante rientro sulla scena del Boca Juniors, che non aveva iniziato la sua campagna continentale nel migliore dei modi. La squadra del virrey Carlitos Bianchi, che tra l’altro arranca pericolosamente in campionato, ritorna protagonista, vincendo la resistenza casalinga del Barcelona di Guayaquil, grazie ad un gol del promettente Nicolas Blandi. Gli zeneises in pratica brindano alla qualificazione agli ottavi, beneficiando anche del contemporaneo crollo del Toluca sul campo del Nacional Montevideo, vittorioso con un eloquente 4-0.

    Proprio quello degli uruguagi del Nacional costituisce un’altra nota lieta della Copa, che ritrova così un’altra sua blasonata protagonista negli ottavi. La squadra di Recoba ed Abreu sta beneficiando dell’ottima vena realizzativa dello stagionato, ma sempre valido Ivan Alonso reduce da una lunga militanza spagnola. Tuttavia, in tema di blasonate non si può mancare di annotare l’ottimo ruolino di marcia dell’Olimpia Asunciòn, che vincendo a Santiago del Cile in casa dell’Universidad, accede agli ottavi, grazie alla nuova prodezza di Richard Ortiz, esterno sinistro di 22 anni seguito anche dal Genoa in tempi non sospetti. Il Rey de Copas paraguayano si è dimostrato ancora una volta all’altezza del suo blasone internazionale.

    Ignacio Scocco | © AFP / Getty Images
    Ignacio Scocco | © AFP / Getty Images

    Tuttavia, riesce a dare uno scossone alla propria classifica anche il Newell’s Old Boys, altra compagine argentina accreditata di poter arrivare fino in fondo alla Copa. I leprosos di Rosario, squadra cara a Lionel Messi, hanno beneficiato contro i venezuelani del Lara ancora una volta dei gol dell’attacco Ignacio Scocco. 28enne di Santa Fè, è ritornato al Newell’s nel 2012 in prestito dai qatarioti dell’Al Ain. Ma aveva giocato nel Newell’s già dal 2003 al 2006 e poi andando a seminare gol all’UNAM di Città del Messico e all’AEK Atene. Attaccante agile che preferisce essere schierato a sinistra, Scocco ha esordito anche con la Selecciòn lo scorso novembre siglando una doppietta al Brasile alla Bombonera, roba da non da poco. L’attaccante ha il grilletto facile e il Torino pare essere insistentemente sulle sue tracce.

  • Il Tijuana è la vera sorpresa della Copa Libertadores

    Il Tijuana è la vera sorpresa della Copa Libertadores

    Il calendario della prima fase della Copa Libertadores viaggia in perfetta simbiosi con le imprese delle outsider della competizione. A Tijuana, infatti, nella parte ad ovest del Messico che confina con gli USA, il Corinthians ha perso la propria imbattibilità in campo internazionale dopo ben 16 partite e ad un passo dall’eguagliare quello assoluto appartenente allo Sporting Cristal, che tra il 1962 e il 1969 è rimasto imbattuto per 17 gare consecutive. L’impresa esalta in maniera considerevole il Tijuana, squadra fondata nel 2007 e campione nazionale nel 2012, esordiente in Copa Libertadores, ma che marcia a punteggio pieno, dopo aver battuto i Campioni del Mondo del Corinthians, il Millionarios Bogotà ed i boliviani del San Josè de Oruro. I messicani sono anche conosciuti con il soprannome di Xolos, simbolo e logo societario del club, rappresentante un cane tipicamente azteco.

    La gara all’Estadio Caliente, esaurito in ogni ordine di posto, è stata risolta da un gol del 32enne argentino Javier Gandolfi, di tacco da distanza ravvicinata su suggerimenti del paraguayano Aguilar. Gandolfi gioca da 5 stagioni in Messico, dopo aver militato lungamente nel River Plate e nell’Arsenal de Sarandì. Del resto gli argentini sono di casa anche qui a Tijuana, la città più a nord della Copa Libertadores. Dal 2011, infatti, ne ha fatto le fortune il tecnico argentino Antonio Mohamed, detto “El turco” per le sue discendenze libanesi. In America Latina gli arabi vengono infatti indicati in maniera generalizzata come turchi. Mohamed è stato un grande giocatore del Neza nel campionato messicano e come allenatore sta esaltando il Tijuana. Nella sua vita anche un’enorme tragedia. Nel 2006, durante i Mondiali in Germania, perso il figlio Faryd di 9 anni in un incidente stradale.

    TIJUANA | © LUIS ACOSTA/AFP/Getty Images
    TIJUANA | © LUIS ACOSTA/AFP/Getty Images

    Quella del Tijuana non è comunque l’unica sorpresa di un certo rilievo della Copa. Anche i peruviani della Real Garcilaso guidano saldamente il proprio raggruppamento con 7 punti, davanti alle colombiane Tolima ed Independiente Santa Fè e al Cerro Porteno. Allo stesso modo del Tijuana la Real Garcilaso vanta origini decisamente recenti. L’anno di fondazione, infatti, è il 2009 da parte degli studenti dell’omonimo istituto del Garcilaso Vega nella città inca di Cuzco. A questa altitudine fino ad ora era famoso soltanto il Cienciano, che aveva vinto la Copa Sudamericana nel 2004, ma è il caso di dire che la Real Garcilaso sta prendendo rapidamente quota.

    La Copa Libertadores, comunque, registra anche il primo grande flop della stagione a carico senza dubbio del Boca Juniors. La squadra di Carlitos Bianchi, infatti, ha registrato la sua seconda sconfitta in tre gare, peraltro la seconda interna. A violare la Bombonera questa volta è stato il Nacional Montevideo, grazie ad un gol di Scotti. Gli zeneises tra campionato e Copa sprofondano in una crisi preoccupante, mentre la strada per la qualificazione nel torneo continentale si fa decisamente impervia. Il Nacional dal suo canto per la prima volta nella sua storia espugna la Bombonera. Si esalta con Scotti, ma il vero matador della compagine orientales si riconosce nel loco Abreu, ritornato dalla lunga esperienza in Brasile, e salito a quota 25 reti in Copa Libertadores, 10° marcatore in assoluto di sempre, ad un gol dal peruviano Osvaldo “Cachito” Ramirez e dall’argentino Luìs Artime.

  • Gonzalo Bueno, Inter e Bologna sull’erede di Recoba

    Gonzalo Bueno, Inter e Bologna sull’erede di Recoba

    Scopriamo chi è Gonzalo Bueno, nome accostato ad Inter e Bologna in questi ultimi giorni. Il calciatore è sponsorizzato da un’icona dei nerazzurri ai tempi di Ronaldo e Simoni, quell’Alvaro Recoba che verrà ricordato da tutti come il “Chino.

    Gonzalo Bueno | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/Getty Images

    Gonzalo Bueno è un calciatore uruguaiano. Appartiene al Nacional Montevideo, uno dei club più antichi e prestigiosi dell’Uruguay, vincitore dell’ultimo campionato. Bueno è un attaccante esterno, (noi italiani diremo seconda punta), che può adattarsi anche al ruolo di centrocampista laterale destro. Il suo piede preferito è il destro. Il calciatore del Nacional è dotato di un ottimo spunto e una discreta tecnica palla al piede. Nella sua giovane carriera si è dimostrato un attaccante che trova facilmente la via della rete. Alcuni l’hanno paragonato proprio a Recoba, il vecchio pallino del numero uno nerazzurro, il quale non ha mai nascosto di avere un debole per l’uruguaiano.

    Il giocatore è nato a Montevideo il 16 gennaio 1993. Ha un’altezza di 176 cm e pesa 74 kg. E’ entrato nel mondo del calcio relativamente da poco. Nella stagione 2010-2011 è stato acquistato dal Nacional Montevideo e dato in prestito alla Primavera, dove gli è stata data la possibilità di crescere senza pressioni. Considerate le sue prestazioni via via più positive durante il prosieguo del campionato, gli viene concessa l’opportunità di esordire con la selezione maggiore, totalizzando un’unica presenza nella massima divisione del campionato uruguaiano. Quest’anno l’esplosione dell’attaccante 19enne. In nove presenze nella Serie A è riuscito a realizzare 4 gol, con una media di un gol ogni due partite. Gonzalo Bueno è un figlio d’arte, in quanto il padre è stato in passato un calciatore, conosciuto con il soprannome “El Zorro”.

    LA SCHEDA

    Nome e cognome Gonzalo Diego Bueno Bingola, conosciuto come Gonzalo Bueno
    Data di nascita 16 gennaio 1993
    Ruolo attaccante esterno/centrocampista laterale destro
    Nazionalità uruguaiana con passaporto portoghese
    Squadra d’appartenenza Nacional Montevideo
    Considerato il nuovo Recoba

    Video Gonzalo Bueno

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”117250″]