Tag: muriel

  • La Samp passa all’Olimpico e vede la zona champions

    La Samp passa all’Olimpico e vede la zona champions

    De Silvestri e Muriel, grazie alle loro reti, mandano la Sampdoria a 45 punti, nel posticipo della 27esima giornata del Campionato di Serie A, al pari della Fiorentina,  ospite giovedì nel ritorno degli ottavi di Europa League, a meno uno dalla zona Champions League.

    De Silvestri, autore della prima rete della Sampdoria vittoriosa con la Roma
    De Silvestri, autore della prima rete della Sampdoria vittoriosa con la Roma

    Grande successo per la squadra di Mihailovic che certifica ancora di più il periodo nero della Roma: brutte notizie per la squadra di Garcia che incassa la prima sconfitta stagionale all’Olimpico. Il secondo evidenzia una condizione fisica non ottimale dei giallorossi e una condizione mentale negativa, la squadra non ha saputo reagire alla prima rete realizzata da De Silvestri. 

    Al 18′ annullato giustamente un gol a Keita per fuorigioco mentre al 28′ sinistro ravvicinato di Totti che trova un Viviano attento. Al 41′ rischio per la Sampdoria: Regini sbaglia il retropassaggio e per poco Gervinho non beffa Viviano; al 44′ conclusione da fuori di Totti di destro ma Viviano blocca. Al 45′ grande parata di Viviano: cross di Gervinho tocco involontario di Regini  e salva il portiere.

    Al 48′ occasione per Totti: punizione di Florenzi, il capitano giallorosso si tuffa ma la palla è a fil di palo. Al 60′ vantaggio della Sampdoria dopo una grande azione di Eto’o: batti e ribatti, la palla giunge a De Silvestri e di sinistro trova la conclusione vincente. Al 71′ sinistro alto di Torosidis; Al 72′ grande uscita di Viviano su Doumbia in anticipo. Al 78′ il raddoppio di Muriel: il colombiano fugge in contropiede, conclude sul palo, riprende la palla e serve Duncan per Eder che penetra in area e a sua volta trova Muriel che di sinistro insacca. All’ 81′ altra grande parata di Viviano su Pjanic. Al 82′ espulso Keita dopo aver applaudito ironicamente l’arbitro. Al 92′ salvataggio di Palombo sulla linea dopo un colpo di testa di Astori.

    Roma-Sampdoria 0-2 De Silvestri, Muriel

    ROMA (4-3-3): De Sanctis, Torosidis [73. Ljalic], Yanga-Mbiwa, Astori, Holebas, Pjanic, Keita, Florenzi, Gervinho, Totti [63. Verde], Iturbe [68. Doumbia] All: Garcia

    SAMPDORIA (4-3-3): Viviano, De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini, Obiang [64. Duncan], Palombo, Soriano, Eto’o, Okaka [74. Muriel], Eder All: Mihailovic

    Arbitro: Calvarese

    Espulso: Keita Ammoniti: Obiang, Silvestre, Palombo, Astori, Pjanic

     

  • Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Di Natale e Muriel fanno arrabbiare Stramaccioni

    Otto punti in otto partite, una media da zona retrocessione che farebbe tremare qualsiasi panchina di serie A ma non quella di Andrea Stramaccioni. Il giovane tecnico romano gode infatti di una stima quasi inspiegabile che gli permette un credito con i cattivi risultati superiore a quello dei predecessori più esperti e illustri che negli ultimi anni si sono succeduti sulla panchina dell’Inter. A dir la verità Stramaccioni paga anche una rosa non ben amalgamata, tantissimi infortuni e soprattutto la mancanza di un vero regista a centrocampo capace di dettare i tempi di gioco e accelerare la manovra quando le squadre avversarie son ben chiuse evitando di fatto di mostrare il fianco alle ripartenza dell’Inter.

    La partita Il forfait di Milito convince Stramaccioni a rinforzare il centrocampo inserendo Guarin come trequartista e lasciando il peso dell’attacco sulle spalle di Antonio Cassano e Rodrigo Palacio. Guidolin conferma invece il mostruoso tandem d’attacco con capitan Di Natale a far da chioccia all’esplosivo Muriel.

    Antonio Di Natale mata l'Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Antonio Di Natale mata l’Inter di Stramaccioni | ©Getty Images
    Il primo tempo scivola via senza particolari occasioni se non una protesta dell’Inter per un contatto sospetto tra Domizzi e Palacio in area di rigore e un siluro di Totò Di Natale su calcio piazzato che si stampa sulla traversa con Handanovic immobile. Nella ripresa l’Inter sembra aver la meglio in mediana confezionando due occasioni da gol sprecate però da Palacio e soprattutto da Jonathan. Nel momento migliore dei nerazzurri però Antonio Di Natale beffa Handanovic grazie ad un delizioso assist di Lazzari, passano 2′ e finisce la partita di Juan Jesus, costretto per la seconda volta a fermare col fallo da ammonizione la progressione di Muriel. L’Udinese adesso gioca sul velluto e trova sull’asse Basta Muriel la rete del raddoppio, entra anche Rocchi ma la partita è oramai compromessa e i restanti minuti servono solo a Di Natale per firmare la doppietta e ricevere la meritata standing ovation dei suoi tifosi.

    Stramaccioni fuorioso Il tecnico nerazzurro nel post partita elogia comunque la partita dei suoi ragazzi scagliandosi ancora una volta contro gli arbitri per l’atteggiamento riservato alla sua squadra “Non siamo fortunati con le decisioni arbitrali: su Palacio c’era rigore e Domizzi andava espulso. Non è possibile non assegnare un rigore del genere, è strano. Quell’episodio ha indirizzato in modo chiaro la partita: Palacio era davanti alla porta, Domizzi gli taglia la strada e lo sbilancia. Era rigore ed espulsione, invece abbiamo preso un’ammonizione per simulazione. Non ho sospetti sulla buonafede degli arbitri, loro fanno il loro lavoro, ma noi siamo sfortunati. È innegabile come abbiamo subito tante valutazioni sbagliate. Palacio è partito in fuorigioco? Se l’avesse fischiato sarebbe stato meglio. E poi noi abbiamo chiuso la partita con 4 cartellini gialli, mentre l’Udinese solo uno: com’è possibile non ammonire Allan per il fallo a piedi pari su Guarin nel primo tempo?”.

    Udinese-Inter 3-0 le pagelle
    Udinese (3-5-2): Brkic 6,5; Heurtaux 6, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Basta 7, Pereyra 6, Allan 6,5, Lazzari 6, Pasquale 6; Muriel 7,5 (36′ st Maicosuel sv), Di Natale 8 (43′ st Willians sv). A disposizione: Padelli, Pawlowski, Angella, Faraoni, Barreto, Ranegie, Coda, Gabriel Silva, Merkel, Zielinski. All.: Guidolin 7.
    Inter (3-5-2): Handanovic 5,5; Samuel 5, Cambiasso 5, Juan Jesus 4,5; Jonathan 4 (32′ st Rocchi sv), Zanetti 5, Gargano 5 (29′ st Duncan sv), Guarin 6, Pereira 4,5; Cassano 6 (36′ st Silvestre sv), Palacio 5. A disposizione: Belec, Di Gennaro, Mariga, Benassi, Mbaye, Bessa, Livaja. All.: Stramaccioni 5.
    Arbitro: Giannoccaro
    Marcatori: 18′ st, 34′ st Di Natale, 30′ st Muriel
    Ammoniti: Danilo, Allan, Maicosuel (U), Pereira, Palacio (I)
    Espulsi: 20′ st Juan Jesus (I) per doppia ammonizione

  • Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Lecce – Siena 4-1, le pagelle. Muriel e Cuadrado super

    Il Lecce di mister Serse Cosmi conquista tre punti importantissimi in ottica salvezza grazie alla vittoria netta e convincente nei confronti di un Siena letteralmente tramortito dai due colombiani Muriel e Cuadrado, veri mattatori della partita. Brutta, e per certi versi inattesa battuta d’arresto per il Siena di Sannino che si è sciolto dopo il rigore di Di Micheledel 2-1.

    Cuadrado ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lecce

    Muriel 7,5 ennesimo gioiello scoperto dall’Udinese, il colombiano fa impazzire tutta le retroguardia senese con continue discese e dribbling da paura. Realizza l’importantissimo gol del pareggio da vero opportunista e si procura il rigore del vantaggio leccese grazie ad una serpentina fantastica che ubriaca tutta la difesa bianconera.

    Cuadrado 7 diciamo la verità, difendere non è il suo forte e si vede nell’occasione del vantaggio senese dove si dimentica di mancare Del Grosso ma in attacco è una vera  e propria furia. I suoi cambi di passo spezzano in due la difesa bianconera con la ciliegina del gol del 3-1, vera e propria perla della 23esima giornata.

    Benassi 6,5 le continue voci sul suo presunto coinvolgimento nell’inchiesta sul calcio scommesse non intaccato la concentrazione del portiere giallorosso che è decisivo in almeno due occasioni dove si dimostra reattivo prima su Calaiò e poi su Brienza.

    Siena

    Rossettini – Contin 5 il duo bianconera non ci capisce nulla per quasi tutti i 90’ grazie soprattutto alle scorribande di Muriel ed alle discese di Cuadrado.

    Calaiò 5,5 questa volta l’ex giocatore del pronto non è stato cinico nelle poche occasioni avute, non molto reattivo quando si è trovato tutto solo davanti a Benussi.

    Le Pagelle

    LECCE (3-5-2): Benassi 7; Oddo 6,5, Carrozzieri 6,5, Esposito s.v. (11′ pt Di Matteo 6); Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Blasi 6, Obodo 6 (14′ st Bertolacci 6), Brivio 6,5; Muriel 7,5 (46′ st Delvecchio s.v.), Di Michele 6,5. (Julio Sergio, Giandonato, Bojinov, Corvia). Allenatore: Cosmi.

    SIENA (3-4-2-1): Pegolo 5,5; Terzi 5,5, Rossettini 5, Contin 5 (25′ st Giorgi 5); Angelo 6,5, Parravicini 5,5 (7′ st Gazzi 5), Vergassola 6, Grossi 5,5; Brienza 6, Reginaldo 6 (13′ st Destro 5,5); Calaiò 5,5. (Farelli, Belmonte, D’Agostino, Mannino). All. Sannino.

  • Lecce  Siena 4-1, Muriel e Cuadrado due fenomeni

    Lecce Siena 4-1, Muriel e Cuadrado due fenomeni

    Grande Lecce al “Via del Mare” con la squadra di Serse Cosmi che supera un ottimo Siena per 4-1 grazie alle prodezze di Muriel e Cuadrado. Bellissima prestazione della compagine giallorossa che ha saputo reagire alla grande al vantaggio iniziale del Siena firmato Del Grosso.

    L’inizio del match è targato Muriel che con continue scorribande mette in serie difficoltà la difesa senese. Ma è il Siena che approfitta di una discesa sulla fascia destra di Angelo che serve magistralmente Del Grosso che, approfittando della troppa libertà lasciatagli da Cuadrado, mette in gol alle spalle di Benussi. La reazione del Lecce è prontissima con il suo uomo migliore, Muriel che da fuori area impegna severamente Pegolo che è costretto a rifugiarsi in angolo. Nell’angolo successivo proprio il giovane  colombiano mette in gol approfittando di una respinta sotto misura di Pegolo, miracoloso su Di Michele. Finisce 1-1 un primo tempo molto vivace con il Lecce a farsi preferire dopo lo svantaggio senese di inizio match.

    Il Colombiano Muriel ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Il secondo tempo si apre con il Siena deciso a giocare con più ritmo rispetto al primo tempo ed al 55’ ci vuole un super Benussi a fermare Calaiò completamente solo in area. Cosmi si fa sentire in panchina e proprio Muriel è ancora il giocatore del Lecce che cambia completamente le sorti del match. Il colombiano se ne beve quattro in dribbling prima di essere steso in area da Gazzi con il rigore trasformato da Di Michele. Benussi è ancora bravo in uscita su Brienza, ma dopo pochi mimuti è Cuadrado che regala un autentica perla ai pochi intimi del “Via Del Mare” facendosi mezzo campo con la palla al piede prima di trafiggere Pegolo con uno scavetto da vero fuoriclasse. Il Siena è alle corde ed il colpo di grazia viene inflitto da Davide Brivio che su punizione segna il quarto gol per il Lecce che fino a questo partita aveva segnato con il contagocce.

    Grande spettacolo al “Via Del Mare” con i due colombiani, Cuadrado e Muriel che hanno spaccato letteralmente in due la partita per la gioia immensa di Serse Cosmi che risolleva le speranze salvezza per la sua squadra e con il Siena che paga, forse, le fatiche contro Napoli e Roma degli ultimi tempi.

  • Meraviglia Milan, ottimo Napoli, le pagelle serie A 2011

    Meraviglia Milan, ottimo Napoli, le pagelle serie A 2011

    Penultima puntata del nostro super pagellone con i bilanci del 2011, nell’analisi odierna vanno voti altissimi al Milan campione d’Italia ma anche al Napoli dei miracoli, alla coriacea Lazio di Edy Reja e alla matricola Novara. Male invece il Lecce.

    Lazio 7,5: il 2011 sarà un anno da ricordare per i colori biancocelesti, il quinto posto con la qualificazione ai preliminari di Champions mancati solo per differenza reti, a vantaggio dell’Udinese, sono un risultato di tutto rispetto ai quali quest’anno è succeduta una degna campagna acquisti, di giocatori di spessore come i due attaccanti di fama internazionale Klose e Cissé e il reietto Marchetti, messo fuori rosa dal Cagliari e rinato alla corte di Reja. Quest’anno il ritmo dei capitolini è ripreso alla grande, trascinati sopratutto dal cannoniere tedesco e da una solidità tattica si sono attestati fin da subito nelle zone alte della classifica, diventando di fatto una pretendente autorevole alla lotta per l’Europa che conta. Punti di forza, come detto e senza dubbio, il panzer Miroslav Klose che ha dimostrato di essere un bomber di razza anche in Italia e il portiere Marchetti che è ritornato sui livelli che gli valsero il ruolo di vice-Buffon ai mondiali sudafricani.

    Lecce 5,5: dopo aver ottenuto con soddisfazione una splendida salvezza l’anno scorso, quest’anno con alla guida un tecnico giovane come Di Francesco, i salentini, imbottiti di giovani talenti, hanno provato a confermarsi su livelli ideali per la massima serie ma a dire il vero con pochi risultati, proprio questa scarsità di successi ha portato al cambio in panchina dell’ex giallorosso romanista a cui è subentrato l’esperto Serse Cosmi, che dovrà però trovare presto una soluzione al mal di gol dei lupi del salento. Da tenere d’occhio il talentuoso Muriel, che sembra aver trovato col tecnico perugino maggiore spazio per esprimere al meglio le proprie qualità.

    Milan 8: è la squadra da battere, i campioni d’Italia, che nello scorso campionato hanno rotto il dominio interista che durava da cinque anni, hanno centrato nella stagione passata l’obiettivo più importante e quest’anno dopo un inizio sottotono che era costato qualche critica a Max Allegri si sono subito rimessi in carreggiata raggiungendo la sorprendente Juventus in vetta al campionato, come tradizione vuole e come se il tempo non fosse trascorso in questo lustro di marca nerazzurra. Inutile dire che il giocatore più rappresentativo è il genio Zlatan Ibrahimovic, la sua sola presenza in squadra è sinonimo di vittoria certa nel campionato nazionale, 8 consecutivi gli scudetti conquistati dallo svedese tra olanda, italia e spagna. Ma da sottolineare è anche il grande momento del Boa, K.P. Boateng, il giocatore ghanese che si sta dimostrando sempre più indispensabile per gli schemi di mister Allegri. 

    Zlatan Ibrahimovic| © Claudio Villa/Getty Images

    Napoli 9: l’anno scorso è stato mirabolante, la terza piazza in campionato, la Champions conquistata con largo anticipo e dopo circa 30 anni di assenza dalla massima competizione europea, risultati accompagnati da un ottimo gioco, da un calcio fatto di velocità e tecnica, i tifosi napoletani non avrebbero potuto chiedere di meglio. Quest’anno il sorteggio non era stato magnanimo eppure gli scugnizzi guidati da Mazzarri sono riusciti nell’impresa di qualificarsi agli ottavi della Coppa dalle grandi orecchie, questo ha però condizionato in parte il cammino in campionato dove, i partenopei vittima del turn-over hanno lasciato troppi punti in partite nettamente alla loro portata. Facile scegliere i protagonisti di questa annata per il Napoli, stiamo parlando di Ezequiel Lavezzi, e del cannoniere del Vesuvio, Edinson Cavani, annata straordinaria quella dell’uruguayano che dopo aver raggiunto la qualificazione con il proprio club, in estate ha anche ottenuto un importante risultato con la propria nazionale, aggiudicandosi la Copa America.

    Novara 7: il voto sarebbe decisamente più alto se si guardasse solo alle stagioni passate, due qualificazioni consecutive, che sono valse il ritorno in serie A dopo 55 anni di assenza. L’organico rimasto tutto sommato lo stesso che ha ottenuto il passaggio nella massima serie dopo la vittoria ai play-off, ha dimostrato in alcune occasioni sprazzi di buona qualità e gioco, ma pare troppo inesperto per un difficile torneo come quello italiano, anche se qualche soddisfazione ai propri tifosi i biancoazzurri l’hanno regalata, come la netta vittoria in casa contro l’Inter di Gasperini. Il giocatore di maggior talento è senza dubbio lo scuola Juve, Rigoni, designato come erede di Del Piero ai tempi delle giovanili bianconere e poi caduto purtroppo in disgrazia a causa dei numerosi infortuni che ne hanno condizionato la carriera.

    Pagellone 2011 serie A: prima parte, seconda parte

  • Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Inter Lecce è poker. Si sbloccano Alvarez Milito

    Nerazzurri che cercavano la quarta vittoria consecutiva e a San Siro calano il poker, ritrovando i gol pesantissimi degli attaccanti con Milito e Pazzini nel tabellino dei marcatori. Inter Lecce è partita scoppiettante con gli ospiti inaspettatamente in vantaggio, e i nerazzurri che giocano al tiro al bersaglio colpendo quattro pali in dieci minuti prima si riportare la partita sul pari. Nella ripresa festival del gol con Milito che torna a sorridere, Nagatomo che serve due assist per Cambiasso e per Alvarez chiudendo ogni velleità dei salentini. Questa vittoria è il regalo migliore che Ranieri potesse fare al presidente Moratti, in attesa del prossimo mercato di gennaio.

    Nel dettaglio la sintesi di Inter Lecce:

    Non cambia il modulo ma cambiano gli interpreti, con Ranieri che sceglie il solito 4-4-2 lasciando in panchina Cambiasso con Coutinho e inserendo Faraoni e Alvarez in mediana. Novità anche davanti dove Forlan che doveva partire dalla panchina ruba il posto dal primo minuto a Milito. Anche il tecnico dei salentini, Serse Cosmi, non conferma i pronostici, schierando Gabrieli tra i pali e scegliendo Oliveira al posto di Strasser.

    Muriel illude il Lecce Inter | ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    PRIMO TEMPO- La prima buona occasione della partita arriva al 12’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Thiago Motta che anticipa tutti, schiaccia di testa senza trovare lo specchio della porta. Buoni spunti per Alvarez che sembra finalmente riuscire a soddisfare le richieste del suo tecnico, saltando spesso l’uomo e cercando il fondo per i cross per i compagni. Al 19’ inaspettatamente per i nerazzurri assoluti padroni del campo, arriva la doccia fredda con la perla di Muriel, che mette a sedere tutta la difesa interista e batte Julio Cesar con un rasoterra a fil di palo imprendibile. La risposta dell’Inter non tarda ad arrivare, ma c’è un pizzico di sfortuna: grandissima azione di Diego Forlan al 23’ quando si libera della marcatura e dal limite dell’area fa partire una conclusione di sinistro su cui Gabrieli si allunga e con l’aiuto del palo gli nega il gol. È una serata storta e se ne accorge anche Pazzini al 27’ quando sul cross di Maicon schiaccia di testa colpendo la traversa con il portiere salentino batutto. Ancora fortunato il Lecce a salvarsi con un altro legno, stavolta colpito da Samuel sempre su colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 34’ i nerazzurri trovano il pareggio dopo un’altra traversa di Forlan, arriva la rete di Pazzini che in allungo anticipa Gabrieli e insacca festeggiando con un gol che era nell’aria. Ultimo brivido sempre per Pazzini all’ultimo minuto che colpisce di testa a botta sicura ma non centra lo specchio della porta.

    Milito, Alvarez e Pazzini a segno in Inter Lecce | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    SECONDO TEMPO– Cambio per entrambe le squadre nella ripresa con Ranieri che utilizza due cambi schierando Cambiasso al posto di Faraoni e Milito per un buon Forlan, mentre Cosmi fa entrare Piatti a sostituire Oliveira. Grandissima giocata in verticale  al 4’ di Alvarez che serve un assist a tagliare fuori tutta la difesa e lasciare Milito solo contro Gabrieli. Il principe rompe definitivamente la maledizione del gol mancato e riesce a sbloccarsi battendo il portiere giallorosso e insaccando la rete del 2 a 1.  Cosmi corre ai ripari togliendo Muriel e inserendo Daniele Corvia al 9’, con i nerazzurri che continuano ad essere costantemente presenti nei pressi dell’area del Lecce. Rischia moltissimo l’Inter al 16’ su una ripartenza velocissima del Lecce, con Corvia che calcia a botta sicura e trova l’ennesimo miracolo di Julio Cesar a tenere a galla la partita. Secondo match point fallito da Corvia al 23’, ancora su una ripartenza velocissima di Cuadrado, calcia male e manda il pallone alto sulla traversa, sbagliando per la seconda volta davanti al portiere nerazzurro. Inizia a soffrire l’Inter che non pressa più come nel primo tempo e Ranieri corre ai ripari togliendo Pazzini per inserire Obi in grado di dare più garanzie difensive. Il gol della sicurezza per l’Inter arriva sull’asse Nagatomo-Cambiasso al 27’, con il giapponese che dribbla con una grande giocata Cuadrado per poi scaricare sull’argentino che con un colpo da biliardo mette in rete il gol del 3 a 1. Nerazzurri che cercavano il poker e lo trovano al 36’ realizzando il quarto gol con Alvarez a realizzare la sua prima rete stagionale in Serie A. Ancora Nagatomo nelle vesti dell’assist man è tra i migliori in campo per i suoi. La partita termina sul 4 a 1 con l’Inter che regala una bellissima vittoria si suoi tifosi per Natale.

  • Inter Lecce, Ranieri cerca il Poker. Cosmi lancia Petrachi

    Inter Lecce, Ranieri cerca il Poker. Cosmi lancia Petrachi

    Approfittando del clima festivo, i nerazzurri guidati Claudio Ranieri cercano in Inter Lecce partita pre natalizia in programma stasera a San Siro, di trovare il ‘poker’, centrando la quarta vittoria consecutiva che manca dall’epoca Leonardo. La rincorsa alla zona Champions è ufficialmente iniziata con la vittoria contro la Fiorentina, seguita da altri tre punti a Genova e una vittoria sudatissima contro il Cesena di Arrigoni che hanno rilanciato in maniera decisa i nerazzurri verso i piani alti della classifica. Discorso opposto per il Lecce, che nonostante l’addio di Eusebio Di Francesco e il subentro di Cosmi, non riesce a staccarsi dalla zona retrocessione occupando l’ultima casella della classifica. Ai tanti gol segnati corrispondono ad altrettante reti subite, palesando in questo modo limiti evidentissimi a livello difensivo. Una curiosità è rintracciabile sempre nelle statistiche, con la squadra di Cosmi che si esalta in trasferta: dei nove punti conquistati 7 sono arrivati fuori casa. L’Inter e Ranieri sono avvertiti.

    Inter Lecce, le ultime dai ritiri

    Ranieri obiettivo Poker in Inter Lecce | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    INTER- Claudio Ranieri ha espressamente spiegato nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match, come stasera l’Inter, nonostante la classifica parli chiaro (il Lecce è ultimo in classifica), troverà di fronte a se un avversario duro da battere. Scongiuri scaramantici o eccesso di diplomazia avranno pensato i più maligni, ma la realtà parla chiaro: il Lecce in trasferta diventa squadra rognosa da affrontare, con un attacco devastante (5 gol in due gare) e un paio di giovani talenti da tenere sott’occhio, come Muriel e Cuadrado. Rinunciando fino al nuovo anno ancora una volta a Sneijder, Ranieri dovrebbe scegliere il classico 4-4-2 con i due esterni larghi. In difesa il ballottaggio è tra Samuel e Ranocchia, autore del gol partita a Cesena, per un posto con Lucio al centro. Parte in vantaggio l’argentino che nell’ultimo turno ha riposato. Corsie esterne occupate da Maicon a destra e Nagatomo a sinistra. In mediana pochi dubbi con il recupero di Thiago Motta e il solito Cambiasso a schermo della difesa. Ai lati solito ballottaggio, Zanetti inamovibile e un posto per tre quattro nomi e Coutinho in leggero vantaggio su Alvarez, Faraoni o Poli. Davanti nonostante gli ottimi progressi di Forlan, Ranieri sembra voler confermare il duo offensivo Pazzini Milito, concedendo all’argentino l’opportunità di ritrovare quel gol che manca da troppo tempo, chiudendo in modo dignitoso un’annata assolutamente storta.

    LECCE- Cosmi deve a far a meno di una lista numerosissima di indisponibili e infortunati, rinunciando anche a Carrozzieri che sconta un turno di squalifica rimediato nell’ultimo match contro il Parma. Formazione rimaneggiata dunque, con le assenze più pesanti tra i pali, dove con Benassi in infermeria si è fermato anche Julio Sergio, alle prese con un problema muscolare alla coscia destra . Largo dunque al terzo portiere Davide Petrachi che non poteva sognare un debutto migliore nello stadio denominato la Scala del calcio. Per quanto riguarda il modulo, Serse Cosmi conferma quanto visto nel secondo tempo contro il Parma riconfermando il 3-5-2, costringendo al rientro affrettato Tomovic, fermo da una settimana, che dovrà stringere i denti, vista la squalifica di Carrozzieri e l’infortunio di Esposito a decimare la difesa salentina. Centrale destro agirà Oddo, mentre sull’altra corsia ci sarà Ferrario. In mediana Brivio dovrebbe prendere il posto di Mesbah largo a sinistra, mentre al centro ci saranno Obodo, Giacomazzi e uno tra Oliveira e Strasser. Largo a destra Cuadrado, a supporto del duo offensivo Di Michele, Muriel.

    Inter Lecce le probabili formazioni

    Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Poli; Pazzini, Milito.
    A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Muntari, Alvarez, Obi, Forlan, Zarate.All. Ranieri.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Sneijder, Chivu, Stankovic, Viviano, Jonathan.

    Lecce (4-3-3): Petrachi; Oddo, Tomovic, Ferrario, Brivio; Strasser, Obodo, Giacomazzi; Cuadrado, Muriel, Di Michele.
    A disp.: Gabrieli, Legittimo, Grossmuller, Pasquato, Olivera, Piatti, Corvia.All. Cosmi.

    Squalificati: Carrozzieri.
    Indisponibile: Mesbah, Bertolacci, Benassi, Julio Sergio, Esposito, Ofere, Giandonato.

  • Lecce Lazio 2-3, le pagelle. Magic Klose, che bravi Muriel e Cuadrado

    Lecce Lazio 2-3, le pagelle. Magic Klose, che bravi Muriel e Cuadrado

    Vittoria di carattere ed esperienza quella ottenuta dall’undici di Reja al Via del Mare. A far la differenza in Lecce Lazio è stato Miroslav Klose che ancora una volta si dimostra di esser di altra categoria spezzando un sostanziale equilibrio con la sua grande personalità. Il Lecce per la prima volta affidato a Serse Cosmi gioca sulla falsa riga delle altre partite denotando grandissime qualità di prospettiva ma poca concretezza e lucidità nei momenti caldi della partita. Bene il gioiellino Muriel che insieme all’esterno Cuadrado presto faranno le fortune dell’Udinese. Nella Lazio male la difesa questa volta distratta forse dalle troppe assenze. Analizziamo adesso le prestazioni individuali di Lecce Lazio:

    Klose Lecce Lazio | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Oddo: 6 cerca con la sua esperienza di dar supporto alla manovra d’attacco e ai difensori centrali

    Tomovic: 5 Marcare Klose è difficile per chiunque, lui però sembra troppo attratto dal pallone.

    Obodo: 5 E’ chiamato a sostituire Strasser davanti alla difesa, parte bene però cala alla distanza.

    Cuadrado: 6,5 Grande prova dell’esterno di proprietà dell’Udinese. Qualità, corsa e dinamismo è un prospetto da tenere d’occhio.

    Muriel: 7 Rivelazione del Sudamericano Sub20 pescato dall’Udinese ha già attirato a se l’interesse di molte big d’Italia e d’Europa.

    Di Michele: 6,5 Il suo peso specifico si vede in attacco pecca però in eccessivi virtuosismi sprecando due ghiotte palle gol.

    Diakité: 5 Dato in grande condizione fisica è in giornata decisamente no costantemente superato dagli avanti giallorossi. L’assist per Klose è comunque un dato a suo favore.

    Gonzalez: 6,5 Non fa rimpiangere Rocchi in termini di agonismo e dinamismo. Prezioso in mezzo al campo.

    Hernanes: 5 COntinua nel suo momento no.Sbaglia tutto dai tiri verso la porta al più semplice dei passaggi.

    Klose: 8 Bomber di razza che meriterebbe di giocare la Champions League.

    TABELLINO LECCE LAZIO 2-3
    11′ rig. Di Michele (Le), 28′ Klose (La), 2′ st Cana (La), 14′ st Ferrario (Le), 42′ st Klose (La)
    Lecce (4-1-4-1): Benassi 6; Oddo 6, Tomovic 5 (1′ st Giandonato sv (11′ st Grossmuller 6,5)), Ferrario 6,5, Mesbah 6; Obodo 5; Cuadrado 6,5, Giacomazzi 5, Olivera 6, Di Michele 6,5; Muriel 7 (36′ st Piatti sv). A disp.: Julio Sergio, Brivio, Piatti, Pasquato, Corvia. All.: Cosmi
    Lazio (4-3-1-2): Marchetti 6 (16′ st Carrizo 6); Stankevicius 6, Diakité 5, Biava 5,5 (1′ st Cana 6,5), Radu 6; Gonzalez 6,5, Ledesma 5,5, Lulic 5; Hernanes 5; Rocchi 5 (1′ st Cissé 6,5), Klose 8. A disp.: Scaloni, Cavanda, Kozak, Sculli. All.: Reja 6
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Olivera, Giacomazzi (Le); Marchetti, Cana, Hernanes (La)
    Espulsi: nessuno

  • Lecce Lazio, nel segno di Klose. La carica di Cosmi non basta

    Lecce Lazio, nel segno di Klose. La carica di Cosmi non basta

    Non è bastato un cambio di panchina a modificare le sorti di una stagione già nata sotto una cattiva stella e con tanti lacune in organico che difficilmente potevano far sperare in una salvezza tranquilla. Lecce Lazio ha rispecchiato l’andamento della stagione delle due squadre, i padroni di casa brillanti e a tratti spettacolari mettono spesso in luce i tanti giovani interessanti in organico ma poi peccano di esperienza venendo sistematicamente puniti. La Lazio di Reja invece è squadra cinica ed esperta capace di sfruttare ogni minima occasione pur non disputando una grandissima partita. Cosmi varia un pò il modulo rispetto a Di Francesco schierando Obodo a schermo dei quattro difensori e ritrova in attacco l’esperienza e il peso specifico di Di Michele schierato a supporto della stellina Muriel. Reja ripropone Stankevicius esterno di destra per sopperire all’assenza di Konko e boccia ancora una volta Cissè in attacco dando nuova fiducia al tandem Klose Rocchi.

    Klose super Lecce Lazio | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Il Lecce gioca meglio e crea tantissime palle gol grazie alla vivacità di Muriel e Cuadrado (entrambi di proprietà dell’Udinese) e al peso specifico di DI Michele capace di procurarsi il rigore e trasformarlo dopo appena 12′. La Lazio stordita sbanda in difesa ma trova il pari con il solito immenso Klose autentico mattatore dell’area di rigore. I padroni di casa si fanno preferire per proprietà di palleggio e profondità ma sprecano troppo davanti a Marchetti. Ad inizio ripresa Reja stravolge la partita indovinando il cambio tattico con la rinuncia ad un difensore Biava per rinforzare il centrocampo con l’ingresso di Cana. L’albanese dopo appena due minuti sfrutta un assist di Klose per portare le aquile in vantaggio. Il Lecce ferito prova una reazione di rabbia e crea e spreca tantissimo con Muriel, il talento colombiano si rifà con gli interessi però servendo un assist d’oro a Ferrario per il primo gol in serie A che vale il pareggio.

    Lazio adesso più rinunciataria e forse con la testa al match di Europa League, Lecce bello ma troppo lezioso. Di Michele spreca il pallone del vantaggio per troppi virtuosismi mentre Klose vola in cielo su assist di Cissè a depositare in rete il pallone dei tre punti.

    Lecce Lazio può esser sintetizzata proprio nel valore specifico dei suoi giocatori simbolo. Esperta spietata e navigata la squadra di Reja, giovane e spesso leziosa l’undici di Cosmi il cui lavoro sembra davvero arduo senza un massiccio intervento sul calciomercato.

    Lecce Lazio 2-3 video highlights
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”114031″]

  • Mondiali U20, doppietta per Lamela. Argentina-Portogallo e Colombia-Messico ai quarti

    Mondiali U20, doppietta per Lamela. Argentina-Portogallo e Colombia-Messico ai quarti

    Nel momento in cui il calcio italiano sembra non attirare top player e quelli più importanti del nostro campionato sono con le valigie pronte allettati dalle vagonate di milioni di euro nascono nuove stelline che fra qualche anno potrebbero far risorgere la nostra serie A.

    ©Raul Arboleda/Getty Images
    La Roma ha messo le mani ancor prima che iniziasse il Mondiale Under 20 sul giovanissimo Erik Lamela, il trequartista è l’autentico faro della nazionale Albiceleste e anche questa notte, nella partita degli ottavi contro il temibile Egitto, è stato fondamentale segnando una doppietta seppur su calcio di rigore. Il nome di Lamela è ormai sulla bocca di tutti, chi invece impareremo presto a conosconere è Muriel eclettico attaccante colombiano acquistato dall’Udinese e nel prossimo campionato giocherà con la maglia del Gubbio. I dirigenti friulani ancora una volta dimostrano fiuto pescando in anticipo un ragazzo interessantissimo che tra qualche anno potrebbe raccogliere l’eredità di campioni del calibro di Sanchez e Di Natale. Le partite degli ottavi sono state ancora una volta all’insegna dell’equilibrio, i padroni di casa della Colombia si sono fatti sorprendere dalla pazza Costa Rica vincendo poi con una entusiasmante rimonta completata al 94′. Muriel porta in vantaggio la Colombia, Ruiz ed Escoe portano avanti la Costa Rica. I Cafeteros pareggiano con Franco e trovano il gol qualificazione con Rodriguez al 94′ [jwplayer config=”120s” mediaid=”91833″] A sfidare i padroni di casa della COlombia sarà il Messico bravo e fortunato nel superare ai calci di rigore il Camerun. Gli africani partiti con i favori del pronostico non ha mai entusiasmato durante la ressegna. I 90′ si concludono sull’1-1 frutto delle reti di Ohandza per il Camerun e di Orrantia per i messicani con la complicità del portiere dei Leoni indomabili. Dal discetto il Camerun sbaglia tre rigori su tre. [jwplayer config=”240s” mediaid=”91835″] Un brutto Portogallo vince per 1-0 contro il Guatemala frutto di un calcio di rigore dopo appena 7′ di gioco. I lusitani forti del gol di vantaggio pensano più a far scorrere il tempo che a chiudere la partita soffrendo nel finale il coraggio dei Guatamaltechi. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91837″] L’Albiceleste ha sconfitto il temibile Egitto in una partita decisa dal dischetto. Alla doppietta dagli undici metri di Lamela si aggiunge infatti il gol di Salah per i faraoni. [jwplayer config=”240s” mediaid=”91839″]