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  • Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Ecco i giudizi relativi all’incontro tra Chelsea e Napoli, vinto per 4 a 1 dopo i tempi supplementari dagli inglesi. Tra i padroni di casa male solo Essien, per i campani in evidenza Inler e Gargano.

    Pagelle Chelsea
    CECH 6,5: Dà grande sicurezza alla porta degli inglesi, sbarrando più volte la porta ai giocatori del Napoli.
    IVANOVIC 7: Bella partita la sua. Bene inizialmente sulla fascia, non delude nemmeno al centro ma dimostra grande senso del gol in occasione del 4-1
    LUIZ 6,5: Tra quelli dietro è il meno incisivo, ma centralmente Cavani e Lavezzi non passano mai.
    TERRY 7,5: Era tra i più attesi e non ha deluso. Grande prova dietro, riesce a trovare anche la rete che vale il 2-0. Non riesce a resistere sino alla fine, ma il giudizio è positivo.
    BOSINGWA 6: Gioca poco più di 20’ ma regge bene l’urto dei napoletani.
    COLE 6,5: In fase difensiva fa il suo compito, mentre non si vede quasi mai in proiezione offensiva.
    ESSIEN 5,5: E’ tra i meno incisivi dei suoi. Spesso sovrastato a centrocampo, non è il solito giocatore battagliero.
    LAMPARD 6: E’ suo il gol che porta ai supplementari, ma per il resto non fa grandissime cose. Evidentemente ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe.
    STURRIDGE 6,5: Inizialmente sembra devastante. Con il passare dei minuti cala un po’ tanto da essere sostituito.
    TORRES 5,5: Si divora un gol incredibile nel supplementare. Con la sua presenza, tuttavia, tiene in apprensione ancora di più la difesa campana.
    MATA 6: Cerca sempre lo spunto, ma quasi mai lo trova.
    MALOUDA 6: Entra per dare un cambio di marcia ai suoi, ma non riesce ad incidere in maniera eccessiva sul match.
    RAMIRES 7,5: In assoluto tra i migliori del Chelsea. Da lui nascono primo e ultimo gol, ma quando accelera diventa sempre pericoloso. Una mina vagante che fa tanto male al Napoli insomma.

    Drogba e Inler © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    DROGBA 8: E’ lui l’anima del Chelsea. Segna un gol, mette costantemente i brividi alla retroguardia azzurra anche se a volte esagera con qualche simulazione e qualche protesta di troppo. Ma la sua esperienza è vitale per il Chelsea.
    DI MATTEO 7: Terza partita, terza vittoria. Ma stavolta pesantissima poiché vale i quarti di finale. Azzecca la formazione iniziale, ma più che altro è la mentalità dei suoi a convincere.

    Pagelle Napoli

    DE SANCTIS 7: Limita i danni compiendo un paio di belle parate, specie su Starridge e Drogba. La sta per combinare grossa nel supplementare ma Torres lo grazia. Non può nulla sui gol.
    CAMPAGNARO 5: Nel complesso disputa una bella gara ma pesa troppo sulla sua prestazione il doppio errore sul 2-0, quando prima mette in angolo e poi perde Terry.
    CANNAVARO 5: Sul 4-1 Drogba lo salta con una facilità pazzesca. Un gol che costerà carissimo.
    ARONICA 4,5: Una serata da dimenticare in fretta. Non riesce in alcun modo a stare dietro a Drogba, e sono davvero poche le volte in cui si fa notare per cose positive.
    MAGGIO 6,5: Gioca poco più di mezz’ora ma lo fa benissimo. La sua sostituzione causerà grossi problemi alla squadra.
    DOSSENA 4,5: Pessimo impatto con il match. Mai pericoloso, causa il rigore del 3-1 rischiando anche l’espulsione.
    INLER 7: In mezzo al campo è tra gli ultimi ad arrendersi. Sigla anche il gol della possibile qualificazione, ma servirà a poco.
    GARGANO 7: Splendida prova la sua. Non molla un centimetro, aggredisce il portatore di palla e strappa via diversi possessi agli avversari. Gli manca l’ultimo passaggio ma ciò non macchia un’ottima prova.
    ZUNIGA 5: Comincia bene sulla sinistra, ma soffre con il cambio di fascia. Si divora il 2-2 che poteva significare qualificazione assicurata.
    HAMSIK 5,5: Non il solito giocatore che tutti conoscono. Sempre nel vivo della manovra, gli manca il guizzo vincente.
    CAVANI 5: Tanto spirito di sacrificio, ma davanti è assente. Si fa notare solo per un tiro a lato.
    LAVEZZI 6: Più volte cerca lo spunto giusto e spesso mette in difficoltà la difesa avversario. Peccato solo che giri al largo dalla porta inglese.
    MAZZARRI 6: Poche le sue responsabilità, considerando i gol presi ingenuamente. L’approccio sembrava quello giusto.

  • Chelsea – Napoli 4-1. Il sogno azzurro si spegne ai supplementari

    Chelsea – Napoli 4-1. Il sogno azzurro si spegne ai supplementari

    Il sogno del Napoli si ferma agli ottavi di finale. Allo Stamford Bridge, dopo un’estenuante battaglia durata 120’, il Napoli deve alzare bandiera bianca contro il Chelsea. La maggiore esperienza premia la formazione di Roberto Di Matteo, il quale continua nella sua striscia vincente da quando siede sulla panchina dei blues. Solo lacrime, a fine gara, per i circa tremila sostenitori azzurri, che hanno sognato per lunghi tratti i quarti di finale, ma si sono dovuti arrendere solo ai supplementari causa un gol di Ivanovic. Al di là del 4 a 1 finale si è visto un Napoli non timoroso, che ha cercato più volte il gol, anche sullo 0-0, ma i troppi errori commessi dalla difesa sono stati davvero pesanti. Certamente si chiude una bella esperienza per i partenopei che hanno riassaporato palcoscenici interessanti, cominciando a mettere da parte quell’esperienza grazie alla quale il Chelsea è riuscito a spuntarla in quest’appuntamento. Si spegne cosi il sogno italiano di avere due squadre ai quarti: a difendere il tricolore adesso resta solo il Milan.

    Non ci sono sorprese nei due undici iniziali: il Chelsea si schiera con il 4-2-3-1 con i perni Terry, Lampard e Drogba in campo dal primo minuto. Mazzarri risponde con il classico 3-4-2-1 facendo leva, in avanti, sui tre tenori Hamski, Lavezzi e Cavani. In avvio il Napoli appare guardingo e con l’obiettivo di non lasciare alcuno spazio alla squadra di Di Matteo. Ma ben presto si capirà che, almeno inizialmente, non è così. Al 5’ la prima occasione in favore degli inglesi: sugli sviluppi di una rimessa laterale Drogba apparecchia per Sturridge il quale non ci pensa due volte ma De Sanctis è prontissimo e mette in angolo. Pronta reazione del Napoli: è il 10’ quando Hamsik al limite dell’area riceve palla e dopo essersi girato tenta la conclusione ma Cech, di piede, sventa il pericolo, grazie anche ad un proprio compagno di squadra che smorza il tiro. E’ un buon momento per gli azzurri che al 13’, in azione di rimessa, collezionano un’altra palla gol: Maggio sfugge via sulla destra e prova una sorta di tiro cross sul quale Cavani arriva in ritardo di un attimo calciando sull’esterno della rete. Appena 2’ dopo tocca a Lavezzi il quale parte sul filo del fuorigioco ma entrato in area di rigore non riesce a superare il portiere degli inglesi che mette in corner. Poco dopo c’è spazio anche per Hamsik e Zuniga da fuori area, ma la mira non è perfetta.

    I partenopei sembrano non rischiare nulla ma al 29’ ecco il fulmine a ciel sereno: cross di Ramires dalla trequarti e a centro area Drogba è il più lesto di tutti, dopo aver anticipato Aronica, ad insaccare nell’angolino alla destra di De Sanctis. Un gol arrivato nel momento migliore degli italiani. E rischia ancora il team di Mazzarri due minuti dopo: penetrazione di Sturridge dalla sinistra e palla che attraversa tutto lo specchio dell’area di rigore con Campagnaro che anticipa Drogba mettendo in angolo. Sugli sviluppi dello stesso però è il Napoli a partire in contropiede ma Cavani calcia di poco a lato. Si complicano le cose per Mazzarri visto che al 36’ Maggio deve abbandonare il campo per un colpo alla tibia: dentro Dossena al suo posto, il quale si va a posizione a sinistra, con Zuniga dirottato a destra. Il Chelsea poco dopo ci prova dal limite con Essien: palla a lato. Allo scadere inglesi vicinissimi al raddoppio: sugli sviluppi di un corner David Luiz ci prova in diagonale e quasi sulla linea di porta Cannavaro salva tutto in scivolata. Si va riposo sull’1-0.

    Chelsea-Napoli © Michael Regan/Getty Images

    Al rientro in campo le due squadre non presentano variazioni. Cambia subito invece il risultato: al 2’ infatti sugli sviluppi di un corner battuto da Lampard è Terry in area ad insaccare con un preciso colpo di testa. Il Napoli in questo momento sarebbe fuori dalla Champions ma appena 10’ ecco il lampo che riporta l’ago della bilancia dal lato degli azzurri: Dossena crossa dalla sinistra, Terry spazza ma centralmente con Inler che dal limite raccoglie e insacca. Di Matteo corre ai ripari: dentro Torres fuori Sturridge, nel tentativo di dare maggiore peso all’attacco. Ma è un difensore, Ivanovic, a provarci al 19’: De Sanctis però è reattivo. Il portiere azzurro si ripete poco dopo su Drogba salvando ancora il risultato. Il Napoli si fa vedere perlopiù di rimessa, tanto che Zuniga al 25’ colleziona una palla gol, ma Cech tocca il pallone deviandolo e mandandolo addosso a Lavezzi.

    Il Chelsea dal canto suo si fa vedere sui calci d’angolo, sfruttando i colpi di testa che sono risultati decisivi nei casi dei gol di Drogba e Terry. Ed è su uno di questi che alla mezz’ora Dossena combina il pasticcio, toccando di mano un pallone in area di rigore. L’arbitro lo grazia dal secondo giallo ma assegna il penalty e dal dischetto Lampard, nonostante De Sanctis intuisca la traiettoria, non sbaglia: è 3-1. La gara a questo punto diventa imprevedibile: il Chelsea prova a chiudere la gara mentre il Napoli si affida ai propri velocisti. Le occasioni da rete vengono meno, anche se a 3’ dalla fine Hamsik crossa in area dove Lavezzi per un soffio manca l’impatto con il pallone. Ci prova dai trenta metri anche Gargano poco dopo, palla alta di un soffio. La stanchezza dopo un match cosi intenso comincia ad affiorare, come dimostra Drogba che a 1’ dalla fine non riesce ad agganciare un bel cross di Mata. Dopo 2’ di recupero l’arbitro fischia mandando le squadre ai supplementari.

    Tutto invariato al rientro in campo. Subito Chelsea all’attacco e Ivanovic con un colpo di testa su calcio d’angolo si fa molto pericoloso. Più grossa l’occasione che capita al Napoli dopo nemmeno 1’: discesa di Lavezzi sulla sinistra e palla in mezzo per Hamsik che calcia a volo. Palla che esce di un soffio. Al 5’ secondo cambio della gara per il Chelsea: dentro Malouda al posto di Mata. Si fa male Terry e Di Matteo così poco dopo deve effettuare anche il terzo cambio, inserendo Bosingwa in quale va a prendere il posto di Ivanovic spostato al centro. Il Napoli fa la partita ma al 9’ trema: lunghissimo lancio per Torres, De Sanctis sbaglia completamente il tempo dell’uscita ma l’attaccante spagnolo a porta vuota manda incredibilmente a lato. Al termine del primo tempo però ecco il 4 a 1 del Chelsea: Drogba controlla di tacco e gira verso al centro dell’area dove Ivanovic indisturbato insacca.

    All’inizio del secondo tempo supplementare Mazzarri getta nella mischia un’altra punta, Pandev, al posto di Hamsik. Il Napoli si getta in avanti, ma è il Chelsea ad avere la palla del 5-1 con un tiro di Torres parato in due tempi da De Sanctis. Al 5’ dentro anche Vargas, un attaccante, al posto di Aronica. Partenopei con un’insolita difesa a due. Ma non si riescono a trovare spazi. Drogba su assist di Malouda fallisce il 5-1 ma dopo due minuti di recupero scoppia la festa inglese. Al Napoli resta solo l’amarezza.

  • Vidal Rodriguez, cenno sospetto in Juve Cesena, il video

    Vidal Rodriguez, cenno sospetto in Juve Cesena, il video

    Nel web scoppia la polemica dopo il video caricato su Youtube da un utente che ha come protagonista il centrocampista cileno della Juventus Arturo Vidal. Il video risale alla partita di campionato del 4 dicembre scorso, quando i bianconeri di Conte affrontarono il Cesena di Arrigoni vincendo per 2-0. L’accusa che viene mossa nei confronti del club juventino è quella di un accordo fra il cileno e Rodriguez, con quest’ultimo che sostituiva il portiere romagnolo Antonioli espulso in occasione del rigore fischiato ai danni del Cesena. Netta la condanna al video da parte del club juventino che afferma l’assoluta infondatezza delle accuse rivolte al proprio tesserato.

    Arturo Vidal ! © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’episodio incriminato è lo strano gesto che il difensore Rodriguez compie pochi attimi primi che Vidal calci il pallone dal dischetto del rigore, realizzando la rete del 2-0 finale. Nel filmato infatti si vede che il giocatore del Cesena indichi con la testa il lato della porta alla sua destra, sebbene sia tutto da verificare che Rodriguez con tale gesto si stesse riferendo al centrocampista della Juve pronto a battere il rigore. L’improvvisato portiere cesenate si tufferà poi goffamente proprio sul lato indicato pochi secondi prima, mentre Vidal calcerà dalla parte opposta.
    Sul web si diffonde la voce che il video è stato caricato apposta per rispondere al filmato pubblicato poco più di una settimana fa quando sotto l’occhio del ciclone finì il portiere del Napoli Morgan de Sanctis, “colpevole” per non aver esultato al gol di Cavani durante il match casalingo contro il Lecce concluso sul 4-2.

    Non si è fatta attendere la ferma condanna del video da parte della società torinese, la quale in una nota apparsa sul sito ufficiale del club rifiuta qualsiasi accusa circa una combine fra il proprio tesserato Vidal e il difensore del Cesena Rodriguez. Questo il comunicato della Juventus:

    La diffusione in queste ore delle immagini relative al calcio di rigore battuto e realizzato da Arturo Vidal, in occasione della partita Juventus-Cesena, che secondo alcuni rivelerebbero un cenno d’intesa tra il calciatore del Cesena, incaricato di parare, e il giocatore bianconero, costituiscono un tentativo subdolo e maldestro, di ledere l’immagine della società e del calciatore. Juventus Football Club agirà in ogni sede, a tutela dell’immagine di Arturo Vidal e della società“.

    Di seguito il video

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  • Napoli Lecce 4-2, spunta video sospetto su De Sanctis

    Napoli Lecce 4-2, spunta video sospetto su De Sanctis

    De Sanctis, portiere del Napoli, è finito sotto l’occhio del ciclone mediatico per colpa di un video che sta facendo il giro del mondo. Tutta una montatura oppure c’è qualcosa di vero?

    morgan de sanctis | © getty images

    Il video riguarda la partita disputata al San Paolo il 3 dicembre del 2011, quando la squadra di Mazzarri affrontò il Lecce surclassandolo per 4-2. A sette minuti dal termine, sul punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa, Cavani servito da Lavezzi segna il gol del 4-1. Al momento della segnatura realizzata dal “Matador” la telecamera inquadra De Sanctis mentre scuote ripetutamente la testa dirigendosi dietro la propria porta per raccogliere una borraccia d’acqua. Spettatore interessato della partita anche Cristiano Lucarelli, il quale si trovava insieme ad un’altra persona, seduto sopra i cartelloni pubblicitari. L’attaccante ex Livorno lascia intravedere un cenno di sorriso verso il portiere napoletano e vice di Buffon nella Nazionale azzurra.

    Nel web il video caricato su Youtube spopola, e nel social network più famoso del pianeta si rincorrono le voci più disparate da parte di tifosi e semplici appassionati di calcio. La domanda che si pongono tutti è il motivo dell’insolito comportamento di De Sanctis al momento del quarto gol partenopeo e in che modo possa pesare nell’intera vicenda il gol subito a tempo quasi scaduto dal portiere durante la stessa partita.

    De Sanctis sostiene come il suo sia stato un gesto istintivo, a sottolineare il disappunto per le numerose occasioni sprecate in precedenza dai suoi compagni di squadra. Le dichiarazioni del giocatore però non hanno spento le polemiche scoppiate in internet e il clamore mediatico che la vicenda sta suscitando in queste ultime ore. Gli scettici denunciano l’inaffidabilità del video e propendono più per una montatura, creata ad arte per mettere in subbuglio l’ambiente Napoli. Chi avrà ragione?

    Ecco il video incriminato che fa discutere gli internauti.

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  • Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    Napoli-Manchester City, le pagelle. Cava Show

    De Sanctis 7: A Napoli d’ora in avanti i miracoli è autorizzato a farli anche lui, su Balotelli soprattutto che ancora non riesce a capire come l’estremo azzurro abbia potuto prendere quel tiro a botta sicuro. Da santificare, erge un fortino a protezione della propria porta e del risultato acquisito con tanta fatica.

    Cannavaro 7: Certo crescere all’ombra di un idolo come il fratello non dev’essere stato facile, ma a vederlo giocare ieri marcando gente del calibro di Dzeko, Balotelli e compagnia varia, si capisce perchè sia titolare inamovibile e capitano del Napoli dei miracoli.

    Hamsik 6: Sarà stato lo shock per quanto successo a sua moglie, ma ieri non ha disputato certo una delle sue migliori partite, avrebbe potuto chiudere la pratica se dopo essersi liberato egregiamente di Kolarov fosse stato più freddo sotto porta e non avesse spedito la palla sul palo.

    Lavezzi 7,5: Il suo unico difetto confermato anche ieri è la poca lucidità quando si tratta di battere a rete, per il resto è uno spettacolo per gli occhi, corre, insegue, recupera, riparte e salta gli avversari come birilli, anche ieri sera ha messo lo zampino in entrambe le azioni da gol dei suoi.

    Cavani 8: El matador adora la musica della Champions, questo è ormai un dato di fatto, 4 reti in 5 partite sono la sintesi di quanto questo giocatore sia fondamentale nell’economia del gioco partenopeo, non solo per le due reti ma anche per la mole di km che macina ad ogni partita. Ieri è stato meraviglioso, De Laurentiis faticherà a trattenerlo sotto il Vesuvio anche per la prossima stagione.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Campagnaro 6,5, Cannavaro 7, Aronica 5,5; Maggio 6,5, Gargano 7, Inler 6,5 (14’st Dzemaili 6), Dossena 7 (43′ st Fernandez sv); Hamsik 6, Lavezzi 7,5; Cavani 8 (38′ st Pandev sv).
    A disp.: Rosati, Grava, Santana, Mascara.

    Edinson Cavani| © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Hart 5,5: Su entrambe le reti subite c’è del suo, poco protetto da una difesa ballerina, cerca di mettere pezze dove può.

    Kompany 5,5: Il giovane capitano dei citizens non è in serata di grazia, concede spazi impressionanti alle ripartenze dei padroni di casa e sembra insicuro nell’uno contro uno.

    Yaya Tourè 5,5: A centrocampo dovrebbe fare la differenza e invece soffre l’asfissiante marcatura di Gargano, produce solo un buon assist per Balotelli sul quale De Sanctis compie il miracolo. Per 12 milioni all’anno ci si aspetta molto di più.

    Balotelli 6,5: Si danna l’anima e ci prova in tutti i modi, segna la rete del momentaneo pareggio, poi deve arrendersi alle prodezze dell’estremo difensore azzurro che gli toglie la soddisfazione della prima doppietta in Champions.

    Silva 6,5: E’ pimpante e generoso, lo si trova a svariare su tutto il fronte d’attacco cercando di fornire ai propri compagni palloni giocabili per far male, ma purtroppo è isolato e spesso vittima dei raddoppi di marcatura da parte degli esterni partenopei.

    Manchester City (4-4-2): Hart 5,5; Zabaleta 6 (40′ st Johnson sv), Lescott 6, Kompany 5,5, Kolarov 6,5; Silva 6,5, De Jong 5,5 (25′ st Nasri 5), Yaya Tourè 5,5, Milner 5; Balotelli 6,5, Dzeko 5 (36′ st Aguero sv).
    A disp.: Pantilimon, Clichy, Savic, Barry.

  • Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    Napoli-Udinese pagelle. Lavezzi super, De Sanctis un muro

    De Sanctis 7,5: compie due interventi che valgono quanto due gol e che tengono il risultato invariato, consentendo ai suoi di dormire sonni tranquilli in difesa e di concentrarsi nella fase offensiva

    Aronica 7: è strana la sua storia, parte sempre come un panchinaro fisso e poi col sudore, il lavoro e le prestazioni si conquista e mantiene un ruolo da titolare inamovibile nelle gerarchie mazzarriane

    Maggio 6,5: non spinge come al solito ma ha il grosso merito di siglare la rete che chiude definitivamente la partita

    Hamsik 5,5: da lui ci si aspetta molto ma molto di più, sempre fuori dalla maggior parte delle azioni pericolose dei suoi, deve migliorare anche sotto l’aspetto fisico

    Lavezzi 7,5: quando incrocia i bianconeri friulani si scatena, contro di loro ha siglato il primo gol in A, contro di loro ha siglato la prima doppietta e contro di loro si è sbloccato dopo un anno di digiuno al San Paolo, partita ottima e da gran protagonista

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 7,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 7; Maggio 6,5, Inler 7, Dzemaili 6,5 (35′ st Zuniga 5,5), Dossena 6 (43′ st Mascara sv); Hamsik 5,5 (29′ st Santana 6), Lavezzi 7,5; Cavani 6,5. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, C. Lucarelli.

    Morgan De Sanctis| © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Handanovic 6: incolpevole su entrambe le reti dei padroni di casa, chiude la porta alla disfatta totale su un tiro di Lavezzi, peccato per la sua imbattibilità caduta dopo 407 minuti.

    Benatia 5: pessima serata per il difensore marocchino, che non sbaglia grosse durante il corso della partita, ma verso la fine sbaglia un intervento che apre la strada a Zuniga verso la porta protetta da Handanovic e non sfrutta una ghiotta occasione gol capitatagli su un calcio di punizione di Pinzi.

    Asamoah 6: a centrocampo ci prova a mettere un po’ d’ordine e prova anche con un ottimo tiro dalla distanza ma ha la sfortuna di trovare De Sanctis sulla sua strada.

    Torje 4,5: non morde, non punge e appare anche nervoso, di certo sa e può fare di meglio, come ha dimostrato in questa prima parte di campionato.

    Floro Flores 5,5: ci tiene a far bene nella sua prima da titolare al rientro dopo l’infortunio che coincide proprio con la partita contro il suo Napoli, prova a pungere e con un’ottima girata sembra essersi riuscito, ma De Sanctis è in serata di grazia e gli nega la gioia del gol

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6; Benatia 5, Danilo 5, Ferronetti 5,5; Basta 6 (39′ st Abdi sv), Badu 5,5, Pinzi 6, Asamoah 6 (19′ st Neuton 6), Armero 5,5; Torje 4,5 (1′ st Fabbrini 5); Floro Flores 5,5. A disp.: Padelli, Domizzi, Ekstrand, Doubai.

  • Scherzo di Mascara a De Sanctis su Radio Marte. Video

    Scherzo di Mascara a De Sanctis su Radio Marte. Video

    La forza di questo Napoli sono sicuramente i tre tenori in attacco, la sicurezza di Inler e di capitan Cannavaro ma è sopratutto l’armonia che Mazzarri è riuscito a costruire nel gruppo. Vivendo bene la settimana, con entusiasmo, vengono superate prime le fatiche di un calendario che non permette pause e permette al tecnico di vivere le scelte con maggior tranquillità.

    Morgan De Sanctis | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    A testimoniare il grande clima che si respira nell’ambiente partenopeo vi è uno scherzo telefonico ideato da Giuseppe Mascara a Morgan De Sanctis ospite di Radio Marte. L’attaccante siciliano si è finto un tifoso partenopeo “Salvatore da Portici” di seguito vi riportiamo lo scherzo tratto da Youtube. [jwplayer config=”120s” mediaid=”101302″]

  • Napoli-Bayern Monaco 1-1, le pagelle. Male Cavani e Hamsik, De Sanctis super

    Napoli-Bayern Monaco 1-1, le pagelle. Male Cavani e Hamsik, De Sanctis super

    Le pagelle ai protagonisti di Napoli – Bayern Monaco 1-1 NAPOLI De Sanctis 7.5: praticamente salva il risultato parando non solo il rigore a Gomez ad inizio ripresa ma rendendosi protagonista di diversi interventi. Non può nulla sulla rete di Kroos. Migliore in campo. Cannavaro 5: mal posizionato lascia aperta un’autostrada a Kroos nell’occasione del gol. Si becca un giallo inutile che gli farà saltare la cruciale gara di ritorno a Monaco di Baviera.

    Edinson Cavani | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Maggio 6.5: grazie alla sua discesa sulla destra permette al Napoli di trovare il pareggio (sul suo cross Badstuber devia in rete) a pochi minuti dal termine del primo tempo consentendo così ai suoi di giocare il secondo tempo senza frenesia. E’ il solito motorino instancabile. Inler 5.5: alziamo il suo voto almeno di mezzo punto per aver trovato il corridoio giusto per servire in profondità Maggio che poi andrà a realizzare, con la complicità di Badstuber, il pareggio. Perde il confronto con Schweinsteiger. Hamsik e Cavani 4.5: erano i due giocatori più attesi e che avrebbero dovuto caricarsi tutto il peso della squadra sulle loro spalle ma non entrano mai in partita. Più che dagli avversari si annientano da soli. BAYERN MONACO Neuer 6: inoperoso, sufficienza di stima. Van Buyten 6.5: gara di grande spessore nonostante è risaputo che va in difficoltà se si ritrova a dover fronteggiare avversari veloci come lo sono Cavani, Hamsik e Lavezzi. Invece il centrale belga fa bene il suo dovere. Badstuber 5: sfortunato nell’autorete che consente al Napoli di pareggiare anche se poteva intervenire in maniera più efficace. Rimedia anche un’ammonizione per un fallo tattico su Lavezzi. Schweinsteiger 7: con il suo dinamismo in mezzo al campo mette in difficoltà e annienta, insieme al compagno di reparto Tymoschuk, i centrali di centrocampo napoletani Inler e Gargano. Come al solito grande consistenza nella zona nevralgica del campo. Kroos 7: pronti via, si incunea in area di rigore e gela il San Paolo dopo appena un minuto e mezzo. Ottima la gara del 21enne talento del Bayern, dimostra di avere già una grande personalità. Gomez 5: pesa come un macigno l’errore dal dischetto che poteva consentire ai tedeschi di espugnare il San Paolo. Fa tanto movimento e arriva spesso al tiro, merito soprattutto di una retroguardia partenopea disattenta. NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 7.5; Campagnaro 5.5, Cannavaro 5, Aronica 5; Maggio 6.5, Inler 5.5 (90′ Santana sv), Gargano 5, Zuniga 5; Hamsik 4.5 (92′ Mascara sv), Lavezzi 5; Cavani 4.5 (81′ Dzemaili sv). Allenatore: Mazzarri 5.5 BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 6; Boateng 6, Van Buyten 6.5, Badstuber 5, Lahm 5.5; Tymoshchuk 6.5, Schweinsteiger 7; Muller 6.5, Kroos 7, Ribery 6 (90′ Alaba sv); Gomez 5 (94′ Luiz Gustavo sv). Allenatore: Heynckes 6.5

  • Napoli buon pari con il Bayern. De Sanctis evita ko

    Napoli buon pari con il Bayern. De Sanctis evita ko

    Il Napoli esce indenne dalla supersfida del San Paolo della terza giornata di Champions League contro un Bayern Monaco aggressivo e velenoso. Alla fine bavaresi e partenopei si dividono la posta in palio mantenendo rispettivamente primo e secondo posto nel raggruppamento, il Bayern rimane in testa con 7 punti mentre gli azzurri seguono a due lunghezze di distanza tenendo dietro il Manchester City di Mancini che, nell’altra gara del girone, ha vinto in extremis 2-1 con il Villarreal merito del solito Sergio Aguero.

    Gomez e Hamsik | © Paolo Bruno/Getty Images
    La partita si mette subito male per la squadra di Mazzarri che subisce la rete dello svantaggio dopo appena un minuto e mezzo dall’inizio del match grazie ad una incursione centrale di Kroos che fulmina De Sanctis gelando il San Paolo ma è grave la disattenzione dei centrali difensivi partenopei, in particolare di Cannavaro, che lascia un corridoio al giovane trequartista tedesco. La squadra di Heynckes prende il controllo del centrocampo e con tocchi di prima e precisi mandando in confusione la coppia Inler e Gargano che non riesce a fare filtro come dovrebbe lasciando spesso gli attaccanti bavaresi di smarcarsi e calciare verso la porta avversaria come al 20′ quando Gomez riceve palla tra le due linee e spara un bolide di sinsitro da fuori area che sfila di poco a lato della porta difesa da De Sanctis. Lo stesso portiere azzurro deve superarsi poi su una conclusione di Boateng indirizzara verso l’angolino basso. Il palleggio a centrocampo della squadra tedesca è efficace ma Mazzarri riorganizza i suoi e poco a poco il Napoli prende coraggio e guadagna metri su metri. A 5 minuti dal riposo Inler trova il corridoio giusto per lanciare Maggio che resiste alla carica di Lahm e crossa in mezzo trovando la deviazione decisiva di Badstuber che, nell’intento di anticipare gli attaccanti napoletani, infila nella sua porta. Uno a uno e tutto da rifare per il Bayern che nella ripresa ricomincia a macinare gioco arrivando a guadagnarsi un penalty: sul tiro di Gomez, Cannavaro si gira per opporsi alla conclusione ma tocca con il braccio; l’arbitro, che in un primo momento non sanziona il fallo, concede la massima punizione con ritardo su segnalazione di uno dei suoi collaboratori. Dagli undici metri va Gomez che si fa ipnotizzare dall’eroe della serata De Sanctis permettendo di mantenere il risultato di parità nel momento topico della partita. Il Napoli però non riesce a creare pericoli dalle parti di Neuer, Van Buyten e Badstuber annullano Cavani mai incisivo nei 90 minuti e Hamsik che fa fatica ad intrufolarsi tra le maglie dei difensori tedeschi. Il Bayern ci prova a fare suo il match e tornare in patria con in tasca i 3 punti ma il portiere partenopeo è sempre attento opponendosi anche al tiro di Schweinsteiger. Finisce 1-1, un pari che sta stretto ai tedeschi e che è oro colato per la squadra di Mazzarri che tra due settimane dovrà affrontare la difficile e proibitiva trasferta a Monaco di Baviera per cercare, dopo stasera, di uscire indenne anche dall’Allianz Arena.

  • Napoli, adesso rialzati e corri!

    Napoli, adesso rialzati e corri!

    La sconfitta di San Siro con il Milan ha lasciato il segno sia perché successiva all’eliminazione dalla Europa League sia perché ha infranto il sogno di agganciare la capolista, o quanto meno di restare in scia col minimo distacco possibile. Da 3 a 6 punti è passato il vantaggio dei rossoneri, che adesso si ritrovano ad avere dietro di loro gli odiati cugini interisti, minacciosi a cinque lunghezze e pronti ad approfittare anche di un solo piccolo passo falso, prima di giocarsi probabilmente tutto nell’attesissimo derby del 3 Aprile.

    Tuttavia, gli uomini di Walter Mazzarri non devono assolutamente gettare la spugna. La stagione è da incorniciare per quanto fatto finora e soprattutto per quelli che potevano essere gli obiettivi di inizio stagione. Il presidente De Laurentiis aveva proclamato il miglioramento della sesta piazza dello scorso anno, ma la squadra sta facendo molto di più. Ad 11 giornate dal termine del campionato, infatti, c’è un terzo posto tutto da difendere, un terzo posto che significa qualificazione alla prossima Champions League e che, comunque, non è detto non possa essere perfezionato da qui alla fine.

    Negli occhi, è vero, c’è ancora la delusione per il 3-0 subito da Ibrahimovic & C, l’impotenza degli azzurri a reagire, gli errori madornali in mezzo al campo, la solitudine di Cavani in avanti, il capo chino e sconsolato di Morgan De Sanctis nel raccogliere tre volte il pallone in fondo al sacco, ma l’unico a mostrare rabbia e reattività. Certo, non sono mancate, come sempre, le polemiche, perché magari il rigore concesso dall’arbitro Rocchi non c’era e perché fa male guardare Gattuso rivolgersi a muso duro nei confronti del direttore di gara e non pagare dazio.

    Ad ogni modo, bisogna ripartire e bisogna farlo subito. Domenica arriva il Brescia, affamato di punti salvezza ed arrabbiato per lo sfortunato epilogo contro il Lecce. Sarà una brutta gatta da pelare e per la quale Mazzarri potrebbe (dovrebbe) apportare alcuni cambiamenti rispetto agli 11 da mandare in campo.

    Si parla di Victor Ruiz, che potrebbe (dovrebbe) sostituire Salvatore Aronica, “reo” di aver alzato comunque troppo il gomito in occasione del penalty incriminato; si parla di Yebda, che potrebbe (dovrebbe eccome) rimpiazzare un Walter Gargano confusionario, arruffone e perdi palloni; si parla di Zuniga, il colombiano dal passo felpato, che potrebbe (dovrebbe a prescindere) sistemarsi a destra o a sinistra e non importa al posto di chi; si parla, udite udite, anche del buon Cristiano Lucarelli, che potrebbe (chissà) essere rispolverato da Mazzarri e rilanciarsi al centro dell’attacco, perché Mascara ha deluso le attese e affinché Cavani, ancora “orfano” di Lavezzi, non si senta abbandonato là davanti.

    Già, Lavezzi. Molti tifosi (e non solo) hanno puntato il dito contro il Pocho. L’argentino, da un certo punto di vista, è, forse, uno dei principali responsabili per le ultime disfatte del Napoli. Dallo sputo al romanista Rosi, costato le tanto discusse tre giornate di squalifica, alle clamorose palle gol fallite contro il Villareal, alla conseguente assenza con il Milan. Prima ancora, l’errore dal dischetto nella gara di Coppa Italia contro l’Inter.

    Per carità, Lavezzi ha dato tanto al Napoli e anche in questa stagione ha emozionato. Come dimenticare, ad esempio, la corsa pazzesca in quel di Cagliari, con il gol vittoria all’ultimo respiro e con tanto di tuffo nei cartelloni pubblicitari del Sant’Elia? Non segna molto il Pocho e questo è un suo limite, ma le sue finte e le sue serpentine da sempre consentono ai suoi colleghi di reparto di andare a bersaglio.

    Se Cavani ha fatto 20 gol, infatti, è anche merito suo. Varie volte però, Lavezzi è apparso un po’ deconcentrato e neanche le storie extra calcistiche, con risse e diverbi vari, così come l’esagerato sfoggio di auto lussuose, sono passate inosservate. Napoli guarda a queste cose, ma la città e i tifosi perdonavano tutto solo a Diego Armando Maradona.

    Ora, riavvolgendo il nastro, la parola passa al campo. Undici finali attendono la squadra di Mazzarri perché adesso forse qualcuno ci crede più di prima e perché i miracoli esistono, soprattutto a Napoli, terra difficile, ma dove tutto è possibile.