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  • Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    Serie A: La Roma non sfrutta la frenata della Juve

    La Roma recupera in extremis il risultato con il Sassuolo e non riesce ad approfittare dello stop avuto dalla Juventus nella trasferta di Firenze.

    I giallorossi che in teoria avevano la possibilità di portarsi a -1 dalla compagine torinese, nella sfida contro i neroverdi hanno faticato tantissimo per riuscire a rimontare lo 0-2 e portare a casa quel punticino che lascia la distanza immutata, a -3, dalla vetta.

    Le due contendenti allo scudetto quindi viaggiano di pari passo rallentando il ritmo e le colpe possono essere diverse: dal turnover in vista delle delicatissime sfide Champions, all’ottimo stato di salute delle due avversarie che in questo turno hanno sfidato Juventus e Roma.

    Partiamo con la nostra analisi partendo dall’anticipo di ieri sera di Firenze.

    FIORENTINA – JUVENTUS 0-0

    Allo Stadio Franchi, Allegri sceglie di preservare alcuni titolari, in vista della gara con l’Atletico Madrid di martedì prossimo, e modifica il modulo, tornando al 3-5-2. Stesso modulo di Montella che confida nella verve di Cuadrado e in Gomez tornato al gol nello scorso turno.

    La gara è stata povera di emozioni con le due squadre che hanno pensato più a cercare di non perdere piuttosto che a cercare di vincere. Un paio di guizzi di Pogba, poi impreciso nel momento di fare l’ultima giocata, una conclusione di Cuadrado, disinnescata da Buffon, un super intervento di Bonucci su Mario Gomez dopo un invenzione del buon Mati Fernandez, questo è quello che ha raccontato l’anticipo del venerdì.

    ROMA – SASSUOLO 2-2 (15°, 17° Zaza (S), 78° rig., 92° Ljajic (R))

    L'errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1
    L’errore di De Sanctis che permette a Zaza di segnare lo 0-1

    Se la Juventus è parsa “distratta” dalla Champions e schierata in campo con abbondante turnover, lo stesso si può dire per la Roma. Garcia probabilmente decide di rinunciare a troppi titolari anche se molto probabilmente sulla gara pesa tantissimo il pasticcio di De Sanctis al 15° quando dopo un retropassaggio, sull’attacco di Zaza, rinvia addosso all’attaccante della nazionale con la palla beffarda che si infila in rete. Passano due minuti e la Roma pare ancora sotto shock, sbaglia il fuorigioco e Zaza fa doppietta. La squadra di Garcia prova una reazione furiosa, colpisce una traversa, anche per merito di Consigli, ma non riesce a segnare. Ad inizio ripresa De Rossi sembra completare la frittata facendosi espellere e le speranze di avvicinare la Juventus vanno pian piano calando. Al 78° però la partita si riapre con un calcio di rigore, che fa infuriare i calciatori del Sassuolo, per un mano di Vrsaljko. Ljajic trasforma ed accorcia le distanze. Al 92° la rimonta viene completata ancora da Ljajic che spinge in gol dopo una bella giocata di Florenzi. E’ parità, la Juve è sempre là a 3 punti, un’occasione persa che però per come si era messa la gara, ha il sapore del punto guadagnato.

  • Totti non basta, doccia gelata al 93° per la Roma

    Totti non basta, doccia gelata al 93° per la Roma

    Una beffa, una vera propria doccia gelata giunta all’ultimissimo secondo, costringe la Roma a tornare a casa da Mosca con un pareggio per 1-1.

    Una qualificazione che dopo il gol di Francesco Totti sembrava essere praticamente in tasca e che invece, qualsiasi sia il risultato di questa sera tra Manchester City e Bayern Monaco, costringerà i giallorossi a sconfiggere i Citizens tra 15 giorni all’Olimpico per garantirsi la matematica certezza di approdare gli ottavi, senza dover attendere news da Monaco. 

    Una Roma che nel primo tempo ha cercato di abbassare i ritmi e che ha colpito con la violenta punizione del capitano a due minuti dal termine ma che poi nella ripresa ha arretrato troppo il baricentro, permettendo al Cska di schiacciarla e non concretizzando due ghiotte occasioni con Ljajic e Nainggolan prima di subire la beffa del tiro cross di Berezutskiy ad una manciata di secondi dalla conclusione del terzo ed ultimo minuto di recupero.

    Veniamo al racconto della gara.

    Come si percepiva dalle previsioni Garcia sceglie Florenzi come terzino destro, lascia in panchina Pjanic per giocare con Nainggolan-De Rossi- Keita in mediana. Nel tridente d’attacco insieme a Totti e Gervinho trova spazio Ljajic che supera in gerarchia Iturbe.

    Slutski opta per il 4-2-3-1 con Doumbia di punta ma preferisce far partire dal primo minuto Cauna con Tosic e Milanov che partono dalla panchina.

    La punizione vincente di Francesco Totti
    La punizione vincente di Francesco Totti

    La partita inizialmente sembra farla la Roma, i russi però nel primo quarto d’ora provano a rendersi pericolosi con un paio d’insidiose ripartenze e con un’azione nata da un errato rinvio di De Sanctis, la difesa giallorossa si salva. La Roma prova ad addormentare il gioco con il possesso palla, è il Cska ad essere più propositivo, nei primi 25 minuti tra gli uomini di Garcia, si segnala una sola accelerazione di Gervinho. Al 36° Florenzi, che nel ruolo di terzino destro se la cava molto bene, si inserisce in area e calcia, senza però trovare la porta. Brivido, non solo per il freddo, al 39° con Doumbia che si presenta davanti a De Sanctis ma il portiere chiude bene lo specchio e salva. Al 43° dopo una gran bella giocata di Florenzi che guadagna una punizione dal limite che Totti trasforma per il vantaggio. Nel minuto di recupero ci sarebbe anche la chance del raddoppio ma la conclusione di Florenzi viene salvata dal portiere del Cska in corner. Finisce il primo tempo sul 1-0 per la Roma.

    Si riparte con i russi che provano ad essere più aggressivi ma con la Roma che riesce a controllare e ad addormentare il gioco. Il Cska aumenta il ritmo del pressing e prova a mettere in difficoltà il centrocampo giallorosso che però, pur sprecando qualche pallone, se la cava. Al 60° però è Nainggolan ad avere una grande occasione, il belga si libera di un paio d’avversari, entra in area ma incredibilmente calcia a lato. Il Cska preme, la Roma non riesce quasi mai a ripartire, la difesa di Garcia stringe i denti e tiene. Il tecnico francese toglie uno spento Gervinho ed inserisce Iturbe provando a sfruttare la sua rapidità. Al 79° proprio Iturbe innesca Ljajic che calcia in diagonale ma Akinfeev salva con il piede. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza per la Roma ma i giallorossi reggono proprio sino agli ultimissimi secondi quando Strootman perde un pallone a metà campo, i russi ripartono e la palla arriva a Berezutskiy che lascia partire un tiro cross che inganna la difesa e De Sanctis che vede il pallone insaccarsi per un beffardo 1-1.

    CSKA MOSCA – ROMA 1-1 (0-1) (43° Totti (R), 93° Berezutskiy (C))

    Cska Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, V. Berezutskiy, Ignashevich, Schennikov; Natcho, Cauna (63° Milanov); Dzagoev, Eremenko, Musa (80° Tosic); Doumbia.

    Allenatore: Slutski.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan (82° Strootman), De Rossi, Keita; Gervinho (76° Iturbe), Totti, Ljajjc (87° Pjanic).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Dzagoev (C), Berezutskiy (C), Schennikov (C).

  • Roma, in casa del Manchester City senza paura

    Roma, in casa del Manchester City senza paura

    Sarà una sfida importante, non ancora decisiva ma certamente fondamentale quella che vedrà questa sera la Roma sfidare all’Etihad Stadium i padroni di casa del Manchester City.

    Gervinho
    Gervinho

     

    Dopo l’ottimo avvio in campionato (5 vittorie su 5 gare) e il netto successo nella prima di Champions League, in casa con il Cska Mosca, i giallorossi si presentano dinanzi ai campioni d’Inghilterra con “tutto da guadagnare”, così almeno ha dichiarato il tecnico Rudi Garcia nella conferenza stampa della vigilia.

     

     

    Il tecnico della Roma ha anche parlato del fatto di essere l’Outsider nel gruppo che prevede i campioni d’Inghilterra e quelli di Germania del Bayern Monaco:

    Abbiamo tre punti ottenuti contro il Cska, abbiamo iniziato bene e questi punti ci danno ora la possibilità di giocare senza pressione. Dopo il sorteggio era scritto che questa partita era già persa per noi, non è così:  abbiamo tanto da guadagnare e loro un po’ più da perdere. Essendo stati in 4° fascia siamo outsider, soprattutto davanti ai campioni di Inghilterra o Germania questo però deve darci ancora più forza.

    Dall’altra parte il Manchester City sembra essersi pian piano stabilizzato in Premier anche se dal punto di vista difensivo, 7 gol subiti in 6 gare, non sembra ancora a posto ed i giallorossi dovranno cercare di approfittarne e sopratutto i padroni di casa non potranno permettersi passi falsi avendo già subito una sconfitta nella prima giornata di Champions da parte del Bayern Monaco.

    Il tecnico dei Citizens Pellegrini però dalle parole rilasciate in conferenza stampa pare piuttosto fiducioso ed ottimista per il match di questa sera:

    Sarà una partita molto difficile ma non avvertiamo una pressione particolare. Dobbiamo vincere e ce la faremo, anche contro un avversario complicato.

    Per quanto riguarda le formazioni a Garcia rimane il dubbio portiere, De Sanctis non sta benissimo e potrebbe quindi venir sostituito da Skorupski anche e sarà fatto di tutto per non rinunciare al titolare. Anche Torosidis è in dubbio e potrebbe lasciare spazio a Cole sull’esterno. Confermata la coppia centrale Manolas, Yanga-Mbiwa. Centrocampo piuttosto obbligato, viste le assenza di De Rossi e del lungodegente Strootman e tridente in cui paiono sicuri Gervinho e Florenzi con Totti a giocarsi un posto con Destro, il capitano dei giallorossi pare in vantaggio per una maglia da titolare. Iturbe potrebbe recuperare ed essere disponibile per la panchina ma è difficile che Garcia si azzardi a rischiarlo.

    Il Manchester City dovrebbe optare per un 4-4-2 decisamente offensivo con Navas e David Silva sugli esterni, Yayà Toure e Fernandinho in mediana e la coppia d’attacco formata da Dzeko ed Aguero. La porta sarà difesa da Hart che avrà dinanzi a se la linea difensiva composta da Zabaleta, Kompany, Demichelis e Kolarov. Panchina, almeno inizialmente, quindi per Lampard.

     

    MANCHESTER CITY – ROMA le probabili formazioni

    MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Kompany, Demichelis, Kolarov; Navas, Fernandinho, Yaya Touré, Silva; Aguero, Dzeko.

    Allenatore: Pellegrini.

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Naninggolan, Keita, Pjanic; Gervinho, Totti, Florenzi

    Allenatore: Garcia.

  • Napoli, si avvicinano Julio Cesar e Leandro Damiao

    Napoli, si avvicinano Julio Cesar e Leandro Damiao

    Ore frenetiche in casa Napoli per fornire al neo tecnico Rafa Benitez i tasselli richiesti per la sua nuova avventura all’ombra del Vesuvio. Tanto il lavoro per il D. S. (altro…)

  • Fiorentina-Napoli 1-1: papera De Sanctis, Cavani fa 100

    Fiorentina-Napoli 1-1: papera De Sanctis, Cavani fa 100

    Fiorentina-Napoli era stata presentata come prova di maturità per gli uomini di Mazzarri che, dopo la grande iniezione di fiducia connessa alla sentenza della Corte Federale che ha cancellato i due punti di penalità in classifica, era chiamato a rispondere alla vittoria di ieri della Juventus contro l’Udinese ed al pareggio della Lazio a Palermo: se il Napoli avesse vinto contro i Viola avrebbe agganciato il secondo posto in solitaria, staccato di soli tre punti dalla capolista. Quella vittoria, però, non si è concretizzata, e il match con la Fiorentina è stata una gara molto combattuta e sostanzialmente equilibrata, che per il Napoli si è posta in salita dopo l’episodio che ha “regalato” il vantaggio ai Viola, al minuto 33′ del primo tempo, con un pallone calciato lungo da Roncaglia, sul quale il portiere Morgan De Sanctis ha azzardato un’uscita completamente scoordinata, con il pallone che lo scavalca e va a infilarsi di rimbalzo alle sue spalle: 1-0 Viola, ma la papera di De Sanctis è davvero delle più clamorose.

    Il Napoli, subita la beffa di una rete quasi incredibile, un vero e proprio “gollonzo”, prova a reagire prima della fine del primo tempo con Cavani, che al 42′ infila di testa il gol del pareggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Hamsik: 1-1 e centesima rete di Edinson Cavani con la maglia del Napoli proprio nello stadio (e contro l’avversaria) in cui aveva realizzato la sua prima rete in maglia azzurra.

    Fiorentina-Napoli, papera De Sanctis, Cavani fa 100 | ©  Marco Luzzani/Getty Images
    Fiorentina-Napoli, papera De Sanctis, Cavani fa 100 | © Marco Luzzani/Getty Images

    La gara si riporta così in equilibrio, ma sempre connotata da grande agonismo in campo che, in alcuni casi, sfocia in un eccesso di nervosismo con ben sei ammoniti: nel secondo tempo, però, le due squadre non riescono a costruire clamorose occasioni per rompere nuovamente la parità: al 60′ Neto neutralizza un tiro di Cavani, al 74′ Inler prova un tiro da fuori area e, poi, nei minuti di recupero è la Fiorentina ad avere le migliori chance, prima con Jovetic al 91′, poi con il neo entrato Ljajic su tiro da fuori area e, infine, al minuto 94′ con Alberto Aquilani che, con un altro tiro da fuori area su assist di Cuadrado, avrebbe potuto acciuffare il vantaggio in extremis: il suo tiro di destro, però, termina alto e, così, la gara termina con il triplice fischio di Bergonzi decretando un risultato di parità dalla “doppia faccia”: per la Fiorentina l’1-1 interrompe la striscia negativa dei tre ko consecutivi, per il Napoli si tratta, invece, di un’occasione mancata per balzare al secondo posto solitario sulla quale pesa come un macigno la papera di De Sanctis.

    Fiorentina-Napoli, le pagelle:

    De Sanctis 4 Il suo errore di valutazione sul tiro da centrocampo di Roncaglia è realmente clamoroso, e pesa molto sugli sviluppi della gara. Prova da dimenticare

    Cavani 7 Centesimo gol con la maglia del Napoli in serie A, che vale il pareggio nel momento di maggiore difficoltà per gli azzurri

    Cuadrado 6.5 Grande prova nel primo tempo, sempre nel vivo del gioco, ma nella ripresa cala

    Fiorentina-Napoli, il tabellino: 

    Fiorentina (3-5-2): Neto 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6, Savic 6.5; Pasqual 6 (82′ Tomovic), Aquilani 5.5, Borja Valero 5.5, Romulo 6 (77′ Migliaccio), Cuadrado 6.5; Jovetic 5.5 , Toni 6.5 (85′ Ljajic). Allenatore: Montella.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 4; Gamberini 6 (70′ Insigne), Britos 6, Campagnaro 6.5; Inler 6, Maggio 6, Behrami 5 (55′ Dzemaili), Zuniga 6, Hamsik 6.5, Pandev 6; Cavani 7. Allenatore: Mazzarri.

    Marcatori Fiorentina-Napoli: 33′ Roncaglia, 42′ Cavani

    Video Fiorentina-Napoli 1-1:

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  • Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Cavani è immenso, il Napoli schianta la Roma e torna a volare

    Il 2013 del Napoli inizia con il botto. Netto 4-1 rifilato alla Roma e tre punti guadagnati su giallorossi, Inter, Fiorentina e perché no, Juventus. Prosegue invece il saliscendi della squadra di Zeman che aveva chiuso il 2012 con il poker al Milan, ma ha cominciato il nuovo anno con una quaterna stavolta al passivo. Assoluto protagonista del match Edinson Cavani: il bomber uruguayano ha messo a segno tre gol spianando la strada alla squadra di Mazzarri e risultando ancora una volta decisivo. Per lui un gol ad inizio di ogni tempo e poi un altro a 20’ dalla fine: tanto è bastato per affondare la Roma prima del botta e risposta firmato da Osvaldo e Maggio.

    Per Cavani è la settima tripletta con la maglia azzurra, ma stavolta il compito è stato semplificato da una difesa, quella della Roma, che ha spesso lasciato autostrade agli avanti partenopei. Nessuna sorpresa nei due undici iniziali: Mazzarri e Zeman infatti non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato. Nemmeno il tempo di studiarsi che il Napoli passa: Burdisso e Castan si addormentano, Pandev ispira Cavani che insacca cosi la prima palla utile della gara. A maggior ragione la Roma comincia ad impadronirsi del campo ma come si sa in difesa le squadre di Zeman soffrono e se davanti ti ritrovi gente del calibro di Hamsik, Pandev e Cavani sono dolori.

    I giallorossi tuttavia le loro occasioni le creano, specie con Destro e Pjanic, ma De Sanctis risponde presente. Meno reattivi invece Lamela e Totti, specie quest’ultimo che fa più di un passo indietro rispetto alla gara con il Milan. Ad inizio ripresa, nel giro di un amen, il raddoppio di Cavani: stavolta l’attaccante sudamericano è fortunato a sfruttare una bella azione creata da Zuniga e Pandev con un tiro che prende una traiettoria beffarda per il portiere avversario. La Roma si spinge ancora di più in avanti e il Napoli sembra infilare il coltello nel burro con Hamsik che sbaglia una clamorosa occasione e Cavani che su calcio d’angolo di testa non perdona. Intanto Osvaldo entra e fa gol ma ogni tentativo romanista viene spento dal rosso a Pjanic e dalle occasioni fallite da Bradley. Maggio chiude i conti e per il Napoli ecco un successo forse troppo largo nel punteggio ma comunque meritato.

    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images
    Edinson Cavani a segno con una tripletta &copy: Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Napoli-Roma
    De Sanctis
    7: Superlativo su Pjanic e Destro nella prima frazione di gioco e su Bradley per tre volte nella ripresa. Ha anche lui i suoi meriti.

    Hamsik 5,5: Spreca una palla gol piuttosto ghiotta ma in ogni caso non sembra essere in grande vena. Lontano il suo rendimento in questa gara da quello di Pandev e Cavani.

    Cavani 8,5: Protagonista assoluto. Tre gol, diversi tra loro, e la conferma di come l’uruguayano sia uno dei più forti del mondo nel suo ruolo in questo momento.

    Burdisso 5: Quando gli avanti del Napoli partono in contropiede, per lui sono solo dolori. Una serata da cancellare in fretta.

    De Rossi 5: Male rispetto alle ultime apparizioni, non fa mai da schermo ad una difesa ballerina.

    Osvaldo 6,5: Parte dalla panchina, entra e segna. A dimostrazione di come, nel trio offensivo della Roma, sia il più continuo e forse il più in forma.

    Il tabellino di Napoli-Roma:
    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis 7; Campagnaro 6, Britos 6,5, Gamberini 6; Maggio 7, Behrami 6, Hamsik 5,5 (43′ st Insigne sv), Inler 6,5 (20′ st Dzemaili 6), Zuniga 6,5; Pandev 7 (36′ st Mesto sv), Cavani 8,5. In panchina: Rosati, Fernandez, Uvini, Donadel, Dossena, El Kaddouri, Vargas. Allenatore: Mazzarri 7
    ROMA (4-3-3): Goicoechea 6,5; Piris 5,5 (37′ st Florenzi sv), Burdisso 5, Castan 5,5, Balzaretti 5,5; Pjanic 5, De Rossi 5, Bradley 6; Lamela 5, Destro 5 (17′ st Osvaldo 6,5), Totti 5. In panchina: Stekelenburg, Lobont, Dodò, Romagnoli, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis. Allenatore: Zeman 5

    Le immagini di Napoli-Roma
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  • Napoli-Roma, posticipo con vista Champions. Zeman recupera Totti

    Napoli-Roma, posticipo con vista Champions. Zeman recupera Totti

    Spettacolo assicurato nel posticipo dell’ultima giornata di andata che al San Paolo metterà di fronte Napoli e Roma. Due tra le squadre che più hanno divertito sinora, entrambe con un comune obiettivo: la conquista di un piazzamento Champions League. Entrambe hanno chiuso il 2012 con un successo: i partenopei in casa del Siena, i capitolini tra le mura amiche contro il Milan. Occorre cominciare bene dunque questo nuovo anno, approfittando magari del tonfo interista ad Udinese per conquistare punti pesanti in chiave Europa. Mazzarri dovrà rinunciare a Cannavaro e Grava, i due difensori squalificati sino a fine stagione in relazione al caso calcioscommesse.

    Torna cosi titolare Campagnaro e con lui dal 1’ anche Gamberini. Per il resto poche novità con Pandev preferito ad Insigne. Davanti a De Sanctis dunque difesa formata da Campagnaro, Gamberini e Britos. In mezzo al campo Behrami e Inler con Maggio e Zuniga laterali con Hamsik dietro le due punte Pandev e Cavani. Dall’altro lato Zeman dovrà fare a meno di Marquinhos, fermato per un turno dal giudice sportivo dopo l’ingenuo rosso patito contro il Milan oltre ai vari Taddei, Nico Lopez e Tallo.

    Francesco Totti © Tiziana Fabi/Getty Images
    Francesco Totti © Tiziana Fabi/Getty Images

    In mezzo al campo Bradley sembra in vantaggio su Florenzi mentre Totti si è ristabilito dopo l’attacco influenzale che lo aveva colpito in settimana e troverà una maglia da titolare accanto a Lamela e Destro, con quest’ultimo che sembra avere superato nelle gerarchie di Zeman il talentuoso Osvaldo.Nel 4-3-3 del tecnico boemo dunque davanti a Goicoechea retroguardia formata da Burdisso e Castan come interni mentre sulle corsie laterali agiranno Piris e Balzaretti. In mezzo al campo Pjanic, De Rossi e Bradley con Lamela, Destro e Totti in attacco.

    Le probabili formazioni di Napoli-Roma:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Gamberini, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Fernandez, Uvini, Mesto, Dossena, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Vargas, Insigne. Allenatore: Mazzarri
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Bradley; Lamela, Destro, Totti. In panchina: Lobont, Stekelenburg, Romagnoli, Dodò, Florenzi, Perrotta, Marquinho, Tachtsidis, Osvaldo. Allenatore: Zeman

  • Video Schiaffo a raccattapalle, De Sanctis rischia una pesante squalifica

    Video Schiaffo a raccattapalle, De Sanctis rischia una pesante squalifica

    Guai in vista per il portiere del Napoli Morgan De Sanctis. L’estremo difensore campano avrebbe schiaffeggiato un raccattapalle durante la gara Atalanta-Napoli per aver ritardato di qualche secondo la rimessa in gioco del pallone. Il fattaccio è avvenuto intorno all’80’ con i partenopei sotto di un gol a Bergamo e con la necessità di accorciare i tempi di gioco. Orsato ha visto tutto e ha deciso al momento di ammonire il giocatore partenopeo “per comportamento non regolamentare in campo“, ma il giudice sportivo avrebbe richiesto ulteriori accertamenti. Per questa ragione la Procura Federale ha deciso di aprire un indagine sul comportamento di De Sanctis che rischia a questo punto una pesante squalifica.

    E’ stato il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ad inviare gli atti al procuratore federale per poterci vedere chiaro sul comportamento di De Sanctis che rischia una lunga squalifica. Non un buon periodo per il Napoli che si è visto scavalcare in classifica dall’Inter dopo aver perso proprio a Bergamo e che potrebbe ritrovarsi senza il portiere titolare, con Rosati (la riserva) che non offre le giuste garanzie dal punto di vista tecnico, come abbiamo potuto constatare nella doppia sfida europea persa contro Psv e Dnipro, con grossi errori individuali dell’ex estremo difensore del Lecce.

    Morgan De Sanctis
    De Sanctis rischia una pesante squalifica © Claudio Villa/Getty Images

    Orsato, su richiesta del giudice sportivo, ha confermato di aver visto tutto e di aver optato per la semplice ammonizione perché “in modo non regolamentare (brusco) strappava dalle mani di un raccattapalle il pallone per accelerare la ripresa di gioco“. Un momento di nervosismo che potrà costare caro a De Sanctis, che vedendo la propria squadra incapace di segnare e quindi di rimontare il risultato fino a quel momento negativo, ha schiaffeggiato il raccattapalle, così come confermato dal responsabile della sicurezza dell’Atalanta che ha assistito alla scena.

    Ecco il video della manata di De Sanctis al raccattapalle
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  • Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Buffon salta il Napoli. In dubbio anche Vucinic

    Non ce la fa. Buffon sarà costretto a dare forfait per lo scontro scudetto Juventus-Napoli di domani sera, valido per l’ottava giornata di Serie A. Il problema all’adduttore che non gli ha permesso di scendere in campo martedì con la Nazionale contro la Danimarca, si rivela più complesso del previsto. Brutta mazzata per Antonio Conte e per la squadra bianconera, che si ritrova così senza il suo capitano. In dubbio per il big match è anche Mirko Vucinic alle prese con un attacco influenzale che costringerà il montenegrino a sedersi solamente in panchina e magari entrare a gara in corso se la partita non dovesse prendere la strada giusta. Marchisio invece, uscito malconcio martedì, dovrebbe recuperare e partire dal primo minuto.

    Alla fine, ha avuto la peggio la Juventus da questa sosta delle Nazionali. Il popolo partenopeo probabilmente abbasserà i toni, dopo che nei giorni scorsi non reagirono positivamente sulla possibilità di vedere il loro portiere De Sanctis in campo con l’Italia a discapito dello juventino Buffon. L’infortunio c’era e continua ad esserci, risultando anche abbastanza difficile da superare. Pronto a prendere il posto del capitano di Juve e Nazionale sarà Marco Storari, estremo difensore di ottime qualità che avrebbe meritato una carriera da titolare in squadre di medio-alto livello (alla fine è stata sua la scelta di rimanere con i bianconeri alle spalle dell’ex Parma). In panchina, come secondo portiere ci sarà l’ex livornese Rubinho.

    Gianluigi Buffon
    Buffon non ci sarà nella sfida contro il Napoli © Giuseppe Cacace/Getty Images

    Con la possibilità che Vucinic parta dalla panchina, le restanti punte bianconere si giocano i due posti disponibili nell’undici iniziale. Sembrerebbe favorita la coppia d’attacco Quagliarella – Matri, con il napoletano sicuro del posto da titolare, mentre l’ex attaccante del Cagliari si giocherà il posto con Giovinco. A centrocampo Marchisio, pur dolorante alla spalla, dopo gli accertamenti potrà riprendere ad allenarsi e scenderà in campo dall’inizio nella sfida di sabato alle 18.

    Finalmente, dopo dieci giorni di critiche, siamo arrivati alla vigilia di Juventus-Napoli e tutto si può dire tranne che i bianconeri siano stati fortunati dopo il doppio impegno delle Nazionali, visto che si sono trovati con un Buffon in meno, un Vucinic a mezzo servizio (causa influenza beccata nel viaggio in Ucraina) e un Marchisio in campo ma dolorante. I partenopei, a parte la piccola grana di Cavani tornato leggermente in ritardo dall’Uruguay, saranno invece al gran completo.

  • Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Juve-Napoli, chi più stanco dopo le nazionali?

    Poco più di 3 giorni ci separano dal big match Juve-Napoli, la sosta per le nazionali volge al termine con la testa dei giocatori già proiettata al prossimo impegno di campionato. Tra una partita e l’altra delle varie nazionali però non sono mancate le polemiche con protagonisti i giocatori delle prime 2 squadre di Serie A, Juve e Napoli per l’appunto. La chiamata di De Laurentiis ad Abete, le spiegazioni di Prandelli su un presunto favoritismo ai bianconeri nazionali, il ballottaggio Buffon-De Sanctis davvero futile poichè riguardante i portieri, che giocando acquisiscono più fiducia che stanchezza. Insomma non ci siamo fatti mancare niente in questo mare di polemiche dove l’unico filo conduttore è la sfida al vertice di sabato sera. Ieri è andata in scena la seconda tornata dei match per le qualificazioni ai mondiali del 2014. Ecco che allora noi, trascinati da tutte le polemiche, vogliamo capirci di più. Tra Juve e Napoli chi ha riposato di più? Chi arriva meglio alla sfida al vertice? Il Napoli? O la Juve?

    Innanzitutto considerando anche la prima tornata di sfide nazionali, quelle giocate venerdì scorso per intenderci, è la Juve ad aver giocato di più con i suoi 1699′ totali, ben 120 minuti più del Napoli (1579′). Considerando invece solo le partite giocate ieri, il Napoli ha giocato in totale 729′ mentre i bianconeri 713′. 16 minuti di riposo in favore della Juve, faranno la differenza? Non dovrebbe essere così, ma per capirci di più possiamo continuare la nostra analisi facendo una distinzione importante che ci porterà a confrontare solo i minuti giocati dai titolari bianconeri e i minuti giocati dai titolarissimi di Mazzarri.

    Prima di tutto, la nostra analisi ha come punto di riferimento le formazioni tipo di Juve e Napoli di seguito elencate:

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Vidal, Asamoah; Vucinic, Giovinco

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Cannavaro, Campagnaro, Gamberini; Maggio, Inler, Behrami, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani

    Juventus FC v SSC Napoli - 2012 Italian Super Cup
    Cresce l’attesa per Juventus-Napoli © Lintao Zhang/Getty Images

    Dei 22 giocatori sopra elencati ieri non hanno giocato neanche un minuto Buffon, Bonucci, Vidal, Asamoah, Giovinco per la Juventus e Cannavaro, Gamberini, Maggio, Zuniga e Pandev per il Napoli. Questa prima analisi finita in pareggio (5-5) non soddisfa abbastanza la nostra curiosità. Quindi passiamo ad analizzare dettagliatamente i minutaggi di coloro che sono scesi in campo. Barzagli, Chiellini e Pirlo hanno giocato ieri la partita per intero così come Lichsteiner con la Svizzera. A questi aggiungiamo i 74′ giocati da Marchisio, uscito per una sublussazione alla spalla sinistra che non dovrebbe mettere a rischio la sua presenza contro il Napoli, e i 4 minuti giocati da Vucinic subentrato a Jovetic con il Montenegro. Se la matematica non è un’opinione i 6 titolari bianconeri in campo ieri hanno totalizzato 438 minuti. Per quanto concerne il Napoli partita intera per De Sanctis, Behrami, Inler e Hamsik. A loro si aggiungono Campagnaro, per lui 90′ in Cile-Argentina e la punta di diamante Cavani. El Matador è subentrato a Maxi Pereira al 37′ di Bolivia-Uruguay 4-1, senza riuscire però a cambiare l’inerzia della partita. In definitiva sommando i minutaggi dei 6 titolari azzurri vien fuori un totale di 503′, che genera una differenza di 65′ relativamente più grande rispetto al confronto fatto senza distinzione tra titolari e panchinari.

    Questo perchè molti possibili panchinari di Juve-Napoli ieri hanno giocato eccome. Partita piena per i juventini Isla, Marrone e Bendtner mentre Giaccherini ha visto il campo solo negli ultimi 5 minuti. Nel Napoli da segnalare i 90′ giocati da Insigne, i 36′ disputati da Vargas con il Cile, i 10′ di Dzemaili con la Svizzera e infine la partita intera di Fernandez nell’Argentina. I numeri dicono che i nazionali del Napoli hanno giocato leggermente in più, soprattutto ieri, ma è anche vero che alla Juve la nazionale ha restituito ben 3 titolari acciaccati vedi Buffon, Giovinco e Marchisio.

    Dopo aver dato i numeri è tempo di lasciar spazio al campo. Tra poco più di 72 ore il prato dello Juventus Stadium ci dirà il suo verdetto.