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  • Monza: la messa in mora è arrivata

    Monza: la messa in mora è arrivata

    Le notizie dei problemi giudiziari del presidente Anthony Armstrong-Emery erano state campanelli d’allarme gravissimi per i giocatori del Monza che già avevano rinunciato ufficialmente ad una mensilità. Dopo la rotonda vittoria contro il Lumezzane erano arrivate  anche le parole del giocatore decisivo per la vittoria maturata Valerio Anastasi: “La messa in mora è un’ipotesi che stiamo valutando con i legali dell’Associazione Italiana Calciatori. “. La tempistica prevista parlava di oggi o domani e, come previsto, è arrivata la conferma.

    Dopo lunghe riunioni i giocatori  hanno deciso proprio questa sera di mettere in mora la società. Ci saranno comunque nuovi incontri con gli avvocati dell’AIC per definire al meglio la strategia da adottare per tutelare i propri interessi.

    Anastasi centravanti del Monza
    Anastasi centravanti del Monza

    Sempre secondo quanto riportato dal portale brianzolo la dirigenza starebbe lavorando per il fallimento concordato, ma la strada appare lunga e tortuosa.

    Tecnicamente andrà fatta una prima richiesta nei prossimi giorni, mercoledì o giovedì tramite raccomandata. La richiesta al Collegio arbitrale: se entro 21 giorni la società non provvederà a pagare gli stipendi arretrati, i giocatori potranno ricorrere al Collegio arbitrale per ottenere lo svincolo dal club. E se dopo i successivi 21 giorni non arriveranno gli emolumenti, i ragazzi di Pea saranno liberi di trovarsi una nuova squadra.  Nel mezzo di tutte queste voci emerse i giocatori e lo staff tecnico pretendono, giustamente, chiarezza. La presa di posizione da parte dei tesserati del Monza è chiara e netta, poche parole ma precise indirizzate a chi ha fatto tante parole e promesse, a chi ha fatto credere cose che forse sapeva non poter mai essere veramente realizzate, “Noi ci fidiamo solo di noi“: è questo il messaggio lanciato dalla squadra di Pea.

    Tutto ciò mentre il presidente Anthony Armstrong-Emery, inseguito da creditori di un po’ tutto il mondo, soprattutto Brasile e Singapore (anche il Tribunale di Monza ha inviato altri decreti ingiuntivi al centro sportivo Monzello), pare essersi rifugiato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. E lì, secondo alcune voci di corridoio, starebbe per ottenere dei finanziamenti.

  • Monza-Como: obiettivo rimanere in quota

    Monza-Como: obiettivo rimanere in quota

    Derby lombardo Monza-Como in apertura della nona giornata del girone A di Lega Pro, venerdì 17 ottobre alle ore 20.45, presso lo stadio Brianteo di Monza. Padroni di casa al quinto posto di classifica, Como dal precedente turno al comando del girone, grazie alla rocambolesca vittoria per 3-0 sulla Pro Patria. Como in vetta con 17 punti in coabitazione con Bassano e Real Vicenza mentre il Monza è a quota 13 punti.

    Ambiente del Monza scosso dalle voci di una possibile crisi per i presunti problemi finanziari del presidente Emery Armstrong con il presidente il quale ha dichiarato di essere pronto anche a vendere la società in caso di un eventuale arrivo di una offerta, la squadra si accinge alla serata del derby reduce da due vittorie consecutive: Unione Venezia in trasferta e Giana Erminio al Brianteo.

    Sulle ali dell’entusiasmo il Como per il primo posto raggiunto da due vittorie consecutive; due squadre in forma in

    I tifosi del Como
    I tifosi del Como

    questo momento per una partita che si preannuncia equilibrata e avvincente.

    Nei padroni di casa sarà assente in centrocampista Mehmet Hetemaj, appiedato per un turno dal giudice sportivo. In casa ospite questo un estratto delle dichiarazioni del mister del Como alla vigilia del match : “Abbiamo avuto 10 minuti di black out totale sui duelli individuali e questo è stato il fattore scatenante. Questa settimana abbiamo analizzato il problema e conto che questi errori non si ripetano più, in particolare domani contro una squadra forte come il Monza“. Con 14 reti realizzate la formazione ospite è la seconda più prolifica del girone insieme a quella del Real Vicenza, davanti soltanto il Bassano con 16 gol. Cinque le reti subite.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Monza (4-4-2): Viotti; Beduschi, Massoni, Zullo, Foglio; Vita, Perini, Burrai, Rampi; Zigoni, Virdis. Allenatore Pea

    Como (3-5-2): Crispino; Lebran, Giosa, Marchi; Casoli, Cristofari, Ardito, Cristani, Rinaldi; Ganz, De Sousa. Allenatore Colella

    Arbitro il signor Morreale della sezione AIA di Roma.

    Assistenti: Marco Bresmes di Bergamo e Francesco Semperboni di Bergamo

  • Lega Pro, ancora senza un padrone il girone A

    Lega Pro, ancora senza un padrone il girone A

    I risultati del  mercoledi del girone A di  Lega Pro hanno decretato che in testa alla classifica non esiste un solo padrone:  restano appaiate Monza e Pavia che nello scontro diretto si sono spartite un punto a testa: 1-1 il finale. Stesso risultato nel derby piemontese tra Alessandria e Novara; da spettacolo la rimonta del Feralpisalò contro il Pordenone; il Renate espugna Cremona per 0-1.

    Colpo di testa di Hetemaj durante Monza-Pavia
    Colpo di testa di Hetemaj durante Monza-Pavia

    Finisce in parità la sfida di vertice allo stadio “Brianteo” di Monza tra i locale e il Pavia: vantaggio degli ospiti al 10′ con Sereni, la squadra di Pea agguanta il pari al 40′ con Foglio. Al “Moccagatta” di Alessandria gli uomini di D’Angelo e il Novara conquistano un punto per parte: è 1-1. Vantaggio degli ospiti al 45′ con Gonzales pareggio dei grigi al 69′ con Marconi.

    La partita più spettacolare della giornata si è disputata allo stadio “Lino Turina” di Salò dove il Feralpi ha sconfitto il Pordenone per 5-4: partono subito forte gli uomini di Scienza che passano in vantaggio al 3′ con Abbruscato,  i veneti  pareggiano al 18′ con Barbuti, e nel giro di pochi minuti capovolgono completamente il risultato: la doppietta di Maracchi, al 22′ e al 25′, porta avanti gli uomini di Zauli per 1-3; al 30′ Leonarduzzi riduce il distacco dei lombardi; al 40′ Palapin porta nuovamente avanti di due reti il Pordenone; all’inizio del secondo tempo comincia la rimonta della squadra di Scienza ad avviarla è Abbruscato al 52′; pareggia Juan Antonio al 62′ e il definitivo 5-4 viene fissato da Abbruscato all’80.

    Colpo del Renate che espugna lo “Zini” di Cremona: a decidere il match ci ha pensato Gavazzi al 82′. Stesso risultato in laguna dove il Venezia cade tra le mura amiche per mano del Sudtirol a decidere è Branca al 22′. 1-1 al  “Sinigaglia di Como” tra i padroni di casa  e il Real Vicenza: vantaggio degli uomini di Colella al 33′; pareggio dei veneti al 78′ con Dalla Bona. Anche allo stadio “Rino Marcante” tra Bassano e Giana Erminio il punteggio tra il 1-1: vantaggio al 42′ con Pietribiasi per i ragazzi di Asta, pareggio al 90′ con Perico per la compagine lombarda.

    Finiscono a reti bianche le sfide tra Arezzo e Torres e tra Lumezzane e Mantova.

     

     

  • Lega Pro: il girone A in campo di mercoledi

    Lega Pro: il girone A in campo di mercoledi

    Torna il campo domani sera la Lega Pro, ma a scendere in campo saranno soltanto le formazioni delle squadre del girone A con la terza giornata.

    L’incontro di cartello della giornata metterà di fronte, allo stadio “Brianteo” di Monza i padroni di casa contro il Pavia. Entrambe le compagini sono partite con il piede giusto e, attualmente, dividono il primo posto in classifica. Rispetto al match di Meda il mister dei brianzoli Fulvio Pea è intenzionato a dare un turno di riposo Hetemaj, nel reparto arretrato possibile riposo per Massoni. La novità sarà rappresentata in mediana con Margiotta dal 1′ al posto del deludente D’Alessandro. Virdis proverà fino all’ultimo ma la sua presenza è in forte dubbio. Fin ad ora la sorpresa si sta rivelando la squadra di Riccardo Maspero il quale dovrebbe confermare grossa parte della squadra che ha sconfitto la Pro Patria.

    Allo stadio “Moccagatta” di Alessandria andrà in scena il derby piemontese tra i padroni di casa e il Novara. Mister D’Angelo ha rivisto aggregarsi al gruppo Mora e Ferrani ma fino all’ultimo minuto il loro impiego è in forte dubbio.

    La coreografia della curva nord nell'ultimo Alessandria-Novara
    La coreografia della curva nord nell’ultimo Alessandria-Novara

    A centrocampo sembra certo il rientro di Mezavila dal primo minuto, sulla fascia destra ancora Spighi sembra favorito per una maglia da titolare. In casa novarese Toscano sembra orientato sul tridente: Gonzales, Evacuo, Gustavo anche se Carozza, alla fine, potrebbe spuntarla. A centrocampo Pesce favorito.

    Debutto per l’Arezzo neo ripescato in Lega Pro, allo stadio “Città di Arezzo” scenderà in campo la Torres. Il mercato della formazione toscana è ancora aperto e la squadra è ancora in fase di costruzione. Mister Capuano sembra orientato a schierare Benassi tra i pali, è saltato l’ingaggio di Pratali in difesa, mancato accordo tra le parti; in attacco il tandem Morga e Bonvissuto. La Torres in avanti dovrà fare a meno di Rubino e Bigazzi.

    Bassano Virtus-Giana Erminio è un match che promette divertimento in quanto ambo le squadre giocano un calcio molto propositivo; in Cremonese-Renate  i padroni di casa dovranno fare a meno di Jadid espulso: Palermo dovrebbe sostituirlo. Como-Real Vicenza si affrontano ed entrambi sono reduci da due vittorie nel turno precedente; negli ospiti mister Marcolini dovrebbe riproporre Carlini nella linea  a tre, con  a centrocampo Caporali e in attacco Galuppini, che si gioca una maglia con Bardelloni, al fianco di Bruno. Il match tra Feralpi Salò-Pordenone vedrà i padroni di casa vogliosi di rifarsi dopo la sconfitta di Novara, mister Scienza sembra intenzionato a proporre lo stesso undici di domenica; cosi come Zauli che dovrebbe fare la stessa cosa con il suo Pordenone.

    Tra Lumezzane e Mantova ci saranno due squadre che cercheranno di riscattarsi dopo le sconfitte della seconda giornata. Il Venezia ha disputato l’allenamento di rifinitura a porte chiuse, sintomo che il mister Dal Canto ha intenzione di apportare delle modifiche; di contro ci sarà un Sudtirol che deve fare a meno di Marin il quale è stato espulso nella scorsa partita per doppia ammonizione, al suo posto sarà impiegato Tagliani.

    L’allenatore della Pro Patria Oliveira è già sulla graticola e deve cercare di dare un cambio di rotta alla stagione dei bustocchi nel match contro l’Albinoleffe che presenterà in panchina l’allenatore in seconda Michele Facciolo.

  • Lega Pro: Monza, Pavia e Ascoli le prime della classe

    Lega Pro: Monza, Pavia e Ascoli le prime della classe

    Il sabato della seconda giornata di Lega Pro regala le vittorie di Monza, Pavia e Ascoli che si confermano a punteggio pieno in attesa delle gare della domenica.

    GIRONE A: il Monza espugna lo stadio “Città di Meda” sconfiggendo il Renate con il punteggio di 2-3. Il risultato ha premiato gli ospiti che hanno giocato meglio dopo una prima frazione equilibrata. Vantaggio del Monza con Anastasi dopo 1 minuto e mezzo; pareggio del Renate all’11’ con Iovine che dopo 2 minuti ribalta il risultato portando avanti i neroazzurri con un  bel tiro al volo fulminando Viotti.  Alla fine della prima frazione il Monza ristabilisce la partià con Vita; gol della vittoria al 64′ con Virdis.

    Il Bassano espugna il “Druso” di Bolzano per 2-3. Vantaggio della squadra di Asta al 12′ con Proietti, Campo su rigore, al 36′, riporta il match in parità; al 61′ nuovo vantaggio del Bassano con Semenzato, Nolè, al 75′ permette agli ospiti di allungare; accorcia le distanze Lendric al 77′. Il Como espugna Sassari per 0-2: vantaggio degli uomini di Colella al 38′ con Cristiani con una conclusione in diagonale. Definitivo 0-2 al 52′ con Curti sfruttando, di testa, un calcio d’angolo.

    Matteo Serafini, capitano del Pavia in azione
    Matteo Serafini, capitano del Pavia in azione

    Fuochi d’artificio al “Fortunati” di Pavia, i padroni di casa si impongono 5-3 contro la Pro Patria; i ragazzi di Maspero, dopo 15′, sono avanti 3-0 grazie a Ferretti all’11’, Soncin al 13′ e Cesarini al 15′. In apertura di ripresa accorcia le distanze la Pro Patria con Serafini; al 64′ Candido diminuisce ancora il distacco, al 68′ arriva il pareggio di Serafini. Cristini riporta avanti il Pavia al 78′ e chiude definitivamente il match Sereni al 84′. Al Novara basta un gol per avere la meglio sulla Feralpisalò: ci pensa Corazza,al 27′, con un gran tiro da fuori area.

    GIRONE B: Il Grosseto castiga a domicilio il Teramo per 1-3. Vantaggio dei toscani con Pichlmann al 29′; pareggio di Donnarumma al 48′; nuovo vantaggio per gli uomini di Silva con Elez al 71′  e definitivo 1-3 con Torromino al 90. Buona la prima casalinga del Savona che sconfigge per 3-1 la Spal; vantaggio dei liguri con Spadafora al 3′; pareggio di Filippini al 46′; nuovo vantaggio degli uomini di Di Napoli con Defeo al 54′; Demartis al 68′ fissa il punteggio finale. L’Ascoli batte 2-1 L’Aquila: la doppietta di Perez al 5′ e al 32′ permette alla squadra di Petrone di dare un’impronta al match, accorcia le distanze Pacilli all’88. Carrarese e Pistoiese si dividono la posta il palio: la compagine di Lucarelli va in vantaggio al 17′ con Mungo; pareggio degli uomini di Remondina con Merini al 37′ i quali raddoppiano con Belcastro al 60′; 2-2 di Tripoli al 68′; nuovo vantaggio di Merini al 75′ in pieno recupero il definitivo pareggio della Carrarese con Frascatore.

    GIRONE C: il Vigor Lamezia supera 3-1 il Savoia: avanti con Montella al 5′ i padroni di casa si fanno raggiungere da Di Piazza al 13′; al 81′ è Del Sante a riportare avanti la squadra di Erra, rete della tranquillità con Scarsella al 81′. Finisce 2-2 il match tra Cosenza e Foggia; la squadra di Petrone va avanti di due reti, Agnelli e Immello i marcatori, ma, complice anche l’espulsione di Quinto, si fanno recuperare dalla doppietta di Calderini. Juve Stabia e Matera si dividono la posta in palio: è 1-1 il finale del match: Ripa al 26′ del primo tempo e pareggio di Letizia al 52′ fissano il punteggio. Il Lecce ha la meglio sul Barletta per 1-0: decide Della Rocca al 50′.

  • Lega Pro: il Pisa si mette alle spalle il ripescaggio

    Lega Pro: il Pisa si mette alle spalle il ripescaggio

    Il sabato di Lega Pro ha visto la disputa di alcuni match della prima giornata come ormai stabilito dal famigerato spezzatino.

    Nel gruppo A vittoria meritata per l’Alessandria che, tra le mura amiche, sconfigge per 1-o il Mantova. Gol vittoria realizzato da Valentini al 22′ con un colpo di testa riuscendo a sfruttare l’angolo di Cavalli. La favorita del girone Novara cade  in quel di Monza: un gol per tempo ha permesso agli uomini di Pea di portare a casa i tre punti. Al 10′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Zullo interviene al volo di collo sul secondo palo e insacca alle spalle di Tiozzo. Il raddoppio è avvenuto al 92′ quando, in contropiede, Virdis servito al centro dell’area da Zigoni prende la mira e insacca alle spalle di Tozzo nell’angolo basso a destra. Esordio con vittoria per la Torres , i rossoblù hanno battuto in trasferta 1-0 la Pro Patria del neo tecnico Lulù Oliveira, una rete difesa con molta tranquillità dalla squadra allenata da Massimo Costantino.

    Nel gruppo B punto prezioso per l’Aquila che strappa uno 0-0 contro una delle formazioni più quotate della categoria che è riuscita a fare valere la sua superiorità tecnica a tratti e solo nel secondo tempo. quando il portiere del Gubbio Iannarilli si è distinto in un paio di circostanze. Lucchese e Santarcangelo non vanno oltre lo 0-0; i padroni di casa costruiscono molto gioco , sfruttando soprattutto la mobilità del suo reparto offensivo, ma crea poche azioni realmente pericolose per il numero 1  ospite Nardi. Il Pisa supera per 3-1 il Teramo; vittoria meritata sia per i valori tecnici espressi, sia per i carattere dimostrato in campo dagli uomini di Braglia.  Al 25′ è Giovinco a sbloccare la gara con una splendida punizione; il raddoppio al 39′ causato da Speranza che ingenuamente si butta su Napoli, Arma rappoddia. All’inizio della ripresa il Teramo accorcia le distanze con Donnarumma che all’altezza del dischetto colpisce al volo indisturbato: è 2-1. Al 90′ il Pisa chiude il match su calcio di rigore, Giovinco tocca per Arma che con forza supera Speranza, davanti al portiere il difensore lo trattiene: rosso diretto e rigore  realizzato da Arma per il 3-1 finale. Finisce con un pareggio il match tra Tuttocuoio e Carrarese è: 0-0 il finale. Al “Manucci” di Pontedera, teatro delle gare casalinghe dei neoverdi, la squadra di Alvini si fa imporre sul pareggio al termine di un derby molto equilibrato che ha regalato le emozioni nel quarto d’ora finale.  Tra San Marino e Prato finisce per 1-1 frutto della rete segnata in mischia da Pasa al 19′ della ripresa con la quale il Prato ha pareggiato il bel gol segnato all’inizio della ripresa da Muntadas con un tiro da fuori.

    Nel gruppo C Per l’Aversa Normanna buona prestazione ma risultato stretto contro il Vigor Lamezia: 1-1 il finale. Un rigore non trasformato dai locali, poi il vantaggio calabrese firmato Del Sante al 20′, ma a inizio del secondo tempo è arrivato il pareggio di De Vena su rigore provocato da Gattari, espulso per doppia ammonizione. Il Catanzaro sconfigge per 2-0 la Juve Stabia. L’1-0 arriva alla mezz’ora del primo tempo con Pagano che sfrutta un controllo errato di Romeo e trafigge Pisseri imparabilmente. Nella ripresa la Juve Stabia non riesce a costruire azioni da gol mentre il Catanzaro trova il 2-0 al 85’ con il nuovo entrato Martignago.

    Pronostici-play-off-Lega-Pro-Lecce-Benevento-Frosinone-PisaIl Foggia supera per 3 a 2 il Martina Franca ma gli ospiti non demeritano affatto sul piano del gioco. Il vantaggio del Foggia arriva al 16′ : trivella di Allocco per la testa di Iemmello che trafigge Bleve; raddoppio al 26′ col capitano Agnelli bravo di sinistro a superare Bleve. Non passa neanche un minuto per l’accorcio delle distanze del Martina Franca: penetrazione laterale di Arcidiacono per Pellecchia che trafigge Narciso. All’inizio della ripresa il Foggia firma il tris: Cavallaro risolve in mischia dopo che Bleve si era superato per sventare un gol fatto. Montalto al 65′ firma su rigore il definitivo 3-2. 1-1 tra Savoia e Melfi sul neutro di Frattamaggiore, Savoia avanti con la rete di Sanseverino al 36′ ; pareggio degli ospiti con Fella al 68′. Il Barletta ha la meglio sul Messina:  pugliesi ottengono il gol partita al 79′ con Floriano che ha sfruttato l’eccesiva libertà concessa sulla sinistra d’attacco di Benvenga per effettuare un tiro che si è infilato all’incrocio dei pali alla sinistra di Lagomarsini.

     

  • Sykes pole e record a Monza. In prima fila le Aprilia, 5° Melandri

    Sykes pole e record a Monza. In prima fila le Aprilia, 5° Melandri

    Tom Sykes ha conquistato la Superpole del Gran Premio d’Italia sul circuito brianzolo di Monza, quarto appuntamento del Mondiale Superbike 2013. Al tempio della velocità il pilota britannico  si è confermato re indiscusso del giro secco piazzando la sua Kawasaki Zx10R davanti a tutti fermando il cronometro sul tempo di 1:41.223, tempo che gli è valso lo strepitoso record della pista che persisteva dal 2011 e che apparteneva a Max Biaggi.

    Tom Sykes
    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Risultato del tutto inaspettatto quello del britannico perchè su questo circuito Aprilia e Bmw si erano mostrate le moto da battere sin dalle libere del venerdì. E infatti le due RSV4 si sono piazzate entrambe in prima fila, con Eugene Laverty che ha lottato per tutta la sessione con la Ninja per la prima posizione, dovendosi accontentare alla fine soltanto del secondo posto seppur di soli 78 millesimi e della magra consolazione di aver ottenuto il record di velocità con i 336km/h; il compagno di squadra e leader del mondiale Sylvain Guintoli si è piazzato immediatamente alle sue spalle in terza posizione chiudendo la prima fila e mostrando la grande competitività, non solo su questo circuito, della moto di Noale.

    Bene anche Johnatan Rea che aprirà la seconda fila, bravo ad inserirsi tra i piloti di testa con la Honda del team Pata. Alle sue spalle la prima delle Bmw con Marco Melandri, un pò più in difficoltà rispetto alle libere, davanti all’Aprilia clienti di Davide Giugliano. La terza fila sarà invece aperta dalla coppia Suzuki composta da Jules Cluzel che si è confermato ancora una volta più veloce del suo compagno di squadra Leon Camier, divisi da due decimi. A dimostrazione delle difficoltà della Bmw la nona posizione di Chaz Davies, che nelle libere del venerdi aveva anche distrutto la sua S1000RR alle curve di Lesmo, mentre ha chiuso la top-ten l’altra Aprilia clienti di Michel Fabrizio.

    Giornata da dimenticare per la Ducati. L’alfiere di punta della casa di Borgo Panigale Carlos Checa ha deciso, di comune accordo con la clinica mobile, di non partecipare alla gara a causa di un fastidio alla spalla riacutizzatosi nelle prime libere del venerdi che lo costringerà ad osservare tra le due e le tre settimane di riposo e a rientrare presumibilmente nella prossima gara a Donington, mentre la seconda Panigale, quella di Ayrton Badovini, non è andata oltre la 12esima posizione, alle spalle della Kawasaki di Loris Baz.

  • Mavillo Gheller, la carriera di un onesto difensore

    Mavillo Gheller, la carriera di un onesto difensore

    Non si chiama ne Conte, ne Pepe e ne Bonucci, non è un nome ad effetto, ma anche lui è stato messo in mezzo dal pentito Carobbio nello scandalo scommesse, tanto da venire squalificato per 6 mesi per omessa denuncia. Ieri (5 novembre n.d.r.) il tnas ha accolto il ricorso di Mavillo Gheller che l’ha prosciolto da ogni accusa e potrà tornare a giocare regolarmente. Una grande gioia per il 37enne difensore ex Pavia, che a causa di questa squalifica ha dovuto rinunciare ad un biennale con la squadra lombarda, non poca roba per un giocatore ormai giunto a fine carriera e che non può certamente vivere di rendita come tanti altri calciatori presenti in Serie A.

    LA CARRIERA – Sei squadre in vent’anni, una carriera tra Serie B e Lega Pro, sempre al Nord, tra Varese, Monza, Pavia, Novara, Treviso e Pistoia. Nato a Busto Arsizio il 3 agosto 1975, la sua carriera è caratterizzata dai ritorni nelle ex squadra. Infatti, Gheller, dopo aver esordito prima nei dilettanti e poi tra i professionisti con il Varese, torna a distanza di qualche anno per ben due volte nella squadra lombarda. Simile sorte con le maglie di Novara e Pavia, dove ritorna in entrambe le squadre in una seconda fase della sua carriera. Esordisce tra i grandi nella stagione 2003-2004 a Varese in Serie D, conquista la promozione e l’anno successivo si ritrova protagonista tra i professionisti, concludendo la stagione a centro classifica. Nel campionato 2005-2006 passa al Monza ma nonostante le 25 presenze e l’ottima campionato con i lombardi, deve lasciare la squadra e tornare in quel di Varese, dove disputa due sole gare prima di trasferirsi a Novara. Qui vive una stagione sfortuna, terminata con la retrocessione nell’ex C2 della squadra. Nuovo cambio di maglia in vista per Mavillo Gheller che torna per l’ennesima volta a Varese, ma stavolta si ferma per qualche anno, disputando 4 campionati di Serie C1 e collezionando oltre 100 presenze, sfiorando più volte il salto di categoria.

    Mavillo Gheller
    Gheller può tornare in campo dopo le accuse di Carobbio © Aic Photo/Afp/Getty Images

    Nel 2001 inizia una nuova fase della carriera di Gheller che torna a Pavia dove gioca dal 2001 al 2004, stazionando in Serie C2, prima del grande salto in serie cadetta nel campionato 2004-2005 con la maglia del Treviso (disputando una buona stagione), che finisce con la promozione in Serie A del trevigiani (a causa dell’illecito sportivo del Genoa e dei fallimenti di Torino e Perugia, arrivati davanti al Treviso in classifica). Ma, nella massima serie non c’è spazio per il buon Gheller che ripartirà da Pistoia in Serie C1 e dopo due buone stagioni in Toscana si ritorna a Novara (squadra con la quale ha subito l’unica retrocessione della carriera). In Piemonte dal 2007 al 2011 conquista un triplo salto dall’ex Serie C2 alla Serie A, ma anche stavolta, non riesce ad esordire nella massima serie italiana, conquistata per la seconda volta sul campo e si ritrova svincolato. A questo punto per Mavillo Gheller si prospetta il ritorno a Pavia dove disputa un dignitoso campionato di Lega Pro prima di rescindere il contratto con la società a causa della squalifica per sei mesi, rinunciando così ad un biennale.

    L’ACCUSA – Maledetto fu quel Novara-Siena del 3 aprile 2011. Carobbio, il pentito da cui partono tutte le accuse dello scandalo scommesse ha fatto il nome di Gheller e di Bertani come giocatori contattati per “sistemare” la partita. L’ex difensore del Pavia, appena due mesi fa, non si capacitava di come la Procura abbia creduto esclusivamente all’ex senese, dichiarando a tutta la stampa la propria innocenza, tanto da andare in tribunale senza avvocato. Niente da fare, solo 5 minuti per poter difendersi e nessuna prova certa contro di lui, ma la parola di Carobbio vale molto per i giudici che squalificarono Mavillo Gheller per sei mesi per omessa denuncia. Il difensore “ringrazia” il fatto di essere finito in tribuna in quella partita, altrimenti da omessa denuncia, si sarebbe passati ad illecito sportivo con la squalifica da tre anni e mezzo.

    Nonostante i 37 anni Mavillo Gheller è pronto a tornare in campo. Non si è mai arreso davanti a questa squalifica, pronto a lottare per difendere la sua innocenza. Il 13 settembre parlava così “Dal primo febbraio torno a giocare, perché sarò solo io a decidere quando smettere, non altri…” I tempi si sono accorciati, buona fortuna Gheller.

  • Lewis Hamilton conquista Monza, Alonso terzo

    Lewis Hamilton conquista Monza, Alonso terzo

    Lewis Hamilton e la sua McLaren dettano legge a Monza. Sul circuito italiano il pilota inglese domina dall’inizio alla fine precedendo sul traguardo il sorprendente messicano Sergio Perez che a pochi giri dal termine supera Fernando Alonso, autore di una grande rimonta dalla decima posizione in griglia. Quarto Felipe Massa, autore di un’ottima prova: al via beffa Jenson Button resistendo per quasi 20 giri agli attacchi dell’inglese, ma con una McLaren così superiore c’è poco da fare. Quinto Kimi Raikkonen il quale precede Michael Schumacher su Mercedes. Clamoroso ritiro di entrambe le Red Bull, già in difficoltà dalle prime libere del venerdì, che chiudono così un week end pessimo: Vettel ha accusato problemi all’alternatore e al 47° giro ha parcheggiato la sua vettura in fondo al rettilineo del traguardo, chiudendo così in malo modo la sua giornataccia, in virtù anche del drive through inflittogli dai commissari per una manovra ai limiti del regolamento mentre stava battagliando con Fernando Alonso, mandandolo un pò furbescamente sull’erba. Mark Webber si è ritirato in seguito ad un testacoda all’uscita della variante Ascari, danneggiando così il fondo della vettura e   lasciando il Gran Premio a soli 2 giri dal termine.

    Hamilton parte bene e alla prima chicane mantiene la prima posizione, dietro di lui Massa supera Button e si piazza alle spalle del numero 4, mentre Alonso guadagna subito due posizioni per poi agguantare il sesto posto dopo appena un giro, piazzandosi dietro Vettel in bagarre con Schumacher per la quarta posizione. Nei giri successivi Vettel fatica un pò a sorpassare il tedesco 7 volte Campione del Mondo ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto grazie soprattutto alla notevole velocità di punta della Mercedes riesce a scavalcarlo, mantenendo sempre un sottile margine di vantaggio su Alonso.

    All’ottavo giro il francese Vergne va in testacoda sul rettilineo finale che però non ha conseguenze spiacevoli per il pilota, se non quello di dover abbandonare l’auto e porre fine alla sua gara. Al 20° giro Button esce forte alla prima variante e sul rettilineo e alla Curva Grande sorpassa il brasiliano autore fin lì di una gara impeccabile, Alonso e Vettel rientrano contemporaneamente ai box al 21esimo giro ma al ferrarista non riesce di poco la manovra per sopravanzare il tedesco in pit e per pochi centimetri deve riaccodarsi alla Red Bull del bi-Campione del Mondo. Entra anche Button ma il suo pit stop non è dei migliori, ma grazie ad un buon margine di vantaggio accumulato nei giri precedenti, riesce a mantenere il terzo posto, venendo scavalcato dal solo Perez che ancora non aveva effettuato il cambio gomme. Rientra  Hamilton, anch’egli sopravanzato dalla Sauber, ma si riprenderà l a posizione pochi giri dopo, grazie anche al calo delle gomme del messicano.

    Lewis Hamilton © Andrew Hone/Getty Images

    Nelle retrovie Alonso cerca di superare Vettel alla Curva Grande ma il tedesco chiude la traiettoria mandando lo spagnolo leggermente fuori pista, beccandosi un drive through dalla direzione di gara ma ancor prima subendo il sorpasso del ferrarista. Al 34esimo giro esce di scena a sorpresa Jenson Button appiedato dalla sua McLaren per un problema dovuto al pescaggio della benzina. Sorprendentemente Alonso è terzo dopo una gara tutta in salita e riesce a guadaganare la seconda piazza dopo il sorpasso “agevole” sul compagno di squadra, Felipe Massa.

    Hamilton ormai in fuga è saldamente in testa mentre a stupire è ancora Perez che inanella una serie pazzesca di giri veloci dovuta ad una strategia oculata ed efficace: si sbarazza dapprima di Raikkonen, per poi avvicinare Massa, il quale viene superato agevolmente, e poi Fernando Alonso. Il messicano è secondo, Hamilton viene avvisato via radio del pericolo in quanto il pilota della Sauber guadagnava quasi un secondo a giro sull’inglese con una decina scarsa di giri da effettuare, nelle retrovie entrambe le Red Bull alzano bandiera bianca (non accadeva dal Gp di Corea 2010), Hamilton vince e stravince, Perez ottiene una straordinaria ed impensabile seconda posizione , Alonso si accontenta della piazza d’onore che visti i guai di sabato pomeriggio sono oro colato, in virtù anche dei ritiri di Vettel e Webber, Raikkonen si conferma costantemente a punti ed è terzo nella classifica iridata. Lewis Hamilton rosicchia così qualche punto al pilota di Oviedo diventando così il suo nuovo antagonista. Il ferrarista ha ancora un ampio margine in ottica campionato, ma con una McLaren così nulla è impossibile. Del resto Alonso 7 giorni fa in Belgio disse di temere più l’inglese che Vettel. Siamo nel rush finale, che il duello abbia inizio.

  • Hamilton in pole a Monza, ancora guai per Alonso

    Hamilton in pole a Monza, ancora guai per Alonso

    Lewis Hamilton conquista la pole position del Gran Premio d’Italia che si correrà domani sul velocissimo circuito di Monza. Il pilota anglo-caraibico della McLaren stampa un tempo cronometrato impressionante di 1:24.010 terminando l’ultima sessione con il giro più veloce dell’intere qualifiche. Per Hamilton si tratta della quarta pole position stagionale e la 23esima in carriera.

    A completare la prima fila il vincitore dell’ultimo GP corso in Belgio Jenson Button con la seconda McLaren, le due Frecce d’Argento, che sono state le vetture più performanti sul tracciato monzese sin dal venerdì, partiranno davanti a tutti. Button è staccato di 123 millesimi dal compagno di squadra e precede Felipe Massa. Ottime qualifiche quelle del brasiliano che ha portato la sua Ferrari a centrare il terzo tempo assoluto (sfruttando anche il gioco delle scie con Alonso) fermando il cronometro sull’ 1:24.247 non molto lontano dalle due McLaren e auspica di poter inserirsi nella battaglia per la vittoria finale conscio che un eventuale buon risultato a Monza possa incidere notevolmente su una sua riconferma al volante del Cavallino Rampante.

    Lewis Hamilton © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Se un ferrarista sorride l’altro piange: il calvario di Fernando Alonso cominciato ieri con la rottura di un propulsore alla mattina e il problema idraulico al cambio al pomeriggio prosegue oggi con un guasto alla sospensione posteriore riscontrato nell’ultima e decisiva sessione, la Q3, quella che assegna la pole position. Sfortunato lo spagnolo visibilmente rammaricato al termine delle qualifiche che non ha potuto sfruttare appieno tutto il potenziale della sua Ferrari per il guaio meccanico dovendosi accontentare della decima piazza. Il leader del Mondiale, dopo essere stato messo ko a Spa una settimana fa, domani si troverà ad affrontare una gara tutta in salita per non perdere altro terreno da Sebastian Vettel che centra il sesto tempo al termine di prove libere e qualifiche tribolate e che paga 8 decimi da Hamilton: la Red Bull è infatti in affanno sui lunghi rettilinei del circuito di Monza come testimonia anche l’undicesimo tempo di Mark Webber, eliminato nella seconda sessione. Il team campione del mondo in carica dovrà inventarsi qualcosa domani in gara per lottare per le posizioni di testa.

    Vettel al via sarà stretto tra la morsa delle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che guadagnano una posizione ai danni di Paul Di Resta il quale dovrà scontare una penalità e verrà retrocesso dalla quarta posizione conquistata alla nona. Chiudono la top ten la Lotus di Kimi Raikkonen (ottavo) e la Sauber di Kamui Kobayashi (nono), anche loro avanzeranno di una posizione per la retrocessione del pilota scozzese. Domani il via all’attesissimo Gran Premio d’Italia alle 14:00.