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  • Rosberg domina a Montecarlo. A podio le Red Bull, Alonso 7°

    Rosberg domina a Montecarlo. A podio le Red Bull, Alonso 7°

    Nico Rosberg ha trionfato nel Gran Premio del Principato di Monaco, sesto appuntamento della stagione di Formula 1. Sul circuito di Montecarlo il tedesco ha dominato la gara mantenendo la testa della classifica dall’inizio alla fine avvantaggiato anche dalle caratteristiche del circuito che non ha favorito i sorpassi. Su questo tipo di tracciato cittadino era importante dunque partire davanti e il pilota della Mercedes è stato abilissimo a sfruttare la pole position conquistata nelle qualifiche del sabato, la terza della stagione ottenuta in modo consecutivo dopo quelle ottenute in Bahrain e in Spagna, per regalarsi e regalare al team della stella a tre punte il primo successo della stagione, il secondo dal rientro in F1 dopo quello ottenuto in  Cina nella scorsa stagione sempre con Rosberg al volante. Il successo del giovane figlio d’arte rimanda alla memoria del papà Keke che proprio 30 anni fa su questo circuito ottenne la vittoria dopo aver conquistato il titolo iridato.

    Nico Rosberg
    Nico Rosberg © Bryn Lennon/Getty Images

    Come era prevedibile lo spettacolo del Principato di Monaco è stato terribilmente noioso nonostante i piloti fossero tutti velocissimi e velocissimi racchiusi l’uno dall’altro soltanto da una manciata di decimi. Questo almeno fino a metà gara e precisamente fino al giro numero 30 dove l’episodio sparti acque è stato decisamente l’incidente di Felipe Massa che ha perso il controllo della sua Ferrari alla Saint-Devote in una dinamica pressochè uguale all’incidente delle libere del sabato che lo ha obbligato a saltare le qualifiche. L’episodio involontariamente ha favorito le due Red Bull che nel valzer dei pit-stop sono riuscite a sopravanzare la Mercedes di Lewis Hamilton, che in un sol colpo ha perso due posizioni. L’anglo-caraibico, alla ripresa della corsa, le ha tentate davvero tutte per riportarsi davanti ma i suoi attacchi come prevedibile sono stati vani; tutto a vantaggio di Sebastian Vettel che nonostante una gara priva di acuti degni di nota è riuscito a raccogliere il massimo risultato con il minimo sforzo piazzandosi in seconda posizione incrementando il suo vantaggio in classifica sugli inseguitori diretti.  A Mark Webber è andata la gioia del “virtuale” gradino più basso del podio. Il pilota australiano come il compagno di squadra ha corso una gara regolare e dopo aver guadagnato in modo fortunoso la terza posizione si è limitato a resistere nel finale agli attacchi di un’arrembante Hamilton raccogliendo un risultato importante dopo le ultime uscite abbastanza deludenti.

    Questi sono stati i quattro piloti racchiusi praticamente in pochi secondi, alle loro spalle il vuoto con Adrian Sutil quinto ma ad una quindicina di secondi. Grande risultato comunque quello del pilota della Force India bravissimo a cogliere le poche posiibilità di sorpasso che la pista gli ha presentato. Il tedesco ha fatto vittime illustri, come Alonso e Jenson Button, che poi ha chiuso alle sue spalle in sesta posizione, superati entrambi al tornantino della Loews e si è preso la soddisfazione di centrare il miglior risultato di sempre sulla pista monegasca, riscattandosi proprio quì dove nel 2008 Raikkonen, allora alla Ferrari, lo tamponò facendogli perdere la quarta posizione.

    Delusione in casa Ferrari, dove, come già detto, Massa ha chiuso con un incidente che lo ha portato in ospedale per accertamenti, mentre Fernando Alonso ha addirittura peggiorato la posizione, già non buona, delle qualifiche. Il ferrarista infatti ha chiuso in settima posizione e ha nettamente peggiorato la prestazione rispetto a Barcellona dove la F138 sembrava imprendibile; l’asturiano ha infatti subito il sorpasso di Sutil alla Loews e ha dovuto cedere la posizione a Perez per aver tagliato la chicane all’uscita del tunnel dopo il tentativo di sorpasso parzialmente riuscito del messicano, e come se non bastasse ha dovuto faticare per mantenere la posizione ai danni della Toro Rosso di Jean-Eric Vergne a dimostrazione di un’eccessiva usura delle gomme nel finale.

    Da rivedere invece la gara di Sergio Perez, che ha mostrato luci e ombre. Il messicano si è prima esibito in una grande rimonta a suon di sorpassi che gli avevano fatto guadagnare la sesta posizione, poi ha gettando tutto al vento azzardando il solito sorpasso dopo il tunnel ai danni di Raikkonen centrandolo in pieno e procurandogli una foratura che lo ha relegato in 16esima posizione; il finlandese ha poi reagito da campione recuperando fino alla decima posizione e guadagnando un punto. Il pilota della McLaren si è invece fermato qualche tornata più tardi per aver danneggiato la parte anteriore della vettura.

    Da segnalare anche al 45esimo giro il bruttissimo incidente alla curva delle piscine tra Max Chilton e Pastor Maldonado che ha causato la bandiera rossa e la sospensione momentanea della gara per mezz’ora per permettere ai commissari di pulire la pista dai detriti. Per fortuna non c’è stata nessuna conseguenza per nessuno dei piloti coinvolti.

  • Rosberg in pole position a Montecarlo

    Rosberg in pole position a Montecarlo

    Mercedes ancora protagonista nelle qualifiche della Formula 1: sul circuito di Montecarlo il più veloce è  Nico Rosberg che ottiene la terza pole consecutiva in stagione, la quarta di fila per la Mercedes, che da un mese a questa parte riesce sempre a piazzare entrambe le monoposto in prima fila nelle qualifiche del sabato. Il pilota  tedesco ferma il cronometro sull’1:13.876, precedendo il suo compagno di squadra Lewis Hamilton per poco meno di un decimo  (+0.091), in seconda fila si sono piazzate le due Red Bull, con Sebastian Vettel (1:13.980) davanti a Mark Webber. Quinta piazza per la Lotus di Kimi Raikkonen, che riesce a tenere dietro il ferrarista Fernando Alonso per soli 2 millesimi, settimo Sergio Perez con la sua Mclaren, poi Adrian Sutil su Force India, Jenson Button (McLaren) e Vergne (Toro Rosso) a chiudere la top ten. Felipe Massa, autore di un incidente durante le terze libere, partirà ultimo.

    Nico Rosberg
    Nico Rosberg © Bryn Lennon/Getty Images

    Le qualifiche monegasche sono iniziate sotto una leggera pioggia che ha reso l’asfalto del circuito del Principato viscido e insidioso, nel quale un minimo errore poteva essere pagato a caro prezzo. Su un tracciato dove i sorpassi in gara risultano pressocchè impossibili, la conquista della pole diventa fondamentale, e le favorite Mercedes devono faticare più del previsto già dalla Q1, che ha visto tanti outsider nelle prime posizioni grazie alla variabilità delle condizioni meteorologiche che ha mischiato le carte in tavola. Durante la Q2 sono emersi i veri valori delle big e con l’asfalto ormai asciutto i piloti di testa non hanno avuto grossi problemi ad entrare nella Q3, eccetto per Alonso che ha quasi compromesso la sua qualifica entrando due volte ai box negli ultimi 3 minuti della seconda manche. Nei 10 minuti finali della  Q3  la tensione è palpabile: tutti in pista con gomme super morbide e Nico Rosberg estrae dal cilindro un giro grandioso che gli permette di conquistare la pole davanti al compagno di box Hamilton e a Sebastian Vettel, segno evidente della superiorità in qualifica delle Mercedes rispetto alle avversarie.

    Tanta amarezza in casa Ferrari dopo le qualifiche: Fernando Alonso, che partirà sesto, è visibilmente deluso dall’andamento della sua monoposto. Lo spagnolo ha dichiarato che la F138 ha fatto un passo indietro rispetto alle prove del giovedì e che era importante partire nelle prime posizioni per tentare di vincere la gara domenica. Peggio è andata a Massa, che non è sceso in pista a causa di un incidente occorsogli nelle prime libere del sabato: l’impossibilità dei meccanici di riparare in tempo la monoposto, distrutta nell’impatto contro il guard-rail alla Saint-Devote, ha costretto il brasiliano a restare fermo ai box e conseguentemente a partire ultimo in griglia nella gara di domani.

  • Montecarlo: Fognini ko, la finale è Djokovic-Nadal

    Montecarlo: Fognini ko, la finale è Djokovic-Nadal

    Finisce in semifinale il sogno monegasco di Fabio Fognini che viene sconfitto in semifinale nettamente dal numero uno del Mondo il serbo Novak Djokovic. (altro…)

  • Masters Montecarlo, ottavi per Fabio Fognini. Bene tutti i big

    Masters Montecarlo, ottavi per Fabio Fognini. Bene tutti i big

    L’azzurro Fabio Fognini conquista gli ottavi di finale al Masters 1000 di Montecarlo, primo Masters stagionale sulla terra rossa. Il ligure ha superato in due set con il punteggio di 6-3 7-5 il mancino spagnolo Albert Ramos ed affronterà al prossimo turno il ceco Tomas Berdych. Nessuna sorpresa sulla terra rossa del Principato monegasco con tutti i big impegnati nei match di secondo turno a superare agevolmente i rispettivi avversari con ottime indicazioni offerte da Andy MurrayRafael Nadal, quest’ultimo in cerca della nona vittoria consecutiva a Montecarlo e Novak Djokovic, reduce il numero uno del Mondo da un infortunio alla caviglia destra patito nel match di Coppa Davis vinto contro gli Stati Uniti un paio di settimane fa.

    Fabio Fognini ©JEAN CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images
    Fabio Fognini ©JEAN CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images

    Match piuttosto solido quello disputato da Fognini anche se l’azzurro si è lasciato andare alle sue solite continue distrazioni soprattutto nel corso dei cambi campo in cui dialogava amabilmente sia con l’arbitro che con il suo entourage sulle tribune non concentrandosi in pieno sulla partita. Ma fortunatamente è bastato poco per superare lo spagnolo Ramos che non ha giocato assolutamente ai suoi soliti livelli nella superficie preferita non sfruttando una giornata non proprio perfetta dell’italiano. Come detto Fognini affronterà agli ottavi di finale il ceco Tomas Berdych che ha superato lo spagnolo Marcel Granollers in due set con il punteggio di 7-5 6-4.

    Tutto come da pronostico per Rafa Nadal che si è sbarazzato del malcapitato australiano Matosevic con il punteggio di 6-1 6-2, bene anche Djokovic che ha faticato nel primo set, perso 6-4 dal russo Youzhny, per poi sciogliersi nei restanti parziali vinti con il punteggio di 6-1 6-4. Avanza senza problemi anche lo scozzese Andy Murray, 6-1 6-4 al francese Roger-Vasselin mentre la sorpresa di giornata è rappresentata dal giustiziere dell’Italia in coppa Davis, il canadese Milos Raonic, che viene sconfitto dal finlandese Nieminen in tre set con il punteggio di 6-3 1-6 7-6.

  • F1, pagelle GP Monaco. Webber principe di Montecarlo

    F1, pagelle GP Monaco. Webber principe di Montecarlo

    Sul circuito cittadino di Montecarlo spunta la Red Bull di Mark Webber che conquista la sua prima vittoria stagionale in una delle gare meno emozionanti, in termini di sorpassi, della stagione. L’australiano è il sesto vincitore diverso su altrettanti Gran Premi disputati ma alla scuderia anglo-austriaca va il merito di aver portato per prima alla vittoria entrambi i piloti. Gara molto equilibrata chiusasi con i primi sei piloti racchiusi nel giro di sei secondi, cosa che praticamente rispecchia l’andamento fin qui di un Mondiale più equilibrato che mai. Il più sopddisfatto al termine del week-end monegasco è Fernando Alonso, che ritrova la vetta solitaria della classifica a quota 76 punti, tre in più della coppia Red Bull Webber-Vettel. Ora diamo i voti ai protagonisti della corsa.

    Webber 9: ha fatto quello che doveva fare, cioè partire bene e mantenere la prima posizione per poi gestire la gara con relativa tranquillità visto che le caratteristiche del circuito non davano la possibilità di sorpasso. Per poco il compagno di squadra non lo beffa ma la pioggia arriva in suo aiuto, anzi non arriva, evitandogli di fermarsi una seconda volta e di balzare nuovamente in testa. E’ il secondo successo sul circuito di Montecarlo dopo quello del 2010, che gli permette di raggiungere Vettel al secondo posto della classifica iridata a soli tre punti da Alonso. Gara perfetta.

    Red Bull 9,5: pur non dominando come nei due anni passati è sempre in testa alla classifica e di questo va dato merito al team che dopo un inizio di stagione complicato ha saputo risollevarsi alla grande. Anche il week-end monegasco non era iniziato sotto i migliori auspici ma alla fine se ne ritornano a casa con il terzo successo consecutivo a Monaco e la vetta del campionato costruttori. Gli unici due nei di questo fine settimana sono la testa della classifica piloti persa da Vettel in favore di Alonso e le proteste delle altre scuderie che si lamentano per un presunto fondo irregolare della lattina volante che lascia il team con il fiato sospeso.

    Rosberg 8,5: solita prestazione consistente del tedesco che fa dimenticare il risultato ottenuto da Schumi nelle qualifiche conquistando un ottimo secondo posto. L’arrivo della pioggia nel finale gli ha fatto pensare per un attimo di portare un attacco al leader Webber, ma su un tracciato con quelle caratteristiche e soprattutto in quelle condizioni di umido era meglio non rischiare.

    Alonso 9: fortunato al via che il contatto con Grosjean non gli provoca conseguenze. Poi corre una gara tutta ragionata gestendo al meglio le gomme e spingendo quando gli altri (Hamilton) erano in difficoltà. La posione guadagnata ai danni dell’inglese è un capolavoro di tattica e velocità poichè sfrutta il mezzo giro che Lewis gli lascia a disposizione per guadagnare quel tanto che basta per restargli davanti al pit. Sta di fatto che Nando dopo sei Gran Premi si ritrova da solo in testa alla classifica davanti ai due piloti della Red Bull. E nessuno all’inizio del Mondiale in Australia ci avrebbe scommesso.

    Vettel 9,5: ha lasciato perplessi la sua scelta di non aver girato nelle qualifiche proprio qui che partire dietro non è il massimo della convenienza. E invece la scelta di risparmiare  un set di supersoft e partire con le soft si era rivelata la strategia giusta grazie ad un primo stint lunghissimo. L’arrivo della pioggia gli avrebbe sicuramente consegnato la vittoria ma la fortuna gli gira le spalle e alla fine deve accontentarsi di guadagnare soltanto due posizioni ai danni di Hamilton e Massa, ma non di Alonso, che gli resta davanti in gara e soprattutto si prende la vetta solitaria del Mondiale.

    Hamilton 8: ancora una volta tocca a lui tenere alto il nome della McLaren visto che del compagno di squadra oggi non non si hanno avuto tracce per tutta la gara. Con una  vettura nettamente sotto tono riesce comunque a tenere il passo dei primi anche se la sensazione di poter attaccare i piloti davanti a lui non l ha mai data. Si aspettava l’arrivo della pioggia che forse gli poteva dare una mano in ottica di gara visto che la sua McLaren era settata con un assetto intermedio, ma arriva troppo tardi, quando la gara è ormai finita. Perde due posizioni in favore di Alonso e Vettel che lo scavalcano nel gioco dei pit-stop relegandolo dalla terza alla quinta posizione e inoltre il fatto di essere l’unico pilota a non aver ancora vinto in questo campionato sta cominciando a pesargli come un macigno.

    Mark Webber © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Massa 7,5: finalmente una gara all’altezza per il brasiliano che mostra piccoli segni di ripresa. La miglior risposta possibile, e tra l’altro sul circuito con più fascino,  alle critiche  dell’ultimo periodo e alle voci che lo volevano fuori dalla Ferrari dopo questo GP, e correre con una simile pressione addosso non è facile. Non sarà una vittoria ma per lui girare sullo stesso passo di Alonso che il piede pesante ce l’ha eccome ha la stessa valenza. E in più porta a casa punti importantissimi per il morale suo e della squadra.

    Di Resta-Hulkenberg 8: sicuramente la grande e lieta sorpresa del week-end monegasco. In una gara priva di sorpassi il duo della Force India (voto 8) conquista un settimo e un ottavo posto portando a casa 10 punti importantissimi per il Mondiale. Con sentiti ringraziamenti a Grosjean che elimina quasi mezzo gruppo già alla prima curva.

    Button 5: farebbe bene a dimenticare al più presto il week-end del Principato, che pure in passato gli ha regalato grandi gioie. Questo evidentemente non era il suo anno e lo si capisce già dal sabato, eliminato in Q2 con la 13esima posizione e restando fuori dalla lotta per la pole. In gara le cose non vanno meglio e lottare per metà gara con la Caterham di Kovalainen deve essere davvero frustrante. Alla fine colleziona il secondo ritiro nelle ultime tre gare disputate.

    Kovalainen 8: Nessuno ne parla, ma il biondino finlandese compie una grande impresa eguagliando il record di Jarno Trulli che nel 2010, con la sua ex-Lotus aveva conquistato il miglior risultato della squadra con la 13esima posizione. E in più ottiene una bella rivincita contro la sua ex scuderia, la McLaren, prendendosi la soddisfazione di aver tenuto dietro di sè per oltre metà gara Button costringendolo anche al ritiro per una foratura. Davvero niente male.

    Lotus 5: doveva essere la grande favorita e invece è stata la grande delusione del week-end monegasco. Vettura ben lontana da quella equilibrata e veloce apprezzata ad inizio stagione. Montecarlo è una gara a parte ma ci si aspettava sicuramentre qulacosa di più.

    Schumacher 8: è la media perfetta tra il 10 per la pole conquistata nelle qualifiche del sabato e il 6 di sufficienza per la gara. Schumi aveva il passo per restare con i primi ma resta imbottigliato dietro Raikkonen per troppo tempo e superare su questo circuito può diventare difficile anche per lui che ci ha vinto 5 volte. La sfortuna sembra poi perseguitarlo dato che all’inizio perde posizioni per il contatto con Grosjean (sempre una Lotus) e poi è costretto all’ennesimo ritiro per un problema al cambio di cui non ha assolutamente colpa. Il bottino di due soli punticini accumulati fino a questo momento non rispecchia l’andamento della sua bella stagione ein più resta il dubbio di come sarebbe potuta andare a finire se fosse partito dalla pole, ma il destino beffardo ha voluto cosi.

    Raikkonen 5,5: fatica più del previsto tra le stradine del circuito cittadino e il Principato, che fa risaltare le vere abilità del pilota, sentenzia che il finlandese ancora un pò di ruggine di dosso deve scrollarsela, ma si sa, due anni lontano dalle corse, qualche segno lo lasciano. Mai competitivo per tutto il week-end, se non nelle libere che contano poco e niente. Almeno fa meglio del compagno di squadra Grosjean (voto 2) che rimedia una figuraccia alla partenza, riuscendo a chiudere nella top-ten, in nona posizione.

    Maldonado sv: week-end molto difficile per il venezuelano, che veniva dall’entusiasmante vittoria dell’ultimo GP a Barcellona. Tutto però da sabato è cominciato ad andargli storto a cominciare da una penalizzazione a dir poco sciocca nelle terze libere del sabato mattina per un contatto con Perez che poteva risparmiarsi e che gli fa perdere dieci posizioni in griglia relegandolo praticamente nelle ultime posizioni. Il giusto epilogo è il ritiro in gara dopo appena una curva coinvolto nell’incidente innescato alla partenza da Grosjean.

    Senna 7: questa volta il box feteggia, se pur in maniera minore rispetto alla scorsa settimana,  il risultato del nipote di Ayrton, che pur senza acuti sfrutta i ritiri di piloti più quotati per piazzarsi nella top-ten e portare un punticino nelle casse della squadra.

  • F1, Webber vince a Montecarlo. Alonso sul podio

    F1, Webber vince a Montecarlo. Alonso sul podio

    Il Gran Premio di Monaco, sesto appuntamento stagionale del Mondiale 2012 di Formula 1, non smentisce le attese e regala al campionato il sesto vincitore diverso su altrettante gare disputate. Mai nella storia si era verificata una simile circostanza e tra le stradine di Montecarlo questa volta è toccato a Mark Webber salire sul gradino più alto del podio vincendo il GP più prestigioso del circus bissando il successo ottenuto sempre sullo stesso tracciato nel 2010. Per l’australiano è il nono centro in carriera mentre la Red Bull conferma la tradizione favorevole sul tracciato monegasco vincendo per il terzo anno consecutivo. Doppia soddisfazione per il team anglo-austriaco visto che dei sei piloti vincenti delle prime sei gare, due sono del team di Milton Keynes.

    Webber dunque conferma le regola che nella maggior parte dei casi vuole vincente il pilota che parte dalla pole position. Le anguste strade del Principato infatti non hanno regalato emozioni in termini di sorpassi ma una sfida al millesimo di secondo per i primi sei piloti che hanno chiuso la gara racchiusi in altrettanti secondi. Bastava semplicemente partire bene e mantenere la prima posizione e in questo il pilota della Red Bull è stato davvero bravo, gestendo poi bene la gara controllando alla perfezione il consumo degli pneumatici. Soltanto la pioggia poteva mischiare le carte in tavola ma, ampiamente annunciata nei giorni scorsi, alla fine non è arrivata, anzi ha lasciato terminare la gara per poi scatenarsi dopo il GP. Le poche gocce cadute nel finale non hanno regalato altre emozioni, e infatti le posizioni che si erano stabilizzate dopo i pit-stop di tutti i piloti non sono più cambiate.

    Alle spalle dell’australiano Nico Rosberg ha sperato nel colpaccio nel finale di gara senza però riuscire a trovare la zampata giusta per portare la sua Mercedes W03 davanti all’avversario. D’altronde il GP era quello meno adatto per riuscire nell’impresa ma al tedesco va comunque il merito di aver sempre messo pressione al leader della corsa restandogli incollato negli scarichi dall’inizio alla fine. Il distacco a fine gara era racchiuso appunto a soli 6 decimi di secondo.
    Bene anche Fernando Alonso che sale sul gradino più basso del podio conquistando una meritata terza posizione. Lo spagnolo, in una gara praticamente con zero sorpassi, è stato abile a sfruttare il gioco delle soste per sopravanzare la McLaren di Lewis Hamilton, sfruttando l’unico giro con pista libera davanti a sè per stampare i parziali record nei primi due settori, che gli sono valsi la medaglia di bronzo finale. L’asturiano conquista ancora una volta punti pesantissimi portandosi da solo in vetta alla classifica del Mondiale con 76 punti, 3 in più di Sebastian Vettel.

    Al tedesco, che fino a poche ore fa era in testa in coabitazione con il pilota della Ferrari, va comunque dato il merito di aver corso una ottima gara che per poco non rischiava di portare a casa con la vittoria. Seb infatti con una scelta di gomme totalmente differente da quella dei primi ha avuto la possibilità di montrare una mescola diversa, la soft, da tutti gli altri per non aver effettuato giri cronometrati nella Qualifica 3, portandolo fino a 20 giri dal termine in testa alla gara. A quel punto si sperava nell’arrivo della pioggia che gli avrebbe permesso di effettuare un’unica sosta e montare pneumatici da bagnato, situazione che in effetti non si è verificata, ma la strategia ha comunque pagato visto che il campione del mondo in carica si è ritrovato con due posizioni guadagnate ai danni di Lewis Hamilton e Felipe Massa.

    Mark Webber © BORIS HORVAT/AFP/GettyImages

    L’inglese ancora una volta è stato quello che nel giro dei pit-stop ci ha rimesso di più, perdendo la posizione in favore sia di Alonso che di Vettel. Il pilota della McLaren dalla terza posizione finale chiude soltanto quinto ma sembra tuttavia aver colto il massimo risultato con una Freccia d’Argento che al contrario di inizio stagione non sembra proprio essere il massimo della competitività. Al contrario il brasiliano della Ferrari nonostante la sesta posizione alle spalle dell’anglo-caraibico, esce dal week-end francese con il sorriso a 32 denti per aver disputato una gara di tutto rispetto e finalmente all’altezza delle prime posizioni, conquistando in maniera molto convincente, e per la seconda volta in stagione dopo il Gran Premio del Bahrain, punti importantissimi per la classifica personale e della Ferrari. A punti, ma staccate di un’eternità, anche le due Force India di Paul Di Resta e Nico Hukenberg rispettivamente in settima e ottova posizione. Ottimo risultato per il team indiano.

    Grande delusione invece per la Lotus che coglie soltanto la nona posizione con l’unica vettura superstite di Kimi Raikkonen. Il finlandese conferma i problemi di gomme accusati durante tutto il week-end dimostrando di avere su questo circuito cittadino molto impegnativo ancora un pò di ruggine addosso dopo tre anni di inattività. Il compagno di squadra Romain Grosjean invece si auto-elimina già in partenza, compiendo una manovra al limite del regolamento scontrandosi prima con Alonso e poi con Michael Schumacher. L’unico ad uscire dalla corsa però è proprio lui che a fine gara sarà ascoltato dai commissari assieme al tedesco in merito alla manovra che ha causato anche l’uscita in pista dell’unica safety-car della corsa.
    Capitolo Schumi. In Mercedes si stanno chiedendo cosa sarebbe potuto succedere se il Kaiser fosse partito dalla prima posizione conquistata meritatamente nelle qualifiche di ieri. Anche perchè il sette volte campione del mondo ha dimostrato di avere un passo in linea con i tempi dei primi, almeno fino al momento del suo ritiro probabilmente per un problema al cambio causato dal contatto in partenza con Grosjean anche se manifestatosi a distanza di diversi giri.

    Week-end nero anche per Jenson Button, fuori nella Q2 nelle qualifiche del sabato e ritirato nel finale dopo una gara corsa alle spalle della Caterham di un ottimo Heikki Kovalainen, che pareggia la prestazione di Jarno Trulli del 2010, in cui portò la vettura ex-Lotus, nel miglior piazzamento stagionale della scuderia con la 13esima posizione. All’inglese invece soltanto la delusione di aver ottenuto il secondo ritiro stagionale che allontana sempre di più dalla testa della classifica generale. Il vincitore dell’ultimo Gran Premio di Spagna Pastor Maldonado, dopo la penalizzazione nelle qualifiche del sabato e la retrocessione dalla nona alla 19esima posizione, chiude la sua gara già alla prima curva sempre a causa del contatto iniziale con Grosjean, mentre le luci dei riflettori nel team di Groove questa volta sono puntati tutti sul compagno di squadra Bruno Senna, che chiude la gara nella top-ten in decima posizione. Stessa sorte di Maldonado anche per Kamui Kobayashi, che termina la corsa “decollando” sulle protezioni dopo il contatto con il pilota francese della Lotus.

    Amarezza nel box Toro Rosso. Daniel Ricciardo si ritira al 66esimo giro, mentre Jean-Eric Vergne dopo una gara eccellente perde la settima posizione per la scelta azzardata di montare gomme intermedie nel finale, scelta che però non ha pagato visto che la pioggia è si arrivata ma dopo la bandiera a scacchi. A Sergio Perez invece la consolazione di aver realizzato il giro più veloce della gara con il tempo di 1:17.296. Per il messicano anche una penalizzazione per aver tagliato pericolosamente la strada a Raikkonen nel tentativo di rientrare ai box, senza fortunatamente nessuna conseguenza per i piloti in pista.

  • F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    F1, a Montecarlo il ruggito del leone. Schumacher in pole

    Ritorno al passato a Monaco. Michael Schumacher infatti piazza la zampata del campione conquistando la pole position del Gran Premio di Montecarlo, la prima dal suo rientro in Formula 1 nel 2010, tornando davanti a tutti dopo ben 6 anni, l’ultima pole position infatti risale al Gran Premio di Francia nel 2006. Il campione tedesco, nel sesto appuntamento della stagione, mette a segno un ultimo giro praticamente perfetto segnando il miglior tempo in 1:14.301, spazzando via le voci che lo vogliono nuovamente prossimo alla pensione alla fine di questa stagione. Miglior risposta Schumi non poteva dare, qui a Monaco, uno dei pochi circuiti dove il pilota può ancora fare veramente la differenza, aggiornando il suo già ricco palmares portando a quota 69 lo score delle pole position in carriera.

    La gioia della pole si trasforma però in delusione per il sette volte campione del mondo, che a causa della penalizzazione inflittagli al Gran Premio di Spagna per l’incidente con Bruno Senna, sarà arretrato di cinque posizioni in griglia di partenza e scatterà dalla terza fila in sesta posizione. Il tutto a vantaggio di Mark Webber, che si è visto soffiare proprio all’ultimo secondo la prima posizione per soli 80 millesimi, valevole comunque soltanto per le statistiche visto che ad usufruire della prima casella domani in gara sarà proprio lui. Risultato inaspettato viste le difficoltà incontrate nei tre turni di libere, ma l’australiano è riuscito a portare a casa la miglior posizione possibile nel GP in cui la pole position vale sicuramente più che in ogni altro circuito viste le caratteristiche del tracciato molto angusto e stretto.

    Michael Schumacher © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Il pilota della Red Bull dovrà fare attenzione all’altra Mercedes di Nico Rosberg, che complice l’arretramento del compagno di squadra manterrà il verde-argento della casa di Stoccarda in prima fila. Il tedesco potrà lottare sicuramente per la vittoria visto che anche nelle terze libere era stato il pilota più veloce della sessione. Appena dietro partirà Lewis Hamilton, che con il suo solito guizzo nel giro secco porta in quarta posizione una McLaren non perfetta e poco veloce. Basti pensare che il compagno di squadra Jenson Button partirà dalla 13esima posizione costretto a fermare la sua Mp4-27 appena dopo la Q2.

    Alle spalle dell’inglese in quinta posizione la Lotus di Romain Grosjean, più volte a rischio eliminazione nella Q2 cosi come quella del compagno di squadra Kimi Raikkonen, soltanto ottavo. La vettura di Enstone, additata da molti nei giorni scorsi di essere la vettura più veloce su questo circuito ha un pò deluso le aspettative. Cosi come la Ferrari, che forse aveva abituato troppo i tifosi nei tre turni di libere a stare nelle posizioni davanti, e invece sia Fernando Alonso che Felipe Massa hanno fatto più fatica del previsto, anche se le due Rosse hanno avuto la capacità di qualificarsi alla terza qualifica senza troppi sforzi. Lo spagnolo è l’ultimo dei piloti ad usufruire della penalità di Schumacher e scalerà dalla sesta alla quinta posizione. Il brasiliano partirà settimo davanti a Raikkonen e alle spalle del Kaiser, non certo il cliente più comodo da affrontare.

    Oltre a Schumi anche un altro pilota sarà penalizzato. Pastor Maldonado, vincitore dell’ultimo Gran Premio di Spagna sarà costretto ad arretrare di 10 posizioni per aver colpito nelle libere della mattina il messicano Sergio Perez sotto il tunnel che porta alla chicane Nouvelle .Il venezuelano così dalla nona sarà retrocesso in 19esima posizione, mentre Perez partirà ultimo a causa di un incidente nei primi minuti della sessione provocato dal cedimento della sospensione anteriore sinistra alla curva delle piscine.

    Crisi nera invece per Sebastian Vettel che chiude la sessione di qualifica in decima posizione scegliendo di non effettuare giri cronometrati. Scelta abbastanza anomala e discutibile quella del campione del mondo in carica, in un circuito dove partire dietro non aiuterà certamente visto la difficoltà nei sorpassi. Inoltre il tedesco si era dimostarto in difficoltà già dalla Q1 in cui era stato costretto a montare le gomme a mescola più morbida, le supersoft. Guadagnerà comunque la nona posizione ai danni di Maldonado.

  • F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    F1, a Montecarlo Alonso e Button svettano nelle libere

    La giornata delle prime prove libere, che a Montecarlo si disputano tradizionalmente di giovedì, ha registrato gli acuti di Fernando Alonso e Jenson Button che si sono aggiudicati rispettivamente prima e seconda sessione. Sul circuito monegasco dove domenica si correrà l’attesissimo Gran Premio di Monaco, considerato da sempre il gioiello della Formula 1 e la gara più affascinante della stagione, lo spagnolo della Ferrari ha messo tutti in fila durante le libere della mattina fermando il cronometro sull’1:16.265, precedendo la Lotus di Romain Grosjean di 3 decimi e mezzo.

    Gli aggiornamenti aerodinamici che il team di Maranello ha portato nel Principato non solo hanno permesso all’asturiano di ridurre il gap dai top team e top driver, gap colmato già dallo scorso Gran Premio con il secondo posto di Fernando in Spagna, ma di lanciare loro un messaggio chiaro e preciso, avere ottime possibilità di contendere pole position e vittoria anche sul tortuoso circuito cittadino di Montecarlo dove è sempre stato importante partire davanti a tutti per vedere le proprie chance di successo aumentare in maniera esponenziale. Le barriere protettive adiacenti alla pista non consentono infatti di poter effettuare sorpassi o comunque li rendono complicati, sono davvero pochi i punti della pista dove i piloti possono provarci.

    A dimostrazione che la Ferrari si trova a proprio agio sul circuito monegasco, dove è necessario avere una vettura impostata su un setup che prevede un maggiore carico aerodinamico e una minore efficienza e potenza del motore, il sesto posto di Felipe Massa che poi nella seconda sessione con pista bagnata ha fatto ancora meglio chiudendo la giornata al terzo posto precedendo anche Alonso (solo 59 millesimi il divario tra i due). Terzo tempo per Sergio Perez in costante crescita con la sua Sauber, quarto crono per Lewis Hamilton mentre per trovare la prima Red Bull dobbiamo scorrere fino alla nona posizione occupata dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel.

    Fernando Alonso © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Nella sessione pomeridiana, svoltasi sul bagnato, il miglior tempo è stato di Jenson Button che lo ha realizzato qualche istante prima dell’arrivo della pioggia sul tracciato: il pilota inglese della McLaren ha sfruttato la mescola supersoft, utilizzate per la prima volta in questa stagione – la Pirelli per questo week-end ha portato le mescole più morbide, ovvero supersoft (banda rossa) e soft (banda gialla) – chiudendo le prove con un 1:15.746. Alle sua spalle si conferma Romain Grosjean che paga quasi 4 decimi seguito, come dicevamo, dalle due Ferrari di Massa e Alonso. Quinto tempo per l’eroe di Barcellona Pastor Maldonado, che replica la prestazione ottenuta sull’asciutto nelle libere della mattina. E le Red Bull? Mark Webber ha chiuso settimo, Sebastian Vettel decimo, entrambi a un secondo e mezzo dal leader: giovedì da dimenticare o la scuderia austriaca ha preferito nascondersi consapevole della propria forza sulla pista di Montecarlo dove a contare è unicamente l’aderenza e non la velocità di punta?

    Domani consueto giorno di riposo, poi sabato alle 11:00 l’ultima sessione di prove libere prima delle qualifiche alle 14:00, stesso orario per la gara domenica.

  • La F1 fa tappa a Montecarlo, domenica si corre il GP di Monaco

    La F1 fa tappa a Montecarlo, domenica si corre il GP di Monaco

    Dopo la pausa di una settimana dall’ultimo Gran Premio di Spagna disputatosi nel caldo torrido di Barcellona ecco che la Formula 1 scalda di nuovo i motori per far tappa nel Principato di Monaco, sesto appuntamento del Mondiale 2012, che proprio quest’anno festeggia il suo 70esimo anniversario dalla sua entrata ufficiale nel calendario di F1. L’ultimo GP ha regalato la prima vittoria di Pastor Maldonado, nonchè un grande equilibrio nel campionato al cospetto dei 5 vincitori diversi su altrattante gare disputate. Ecco perchè il GP di Monaco che si terrà domenica si preannuncia come uno dei più avvincenti degli ultimi anni.

    IL FASCINO DI MONTECARLO – Monaco rappresenta il circuito più corto con i suoi 3,34 km da percorrere per 78 giri (260,52 km il totale), ma allo stesso tempo quello più lungo visto che le medie sul giro molto basse impongono una maggior durata della distanza in gara. Montecarlo è il circuito più longevo e anche il più lento del calendario con le strette stradine e chicane che lo caratterizzano ma sicuramente anche quello più carico di fascino al pari di circuiti storici come Spa-Francorchamps o Monza dove una vittoria vale certamente qualcosina in più in termini di importanza rispetto agli altri circuiti, ma soprattutto rappresenta ancora uno dei pochi tracciati dove il pilota può ancora fare la differenza e teatro di grandi gare in passato. I muretti vicinissimi alla pista impongono infatti una grande concentrazione per tutta la durata della gara, in cui chi sbaglia non ha via di scampo.

    INCOGNITA METEO E GOMME – A differenza di Barcellona dove tutti i piloti hanno dovuto modificare un pò il loro stile di guida per preservare maggiormante le gomme che nell’ambiente torrido della Spagna si usuravano con molta facilità, il clima monegasco dovrebbe dare un pò di tregua visto che le temperature si preannunciano più basse e gradevoli. Proprio per questo, così come lo scorso anno, la Pirelli porterà per la prima volta in stagione la gomma Supersoft, quella con dicitura rossa, che verrà utilizzata come gomma morbida, e quella soft, con spalla gialla, come mescola più dura. Questa scelta dovrebbe garantire un maggiore spettacolo ma soprattutto meno calcoli da parte dei piloti che dovranno preoccuparsi meno di risparmiare le gomme e più sulla prestazione assoluta. Ma attenzione al meteo, che potrebbe riservare in previsione del wee-end una gara sotto la pioggia

    FERRARI LAVORA SULL’AERODINAMICA – Rispetto a tutti gli altri circuiti a Monaco è necessaria un’impostazione della vettura nettamente diversa. Per questo in Ferrari si cerca di portare più aggiornamenti possibili atti a migliorare quello che è il carico aerodinamico della monoposto lasciando da parte l’efficenza del motore, che sul circuito cittadino è richiesta al minimo. Tuttavia non si tralasciano molti degli aggiornamenti portati in Spagna e che potrebbero rivelarsi molto utili visto che la F2012 sul circuito del Montmelò, anche se con caratteristiche diverse, è sembrata migliorata rispetto alle prime gare. In Ferrari si tiene a far bene in vista di questo Gran Premio, anche perchè pochi giorni fa, esattamente il 21 Maggio, cadeva l’anniversario del debutto del Cavallino nel Mondiale di F1, proprio sul circuito di Montecarlo nel 1950.

    Montecarlo GP Monaco © Paul Gilham/Getty Images

    INCERTEZZA SUI FAVORITI – Come detto la Ferrari arriva bene al Gran Premio di Monaco grazie al secondo posto di Alonso nel GP di Spagna che lo ha rilanciato nuovamente in vetta alla classifica mondiale, anche se in coabitazione con Sebastian Vettel. Così come la Williams e Maldonado, binomio vincente al Montmelò, e la Lotus, sempre a piazzamento in questa stagione con Raikkonen e Grosjean, e che senza sorprese potrebbe essere la sesta scuderia vincente nei primi 6 GP. Chi invece arriva un pò meno meglio nel Principato sono Red Bull e soprattutto McLaren. La scuderia austriaca sembra la brutta copia della vettura imbattibile delle ultime due stagioni, mentre a Woking, dopo un inizio abbastanza incoraggiante, paiono aver perso la strada giusta e stanno trovando più difficoltà del previsto a tenere il passo dei primi. Inoltre le caratteristiche della Mp4-27 sembrano adttarsi bene ai circuiti con curve ad alta velocità, praticamente inesistenti a Monaco, e meno a quelle di bassa velocità, paricolare sul quale i due piloti di Woking dovranno lavorare molto.

    SCHUMACHER PENALIZZATO – Si parte comunque da una certezza, ovvero la squalifica comminata a Michael Schumacher che verrà retrocesso di 5 posizioni a qualifica ultimata per aver tamponato il brasiliano della Williams Bruno Senna durante il Gran Premio di Spagna. La manovra del tedesco era stata esaminta a fine gara dai commissari che hanno deciso di infliggere la penalità nel GP successivo, visto che la gara dei due piloti a Barcellona era terminata con l’incidente in causa.

    PROGRAMMA WEEK-END – Come di consueto il week-end monegasco si aprirà con le prove libere, non di venerdì come su tutti gli altri circuiti, ma di giovedì. Si parte con le prime prove libere alle ore 10:00. seguite dalle seconde libere alle ore 14:00. Da giovedì si riprenderà poi sabato in cui si terranno le terze libere nella mattinata dalle 11:00 alle 12:00, e successivamente la lotta per la pole con le qualifiche delle ore 14:00. Stesso orario per la gara, domenica alle ore 14:00.

  • Montecarlo Djokovic ko, Nadal otto volte Principe

    Montecarlo Djokovic ko, Nadal otto volte Principe

    La finale regale che tutti ambivano di vedere sulla terra rossa del Principato, si rivela purtroppo una delusione agonistica con lo spagnolo Rafael Nadal che strapazza il numero uno del mondo Novak Djokovic in due set, (6-3 6-1).

    Ottavo sigillo sul principato di Montecarlo per Rafa Nadal che per la seconda volta, dopo la finale del 2009, batte il serbo nel primo Masters sulla terra rossa della stagione.

    Vittoria in due set in un ora e diciotto minuto di gioco per Rafael Nadal che riesce a sfatare il tabù Djokovic con il serbo che aveva vinto le ultime sette finali disputate. L’equilibrio di gioco dura solamente per pochi game, Djokovic è molto falloso nei suoi turni di servizio mentre Nadal è perfetto soprattutto con la prima palla non consentendo mai a Djokovic di poter entrare con efficacia nel campo. Con l’80% di prime in campo, Nadal si prende il primo set strappando di nuovo il servizio al nono gioco, quello del 6-3: per Nolezero palle break e 14 errori gratuiti.

    Rafael Nadal ©SEBASTIEN NOGIER/AFP/Getty Images

    Nel secondo set tutti si attendono la rimonta del serbo, rimonta che in questo torneo era riuscita nei precedenti turni con l’ucraino Alexsandr Dolgopolov, ma dall’altra parte c’e’ un Nadal voglioso di rialzare le braccia al cielo dopo l’ultima vittoria datata Roland Garros 2011. Lo spagnolo fa il break al secondo game e al sesto, Nole tenta un timido rientro riuscendo a strappare il servizio a Rafa, ma la resa è vicina con Nadal che chiude  tutte le porte al serbo che non può che arrendersi al dominio monegasco del mancino di Manacord.

    Vittoria ampiamente cercata e desiderata da Nadal che inizia nel migliore dei modi la stagione sulla terra rossa, settimana sicuramente non facile per Djokovic con la perdita dell’amato nonno Vladimir che ne ha certamente condizionato tutta la settimana da un punto di vista nervoso ed arrivando scarico, nel momento più importante. Adesso per Nadal ci sarà l’appuntamento a Barcellona mentre per Nole, settimana di riposo prima di andare a giocare, nel torneo di sua proprietà, nell’amata Belgrado.