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Attenzione “Giocare può creare dipendenza patologica. Il gioco è vietato ai minori di 18 anni”
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A Porto Alegre nella sfida valida per il gruppo B dei Mondiali di Brasile 2014 l’Olanda porta a casa altri tre punti che significano qualificazione quasi al sicuro Ma la banda di Louis Van Gaal soffre e anche tanto contro un’ottima Australia, che però saluta il Mondiale.
Nei primi minuti la partita è molto bloccata. Una buona Australia ferma l’Olanda senza grosse difficoltà. Al 19′ vantaggio dell’Olanda: Robben si invola verso la porta e di sinistro mette dentro in diagonale. Al 21′ pareggio Australia: Cahill fa un gol bellissimo. cross da lontanissimo per lui che, al volo di sinistro, la mette sotto la traversa. Al 31′ è Bresciano ad avere la palla del vantaggio per i canguri: Leckie inventa ancora sulla destra, mette dentro rasoterra per il tiro di Bresciano che però mette alto. Al 32′ è ancora Australia: punizione dalla tre quarti, palla in mezzo per Martins Indi che sbaglia il fuorigioco e Spiranovic da due passi appoggia al portiere.
Al 50′ conclusione di Sneijder che tira da fuori area, Ryan in tuffo mette in corner. Al 53′ mano di Jaanmat in area su cross di Bozanic. l’arbitro fischia il rigore; Jedinak realizza dal dischetto portando l’Australia avanti per 2-1. Al 56′ pareggio dell’Olanda con Van Persie realizza la rete del pareggio grazie a un assist di Debay. Un minuto dopo occasione per Robben che si invola sulla fascia e prova il diagonale ma arriva addosso a Ryan che blocca. Al 66′ occasione Australia con Leckie che commette un erroraccio, Oar gli serve la palla molto bene e l’esterno la gira in porta di petto. Il portiere ringrazia e blocca. Al 67′ arriva al 3-2 l’Olanda con Depay con un tiro da 25 metri del neo entrato, Ryan non perfetto e la palla entra. Al 75′ conclusione di De Jong ma blocca Ryan.
AUSTRALIA-OLANDA 2-3
AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Mcgowan, Davidson, Wilkinson, Spiranovic; Jedinak, Mckay; Leckie, Ora (76′ Taggart), Bresciano (52′ Bozanic); Cahill (67′ Halloran)
OLANDA (5-3-2): Cilessen; Vlaar, De Vrij, Martins (45′ Depay), Blind, Janmaat; De Jong, De Guzman (78′ Wijnaldum), Sneijder; Robben, Van Persie (86′ Lens)
ARBITRO: Haimoudi (Algeria)
AMMONITI: 42′ Cahill; 47′ Van Persie;
All’ Arena da Amazônia, Manaus nella seconda partita del gruppo A la Croazia non sbaglia: rifila un poker al Camerun con le reti dei compagni al Wolfsburg Olic e Perisic e la doppietta di Mandzukic. Gli africani, in dieci dal 40′ per l’ingenua espulsione di Song, abbandonano il Mondiale con una gara di anticipo.
La Croazia c’è e risponde presente e rifila il pesante passivo per 4-0 ad un Camerun deludente, rassegnato al ruolo di comparsa nel proprio ostico girone. Serviva un successo della squadra di Kovac: che è scesa in campo consapevole di avere mezzi tecnici superiori a quelli degli avversari e forse ancora con il dente avvelenato in riferimento per il match perso contro il Brasile all’esordio. Quattro gol al Camerun e partita mai in discussione contro una squadra che dura giusto una manciata di minuti e poi si arrende.
Al 10′ primo pericolo per il Camerun, lancio di Corluka per Mandzukic che trova la sponda per Olic, ma gli allunga troppo la palla e comunque chiude bene Mbia. Al 11′ vantaggio della Croazia, della destra il pallone di Srna verso Mandzukic il quale viene fermato, sul rimpallo va Perisic di controbalzo, è l’assit per Olic che segna a porta vuota: è 1-0. Al 16′ occasioneper il raddoppio Croazia: altro cross da destra di Srna per Mandzukic ma arriva la chiusura di Mbia che mette in angolo. Un minuto dopo è Olic ad andare vicino al raddoppio: rimpallo in area, la tocca Perisic col basso ventre, poi per poco l’attaccante esterno non riesce a battere per la seconda volta Itandje. Al 37′ è Perisic di testa direttamente da calcio d’angolo il giocatore del Wolfsburg tenta l’inzucccata palla alta. Al 40′ il Camerun resta il 10 per l’espulsione di Song a cusa di un pungo sulla schiena ai danni di Mandzukic.
Al 48′ minuto raddoppio Croazia: azione personale di Perisic che recupera palla a centrocampo, se la allunga di testa, brucia Nounkeu e in area batte Itandje i uscita. Al 50′ vicino al gol Mandzukic grazie a un bellissimo assist di Sammir, a tu per tu con Itandje prova il tocco sotto ma non trova la porta. Al 61′ 3-0: calcio d’angolo di Pranjic, stacco di Mandzukic e rete. E’ il 73′ quando la Croazia fa poker: proprio il neo entrato Eduardo crea i presupposti per la doppietta di Mandzukic, sinistro respinto da Itandje e tap-in di Mandzukic. Al 81′ splendida giocata di Kovacic, filtrante sulla corsa di Eduardo che rientra e prova il sinistro, murato, sulla ribattuta Srna vede respinto il suo tiro.Al 88′ Rakitic fallisce il 5-0: lancio lungo per Rebic che evita il suo marcatore e la passa davanti alla porta al compagno neo-acquisto del Barcellona che prova il pallonetto ma Itandje ma la spedisce di poco fuori.Al 89′ occasione Camerun: Assou-Ekotto crossa col sinistro verso Webò che va di testa ma grandissima parata di Pletikosa che dice no al primo gol nel torneo del Camerun.
CAMERUN-CROAZIA 0-4
CAMERUN (4-3-3): Itandje; Mbia, N’koulou, Chedjou( 46′ Nounkeu), Assou-ekotto; Song, Enoh, Matip; Moukandjo, Aboubakar(70’Webo), Choupo-Moting (75′ Salli)
CROAZIA ( 4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Lovren, Corluka, Pranjic; Modric, Rakitic; Perisic(78′ rebic), Sammir(71′ Kovacic), Olic(69’Eduardo); Mandzukic
ARBITRO: Proenca (Portogallo)
MARCATORI: 11’Olic; 48′ Perisic; 61′ e 73′ Mandzukic
AMMONITO: Eduardo
ESPULSI: Song
La Germania fa suo in modo imponente il match di apertura del gruppo G dei Mondiali 2014. A farne le spese il Portogallo il quale ha giocato per 55′ minuti con l’uomo in meno, espulso Pepe. La Germania ha sofferto inizialmente nei primi minuti. per poi uscire in maniera autoritaria e riuscendo a chiudere la partita nei primi 45′, dando dimostrazione di grande solidità, personalità e compattezza di gruppo. Inizia dunque bene la campagna tedesca in Brasile: da sette edizioni della Coppa del Mondo i tedeschi vincono la loro partita d’esordio, ma rischiano di perdere Hummels, uscito per un problema alla caviglia: è atterrato male dopo un contrasto aereo con Eder. In casa lusitana tante cose da rivedere sapendo che Pepe sarà squalificato nella prossima partita e, il giudice sportivo deciderà per quante. Coentrao anche lui è uscito anzi tempo per un problema muscolare: si è sdraiato toccandosi l’adduttore.
Nella Germania è rimasto fuori l’acciaccato Schweinsteiger, mentre è tornato tra i pali Neuer; Lahm a centrocampo con Boateng e Howedes terzini. Nel Portogallo Hugo Almeida centravanti con Ronaldo e Nani a supporto.
Al 4′ prima conclusione grazie a un contropiede di Ronaldo che serve Almeida ma la conclusione è debole e blocca Neuer. Al 7′ conclusione di Ronaldo di sinistro respinge Neuer; un minuto dopo erroraccio di Rui Patricio che calcia per evitare un angolo, la palla arriva a Khedira che conclude, a porta vuota, ma la palla esce a lato. La Germania passa in vantaggio con Muller su calcio di rigore all’11’, Patricio indovina l’angolo ma non ci arriva. Al 24′ grande conclusione di Nani dal limite dell’area palla alta di poco. Al 30′ occasione per la Germania con Gotze, su assist al centro di Ozil, che conclude ma la sfera viene deviata da Joao Pereira. Al 32′ raddoppia al Germania con Hummels su corner di Kroos e staccio meraviglioso tra Pepe e Bruno Alves. Al 35′ colpo di testa di Eder su calcio d’angolo ma la palla va alta oltre la traversa. Al 37′ il Portogallo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Pepe reo di una manata in faccia a Muller. Al 45′ arriva la terza rete della Germania con Muller che approfitta dell’indecisione di Bruno Alves, intercetta Rui Patricio ma il tiro è troppo forte e la palla entra ugualmente.
All’inizio della ripresa è sempre Germania: al 50′ tiro di Ozil parato, respinto da Rui Patricio, poi colpo di testa di Muller sporcato sopra la traversa. Al 77′ arriva il poker tedesco con la tripletta di Muller: cross basso di Schurrle, Rui Patricio non trattiene e Muller segna in area piccola. Al 90′ punizione di Cristiano Ronaldo, sventola terribile ma Neuer respinge di pugno.
GERMANIA-PORTOGALLO 4-0 (3-0) 11′ Muller; 32′ Hummels; 45′ Muller, 77’Muller
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Hummels (70′ Mustafi), Mertesacker, Howedes; Lahm, Khedira; Muller (81′ Podolski), Kroos, Gotze; Ozil (61′ Schurrle).
PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Alves, Pepe, Coentrao (64′ Andre Almeida); Moutinho, Meireles, Miguel Veloso (46′ Ricardo Costa); Nani, Hugo Almeida (27′ Eder) , Cristiano Ronaldo.
ARBITRO: Mazic ( Serbia)
AMMONITI: Joao Pereira 10′;
ESPULSI: Pepe 35′
#roccotieniduro
#Loveville14
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Il gruppo H di Brasile 2014 è formato da Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria. Ventisei punti in 10 partite sono un ottimo biglietto da visita per il Belgio che ha dominato in lungo e largo il gruppo A europeo di qualificazione. Il Belgio manca da una competizione Mondiale dal 2002 ed arriva a questi Mondiali avendo a disposizione tanta qualità in ogni reparto.
BELGIO:
In panchina Marc Wilmots è C.t. della Nazionale dal 2012 ed ha da poco rinnovato il suo contratto fino al 2018. Anche se era entrato a far parte dello staff nel 2009 diventando allenatore in seconda. Ha a disposizione una rosa di tutto rispetto con il quale poter essere la vera rivelazione di questi Mondiali.
In porta giocherà sicuramente Thibaut Courtois, reduce da una eccezionale stagione nelle file dell’Atletico Madrid: campionato vinto e finale di Champions League e di Coppa del Re disputate. Ed anche il secondo è una sicurezza visto che stiamo parlando di Simon Mignolet, numero uno del Liverpool.
In difesa giocheranno con tutta probabilità Daniel Van Buyten, difensore molto forte fisicamente e bravo nel gioco aereo. Vincent Kompany è reduce da una stagione da protagonista con la maglia del Manchester City avendo vinto la Premier League: è un difensore che possiede molta precisione nei tackle e un buon anticipo sugli avversari. Thomas Vermaelen è un difensore mancino il quale può essere anche schierato come terzino sinistro o come centrocampista centrale; forte fisicamente, è anche molto dotato tecnicamente, è rapido e veloce. Jan Vertonghen viene soprannominato Super jan dai tifosi del Tottenham per via della sua grande versatilità, in grado di farli ricoprire ancora ruoli a centrocampo.
Anche il centrocampo è solido e carico di talento. La stella è sicuramente Eden Hazard: giocatore molto veloce e tecnico, salta facilmente l’uomo, ha un buon dribbling. Da tenere in considerazione i due talenti del Manchester United Marouane Fellaini e Adnan Januzaj anche se la sragione del Manchester è stata una delle più negative degli ultimi anni. Axel Witsel è un giocatore dotato di ottima tecnica e visione di gioco: il suo ruolo naturale è quello di centrocampista centrale ma, essendo molto duttile, è in grado di ricoprire anche il ruolo di mediano, esterno offensivo di fascia destra e di trequartista. Moussa Dembele, centrocampista del Tottenham, è un altro da osservare.
In avanti Romelu Lukaku nonostante la sua stazza imponente è molto agile e veloce anche con la palla al piede: giocatore di assoluto valore. Dries Mertens è stata una delle belle sorprese del Napoli di Benitez.
Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Marc Wilmots
Portieri: Thibaut Courtois (Chelsea), Simon Mignolet (Liverpool), Koen Casteels (Hoffenheim), Silvio Proto (Anderlecht)
Difensori: Toby Alderweireld (Atletico Madrid), Anthony Vanden Borre (Anderlecht), Laurent Ciman (Standard Liege), Jan Vertonghen (Tottenham), Vincent Kompany (Manchester City), Daniel Van Buyten (Bayern Munich), Thomas Vermaelen (Arsenal), Nicolas Lombaerts (Zenit)
Centrocampisti: Axel Witsel (Zenit), Steven Defour (Porto) Marouane Fellaini (Manchester United), Nacer Chadli (Tottenham), Moussa Dembele (Tottenham), Kevin De Bruyne (Wolfsburg), Adnan Januzaj (Manchester United), Eden Hazard (Chelsea)
Attaccanti: Dries Mertens (Napoli), Kevin Mirallas (Everton), Romelu Lukaku (Chelsea), Divock Origi (Lille)
RUSSIA
La Russia partecipa al suo terzo Mondiale, in precedenza faceva parte dell’Unione Sovietica. Ha disputato la sua prima coppa del Mondo nel 1994 dove non è riuscita ad andare oltre il primo turno. Stesso risultato anche nel 2002. Ha vinto il girone F europeo conquistando 22 punti e mettendosi alle spalle il Portogallo
Fabio Capello,attuale C.t., cercherà di raggiungere i risultati che gli abitanti di Mosca e dintorni chiedono. Il tecnico di Pieris, dopo la disastrosa parentesi del Mondiale sudafricano, cerca il riscatto in terra verdeoro, anche per mettere a tacere le critiche che gli sono piovute addosso. Capello si affiderà a un a squadra composta da molti giovani che sarà supportata da qualche calciatore esperto.
In porta ci sarà Igor Akinfeev. Oltre a lui Yury Lodygin e Sergei Ryzhikov. Dmitry Kombarov vanta una lunga esperienza nelle fila dello Spartak Mosca. Alexander Anyukov vanta una presenza decennale nelle fila della Nazionale. Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky: il primo è un giocatore chiave della Russia, moto roccioso, molto forte fisicamente; il secondo può giocare come difensore di fascia destra o di centrale. La difesa è il vero punto debole della formazione di Capello, certamente l’anello debole.
In mezzo al campo Denis Glushakovè un ragazzo giovane, interessante anche se arriva al Mondiale con poche presenze nelle fila dello Spartak Mosca. Roman Shirokov ultimamente viene impiegato come centrocampista anche se ha giocato buona parte della carriera da difensore.
In avanti Alexander Kokorin è dotato di enorme tecnica. Alexander Kerzhakov, a lui tocca il gravoso compito di gonfiare la rete dei portieri avversari; è sicuramente il giocatore di maggiore spicco della Nazionale.
Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Fabio Capello:
Portieri: Igor Akinfeev (Cska Mosca), Yury Lodygin (Zenit San Pietroburgo), Sergei Ryzhikov (Rubin Kazan)
Difensori: Alexander Anyukov (Zenit San Pietroburgo), Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky, Sergei Ignashevich, Georgy Shchennikov (Cska Mosca), Vladimir Granat, Alexei Kozlov (Dynamo Mosca), Andrei Yeshchenko (Anzhi Makhachkala), Dmitry Kombarov (Spartak Mosca), Andrei Semenov (Terek Grozny)
Centrocampisti: Igor Denisov, Yury Zhirkov (Dynamo Mosca), Alan Dzagoev (Cska Mosca), Yury Gazinsky, Roman Shirokov (Krasnodar), Denis Glushakov (Spartak Mosca), Pavel Mogilevets (Rubin Kazan), Viktor Faizulin, Oleg Shatov (Zenit San Pietroburgo)
Attaccanti: Vladimir Bystrov (Anzhi Makhachkala), Alexander Kerzhakov (Zenit San Pietroburgo), Artem Dzyuba (Rostov), Alexei Ionov, Alexander Kokorin (Dynamo Mosca), Maxim Kanunnikov (Amkar Perm), Pavel Pogrebnyak (Reading), Alexander Samedov (Lokomotiv Mosca).
COREA DEL SUD
La Corea del Sud si è qualificata per la nona volta ai Mondiali di calcio, a cui partecipa ininterrottamente dal 1986. Il miglior risultato di sempre ottenuto è quello del 2002, quando arrivò al quarto posto. In molti ricorderanno che in quell’edizione furono proprio gli asiatici a eliminare l’Italia, agli ottavi di finale. A questo giro ha ottenuto la qualificazione abbastanza faticosamente, arrivando seconda dietro all’Iran nel proprio girone della confederazione asiatica e rischiando di perdere il posto fino all’ultima partita. Nell’ultima Coppa d’Asia, giocata nel 2011 e vinta dal Giappone, è arrivata terza battendo 3-2 proprio l’Uzbekistan.
In panchina Hong Myung-Bo è una leggenda del calcio coreano. Da calciatore ha vestito per 136 volte la maglia della Nazionale ed una volta ritiratisi nel 2004, ha subito intrapreso la carriera da tecnico. Dal 2013 è Commissario Tecnico della Nazionale.
In porta Jung Sungryong, oltre a lui Kim Seunggyu e Lee Bumyoung. In difesa Kim Changsoo, Kim Jinsoo, Hong Jeongho, Lee Yong compongono il pacchetto arretrato.
A centrocampo Han Kookyoung, Lee Chungyong gioca nel campionato inglese: è un ala destra. nel 2011 subi un gravissimo infortunio: a luglio si fratturò la gamba in un contrasto e rimase fuori fino all’aprile successivo, Kim Bokyung e Son Heungmin il quale ha segnato il gol decisivo che ha permesso al Bayer Leverkusen di battere il Werder Brema e ottenere il quarto posto in classifica e cioè la qualificazione alla prossima Champions League. E’ lui il giocatore su cui conta di più il C.t.per questa edizione dei Mondiali. Ki Sungyueng è un mediano del Sunderland; è agile, bravo a contrastare gli avversari e a fare pressing sul portatore di palla e possiede una discreta tecnica. Giocatore abbastanza versatile e agile.
In avanti Park Chuyoung è l’unica punta di ruolo della Nazionale. Della sua convocazione si è discusso parecchio in quanto in questa stagione Park non ha mai giocato: alla fine il C.t. ha deciso di convocarlo perchè in quel ruolo non possiede alternative.
Ecco la lista dei convocati del C.t. Hong Myung-Bo
Portieri: Jung Sungryong (Suwon Bluewings), Kim Seunggyu (Ulsan Hyundai), Lee Bumyoung (Busan IPark)
Difensori: Hong Jeongho (Augsburg/Germany), Hwang Seoho (Sanfrecce Hiroshima/Japan), Kim Changsoo (Kashiwa Reysol/Japan), Kim Jinsoo (Albirex Niigata/Japan), Kim Younggwon (Guangzhou Evergrande/China PR), Kwak Taehwi (Al Hilal/Saudi Arabia), Lee Yong (Ulsan Hyundai), Yun Sukyoung (Queens Park Rangers/England)
Centrocampisti: Ha Daesung (Beijing Guoan/China PR), Han Kookyoung (Kashiwa Reysol/Japan), Ji Dongwon (Augsburg/Germany), Ki Sungyueng (Sunderland/England), Kim Bokyung (Cardiff City/England), Lee Chungyong (Bolton Wanderers/England), Park Jongwoo (Guangzhou R&F/China PR), Son Heungmin (Bayer Leverkusen/Germany)
Attaccanti: Kim Shinwook (Ulsan Hyundai), Koo Jacheol (Mainz/Germany), Lee Keunho (Sangju Sangmu), Park Chuyoung (Watford/England).
ALGERIA:
L’Algeria partecipa per la seconda volta consecutiva ai Mondiali ed ancora una volta, in Brasile, sarà l’unica rappresentante dell’Africa Meridionale. Qualificazione ottenuta in extremis e non senza soffrire; dopo aver dominato il gruppo H con 15 punti contro Mali, Benin e Ruanda, le Volpi del deserto hanno ottenuto il pass soltanto nel match di ritorno dello spareggio contro il Burkina Faso. Solitamente schierata con il 4-2-3-1 l’Algeria può vantare diversi elementi di ottima qualità e prospettiva.
Curriculum da giramondo per il C.t. bosniaco Vahid Hilihodzic che, dopo aver indossato le casacche di Nantes e Paris Saint Germain da calciatore, torna a Parigi da allenatore, dopo aver guidato anche Lilla e Rennes. Nel 2008 viene ingaggiato dalla Costa d’Avorio, ma viene esonerato due anni dopo la mancata vittoria della Coppa d’Africa del 2010.
Il portiere sarà Mohamed Zemmamouche oltre a lui Cedric Si Mohamed e Rais Mbolhi. In difesa Essaid Belkalemè un centrale molto bravo nel gioco aereo ma lento, Madjid Bougherra vanta una partecipazione decennale in nazionale, Carl Medjan e Faouzi Ghoulam è sbarcato nel campionato italiano a fine gennaio: nasce come esterno alto, quindi abbassa il proprio raggio d’azione specializzandosi nel ruolo di terzino sinistro caratterizzando comunque una buona vena offensiva, gran corsa, resistenza e un ottimo piede mancino.
A centrocampo Medhi Lacen, Mehdi Mostefa, Saphir Taider è reduce dalla cocente delusione della retrocessione con il suo club di appartenenza cioè il Bologna; jolly di centrocampo, è dotato di personalità e agonismo. Sofiane Feghouli nel 2011 ha avuto il via libera dalla Federazione Algerina ha annunciato che la Fifa ha ufficialmente accettato la richiesta del giocatore di passare sotto il controllo della Federazione algerina invece di quella francese: il calciatore fino al 2011 ha dato precedenza alla Francia.
In attacco Hilal Soudani e Islam Sulimani non garantiscono una alta media realizzativa e non sono una coppia enormemente affiatata: l’attacco arriva al Mondiale con molti dubbi.
Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Vahid Hilihodzic:
Portieri: Mohamed Zemmamouche (USM Alger), Rais Mbolhi (Cska Sofia), Cedric Si Mohamed (CS Constantine).
Difensori: Carl Medjani (Valenciennes), Aissa Mandi (Reims), Madjid Bougherra (Lekhwiya), Faouzi Ghoulam (Napoli), Rafik Halliche (Academica Coimbra), Essaid Belkalem (Watford), Liassine Cadamuro (Maiorca), Djamel Mesbah (Livorno).
Centrocampisti: Sofiane Feghouli (Valencia), Saphir Taider (Inter), Adlene Guedioura (Crystal Palace), Mehdi Mostefa (Ajaccio), Medhi Lacen (Getafe), Abdelmoumen Djabou (Club Africain), Foued Kadir (Rennes), Yacine Brahimi (Granada), Nabil Bentaleb (Tottenham).
Attaccanti: Islam Sulimani (Sporting Lisbona), Hilal Soudani (Dinamo Zagabria), Rafik Djebbour (Nottingham Forest).
Tutti i gironi di Brasile 2014:
Girone A
Girone B
Girone C
Girone D
Girone E
Girone F
Girone G
Girone H
Nei Campionati del Mondo di calcio 2014 il gruppo E sarà composto da Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras.
Questo sarà il terzo mondiale consecutivo al quale parteciperà la squadra allenata dal tecnico Ottmar Hitzfeld, il quale al termine dell’avventura in Brasile lascierà, come già ampiamente annunciato. La nazionale elvetica potrebbe ricoprire in Sudamerica un ruolo di outsider: negli ultimi anni gli elvetici sono cresciuti tanto e vantano una rosa solida che può far male a chiunque. L’obiettivo è il superamento del turno e la qualificazione agli ottavi di finale.
SVIZZERA
A guidare la nazionale Svizzera a Brasile 2014 c’è dal 2008 c’è Ottmar Hitzfeld. Il tecnico tedesco, con 19 trofei nella propria bacheca, è l’allenatore tedesco più vincente della storia; guida una nazionale di ottima tecnica, solida in difesa ma al quale manca l’uomo gol per eccellenza.
La porta sarà difesa dall’estremo difensore del Wolfsburg Diego Benaglio. Insieme a lui le alternative Roman Bürki e Yann Sommer.
La difesa ha il suo motorino instancabile nel terzino della Juventus Stephan Lichtsteiner, inesauribile cursore della fascia destra; in mezzo Johan Djourou e Steve von Bergen jolly difensivo: nello scacchiere a tre può giocare in ogni posizione; Ricardo Rodriguez difensore del Wolfsburg da ossevare: ha esordito in nazionale maggiore prima ancora di vestire la maglia dell’Under 21.
A centrocampo Tranquillo Barnetta sarà il totem in spogliatoio: può essere utilizzato come esterno sinistro o destro di centrocampo e come centrocampista offensivo. I tre centrocampisti del Napoli sono quelli che nella rosa possideono le migliori qualità; a Gökhan Inler saranno affidate le chiavi del centrocampo elvetico con Valon Behrami il quale fa della duttilità e dell’imprevedibilità le sue armi migliori. Il napoletano Blerim Dzemaili è un centrocampista di interdizione che, grazie all’ottimo tiro, è anche bravo in fase offensiva.
In avanti da osservare attentamente Granit Xhaka, classe 1992, vincitore del Mondiale under 17 e Xherdan Shaqiri: esterno di destra dotato di grande velocità, dribbling e ottime qualità balistiche: può essere impiegato in vari ruoli della fascia destra, anche se il meglio lo si ottiene schierandolo da trequartista; abile anche nei calci piazzati ha all’attivo una ottima media realizzativa. Hitzfeld chiede al centravanti della Real Sociedad Haris Seferovic i gol: prima punta dal grande fisico, dotato di buona tecnica, forte nel gioco aereo e con l’istinto del gol.
Ecco la lista dei convocati:
Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Roman Bürki (Grasshopper), Yann Sommer (Basilea)
Difensori: Johan Djourou (Amburgo), Michael Lang (Grasshopper), Stephan Lichtsteiner (Juventus), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), Fabian Schär (Basilea), Philippe Senderos (Valencia), Steve von Bergen (Young Boys), Reto Ziegler (Sassuolo)
Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Eintracht Francoforte), Valon Behrami (Napoli), Josip Drmic (Norimberga), Blerim Dzemaili (Napoli), Gelson Fernandes (Friburgo), Mario Gavranovic (Zurigo), Gökhan Inler (Napoli), Admir Mehmedi (Friburgo)
Attaccanti: Haris Seferovic (Real Sociedad San Sebastian), Xherdan Shaqiri (Bayern Monaco), Valentin Stocker (Basilea), Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)
Riserve: Portiere: Marwin Hitz (Augusta). Difensori: Timm Klose (Wolfsburg), Silvan Widmer (Udinese). Centrocampisti e attaccanti: Eren Derdiyok (Bayer Leverkusen), Fabian Frei (Basilea), Pajtim Kasami (Fulham), Pirmin Schwegler (Eintracht Francoforte)
FRANCIA
La Francia è arrivata seconda nel suo girone di qualificazione ai Mondiali dietro alla Spagna e hanno ottenuto il pass per i Mondiali superando nel doppio spareggio l’Ucraina. Questa sarà la quindicesima partecipazione alla fase finale di un Mondiale.
Didier Deschamps arriva al suo primo Mondiale da allenatore non con un ambiente tranquillo. Ha fatto molto discutere la scelta del C.T. di non convocare Samir Nasri reduce dalla vittoria in Premier League con il Manchester City: “motivi disciplinari e per la salute del gruppo” queste sono state le motivazioni che il C.t. ha rilasciato alla stampa. Sarà il campo, come sempre, l’arbitro supremo a dire se la scelta di Deschamps sarà fruttuosa oppure no.
In porta il titolare sarà Hugo Lloris, aggregati a lui Steve Mandanda e Mickaël Landreau.
In difesa l’esperienza di Patrice Evra, il centrale del Liverpool Mamadou Sakho è dotato di grande forza fisica, bravo nel gioco aereo lo rendono uno dei difensori più forti della sua età. Occhio al centrale del Real Madrid Raphaël Varane il quale non ha trovato molto spazio nel suo club causa difensori più blasonati, ma che in questo Mondiale può farsi valere dato i suoi 1.91 cm che lo rendono possente fisicamente. Reduce da una buona stagione nelle fila del Newcastle Mathieu Debuchy il quale ha iniziato la sua carriera nel ruolo di centrale di centrocampo e anche di regista davanti alla difesa. Col tempo è stato portato al ruolo di terzino destro che tuttora ricopre nel suo club. Sulla fascia destra la spinta i cross e la propensione offensiva di Bacary Sagna.
A centrocampo ci si aspetta la definitiva consacrazione di Paul Pogba reduce da una stagione fantastica con la maglia della Juventus, sarà lui il valore aggiunto di Deschamps nel centrocampo francese. Cabaye in questa stagione ha giocato poco nel Psg causa troppa concorrenza in mezzo, ma nel Mondiale troverà le motivazioni per rendersi protagonista. Mathieu Valbuena ha disputato una buona stagione nelle fila del Olympique Marsiglia.
In attacco i pezzi pregiati si chiamano Karim Benzema e Franck Ribéry: il primo fresco campione d’Europa con il Real Madrid è una prima punta che può essere impiegato anche da secondo terminale offensivo o da esterno nel tridente; possiede una pregevole tecnica di base, grandi doti nel controllo di palla, nel tiro e ottimo colpo di testa. Olivier Giroud ha realizzato poche reti nella sua stagione con la maglia dell’Arsenal ma ha qualità indiscusse.
Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Didier Deschamps:
PORTIERI: Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Marsiglia), Mickaël Landreau (Bastia)
DIFENSORI: Raphaël Varane (Real Madrid), Mamadou Sakho (Liverpool), Mathieu Debuchy (Newcastle), Laurent Koscielny (Arsenal), Lucas Digne (Psg), Eliaquim Mangala (Porto), Bacary Sagna (Arsenal), Patrice Evra (Manchester United)
CENTROCAMPISTI: Yohan Cabaye (Psg), Paul Pogba (Juventus), Blaise Matuidi (Psg), Moussa Sissoko (Newcastle), Clément Grenier (Lione), Rio Mavuba (Lilla), Mathieu Valbuena (Marsiglia)
ATTACCANTI: Karim Benzema (Real Madrid), Franck Ribéry (Bayern Monaco), Antoine Griezmann (Real Sociedad), Olivier Giroud (Arsenal), Loïc Rémy (Newcastle)
ECUADOR
L’Ecuador partirà per il Brasile con piche speranze di ottenere buoni risultati, squadra composta da molti giocatori che militano in Sudamerica non possiede in rosa giocatori di livello mondiale. Si presenta dopo la mancata partecipazione del 2010
La nazionale è guidata da Reinaldo Rueda tra le mura amiche non ha conosciuto la sconfitta lungo tutto il percorso di qualificazione: solo l’Argentina di Leo Messi è passata indenne riuscendo a strappare un pareggio. Più complicato il cammino esterno segnato da diverse sconfitte ma anche un fondamentale pareggio strappato a Montevideo in casa dell’Uruguay: quella partita ha permesso di chiudere il girone al quarto posto. Rueda è commissario tecnico dal 2010.
In porta ci sarà Alexander Dominguez con lui riserve Maximo Banguera e Adrian Bone.
La linea difensiva prevede Juan Carlos Paredes, Jorge Guagua, Frickson Erazo, Walter Ayovì dovrebbero essere i quattro titolari.
A centrocampo di maggior talento è Luis Antonio Valencia, l’ala del Manchester United si è messo il luce negli anni in Prenier League per la sua velocità e i suoi dribbling: il punto di riferimento sarà lui. In mediana la presenza di rilievo sarà rappresentata da Cristhian Noboa il quale unisce quantità e qualità: i recenti campionati russi disputati hanno dato al centrocampista la necessaria caratura internazionale.
In attacco Jefferson Montero è una punta esterna, largo a sinistra, con licenza di offendere oggi si ritrova in Messico nel Monarcas Morelia, ma anche lui ha trascorso buona parte della sua vita calcistica nel campionato spagnolo. Felipe Caicedo attualmente all’Al Jazira cerca il rilancio.
Portieri: Maximo Banguera (Barcellona, Ecuador), Alexander Dominguez (LDU), Adrian Bone (El Nacional).
Difensori: Jorge Guagua, Gabriel Achilier e Oscar Baguì (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcellona, Ecuador), Frickson Erazo (Flamengo), Walter Ayovì (Pachuca) e Cristian Ramirez (Fortuna Dusseldorf).
Centrocampisti: Pedro Quinonez (Emelec), Luis Fernando Saritama (Barcelona, Ecuador), Carlos Gruezo (Stoccarda), Antonio Valencia (Manchester United), Segundo Castillo (Al Hilal), Cristhian Noboa (Dinamo Mosca) e Renato Ibarra (Vitesse).
Attaccanti: Armando Wila (Universidad Catolica), Jefferson Montero (Morelia), Jaime Ayovì (Tijuana), Fidel Martínez (Tijuana), Enner Valencia (Pachuca), Joao Rojas (Cruz Azul) e Felipe Caicedo (Al Jazira).
HONDURAS
Sulla carta l’Honduras è una squadra con la rosa meno forte nella competizione. Terza qualificazione al Mondiale nella sua storia; nelle due precedenti edizioni giocate si sudamericani si sono fermati entrambe le volte al primo turno: in totale nella sua storia Mondiale l”Honduras vanta tre pareggi e tre sconfitte. Nel corso delle qualificazioni Mondiali della zona Concacaf l’Honduras è arrivata terza ed ha anche ben figurato nelle gare più importanti contro Stati Uniti e Messico.
In panchina la nazionale è guidata dal colombiano Luis Fernando Suarez il quale è C.t dal 2011 quando subentrà al messicano Juan de Dios Castilo. La sua avventura può ritenersi positiva dopo avere portato la nazionale al Mondiale brasiliano, senza scordarsi gli ottimi risultati della Gold Cup 2011 quando usci ai supplementari contro il Messico e nell’edizione successiva del 2013 quando usci in semifinale per mano degli Usa.
Noel Valladares sarà chiamato a difendere la porta della nazionale. In alternativa Donis Escober e Luis Lopez Fernandez.
Il reparto arretrato avrà Brayan Beckeles come terzino destro, dall’altro lato una delle stelle della nazionale ovvero Emilio Izaguirre. In mezzo ci saranno Maynor Figueroa, centrale dell’Hull City e Victor Bernardez.
In mediana ci sarà Wilson Palacios, il mediano dello Stoke City fungerà da diga, con lui opereranno Luis Garrido e Roger Espinoza. Ma gli occhi di tutti gli osservatori saranno su Andy Najar, giovane classe 1993 che milita nell’Anderlecht: in Belgio gli è stata affidata la fascia destra. Veloce e brevilineo, ottimo dribbling ma anche senso tattico, dotato di una grande visione di gioco. Oscard Boniek possiede le qualità giuste per poter sfruttare il contropiede: la tattica impiegata dovrebbe essere quella del catenaccio con ripartenze.
Nonostante ci sia molta fiducia intorno a lui da parte dei tifosi Jerry Bengston non è un attaccante di livello, essendo un vero e proprio panchinaro nel New England.
Ecco la lista dei convocati del C.t. Luis Fernando Suarez:
Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana)
Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Arnold Peralta (Rangers), Emilio Izaguirre (Celtic), Oscar Garcia (Houston Dinamo), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Sergio Mendoza (Usac)
Centrocampisti: Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Juan Montes (Motagua), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids)
Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)
Tutti i gironi di Brasile 2014:
Girone A
Girone B
Girone C
Girone D
Girone E
Girone F
Girone G
Girone H
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La seconda invece sarà dedicata al mondiale di Germania 2006 per rivivere a pieno tutte le emozioni del successo degli uomini di Marcello Lippi, conoscere tutti i protagonisti in versione figurina e anche tutti i risultati delle gare disputatesi in terra tedesca. Questa seconda uscita conterrà anche un regalo, una vera chicca per super tifosi e collezionisti, stiamo parlando di “ITALIA CAMPIONE DEL MONDO 2006″, l’album celebrativo con tutti i campioni azzurri che hanno compiuto quella storica impresa.
Grazie alla terza uscita anche chi non era ancora nato nel 1990, o era troppo piccolo per ricordare, potrà rivivere le notti magiche del mondiale di Italia 90 dove gli azzurri trascinati da Baggio e Schillaci fecero sognare un’intera nazione nonostante il successo finale fu della Germania. Anche questa uscita conterrà un bel regalo per gli appassionati, l’imperdibile “SUPERALBUM”, la raccolta di figurine realizzata da Gazzetta e Panini in cui rivivere la storia degli azzurri ai mondiali.
Si proseguirà poi con Messico 70, il mondiale di Italia-Germania 4-3 e del terzo mondiale del Brasile di Pelè. Poi sarà il turno in successione di Germania 74 e Argentina 78 dove brillò l’Olanda del calcio totale e della stella Cruyff ma che vide il successo delle nazionali padroni di casa.
L’uscita seguente sarà Messico 86 con la vittoria dell’Argentina del Pibe de Oro Maradona, seguirà Usa 94 con la maledizione azzurra dagli undici metri ed il 4° trionfo del Brasile.
Sarà poi il turno di Francia 98 con il trionfo dei galletti di Zinedine Zidane sul Brasile di un Ronaldo che non stava bene per il famoso malore prefinale, verdeoro che si rifaranno nell’edizione successiva in Korea e Giappone quando diventeranno Pentacampeon.
Sarà poi il turno del mondiale del Sudafrica di 4 anni fa con la delusione azzurra e il primo successo delle Furie Rosse della Spagna.
La raccolta continua con i primi due mondiali della storia, Uruguay 30 e Italia 34, con i successi delle compagini di casa, raccolti in un unico volume così come le uscite successive che saranno Francia 38, bis degli azzurri e Brasile 50 con la vittoria dell’Uruguay con il “Maracanazo” ovvero la tragedia sportiva dei brasiliani che persero in casa un mondiale già convinti di averlo vinto, nella 13° uscita, poi Svizzera 54 con il successo della Germania Ovest, e Svezia 58 con la prima apparizione del giovane Pelè, per proseguire con Cile 62, ancora Brasile vincitore, ed Inghilterra 66 con l’unico successo storico degli inglesi con il gol fantasma in finale sui tedeschi.
La penultima uscita ci racconterà il mondiale brasiliano che stiamo per andare a vivere e per finire la raccolta si concluderà con l’indice nella 17° ed ultima uscita.
Una raccolta di volumi preziosa da collezionare, sfogliare e custodire con cura, per avere sempre sotto mano, nella libreria di casa, tutti i mondiali della storia del calcio.
Campionato del Mondo di calcio 2014: il gruppo C è composto da Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia.
Raramente la Colombia era arrivata ad una fase finale di un Mondiale con una squadra cosi forte. In attesa di sapere se Radamel Falcao riuscirà a recuperare la squadra di José Néstor Pekerman ha tante certezze e molta voglia di stupire. L’obiettivo dei colombiani è riuscire a mgliorare il risultato del 1990. La squadra è considerata come una delle sorprese sudamericane del Mondiale.
La rosa a disposizione di Pekerman è un mix di qualità e di esperienza con giovani di talento già protagonisti nei principali campionati europei. La porta sarà difesa dal venticinquenne David Ospina Ramírez del Nizza con Faryd Camilo Mondragón, 43 anni a giugno, e Camilo Vargas come alternative.
Il reparto arretrato rappresenta un’incognita dove come centrali ci sono il capitano Mario Yepes e Luis Amaranto Perea i quali sono avanti con gli anni. L’alternativa si chiama Christian Zapata il quale viene da una stagione con più basi che alti nel Milan. Juan Camilo Zúñiga e Pablo Estifer Armero saranno i due esterni ma anche loro sono delle incognite visti gli importanti infortuni subiti nel corso della stagione. Da tenere molto in considerazione Santiago Arias Naranjo il quale ha preso parte al Mondiale under 20.
Il centrocampo colombiano è composto molti giocatori militanti nei campionati Europei: il talento di James David Rodríguez: mancino dotato di buona tecnica individuale, preferisce giocare a destra per accentrare e battere a rete, buna rapidità e capacità nell’uno contro uno. Juan Fernando Quintero, il centrocampista del Porto è dotato di intelligenza tattica e ottima visione di gioco, può ricoprire vari ruoli a centrocampo tra cui la mezzapunta e il trequartista: la sua posizione preferita è davanti alla difesa. Arriva dopo un grande stagione nella Fiorentina Juan Guillermo Cuadrado: può giocare in tutte le posizioni della fascia destra, le sue migliori caratteristiche sono velocità e dribbling; è atteso molto al banco di prova di un Mondiale. In patria si attendono molto da Alexander Mejía Sabalsa centrocampista dell’Atlético Nacional è un mediano che può essere schierato anche come centrale o come esterno destro.
In attacco la stella è sicuramente Radamel Falcao, la punta del Monaco vuole esserci ma l’alternativa principale Carlos Bacca scalpita dopo una ottima stagione al Siviglia. Da seguire anche Téofilo Antonio Gutiérrez attaccante del River Plate. Cosi come Luis Fernando Muriel considerato uno dei giocani più promettenti del calcio mondiale, attaccante ambidestro dotato di tanta velocità e di ottimo dribbling. Quest’anno nell’Udinese è stato anche impiegato come trequartista.
Ecco la lista dei convocati di José Néstor Pekerman:
Portieri: Ospina (Nizza), Mondragon (Dep. Cali), Vargas (Santa Fe)
Difensori: Zúñiga (Napoli), Yepes (Atalanta), Perea (Cruz Azul), Zapata (Milan), Armero (West Ham), Arias (PSV), Valdés (San Lorenzo), Mosquera (América), Balanta (River Plate)
Centrocampisti: Aguilar (Tolosa), Sánchez (Elche), Valencia (Fluminense), Ramírez (Morelia), Guarín (Inter), Cuadrado (Fiorentina), Rodríguez (Monaco), Torres (Al Shabab), Soto (Mainz), Quintero (Porto), Mejia (Nacional)
Attaccanti: Ibarbo (Cagliari), Ramos (Herta Berlino), Muriel (Udinese), Falcao (Monaco), Gutierrez (River Plate), Bacca (Siviglia), Martinez (Porto).
La vittoria ottenuta in Coppa d’Asia nel 2011 fa sperare in un Giappone che riesca a dimostrare continuità e solidità nel contesto di un Mondiale.
Il processo di maturazione del calcio giapponese trova in Alberto Zaccheroni il principale protagonista, a suon di risultati, in attesa di un ultimo e definitivo salto di qualità prima dell’addio previsto dopo il Mondiale. Dal 2010 l’ex tecnico di Udinese, Milan, Inter e Juventus è riuscito a conquistare la Coppa d’Asia nel 2011 e la conseguente qualificazione alla Confederation Cup. Gli anni passati alla guida della nazionale hanno permesso al C.t. di forgiare il gruppo dal punto di vista della coesione e dell’impronta tattica in vista del Mondiale. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico, sarà una delle certezze per una nazionale che farà della dinamicità e della compattezza i suoi punti di forza.
In porta ci sarà Kawashima, estremo difensore dello Standard Liegi. Con lui Shusaku Nishikawa e Shuichi Gonda.
In difesa attenzione a tre giocatori che militano in Bundesliga: Hiroki Sakai, Gotoku Sakai e Atsuto Uchida: quest’ulitmo milita nello Schalke 04 ed ormai è una sicurezza dulla fascia destra. Giocatore importante il terzino dell’Inter Yuto Nagatomo.
A centrocampo le operazioni saranno comandate da Yasuhito Endo 34enne regista con ottimi tempi di gioco il quale non ha mia uscito dal Giappone per misurarsi con il campionato europeo. Altro veterano Makoto Hasebe con un’esperienza di sei stagioni in Bundesliga.
Nel reparto offensivo la stella è il milanista Keisuke Honda, l’esperienza sul terreno di gioco è stata inconsistente ma in Brasile il ruolo di Honda sarà quello di trascinare i suoi senza possibilità di appello; la maglia della nazionale sembra offrirgli effetti terapeutici e l’appuntamento mondiale sembra una prova da non fallire. Altro punto di forza è rappresentato da Shinji Kagawa reduce da una stagione non convincente al Manchester United. Si è messo in luce durante la nella Confederation Cup l’attaccante del Mainz Shinji Okazaki, in questa stagione ha realizzato 15 gol. Anche Yochiro Kakitani che potrebbe rivelarsi una delle sorprese nel reparto offensivo: è possibile che il Mondiale si per lui l’ultimo passaggio prima del salto nel calcio europeo.
Ecco i convocati di Alberto Zaccheroni:
Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo)
Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka)
Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)
La nazionale della Costa d’Avorio si è qualificata ai Mondiale per la terza volta consecutiva. Ha dominato il proprio girone di qualificazione e ha vinto il proprio spareggio con il Senegal. E’ una buona squadra con quattro giocatori sopra la media e un contorno di buon giocatori.
Dal maggio 2012 la nazionale è guidata da Sabri Lamouchi ex giocatore francese. Prima dell’incarico attuale non aveva mai avuto esperienze da allenatore; da quando allena la nazionale la Costa d’Avorio ha ottenuto solo due sconfitte in due anni.
Il portiere titolare sarà Boubacar Barry.
In difesa il pilastro si chiama Kolo Tourè, centrale nel Liverpool; in questa stagione non è stato impiegato con continuità, ha giocato soltanto 20 partite e, non tutte per intero, ma è considerato uno dei difensori con più esperienza nel campionato inglese. Insieme a lui Sol Bamba. Serge Aurier è un esterno da osservare molto bene: è un terzino destro a tutto campo che sa fare bene entrambi le fasi, può fare l’esterno di sinistra e anche il difensore centrale. Il grande escluso è Emmanuel Ebouè, del Galatasaray.
Il centrocampo può avvalersi dell’esperienza di Yaya Tourè: il centrocampista del Manchester City è sicuramente uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello mondiale. Al talento e alla tecnica unisce notevole resistenza e forza fisica. Chieck Tiote, centrocampista del Newcastle, è anch’esso un giocatore dalla notevole esperienza maturata nella nazionale.
In attacco è rappresentata da Didier Drogba il quale a 36 anni è uno dei giocatori più esperti di tutto il calcio a livello europeo. I suoi punti di forza sono sempre stati la concretezza sotto porta e la forza fisica. Gervinho ha saputo rendersi utilissimo nella stagione attuale con la maglia della Roma, sicuramente uno dei protagonisti della competizione mondiale: gioca principalmente da attaccante esterno, eccelle nello scatto e nel dribbling, con rapidi cambi di direzione. Salomon Kalou, giocatore del Lille, è un attaccante che gioca molto come esterno d’attacco ma che, all’occorrenza, può fare anche l’esterno di centrocampo.
Ecco la lista dei convocati del C.t. Sabri Lamouchi
Portieri: Boubacar Barry (Lokeren), Badra Ali Sangare (ASEC Mimosas), Mande Sayouba (Stabaek), Sylvain Gbohouo (San-Pedro)
Difensori: Serge Aurier (Tolosa), Sol Bamba (Trabzonspor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte), Artur Boka (Stoccarda), Didier Zokora e Kolo Tourè (Liverpool), Dja Djedjè (Marsiglia), Ousmane Viera (Rizespor), Akpa-Akpro (Tolosa), Angoua (Valenciennes)
Centrocampisti: Yaya Tourè (Manchester City), Serey Die (Basilea), Chieck Tiote (Newcastle), Ismael Diomande (Saint-Etienne), Romaric (Bastia), Didier Ya Konan (Hannover).
Attaccanti: Didier Drogba (Galatasaray), Giovanni Sio (Basilea), Lacina Traorè (Monaco), Wilfried Bony (Swansea), Seydou Doumbia e Salomon Kalou (Lille), Gervinho (Roma), Max Gradel (Saint-Etienne)
La nazionale greca ha ottenuto il pass per accedere alla fase finale del Mondiale attraverso gli spareggi di novembre che hanno visto trionfare i greci ai danni della Romania. In uno dei gironi più equilibrati del Mondiale l’obiettivo è quello di passare il turno e, magari, raggiungere gli ottavi per stabilire un nuovo record storico nella competizione.
La nazionale è guidata dal C.t. portoghese Fernando Santos: il decano portoghese del calcio greco, alla guida della nazionale dal 2010 ha trascorso tutta la sua carriera tra la sua patria e quella adottiva come allenatore del Porto.
La porta sarà difesa da Panaglotis Glykos con l’ex romanista Alexandros Tzorvas come riserva.
Il pilastro della difesa è il centrale del Borussia Dortmund Sokratis Papastathopoulos il quale nella formaizone tedesca ha trovato la sua completa maturazione. Vasilis Torosidis ha disputato un buon campionato nella Roma. Ildifensore Kostas Manolas è un difensore centrale forte fisicamente e con buona tecnica ed José Holebas è un giocatore mancino, il suo ruolo naturale è il terzino di fascia sinistra ma ppuò svariare per tutta la fascia sinistra ed all’occorenza può essere impiegato come ala.
A centrocampo la squadra non può fare a meno dell’esperienza di Giorgios Karagounis, uno dei superstiti dell’Europeo vinto nel 2004, ed a quella di Kostas Katsouranis. Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone sono reduci dalla brutta stagione passata in quel Bologna culminata con la retrocessione ma si il Mondiale sa rigenerare queste brutte ferite. Kostas Fortounis è il più giovane giocatore presente in Brasile: classe 1992 in forza al Kaiserslautern, è finito nel mirino dei grandi club europei, mediano e all’occorrenza anche esterno destra è un giocatore che potrebbe spiccare il volo in questa competizione.
Tutto l’ambiente è convinto che quello brasiliano può essere il mondiale di Kostas Mitroglou, il centravanti dei Fulham è dotato di una notevole forza fisica, ottimo nei colpi di testa e dotato di un ottimo senso del gol. Insieme a lui Giorgios Samaras. Gli altri attaccanti in rosa sembrano di livello inferiore rispetto ai primi due.
Ecco la lista dei convocati del C.t. Fernando Santos:
Portieri: Alexandros Tzorvas (Apollon Smyrnis), Michalis Sifakis (Atromitos), Orestis Karnezis (Granada), Panaglotis Glykos (PAOK) e Stefanos Kapino (Panathinaikos);
Difensori: Avraam Papadopoulos, Dimitris Siovas, Giannis Maniatis, Jose Holebas e Kostas Manolas (Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante) e Vasilis Torosidis (Roma).
Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgios Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Sotiris Ninis (PAOK), Giannis Fetfazidis (Genoa), Kostas Fortounis (Kaiserslautern), Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone (Bologna).
Attaccanti: Dimitris Papadopoulos (Atromitos), Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Kostas Mitroglou (Fulham) e Theofanis Gekas (Konyaspor).
Tutti i gironi di Brasile 2014:
Girone A
Girone B
Girone C
Girone D
Girone E
Girone F
Girone G
Girone H
Se diciamo Mondiali oppure Europei la prima nazionale a cui pensiamo è la Spagna. La nazionale iberica è ormai da anni tra i primi posti di queste competizioni; si presenta tra le grandi favorite, anche se nelle percentuali è stata scavalcata dal Brasile che nella Conferation Cup ha dimostrato di poter battere i campioni del Mondo. Dopo avervi presentato il girone A di Brasile 2014 passiamo ad illustrare il girone B con Spagna, Olanda, Cile e Australia.
SPAGNA:
Vicente del Bosque González cercherà di eguagliare Vittorio Pozzo il quale è riuscito a vincere due mondiali consecutivi. L’ex allenatore del Real Madrid ha un curriculum di tutto rispetto: un Mondiale vinto, un Europeo vinto, un argento alla Confederation Cup. E’ grazie a lui se la Spagna è tornata ad essere una nazionale dominante.
In settimana è arrivata la prima tegola nel ritiro spagnolo: si è infortunato il centrocampista del Bayern Monaco Thiago Alcántara do Nascimento il quale nell’ultimo suo allenamento ha riportato la rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio destro, già infortunato in inverno. L’ex centrocampista del Barcelona si era infortunato lo scorso 29 marzo durante la sfida tra Bayern Monaco e Hoffenheim, ma stava ultimando il suo recupero. Il C.t. dovrà cosi rinunciare al sostituto di Xavier Hernández Creus meglio noto come Xavi.
Colui che ha avuto il privilegio di alzare tutti questi trofei è il capitano Iker Casillas Fernández, oltre ad indossare la fascia ha all’attivo il record di presenze: 153, è nel giro della nazionale dal 2000. Sarà lui a difendere la porta spagnola. A causa del grave infortunio occorso a Víctor Valdés Arribas del Barcelona, Del Bosque ha convocato José Manuel Reina Páez e David de Gea Quintana.
La linea difensiva sarà a quattro e vedrà inpiegati: César Azpilicueta, Sergio Ramos, Gerard Piqué e Jordi Alba. Tenendo sempre in considerazione l’ottima stagione di Daniel Carvajal a Madrid.
A centrocampo agiranno Xavi e Andrés Iniesta, giocatori che non hanno bisogno di presentazioni mentre, come mediano, la maglia da titolare se la contenderanno Xabier Alonso e Sergio Busquets con il primo in vantaggio. In lista undici iniziale Francesc Fàbregas, giocatore che può giocare sia a centrocampo che in attacco. In rampa di lancio il centrocampista Atletico Madrid Jorge Resurrección Merodio, noto come Koke reduce da una grande stagione.
Nel tridente d’attacco agiranno Pedro Eliezer Rodríguez Ledesma, meglio noto come Pedro a destra, David Silva a sinistra e al centro Diego da Silva Costa con Fernando Torres riserva di lusso. Il centravanti dell’Atletico Madrid è stata la vera sorpresa a livello europeo nelle squadre di club; il brasiliano naturalizzato spagnolo è un centravanti dove il modulo 4-2-3-1 sembra metterlo a proprio agio. In alternativa la fisicità di Álvaro Negredo e di Fernando Javier Llorente possono sempre tornare utili.
Da tenere in particolare considerazione Alberto Moreno. Gioca come terzino o come esterno sinistro, è a detta di molti un eccelso terzino, tecnicamente valido, ambidestro ma predilige il tocco di sinistro; preciso nei passaggi, è un laterale moderno che sa coniugare entrambi le fasi di gioco, si muove molto bene palla al piede e possiede un ottimo tiro.
Ecco l’elenco dei convocati di Vicente Del Bosque:
Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), De Gea (Manchester United), Pepe Reina (Napoli).
Difensori: Alberto Moreno (Sevilla), Carvajal (Real Madrid), Sergio Ramos (Real Madrid), Gerard Pique (Barcellona), Cesar Azpilicueta (Chelsea), Jordi Alba (Barcellona), Raul Albiol (Napoli), Javi Martinez (Bayern Monaco), Juanfran (Atlético Madrid).
Centrocampisti: Xavi (Barcellona), Andres Iniesta (Barcellona), Sergio Busquets (Barcelona), Santi Cazorla (Arsenal), Xabi Alonso (Real Madrid), Koke (Atlético Madrid), Ander Iturraspe (Atlhletic Bilbao).
Attaccanti: Cesc Fabregas (Barcellona), David Villa (Atletico Madrid), David Silva (Manchester City), Pedro (Barcellona), Juan Mata (Chelsea), Jesus Navas (Manchester City), Fernando Torres (Chelsea) Diego Costa (Atletico Madrid), Fernando Llorente (Juventus), Álvaro Negredo (Manchester City).
OLANDA
Sembrava ormai vicina l’impresa ma al 116 minuto fu Iniesta a spegnere i sogni mondiali dell’Olanda siglando il definitivo 1-0. L’Olanda riparte da quella finale persa quattro anni fa contro i campioni del mondo della Spagna; in Brasile l’obiettivo sarà quello di dare seguito al mondiale sudafricano.
Alla giuda degli orange ci sarà Louis Van Gaal e un mix tra giovani talenti e senatori esperti potrebbe far volare definitivamente la Nazionale. Forse nessuno più di Louis Van Gaal sarebbe stato al momento il giusto timoniere: commissario tecnico nato ad Amsterdam il quale non ha nulla da dimostrare al calcio mondiale; Champions League, Coppa Uefa, campionati minori o maggiori per lui non fa differenza.
Tra i pali i dubbi nella testa di Van Gaal potrebbero essere risolti con l’impiego di Jasper Cillessen titolare dell’Ajax. A vantaggio di Tim Krul e Michel Vorm.
La linea di difesa comprende Daryl Janmaat appena ristabilito dall’infortunio subito alla caviglia nell’amichevole contro Ecuador. Reduce da un buon campionato con il Feyenoord il difensore centrale Bruno Martins Indi, mancino naturale, dotato di grande corsa e notevole tecnica: in nazionale è stato sempre impiegato come terzino sinistro. Il jolly difensivo è Daley Blind: può ricoprire tutti i ruoli della difesa ma giocare anche come mediano.
A centrocampo non sarà della comitiva il capitano Kevin Strootman il quale si è infortunato nella sfida di campionato Roma-Napoli. Ma potrà contare sull’esperienza di ,Wesley Benjamin Sneijder, di Rafael van der Vaart avendo un mastino come Nigel De Jong che davanti alla difesa sa essere un’ottima diga. Un giocatore da osservare molto attentamente è Jordy Clasie, centrocampista del Fayenoord dotato di ottima tecnica, le sue qualità sono il passaggio filtrante, i cross e i tackle in scivolata; per le sue doti è considerato l’erede naturale di Xavi.
In attacco le stelle sono Arjen Robben e Robin van Persie. Quest’ultimo sta facendo stare con il fiato sospeso Van Gaal a causa di un forte dolore al ginocchio. Huntelaar è sempre un attaccante di sicuro affidamento, una prima punta che non perde mai il fiuto del gol. Kuijt attaccante esperto, ora un pò defilato dal palcoscenico internazionale, ma sempre con un’esperienza da vendere e una duttilità che in circolazione non molti possiedono.
Ecco l’elenco dei convocati del C.t.Louis Van Gaal:
Portieri: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle United/ENG), Michel Vorm (Swansea City/ENG), Jeroen Zoet (PSV Eindhoven)
Difensori: Patrick van Aanholt (Vitesse Arnhem), Daley Blind (Ajax), Daryl Janmaat, Terence Kongolo, Bruno Martins Indi (all Feyenoord), Karim Rekik (PSV Eindhoven), Joël Veltman (Ajax), Paul Verhaegh (Augsburg/GER), Ron Vlaar (Aston Villa/ENG), Stefan De Vrij (Feyenoord)
Centrocampisti: Jordy Clasie (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich City/ENG), Jonathan De Guzman (Swansea City/ENG), Nigel de Jong (AC Milan/ITA), Wesley Sneijder (Galatasaray/TUR), Tonny Vilhena (Feyenoord), Rafael van der Vaart (Hamburg/GER), Georginio Wijnaldum (PSV Eindhoven)
Attaccanti: Jean-Paul Boëtius (Feyenoord), Memphis Depay (PSV Eindhoven), Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04/GER), Dirk Kuijt (Fenerbahce/TUR), Jeremain Lens (Dynamo Kiev/UKR), Robin van Persie (Manchester United/ENG), Arjen Robben (Bayern Munich/GER), Quincy Promes (FC Twente)
CILE:
Nel cammino del Cile i passaggi a vuoto e le cadute non sono di certo mancate. I cileni hanno rischiato di compromettere tutto definitivamente a novanta minuti dalla fine quando avanti per 3-0 in Colombia dopo mezz’ora di gioco, si sono fatti raggiungere sul 3-3, dovendo cosi giocarsi tutte le speranze nell’ultimo match casalingo contro l’Ecuador. La vittoria per 2-1 ha permesso agli uomini di Sampaoli di staccare il pass mondiale.
Jorge Luis Sampaoli Moya è un ex calciatore argentino; subentrato sulla panchina del Cile a dicembre 2012 ha conquistato la qualificazione con molte difficoltà. Per lui si tratta del primo Mondiale da tecnico.
In porta giocherà Claudio Bravo titolare della Real Sociedad.
In difesa ci sarà una conoscenza del calcio italiano e cioè Mauricio Isla. La difesa dovrebbe essere schierata a tre: Eugenio Mena, Gary Medel e Gonzalo Jara. Questo reparto è quello, di tutto l’assetto, che preoccupa maggiormente Sampaoli la quale potrebbe andare in difficoltà nel caso di mancata copertura da parte dei laterali.
Il centrocampo presenta la stella della nazionale Arturo Vidal: giocatore dal calcio totale, capace di disimpegnarsi egregiamente sia da centrale difensivo sia da trequartista. Da osservare anche gli altri interni del centrocampo a 5: Felipe Gutierrez e Marcelo Diaz.
In avanti l’altra stella della squadra Alexis Sanchez attaccante rapido e concreto cresciuto ulteriormente a Barcellona dopo essere esploso con la maglia dell’Udinese. Solida spalla sarà Eduardo Jesús Vargas Rojas, seconda punta resistente e dalla taglia compatta; tra le sue caratteristiche vi sono imprevedibilità e rapidità, abilità negli scatti e propensione al tiro.
Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Jorge Sampaoli:
Portieri: Claudio Bravo (Real Sociedad), Johnny Herrera (Universidad de Chile), Cristopher Toselli (Universidad Católica), Paulo Garces (O’Higgins)
Difensori: Gary Medel (Cardiff City), Gonzalo Jara (Nottingham Forest), Marcos Gonzalez (Union Espanola), Enzo Andia (Universidad Catolica), Jose Rojas (Universidad de Chile), Eugenio Mena (Santos), Mauricio Isla (Juventus)
Centrocampisti: Jorge Valdivia (Palmeiras), Felipe Gutierrez (Twente), Rodrigo Millar (Atlas), Jose Pedro Fuenzalida (Colo Colo), Pablo Hernandez (O’Higgins), Matias Fernandez (Fiorentina), Francisco Silva (Osasuna), Arturo Vidal (Juventus), Charles Aranguiz (Internacional), Marcelo Diaz (Basel), Carlos Carmona (Atalanta), Miiko Albornoz (Malmo)
Attaccanti: Alexis Sanchez (Barcelona), Esteban Paredes (Colo Colo), Eduardo Vargas (Valencia), Gustavo Canales (Union Espanola), Jean Beausejour (Wigan Athletic), Mauricio Pinilla (Cagliari), Fabian Orellana (Celta)
AUSTRALIA:
Continua la tradizione positiva di vedere l’Australia ai Mondiali impegnata per la terza volta consecutiva. I Socceroos sono una nazionale di tutto rispetto capace di giocarsela con qualsiasi avversario, grazie anche all’esperienza maturata negli ultimi anni che l’ha vista protagonista in più di un occasione pur non riuscendo ad impreziosire la propria bacheca.
L’Australia non ha avuto particolari problemi ad accedere la prima della classe alla fase finale. La selezione dell’ex commissario tecnico Holger Osieck ha chiuso con il secondo posto dietro al Giappone per staccare il pass per la massima competizione per nazioni. L’esonero di Holger Osieck è avvenuto nell’ottobre scorso a seguito delle sconfitte rimediate da Brasile e Francia per 6-0. Ora in panchina siede Ange Postecoglou: l’ingaggio di un C.t. australiano prometterà una maggiore attenzione al talento locale, ma preoccupa la mancanza di esperienza al di fuori dell’Oceania.
In difesa qualsiasi coppia centrale tra quelle ipotizzabili manca di esperienza internazionale; i punti cardine dovrebbero essere Wilkshire della Dinamo Mosca e Davidson dell’Heracles Almelo. Qualche polemica è stata suscitata dalla convocazione di Wright, uno dei calciatori del Preston North Est coinvolti nelle recenti indagini sulle scommesse.
A centrocampo il reparto presenta più qualità: il faro è il capitano Mile Jedinak, punto di forza del Crystal Palace: interno di centrocampo può giocare anche come mediano. Toccherà a Tim Cahill prendere in campo la squadra per cercare di collegare i reparti. Centrocampista offensivo ed all’occorrenza anche attaccante, è tornato a giocare nella MLS con i New York Red Bull dopo aver trascorso gran parte della carriera nelle fila dell’Everton. Con James Holland si tenterà di arginare la superiorità tecnica degli avversari in mezzo al campo.
Il punto di riferimento al centro dell’attacco dovrebbe essere Josh Kennedy, centravanti del Nagoya Grampus. Da valutare l’impatto di Adam Taggart, capocannoniere del campioanto locale con 16 gol. Riflettori puntati su Matthew Leckie e Oar.
Portieri: Mat Ryan (Club Brugge), Mitch Langerak (Borussia Dortmund), Eugene Galekovic (Adelaide United)
Difensori: Ivan Franjic (Brisbane Roar), Matthew Spiranovic (Western Sydney Wanderers), Curtis Good (Newcastle United/England), Bailey Wright (Preston North End), Jason Davidson (Heracles Almelo), Luke Wilkshire (Dynamo Moscow), Alex Wilkinson (Jeonbuk Motors), Ryan McGowan (Shandong Luneng)
Centrocampisti: Mile Jedinak (Crystal Palace), Mark Milligan (Melbourne Victory), James Holland (Austria Vienna), Massimo Luongo (Swindon Town), Adam Sarota (FC Utrecht), Oliver Bozanic (Luzern), Matt McKay (Brisbane Roar), Mark Bresciano (Al Gharafa), Josh Brillante (Newcastle Jets)
Attaccanti: Tim Cahill (New York Red Bulls), Josh Kennedy (Nagoya Grampus), Tom Rogic (Melbourne Victory), Dario Vidosic (Sion), Tommy Oar (FC Utrecht), James Troisi (Melbourne Victory), Ben Halloran (Fortuna Dusseldorf), Adam Taggart (Newcastle Jets), Matthew Leckie (FSV Frankfurt)
Tutti i gironi di Brasile 2014:
Girone A
Girone B
Girone C
Girone D
Girone E
Girone F
Girone G
Girone H
I Mondiali di calcio, Brasile 2014, avranno il loro esordio nel girone A. Il Brasile, nazionale ospitante, è alla ricerca del sesto titolo Mondiale ed ha il vantaggio svantaggio di giocare in casa. Il C.T. Scolari “nessun problema saremo campioni”. L’obiettivo per la squadra allenata da Luiz Felipe Scolari è solo uno vincere; anche una finale persa verrebbe vista come un fallimento. Proprio Scolari il quale ha permesso al Brasile di vincere il Mondiale per l’ultima volta nel 2002, e nel 2012 ha sostituito alla guida della squadra Mano Menezes è stato il C.T. del Portogallo per cinque anni.
BRASILE:
Nel 2010 nel mondiale disputato in Sudafrica il Brasile non ha entusiasmato; dopo essere riuscito a superare la fase a gironi con sette punti in tre partite, la nazionale ebbe la meglio agli ottavi contro il Cile ma venne sconfitta ai quarti di finale dall’Olanda con il risultato di 2-1.
Solo cinque giocatori della rosa attuale hanno partecipato al Mondiale sudafricano. Tra questi c’è Julio Cesar, un pilastro della nazionale brasiliana; dal 2004 ad oggi il portiere del Toronto è reduce da un paio di stagioni tutt’altro che positive ma, nonostante ciò, ha collezionato ben 78 presenze con la maglia del Brasile. Scolari si fida ciecamente dell’ex portiere dell’Inter.
Il punto di forza del Brasile è la difesa: i terzini Dani Alves e Marcelo sono tra i più forti in circolazione, il capitano Thiago Silva offre ampie garanzie cosi come David Luiz e il centrale del Bayern Monaco Dante.
Il centrocampo è un mix di potenza e di tecnica: Ramires del Chelsea, Fernandinho del Manchester City sono molto combattivi, mentre giocatori del calibro di Willian, Oscar e Paulinho offrono imprevedibilità e fantasia al reparto.Il primo è leggero molto agile e versatile; il secondo ha le sue doti migliori nella velocità e nel dribbling e il centrocampista del Tottenham da tenere in particolare considerazione è molto bravo a recuperare palloni in fase difensiva ma altrettanto veloce nelle ripartenze.
Il firmamento carioca ha l’incognita in attacco chiamata Neymar: giocatore bravo si, ma nel suo club costretto a rincorrere la fama di un argentino il quale fa più parlare di lui anche quando non gioca. Tutta una nazione chiede al centravanti di Mogi das Cruzes la definitiva consacrazione. Insieme al centravanti del Barcellona troviamo Hulk dello Zenit San Pietroburgo: giocatore forte fisicamente e dotato di un gran tiro di sinistro, Bernard dello Shakhtar Donetsk ed i fedelissimi del tecnico Jo facente parte dell’Atletico Mineiro e Fred della Fluminense.
Portieri: Júlio César (Toronto Fc), Victor (Atlético Mineiro), Jefferson (Botafogo)
Difensori: Daniel Alves (Barcelona), Maicon (Roma), Thiago Silva (Paris Saint-Germain), David Luiz (Chelsea), Marcelo (Real Madrid), Dante (Bayern Munich), Maxwell (Paris Saint-Germain), Henrique (Napoli)
Centrocampisti: Ramires (Chelsea), Oscar (Chelsea), Paulinho (Tottenham Hotspur), Hernanes (Inter), Luiz Gustavo (VfL Wolfsburg), Fernandinho (Manchester City), Willian (Chelsea)
Attaccanti: Fred (Fluminense), Neymar (Barcelona), Hulk (FC Zenit), Jô (Atlético Mineiro), Bernard (Shaktar Donetsk)
CROAZIA
La Croazia ha acciuffato la qualificazione agli spareggi; la nazionale possiede molti talenti ma la gestione è tumultuosa. A causa del rendimento altalenante offerto verso la strada per il Brasile, Igor Stimac è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato Niko Kovac. L’ex centrocampista croato fu determinante per la qualificazione della sua nazionale al Mondiale del 1988 ma non prese parte alla competizione a causa di un infortunio. Nonostante la sua brillante carriera da giocatore Kovac ha poca esperienza come tecnico: l’ex centrocampista del Bayern Monaco ha guidato l’under 21 croata per appena 5 partite prima di essere chiamato ad allenare la nazionale maggiore.
Kovac punta sull’esperienza di Stipe Pletikosa che, con molta probabilità sarà il portiere titolare ma non è da escludere l’utilizzo di Danijel Subašić reduce da un ottima stagione tra le fila del Monaco.
Il reparto arretrato è composto da giocatori molto esperti: il centrale del Soupthampton Dejan Lovren il quale ha disputato una buona stagione ed è anche andato a segno contro squadre importanti come Liverpool e Manchester United. Insieme, a far coppia centralmente, ci sarà Vedran Ćorluka mentre sugli esterni agiranno Ivan Strinić e il capitano Darijo Srna.
A centrocampo punto di forza è il capitano del Siviglia Ivan Rakitić fresco vincitore dell’Europa League: giocatore abile nel tiro dalla lunga distanza; non meno importante è Luka Modrić centrocampista centrale che può ricoprire anche il ruolo di esterno sinistro: le sue doti migliori sono l’ottima visione di gioco, la precisione nei passaggi e la qualità nel tiro. Oltre a loro il centrocampo può contare su Mateo Kovačić, Ivan Perišić.
Al centro dell’attacco l’ariete del Bayern Monaco Mario Mandžukić: tra le fila dei bavaresi l’attaccante ha gonfiato la rete 18 volte i 30 partite: attaccante che fa del fisico potente e del gioco aereo le sue armi principali. Con lui Ivica Olić il quale vanta due mondiali disputati nel 2002 e nel 2006. A completare il reparto offensivo ci saranno Nikica Jelavić e Eduardo Alves da Silva.
Ecco i convocati del C.T. Kovac:
Portieri: Stipe Pletikosa (Rostov), Danijel Subašić (Monaco), Oliver Zelenika (Lokomotiva)
Difensori: Darijo Srna (Šahtar), Dejan Lovren (Southampton), Vedran Ćorluka (Lokomotiv), Gordon Schildenfeld (Panathinaikos), Danijel Pranjić (Panathinaikos), Ivan Strinić (Dnipro), Domagoj Vida (Dinamo Kiev), Šime Vrsaljko (Genoa), Igor Bubnjić (Udinese)
Centrocampisti: Luka Modrić (Real Madrid), Ivan Rakitić (Siviglia), Niko Kranjčar (QPR), Ognjen Vukojević (Dinamo Kiev), Ivan Perišić (Wolfsburg), Mateo Kovačić (Inter), Milan Badelj (HSV), Ivo Iličević (HSV), Marcelo Brozović (Dinamo), Ivan Močinić (Rijeka), Mario Pašalić (Hajduk), Sammir (Getafe)
Attaccanti: Mario Mandžukić (Bayern Monaco), Ivica Olić (Wolfsburg), Eduardo Alves da Silva (Šahtar), Nikica Jelavić (Hull City), Ante Rebić (Fiorentina), Duje Čop (Dinamo)
MESSICO:
Quella ai Mondiali sudamericani sarà la quindicesima partecipazione per il Messico alla fase finale di un Mondiale. La qualificazione è stata raggiunta ai danni della Nuova Zelanda, nel doppio spareggio. Il miglior piazzamento ottenuto sono stati i quarti di finale nel 1970 e nel 1986 ma, nelle ultime cinque edizioni disputate, la nazionale messicana ha sempre raggiunto gli ottavi di finale.
Il commissario tecnico Miguel Herrera ha scelto nella rosa mondiale molti calciatori militanti nel campionato messicano e in quelli sudamericani con l’innesto di qualcuno militante nei campionati europei.
Uno di questi è colui che difenderà la porta cioè Francisco Guillermo Ochoa Magaña reduce da una buona stagione tra le fila dell’Ajaccio.
La difesa messicana non offre molte garanzie: l’ex centrale del Barcellona Rafael Márquez Álvarez ha perso lo smalto dei tempi migliori e potrebbe rappresentare un’incognita. Il terzino sinistro Josè Andrés Guardado Hernandez è più portato ad attaccare che a difendere mentre Diego Antonio Reyes Rosales ha tutte le carte in regola per essere una rivelazione: è considerato una delle migliori promesse del panorama mondiale ed è dotato di ottimo fisico e di buona tecnica.
Il centrocampo del Messico ha avuto una defezione pochi giorni fa: Juan Carlos Medina salterà la competizione a causa di un infortunio alla caviglia rimediato in allenamento che lo costringerà ad un’operazione chirurgica. Al suo posto è stato chiamato Miguel Ángel Ponce , 25 anni, in forza al Toluca. Tutti i centrocampisti a disposizione militano nel campionato messicano ad eccezione di Héctor Miguel Herrera López.
A guidare l’attacco la stella Javier Hernández Balcázar: attaccante rapido e ambidestro, non fortissimo fisicamente ma con grande fiuto del gol. Insieme a lui ci sarà Giovani Alex dos Santos Ramírez del Villareal: una seconda punta molto brava a svariare su tutto il fronte di attacco.
La vera sorpresa potrebbe essere Marco Fabian il trequartista si è distinto alle Olimpiadi di Londra 2012 realizzando dodici reti in dieci partite.
Ecco i convocati del C.T. Herrera:
Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca).
Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol), Diego Reyes (Porto), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres).
Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto), Juan Carlos Medina (Club America), Luis Montes (Leon), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon).
Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal), Javier Hernandez (Manchester United), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos), Alan Pulido (Tigres).
CAMERUN:
Il Camerun cerca una qualificazione agli ottavi che manca dal 1990. Il Nuovo C.t. Finke ha scelto, per il Camerun, una squadra composta da molti giovani anche se in rosa ci sono diversi componenti della spedizione sudafricana. Torna sulla panchina camerunense un allenatore tedesco infatti, dopo l’esperienza di Pfister, che portò i leoni al secondo posto della Coppa d’Africa nel 2008, questo 2014 vede Volker Finke alla giuda della nazionale che detiene il record di partecipazioni ai Mondiali per una squadra africana: con quella che scatterà tra pochi giorni sono sette le partecipazioni per i Leoni.
Nel ruolo di portiere ci sono due pretendenti per il posto da titolare: Charles-Hubert Itandje che appartiene al team Konyaspor e Guy Roland N’Dy Assembé estremo difensore del Guingamp, entrambi non vantano molta esperienza.
Al centro della difesa ci sarà Nicolas Alexis Julio N’Koulou N’Doubena, difensore dell’ Olympique Marsiglia, e il centrale del Galatasaray Aurélien Bayard Chedjou Fongang. Uno tra Benoît Assou-Ekott, e Henri Bedimo Nsame ricoprirà il ruolo di terzino sinistro mentre a destra ci sarà, l’esterno del Granada, Allan Nyom.
Il centrocampo è composto da giocatori molto bravi dal punto di vista difensivo come Alex Song, Stéphane M’Bia Etoundi e Jean Makoun.
In attacco c’è la stella della nazionale Samuel Eto’o il quale non ha bisogno di presentazione 55 gol in 116 presenze; quattro palloni d’oro africani e record di gol, 18, messi a segno in Coppa d’Africa. Da osservare il ventiduenne Vincent Aboubakar reduce da un ottima stagione con il Lorient: 16 gol in 33 presenze.
Ecco i convocati del C.T. Finke:
Portieri: Charles Itandje (Konyaspor/TUR), Ndy Assembe (Guingamp/FRA), Sammy Ndjock (Fetihespor/TUR), Loic Feudjou (Coton Sport)
Difensori: Allan Nyom (Granada/ESP), Dany Nounkeu (Besiktas/TUR), Cedric Djeugoue (Coton Sport), Aurelien Chedjou (Galatasaray/TUR), Nicolas Nkoulou (Marseille/FRA), Armel Kana-Biyik (Rennes/FRA), Henri Bedimo (Lyon/FRA), Benoit Assou-Ekotto (QPR/ENG), Gaetang Bong (Olympiakos/GRE)
Centrocampisti: Eyong Enoh (Antalyaspor/TUR), Jean II Makoun (Rennes/FRA), Joel Matip (Schalke 04/GER), Stephane Mbia (Sevilla/ESP), Landry Nguemo (Bordeaux/FRA), Alexandre Song (Barcelona/ESP), Cedric Loe (Osasuna/ESP), Edgar Sally (Lens/FRA)
Attaccanti: Samuel Eto’o (Chelsea/ENG), Eric Choupo Moting (Mainz/GER), Benjamin Moukandjo (Nancy/FRA), Vincent Aboubakar (Lorient/FRA), Achille Webo (Fenerbahce/TUR), Mohamadou Idrissou (Kaiserslautern/GER), Fabrice Olinga (Zulte-Waregem/BEL)
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