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  • Ciclismo, Mondiali su pista: Sfortuna Italia, caduta della Bronzini nella Scratch

    Giorgia Bronzini ha visto svanire le speranze di medaglia a sette giri dal termine dello scrath, la prima delle due gare, insieme alla corsa a punti di cui è campionessa mondiale uscente,  su cui nutriva propositi di medaglia. Il patatrac è stato causato dalla danese Julie Leth che nella sua caduta ha finito per coinvolgere, oltre alla nostra Giorgia, anche la russa Romanyuta vincitrice della Coppa del Mondo, l’australiana Goss  e l’americana Evans; insomma, eliminando in un sol colpo le pretendenti alla vittoria finale. La vittoria è andata alla francese Jeuland che ha preceduto allo sprint la cubana Gonzalez, terza l’ australiana Goss.

    Adesso l’ importante è recuperare dalle botte subite, infatti ieri l’ azzurra lamentava dolore al vasto mediale sinistro, a causa dell’ impatto subito con il manubrio della sua bici. Domenica è in programma la corsa a punti, di cui Giorgia è campionessa uscente e regina di Coppa del Mondo.

    Qualche sorriso arriva dall’ inseguimento a squadre maschile dove, seppur lontano dalla lotta per le medaglie, il quartetto azzurro formato da Viviani, Coledan, De Marchi e Ciccone ha fatto segnare l’undicesimo tempo con 4’08″512, conquistando un piazzamento che non si vedeva da anni in un Mondiale. La vittoria è andata all’ Australia che in finale ha battuto la Gran Bretagna, bronzo per la Nuova Zelanda. Vittoria olandese nel km da fermo con Teo Mulder che conquista l’ oro lasciandosi alle spalle i due francesi D’ Almeida e Pervis; 22° il nostro rappresentante F. Ceci.

    RISULTATI TERZA GIORNATA
    UOMINI Chilometro: 1. Mulder (Ola) 1’00″341; 2. D’Almeida (Fra) 1’00″804; 3. Pervis (Fra) 1’01″024; 22. F. CECI 1’04″101. Inseguimento a squadre 1. AUS (Bobridge, Dennis, Hepburn, C. Meyer) 3’55″654; 2. GBR 3’55″806; 3. N.ZEL 3’59″475 (3’58″616); 11. ITA (Ciccone, Viviani, Coledan, De Marchi) 4’08″512.
    DONNE Scratch: 1. Jeuland (Fra); 2. Y. Gonzalez (Cuba); 3. Goss (Aus); 22. BRONZINI. Qual. velocità: 1. Guo Shuang (Cina) 10″918.

  • Ciclismo, Mondiali su pista: Bronzini unica speranza azzurra. Conferme per Hoy e Phinney

    Altra giornata senza acuti azzurri ai mondiali danesi di Ballerup. L’ attesa era tanta nella finale dello scrath, dove il nostro Elia Viviani non aveva fatto mistero di puntare addirittura al titolo, forte di una grande condizione. Ma il veronese ha chiuso al 15° posto, non ha saputo cogliere le occasioni presentategli durante la corsa, facendosi sorprendere dall’ attacco del beniamino di casa Alex Rasmussen e del giapponese Kazuhiro Mori conclusosi con il guadagno del giro. Subito dopo ci ha provato, riuscendoci, anche il colombiano Juan Arango e anche stavolta l’azzurro ha perso l’attimo per seguirlo. Con il podio ormai sfumato, Viviani ha tirato i remi in barca, pensando anche alle gare che lo attendono nei prossimi giorni, a cominciare dall’omnium di domenica.

    Male anche gli altri azzurri, dai quali però non ci si aspettava nessuna medaglia. Marco Coledan ha chiuso 14° nell’inseguimento, migliorandosi sul piano cronometrico ma lontano dalle posizioni importanti. La vittoria è andata, per il secondo anno consecutivo, al diciannovenne americano Taylor Phinney. Anonima invece la prestazione di Francesco Ceci, fuori nei ripescaggi del Keirin. La vittoria è del campione olimpico,  e dominatore della specialità, lo scozzese Chris Hoy. Lontano dalle prime anche le ragazze dell’inseguimento a squadre (Tagliaferro, Baccaille e l’iridata su strada Guderzo), che però, con 3’34″329, hanno limato quasi un secondo e mezzo al tempo dello scorso anno. Certo, siamo ancora lontani anni luce dal 3’21″748 con cui l’Australia ha vinto l’oro e.

    Le uniche speranze azzurre sono quindi riposte su Giorgia Bronzini, La piacentina disputa lo scratch, che lo scorso anno la vide centrare un quarto posto ingiusto causa una contestata decisione della giuria che la privò di una medaglia. Nel frattempo, anche se la corsa a punti resta la sua specialità prediletta, la portacolori della Forestale è migliorata molto anche nello scratch, al punto che ha sfiorato la conquista della Coppa del Mondo della specialità.

  • Ciclismo, Mondiali su pista: L’Italia apre male i mondiali in Danimarca. Doppio oro Australia

    Si è conclusa la prima giornata dei mondiali di ciclismo su pista a Ballerup (Danimarca) ,  con l’assegnazione dei primi titoli.
    Come volevasi dimostrare, a farla da padrona è l’Australia che conquista l’oro nella corsa a punti con Cameron Mayer. L’australiano, campione uscente ha letteralmente dominato la corsa conquistando più del doppio dei punti (70) del secondo classificato, l’olandese Schep (33), terzo il ceco Kadlec.
    Male il nostro azzurro in gara Angelo Ciccone, l’atleta delle Fiamme Azzurre era in buona condizione ma non è riuscito mai ad entrare veramente in gara chiudendo al 14° posto.

    Oro australiano anche nei 500 m. donne con la Anna Meares, la dominatrice degli ultimi anni della specialità. L’australiana ha battuto la lituana Krupeckaite, terza la bielorussa Panarina. L’italiana in gara era la Frisoni che conclude la prova al 21° posto, ma non è questa la gara in cui ci si poteva attendere la medaglia.

    La Germania interrompe dopo 4 anni il predominio franco-inglese nella velocità a squadre conquistando il titolo che le mancava da ben 7 edizioni, argento alla Francia e bronzo alla Gran Bretagna. L’Italia ha chiuso al 16° posto ma in questa specialità, è già stato un buon risultato, riuscire a garantire almeno la presenza.

    L’ultimo titolo di giornata è andato alla statunitense Sarah Hammer che ha fatto sua la prova dell’inseguimento donne, precedendo l’olandese Houvenaghel e la lituana Sereikaite.

    I risultati completi.

    UOMINI Corsa a punti: 1. Cameron Meyer (Aus) p.70; Schep (Ola) 33; 3. Kadlec (Cec) 27; 14. CICCONE Velocità a squadre: 1. Germania (Forstemann, Levy, Nimke) 43″433; 2. Francia (Bauge, D’Almedia, Sireau) 43″453 (in qualificazione: 43″373); 3. Gran Bretagna (Edgar, Hoy, Kenny) 43″590; 16. ITA (Catellini, F. Ceci,    L. Ceci) 46″436.

    DONNE 500: 1. Anna Meares (Aus) 33″381; 2. Krupeckaite (Lit) 33″462; 3. Panarina (Bie) 33″779; 21. FRISONI 36″255. Inseguimento: 1. Sarah Hammer (Usa) 3’28″601 (in qualificazione: 3’27″826); 2. Houvenaghel (Ola) 3’32″496 (3’30″377); 3. Sereikaite (Lit) 3’32″05 (3’31″905).