Tag: mondiali 2014

  • Nazionale, contro il Fluminense è Immobile ed Insigne show

    Nazionale, contro il Fluminense è Immobile ed Insigne show

    Quello di ieri sera per la nazionale, sicuramente non è stato un test tra i più impegnativi e complicati, ma due calciatori impegnati ieri sera da Cesare Prandelli nell’ultima amichevole premondiale contro il Fluminense, si sono messi in luce promuovendo, in maniera netta, la propria candidatura ad un posto da titolare nelle gare mondiali, stiamo parlando di Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.

    Ciro Immobile e Lorenzo Insigne
    Ciro Immobile e Lorenzo Insigne

    L’attaccante ex Torino, prossimo a vestire nella prossima stagione la maglia del Borussia Dortmund, si è scatenato e nel 5-3 che ha visto gli azzurri sconfiggere il club brasiliano, è stato assoluto protagonista con 3 gol e due assist.

    Al 23° Immobile ha servito su un piatto d’argento il gol del vantaggio ad Insigne, poi dopo il pareggio di Chiquinho, arrivato al 25°, Immobile ha segnato con un gran colpo di testa, su punizione calciata da Insigne, il 2-1 per gli azzurri, vanificato poco dopo dal 2-2 di Carlinhos.

    Nella ripresa tra il 53° ed il 55° è andato in scena l’Immobile Show, prima due reti, una di rapina ed una con un pregevole tocco d’esterno a superare il portiere in uscita e poi con il perfetto assist ad Insigne che ha trovato la personale doppietta ed il gol del 5-2.

    A quel punto Prandelli ha rivoluzionato la squadra inserendo ben 9 giocatori, in campo dell’undici iniziale son rimasti solo Parolo (sostituito poi nel finale da Candreva) e Darmian.

    C’è stato tempo ancora per qualche emozione, specialmente il bel gol di Matheus Carvalho che con un gran sinistro ha superato un incolpevole Mirante che però si è rifatto a pochi minuti dal termine con una super parata su un colpo di tacco dello stesso Carvalho.

    Immobile Super Star della serata, si è così espresso sulle chance di partire titolare nella gara contro l’Inghilterra:

    Il mister fa le sue scelte e io le accetto. Se non mi dovesse scegliere mi farò trovare pronto. Adesso in avanti c’è Mario. Io e lui insieme? Si può. Con Mario ho un bel rapporto, parliamo sempre, anche lui è disponibile per giocare insieme ma è il ct a prendere le decisioni. Adesso stiamo provando il modulo con un attaccante. Ripeto, decide Prandelli.

    Se dall’attacco giungono notizie positive lo stesso non si può dire per quanto riguarda la fase difensiva, le incertezze in particolar modo di Abate, Ranocchia, Perin e anche di Bonucci e De Sciglio quando sono entrati, non lasciano ben sperare in vista dell’esordio contro la squadra di Roy Hodgson. Cesare Prandelli però ha visto il bicchiere mezzo pieno:

    Ho visto alcune cose interessanti. Questo per noi è l’ultimo giorno di esercitazioni intense dal punto di vista fisico, ora dovremo prepararci diversamente nella settimana che resta. Per quanto riguarda la coppia dei due attaccanti, Lorenzo e Ciro si muovono bene e hanno cercato ostinatamente il gol finché sono rimasti in campo. Dobbiamo crescere, serve un po’ di coraggio per riuscire a conquistare palla più avanti, ma sono soddisfattto dal punto di vista fisico, la condizione dei ragazzi mi è parsa buona e per l’esordio mondiale saremo brillanti.

    Adesso il tempo delle amichevoli è finito, adesso si inizia a fare sul serio, l’esordio con l’Inghilterra si avvicina a grandi passi, Balotelli unica punta? Immobile al suo posto? Oppure entrambi titolari con un attacco a due punte? Lo scopriremo presto anche se i tifosi italiani dopo l’exploit di ieri sera vogliono fortemente vedere il capocannoniere della Serie A in campo contro gli inglesi.

     

  • Il Mondiale perde le stelle, anche Reus K.o. per infortunio

    Il Mondiale perde le stelle, anche Reus K.o. per infortunio

    Il Mondiale in Brasile inizierà giovedì prossimo ma prima del calcio d’inizio la rassegna brasiliana continua a perdere le proprie stelle. Ieri pomeriggio la federazione francese ha dovuto comunicare la “dolorosa” notizia della rinuncia a Franck Ribery per il perdurare dell’infortunio alla schiena.

    Ribery, aveva provato a stringere i denti  cercando di convivere con la lombalgia che lo tormenta da tempo ma alla fine è arrivata la rinuncia, con le parole del francese del Bayern Monaco che lasciano trasparire tutta la sua delusione:

    E’ come se mi avessero preso l’anima. Ho sempre sperato, dopo i segnali positivi degli ultimi giorni, di poter far parte del gruppo, ma mi sono sottoposto oggi a test più complessi e ho sentito dolore. E quando sono andato in ospedale ho avuto la conferma che il mio problema non era migliorato e che non ero nelle condizioni di allenarmi e giocare normalmente.

    Oltre a Ribery, il tecnico Didier Deschamps ha dovuto rinunciare a Granier, al loro posto sono stati convocati Cabella e Morgan Schneiderlin.

    Marco Reus
    Marco Reus

    La giornata di ieri però è stata nerissima anche per la Germania che nella travolgente vittoria per 6-1 sull’Armenia ha perso per infortunio uno dei suoi talenti più brillanti, il trequartista del Borussia Dortmund Marco Reus.

    La stella dei gialloneri e della nazionale tedesca  è stato costretto a lasciare il campo nel corso dell’amichevole con l’Armenia dopo un contrasto con Artur Yedigaryan. La diagnosi comunicata dalla nazionale tedesca è stata subito impietosa:

    Il giocatore della Nazionale, Marco Reus, nel corso dell’amichevole internazionale di venerdì sera contro l’Armenia ha subito una lacerazione parziale dei legamenti anteriori della caviglia sinistra.

    Sempre la federazione tedesca nella serata di ieri aveva comunicato che una eventuale decisione sulla partecipazione di Reus al Mondiale sarebbe stata presa in seguito.

    Stamattina è arrivata la decisione definitiva: Marco Reus non volerà con la nazionale tedesca in Brasile, sarà affidato alle cure del Borussia Dortmund ed il suo recupero è previsto in sei-sette settimane. Il posto di Reus nella rosa dei 23 sarà preso dal calciatore della Sampdoria Shkodran Mustafi che aveva lavorato con i compagni essendo stato chiamato nella lista dei 30 preconvocati.

    Ribery e Reus, ma anche il russo Shirokov il cui forfait è stato annunciato sempre nella giornata di ieri, sono solo le ultime pedine che vanno a sparire dallo scacchiere del mondiale dopo Strootman, Van der Vaart, Montolivo, Falcao, Saborio, Pepito Rossi, Walcott, Victor Valdes, Thiago Alcantara e con altre stelle che non sono proprio al massimo della forma come Suarez, Vidal, Cristiano Ronaldo, Oxlade-Chamberlain e Van Persie.

     

     

  • Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Uruguay, Suarez menisco K.o., mondiali a rischio?

    Brutta tegola per Luis Suarez e per la nazionale dell’Uruguay in vista dei mondiali di Brasile 2014, l’attaccante, stella della Celeste e del Liverpool, infatti si è fermato per un dolore al ginocchio durante l’allenamento di ieri.

    Ansia e preoccupazione per il clan della nazionale, inserita nel girone dell’Italia insieme ad Inghilterra e Costa Rica, sono state immediatamente confermate dalla diagnosi della risonanza magnetica: rottura del menisc0.

    Suarez al mondiale vuole esserci e per questo motivo insieme allo staff medico dell’Uruguay si è immediatamente deciso di intervenire chirurgicamente.

    L’intervento chirurgico sarà effettuato questa mattina alle 12.30 italiane a Montevideo.

    Luis Suarez
    Luis Suarez

    Dal clan della nazionale sudamericana filtra un moderato ottimismo, si spera di poter recuperare Suarez, in ogni caso l’attaccante partirà comunque con i compagni con destinazione Brasile, quello che non è certo è la sua disponibilità per le prime partite del torneo. In sostanza Tabarez avrà Suarez nel gruppo ma dovrebbe doverne fare a meno per le gare del girone, sperando poi in un lungo cammino della Celeste che permetterebbe all’attaccante di essere in campo nelle sfide ad eliminazione diretta.

    Ad alimentare le speranze di Suarez e di tutta l’Uruguay calcistica torna alla mente un episodio analogo e probabilmente più clamoroso capitato a Franco Baresi ad Usa 94. Il difensore azzurro e del Milan, si lesionò il menisco nella fase a gironi e con un recupero incredibile e lampo riuscì a rientrare per la finale, poi persa con il Brasile, dove giocò ben 120 minuti e si presentò pure dal dischetto, fallendo comunque il calcio di rigore.

    El Pistolero Suarez, che quest’anno ha conquistato il titolo di capocannoniere in Premier League con 31 gol in 33 gare disputate con la maglia del Liverpool, ha circa una ventina di giorni per cercare di recuperare dai postumi dell’intervento chirurgico. Un recupero quello di Suarez che sarebbe fondamentale per il Mondiale che vede già a fortissimo rischio la presenza del campione colombiano Radamel Falcao, preconvocato ma ancora alle prese con il recupero dal grave infortunio patito con il Monaco, e la certa assenza di altri grandi infortunati illustri come Victor Valdes, Strootman e Thiago Alcantara.

     

  • Prandelli su Criscito: “Mica ho lasciato a casa Cabrini o Maldini”

    Prandelli su Criscito: “Mica ho lasciato a casa Cabrini o Maldini”

    L’esclusione dai 30 (o 31 se vogliamo considerare anche il portiere di riserva Antonio Mirante) preconvocati per il mondiale in Brasile, aveva lasciato l’amaro in bocca al terzino dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito che aveva esternato tutta la sua delusione attraverso un tweet pubblicato sul proprio profilo ufficiale.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Il Ct Cesare Prandelli in un forum tenutosi nella redazione della Gazzetta dello Sport, ha voluta dare le sue spiegazioni sulle scelte e sulle critiche ricevute:

    Tutte le scelte sono criticabili. Noi abbiamo convocato questi trenta dopo aver analizzato la stagione e letto i risultati dei test fisici. Ci sono stati giovani che si sono messi in mostra, la maggior parte dei Ct va in questa direzione e sarebbe stato sbagliato pensare di ringiovanire dopo il Mondiale. Saranno 40 giorni molto impegnativi, delicati a livello di recupero e prevenzione, in cui sarà necessario spendere delle energie.

    Il Commissario Tecnico della nazionale italiana ha voluto poi precisare e specificare proprio la scelta sull’esclusione di Criscito:

    Questa è stata una scelta tecnica e con tutto il rispetto, non ho lasciato a casa Cabrini o Paolo Maldini. Noi seguiamo tutti i campionati, abbiamo 15 persone che vanno a osservare giocatori in giro per l’Italia e l’Europa e non mi sembra che lo Zenit in Europa abbia fatto chissà che cosa. Quelli del Psg ci sono… Premesso ciò, a sinistra abbiamo anche altre idee.

    Oltre alla questione scelte e critiche, Prandelli ha anche voluto parlare dei suoi attaccanti, iniziando dalla preconvocazione di Pepito Rossi:

    Per quel che riguarda Rossi, La sua chiamata è un messaggio per tutti. Se uno vuole una cosa e lotta e fa fatica per quella cosa, merita una chance. Un po’ come fece Lippi con Totti nel 2006. Rossi è un campione anche di comportamento, il che non significa che sarà di sicuro tra i 23. 

    Poi un’analisi su Mario Balotelli:

    Ha segnato 14 gol, è stato praticamente sempre davanti e spesso da solo, anzi da solo ha giocato le sue migliori partite. Con la palla a noi deve stare in area, non deve venire incontro, e con questo ha ragione Berlusconi. Se a star là per dieci minuti si annoia, pazienza: deve restare concentrato sui movimenti giusti.

    Prandelli non si dimentica di parlare di Insigne, Immobile, Destro e Cassano:

    Insigne fino a un anno fa tutti pensavano che fosse una seconda punta da 10-12 goal. Però quest’anno si è adattato a fare anche il centrocampista e di fatto è diventato un’alternativa a Candreva. Può darsi che scelga fra lui e Candreva. Immobile? Ha fatto tanti goal e queste sono le risposte giuste a quelli che dicevano: ‘E’ un ragazzo’. Fino a dieci mesi fa nessuno lo considerava, lui con caparbietà è diventato protagonista. Immobile o Destro? Potrebbero andare tutti e due. Cassano potrebbe anche giocare centravanti. Quel ruolo sul centrosinistra ora gli piace molto, Donadoni è stato bravo a proporglielo perché lui due anni fa non era convinto. Ma con Rossi facevano proprio due finti nove e mi piacevano molto.

    Infine il Ct ha voluto elencare le favorite e le ambizioni a cui può o deve aspirare questa Italia:

    Il Brasile favorito su tutti, Spagna compresa, possibili sorprese Belgio, Colombia e Francia, con Pogba candidato a giocatore-rivelazione. Per quanto riguarda l’Italia dobbiamo passare il turno. Io voglio arrivare in finale, poi vedremo cosa succederà.

     

     

     

  • Da Tevez a Callejon, gli esclusi eccellenti delle convocazioni al mondiale

    Da Tevez a Callejon, gli esclusi eccellenti delle convocazioni al mondiale

    Ibrahimovic, Bale, Lewandowski, Hamsik, Cech, tutti grandi nomi che sapevamo essere assenti al mondiale in Brasile in quanto non qualificati con le proprie nazionali, dopo le convocazioni e le preconvocazioni si vanno ad aggiungere altri nomi pesanti.

    Che  il Ct dell’Argentina Sabella non avrebbe chiamato l’attaccante della Juventus Carlos Tevez, autore di 19 reti nella stagione che deve ancora concludersi in Serie A, lo si sapeva oltre a lui però in attacco il commissario tecnico dell’Albiceleste ha deciso di rinunciare a Pastore e a Maurito Icardi scegliendo Franco Di Santo che non ha certo brillato in Bundesliga. Altra conoscenza italiana assente è il difensore della Fiorentina Gonzalo Rodriguez.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Se l’Apache certamente non andrà in Brasile, il suo compagno alla Juventus Fernando Llorente ha la speranza di partecipare al Mondiale, il navarro infatti si trova nella lista dei preconvocati nella quale non figurano nè l’attaccante esterno del Napoli, protagonista di una grande stagione, Callejon, nè il centrocampista viola Borja Valero. La concorrenza tra le Furie Rosse è tanta, però si pensava che uno dei due avrebbe potuto far parte almeno dei 30 preconvocati.

    Prima dei calciatori già citati si era venuti a conoscenza dell’assenza nella lista dei 30 della Germania, stilata dal Ct tedesco Joachim Loew, dell’attaccante della Fiorentina Mario Gomez, ma questa era piuttosto ovvia visto la stagione travagliata che ha avuto a causa degli infortuni il tedesco.

    Deluso sicuramente anche Kakà che aveva iniziato la stagione del suo ritorno in rossonero con la speranza ed il sogno di indossare la casacca verdeoro nel mondiale casalingo, oltre a lui nel Brasile non ci saranno due giocatori autori di una stagione straordinaria nell’Atletico Madrid, Miranda e Filipe Luis ma anche il portiere della Fiorentina Neto, il centrale della Roma Leandro Castan e l’ex giallorosso Marquinhos ora in forza al Psg.

    Sempre parlando di Roma, niente mondiale nemmeno per Radja Nainggolan che nonostante il buon campionato a metà tra Cagliari e giallorossi, figura soltanto nelle riserve del Belgio.

    Anche le scelte del Ct Deschamps hanno fatto discutere e sono state soggetto di critiche in Francia, al mondiale tra i Galletti non ci saranno Nasri, Abidal, Mexes, Rami e Lacazette, l’assenza del centrocampista vincitore della Premier con la maglia del Manchester City ha alzato un vero e proprio polverone con la fidanzata di Nasri che ha apostrofato con parole poco eleganti e gentili il tecnico della nazionale.

    Nell’Olanda Van Gaal oltre a dover fare a meno dell’infortunato Strootman, ha deciso di rinunciare al portiere Stekelenburg e al difensore Van der Wiel che però ha dichiarato di aver detto no lui al tecnico.

    Proviamo quindi a stilare un 11 degli assenti al mondiale, una formazione che certamente farebbe una bella figura in Brasile:

    (3-4-3): Stekelenburg; Miranda, Castan, Gonzalo Rodriguez; Nainggolan, Borja Valero, Kakà, Nasri; Callejon, Gomez, Tevez.

    A disposizione: Neto, Abidal, Mexes, Marquinhos, Rami, Van der Wiel, Filipe Luis, Strootman, Pastore, Icardi, Lacazette.

  • I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    L’attesa è stata finalmente premiata, ieri sera intorno alle 19 abbiamo scoperto quali sono i 30 preconvocati del Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli dai quali saranno poi selezionati i 23 che parteciperanno al Mondiale in Brasile.

    I preconvocati in realtà sono 31, in quanto Prandelli ha deciso di portarsi un portiere in più, Antonio Mirante del Parma, per avere maggiore copertura nel ruolo in caso di eventuali infortuni.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Le sorprese non sono mancate, tra i portieri si pensava alla convocazione del giovane Simone Scuffet dell’Udinese ed invece il tecnico ha optato per Buffon, Perin e Sirigu, con Mirante come già detto quarta scelta.

    Anche in difesa sono arrivati nomi inaspettati, in pochi infatti avrebbero puntato sulla convocazione di Pasqual e Darmian che si giocheranno il posto con gli altri 3 esterni Abate, De Sciglio e Maggio. Oltre ai citati sono stati chiamati Barzagli, Bonucci, Chiellini, Paletta e Ranocchia.

    A centrocampo si è avuta l’eccellente esclusione di Diamanti, probabilmente aver lasciato la Serie A per la Cina potrebbe aver pesato nella scelta del Ct, e la sorpresa di Romulo, oltre all’inserimento dell’ultimo minuto, così pare, di Aquilani che avrebbe escluso dai 31 un attaccante, il centravanti del Genoa Alberto Gilardino.

    Veniamo quindi all’attacco che oltre all’escluso già citato, Gilardino, ha visto l’inserimento del recuperato dell’ultimo momento Pepito Rossi, Prandelli non ha mai nascosto il fatto di puntare sul recupero dell’attaccante viola, e la conferma dei nomi che si facevano già da tempo: Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile ed Insigne. Niente da fare per El Shaarawy che ha recuperato troppo tardi per comparire nella lista.

    Questa la lista completa dei 31 preconvocati:

    Portieri (4): Buffon, Mirante, Perin, Sirigu

    Difensori (10): Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Maggio, Paletta, Pasqual, Ranocchia

    Centrocampisti (10): Aquilani, Candreva, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Parolo, Pirlo, Thiago Motta, Romulo, Verratti

    Attaccanti (7): Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile, Insigne, Rossi.

     

    Tra i preconvocati spicca la felicità di chi ci sarà, Pepito Rossi ha così commentato sui social network la sua gioia:

    “Sperando di condividere insieme ancora grandi successi… Grazie a tutti!”.

    A questo messaggio di felicità però fanno da contraltare le reazioni degli esclusi come quella di Domenico Criscito che pareva esser certo del posto e che una volta trovatosi fuori ha così commentato tramite il proprio profilo Twitter:

    Il Tweet di Domenico Criscito
    Il Tweet di Domenico Criscito

    Oltre all’esterno dello Zenit, sempre tramite Twitter, è arrivata la reazione di Luca Antonini che ha commentato l’esclusione del compagno di squadra Gilardino:

    Il Tweet di Antonini
    Il Tweet di Antonini

     

    Dunque come era prevedibile le scelte di Prandelli hanno riservato, sorprese, delusioni e critiche, sicuramente avremo le stesse reazioni anche quando saranno selezionati i definitivi 23. Sarà compito del ct dimostrare di aver avuto ragione e smentire chi non crede in questa nazionale, a decidere chi avrà ragione saranno i campi brasiliani tra un mese.

  • Il Brasile fa visita al Papa e dona una maglia falsa

    Il Brasile fa visita al Papa e dona una maglia falsa

    Singolare caso accaduto ieri: protagonisti il Papa Jorge Mario Bergoglio e il Brasile. I verde-oro, andati a far visita al Pontefice a Roma, come da rito hanno donato la divisa della squadra e il pallone dei Mondiali 2014 che si disputeranno proprio in Brasile. Il giornale brasiliano O Globo apre un caso: secondo la celebre testata giornalistica carioca la presidente Dilma Rousseff avrebbe consegnato al Papa una maglia di Pelé tarocca, di quelle che si trovano ai mercatini ambulanti. E non solo: il pallone con la firma di Ronaldo, spacciato per il “Brazuca“, il pallone ufficiale del Mondiale, era anch’esso falso, anzi, era un pallone completamente diverso. Ciò non è però ancora stato confermato.

    Papa Francesco con la maglia del Brasile
    Papa Francesco con la maglia del Brasile

    Dopo la consegna, il Pontefice ha scambiato due chiacchiere ironiche con la presidente brasiliana: “Questo vuol dire che dovrò pregare che vinca il Brasile?“. La risposta della Rousseff è stata: “Mi accontento della neutralità“. Il Papa a sua volta ha donato un medaglione artistico raffigurante “L’Angelo della Pace“. L’incontro è terminato dopo le 20. Ovviamente il Papa tiferà la sua Argentina, l’Argentina di Messi, Aguero, Higuain ma non di Carlitos Tevez, che ha chiuso con la maglia della Nazionale a seguito della lite con il CT Sabella, anche se era stato invitato da tutta la stampa argentina a convocarlo per i Mondiali. L’apache aveva parlato in proposito qualche settimana fa: “Sabella morirà con le sue idee. In ogni caso bisogna rispettare la scelta del CT e lasciarlo in pace. Non perderò sonno per la Coppa del Mondo perché mi fa male vedere la seleccion e non poter essere in campo. Sabella non mi convoca perché potrei disturbare l’armonia della squadra? Io ho un buon rapporto con tutto lo spogliatoio, non ho nessun problema con i ragazzi. So che non mi porterà in Brasile neanche se segnassi 130 gol“.

  • “Spirit of Football”, Genoa testimonial per i Mondiali 2014

    “Spirit of Football”, Genoa testimonial per i Mondiali 2014

    Girerà il mondo per essere calciato prima di tornare laddove è stato fabbricato, in Brasile, per l’inizio del Mondiale. E’ il pallone, l’essenza del calcio e pertanto il simbolo di una nuova campagna, “Spirit of Football, che proietterà gli appassionati alle radici di questo sport, per riscoprire i suoi valori: l’uguaglianza, la fratellanza, l’educazione applicata all’attività agonistica.

    E il Genoa è stato scelto quale testimonial dell’iniziativa per l’Italia, essendo il club più antico del Bel Paese.  A dimostrare la portata del progetto, il fatto che per la Spagna sia stato coinvolto il Barcellona che ha visto protagonisti tra i tanti Dani Alves, Piquet e Fabregas, per la Germania il Borussia Dortmund e il Tottenham per l’Inghilterra.

    Il Pallone che girerà il mondo per i mondiali 2014 |© SoF / Genoa C.f.c. / Il  Pallonaro
    Il Pallone che girerà il mondo per i mondiali 2014 |© SoF / Genoa C.f.c. / Il Pallonaro

    Il Genoa dunque si prepara a un nuovo, suggestivo impatto con il calcio internazionale, dopo la vincente esperienza della Pioneers Cup. Ed è il caso di dire “galeotta fu Sheffield”, in quanto proprio nel corso di uno dei tanti incontri istituzionali tenutisi durante il soggiorno nella cittadina britannica, è stata avanzata la richiesta degli organizzatori di “Spirit of Football” di coinvolgere attivamente il Vecchio Balordo. Il percorso con i pionieri prosegue a vele spiegate (nel frattempo si sta lavorando anche alla seconda edizione della Pioneers).

    Giovedì scorso, a distanza di 150 anni dalla prima partita ufficiale di calcio (9 gennaio 1864), è partito il tour di “Spirit of Football”. A Battersea Park, nel londinese, dove sorse il primo campo dedicato al football e dove per la prima volta venne disputata una gara ufficiale, in cui si affrontarono i più famosi calciatori dell’epoca.

    Pallone Spirit of Football |© Genoa C.f.c. / Il  Pallonaro
    Pallone Spirit of Football |© Genoa C.f.c. / Il Pallonaro

    Come detto, il protagonista del progetto sarà un pallone, realizzato da un carcerato facente parte di un progetto riabilitativo promosso dal governo brasiliano, “Pintado a Liberdade. La bola girerà il mondo per 6 mesi trasformandosi in una sorta di torcia olimpica. Il Genoa e Genova aspettano il pallone il 28 gennaio, che si porterà dietro il suo carico di iniziative collaterali. Rimbalzerà al Genoa Museum and Store, al Centro Sportivo Gianluca Signorini e in una scuola locale, per un workshop dedicato.

    In attesa del grande giorno e delle novità che si susseguiranno, iniziate a familiarizzare con quello che sarà il tormentone musicale legato all’iniziativa, “Beautiful Game dei New Model Army

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  • Adidas svela Brazuca, il pallone ufficiale di Brasile 2014

    Adidas svela Brazuca, il pallone ufficiale di Brasile 2014

    Abbiamo presentato la nuova collezione di scarpe Samba in occasione dei Mondiali in Brasile 2014, abbiamo presentato le prime divise delle Nazionali per i Mondiali , potevamo non presentare il vero protagonista di ogni competizione calcistica?Si chiama Brazuca ed è il pallone ufficiale della 2014 Fifa World Cup Brazil, svelato ufficialmente da Adidas.
    Il pallone è stato svelato con una spettacolare proiezione di luci e immagini 3D durante l’evento di lancio tenutosi presso il leggendario Parque Lade di Rio de Janeiro. Il design di brazuca è ispirato ai colori, alla passione e alla tradizione del Brasile.

    “Brazuca” è un termine informale che significa “Brasiliano”, spesso utilizzato per descrivere lo stile di vita del popolo verdeoro ed è stato selto nel Settembre 2012 dopo una votazione pubblica che in Brasile ha coinvolto oltre 1 milione di appassionati.

    Prima del lancio ufficiale Brazuca è stato sottoposto ad una serie di test durati 2 anni e mezzo he hanno coinvolto oltre 600 calciatori di caratura mondiale e 30 squadre sparse attraverso 10 nazioni e 3 continenti diventanto anche il pallone più testato nella storia di Adidas. Tra i club coinvolti nella fase di test spiccano AC Milan, Bayern Monaco, Palmeiras e Fluminense. I test hanno visto la partecipazione di stelle del firmamento calcistico del calibro di Leo Messi, Iker Casillas, Bastian Schweinsteiger e Zinedine Zidane. Il pallone è già stato testato, con un design differente, in competizioni internazionali durante la FIFA-U20 World Cup e in una partita amichevole tra Svezia e Argentina nel Febbraio 2013.

    Brazuca
    Brazuca – Adidas

    La tecnologia utilizzata per la camera d’aria non è molto differente da quella presente nei palloni Tango 12 (UEFA Euro 2012™), Cafusa (2013 FIFA Confederations Cup) e nel famosissimo pallone ufficiale della UEFA Champions League™, ma l’innovazione strutturale rappresentata da una particolare simmetria formata da sei pannelli identici e la diversa struttura della superficie migliorano il grip, il controllo, la stabilità e l’aerodinamica in campo.

    Adidas ha deciso di lanciare @brazuca su Twitter così da avvicinare i fan alla prossima FiFa World Cup in Brasile attraverso gli occhi del pallone mentre viaggia in tutto il mondo offrendo un punto di vista inedito sul gioco del calcio oltre a visitare i paesi dove il calcio è una vera tradizione, incontrare calciatori e celebrità e prenderà parte a importanti eventi culturali prima di atterrare in Brasile per l’avvio del Mondiale.

    Così Dani Alves ha espresso il suo giudizio sul pallone:

    “La mia prima impressione su brazuca è stata quella di un pallone fantastico che ci farà divertire moltissimo. Adidas ha creato un pallone bellissimo e all’altezza della FIFA World Cup™, la più importante competizione del panorama calcistico. Sono sicuro che tutti i calciatori lo ameranno. Non vedo l’ora di giocarci durante la mia prima partita del torneo”.

    Iker Casillas, capitano della Spagna, campione in carica della FIFA World Cup™, aggiunge:

    “Brazuca ha un design fantastico chiaramente ispirato al Brasile. Ora che il pallone è stato presentato, il torneo sembra più vicino. Non vedo l’ora di scendere in campo in Brasile con questo fantastico pallone. Spero che Brazuca mi permetta di raggiungere lo stesso risultato del 2010: la vittoria”.

    Adidas ha realizzato tutti i palloni ufficiali della FIFA World Cup™ a partire dal 1970 e ha recentemente prolungato la partnership con FIFA fino al 2030, inclusa la fornitura del pallone ufficiale.

     

  • Adidas svela le divise delle Nazionali per i Mondiali 2014

    Adidas svela le divise delle Nazionali per i Mondiali 2014

    In attesa di definire le 32 Nazionali che saranno le protagoniste la prossima estate dei Mondiali 2014 che si terranno in Brasile, e alla vigilia degli spareggi della zona europea, Adidas svela le divise per la Fifa World Cup 2014 realizzate per sette federazioni di grande prestigio, incoraggiando i fan a “show your colours or fade away“.

    Argentina, Colombia, Germania, Giappone, Messico, Russia e Spagna sono le divise lanciate dal famoso marchio tedesco, le più leggere mai create da Adidas. Realizzate utilizzando la tecnologia adizero, le nuove divise consentiranno ai giocatori di essere più veloci e più comodi in campo. Saranno più leggere del 40% rispetto a quelle del 2012: il peso è stato ridotto in generale in tutta la maglia, ma in particolare nel colletto, nei polsini, negli stemmi delle federazioni ed anche nelle tre strisce. Anche i pantaloncini sono realizzati con un tessuto ultraleggero che aumenta la traspirabilità. Queste innovazioni consentiranno ai migliori calciatori al mondo di avere, in Brasile, maggiore libertà di movimento e comfort senza rinunciare ad elasticità e resistenza.

    Il design di ogni divisa è ispirato dalle risposte di alcuni giovani ai quali era stato chiesto cosa li rendesse orgogliosi della propria nazione. Questo processo è stato attivato per ogni federazione creando sette storie distinte e sette temi di design diversi.

     

     

    La divisa per la Spagna ai Mondiali Brasile 2014 | © Adidas
    La divisa per la Spagna ai Mondiali Brasile 2014 | © Adidas

    Queste nel dettaglio le divise di 7 delle Nazioni che prenderanno parte ai Mondiali 2014

    Argentina: la divisa prende ispirazione dalla prima bandiera creata dal generale Manuel Belgrano, uno dei padri fondatori dell’Argentina e grande eroe in Sud America. L’Argentina è incredibilmente orgogliosa di essere indipendente e guarda ai giovani per guidare la nazione verso il futuro.

    Colombia: la divisa colombiana presenta elementi grafici presi dal tradizionale copricapo locale, il sombrero vueltiao. “#unidosporunpais”, “uniti per il nostro paese” è scritto sul retro della maglia e fa riferimento all’amore per il paese che unisce i colombiani di ogni età.

    Germania: la nuova divisa della Germania è ispirata dal valore che i tedeschi danno alla qualità ed all’impegno. In Germania vedono la nazionale di calcio come un vanto alla pari dell’architettura industriale. Die Nationalmannschaft è l’ambasciatore perfetto per questo concetto di eccellenza non ostentata.

    Giappone: un tema grafico rappresenta la forza del team con 11 linee che rappresentano gli 11 giocatori in campo. Una banda colorata sulle spalle è basata sulla tradizione giapponese della scrittura a mano.

    Messico: la divisa messicana è ispirata dall’arte locale, dalle icone del wrestling e dalla attitudine del paese ‘give it all’. La nuova divisa è particolarmente creativa ed ha un “superhero style”pensato per i nuovi eroi del Messico in vista della più importante competizione al mondo.

    Russia: la divisa è ispirata dalla storia delle esplorazioni nello spazio e dalle conquiste dei cosmonauti russi negli anni sessanta, in particolare quelle esibite nel Cosmonautics Memorial Museum a Mosca. Il design documenta l’orgoglio dei russi per gli obiettivi raggiunti dalla propria nazione.

    Spagna: il colore rosso della prima maglia unisce la Spagna, mentre i bagliori dorati simboleggiano l’età aurea del calcio spagnolo. La Nazionale è il faro della nazione e rappresenta un modello ispiratore per i giovani spagnoli.

    Tutte le divise delle nazionali sono state disegnate e poi testate in un periodo di 18 mesi. Giocatori professionisti in Europa e America Latina le hanno provate in situazioni di gara per verificare resistenza, consistenza e sostenibilità pur garantendo prestazioni top e leggerezza.