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  • Mondiali 2010: Argentina – Germania. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni ARGENTINA – GERMANIA (ore 16:00)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling
    Ct: Loew.
    ARGENTINA (4-3-1-2): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, , 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain.
    A disposizione: 1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito.
    Ct: Maradona.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5, CANALE 6, CANALE 7, CANALE 8

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  • Mondiali 2010: Argentina – Germania, la storia attende…

    Se non è la sfida che racchiude la storia del calcio, comunque poco ci manca!
    Stiamo parlando di Argentina-Germania che oggi pomeriggio alle 16 si affronteranno a Città del Capo, gara valida per i quarti di finale del Mondiale di Sudafrica 2010.
    C’è in gioco un posto tra le prime 4 squadre al mondo, c’è in gioco la possibilità di andare avanti nel Mondiale per cercare di scrivere per l’ennesima volta il nome della propria Nazione sull’albo d’oro della coppa del mondo.
    Insomma esaminando la situazione non manca niente: tecnica, forza fisica, agonismo, fantasia, tenacia, voglia di vincere e anche “qualche” polemica alla vigilia dell’attesissimo match. Nessuno dei protagonisti le ha mandate a dire, le punzecchiature sono state fatte e poi rispedite al mittente da ambo le parti. Il clima è stato surriscaldato abbastanza, speriamo però che in campo ci sia la massima correttezza.

    Complessivamente è una sfida da 5 titoli mondiali, 2 squadre che tra metà anni 80 e inizio anni 90 non avevano rivali come dimostrano le 2 finali consecutive a Messico 1986 e Italia 1990. 2 sfide finite in parità con la vittoria in Messico dell’Argentina per 3-2 (seconda coppa del mondo per l’albiceleste) e la vendetta tedesca di Roma 4 anni dopo con il rigore di Andreas Brehme quasi a tempo scaduto per l’1-0 teutonico (terzo trionfo per la Germania in un Mondiale).
    Ma a rendere l’ambiente infuocato è il passato più recente, ovvero la sfida di 4 anni fa in Germania dove i padroni di casa eliminarono i sudamericani e non mancarono gli strascichi polemici sia in campo che fuori. Le parole della vigilia evidenziano ancora di più questo punto:

    • Non abbiamo tempo di pensare a Schweinsteiger. I giocatori si stanno concentrando sulla partita perché vogliono vendicarsi dopo l’eliminazione del 2006“.

    Maradona, come al solito, non ha mezzi termini e carica i suoi in vista della sfida, dopo le dichiarazioni del mediano del Bayern Monaco, che ha definito gli Argentini come dei “provocatori” ricordando la rissa dell’ultimo Mondiale.

    • La Germania è più forte del Messico ma noi scenderemo in campo con i giocatori giusti per batterli“.

    Ha poi sottolineato il C.T., una frase che apre la strada verso una novità, cioè il potenziale inserimento di Pastore nell’undici titolare al posto di Di Maria, anche se al momento il neoacquisto del Real rimane favorito.
    Il successo di 4 anni fa dei tedeschi ai rigori rappresenta uno stimolo enorme per l’argentina, che spera di ritrovare, nel momento più importante, anche i gol di Leo Messi, per tornare tra le prime 4 squadre al Mondo, un traguardo che all’Argentina manca dai tempi delle “notti magiche italiane” di 20 fa. Da Maradona a Maradona, insomma!

    La Germania da parte sua non cambierà nulla rispetto al trionfo contro l’Inghilterra. Anche Özil e Podolski partiranno dal primo minuto nonostante i guai muscolari che li hanno infastiditi in settimana: sono troppo importanti per poter essere sostituiti proprio nel momento della verità. Perché se è vero che la Germania è la squadra che probabilmente ha sviluppato il gioco migliore in assoluto in Sudafrica, è anche vero che gli scommettitori sono ancora pronti a puntarle contro.

    • Guardando le due squadre sulla carta, i giocatori argentini sono più forti di noi, ma la situazione era simile anche contro l’Inghilterra“.

    Ha detto Miroslav Klose, che in questo match taglierà il traguardo delle 100 presenze in nazionale.
    La lettura tattica del match sembra piuttosto semplice: due attacchi potenzialmente pirotecnici metteranno a dura prova le difese avversarie in un quarto di finale che si annuncia veramente equilibrato e divertente.

    • Non potremo permetterci nessun errore. L’Argentina gioca un calcio molto fisico ai limiti del consentito. I sudamericani sono gente adorabile, di grande cuore, e sul campo giocano un calcio molto aggressivo, giocano con tutto il corpo, questo fa parte della loro mentalità ed è uno dei loro punti di forza“.

    Ha poi confermato il Commissario Tecnico Joachim Löw.
    2 squadre di grande carattere, 2 tecnici diversissimi ma ugualmente motivati e desiderosi di tornare sul tetto del mondo. Alcuni infatti hanno dipinto Argentina-Germania già come una finale anticipata: probabilmente un’esagerazione, ma quanto basta per far comprendere la tensione che precede questa attesissima rivincita.
    E la storia attende…!

    GERMANIA-ARGENTINA
    Queste le probabili formazioni di Argentina-Germania, partita valida per i quarti di finale in programma sabato (ore 16) a Città del Capo.
    Germania (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling). All.: Loew.
    Argentina (4-2-3-1): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito). All.: Maradona.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)

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  • Mondiali 2010: highlights Uruguay – Ghana 1-1 (5-3 dcr)

    Dopo 40 anni l’Uruguay approda in semifinale di un Mondiale. La Celeste ha battuto soltanto ai rigori e al termine di una lunga battaglia il Ghana che al 120′ ha avuto la possibilità di segnare il gol qualificazione su calcio di rigore sbagliato da Asamoah Gyan.
    Gli africani passano in vantaggio al secondo minuto di recupero del primo tempo con un tiro dalla distanza di Muntari, il pari arriva dai piedi del solito Forlan direttamente su calcio di punizione al 55′. I tempi regolamentari si chiudono sull’1-1.
    Nei supplementari il Ghana assedia la porta avversaria ma non riuscendo a trovare la via del gol. Al 120′ la svolta: su una mischia in area e su seguente colpo di testa di Appiah, Suarez para con le mani sulla linea di porta mentre la sfera stava entrando in rete. Inevitabile la decisione dell’arbitro che estrae all’attaccante uruguagio il cartellino rosso decretando la massima punizione a favore del Ghana. Sul dischetto Asamoah Gyan fallisce il match point calciando sulla traversa.
    Nei successivi rigori risultano fatali gli errori dagli 11 metri di Mensah e Adiyiah, entrambi parati da Muslera; il rigore decisivo viene segnato da Abreu che fa il cucchiaio a Kingson tenendo fede al soprannome “El Loco” (in italiano il pazzo) che ormai si porta dietro da parecchi anni.

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  • Mondiali 2010, il programma di oggi: Argentina – Germania da brividi, c’è anche la Spagna

    Mondiali 2010, il programma di oggi: Argentina – Germania da brividi, c’è anche la Spagna

    Olanda – Uruguay è la prima semifinale del Mondiale: i Tulipani hanno battuto ed eliminato il Brasile 2-1, la Celeste ha avuto la meglio sul Ghana soltanto ai rigori al termine di una gara emozionante e che ha visto gli africani sprecare il match point al 120′ con l’errore dal dischetto di Asamoah Gyan. Oggi spazio agli altri due quarti.

    Alle 16:00 si parte con la supersfida tra l’Argentina di Diego Armando Maradona e la Germania di Joachim Loew. A Città del Capo gara ricca di storia: in campo ci saranno ben 5 titoli Mondiali (3 per la Germania e 2 per l’Argentina) e le due nazionali sono state protagoniste di 2 finali, quella di Messico ’86 che ha visto il trionfo di Maradona, il secondo per l’Albiceleste, e quella successiva di Italia ’90 dove i tedeschi si imposero sulla squadra del Pibe de Oro con un gol su rigore nel finale di Brehme che portò in patria l’ultima Coppa del Mondo conquistata dai Panzer.
    Difficile dire chi avrà la meglio: la fisicità e la praticità della Germania o la fantasia e la tecnica dell’Argentina?

    In serata alle 20:30 a Johannesburg tocca alla Spagna di Vicente Del Bosque cercare di acciuffare la semifinale. Avversario di turno il Paraguay che in questo Mondiale ha fatto tanta strada classificandosi al primo posto nel Gruppo dell’Italia ed eliminando il Giappone negli ottavi di finale. Questa contro le Furie Rosse è una gara proibitiva ma la squadra guidata da Martino sa il fatto suo.
    La Spagna, dopo il passo falso della prima giornata (ko con la Svizzera), si è ripresa totalmente e guidata da un Villa stellare è arrivata fino ai quarti di finale. Gli iberici campioni d’Europa in carica non sono mai stati così favoriti come in questa edizione. L’undici di Del Bosque è capace di far impallidire qualsiasi avversario.

    Questo il programma di sabato 3 luglio

    • ARGENTINA – GERMANIA (Città del Capo ore 16:00 in diretta su Rai e Sky)
    • PARAGUAY – SPAGNA (Johannesburg ore 20:30 in diretta su Sky)

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  • Tutto il mondiale fuori casa: Olanda – Brasile

    Lo ammetto, stavolta forse ho esagerato. Va bene che non ho l’antenna a casa, va bene che questa rubrica si intitola tutto il mondiale fuori casa, va bene tutto, però stavolta forse ho esagerato.
    Da dove ho visto la partita? Dall’albergo. E dove sta l’albergo? A Istanbul. Ve l’avevo detto che stavolta avevo esagerato.

    Sono in viaggio con una gita aziendale e, di ritorno dall’escursione odierna, nel bar dell’albergo scopro che stanno ancora giocando la partita. Manca mezz’ora. Mi siedo, ordino una birra che probabilmente pagherò un occhio della testa (i bar degli alberghi non sono famosissimi per la loro convenienza), e mi metto a guardare quella che sono certo sarà una vittoria del Brasile. Troppo forti, troppo spettacolari, troppo il Brasile, alla fine dei conti. Anche se c’è da dire che tifo per l’Olanda. Il risultato in quel momento è sull’1 a 1. Scopro dalla grafica che Melo si è fatto un autogol, e mi appresto ad assistere alla sicura vittorias dei verdeoro.

    Seduti accanto a me ci sono 3 olandesi, due uomini e una donna. Non riesco a capire se sono padre, madre e figlio, oppure donna, giovane fidanzato ed estraneo capitato lì, oppure coppia gay con amica, oppure tutte le altre combinazioni che volete. I due uomini sono vestiti con la maglia dell’Olanda. Ora dimmi tu se uno deve partire per Istanbul e, sapendo che c’è la partita, si porta appresso la maglietta. Parti e non ti preoccupare, amico olandese.

    Capiremmo ugualmente che sei olandese, anche perché in mezz’ora tu e i tuoi compagni avete bevuto 10 birre. Ho temuto che, se ci fossero stati i supplementari, il bar dell’albergo sarebbe andato in sofferenza con le bottiglie. In caso di rigore, non so se sarebbero bastate le riserve dei bar accanto.

    Comunque, sono lì con gli olandesi, mentre davanti a noi c’è una comitiva di uomini che potrebbe essere di qualsiasi nazionalità. Potrebbero venire anche da Marte, fatto sta che tifano Brasile ma Brasiliani non sono.

    A un certo punto l’Olanda decide che, almeno per giustificare la maglietta di quei due accanto a me, deve fare qualcosa. Cross da destra, palla prolungata in maniera fortunosa con un colpo di testa ma dalla parte superiore, colpo di testa normale, palla dentro. Gol dell’Olanda.

    I tre accanto a me esultano vigorosamente, ma non è dato ancora sapere lo stato di parentela. Comincio a sospettare che siano zia, nipote e cugino. Ormai non riesco a capacitarmi di come funzionino le parentele in Olanda. Fatto sta che, parentele a parte, l’Olanda passa in vantaggio, ma mancano ancora venti minuti.

    Il Brasile attacca, ma non riesce a passare, l’Olanda attacca, ma sbaglia sempre qualcosa. Felipe Melo, che credo non abbia passato una delle sue giornate migliori, decide che per sgranchirsi le gambe vuole fare una passeggiata sulla coscia di qualcuno. To’, capita proprio che un olandese cada per terra e capita che Felipe Melo sia lì. Purtroppo le passeggiate saranno anche distensive e consolatorie, ma l’arbitro decide che Melo può andare a distendersi negli spogliatoi. Espulso dal campo, e credo che anche in Brasile gli convenga non farsi vedere per un po’.

    Il Brasile in dieci attacca alla disperata, l’Olanda in undici attacca male e sbaglia gol praticamente a porta vuota, forse perché ha a cuore la salute dei brasiliani e sa che in patria non verranno accolti con troppa gioia. Sarà già un buon risultato se gli apriranno lo spazio aereo per atterrare.

    I minuti passano, finisce la partita, e l’Olanda va in semifinale. Scongiurato il rischio di 4 sudamericane in semifinale e con esso il rischio di trasformare questa coppa del mondo nella coppa delle Ande.

    In serata credo che l’Uruguay abbia vinto contro il Ghana. Dico credo perché ho solo intravisto per un attimo sullo schermo di un televisore degli uruguayani che si accoppiavano senza ritegno in mezzo al campo, quindi credo avessero vinto oppure avessero scoperto l’amore. Purtroppo non sono riuscito a vedere la partita perché ero in un orrido locale turistico a vedere un’orrida danza del ventre accompagnata da un’orchestrina che suonava incessantemente musica popolare turca.

    Considerate che, dopo una serata di musica popolare turca, in questo momento avrei voglia di ascoltare un cd di sinfonie per vuvuzelas. E inoltre avevo scommesso sul Ghana, quindi mi sa che stavolta ci ho rimesso. Peccato, sarebbe stato un bel riscatto per il continente africano, ma anche a me quelle due lire non mi avrebbero fatto male.

    Chissà che fine hanno fatto gli Olandesi del bar dell’albergo. Ho due ipotesi: o sono andati a festeggiare, oppure sono all’anagrafe che decidono quale parentela intercorre tra di loro. In caso l’abbiano scoperto, spero che me lo facciano sapere, sennò sto in pensiero.

  • Mondiali 2010: Paris Hilton arrestata per possesso di marijuana

    Ancora guai per la ricca e famosa ereditiera Paris Hilton arrestata in Sudafrica dopo aver assistito alla partita tra Olanda e Brasile per possesso di marijuana. Le indiscrezioni non ancora confermate vorrebbero la Hilton in stato di fermo in attesa di comparire davanti al tribunale africano nelle prossime ore.

  • L’Uruguay in semifinale. Continua la maledizione africana

    L’Uruguay in semifinale. Continua la maledizione africana

    Si conclude ancora una volta ai quarti l’avventura di una squadra africana nella Coppa del Mondo, il Ghana però è andato veramente vicino all’impresa sprecando un calcio di rigore al 120′.

    Uruguay e Ghana danno vita ad una partita spettacolare senza tatticismi e con tantissime occasioni. Sono le Black Stars a comandare il ritmo del gioco nei primi 45′ minuti chiusi con il vantaggio grazie ad un siluro di Muntari che trova impreparato Muslera.

    Nella ripresa Tabarez butta nella mischia anche Lodeiro rendendo ancor più spregiudicato il 4-3-3 dell’Uruguay. Il Ghana sembra resistere alla forza d’urto dei sudamericani e con il solito Gyan e Boateng mette paura in contropiede.

    Ma è ancora Forlan a pescare dal cilindro la punizione del pari al 10 del secondo tempo. Le occasioni si susseguono ma il risultato non si schioda dal pari.

    AI supplementari il Ghana sembra avere più benzina e ha ben tre occasioni per andare in vantaggio. L’occasione più ghiotta capita però in pieno recupero quando Suarez stoppa di mano il gol qualificazione di Adiyiah. Dagli undici metri Gyan becca la traversa.

    Alla lotteria dei rigori risultano fatali gli errori di Mensah e Adiyiah. Uruguay in semifinale dopo 40 anni. Adesso l’Olanda, per il Ghana davvero una beffa ma il calcio africano dimostra di crescere.

    IL TABELLINO
    URUGUAY-GHANA 1-1 (5-3 dcr)
    Uruguay (4-3-3):
    Muslera; M. Pereira, Lugano (38′ pt Scotti), Victorino, Fucile; Perez, Arevalo, A. Fernandez; Cavani (31′ st Abreu), Suarez, Forlan. A disposizione: Castillo, Silva, Godin, Gargano, Eguren, A. Pereira, Lodeiro, Gonzalez, S. Fernandez, Caceres. All.: Tabarez
    Ghana (4-5-1): Kingson; Sarpei, Vorsah, John Mensah, Pantsil; Inkoom (29′ st Appiah), Annan, K. P. Boateng, K. Asamoah, Muntari (43′ st Adiyiah); Gyan. A disposizione: Agyei, Ahorlu , D. Boateng, Ayew, Amoah, Addy, Tagoe, Owusu-Abeyie. All.: Rajevac
    Arbitro: Benquerenca (Portogallo)
    Marcatori: 47′ pt Muntari (G); 10′ st Forlan (U);
    Ammoniti: Fucile (U); Arevalo (U); Pantsil (G); Perez (U); Sarpei (G); John Mensah (G);
    Espulsi: –

  • Brasile eliminato, Dunga deluso: “E’ colpa mia”

    La clamorosa eliminazione del Brasile dal Mondiale ai quarti di finale per mano dell’Olanda ha segnato il volto di Dunga. Visibilmente amareggiato e deluso il ct in conferenza stampa si è assunto tutte le responsabilità (come Lippi ndr) della disfatta verdeoro cercando di analizzare gli errori commessi e dando di fatto l’addio alla Selecao dopo 4 anni trascorsi da commissario tecnico:

    • La responsabilità è mia, non ci sono dubbi, sia nel bene che nel male. Tutto l’ho deciso io, rispettando anche il lavoro della stampa, dando le spiegazioni richieste, ma se non siamo riusciti ad andare avanti mi assumo la colpa. Noi tutti ci sentiamo umiliati.
      Nel primo tempo siamo andati molto bene, nella ripresa abbiamo sbagliato troppo, è mancata la giusta concentrazione ed in coppa del mondo questi errori si pagano
      “.
    • In questi quattro anni abbiamo ottenuto tanti buoni risultati, ma questo non cancella la grande delusione che proviamo adesso e che solo entrando nello spogliatotio si può capire. Posso però dire di essere orgoglioso di aver lavorato con questi ragazzi“.
    • Felipe Melo? Se giochiamo con un giocatore in meno, ed anche di qualità, la situazione si complica. Gli olandesi mettevano pressione all’arbitro su certe decisioni, per questo ho dovuto cambiare posizione a Bastos. Certo, non quel gesto non doveva essere fatto, ma solo chi è dentro il campo può capire“.
    • Il contratto? Ho firmato per quattro anni e sono stati rispettati“.
  • Mondiali 2010: le pagelle di Olanda – Brasile 2-1

    Julio Cesar: 5 E’ inoperoso per un ora e alla prima occasione si fa beffare in coppia da Felipe Melo da un innocuo traversone.

    Maicon: 6,5
    E’ sempre generoso e uno degli ultimi a mollare


    Juan: 6,5
    E’ l’unico che può attutire la corsa prorompente di Robben

    Bastos: 5 La prima volta che becca un avversario tosto dimostra di non esser un difensore. Impacciato


    Felipe Melo: 4
    Irriconoscibile nel primo tempo per classe e qualità. Torna sui suoi canoni nella ripresa. Sciagurato.


    Kaka: 4,5
    Che fine ha fatto il vero Kaka? Lento, prevedibile e senza idee

    Robinho: 5.5
    Gioca spesso sulle punte ma oggi è stato più continuo del solito.

    Luis Fabiano: 5,5
    Giornata difficile per Fabuloso troppo solo in attacco

    Stekelenburg: 6,5 Tiene a galla i suoi nel primo tempo. Sempre attento e preciso nella ripresa.
    Van der Wiel: 6,5 Pare che lo cerchi il Real Madrid come alternativa a Maicon. Oggi non demerita

    De Jong: 7
    Vince da solo il duello a centrocampo. partita straordinaria
    Robben: 8 Superlativo. Merita il pallone d’oro
    Sneijder: 7 La condizione fisica non lo assiste ma è sempre decisivo

    Van Persie: 5
    Egoista ed impreciso.


    TABELLINO
    Olanda-Brasile 2-1
    Olanda (4-2-3-1):
    Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Ooijer, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Kuyt; Van Persie (40′ st Huntelaar). A disposizione: Boschker, Vorm, Boulahrouz, Braafheid, Mathijsen, Afellay, De Zeeuw, Schaars, Van der Vaart, Babel, Elia, Huntelaar. All.: Van Marwijk.
    Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos (17′ st Gilberto); Gilberto Silva, Felipe Melo; Dani Alves, Kakà, Robinho; Luis Fabiano (32′ st Nilmar). A disposizione: Gomes, Doni, Luisão, Thiago Silva, Gilberto, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite, Nilmar. All.: Dunga.
    Arbitro: Nishimura (Gia)
    Marcatori: 10′ Robinho (B), 8′ st aut Melo (B), 23′ st Sneijder (O)
    Ammoniti: Heitinga, Van der Wiel, De Jong, Ooijer (O), Bastos (B)
    Espulsi: 27′ st Melo (B) per atto violento

  • Mondiali 2010: highlights Olanda – Brasile 2-1

    E’ l’Olanda la prima semifinalista del Mondiale 2010. A Port Elizabet gli Orange, che non vincevano contro il Brasile dal lontano 1978, battono la Selecao di Dunga 2-1 in rimonta.
    Nel primo tempo vantaggio verdeoro di Robinho dopo una splendida azione, nella ripresa i Tulipani guidati dal ct Van Marwijk prima pareggiano grazie ad una indecisione di Julio Cesar e Felipe Melo che pasticciano in area su un traversone di Sneijder, poi è proprio il fantasista dell’Inter a battere di testa il portiere brasiliano. Nel finale espulso Felipe Melo per una “tacchettata” ai danni di Robben.

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