Tag: mondiali 2010

  • Mondiali 2010: la finale va all’arbitro Webb. Olanda e Spagna fanno gli scongiuri

    La Fifa ha decretato l’inglese Howard Webb come direttore di gara della finale del Mondiale tra Olanda e Spagna che si giocherà a Johannesburg il prossimo 11 luglio. L’arbitro 39enne ha sbaragliato tutta la concorrenza come da previsione soprattutto quando la Fifa ha deciso di rispedire a casa lo svizzero Busacca, forse l’unico che gli avrebbe potuto levare di mani il fischietto della finalissima.
    Inoltre gli assistenti saranno i connazionali Darren Cann e Michael Mullarkey mentre il quarto uomo il giapponese Yuichi Nishimura.

    Webb può vantare così di aver diretto le gare più importanti del calcio mondiale ed europeo nella stessa stagione considerato che lo scorso maggio ha arbitrato anche la finale di Champions League disputata a Madrid tra Inter e Bayern Monaco.
    I più scaramantici, sia da una parte che dall’altra, staranno facendo gli scongiuri: Webb ha già diretto la Spagna al Mondiale in occasione dell’unica sconfitta delle Furie Rosse contro la Svizzera nella prima giornata del Gruppo H mentre gli olandesi hanno un pessimo ricordo dei fischietti inglesi perchè fu proprio un arbitro d’oltremanica, l’inglese Taylor, che diresse la finale di Coppa del Mondo del ’74 quando la Germania Ovest sconfisse i Tulipani a Monaco di Baviera.

    Per quanto riguarda la finalina tra Uruguay e Germania, in programma sabato 10 luglio a Port Elizabet, la Fifa ha scelto invece il messicano Benito Archundia.

  • Mondiali 2010: highlights Germania – Spagna 0-1

    La Spagna va in finale per la prima volta nella sua storia. A Durban le Furie Rosse superano per 1-0 la Germania di Low e raggiungono l’Olanda in finale.
    Il gol partita viene siglato su un colpo di testa imperioso del capitano Puyol nella ripresa. La reazione della Germania alla ricerca del pareggio è troppo sterile e i tedeschi devono arrendersi agli spagnoli al termine dei 90′ regolamentari.

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  • Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Sarà il Sudafrica a tenere a battessimo la prima volta di Spagna e Olanda. Le Furie Rosse raggiungono per la prima volta nella loro storia una finale di Coppa del Mondo e contro i lancieri proveranno ad alzare al cielo il trofeo a compimento di un grande slam iniziato con le vittorie giovanili e il campionato europeo.

    Gli uomini di Del Bosque hanno aspettato la Germania per sciorinare la migliore partita in Sudafrica fornendo una prestazione magistrale annichilendo i terribili giovani di Loew. La Spagna si presenta con il giovane e dinamico Pedro al posto di Torres mentre la Germania schiera Trochowski al posto del squalificato Muller.

    Sin dall’inizio sono le Furie Rosse a comandare il gioco e impegnare sin da subito Neuer. I tedeschi troppo rinunciatari per tutta la partita si fanno vedere dalle parti di Casillas solo con una conclusione dalla distanza di Trochowski.

    Li sterile possesso palla del primo tempo lascia ad azioni ficcanti e pericolose nella ripresa, le geometrie di Xavi, le invenzioni di Iniesta e gli spunti di Pedro costringono la Germania alla difensiva. La svolta arriva al 28′ quando il piccolo Puyol svetta tra gli spilungoni tedeschi per il gol vittoria.

    La Spagna si regala l’Olanda per la Germania irriconoscibile questa sera la consapevolezza di poter crescer e sperare nel futuro.

    IL TABELLINO
    GERMANIA-SPAGNA 0-1
    Germania (4-2-3-1):
    Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng (7′ st Jansen); Schweinsteiger, Khedira (35′ st Gomez); Trochowski (17′ st Kroos), Özil, Podolski; Klose. A disp.: Wiese, Butt, Aogo, Tasci, Kiessling, Badstuber, Cacau, Marin. All.: Loew
    Spagna (4-3-2-1): Casillas; S. Ramos, Puyol, Piqué, Capdevila; Busquets, Xavi, Xabi Alonso (48′ st Marchena); Pedro (40′ st Silva), Iniesta; Villa (35′ st Torres).
    A disp.: Reina, Valdes, Albiol, Fabregas, Mata, Arbeloa, Llorente, Javi Martinez, Silva, Navas. All.: Del Bosque
    Arbitro: Kassai (UNG)
    Marcatori: 28′ st Puyol
    Ammoniti: –
    Espulsi: –

  • Mondiali 2010: Germania – Spagna. Streaming e formazioni

    Mondiali 2010: Germania – Spagna. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni GERMANIA – SPAGNA (ore 20:30)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 8 Ozil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau.
    Ct: Loew.
    SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso; 6 Iniesta 18 Pedro, 7 Villa.
    A disposizione: 4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina.
    Ct: Del Bosque.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5, CANALE 6, CANALE 7, CANALE 8, CANALE 9

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  • Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Tra poco più di un’ora a Durban Germania e Spagna si giocheranno la qualificazione per la finalissima di Johannesburg dove ad attendere c’è già l’Olanda di Sneijder e Robben che ieri ha battuto l’Uruguay per 3-2.
    E’ una semifinale che sa di finale: questa è l’occasione per i tedeschi di vendicare la sconfitta subita 2 anni orsono nella finale di Vienna che ha consegnato l’Europeo nelle mani delle Furie Rosse. Allora a castigare la squadra guidata da Loew fu Fernando Torres, lo stesso che stasera partirà dalla panchina per far spazio a Pedro considerato il deludente campionato del mondo che ha disputato finora la punta del Liverpool.

    Si affrontano due delle squadre che hanno il maggior potenziale, la Germania ha una solidità senza eguali e ha straconvinto nelle precedenti uscite rifilando ben tre poker durante il Mondiale: il primo alla più docile Australia, poi alle insidiose Inghilterra (agli ottavi) e Argentina (ai quarti), la Spagna vanta forse il miglior undici titolare dell’intero Mondiale ma non è riuscita ad esprimersi al meglio quando ha incontrato squadre con difese attente e ordinate.

    Gli iberici vogliono completare il ciclo vincendo il proprio primo Mondiale della storia dopo essersi affermati ai campionati europei, la Germania di Coppe del Mondo ne ha già 3 ed ha dalla sua parte l’esperienza di un ambiente che è abituato a vincere e ad arrivare fino in fondo a queste competizioni: però, a differenza degli altri anni, i teutonici si presenteranno con una delle nazionali con un’età media bassissima, di circa 25 anni.
    I precedenti ai Mondiali sorridono ai tedeschi: 2 vittorie e 1 pareggio contro la Spagna.

    Per quanto riguarda le formazioni mancheranno Torres da una parte, sostituito dal veloce Pedro che nell’intenzioni di Del Bosque dovrebbe creare maggiori grattacapi alla difesa tedesca, e Muller, squalificato, dall’altra con Trochowski che partirà titolare dal primo minuto. Per il resto tutto confermato per entrambe: Villa guiderà l’attacco spagnolo con Xavi a regalare geometrie per i compagni di squadra; Fabregas, non al meglio della condizione per una botta alla gamba rimediata in allenamento, siederà in panchina. Sull’altro fronte Klose cercherà il gol della definitiva consacrazione che gli consentirebbe di agguantare Ronaldo in cima alla classifica cannonieri dei Mondiali di tutti i tempi a quota 15 reti.Alle sue spalle occhio a Podolski, Ozil e Schweinsteiger.

    Probabili formazioni GERMANIA – SPAGNA (ore 20:30)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 8 Ozil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau.
    Ct: Loew.
    SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso; 6 Iniesta 18 Pedro, 7 Villa.
    A disposizione: 4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina.
    Ct: Del Bosque.

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  • Germania – Spagna: le probabili formazioni [live]

    Germania – Spagna: le probabili formazioni [live]

    Germania e Spagna tornano a sfidarsi dopo la finale dell’Europeo di due anni orsono con il chiaro intento di arrivare alla finalissima contro l’Olanda. La tradizione in Coppa del Mondo dice Germania ma il gol di Torres due anni fa fece salire le Furie Rosse sul tetto d’Europa consacrandola come una delle migliori nazionali al mondo.

    Quella Germania è notevolmente cambiata e forte di un ruolino di marcia travolgente questa sera partirà con i favori del pronostico anche se Joachim Loew dovrà fare a meno del jolly d’attacco Thomas Muller, uno dei migliori giocatori in Sudafrica. Il suo posto è in ballottaggio tra il giovanissimo Toni Kroos e Piotr Trochowski con il primo leggermente favorito.

    Del Bosque recupera Fabregas e dovrà decidere se dar ancora fiducia a Fernando Torres o rinforzare il centrocampo schierando David Villa come unica punta.

    19:00: Cambi dell’undici titolare per entrambi i tecnici: il ct tedesco Loew sceglie Trochowski e non Kroos come annunciato in un primo momento per sostituire lo squalificato Muller; il collega spagnolo Del Bosque “fa fuori” il deludente Torres per affidarsi alla velocità di Pedro che andrà ad affiancare Villa in attacco.

    20:00: ecco le formazioni ufficiali. Come già annunciato Torres partirà dalla panchina; al suo posto Pedro.

    GERMANIA-SPAGNA
    Formazioni di Germania-Spagna, seconda semifinale dei Mondiali di Sudafrica 2010, in programma mercoledì (20.30) a Durban.
    Germania (4-5-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 8 Oezil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau). All.: Loew.
    Spagna (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso, 6 Iniesta; 18 Pedro, 7 Villa. (4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina). All.: Del Bosque.
    Arbitro: Kassai (Ung).

  • Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Il Gotha del calcio giovanile negli ultimi dieci anni porta il nome di Spagna e Germania. Le due nazionali più innovative d’Europa detengono insieme all’Olanda (sarà un caso) il maggior numero di vittorie in competizioni giovanili nazionali dell’ultimo decennio e il successo delle selezioni maggiori non può che esser il frutto di una programmazione sensata e coraggiosa.

    Le quattro finaliste più che la valorizzazione delle stelle hanno puntato ad un progetto tecnico tattico in grado di esaltare il collettivo a far muovere la nazionale con i meccanismi di un club.

    Germania e Spagna sono nazionali giovanissime che puntano all’egemonia per i prossimi dieci anni. Pensate, i teutonici dell’attuale organico 17 saranno ancora sotto i trentanni in Brasile nel 2014 mentre tra le Furie Rosse “solo” 13.

    Poggiate sul coraggio di Barcellona e Bayern Monaco, Spagna e Germania a differenza di Inghilterra, Francia e Italia hanno avuto il coraggio di sperimentare una nuova idea di calcio aumentando la sinergia tra le selezioni giovanili e la nazionale maggiore cercando di emulare lo schema di gioco rendendo ogni giocatore esperto in quel determinato ruolo.

    Da Pedro a Ozil, da Busquets a Kedhira sono tanti i giovani talenti che si sono messi in mostra in Sudafrica ma l’esempio della filosofia di Loew potrebbe esserci stasera. Il “veterano” Muller (classe ’89) sarà assente per squalifica e al suo posto ha molte chance di giocare il giovanissimo Kroos, ultimo fenomeno nato dal vivaio del Bayern Monaco.

  • Sneijder fa il passo decisivo verso il Pallone d’Oro

    Il calcio per fortuna non è una scienza esatta. La dimostrazione? Wesley Sneijder e Arjen Robben. I due grimaldelli olandesi appena un anno fa erano stati bollati come giocatori di seconda fascia dai Galattici del Real Madrid che per sostituirli avevano ingaggiato niente di meno che Kaka e Cristiano Ronaldo.
    Come è andata a finire la stagione lo sappiamo tutti, Sneijder con il triplete mentre a Robben manca la coppa dalle grandi orecchie.

    Insieme adesso sono ad un passo per riscrivere la storia della nazionale olandese beffata nel ’74 e ’78 da un duro scherzo del destino. Questi tulipani non si avvicinano nemmeno a quelli del calcio totale ma hanno le carte in regola per piazzarsi in alto.

    E a prendersi il gradino più alto del podio sembra essersi abituato il numero dieci nerazzurro che oltre a rischiare di aggiungere un altro trofeo di squadra al suo 2010 da record potrebbe arricchirlo di due gioie personali.

    La prima è il titolo di capocannoniere di Sudafrica 2010 (5 gol insieme a Villa) per poi concludere con il primo Pallone d’Oro unificato da France Football e Fifa. Proprio il magazine francese ha iniziato a tirar la volata di Sneijder nominandolo favorito nella corsa al trofeo.

  • Mondiali 2010: le pagelle di Uruguay – Olanda 2-3

    Diamo le pagelle ai protagonisti di Uruguay – Olanda, gara valida per accedere alla finalissima del Mondiale e terminata 3-2 per gli Orange.

    URUGUAY

    Muslera 5.5: il portierino della Lazio non ha colpe sul missile di Van Bronckhorts che è valso l’1-0 ma è sembrato più incerto sul gol del 2-1 siglato da Sneijder. Un pò acerbo, deve ancora migliorare, alterna buone parate a cali di concentrazione. Non perfetto in alcune uscite.

    M. Pereira 6.5: riaccende la speranza Celeste accorciando le distanze sul 3-2 ma è troppo tardi. In difesa soffre le accelerazioni di Sneijder e Kuyt.

    Victorino 6: mandato in campo al posto di Lugano infortunato, controlla bene Van Persie ma va in difficoltà sulle incursioni di Sneijder.

    Godin 6: anche lui come il compagno di reparto ferma Van Persie ma si perde Robben in area di rigore che consente all’Olanda di portarsi sul 3-2. Resta comunque una bella rivelazione di questo Mondiale.

    Caceres 5.5: va in affanno su Robben che quando cambia passo è incontenibile, a volte deve ricorrere alle maniere forti. Ha l’attenuante che Tabarez lo ha schierato sulla fascia sinistra che non è quella di sua competenza.

    Perez 6: non sfigura, tiene bene il centrocampo ma cala alla distanza.

    Arevalo 6.5: tanta quantità in campo, sempre pronto, per qual che può, a limitare Sneijder. Un pò impreciso nella fase di impostazione.

    Gargano 6.5: parte titolare dal primo minuto per la prima volta in questo Mondiale e fa il suo lavoro da recupera palloni e di pressing a tutto campo. Una buona notizia per il Napoli.

    A. Pereira 5.5: spesso e volentieri impreciso ma tanta corsa.
    -> dal 78′ Abreu sv: Tabarez lo getta nella mischia sperando in una giocata “pazza” delle sue ma non incide.

    Forlan 7: grande cuore, il gol arriva sempre dai suoi piedi. Magica la sua giocata con finta che fa abboccare il difensore dell’Olanda, il tiro è buono ma non irresistibile e Stekelenburg decide di aiutarlo sbagliando una respinta che poteva essere facile regalandogli il quarto gol al Mondiale. Sempre pericoloso su punizione. Ha giocato un Mondiale ad altissimi livelli, uno dei migliori giocatori che abbiamo potuto ammirare.

    Cavani 6.5: tanto movimento in avanti, ma poche conclusioni verso la porta avversaria. Sarà sicuramente un uomo mercato.
    -> dall’84’ Fernandez sv

    OLANDA

    Stekelenburg 5: era risultato perfetto nelle gare precedenti, stasera è suo l’errore che consente a Forlan di pareggiare non respingendo un tiro dalla distanza centrale.

    Bouhlarouz 5: sostituiva Van der Wiel sulla fascia difensiva di destra ma risulta troppo impacciato e lento, fatica a controllare Forlan.

    Heitinga 5.5: a volte è troppo incerto, da rivedere anche se riesce a disimpegnarsi bene in qualche frangente.

    Mathijsen 5.5: come il compagno di reparto. Forlan è avversario ostico. Non era al meglio della condizione.

    Van Bronckhorts 7: il capitano merita il voto solo per il gol che estrae dal cilindro. Potenza e precisione uniche nella sua conclusione che beffa Muslera. Spinge bene sulla corsia di sua competenza.

    Van Bommel 6: la diga di centrocampo olandese questa volta soffre l’assenza del gemello di reparto De Jong.

    De Zeeuw 5: chiamato in causa a sostituire De Jong in mezzo al campo è costretto ad uscire a fine primo tempo per una scarpata in faccia. Un pò fuori dal gioco.
    -> dal 46′ Van der Vaart 6: sicuramente meglio di De Zeeuw. Si fa notare per una conclusione da fuori area che impegna Muslera svegliando un Olanda che fin li era in difficoltà.

    Robben 7: quando cambia marcia è imprendibile. Fa impazzire Caceres sulla fascia destra, la sua preferita e mette il sigillo alla partita realizzando il gol del 3-1 di testa, sicuramente non il pezzo migliore del suo repertorio.
    -> 91′ Elia sv

    Sneijder 7: segna ancora, è il suo quinto gol nel Mondiale che gli consente di agganciare Villa in vetta alla classifica marcatori. Il Pallone d’Oro è una questione tra loro due che andrà a chi tra Olanda e Spagna vincerà il Mondiale. I Tulipani hanno già staccato il biglietto per la finale, le Fuire Rosse devono ancora conquistarla.

    Kuyt 7: E’ la fortuna di qualunque allenatore. Poco appariscente ma determinante per gli equilibri tattici della squadra. Abbina la corsa in aiuto dei compagni alla qualità dei cross.

    Van Persie 5.5: Qualche passo avanti rispetto alle gare precedenti lo ha fatto ma da lui ci si aspetta molto di più.

  • Mondiali 2010: highlights Uruguay – Olanda 2-3

    E’ l’Olanda la prima finalista della 19esima edizione dei Mondiali. A Città del Capo, in Sudafrica, la squadra di Bert Van Marwijk ha battuto in semifinale con il punteggio di 3-2 l’Uruguay allenata dal Maestro Tabarez. I Tulipani passano in vantaggio al 17′ con il capitano Van Bronckhorst con un missile da 40 metri pennellato all’incrocio dei pali imparabile per il portiere Muslera, forse il gol più bello a cui abbiamo assistito in questo Mondiale. Il pareggio sudamericano arriva allo scadere con il solito Forlan con una conclusione da fuori area che sorprende il colpevole Stekelenburg.
    Nella ripresa uno-due terrificante dell’Olanda: al 70′ Sneijder rimette avanti gli Orange ma il gol è viziato dalla posizione irregolare di Van Persie che si trova sulla traiettoria della palla, 3 minuti più tardi il tris di Robben con un perfetto colpo di testa.
    Nel finale di gara, al secondo minuto di recupero, Maximiliano Pereira accorcia le distanze dando residue speranze ai suoi ma inutili sono gli ultimi assalti dell’Uruguay.
    Per l’Olanda si tratta della terza finale della sua storia dopo le sconfitte subite contro Germania (1974) e Argentina (1978) e attenderà la vincente tra Germania e Spagna.

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