Tag: mondiali 2010

  • La stampa brasiliana boccia la Seleção, e su Dunga..

    Noioso come un sonnifero. Così è stato definito il Brasile che, con il ct Carlos Dunga vestito da nostromo, ha debuttato ai Mondiali con un risicato successo per a 2-1 sulla Corea del Nord. Talmente noioso che il quotidiano ‘Folha’ di San Paolo ha coniato un nuovo termine: la Selecao sortisce gli effetti di un noto farmaco e diventa la Selexotan. ‘O Globo’ evidenzia che per 55′ “il Brasile ha dato l’impressione di essere colpito dalla siccità del gol”.

    Dopo un primo tempo “burocratico”, però, la squadra ha cambiato atteggiamento nella ripresa. “Una distrazione difensiva nel finale” ha consentito alla Corea del Nord di realizzare un gol storico e “ha confermato la tradizione di vittorie stentate all’esordio” per lo squadrone verdeoro. Le stesse valutazioni compaiono negli articoli del ‘Jornal do Brasil’, che parla di “vittoria magra”. ‘O Dia’ nelle sue pagelle non fa sconti, stangando in particolare gli attaccanti a cominciare dall’impalpabile Luis Fabiano.

    Le valutazioni sull’operato del ct Carlos Dunga, invece, sconfinano al di là del calcio. Il commissario tecnico “brilla” per il giaccone esibito nella fredda serata di Johannesburg. Il sospetto è che il capo sia opera di Gabriela, la figlia di Dunga che sogna una carriera da stilista. ‘O Dia’, però, ritiene opportuno approfondire l’argomento con un sondaggio. “Chi ha dato quella giacca a Dunga?”. Tra le opzioni, spuntano anche ‘Capitan Nemo’ e ‘il Piccolo Principe’.

  • Mondiali 2010: alle 13:30 il derby Honduras-Cile

    Mondiali 2010: alle 13:30 il derby Honduras-Cile

    Oggi debutta il gruppo H, la Spagna è senza dubbio la regina del girone forte del blasone ma sopratutto dei galloni di favorita per la vittoria finale. Alle spalle delle Furie Rosse a darsi battaglia e cercar un posto in Paradiso saranno la Svizzera, oggi avversaria della Spagna e Honduras e Cile che apriranno alle 13:30 la quinta giornata del Mondiale in Sudafrica.

    Match interessante e senza una netta favorita quello tra Honduras e Cile, un derby tra Centro e Sud America che promette spunti interessanti e nel quale si scontreranno tantissime conoscenze della serie A.

    L’Honduras, guidata da Rueda, si riaffaccia al Mondiale dopo 18 anni con la voglia di migliorare le due sconfitte e un pareggio dell’82. Gli “italiani” David Suazo e Leon sono gli elementi più esperti del 4-4-2, meritano comunque considerazione la freccia del Bari Alvarez ed il centrocampista del Tottenham Palacios.

    Il Cile di Bielsa vanta i galloni di possibile sorpresa del Mondiale, squadra arcigna e pericolosa sopratutto dal centrocampo in su. L’ex ct argentino deve far i conti con la spalla malconcia dell’altro Suazo, Humberto, e dalla sua condizione dipenderà lo schieramento cileno.

    Schierato un 4-3-3 dinamico i punti di forza sono gli esterni difensivi Isla (Udinese) e Vidal. Il centrocampo si basa sulla solidità del reggino Carmona e Millar, nel tridente offensivo trova posto il furetto dell’udinese Sanchez e Paredes.

    PROBABILE FORMAZIONE
    HONDURAS (4-4-2):
    Valladares; Izaguirre, Bernandez, Figueroa, Sabillon; Alvarez, Palacios, Guevara, Leon; Pavon (Welcome), Suazo (Martinez).

    CILE (4-3-3): Bravo; Isla, Jara, Medel, Vidal; Carmona, Valdivia, Millar; Sanchez, Suazo (Paredes), Beuasejour.

  • Rivelazioni Mondiale: Siphiwe Tshabalala, il furetto del Sudafrica

    Ha firmato il primo, storico, gol della rassegna iridata 2010 (in Sudafrica-Messico 1-1), mandando in visibilio il pubblico di casa: Siphiwe Tshabalala è entrato nella storia del calcio mondiale dopo essere entrato già da tempo in quella del Sudafrica. Minuto numero 10 del secondo tempo: una palla recuperata viene trasformata in un contropiede letale con Tshabalala che incenerisce Perez con una saetta di sinistro che, diagonalmente, si insacca all’incrocio dei pali.

    Un gol bellissimo che gli è valso il riconoscimento di ‘Man of the Match’ dalla FIFA. Centrocampista che abbina qualità e quantità, Tshabalala si distingue per la facilità di corsa, la grande generosità (in tal senso richiama, anche per la struttura fisica, Rino Gattuso) e la facilità estrema con cui svolge entrambe le fasi di gioco (tanto quella di interdizione quanto quella di impostazione).

    Nato come esterno sinistro, è stato reinventato centrale e può giocare sia in una linea mediana a 4 uomini (in linea o a rombo), sia in un centrocampo a 3 elementi: perno inamovibile dei Kaizer Chiefs (una delle squadre principali del suo Paese), potrebbe essere uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato nonostante non sia più giovanissimo (compirà 26 anni a settembre, dunque è nel pieno della maturità agonistica). Con la sua Nazionale, oltre all’attuale Campionato del Mondo, ha disputato la Coppa d’Africa 2006 e 2008 e la Confederation Cup 2009, acquisendo una buona esperienza internazionale e sembra pronto a lasciare il Continente Nero per tentare l’avventura in Europa.

    Nome: Siphiwe
    Cognome: Tshabalala
    Nazionalità: Sudafricana
    Nato il 25 settembre 1984 a Soweto
    Altezza 170 cm
    Peso 72 kg
    Ruolo: Centrocampista
    Squadra d’appartenenza: Kaizer Chiefs

    Il primo gol di Sudafrica 2010: un gioiello di Siphiwe Tshabalala
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  • Mondiali 2010, il programma di oggi: il debutto della Spagna, in serata gioca il Sudafrica

    Mondiali 2010, il programma di oggi: il debutto della Spagna, in serata gioca il Sudafrica

    Dopo aver visto la vittoria di un Brasile poco convincente e messo in difficoltà dalla Corea del Nord, oggi scende in campo un’altra favorita, la Spagna campione d’Europa in carica, secondo molti la favorita numero uno per la vittoria finale a chiudere la prima giornata del Mondiale sudafricano.

    Alle 13:30 si parte con Honduras – Cile (Gruppo H) in un interessante derby. Centramericani e sudamericani si contenderanno, insieme alla Svizzera, il secondo posto nel raggruppamento poichè la Spagna è di un altro livello. Sarà importante partire con una vittoria per non perdere punti preziosi in ottica qualificazione: da una parte la Bicolor di David Suazo, Leon e Alvarez, dall’altra La Roja di un altro Suazo, Humberto, e guidata dall’esperto Bielsa che torna ad un Mondiale dopo 12 anni (1998). Per l’Honduas invece, che sulla carta è inferiore, questa è la seconda partecipazione dopo quello disputato nel 1982.

    Alle 16:00 il match più atteso della giornata. La Spagna (Gruppo H) farà il suo debutto a Durban contro la mina vagante Svizzera. Le Furie Rosse di Del Bosque, che hanno trionfato due anni fa nella finale di Vienna all’Europeo di Austria e Svizzera (allora il ct era Aragones), sono la squadra da battere, merito di un collettivo straordinario e di un potenziale immenso che poche nazionali possono vantare con ben 13 giocatori che provengono dalle fila del Barcellona (8) e del Real Madrid (5). Fabregas e Xavi a centrocampo e Torres e Villa in attacco incutono timore a chiunque. Gli elvetici, che hanno ben figurato durante l’amichevole pre Mondiale contro l’Italia terminata 1-1, si presentano forse con una delle migliori selezioni mai avute prima e con un ct vincente ed estremamente capace, il tedesco Hitzfeld.

    In serata, alle 20:30 a Pretoria, Sudafrica – Uruguay per la seconda giornata del Gruppo A. Partita già da dentro o fuori, rischiano di più i padroni di casa che poi nella terza e conclusiva gara del girone dovranno affrontare la più temibile Francia. I Bafana Bafana però potranno contare sull’apporto del proprio pubblico e sulle assordanti e, secondo alcuni, fastidiose vuvuzelas. La Celeste allenata da Tabarez, dopo il pareggio conquistato con la Francia, ha ottime possibilità di ipotecare con una vittoria già stasera gli ottavi di finale: il tasso tecnico della squadra sudamericana è nettamente superiore a quello degli africani. Ma questo Mondiale ha riservato fin qui grandi sorprese e fatto vedere tanto catenaccio e poco spettacolo, ragion per cui l’ultima parola spetta al campo.

    Questo il programma di oggi, mercoledì 16 giugno

    • HONDURAS – CILE (Nelspruit ore 13:30, in diretta su Sky)
    • SPAGNA – SVIZZERA (Durban ore 16:00, in diretta su Sky)
    • SUDAFRICA – URUGUAY (Pretoria ore 20:30, in diretta su Rai e Sky)

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  • Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Il Brasile vince al suo esordio Mondiale ma la notizia è che la modestissima Corea del Nord ha tenuto testa chiudendo il primo tempo sullo 0-0 e nel finale è riuscita a segnare all’impermeabile retroguardia verdeoro.

    Per Dunga pioveranno ancora altre critiche e questa volta ci sentiamo di schierarci dalla parte dei tifosi. Squadra lenta ed impacciata e senza cambio di ritmo con un Kaka lontano parente dei tempi rossoneri.

    IL primo tempo è di una noia mortali con i verdeoro a specchiarsi della propria bellezza e i coreani coperti alla ricerca di un risultato storico. L’inverno sudafricano si sposa male con il calore brasiliano dei suoi fantasisti, l’unico parzialmente ispirato è Robinho anche se le sue giocate sono più per il pubblico che per la squadra.

    Lo 0-0 del primo è comunque una vittoria per l’undici di Kim-Jong Hun che nella ripresa vengono riportati sulla terra da uno straordinario gol dell’indemoniato Maicon: un esterno destro a rientrare che sorprende il portiere. Rotto il bunker è stato Elano a metter in risultato in cascina ma nel finale c’è gloria Ji Yun-nam da oggi vera gloria nazionale.


    BRASILE-COREA DEL NORD 2-1

    Maicon (B) al 55′, Elano (B) al 72′, Ji Yun-nam (C) all’89’.

    BRASILE: 1-Julio Cesar; 2-Maicon, 3-Lucio, 4-Juan, 6-Michel Bastos, 5-Felipe Melo (dall’84’ 18-Ramires), 8-Gilberto Silva, 7-Elano (dal 73′ 13-Dani Alves), 10-Kaka (dal 78′ 21-Nilmar), 11-Robinho, 9-Luis Fabiano. All. Dunga.

    COREA DEL NORD:
    1-Ri Myong-guk; 5-Ri Kwang-chon, 2-Cha Jong-hyok, 13-Pak Chol-jin, 3-Ri Jun-il, 8-Ji Yun-nam, 11-Mun In-guk (dall’80’ 6-Kim Kum-Il), 17-An Yong-hak, 4-Pak Nam-chol, 10-Hong Yong-jo, 9-Jong Tae-se. All. Kim-Jong Hun.

    ARBITRO: Viktor Kassai (Ungheria)

    AMMONITI: Ramires (B).

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Mondiali 2010: il Brasile “difensivista” all’assalto della Corea del Nord

    Mondiali 2010: il Brasile “difensivista” all’assalto della Corea del Nord

    Dopo Argentina, Inghilterra, Germania, e Italia tra qualche minuto, alle 20:30, scoccherà l’ora anche per il Brasile che esordirà al Mondiale affrontando la Corea più debole, quella del Nord, all’Ellis Park di Johannesburg per la prima giornata del Gruppo G. I pentacampioni, come da tradizione ad ogni Mondiale, vengono considerati i favoriti per eccellenza anche se il ct Dunga ha voluto privilegiare la solidità del gruppo a discapito della fantasia lasciando a casa talenti come Ronaldinho e Pato e convocando giocatori che quest’anno con i rispettivi club non hanno brillato o addirittura utilizzati con il contagocce (Julio Baptista su tutti). Nonostante ciò la rosa risulta essere una delle migliori ma con una particolarità: i verdeoro arrivano a questo Mondiale vantando una retroguardia forte come non mai ed è strano considerato che il Brasile è da sempre famoso in tutto il Mondo per i suoi attaccanti dotati di una classe eccelsa, di certo non per difensori e portieri. Le chiavi della squadra sono affidate come sempre al leader Kakà.

    La Corea del Nord, che gli italiani ricordano benissimo per aver battuto per 1-0 ed eliminato così a sorpresa l’Italia durante la fase a gruppi nel Mondiale del 1966, è alla quarta apparizione ad un campionato del Mondo ma può essere considerato effettivamente solo quello del ‘66, in quella edizione venne eliminata ai quarti di finale stabilendo il proprio record, perchè 4 anni dopo nel 1970 i coreani vennero squalificati per essersi rifiutati di giocare contro Israele e nel ‘78 si ritirò dalla rassegna. La squadra guidata da Kim Jong-Hun è la squadra materasso del raggruppamento (il più duro dell’intero Mondiale) e, a meno di miracoli, tornerà a casa dopo aver disputato le tre partite del girone.

    Probabili formazioni BRASILE – COREA DEL NORD (ore 20:30)

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Elano, Kaka’, Robinho; Luis Fabiano.
    Ct: Dunga.
    COREA DEL NORD (4-4-2): Ri Myong-Guk; Cha Jong-Hyok, Nam Song-Chol, Pak Nam-Chol, Pak Chol-Jin; Ri Jun Il, An Yong-Hak, Mun In-Guk, Kim Yong-Jun; Jong Tae-Se, An Chol Hyok.
    Ct: Kim Jong-Hun.

    DOVE GUARDARE LA PARTITA IN STREAMING

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  • Mondiali 2010: Brasile – Corea del Nord. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni BRASILE – COREA DEL NORD (ore 20:30)

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Elano, Kaka’, Robinho; Luis Fabiano.
    Ct: Dunga.
    COREA DEL NORD (4-4-2): Ri Myong-Guk; Cha Jong-Hyok, Nam Song-Chol, Pak Nam-Chol, Pak Chol-Jin; Ri Jun Il, An Yong-Hak, Mun In-Guk, Kim Yong-Jun; Jong Tae-Se, An Chol Hyok.
    Ct: Kim Jong-Hun.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5

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  • Mondiali 2010: Il pari senza emozioni tra Portogallo e Costa d’Avorio fa felice solo il Brasile

    Nel primo match del Gruppo G, il famoso “girone della morte” pari senza grandi emozioni tra le formazioni di Portogallo e Costa d’Avorio che si annullano a vicenda e lasciano al Brasile campo libero per la testa della classifica se stasera, secondo pronostico, batterà la Corea del Nord, vittima sacrificale designata del raggruppamento secondo molti addetti ai lavori.

    L’attesissima sfida dunque termina con un nulla di fatto, le 2 squadre quasi “giochicchiano” senza volersi fare del male, la tecnica portoghese si deve scontrare con la fisicità degli ivoriani. Ne esce quindi solo una misera azione pericolosa in 45 minuti, con un gran un tiro di Ronaldo che si stampa contro il palo. L’azione è veramente roba da stropicciarsi gli occhi, con il solito movimento del giocatore lusitano: dribbling, contro dribbling e siluro che il portierone africano Barry osserva senza nemmeno accennare la parata, ma troppo poco per mettere davanti la testa nella corsa alla qualificazione. Il resto, purtroppo per lo spettacolo che era stato annunciato nel pre-partita, è una specie di meeting di atletica in cui di calcio c’è solo il pallone: si vedono solo atleti che si impegnano nella corsa ma senza costruire un minimo di gioco. Un pò più intraprendente, ed è quasi paradossale, lo è la Costa d’Avorio, ma l’azione degli africani, liscia fino alla trequarti, si frena bruscamente di fronte agli evidenti limiti offensivi vicino all’area di rigore a causa dell’assenza dell’ariete Drogba. In poche parole tutto bene fino ai 25 metri, lì dove l’assenza dell’attaccante del Chelsea, in panchina dopo l’infortunio al gomito che quasi lo estrometteva dal disputare la competizione, si fa sentire parecchio.
    Nella ripresa la musica non cambia e le occasioni da gol, quindi, restano un’ipotesi molto vaga. Il Portogallo, già in difficoltà nella costruzione della manovra per il pressing forsennato della Costa d’Avorio, che a livello fisico non accusa neanche un minimo di fatica, “perde” pure per strada Cristiano Ronaldo che entra in un sonno lungo tutta la durata del secondo tempo, 45 minuti di black out che lo fanno sparire lentamente dal match (solo una punizione alta a 10 minuti circa dalla fine). Eriksson, da parte sua, comincia a prendere in considerazione la possibilità di vincere e decide, quindi, di giocarsi la carta Drogba al 21esimo del secondo tempo per dare una mano in attacco a Gervinho e provare a dare un senso al pomeriggio sudafricano dei suoi giocatori provando a prendersi tutta la posta in palio.
    I cambi, però, non producono molto e il pareggio (anche se il finale arrembante degli ivoriani mette i brividi ai portoghesi) arriva a destinazione. Sta di fatto che, com’era prevedibile, Costa d’Avorio e Portogallo dovranno ora guadagnarsi la qualificazione contro Brasile e Corea del Nord. La differenza tra le 2 squadre la faranno, come logico, dunque, i gol fatti ai malcapitati coreani, dando per scontate le vittorie del Brasile. Imprese contro la Seleçao infatti, alla luce di quanto si è visto oggi, non sono obiettivamente preventivabili. Ma nel calcio potrebbe sempre scapparci la sorpresa: in fondo domani è un altro giorno…

    IL TABELLINO
    COSTA D’AVORIO-PORTOGALLO 0-0
    Costa d’Avorio (4-3-3):
    Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiene; Eboué (43′ st Romaric), Y. Toure, Tiote; Gervinho (36′ st Keita), Dindane, Kalou (21′ st Drogba). A disp.: Zogbo, Yeboah, Angoua, Boka, Gohouri, Doumbia, Gosso, Koné, Bamba. All: Eriksson
    Portogallo (4-3-3): Eduardo; Paulo Ferreira, B. Alves, Carvalho, Coentrao; Deco (17′ st Tiago), Mendes, Meireles (40′ st Amorim); Ronaldo, Liedson, Danny (11′ st Simao). A disp.: Beto, Fernandes, Rolando, Duda, Miguel, Miguel Veloso, Pepe, Almida, Ricardo Costa. All.: Queiroz
    Arbitro: Larrionda (URU)
    Ammoniti: Zokora, Demel (CA), C. Ronaldo (P)
    Espulsi: nessuno

  • Mondiali 2010: highlights Nuova Zelanda – Slovacchia 1-1

    Finisce in parità il match tra Nuova Zelanda e Slovacchia cenerentole del gruppo F. Slovacchi in vantaggio con Vittek al 5′ del secondo tempo e All White che trovano un inaspettato pareggio al 93′ con Reid

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  • Mondiali: Slovacchia beffata al 93′. Reid l’eroe degli “All White”

    Mondiali: Slovacchia beffata al 93′. Reid l’eroe degli “All White”

    Parità assoluta nel girone azzurro dopo il match tra Slovacchia e Nuova Zelanda terminato sull’1-1 grazie alla capocciata di Winston Reid in pieno recupero. Nonostante un evidente divario tecnico gli slovacchi di Weiss, forse emozionati per l’esordio assoluto, non riesco a scardinare l’ordinato scacchiere degli All White.

    Dopo un primo tempo soporifero e ricco di errori la squadra di Marek Hamsik, deludente la sua prova, trova la rete del vantaggio grazie Robert Vittek, ma il suo gol è viziato da un netto offside non rilevato dall’arbitro sudafricano Damon. La Slovacchia rallenta il ritmo tentando di congelare la partita ma in più di una occasione riesce a sfiorare il raddoppio.

    Nel finale arriva l’inaspettabile, mentre la Slovacchia cerca di chiudere tutti gli spazi per assicurarsi la vittoria, ecco che arriva l’inatteso gol neozelandese: con un colpo di testa a fil di palo Winston Reid agguanta il pareggio al 48.

    IL TABELLINO

    NUOVA ZELANDA – SLOVACCHIA 1-1 5′ st Vittek (S), 47’st Reid (NZ)

    Nuova Zelanda (3-4-3): Paston; Reid, Nelsen, Smith; Bertos, Vicelich (33′ st Christie), Elliot, Lochhead; Killen (27′ st Wood ), Fallon, Smelt. A disposizione: Bannatyne, Moss, Sigmund, Boyens, Barron, Clapham, Mulligan, Brockie, Brown, Mc Glinchey C.T.: Herbert

    Slovacchia (4-2-3-1): Mucha; Zabavnik, Durica, Skrtel, Cech; Weiss (45′ st Kucka), Strba; Sestak (36′ st Holosko), Vittek (39′ st Stoch), Hamsik; Jendrisek. A disposizione: Pernis, Kuciak, Pekarik, Salata, Petras, Kopunek, Sapara, Jakubko, C.T.: Kozak

    Arbitro: Damon (Sudafrica)

    Ammoniti: Lochhead (NZ), Strba (S)

    SPECIALE MONDIALE SUDAFRICA 2010