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  • Mondiali 2010: l’uragano Portogallo spazza via la Corea del Nord 7-0. In gol anche Ronaldo

    Mondiali 2010: l’uragano Portogallo spazza via la Corea del Nord 7-0. In gol anche Ronaldo

    Straordinaria vittoria per il Portogallo ed umiliante sconfitta per la Corea del Nord. Questo l’esito della prima gara della giornata in cui i lusitani hanno travolto sotto una valanga di reti, ben 7, i coreani che vengono così eliminati dal Mondiale (seconda squadra dopo il Camerun). Ronaldo, autore del sesto gol, e compagni
    invece ipotecano il passaggio del turno perchè anche in caso di sconfitta contro il Brasile (già qualificato) nell’ultima giornata del Gruppo G permetterebbe loro di continuare il cammino sudafricano, a meno che la Costa d’Avorio non batta gli asiatici con uno scarto di reti maggiore di quanto fatto dai portoghesi. Oltre a Ronaldo sono andati a segno Meireles, Simao, Almeida, Liedson e Tiago, quest’ultimo protagonista con una doppietta.

    Il Portogallo inizia bene colpendo una traversa dopo solo 5 minuti su colpo di testa di Carvalho ma si smarrisce ben presto; troppo macchinosa la manovra dei rossoverdi che subiscono le iniziative dei coreani, prima Eduardo deve distendersi per mandare in calcio d’angolo la conclusione rasoterra di Hong Yong Yo, poi è Pak Nam Chol ad andare vicino al vantaggio.
    Cristiano Ronaldo è ingabbiato e allora ci pensa Tiago a prendere le redini della partita: l’ex centrocampista della Juventus serve un perfetto assist per l’inserimento di Raul Meireles che porta in vantaggio i lusitani al 25′. Lo stesso autore del gol sfiora il raddoppio su uno svarione della difesa coreana, poi più nulla e si va al riposo sull’1-0 con gli asiatici che ripetono la buona prestazione fornita contro il Brasile.

    Nella ripresa la Corea rimane letteralmente negli spogliatoi e viene infilata minuto dopo minuto dai giocatori portoghesi; sono 6 le reti che arrivano nella seconda parte di partita: passano 8 minuti e Simao raddoppia facendo passare la sfera sotto le gambe del portiere Ri Myong-Guk, poi sono Hugo Almeida e Tiago ad arrotondare il punteggio sul 4-0 nel giro di 4 minuti. A quel punto mancherebbe soltanto la rete di Cristiano Ronaldo che, con il risultato al sicuro, tenta in tutti i modi di mettere la sua firma alla partita; gli assist forniti a Tiago e al nuovo entrato Liedson che all’81’ fa cinquina non gli bastano, la stella del Real Madrid prima colpisce la traversa e poi fa 6-0 all’86’ saltando il portiere coreano in uscita e mettendo in fondo al sacco a porta vuota. Infine, dopo 60 giri di lancette, arriva il definitivo 7-0 su un colpo di testa di Tiago, oggi ha fatto la differenza, che chiude definitivamente l’avventura Mondiale della Corea del Nord.

    Il tabellino
    PORTOGALLO – COREA DEL NORD 7-0
    25′ Meireles, 53′ Simao, 56′ Almeida, 60′ Tiago, 81′ Liedson, 86′ Ronaldo, 87′ Tiago
    PORTOGALLO (4-3-3): Eduardo; Miguel, Alves, Carvalho, Coentrao; Tiago, Mendes, Meireles (70′ Veloso); Simao (73′ Duda), Almeida (77′ Liedson), Ronaldo.
    A disposizione: Beto, Fernandes, Rolando, Ferreira, Costa, Veloso, Pepe, Amorim, Danny, Liedson.
    Ct: Queiroz
    COREA DEL NORD (4-5-1): Myong-Guk; Jong-Hyok (74′ Song-Chol), Chol-Jin, Nam-Chol (58′ Kim Kum II), Kwang-Chon; In-Guk, Jun-Il, Yun-Nam, Yong-Hak, Yong-Jo; Tae-Se.
    A disposizione: Myong-Gil, Myong-Won, Nam-Chol II, Kwang-Hyok, Yong-Jun, Chol-Myong, Kim Yong II, Sung-Yok, Chol-Hyok, Kum-Chol.
    Ct: Jong-Hun.
    Arbitro: Pozo (Cile)
    Ammoniti: Mendes, Almeida (P), Nam-Chol (C)

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  • Mondiali 2010: Cile – Svizzera. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni CILE – SVIZZERA (ore 16:00)

    CILE (4-3-3): Bravo, Isla, Medel, Ponce, Vidal, Carmona, Millar, Fernandez, Sanchez, Beausejour, H.Suazo.
    A disposizione: Pinto, Marin, Contreras, Jara, Fuentes, Tello, Fierro, Estrada, Valdivia, Gonzales, Paredes, Orellana
    Ct: Bielsa.
    SVIZZERA (4-4-2): Benaglio, Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler, Barnetta, Inler, Huggel, Fernandes, Derdiyok, Nkufo.
    A disposizione: Wolfli, Leoni, Magnin, Eggimann, Behrami, Padalino, Schwegler, Shaqiri, Frei, Yakin, Bunjaku
    Ct: Hitzfeld.

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    LA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA

  • Mondiali 2010: Cile – Svizzera, sfida per il primato del Gruppo H

    Alle 16 è in programma la seconda partita della giornata tra Cile e Svizzera, una sfida dal gusto atipico per le due nazionali che avranno la possibilità di giocarsi il primato, impensabile solo ad inizio Mondiale per la presenza della Spagna, del Gruppo H e la conseguente qualificazione agli ottavi di finale. Un traguardo che, se raggiunto, può essere storico.
    Sudamericani ed elvetici sono appaiate in testa alla classifica a quota 3 punti: la squadra di Hitzfeld ha sorprendentemente battuto la Spagna nella priga gara del girone, gli uomini guidati da Bielsa hanno avuto meno problemi imponendosi piuttosto agevolmente con il minimo scarto sull’Honduras di David Suazo.

    E la partita di oggi diventa determinante: in caso di parità Svizzera e Cile manterrebbero il primo posto in coppia ma quest’ultima rischierà poi nell’ultima giornata quando affronterà la Spagna; ed è li che i cileni si giocheranno la qualificazione. In caso di una vittoria, una delle due si qualificherebbe con un turno d’anticipo agli ottavi.

    Problemi di formazione in casa elvetica dove il ct Hitzfeld non potrà disporre del difensore Senderos (al suo posto Von Bergen), infortunatosi nella gara trionfale con la Spagna, e forse anche di Frei e di Behrami che partiranno dalla panchina ma in compenso ci sarà la rivelazione Derdiyok. In casa sudamericana ci sarà il probabile debutto dal primo minuto di Humberto Suazo, assente nel primo match, e che andrà a comporre il trio d’attacco al fianco dell’attaccante dell’Udinese Alexis Sanchez e il match winner della settimana scorsa Beausejour.

    Probabili formazioni CILE – SVIZZERA (ore 16:00)

    CILE (4-3-3): Bravo, Isla, Medel, Ponce, Vidal, Carmona, Millar, Fernandez, Sanchez, Beausejour, H.Suazo.
    A disposizione: Pinto, Marin, Contreras, Jara, Fuentes, Tello, Fierro, Estrada, Valdivia, Gonzales, Paredes, Orellana
    Ct: Bielsa.
    SVIZZERA (4-4-2): Benaglio, Lichtsteiner, Von Bergen, Grichting, Ziegler, Barnetta, Inler, Huggel, Fernandes, Derdiyok, Nkufo.
    A disposizione: Wolfli, Leoni, Magnin, Eggimann, Behrami, Padalino, Schwegler, Shaqiri, Frei, Yakin, Bunjaku
    Ct: Hitzfeld.

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  • Rivelazioni Mondiali: Cheik Tiote, l’ivoriano che studia da Essien

    Il futuro della Costa D’Avorio in Sudafrica è appeso ad un filo dopo la debacle contro il quotato e temibile Brasile ma la crescita del movimento calcistico ivoriano è costante e fa ben sperare per il futuro.

    In queste prime due apparizioni ha ben figurato Cheik Tiote, ventitreenne centrocampista del Twente che studia per diventare l’Essien della Costa d’Avorio.

    Fisico da corazziere, Tiote si fa apprezzare per la sua grande dinamicità e senso della posizione. Abile nel pressing e sdradicare la palla agli avversari non disdegna nemmeno nell’impostazione del gioco. Non ancora pronto per un top club, per il costo contenuto potrebbe esser un giocatore su cui scommettere.

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  • Mondiali 2010: Portogallo – Corea del Nord. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni PORTOGALLO – COREA DEL NORD (ore 13:30)

    PORTOGALLO (4-2-3-1): 1 Eduardo, 3 Paulo Ferreira, 2 Bruno Alves, 6 Ricardo Carvalho, 23 Fabio Coentrao, 8 Pedro Mendes, 16 Raul Meireles, 7 Cristiano Ronaldo, 19 Tiago, 11 Simao, 9 Liedson.
    A disposizione: 12 Beto, 22 Daniel Fernandes, 13 Miguel, 4 Rolando, 21 Ricardo Costa, 5 Duda, 15 Pepe, 14 Miguel Veloso, 20 Deco, 10 Danny, 18 Hugo Almeida, 17 Ruben Amorim
    Ct: Queiroz.
    COREA DEL NORD (4-4-2): 1 Ri Myong Guk, 5 Ri Kwang Chon, 16 Nam Song Cho, 13 Pak Chol Jin, 3 Ri Jun-il, 8 Ji Yun Nam, 11 Mun In Guk, 17 An Yong Hak, 4 Chol Pak Nam, 9 Jong Tae-se, 10 Hong Jong Yo.
    A disposizione: 18 Kim Myong-Gil, 20 Kim Myong Won, 2 Cha Jong Hyok, 14 Pak Nam Chol, 7 An Chol Hyok, 21 Ri Kwang-Hyok, 22 Kim Kyong-il, 6 Kim Kum-il, 19 Ri Chol-Myong, 23 Pak Sung-Hyok, 12 Choe Kum-Chol, 15 kim Yong-Jun
    Ct: Kim Jong Hun.

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    LA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA

  • Mondiali 2010: la Corea del Nord cerca l’impresa con il Portogallo di Ronaldo

    Mondiali 2010: la Corea del Nord cerca l’impresa con il Portogallo di Ronaldo

    Tra poco meno di un’ora aprirà l’11esimo giorno di partite la sfida tra Portogallo e Corea del Nord, valida per la seconda giornata del Gruppo G. Un match delicato per i lusitani che, dopo il pari con la Costa d’Avorio, sono costretti a vincere per assicurarsi almeno il secondo posto e poi, eventualmente, giocarsi il primato nella terza e ultima giornata del raggruppamento con il Brasile. E la stella Cristiano Ronaldo, forse un pò troppo sicuro di sè, pensa proprio alla sfida con la Selecao, snobbando in un certo senso la partita contro gli asiatici.
    I coreani hanno già vinto il loro Mondiale segnando un gol contro il Brasile 5 volte campione del Mondo e lo hanno fatto a coronamento di una prestazione convincente e che può dare quella fiducia in più nelle proprie capacità che permetterebbe, oggi, di strappare un risultato positivo; la squadra di Kim Jong Hun non ha niente da perdere, la sua bella figura l’ha già fatta ed è per questo motivo che Ronaldo e compagni dovranno stare attenti.

    In classifica un punto per il Portogallo, zero per la Corea alla quale basta un pari e poi giocarsi la qualificazione nell’ultima e decisiva giornata con la Costa d’Avorio; i portoghesi, se non vincono oggi, sono poi costretti a battere il Brasile per ottenere il pass per gli ottavi di finale.

    Per quanto riguarda le formazioni che scenderanno in campo il ct lusitano Queiroz non potrà contare sull’apporto fondamentale di Deco che siederà in panchina per un fastidio muscolare mentre Liedson verrà supportato da Simao, dall’ex juventino Tiago e da Cristiano Ronaldo cui è affidata gran parte della responsabilità di questo Mondiale. Nei coreani soltanto conferme rispetto alla gara di una settimana fa, compresa la presenza dell’ “eroe” Ji Yun Nam.

    Probabili formazioni PORTOGALLO – COREA DEL NORD (ore 13:30)

    PORTOGALLO (4-2-3-1): 1 Eduardo, 3 Paulo Ferreira, 2 Bruno Alves, 6 Ricardo Carvalho, 23 Fabio Coentrao, 8 Pedro Mendes, 16 Raul Meireles, 7 Cristiano Ronaldo, 19 Tiago, 11 Simao, 9 Liedson.
    A disposizione: 12 Beto, 22 Daniel Fernandes, 13 Miguel, 4 Rolando, 21 Ricardo Costa, 5 Duda, 15 Pepe, 14 Miguel Veloso, 20 Deco, 10 Danny, 18 Hugo Almeida, 17 Ruben Amorim
    Ct: Queiroz.
    COREA DEL NORD (4-4-2): 1 Ri Myong Guk, 5 Ri Kwang Chon, 16 Nam Song Cho, 13 Pak Chol Jin, 3 Ri Jun-il, 8 Ji Yun Nam, 11 Mun In Guk, 17 An Yong Hak, 4 Chol Pak Nam, 9 Jong Tae-se, 10 Hong Jong Yo.
    A disposizione: 18 Kim Myong-Gil, 20 Kim Myong Won, 2 Cha Jong Hyok, 14 Pak Nam Chol, 7 An Chol Hyok, 21 Ri Kwang-Hyok, 22 Kim Kyong-il, 6 Kim Kum-il, 19 Ri Chol-Myong, 23 Pak Sung-Hyok, 12 Choe Kum-Chol, 15 kim Yong-Jun
    Ct: Kim Jong Hun.

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  • Boninsegna:”L’Italia gioca male, il modulo è da cambiare”

    «La nazionale sta giocando male, è forse il modulo di gioco che non paga e che Lippi continua ad adottare, si deve cambiare. Su Gilardino si sono concentrate tutte le colpe ma è la squadra che non sta giocando bene e ci manca qualche giocatore di personalità».

    Roberto Boninsegna commenta così il Mondiale dell’Italia in Sudafrica dopo i due pareggi per
    1-1 contro Paraguay e Nuova Zelanda, in vista della gara decisiva contro la Slovacchia per il passaggio del turno. «All’Italia manca un uomo che salta l’avversario, Montolivo e De Rossi stanno giocando bene ma hanno altre caratteristiche rispetto ad esempio ad uno come Kakà -aggiunge Bonimba a Radio Anch’Io Lo Sport-. Ai miei tempi se incontravo una squadra non blasonata potevo sperare di fare qualche gol in più, è vero che ora squadre non preparate tatticamente non ci sono più ma si vede che fanno comunque fatica, come la Nuova Zelanda. Giocano solo sul fisico e non bisogna andare su questo piano di scontro altrimenti si avvantaggiano loro».

    L’ex attaccante della nazionale non si spiega le molte difficoltà incontrate dalle nazionali europee. «Squadre come la Spagna fanno fatica, come l’Italia, l’Inghilterra e la Germania è una cosa inspiegabile. Certo giocano in altura, il pallone da fastidio, ma c’è per tutti. Forse -conclude- l’ambientamento in Africa le nazionali europee lo sentono più di altre. Speriamo che l’Italia torni dove gli compete».

  • Maturità 2010: nelle tracce i mondiali di calcio?

    Mancano pochi giorni agli esami di stato per i ragazzi del quinto superiore e come ogni anno in rete è iniziato il toto traccia. Tra il “toto” tema tanti argomenti di attualità e scadensando un pò tra le pagine del web prende sempre più corpo l’ipotesi di un tema sul campionato del mondo in corso in Sudafrica.

    Il Mondiale e il Sudafrica appunto potrebbero esser gli argomenti centrali dell’elaborato da svolgere da parte degli studenti. Il connubio di un evento cosi importante e mediatico con la scelta del continente africano potrebbe esser visto come una speranza di rivalsa di un popolo spesso assoggettato e vituperato dal mondo occidentale.

  • Mondiali 2010, il programma di oggi: Spagna e Portogallo chiudono la seconda giornata

    Mondiali 2010, il programma di oggi: Spagna e Portogallo chiudono la seconda giornata

    Italia e Brasile, dopo le fatiche di ieri (deludenti gli azzurri che non vanno oltre l’1-1 con la Nuova Zelanda, più brillanti rispetto all’esordio i verdeoro che battono 3-1 la Costa d’Avorio, passano il testimone a Spagna e Portogallo che oggi chiudono la seconda giornata del Mondiale sudafricano.

    Apre la giornata Portogallo – Corea del Nord (Gruppo G), match delicato per i lusitani in cui la parola d’obbligo è vincere anche se gli asiatici hanno fatto sudare più del dovuto il Brasile nella prima partita e sarà difficile per Ronaldo e compagni ottenere i 3 punti. La stella della nazionale portoghese e del Real Madrid però pensa già alla sfida con la Selecao di venerdì, quasi a snobbare la squadra di Kim Jong-Hun. Un punto per il Portogallo, zero per la Corea alla quale basta un pari e poi giocarsi la qualificazione nell’ultima e decisiva giornata con la Costa d’Avorio; i portoghesi, se non vincono oggi, sono costretti a battere il Brasile per ottenere il pass per gli ottavi di finale.

    Alle 16:00 è in programma il big match del Gruppo H tra Cile – Svizzera: entrambe a 3 punti in classifica, elvetici e sudamericani hanno l’opportunità di fare fuori la favorita Spagna e una vittoria delle due segnerebbe il passaggio alla fase successiva con un turno d’anticipo. Ma in caso di parità il discorso si complicherebbe soltanto per il Cile (Spgana permettendo) perchè poi la squadra di Bielsa dovrà incontrare proprio le Furie Rosse campioni d’Europa in carica nell’ultima giornata che deciderà chi continuerà l’avventura mondiale e chi invece tornerà a casa.

    A chiudere la seconda giornata, alle 20:30, Spagna – Honduras (Gruppo H). La squadra di Del Bosque, dopo la brutta sorpresa riservata dalla Svizzera, deve fare bottino pieno perchè la casella indica ancora zero punti in classifica; e il pari non eliminerebbe la Spagna ma renderebbe tutto più difficile. Il potenziale delle Furie Rosse è mostruoso ma questo è un Mondiale strano, in cui le “piccole” riescono ad imporsi o a strappare risultati positivi dalle big. E chissà se l’Honduras riuscirà nell’impresa.

    Questo il programma di oggi lunedì 21 giugno

    • PORTOGALLO – COREA DEL NORD (Città del Capo ore 13:30, in diretta su Sky)
    • CILE – SVIZZERA (Port Elizabeth ore 16:00, in diretta su Sky)
    • SPAGNA – HONDURAS (Johannesburg ore 20:30, in diretta su Rai e Sky)

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  • Tutto il Mondiale fuori casa: Italia – Nuova Zelanda

    Tutto il Mondiale fuori casa: Italia – Nuova Zelanda

    Oggi il gentile ospita che accoglie il vostro corrispondente da dovunque ci ospita a casa sua nella ridente città di Treviglio, città appena fuori Milano e appena dentro Bergamo che vanta uno dei PIL pro capite più alti d’Italia. Sarebbe il più alto, se non fosse per questo mio amico che abbassa drasticamente la media, infatti stanno pensando di trasferirlo in maniera coatta da qualche altra parte, presumibilmente in Molise.

    L’Italia scende in campo convinta delle proprie potenzialità. E’ proprio questo che ci spaventa, visto che le potenzialità abbiamo visto quali sono. La squadra di sconosciuti gentiluomini messa insieme dall’eroe di Berlino Marcello Lippi riesce a fare bene una cosa fin da subito: canta tutto l’inno nazionale e non fa nemmeno il poropò poropò che invece secondo me è sacrosanto nel passaggio tra una strofa e l’altra. Anzi, io leverei le parole e farei solo poropò..
    Dall’altra parte una squadra di gente scartata dal rugby (perché, diciamoci la verità, questi giocano a calcio solo perché a rugby erano scarsi), vestiti di un bianco che li fa sembrare dei gelatai, scendono in campo quotati 14 a 1. Meno della Corea del Nord contro il Brasile, e la vittoria sembra a portata di mano. Se questi sono i presupposti, ce li mangiamo e li rispediamo a casa tosati come le pecore delle quali la loro nazione abbonda.

    I Neozelandesi sono una squadra soprattutto fisica, ma d’altronde l’abbiamo detto, si tratta di gente scartata dal rugby. Deve essere meraviglioso fare l’allenatore della Nuova Zelanda: nessuna aspettativa, nessun processo al termine della partita anche se perdi di 25 gol, e soprattutto nessun problema nel fare la formazione. Sapete quanti calciatori tesserati professionisti ha la Nuova Zelanda? 25. Ripeto, a numeri e lettere: 25/Venticinque. Pensa lo sconforto di quei 3 che sono rimasti a casa. Diciamo che se vuoi giocare delle partite internazionali e sei un giocatore di un livello discreto, magari giochi in C2 (che scopro ora si chiama Lega Pro2) nella Sambonifacese, ti basta prendere la nazionalità neozelandese e ci sono buone possibilità che ti convochino.

    Comincia la partita, l’arbitro è guatemalteco e già questo non promette bene. Quanto può essere avvincente il campionato guatemalteco? Io già me li immagino a giocare con i tipici abiti Maya in uno stadio dove alla fine gli sconfitti vengono sacrificati al Dio Sole. Effettivamente le partite devono essere molto avvincenti. Non diciamolo a Blatter, sennò quello introduce questa regola anche in Champions League.
    L’Italia entra con la stessa formazione della partita contro lo spumeggiante Paraguay. L’indovina di casa, ovvero la mia fidanzata, commenta dicendo: “Vabbé, stessa formazione dell’altra volta, finirà come la volta scorsa”. Grasse risate da parte degli uomini presenti, che la scherzano  dicendo: “Ma va, che questi non sanno neanche di che si tratta, e poi sei femmina, cosa ne vuoi capire”. Infatti al settimo del primo tempo Cannavaro, probabilmente molto più concentrato sul suo ruolo di testimonial di qualunque cosa piuttosto che di capitano e roccioso difensore, si dimentica come si stoppa una palla e un avversario la butta dentro. Cannavaro, se ti allenassi invece di perdere tempo a farti la barba ogni 5 minuti, ci faresti una cortesia.
    Vabbé, che sarà mai, mica possiamo perdere, dicono gli uomini di casa facendo penzolare l’indovina di casa ovvero la mia fidanzata dal balcone e minacciando di lanciarla giù alla prossima parola. La quale indovina, e qui cito testualmente, dice: “Comunque io ho perso interesse per la partita, a me interessa solo quando vincono”. E qui salutiamo lo spirito patriottico della mia fidanzata che ci saluta e se ne va lontano dalla Bergamasca.

    L’Italia giochicchia, Pepe fa il mattacchione sulla fascia, ma la palla non entra. All’improvviso De Rossi piroetta in area come Carla Fracci, l’arbitro rapito dalla bellezza del gesto assegna il rigore. Il rigore quindi non è stato dato per il fallo, bensì per premiare l’eleganza di De Rossi nel demi-plié.
    Iaquinta, fino a quel momento pesantemente insultato, segna con freddezza. Dopodiché ne perdiamo le tracce, vediamo solo ogni tanto un naso che si aggira per il campo, smarrito.
    Com’è come non è, stiamo 1 a 1. La mia fidanzata viene guardata male, ma lei tanto è assorta nella lettura della rivista “Cucina Naturale” e non se ne accorge.

    Nel secondo tempo nella provincia di Torino va via il segnale e in questo momento mi trovo a invidiare gli amici piemontesi. Un secondo tempo agghiacciante, lanci lunghi che i Neozelandesi, alti in media 2 metri e 15, stoppano senza difficoltà. Il portiere Paston, chiamato senza motivo Pastos dal commentatore italiano (NP, seduto al mio fianco, commenta: “Si vede che nell’intervallo ha preso la nazionalità greca”), para tutto senza stoppare niente. Molto naif però le piglia tutte.
    Finisce la partita, e siamo qui a chiederci perché. Lippi non perde occasione per litigare con i giornalisti in conferenza stampa, e ormai questo è diventato il momento più divertente delle partite dell’Italia. Quanta mestizia aleggia nell’aria.

    Chiudiamo come di consueto con l’angolo scommesse. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché in caso avrei pianto con un occhio, ho puntato sulla vittoria della Nuova Zelanda. E per di più ho puntato anche su una somma gol di 1. In pratica se non ci fosse stato il rigore avrei vinto 32 euro. Il pareggio per 1 a 1 è il risultato peggiore che potessi aspettarmi. Ben mi sta, ma comunque qualcosina a Lippi gliela devo dire anch’io quando torna in Italia. Mi deve dei soldi.
    Comunque l’indovina di casa, la mia fidanzata, è ancora viva. Ma se contro la Slovacchia si azzarda a dire una parola, la rispedisco a casa avvolta nella collezione completa di “Cucina Naturale”.