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  • Mondiali 2010: highlights Argentina – Germania 0-4

    Spettacolo Germania a Città del Capo: i tedeschi annientano l’Argentina di Maradona con un secco 4-0 che porta la firma di Muller, Klose, doppietta e Gerd Muller raggiunto a 14 reti nei Mondiali e Friedrich. I teutonici vanno così in semifinale e affronteranno la Spagna. Brutta batosta per la Seleccion con il Pibe de Oro che potrebbe lasciare la guida della nazionale.

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  • Mondiali 2010: le pagelle di Paraguay – Spagna 0-1

    Diamo le pagelle ai protagonisti di Paraguay – Spagna, gara valida per accedere alle semifinali del Mondiale e terminata 1-0 per gli spagnoli.

    Villar 7: risponde al collega Casillas dopo pochi secondi neutralizzando il secondo tentativo dal dischetto di Xabi Alonso. Si fa trovare pronto in altre occasioni.

    Alcaraz 6: macchia la sua buona prestazione con il fallo da rigore su Villa che poteva costarglia nche il cartellino rosso perchè ultimo uomo.

    Caceres 6.5: ottimo in mezzo al campo, mette in difficoltà con il pressing i registi spagnoli.

    Cardozo 5: sul suo voto pesa come un macigno l’errore dal dischetto che poteva portare il Paraguay in vantaggio.

    Valdez 6.5: tanto movimento in avanti, riesce a segnare nel primo tempo ma l’arbitro lo annulla per un fuorigioco che non c’è.

    Casillas 7.5: in un momento delicato con la Spagna che poteva passare in svantaggio e rischiare l’eliminazione, non si deconcentra e para il rigore a Cardozo. Salva il risultato nell’ultimo minuto di gioco opponendosi da campione su Santa Cruz. Si conferma uno dei migliori portieri al mondo.

    Piquè 5: ingenua la trattenuta in area di rigore su Cardozo che poteva sbattere fuori la Spagna dal Mondiale. Per sua fortuna l’attaccante paraguaiano sbaglia il calcio di rigore.

    Xavi 5.5: delude, un pò sottotono quest’oggi.

    Pedro 7: cambia il volto della partita. Sfiora il gol colpendo il palo nell’azione del gol di Villa.

    Villa 8: è sempre lui a togliere le castagne dal fuoco ed è sempre lui che segna in questa squadra: quinto centro al Mondiale (la Spagna in tutto ha realizzato 6 reti) che gli vale la vetta della classifica cannonieri. Candidato al Pallone d’Oro.

    Torres 4.5: chi l’ha visto? ancora una prova deludente per il Nino.

    PARAGUAY (4-4-2): Villar 7; Veron 6.5, Alcaraz 6, Da Silva 6.5, Morel 6; Barreto 6 (74′ Vera 6), Santana 6, Caceres 6.5 (84′ Barrios sv), Riveros 6; Cardozo 5, Valdez 6.5 (72′ Santa Cruz sv).
    SPAGNA (4-4-2): Casillas 7.5; Sergio Ramos 6.5, Piquè 5, Puyol 6 (84′ Marchena sv), Capdevila 5.5; Busquets 5.5, Xabi Alonso 5.5 (75′ Pedro 7), Xavi 5.5, Iniesta 6.5; Torres 5 (56′ Fabregas 6.5), Villa 8.

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  • Mondiali 2010: le pagelle di Argentina – Germania 0-4

    Diamo le pagelle ai protagonisti di Argentina – Germania, gara valida per accedere alla semifinale del Mondiale e terminata 4-0 per i tedeschi.

    Demichelis 4: non ne azzecca una, un pesce fuor d’acqua. Klose gli sguscia via da tutte le parti.

    Burdisso 5: è il meno peggio della difesa ma alla fine deve arrendersi ad una Germania straripante.

    Mascherano 5: tiene discretamente il centrocampo per buona parte della gara, è costretto a fermare gli avversari con le maniere forti ma affonda con il resto della squadra.

    Messi 4.5: un Mondiale da dimenticare per La Pulce. Nessun gol segnato e tanta amarezza per non aver saputo guidare i suoi compagni verso il successo.

    Higuain 5.5: le conclusioni pericolose argentine arrivano dai suoi piedi ma non basta. Chiude il suo Mondiale con 4 centri.

    Lahm 7.5: viaggia avanti e indietro sulla fascia destra come se avesse in sella a uno scooter. Nel finale viene dirotatto sull’altra fascia, per lui destra o sinistra non fa nessuna differenza.

    Friedrich 7: ottimo in fase difensiva, si toglie la soddisfazione di segnare il suo primo gol con la maglia della nazionale.

    Khedira 7: è uno dei protagonisti della gara, una piacevole rivelazione di questo Mondiale. Lui e Schweinsteiger sono la trappola perfetta per Messi preparata da Low.

    Schweinsteiger 9: non ci sono parole per descrivere la sua gara. Impressionante, corre senza fermarsi un attimo, recupera, imposta, fa ripartire l’azione e si permette di fare il Maradona (con Maradona avversario) nell’azione del terzo gol tedesco. E’ l’ombra di Messi, è lui il centrocampo della Germania. Mi sono chiesto se oltre a lui ci fossero altri due suoi cloni oggi in campo……onnipresente.

    Muller 9: porta in vantaggio la Germania dopo solo 3 minuti, fa un lavoro straordinario come pochi in attacco. Come Schweinsteiger, lo trovi dappertutto; addirittura scende a metà campo spesso e volentieri a recuperare palla, conclude le azioni e dispensa assist per i compagni come se fosse lui Messi. Un vero peccato non vederlo all’opera in semifinale che salterà per squalifica. E pensare che questo ragazzo deve compiere ancora 21 anni….

    Klose 10: perchè 10? Burdisso e Demichelis non riescono a contenerlo, fa una doppietta che lo proietta nella storia non solo del calcio tedesco ma mondiale. Ha raggiunto quota 14 gol il connazionale e leggenda in Germania Gerd Muller nella classifica marcatori Mondiali di tutti i tempi dei Mondiali. Il record è nelle mani di Ronaldo, a lui manca soltanto un gol per raggiungerlo.

    ARGENTINA (4-3-1-2): Romero 4.5; Otamendi 4.5 (60′ Pastore 5), Demichelis 4, Burdisso 5, Heinze 4.5; Mascherano 5, Maxi Rodriguez 4.5, Di Maria 5.5 (76′ Aguero sv); Messi 4.5; Tevez 5, Higuain 5.5.
    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 7.5, Friedrich 7, Mertesacker 6.5, Boateng 7 (72′ Jansen sv); Khedira 7 (78′ Kroos sv), Schweinsteiger 9; Muller 9 (86′ Trochowski sv), Ozil 7, Podolski 7.5; Klose 10.

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  • Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    La Spagna è in semifinale, un risultato storico perchè i campioni d’Europa in carica non erano andati mai oltre i quarti di finale in un Mondiale. Le Furie Rosse hanno la meglio su un Paraguay mai domo al termine di una gara giocata a ritmi altissimi, sia da una parte che dall’altra. Non sono mancate di certo le emozioni in una partita che vede il direttore di gara Batres assegnare due rigori, uno per parte, nel giro di pochi secondi ed entrambi sbagliati, il primo in favore dei sudamericani e sbagliato da Cardozo, poi per la Spagna e fallito al secondo tentativo da Xabi Alonso (il primo era stato messo a segno dal centrocampista ma annullato e fatto ripetere dall’arbitro). E chi poteva sbrogliare una partita così rocambolesca e con le Furie Rosse (oggi in tenuta blu notte) messe in difficoltà dagli avversari per gran parte del match? Proprio lui, David Villa che a 7 minuti dal termine trova il gol che scrive la storia spagnola, il quinto di questo Mondiale e che lo porta in vetta alla classifica marcatori.

    All’Ellis Park di Johannesburg si ammira un buon Paraguay che mette in difficoltà con il suo pressing asfissiante le fonti di gioco spagnole, Xavi e Iniesta su tutti che faticano così ad innescare le giocate di Villa e Torres. Con i sudamericani che non concedono nulla e con il ct iberico Del Bosque che cerca di trovare il bandolo della matassa portando vari accorgimenti tattici alla squadra, l’unica vera occasione del primo tempo è marcata Paraguay: Valdez si smarca in area e mette alle spalle di Casillas ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente dell’attaccante che fa venire i brividi a Villa e compagni.

    Passata la paura, nella ripresa si assiste a qualcosa di clamoroso e forse mai visto: è il 57′ e Piquè trattiene Cardozo in area mentre va per staccare di testa; il direttore di gara non ha dubbi e assegna il penalty che lo stesso attaccante si prende la responsabilità di calciare. Cardozo però si fa ipnotizzare da Casillas che blocca la sfera in tuffo e fa ripartire veloce l’azione di contropiede. Villa velocissimo entra in area di rigore e viene atterrato da Alcaraz: calcio di rigore anche per la Spagna. Sul dischetto si presenta Xabi Alonso che con freddezza spiazza il portiere; l’arbitro però fa ripetere per l’entrata in area di alcuni giocatori. Nuovamente Xabi Alonso contro Villar ma questa volta il portiere sceglie il lato giusto e para la conclusione, sulla respinta si avventa come un falco Fabregas, entrato da pochi minuti al posto di uno spento Torres, che viene travolto dall’estremo difensore sudamericano. Questa volta Batres (sbagliando) non se la sente di dare un’altra massima punizione.

    Le due squadre si spaccano in due, saltano tutti gli schemi e a beneficiarne è lo spettacolo. Del Bosque si gioca la carta Pedro che da la svolta alla partita: il giovane attaccante del Barcellona con le sue accelerazioni mette in difficoltà l’ormai stanca difesa paraguaiana e a 8 minuti dal termine ha la palla gol sui piedi ma anche qui succede l’incredibile: Pedro prende il palo da buona posizione, la sfera respinta dal legno va sui piedi di Villa che prende la mira e conclude con il piatto verso l’angolo più lontano. Palla ancora sul palo, danza sulla linea di porta e colpisce il legno opposto terminando la sua corsa in rete. E’ il gol liberazione che decreta la fine dell’avventura del Paraguay al Mondiale e spedisce dritta la Spagna in semifinale dove se la vedrà con una Germania che fa paura in un gara che sa di rematch della finale dell’Europeo di due anni fa. Le emozioni stasera non sono di certo venute meno.

    Il tabellino
    PARAGUAY – SPAGNA 0-1
    82′ Villa
    PARAGUAY (4-4-2): Villar; Veron, Alcaraz, Da Silva, Morel; Barreto (74′ Vera), Santana, Caceres (84′ Barrios), Riveros; Cardozo, Valdez (72′ Santa Cruz).
    A disposizione: Barreto, Bobadilla, Caniza, Bonet, Benitez, Torres, Ortigoza, Gamarra, Barrios.
    Ct: Martino
    SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol (84′ Marchena), Capdevila; Busquet, Xabi Alonso (75′ Pedro), Xavi, Iniesta; Torres (56′ Fabregas), Villa.
    A disposizione: Valdes, Pepe, Albiol, Marchena, Mata, Arbeloa, Llorentes, Martinez, Silva, Navas.
    Ct: Del Bosque
    Arbitro: Batres (Gautemala)
    Ammoniti: Pique (S), Caceres, Alcaraz, Morel (P)
    Espulsi: nessuno

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  • Mondiali 2010: Paraguay – Spagna. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni PARAGUAY – SPAGNA (ore 20:30)

    PARAGUAY (4-3-3): 1 Villar; 4 Caniza, 21 Alcaraz, 14 Da Silva, 3 Morel; 13 Vera, 6 Bonet, 16 Riveros; 9 Santa Cruz, 18 Valdes, 19 Barrios.
    A disposizione: 12 Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 5 J. C. Caceres, 7 Cardozo, 8 Barreto, 10 Benitez, 11 Santana, 15 V. Caceres, 17 Torres, 20 Ortigoza, 23 Gamarra
    Ct: Martino.
    SPAGNA (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquet, 14 Xabi Alonso, 8 Xavi, 6 Iniesta; 9 Torres, 7 Villa.
    A disposizione: 12 Valdes, 23 Pepe, 2 Albiol, 4 Marchena, 10 Fabregas, 13 Mata, 17 Arbeloa, 18 Pedro, 19 Llorentes, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas
    Ct: Del Bosque.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5, CANALE 6, CANALE 7, CANALE 8

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  • Maradona devastato pensa all’addio: “Se resto? Devo pensarci”

    • La tristezza di oggi è paragonabile a quella del giorno in cui ho lasciato il calcio, ma questa è più dura, perché la speranza di passare il turno era forte: potevamo finire fra migliori quattro squadre al mondo e avevamo tutti la stessa speranza. Ora mi fa male la delusione, ho quasi 50 anni, è una botta forte che non mi dà la forza per fare e dire altro

    Si presenta così Diego Armando Maradona in conferenza stampa dopo le 4 sberle subite dalla Germania nel pomeriggio che ha condannato la nazionale Albiceleste all’eliminazione dal Mondiale. Deluso, afflitto e dispisciuto per la brutta batosta, il ct passa ad analizzare il perchè della sconfitta:

    • Il primo gol ha cambiato la gara, lì è iniziata un’altra partita. Penso che noi gli abbiamo facilitato il gioco, in vantaggio la Germania ha iniziato ad avere idee che prima nel Mondiale non aveva avuto, ma questo non toglie la voglia, perché il risultato non riflette quello che è successo sul campo, né toglie il mio orgoglio di essere a capo di questi giocatori. Non voglio trovare giustificazioni, però. Ringrazio tutti i giocatori, come quelli che sono stati al nostro fianco. Io ho chiamato giocatori che guadagnano tanto e sono venuti qui per la gloria, li ringrazio tutti. Il sogno non si è realizzato ma abbiamo trovato un percorso che il calcio argentino deve rispecchiare anche in futuro. Io ho visto una partita in cui ho visto buone parate, in cui loro sono riusciti a metterla dentro e noi no. Ci è mancata solo la freschezza per convertire le azioni in gol, niente di più“.

    Poi aggiunge sul suo futuro alla guida della nazionale argentina:

    • Io posso andare via pure domani ma vorrei che questi ragazzi proseguissero a dimostrare come è il calcio argentino, senza misteri e lotte. Io devo pensare, parlare, con la mia famiglia e i giocatori e ho tante cose da valutare. Ma ho capito che il calcio che piace alla gente è questo, fatto di attacco, di gol, di spettacolo. La cosa migliore da fare a fine gara è stata di ringraziare i giocatori, non ho parlato del futuro, non era certo il momento. Io sono deluso perché rappresento il mio Paese in una gara di calcio e mi dispiace per come è andata“.

    Conclusione con dedica a Messi, il suo erede e che non si è dimostrato all’altezza:

    • Ha fatto un gran Mondiale anche se non ha segnato e vederlo piangere nello spogliatoi è satto brutto. Chi dice che non sente la maglia che porta addosso in nazionale è uno stupido“.
  • In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    Tra meno di un’ora a Johannesburg Paraguay e Spagna concluderanno i quarti di finale di questi Mondiali. La vincente andrà ad affrontare la Germania che nel pomeriggio ha umiliato l’Argentina sotto una valanga di 4 reti [vai all’articolo].

    Il ct spagnolo Del Bosque è alle prese con il dubbio Torres in attacco: la stella del Liverpool non ha brillato al contrario del suo compagno di reparto Villa e potrebbe essere sostituito nello scacchiere delle Furie Rosse da Llorente. Il pronostico dice Spagna ma il Paraguay si è fatto notare per la sua praticità e compattezza. Il ct sudamericano Martino si presenterà con il trio d’attacco Santa Cruz, Valdes e Barrios per provare a scardinare la rocciosa difesa iberica.
    Il pallino del gioco sarà a favore della Spagna che hanno un palleggio di palla senza eguali di cui Xavi ne sarà il direttore d’orchestra. Ancora panchina invece per Fabregas; Del Bosque continua a preferirgli Xabi Alonso.

    Probabili formazioni PARAGUAY – SPAGNA (ore 20:30)

    PARAGUAY (4-3-3): 1 Villar; 4 Caniza, 21 Alcaraz, 14 Da Silva, 3 Morel; 13 Vera, 6 Bonet, 16 Riveros; 9 Santa Cruz, 18 Valdes, 19 Barrios.
    A disposizione: 12 Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 5 J. C. Caceres, 7 Cardozo, 8 Barreto, 10 Benitez, 11 Santana, 15 V. Caceres, 17 Torres, 20 Ortigoza, 23 Gamarra
    Ct: Martino.
    SPAGNA (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquet, 14 Xabi Alonso, 8 Xavi, 6 Iniesta; 9 Torres, 7 Villa.
    A disposizione: 12 Valdes, 23 Pepe, 2 Albiol, 4 Marchena, 10 Fabregas, 13 Mata, 17 Arbeloa, 18 Pedro, 19 Llorentes, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas
    Ct: Del Bosque.

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  • Argentina umiliata, una Germania devastante serve il poker a Maradona

    Argentina umiliata, una Germania devastante serve il poker a Maradona

    Una partita che entrerà sicuramente nella storia del calcio mondiale. A Città del Capo nei quarti di finale più nobili di questa Coppa del Mondo con ben 5 titoli Mondiali in campo e un’accesa rivalità figlia di tante battaglie, una strepitosa Germania mette in ginocchio l’Argentina schiantando la squadra allenata da Maradona con un perentorio 4-0 e approdando così in semifinale. Una prestazione da incorniciare per i tedeschi di Loew a partire da Klose, che con la doppietta messa a segno oggi entra ancora di più nella storia raggiungendo a quota 14 gol mondiali il connazionale Gerd Muller staccando Pelè e Just Fontaine e mettendo nel mirino Ronaldo, ora solamente una rete di distanza, per finire a Muller e Schweinsteiger. Ma è stata tutta la Germania a dimostrare una superiorità a dir poco imbarazzante.

    Che sarebbe stata una giornata trionfale per i tedeschi lo si capisce sin da subito perchè i Panzer passano già in vantaggio al 3′ con un colpo di testa di Muller su cross perfetto di Schweinsteiger. Argentina punita alla prima disattenzione difensiva e che ci mette un bel pò prima di riorganizzarsi: mancano le idee a centrocampo, Messi è annientato dalla marcatura asfissiante di un incredibile Schweinsteiger e Di Maria e Tevez non riescono a supportare a dovere Higuain.
    E la Germania, che gioca sulle ali dell’entusiasmo, sfiora il raddoppio con Klose: è Muller che serve un preciso assist per il compagno di club al Bayern Monaco che non centra il sette di poco. Con il passare dei minuti l’Argentina torna in se e comincia a velocizzare le proprie trame offensive ma Messi e compagni trovano difficoltà a scardinare il bunker tedesco. Il primo tempo finisce con l’ammonizione a Muller che gli costerà la semifinale.

    Nella ripresa si assiste ad un’altra Argentina che preme sull’acceleratore alla ricerca del pareggio ma la difesa messa in campo da Loew è perfetta e consente alla Seleccion soltanto tiri dalla distanza e centrali che non creano particolari pericoli al portiere Neuer.
    La Germania è di una solidità unica e riparte con una tale facilità in contropiede da far paura. Lahm è un motorino instancabile su tutta la fascia, Muller è ovunque: è proprio quest’ultimo a sdradicare il pallone di forza dai piedi di un avversario e lanciare Podolski che poi serve a Klose l’appoggio comodo per il 2-0 tedesco al 68′. Raggiunto il francese Just Fontaine a 13 reti. E’ il crollo dell’Albiceleste. I tedeschi sono un’orchestra sinfonica perfetta e dilagano con Friedrich 6 minuti più tardi: Schweinsteiger decide di fare il Maradona della situazione e si beve quasi tutta la difesa argentina servendo al difensore l’assist del 3-0. Tutto bello, tutto perfetto. Persino la Merkel, il cancelliere tedesco, è estasiata dalla performance della sua squadra.
    Le telecamere vanno ad inquadrare uno sconsolato Maradona proprio mentre la Germania cala il poker: Argentina sbilanciata e Klose che ne approfitta per battere Romero per la seconda volta. Con questa rete il goleador tedesco raggiunge il connazionale Gerd Muller a 14 reti nella classifica cannonieri della storia dei Mondiali. Secondo bomber di sempre, solo Ronaldo ha fatto meglio con 15.

    La Germania dimostra di essere la nazionale più forte del momento: unica squadra ad aver vinto contemporaneamente il titolo di campione d’europa di categoria Under 17, 19 e 21, a dimostrazione della potenzialità immensa del settore giovanile, nei Mondiali del 2002 venne bloccata dal Brasile in finale, in quello del 2006 giocato in casa si inginocchiò in semifinale al cospetto dell’Italia che poi sarà campione del Mondo, nell’ultimo europeo di due anni fa venne sconfitta in finale dalla Spagna e lo spettacolo che sta offrendo in questo Mondiale si è visto rare volte.
    E ora i tedeschi hanno l’occasione di riscattarsi avendo l’opportunità di giocare la semifinale contro le Furie Rosse che saranno impegnate stasera nell’altro quarto di finale contro il Paraguay.
    Per una nazione che fa festa ce n’è un’altra che piange: l’Argentina della speranza torna a casa, Maradona è stato sconfitto, Messi termina l’avventura in questa Mondiale senza aver siglato una rete. In tanti lo avevano detto ma nessuno l’avrebbe immaginato così.
    Che dire, Komplimente Deutschland!

    Il tabellino
    ARGENTINA – GERMANIA 0-4
    3′ Mueller (G), 68′ Klose (G), 74′ Friedrich (G), 89′ Klose (G)
    ARGENTINA (4-3-1-2): Romero; Otamendi (70′ Pastore), Demichelis, Burdisso, Heinze; Mascherano, Rodriguez, Di Maria (76′ Aguero); Messi; Tevez, Higuain.
    A disposizione: Pozo, Andujar, Clemente Rodriguez, Gutierrez, Samuel, Garce, Bolatti, Veron, Aguero, Palermo, Milito.
    Ct: Maradona.
    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Friedrich, Mertesacker, Boateng (72′ Jansen); Khedira (78′ Kroos), Schweinsteiger; Mueller, Ozil, Podolski; Klose.
    A disposizione: Wiese, Butt, Badstuber, Tasci, Aogo, Marin, Trochowski, Gomez, Kiessling.
    Ct: Loew.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)
    Ammoniti: Otamendi, Mascherano (A), Mueller (G)
    Espulsi:

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  • Mondiali 2010: Argentina – Germania. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni ARGENTINA – GERMANIA (ore 16:00)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling
    Ct: Loew.
    ARGENTINA (4-3-1-2): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, , 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain.
    A disposizione: 1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito.
    Ct: Maradona.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5, CANALE 6, CANALE 7, CANALE 8

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  • Mondiali 2010: Argentina – Germania, la storia attende…

    Se non è la sfida che racchiude la storia del calcio, comunque poco ci manca!
    Stiamo parlando di Argentina-Germania che oggi pomeriggio alle 16 si affronteranno a Città del Capo, gara valida per i quarti di finale del Mondiale di Sudafrica 2010.
    C’è in gioco un posto tra le prime 4 squadre al mondo, c’è in gioco la possibilità di andare avanti nel Mondiale per cercare di scrivere per l’ennesima volta il nome della propria Nazione sull’albo d’oro della coppa del mondo.
    Insomma esaminando la situazione non manca niente: tecnica, forza fisica, agonismo, fantasia, tenacia, voglia di vincere e anche “qualche” polemica alla vigilia dell’attesissimo match. Nessuno dei protagonisti le ha mandate a dire, le punzecchiature sono state fatte e poi rispedite al mittente da ambo le parti. Il clima è stato surriscaldato abbastanza, speriamo però che in campo ci sia la massima correttezza.

    Complessivamente è una sfida da 5 titoli mondiali, 2 squadre che tra metà anni 80 e inizio anni 90 non avevano rivali come dimostrano le 2 finali consecutive a Messico 1986 e Italia 1990. 2 sfide finite in parità con la vittoria in Messico dell’Argentina per 3-2 (seconda coppa del mondo per l’albiceleste) e la vendetta tedesca di Roma 4 anni dopo con il rigore di Andreas Brehme quasi a tempo scaduto per l’1-0 teutonico (terzo trionfo per la Germania in un Mondiale).
    Ma a rendere l’ambiente infuocato è il passato più recente, ovvero la sfida di 4 anni fa in Germania dove i padroni di casa eliminarono i sudamericani e non mancarono gli strascichi polemici sia in campo che fuori. Le parole della vigilia evidenziano ancora di più questo punto:

    • Non abbiamo tempo di pensare a Schweinsteiger. I giocatori si stanno concentrando sulla partita perché vogliono vendicarsi dopo l’eliminazione del 2006“.

    Maradona, come al solito, non ha mezzi termini e carica i suoi in vista della sfida, dopo le dichiarazioni del mediano del Bayern Monaco, che ha definito gli Argentini come dei “provocatori” ricordando la rissa dell’ultimo Mondiale.

    • La Germania è più forte del Messico ma noi scenderemo in campo con i giocatori giusti per batterli“.

    Ha poi sottolineato il C.T., una frase che apre la strada verso una novità, cioè il potenziale inserimento di Pastore nell’undici titolare al posto di Di Maria, anche se al momento il neoacquisto del Real rimane favorito.
    Il successo di 4 anni fa dei tedeschi ai rigori rappresenta uno stimolo enorme per l’argentina, che spera di ritrovare, nel momento più importante, anche i gol di Leo Messi, per tornare tra le prime 4 squadre al Mondo, un traguardo che all’Argentina manca dai tempi delle “notti magiche italiane” di 20 fa. Da Maradona a Maradona, insomma!

    La Germania da parte sua non cambierà nulla rispetto al trionfo contro l’Inghilterra. Anche Özil e Podolski partiranno dal primo minuto nonostante i guai muscolari che li hanno infastiditi in settimana: sono troppo importanti per poter essere sostituiti proprio nel momento della verità. Perché se è vero che la Germania è la squadra che probabilmente ha sviluppato il gioco migliore in assoluto in Sudafrica, è anche vero che gli scommettitori sono ancora pronti a puntarle contro.

    • Guardando le due squadre sulla carta, i giocatori argentini sono più forti di noi, ma la situazione era simile anche contro l’Inghilterra“.

    Ha detto Miroslav Klose, che in questo match taglierà il traguardo delle 100 presenze in nazionale.
    La lettura tattica del match sembra piuttosto semplice: due attacchi potenzialmente pirotecnici metteranno a dura prova le difese avversarie in un quarto di finale che si annuncia veramente equilibrato e divertente.

    • Non potremo permetterci nessun errore. L’Argentina gioca un calcio molto fisico ai limiti del consentito. I sudamericani sono gente adorabile, di grande cuore, e sul campo giocano un calcio molto aggressivo, giocano con tutto il corpo, questo fa parte della loro mentalità ed è uno dei loro punti di forza“.

    Ha poi confermato il Commissario Tecnico Joachim Löw.
    2 squadre di grande carattere, 2 tecnici diversissimi ma ugualmente motivati e desiderosi di tornare sul tetto del mondo. Alcuni infatti hanno dipinto Argentina-Germania già come una finale anticipata: probabilmente un’esagerazione, ma quanto basta per far comprendere la tensione che precede questa attesissima rivincita.
    E la storia attende…!

    GERMANIA-ARGENTINA
    Queste le probabili formazioni di Argentina-Germania, partita valida per i quarti di finale in programma sabato (ore 16) a Città del Capo.
    Germania (4-2-3-1): 1 Neuer, 16 Lahm, 3 Friedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 6 Khedira, 7 Schweinsteiger, 13 Mueller, 8 Ozil, 10 Podolski, 11 Klose. (12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos,, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling). All.: Loew.
    Argentina (4-2-3-1): 12 Romero, 15 Otamendi, 2 Demichelis, 4 Burdisso, 6 Heinze, 8 Veron, 14 Mascherano, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (1 Pozo, 21 Andujar, 3 Clemente Rodriguez, 13 Samuel, 12 Garce, 15 Otamendi, 5 Bolatti, 20 Maxi Rodriguez, 23 Pastore, 16 Aguero, 18 Palermo, 19 Milito). All.: Maradona.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)

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