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  • Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Tra poco più di un’ora a Durban Germania e Spagna si giocheranno la qualificazione per la finalissima di Johannesburg dove ad attendere c’è già l’Olanda di Sneijder e Robben che ieri ha battuto l’Uruguay per 3-2.
    E’ una semifinale che sa di finale: questa è l’occasione per i tedeschi di vendicare la sconfitta subita 2 anni orsono nella finale di Vienna che ha consegnato l’Europeo nelle mani delle Furie Rosse. Allora a castigare la squadra guidata da Loew fu Fernando Torres, lo stesso che stasera partirà dalla panchina per far spazio a Pedro considerato il deludente campionato del mondo che ha disputato finora la punta del Liverpool.

    Si affrontano due delle squadre che hanno il maggior potenziale, la Germania ha una solidità senza eguali e ha straconvinto nelle precedenti uscite rifilando ben tre poker durante il Mondiale: il primo alla più docile Australia, poi alle insidiose Inghilterra (agli ottavi) e Argentina (ai quarti), la Spagna vanta forse il miglior undici titolare dell’intero Mondiale ma non è riuscita ad esprimersi al meglio quando ha incontrato squadre con difese attente e ordinate.

    Gli iberici vogliono completare il ciclo vincendo il proprio primo Mondiale della storia dopo essersi affermati ai campionati europei, la Germania di Coppe del Mondo ne ha già 3 ed ha dalla sua parte l’esperienza di un ambiente che è abituato a vincere e ad arrivare fino in fondo a queste competizioni: però, a differenza degli altri anni, i teutonici si presenteranno con una delle nazionali con un’età media bassissima, di circa 25 anni.
    I precedenti ai Mondiali sorridono ai tedeschi: 2 vittorie e 1 pareggio contro la Spagna.

    Per quanto riguarda le formazioni mancheranno Torres da una parte, sostituito dal veloce Pedro che nell’intenzioni di Del Bosque dovrebbe creare maggiori grattacapi alla difesa tedesca, e Muller, squalificato, dall’altra con Trochowski che partirà titolare dal primo minuto. Per il resto tutto confermato per entrambe: Villa guiderà l’attacco spagnolo con Xavi a regalare geometrie per i compagni di squadra; Fabregas, non al meglio della condizione per una botta alla gamba rimediata in allenamento, siederà in panchina. Sull’altro fronte Klose cercherà il gol della definitiva consacrazione che gli consentirebbe di agguantare Ronaldo in cima alla classifica cannonieri dei Mondiali di tutti i tempi a quota 15 reti.Alle sue spalle occhio a Podolski, Ozil e Schweinsteiger.

    Probabili formazioni GERMANIA – SPAGNA (ore 20:30)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 8 Ozil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau.
    Ct: Loew.
    SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso; 6 Iniesta 18 Pedro, 7 Villa.
    A disposizione: 4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina.
    Ct: Del Bosque.

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  • Mondiali 2010: le pagelle di Uruguay – Olanda 2-3

    Diamo le pagelle ai protagonisti di Uruguay – Olanda, gara valida per accedere alla finalissima del Mondiale e terminata 3-2 per gli Orange.

    URUGUAY

    Muslera 5.5: il portierino della Lazio non ha colpe sul missile di Van Bronckhorts che è valso l’1-0 ma è sembrato più incerto sul gol del 2-1 siglato da Sneijder. Un pò acerbo, deve ancora migliorare, alterna buone parate a cali di concentrazione. Non perfetto in alcune uscite.

    M. Pereira 6.5: riaccende la speranza Celeste accorciando le distanze sul 3-2 ma è troppo tardi. In difesa soffre le accelerazioni di Sneijder e Kuyt.

    Victorino 6: mandato in campo al posto di Lugano infortunato, controlla bene Van Persie ma va in difficoltà sulle incursioni di Sneijder.

    Godin 6: anche lui come il compagno di reparto ferma Van Persie ma si perde Robben in area di rigore che consente all’Olanda di portarsi sul 3-2. Resta comunque una bella rivelazione di questo Mondiale.

    Caceres 5.5: va in affanno su Robben che quando cambia passo è incontenibile, a volte deve ricorrere alle maniere forti. Ha l’attenuante che Tabarez lo ha schierato sulla fascia sinistra che non è quella di sua competenza.

    Perez 6: non sfigura, tiene bene il centrocampo ma cala alla distanza.

    Arevalo 6.5: tanta quantità in campo, sempre pronto, per qual che può, a limitare Sneijder. Un pò impreciso nella fase di impostazione.

    Gargano 6.5: parte titolare dal primo minuto per la prima volta in questo Mondiale e fa il suo lavoro da recupera palloni e di pressing a tutto campo. Una buona notizia per il Napoli.

    A. Pereira 5.5: spesso e volentieri impreciso ma tanta corsa.
    -> dal 78′ Abreu sv: Tabarez lo getta nella mischia sperando in una giocata “pazza” delle sue ma non incide.

    Forlan 7: grande cuore, il gol arriva sempre dai suoi piedi. Magica la sua giocata con finta che fa abboccare il difensore dell’Olanda, il tiro è buono ma non irresistibile e Stekelenburg decide di aiutarlo sbagliando una respinta che poteva essere facile regalandogli il quarto gol al Mondiale. Sempre pericoloso su punizione. Ha giocato un Mondiale ad altissimi livelli, uno dei migliori giocatori che abbiamo potuto ammirare.

    Cavani 6.5: tanto movimento in avanti, ma poche conclusioni verso la porta avversaria. Sarà sicuramente un uomo mercato.
    -> dall’84’ Fernandez sv

    OLANDA

    Stekelenburg 5: era risultato perfetto nelle gare precedenti, stasera è suo l’errore che consente a Forlan di pareggiare non respingendo un tiro dalla distanza centrale.

    Bouhlarouz 5: sostituiva Van der Wiel sulla fascia difensiva di destra ma risulta troppo impacciato e lento, fatica a controllare Forlan.

    Heitinga 5.5: a volte è troppo incerto, da rivedere anche se riesce a disimpegnarsi bene in qualche frangente.

    Mathijsen 5.5: come il compagno di reparto. Forlan è avversario ostico. Non era al meglio della condizione.

    Van Bronckhorts 7: il capitano merita il voto solo per il gol che estrae dal cilindro. Potenza e precisione uniche nella sua conclusione che beffa Muslera. Spinge bene sulla corsia di sua competenza.

    Van Bommel 6: la diga di centrocampo olandese questa volta soffre l’assenza del gemello di reparto De Jong.

    De Zeeuw 5: chiamato in causa a sostituire De Jong in mezzo al campo è costretto ad uscire a fine primo tempo per una scarpata in faccia. Un pò fuori dal gioco.
    -> dal 46′ Van der Vaart 6: sicuramente meglio di De Zeeuw. Si fa notare per una conclusione da fuori area che impegna Muslera svegliando un Olanda che fin li era in difficoltà.

    Robben 7: quando cambia marcia è imprendibile. Fa impazzire Caceres sulla fascia destra, la sua preferita e mette il sigillo alla partita realizzando il gol del 3-1 di testa, sicuramente non il pezzo migliore del suo repertorio.
    -> 91′ Elia sv

    Sneijder 7: segna ancora, è il suo quinto gol nel Mondiale che gli consente di agganciare Villa in vetta alla classifica marcatori. Il Pallone d’Oro è una questione tra loro due che andrà a chi tra Olanda e Spagna vincerà il Mondiale. I Tulipani hanno già staccato il biglietto per la finale, le Fuire Rosse devono ancora conquistarla.

    Kuyt 7: E’ la fortuna di qualunque allenatore. Poco appariscente ma determinante per gli equilibri tattici della squadra. Abbina la corsa in aiuto dei compagni alla qualità dei cross.

    Van Persie 5.5: Qualche passo avanti rispetto alle gare precedenti lo ha fatto ma da lui ci si aspetta molto di più.

  • Mondiali 2010: highlights Uruguay – Olanda 2-3

    E’ l’Olanda la prima finalista della 19esima edizione dei Mondiali. A Città del Capo, in Sudafrica, la squadra di Bert Van Marwijk ha battuto in semifinale con il punteggio di 3-2 l’Uruguay allenata dal Maestro Tabarez. I Tulipani passano in vantaggio al 17′ con il capitano Van Bronckhorst con un missile da 40 metri pennellato all’incrocio dei pali imparabile per il portiere Muslera, forse il gol più bello a cui abbiamo assistito in questo Mondiale. Il pareggio sudamericano arriva allo scadere con il solito Forlan con una conclusione da fuori area che sorprende il colpevole Stekelenburg.
    Nella ripresa uno-due terrificante dell’Olanda: al 70′ Sneijder rimette avanti gli Orange ma il gol è viziato dalla posizione irregolare di Van Persie che si trova sulla traiettoria della palla, 3 minuti più tardi il tris di Robben con un perfetto colpo di testa.
    Nel finale di gara, al secondo minuto di recupero, Maximiliano Pereira accorcia le distanze dando residue speranze ai suoi ma inutili sono gli ultimi assalti dell’Uruguay.
    Per l’Olanda si tratta della terza finale della sua storia dopo le sconfitte subite contro Germania (1974) e Argentina (1978) e attenderà la vincente tra Germania e Spagna.

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  • Olanda in finale, non basta il cuore dell’Uruguay

    E’ l’Olanda la prima finalista dei Mondiali di Sudafrica 2010.
    Gli “Oranje” battono l’Uruguay per 3-2 e raggiungono la loro terza finale della storia dei Mondiali.
    Nel primo tempo Van Bronckhorst e Forlan segnano due gol bellissimi, nella ripresa ci pensano Sneijder e Robben, sempre loro a spegnere le velleità della Celeste, brava comunque a crederci fino alla fine grazie al punto nel recupero di Maxi Pereira. La finale si tinge di arancione, ora sta a tecnico e giocatori riscrivere la storia!
    Non basta il cuore dell’Uruguay per strappare il pass per la finale ai rivali, ma la “Celeste” non ha nulla da rimproverarsi visto l’enorme impegno profuso sul campo, il grande spirito di sacrificio e quello di superare gli ostacoli più grandi.

    Le squalifiche di Fucile e soprattutto di Luis Suarez costringono Tabarez a cambiare il suo Uruguay: il C.T. della “Celeste” torna al 4-4-2, con il palermitano Cavani seconda punta al fianco di Diego Forlan. Lo juventino Caceres prende posto sulla sinistra in difesa, mentre a centrocampo c’è spazio anche per il napoletano Gargano. Lugano non ce la fa, al centro della difesa ecco Godin a formare la coppia centrale con Victorino. Anche Bert Van Marwijk è costretto a cambiare, causa squalifiche: non ci sono Van der Wiel e De Jong, al loro posto rispettivamente Boulahrouz in difesa e De Zeeuw a centrocampo. In attacco, conferma per i “fantastici 4”: Kuyt, Robben, Sneijder e Van Persie, ancora a cerca della defnitiva consacrazione.

    L’Olanda è la squadra più pericolosa in avvio: dopo 3 minuti la prima palla gol dell’incontro capita a Kuyt che prò non riesce a tenere palla bassa in girata con il destro. Non c’è dubbio che la squadra europea sia la più determinata in campo: al 13esimo solo il corpo dell’ “odiato” Van Persie non permette ad un tiro di Sneijder di trovare lo specchio della porta di Muslera.
    Ma al 18esimo gli “Orange ” passano lo stesso: un missile del capitano Giovanni Van Bronckhorst beffa Muslera da oltre 35 metri, per l’entusiasmo deoi circa 45 mila tifosi olandesi sugli spalti. Secondo gol subito per i sudamericani in tutto il Mondiale.
    La “Celeste” prova a reagire soprattutto attaccando la profondità con Cavani e Forlan, ma senza preoccupare più di tanto la solida retroguardia avversaria. A far paura sono le accelerazioni degli “Oranje” in ripartenza: al 30esimo Robben con uno scatto arriva al centro dell’area di rigore, ma è bravissimo Caceres ad anticiparlo di un soffio, appoggiando a Muslera. Il primo spunto degno di nota dell’Uruguay arriva al 35esimo, quando Cavani non sfrutta al meglio una palla persa dalla difesa olandese: il suo cross al centro viene contrastato prima di diventare pericoloso. Attenzione a dare per morto l’Uruguay però: il gol del pareggio arriva, ed è un altro tiro da incorniciare. Al 41esimo Diego Forlan finta con il destro, manda fuori giri Mathijsen, si sistema la palla sul sinistro e fa partire un bel tiro fiondato: conclusione centrale, ma uno Stekelenburg non impeccabile si fa bucare colpevolmente. Goffo il suo tentativo di alzare con il pugno, la sfera finisce in rete per l’1-1 uruguaiano. Si va all’intervallo in parità.

    Nel secondo tempo Van Marwijk decide di cambiare marcia ed inserisce Van der Vaart per De Zeeuw, ma a sorpresa sono i sudamericani a continuare a giocare rendendosi spesso pericolosi e sicuramente mostrandosi più in palla fisicamente rispetto agli avversari che sembrano spegnersi lentamente. Al 50’esimo Boulahrouz rischia di rovinare la gara olandese: troppo corto il retropassaggio per Stekelenburg, Cavani si avventa sulla sfera, ma il portiere è bravo a opporsi con il corpo, poi è Van Bronckhorst a salvare sulla linea di porta sul successivo tentativo di Alvaro Pereira. E proprio quando l’Uruguay sembra padrone del campo, dopo un paio di occasioni da una parte e dall’altra (punizione di Forlan e clamoroso errore di Robben quasi a porta vuota), ecco arrivare il vantaggio arancione: al 70esimo Sneijder trova un destro a giro che prima batte sul palo e poi finisce in rete. E’ il 2-1, anche se rimane il dubbio che la posizione di Van Persie sia di fuorigioco attivo. L’arbitro, l’uzbeko Irmatov, decide di lasciar correre: diventano cinque in gol al Mondiale del numero 10 olandese. Ma non è finita, anzi è solo l’inizio della fine per l’Uruguay (in soli 3 minuti!): infatti approfittando dello scompiglio nella difesa della Celeste, al 73esimo Robben infila in porta di testa un perfetto cross di Kuyt. E’ il 3-1 che ammazza la gara e affossa le velleità dell’Uruguay.
    Gli uomini di Tabarez cercano di buttare il cuore oltre l’ostacolo e solo al 92esimo riescono ad accorciare le distanze con il sinistro a giro di Maximiliano Pereira: è troppo tardi però, non c’è più tempo. L’assalto al fortino “Oranje” non porta gli effetti voluti anche se un paio di azioni mettono paura ai tifosi olandesi, anche perchè l’arbitro concede 3 minuti di recupero ma poi ne lascia giocare quasi 5. Vince l’Olanda, l’Uruguay si arrende ma a testa altissima!

    Uruguay-Olanda 2-3
    Uruguay (4-4-2): Muslera; M.Pereira, Victorino, Godin, M.Caceres; Perez, Arevalo, Gargano, A.Pereira; Forlan, Cavani. A disposizione: Castillo, Silva, Scotti, Eguren, Gonzalez, Abreu, A.Fernandez, S.Fernandez. Ct.: Tabarez.
    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Zeeuw (1’st Van der Vaart); Robben, Sneijder, Kuyt; Van Persie. A disposizione: Boschker, Vorm, Ooijer, Braafheid, Schaars, Afellay, Elia, Babel, Huntelaar. Ct.: Van Marwijk.
    Arbitro: Irmatov (UZB)
    Marcatori: 18′ Van Bronckhorst (O), 40′ Forlan (U), 25’st Sneijder (O), 28’st Robben (O), 47’st Maxi Pereira (U)
    Ammoniti: Maxi Pereira, Caceres (U), Sneijder (O)

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  • Mondiali 2010: Uruguay – Olanda. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni URUGUAY – OLANDA (ore 20:30)

    URUGUAY (4-4-2): Muslera; M.Pereira, Victorino, Godin, Caceres; Perez, Arevalo, Gargano, A.Pereira; Forlan, Cavani.
    A disposizione: Castillo, Silva, Scotti, Eguren, Gozalez, Abreu, A.Fernandez.
    Ct: Tabarez.
    OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Boulahrouz, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst; Van Bommel, De Zeeuw; Robben, Sneijder, Kuyt; Van Persie.
    A disposizione: Boschker, Vorm, Ooijer, Braafheid, Schaars, Afellay, Elia, Babel, Van der Vaart, Huntelaar.
    Ct: Van Marwijk.

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4, CANALE 5, CANALE 6, CANALE 7, CANALE 8, CANALE 9

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  • Notizia clamorosa dall’Argentina: il Napoli su Maradona

    La notizia è di quelle che ti fanno sobbalzare dalle poltrone e se trovasse fondamento farebbe esplodere l’entusiasmo di tutti i napoletani. Secondo quanto riporta oggi la rete tv di Buenos Aires Tyc Sports, il Napoli avrebbe contattato l’entourage di Diego Armando Maradona per capire quanto possa essere reale la possibilità che il Pibe de Oro torni all’ombra del Vesuvio a guidare, questa volta dalla panchina, la squadra che tanto ama.

    Tutto questo arriva il giorno dopo la presunta confessione clamorosa di Diego dell’addio alla Seleccion, definendo ormai chiuso il suo ciclo con la nazionale argentina nonostante i 10 mila tifosi che avevano accolto lui e la squadra al ritorno in patria dal Sudafrica con cori e festeggiamenti.
    Maradona in una delle tante conferenze stampa di questo Mondiale aveva lanciato messaggi d’amore al Napoli dichiarando di sognare di poter allenare un giorno la squadra partenopea e di rivedere il San Paolo nuovamente gremito come ai suoi tempi da coloro che tanto affetto gli hanno dato e che continuano a darglielo.
    Sarebbe fantastico per tutti i napoletani ma, si sa, i sogni che si avverano sono tremendamente pochi: anche se Maradona desse l’ok al trasferimento, come la mettiamo con i problemi riguardanti il Fisco italiano visto che il Pide de Oro vanta un debito con l’Erario di circa 35 milioni di euro e aumenta ogni giorno di 3.068,81 euro di soli interessi?

  • La Spagna perde Fabregas per infortunio. Niente Germania

    Brutte notizie giungono dall’infermeria spagnola: il centrocampista delle Furie Rosse Cesc Fabregas salterà la semifinale di domani sera a Durban contro al Germania per aver subito una brutta botta al perone della gamba destra, la stesso, per intenderci, che si fratturò qualche mese fa durante i quarti di finale di Champions League nella gara tra Arsenal e Barcellona proprio mentre calciava un penalty poi ugualmente trasformato.

    Gli esami a cui si è sottoposto Fabregas non hanno evidenziato lesioni ma il ct della Spagna Del Bosque comunque non è intenzionato a rischiarlo. Il numero 10 della nazionale spagnola avrebbe dovuto giocare da titolare domani per la probabile esclusione di Torres, ancora un oggetto misterioso in questo Mondiale, dall’undici iniziale.

  • Mondiali 2010: L’Uruguay per sognare ancora, l’Olanda vuole la finale

    Questa sera a Città del Capo avremo il nome della prima finalista di questo Mondiale 2010.
    E sarà una tra Uruguay e Olanda ad arrivare al prestigioso appuntamento dopo un cammino esaltante per entrambe le formazioni, soprattutto per gli “Oranje” che nel turno precedente, i quarti di finale, hanno fatto fuori il Brasile super favorito nella corsa al titolo mondiale e che invece è stato rimandato a casa “con la coda tra le gambe”.

    La favola dell’Uruguay potrebbe invece continuare ancora, dato che la compattezza del gruppo “Celeste” è arrivata a livelli altissimi.
    Sognare non costa nulla, e il tecnico della Celeste Oscar Washington Tabarez sa che i suoi giocatori hanno tutte le carte in regola per ribaltare il pronostico. Queste infatti le sue parole alla vigilia dell’attesissima sfida:

    • Per la nostra storia, ci si è sempre aspettato molto dall’Uruguay, e siccome negli ultimi tornei non siamo stati all’altezza delle aspettative, un cammino come quello di quest’anno spicca ancora di più. Ma non vogliamo paragonarci alle squadre che hanno vinto i Mondiali del 1930 e del 1950, anche se possiamo ancora ripercorrere le loro orme. Il fatto che la gente guardi alla semifinale come la partita più importante degli ultimi decenni è comprensibile ma questo non aggiunge ulteriore pressione. L’Olanda è un avversario molto difficile ma non impossibile da battere. Rispetto al passato, è una squadra molto equilibrata, dietro non concedono nulla a differenza di altre nazionali olandesi che non davano tanta importanza alla fase difensiva“.

    Ha sottolineato l’ex allenatore di Cagliari e Milan. Poi ha commentato anche sulle assenze della sua squadra, soprattutto quella di Luis Suarez, diventato improvvisamente eroe nazionale dopo la parata al 120esimo minuto contro il Ghana che gli è costata l’espulsione ma che è valsa, a conti fatti, la qualificazione alla sua squadra:

    • Abbiamo abbastanza giocatori da mandare in campo, una squadra che merita tutta la fiducia“.

    Sulla sponda opposta, il ct olandese Bert van Marwijk sottolinea le qualità degli avversari:

    • All’inizio del torneo, l’avevo detto ai miei giocatori che si trattava di una squadra da prendere ad esempio. Ogni squadra ha il suo punto di forza, e per l’Uruguay è la passione. Domenica in allenamento, i giocatori erano un po’ stanchi. Ma oggi avevano già riacquistato la loro freschezza. Sono tutti molto ben preparati“.

    Van Marwijk respinge poi le accuse di una squadra dal gioco poco spettacolare:

    • Non abbiamo vinto per caso contro grandi squadre come il Brasile. Se si fanno dei gol è perché creiamo delle opportunità. Ma non è suffciente per essere sempre spumeggianti“.

    Uruguay oppure Olanda, dunque! E per entrambe si tratterà, in caso di qualificazione, della terza finale della loro storia: ottimi i precedenti della “Celeste” con 2 vittorie nel 1930 e nel 1950, un pò meno incoraggianti i precedenti degli “Oranje” con 2 sconfitte nel 1974 e nel 1978 ai tempi del calcio totale olandese con Johan Cruijff massimo esponente del movimento.

    E’ il quarto confronto tra queste due Nazionali: l’Uruguay si è imposto per 3 volte, l’Olanda una. Al Mondiale, però, l’unico precedente è favorevole agli “Oranje”, che nel ’74 si imposero per 2-0 in una gara della fase a gironi. Nelle sfide tra queste 2 nazionali, la vincitrice ha sempre segnato 2 reti: 3 di questi match sono terminati con il risultato di 2-0, l’altro si è concluso con il punteggio di 2-1. Contro l’Uruguay, l’Olanda potrebbe stabilire il proprio nuovo record di vittorie in una edizione della Coppa del Mondo, dopo aver eguagliato quello del 1974 (5 successi) battendo il Brasile ai quarti di finale. L’Olanda ha perso solo 2 delle 10 gare disputate contro nazionali sudamericane in Coppa del Mondo (escluse le partite perse ai calci di rigore). La nazionale uruguaiana non ha vinto nessuna delle ultime 13 gare contro avversarie europee ai Mondiali (6 pareggi e 7 sconfitte); l’ultimo successo dell’Uruguay contro una nazionale europea risale al 1970, quando si impose sull’Unione Sovietica per 1-0 ai quarti di finale. Diego Forlan ha segnato 4 reti in Coppa del Mondo finora (dal 2002 ad oggi), ma non ha ancora trovato la via del gol contro nazionali non africane.

    Poche ore al via, poi Sneijder e Robben da una parte e Forlan e Cavani dall’altra daranno il via ai fuochi d’artificio.

    Queste le probabili formazioni di Uruguay-Olanda, semifinale del campionato del mondo, in programma martedì sera (20.30) a Città del Capo.
    URUGUAY (4-3-3): 1 Muslera, 2 Lugano, 6 Victorino, 3 Godin, 22 Caceres, 16 M. Pereira, 15 Perez, 17 Arevalo, 7 Cavani 10 Forlan, 13 Abreu. (12 Castillo, 23 Silva, 8 Eguren, 11 A. Pereira, 20 A. Fernandez, 14 Lodeiro, 5 Gargano, 18 Gonzalez, 19 Scotti, 21 S. Fernandez). All.: Tabarez
    OLANDA (4-2-3-1): 1 Stekelenburg, 12 Boulahrouz, 3 Heitinga, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst, 6 Van Bommel, 14 de Zeeuw, 7 Kuyt, 10 Sneijder, 11 Robben, 9 Van Persie (16 Vorm, 22 Boschker, 13 Ooijer, 15 Braafheid, 18 Schaars, 20 Afellay, 19 Babel, 17 Elia 21 Huntelaar, 23 Van der Vaart). All.: Van Marwijk.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan).

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  • Klose ad un gol da Ronaldo e dalla storia. Eguagliato Muller a 14 reti

    La giornata di ieri non è stata trionfale solo per la Germania che con un netto 4-0 ha umiliato l’Argentina di Maradona nei quarti di finale del Mondiale sudafricano, ma anche per il suo bomber principe Miroslav Klose che, con la doppietta messa a segno, raggiunge al secondo posto della classifica cannonieri di tutti i tempi una leggenda del calcio tedesco, Gerd Muller dopo aver acciuffato soltanto una settimana fa il grande Pelè.
    Sono infatti 14 le prodezze dell’attaccante polacco naturalizzato tedesco ai Mondiali, suddivisi tra il 2002, 2006 e questa edizione del 2010.

    Del resto lo si era potuto intuire che sarebbe stato un predestinato: al suo esordio ai campionati del mondo nel 2002, Klose realizzò una tripletta all’Arabia Saudita; poi chiuderà quel Mondiale con 5 reti. Le stesse segnate in quello successivo del 2006 aperto con una doppietta alla Costa Rica. In Sudafrica sono 4 le sue marcature che hanno permesso appunto al bomber tedesco di raggiungere il connazionale Muller a quota 14 mettendosi dietro Pelè, fermo a 12 e Just Fontaine, fermo a 13. Davanti a Klose, il solo Ronaldo che con 15 reti distribuiti dal 1998 al 2006 guida la classifica marcatori del Mondiale. E chissà che Klose in semifinale contro la Spagna non ci faccia un pensierino compiendo l’ennesima impresa….

  • Mondiali 2010: highlights Paraguay – Spagna 0-1

    Ha faticato più del previsto la Spagna campione d’Europa in carica contro il Paraguay. Nell’ultimo quarto di finale in programma le Furie Rosse hanno battuto i sudamericani 1-0 con il gol del solito Villa. Tante emozioni nel secondo tempo in cui sia paraguaiani che spagnoli sbagliano un calcio di rigore a testa nell’arco di pochi secondi. La Spagna in semifinale incontrerà la Germania.

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