Tag: mondiale per club

  • Mondiale per Club, quanti talenti dal Kashima

    Mondiale per Club, quanti talenti dal Kashima

    Sembrava una vera e propria favola calcistica, da ultimi arrivati alla competizione per aver vinto il titolo nazionale solo qualche giorno prima, i giapponesi del Kashima Antlers da Cenerentola del Mondiale per Club si stavano per trasformare in principessa se non fosse stato per Cristiano Ronaldo che ha deciso con la sua tripletta di spegnere tutti i sogni della compagine guidata da Mr Ishii. 

    La massima competizione per club organizzata dalla FIFA ha permesso però alla squadra nipponica di metter in mostra, dinanzi a tutto il mondo calcistico, alcuni calciatori davvero interessanti e talenti che potrebbero ben presto arrivare a calcare i panorami del football anche nel vecchio continente.

    Veniamo quindi ad analizzare quei calciatori del Kashima che hanno “rubato l’occhio” nelle quattro gare disputate.

    Il calciatore che certamente ha colpito più di tutti, vincitore anche del Pallone di Bronzo della competizione, è stato il centrocampista Gaku Shibasaki.

    Centrocampista centrale, classe ’92, con spiccata abilità nell’impostare il gioco, Shibasaki vanta anche la gran duttilità nel sapersi adattare ad altri ruoli come quello del trequartista e se necessario anche da esterno. Ha un buon tiro dalla distanza e anche se non è il classico centrocampista goleador, nella finale del Mondiale per Club è stato in grado di realizzare una doppietta al Real Madrid. Vanta già anche tredici presenze in nazionale maggiore con tre reti segnate, per molti pare esser l’erede di Yasuhito Endo. 

    Nonostante i quattro gol subiti in finale, una nota di merito per tutto il torneo disputato va alla coppia di centrali difensivi Gen Shoji e Naomichi Ueda. Nato nel 1992 il primo, nel 1994 il secondo, Shoji e Ueda hanno dimostrato di essere una coppia ben affiatata, anche il talento immenso di Cristiano Ronaldo ha trovato difficoltà contro loro due. Ueda miscela in se forza fisica (1.86 per 77 kg) ad una buona velocità che gli permette di riuscire spesso a tenere il passo anche di attaccanti brevilinei. Insidioso anche nell’area avversaria per la sua abilità nel colpo di testa. Shoji ha mostrato ottimo senso della posizione ed una sicurezza nella marcatura dell’avversario.

    Sulla fascia destra del Kashima hanno agito Daigo Nishi e Yasushi Endo, entrambi hanno disputato una gran competizione. Il terzino Nishi, classe ’89, ha percorso su e giù la per la sua zona del campo in maniera continua ed efficace in entrambe le fasi, Endo invece, di un anno più grande, ha anche messo in mostra una certa qualità, come si è potuto notare nel suo colpo di tacco geniale per il momentaneo 2-0 all’Atletico Nacional.

    Due segnalazioni anche per l’attacco, senza dimenticare Mu Kanazaki che però era già conosciuto anche per la sua precedente esperienza europea con le maglie di Norimberga e Portimonense, Shoma Doi e Yuma Suzuki. 

    Doi, nato nel 1992, è parso un vero e proprio folletto dell’attacco, abile nell’uno contro uno, può coprire diversi ruoli dalla seconda punta in appoggio al centravanti, sino all’esterno sinistro in un tridente offensivo. Il suo nome resterà nella storia del calcio in quanto è stato lui a calciare il primo rigore assegnato con la tecnologia della VAR.

    Yuma Suzuki ha dalla sua anche la giovane età. Nato il 26 aprile 1996, Suzuki ha avuto a disposizione pochi minuti ma ha saputo sfruttarli bene, gol da opportunista per sigillare il 3-0 nella semifinale e gran colpo di testa che ha centrato la traversa sfiorando così il possibile 3-3 nei supplementari contro il Real Madrid. Statistiche alla mano il giovane attaccante dei Kashima Antlers ha dimostrato di avere senso del gol e caratteristiche ideali per renderlo appetibile a diversi club europei.

  • Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Gigante Cassio, il Corinthians beffa Benitez ed è campione

    Il Corinthians è campione del mondo. L’impresa che alla vigilia sembrava impossibile è compiuta. Il Timao si regala un triplete storico per il calcio brasiliano, vincendo Brasileirao, Libertadores e Mondiale per club in un sol boccone. Era dai tempi del San Paolo di Tele Santana (stagione ’91-’92) che non accadeva qualcosa del genere. Successo ancora più clamoroso se si considera la partita della semifinale, quella vinta con grande sofferenza contro gli egiziani dell’Al Ahly. Cadono i campioni d’Europa del Chelsea, dilaniati dalla rete di Paulo Guerrero a metà della ripresa, dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Per Benitez svanisce il sogno di conquistare il double, avendo vinto il trofeo nel 2010 con l’Inter. Forse qualcuno a Londra inizia a rimpiangere alcune scelte.

    IL PROTAGONISTA – Nella vittoria del Corinthians di quest’oggi c’è un protagonista, ed è Cassio. Il portiere brasiliano dopo un intervento prodigioso su Victor Moses nel corso della prima frazione di gioco, si è ripetuto nella ripresa, ergendosi a muro perfetto del bunker costruito da Tite. Prima su Hazard e poi su Torres nel finale Cassio ha posto le fondamenta del successo. Al termine della partita l’estremo difensore del Corinhians riceve il premio come miglior giocatore sia della finalissima sia di tutto Mondiale per club. Riconoscimento più che meritato.

    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Il portiere Cassio protagonista assoluto della finalissima Corinthians-Chelsea | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL FLOP – In pochi avevano pronosticato che il Chelsea tornasse in Inghilterra a mani vuote. Il peggiore degli incubi si è però trasformato in realtà, nonostante una semifinale brillante contro i messicani del Monterrey. Facile immaginare come l’Inghilterra si scaglierà contro i Blues, con Benitez che diventerà la vittima preferita, sia per tabloid che allenatori, fra tutti Sir Alex Ferguson, dettosi sconcertato dalla decisione di Abramovich di licenziare Di Matteo proprio alla vigilia del Mondiale per club a cui il tecnico italiano avrebbe dovuto partecipare.

    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images
    Pablo è il match winner anche contro i Blues | ©TORU YAMANAKA/AFP/Getty Images

    IL GUERRIERO – Il match winner della finalissima è stato sempre lui, il Pablo Guerrero, autore del gol vittoria al minuto 69. L’attaccante peruviano si conferma arma letale del comunque non irresistibile reparto offensivo del Timao, segnando il suo secondo gol nel Mondiale per club, dopo quello rifilato agli egiziani dell’Al Ahly, anche questo decisivo per il passaggio del turno. Sbarcato in Brasile nel luglio 2012 dopo sei stagioni all’Amburgo, Guerrero è al suo ottavo gol con la maglia del Corinthians in 17 presenze complessive.

    IL MURO – La squadra brasiliana allenata da Tite conferma la sua principale caratteristica, ovvero una difesa inviolabile. Se oggi gran parte del merito va attribuito al portiere Cassio, non va dimenticato il cammino incredibile intrapreso dal Corinthians nell’ultima Libertadores, coronato dal successo nella finalissima contro il Boca Juniors, con soli sei gol subiti, tre dei quali nelle prime due partite della Fase a gironi.

    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    La festa del Timao durante la premiazione | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    LE REAZIONI – Il primo a congratularsi con la vittoria del Timao è stato Ronaldo, il fenomeno, che ha elogiato il portiere Cassio definendolo “Gigante”. E’ stata quindi la volta dei due calciatori della Roma ex Corinthians, Marquinhos e Dodò, che hanno voluto esprimere la propria gioia per quella che è anche una loro vittoria. Al coro dei felici si sono aggiunti poi il difensore del Barcellona Piquè, che non ha dimenticato la sconfitta subita ad opera del Chelsea nella semifinale della Champions League, e l’ex fuoriclasse del calcio verdeoro Rivaldo. Da sottolineare anche un commento molto sarcastico di Marco Materazzi, ex bandiera dell’Inter, che ha voluto sottolineare come l’impresa di Abu Dhabi (Mondiale per club 2010 ndr, con Benitez sulla panchina nerazzurra) sia stata vincere senza allenatore. Più chiaro di così.

    Il video di Corinthians-Chelsea 1-0, finale Mondiale per club (16-12-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”164340″]

  • Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    Tutto facile per Benitez, Monterrey-Chelsea 1-3

    E’ il Chelsea la seconda finalista del Mondiale per Club. Gli inglesi hanno battuto in semifinale i messicani del Monterrey, andando a conquistare il traguardo minimo della spedizione giapponese. Sarà quindi Corinthians-Chelsea la finale 2012 dell’ex Intercontinentale. Si avvera il sogno per Rafa Benitez, che ha la possibilità di mettere in bacheca il secondo Fifa World Club della sua carriera, dopo quello ottenuto nel 2010 sulla panchina dell’Inter. A decidere l’incontro di quest’oggi sono stati gli spagnoli Mata e Torres. L’ex Liverpool ha confermato di attraversare un buon momento di forma, segnando il quinto gol da quando Benitez è sulla panchina del Chelsea. Dato che stupisce se consideriamo i precedenti record di Torres, 9 reti lo scorso anno e quattro nel primo.

    SBLOCCA MATA – L’imbarazzante dominio iniziale del Chelsea viene premiato al 17 minuto con il gol dell’iberico Mata, bravo a finalizzare una bellissima azione orchestrata dai Blues con la mente Oscar e il braccio Cole.

    SEGNALI DI VITA– Il Monterrey ha una reazione di orgoglio, che comunque risulta inefficace contro l’organizzazione messa in mostra dalla squadra di Benitez. La vitalità messicana ha il merito però di mantenere ancora aperta una partita che altrimenti sarebbe già stata etichettata con il classico game over.

    CF Monterrey v Chelsea FC - FIFA Club World Cup Semi Final
    Juan Manuel Mata trascina il Chelsea in finale del Mondiale per Club | ©Lintao Zhang/Getty Images

    L’ESPERIENZA – Delgado e compagni riescono in ogni caso a farsi beffare dal Chelsea ad inizio ripresa, quando i Blues approfittano della scarsa capacità degli avversari di essere da subito “sul pezzo” per chiudere il match nel giro di tre minuti.

    SPAGNA SHOW – In un amen il Chelsea raggiunge il 3-0, frutto delle reti di Torres (6 gol in Premier, 3 in Champions, 1 in Coppa, 1 nel Mondiale per Club) e dell’autogol del difensore Chavez sul cross di Mata per l’accorrente Oscar. Quando manca ancora tutto il secondo tempo, gli inglesi possono già festeggiare l’accesso alla finalissima di domenica.

    PER L’ONORE – Nel finale di match arriva il gol della bandiera di Aldo De Nigris, che sancisce il definitivo 3-1 dell’incontro. L’onore dei messicani è salvo, per loro ancora l’opportunità di conquistare il terzo posto nella finalina di domenica mattina contro gli egiziani dell’Al Ahly.

    Il video di Monterrey-Chelsea 1-3, semifinale Mondiale per Club 2012 [jwplayer config=”120s” mediaid=”163846″]

  • Il Corinthians non incanta ma è in finale, Al Ahly sconfitto 1-0

    Il Corinthians non incanta ma è in finale, Al Ahly sconfitto 1-0

    Il Corinthians è in finale del Mondiale per Club. Battuto l’Al Ahly per 1-0 grazie al gol di Paolo Guerrero alla mezzora del primo tempo. I brasiliani adesso attendono la seconda semifinale in programma domani tra il Chelsea e i messicani del Monterrey per conoscere l’avversaria nella finalissima. Va comunque detto che il Timao accede all’atto conclusivo del torneo dopo novanta minuti di noia, nei quali la squadra di Tite ha deluso e non poco le attese intorno a lei prima della vigilia. Ci si aspettava infatti qualcosa di più che uno sterile possesso palla nel primo tempo e il non gioco della ripresa, da quella che è a tutti gli effetti ancora oggi la squadra più forte del Sudamerica, dopo il successo nell’ultima Copa Libertadores.  Non sa far di meglio lo “squadrone” ?

    FRENO A MANO– I primi 45 minuti sono stati caratterizzati dal freno a mano tirato per entrambe le squadre in campo. Se dall’Al Ahly ce lo si poteva anche aspettare, vista la tradizione comunque di palleggiatori di cui gode l’Africa del Nord, almeno dal Corinthians si aveva la speranza di un gioco più frizzante e ballerino. Niente di tutto questo però si è visto al Toyota Stadium.

    FBL-WCLUB-ASIA-JPN
    Il Corinthians vola in finale con il gol di Paolo Guerrero | ©TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    LA SBLOCCA LUI – Serviva un’invenzione, il Deus ex machina che fosse in grado di sbloccare un match fin lì ricco di sbadigli. Il Corinthians ha la fortuna di avere in squadra lui, Paolo Guerrero, el Loco, che alla mezzora esatta di gioco insacca di testa un cross di Douglas dalla sinistra sugli sviluppi di un calcio d’angolo in favore del Timao. E’ la rete che sblocca l’incontro, è la rete che decide la partita.

    IL TIMAO SI SIEDE – Lo “squadrone” del Brasile ha la colpa di sedersi ad inizio ripresa, colpa che diventa macchia indelebile quando  il Corinthians non accenna più a superare la metà campo avversaria, lasciando di fatto il pallino del gioco in mano agli avversari. Ma l’errore se vogliamo maggiore lo commette proprio l’Al Ahly, che non riesce ad approfittare della situazione improvvisamente favorevole.

    EFFETTO ABOUTRIKA – Colui che era stato l’eroe dei quarti di finale, Aboutrika, non riesce a capitalizzare la mole di gioco espressa nei secondi 45′ minuti dall’Al Alhy. L’ultimo capitano dell’Egitto olimpico a Londra 2012 ha comunque reso il match contro il Corinthians molto più aperto rispetto a quanto profetizzato alla vigilia, con il risultato in bilico fino al triplice fischio finale.

    LAMPI DI PAULINHO – Che bravo Paulinho. L’oggetto del desiderio di Inter e Manchester City si è acceso soltanto a sprazzi, ma sufficienti per certificare anche stavolta la classe del calciatore brasiliano. I suoi inserimenti a fari spenti hanno messo in crisi spesso e volentieri la retroguardia avversaria nel corso del primo tempo e nella ripresa è stato proprio un suo tiro ad interrompere il predominio egiziano. Rivedremo Paulinho domenica mattina, quando di fronte con ogni probabilità troverà il Chelsea.

    APPUNTAMENTI – La squadra di Rafa Benitez è attesa domani dall’impegno contro i messicani del Monterrey, che nel turno precedente avevano sconfitto i coreani del Ulsan. Il calcio d’inizio è fissato per le ore 11.30 italiane. All’ora di pranzo quindi sapremo se il Mondiale per club vivrà il suo esito più scontato, ovvero la finale tra i brasiliani del Corinthians e i campioni d’Europa del Chelsea.

    Il video di Corinthians-Al Ahly 1-0 [jwplayer config=”60s” mediaid=”163755″]

  • Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Si sono giocati oggi i quarti di finale del Mondiale per Club edizione 2012. Poche le sorprese da segnalare, con i messicani del Monterrey che nella mattinata italiana superano agevolmente i coreani del Ulsan Hyundai, quest’ultimi vincitori dell’ultima Champions League asiatica. Partita mai in discussione, con il Monterrey che chiude in vantaggio il primo tempo grazie alla rete di Jesus Manuel Corona al nono minuto. Nella ripresa i centroamericani dilagano nel finale, quando si scatena Cesar Delgado, autore di una doppietta nello spazio di sette minuti (tra il 77° e l’84° minuto). Pronostici dunque rispettati, con il Monterrey che approda nelle semifinali del Mondiale per club, mentre i coreani disputeranno la filanina per il quinto o il sesto posto finale.

    ADESSO IL CHELSEA– Nella semifinale di giovedì il Monterrey affronterà i campioni d’Europa del Chelsea. Per la squadra di Rafa Benitez un appuntamento sulla carta non impossibile, ma comunque da affrontare con la massima attenzione, sebbene non ricordiamo alcuna edizione precedente in cui la formazione europea non sia riuscita ad approdare alla finalissima.

    Ulsan Hyundai v CF Monterrey - FIFA Club World Cup Quarter Final
    La gioia di Cesar Delgado, protagonista assoluto contro i coreani del Ulsan | ©Lintao Zhang

    AFRICA – Avanti anche gli egiziani del Al Ahly, vincitori dell’ultima Champions League africana. Ha però dovuto sudare le proverbiali sette camicie la squadra allenata da Hossam El Badry per aver ragione dei padroni di casa del Hiroshima, sconfitti con uno striminzito 2-1. Risultato che è rimasto in bilico fino al 90′, grazie sopratutto all’intraprendenza dei giapponesi, apparsi nettamente più dinamici rispetto ai statici egiziani. Al Ahly che comunque ha beneficiato di un esperienza e tasso tecnico superiore, spesso e volentieri decisivo negli scontri da dentro o fuori. Per la cronaca, l’Al Alhy ha sconfitto i giapponesi per 2-1, con il gol vittoria realizzato al 57° minuto da Aboutreika, dopo che il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 1-1.

    L’ALTRA SEMIFINALE – La seconda semifinale vedrà quindi scontrarsi gli egiziani del Al Ahly e i brasiliani del Corinthians, vincitori della Libertadores 2012. Difficilmente la squadra di Tite si lascerà sfuggire la finalissima, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto.

  • Prende oggi il via in Giappone il Mondiale per Club

    Prende oggi il via in Giappone il Mondiale per Club

    Parte oggi in Giappone il Mondiale per Club edizione 2012. In campo poco prima di mezzogiorno scenderanno i campioni in carica del Giappone (Sanfrecce) contro i neozelandesi di Auckland City, quest’ultimi vincitori della Champions League “oceanica”. La vincente della sfida odierna otterrà il pass per i quarti di finale del torneo, in programma domenica. Sarà poi la volta delle semifinali, quando entreranno in gara i campioni d’Europa del Chelsea e quelli del Sudamerica, i brasiliani del Corinthians. La finalissima si giocherà il prossimo 16 dicembre, giorno in cui si decreterà il campione della nona edizione del Mondiale per Club. Da quest’anno fra le altre cose debutterà la goal-line technology, mezzo attraverso il quale dovrebbe essere debellato una volta per tutte l’angosciante gol fantasma.

    LE PARTECIPANTI– Oltre ai campioni in carica del Giappone, guidati dal capocannoniere Sato, e i neozelandesi di Auckland, sono presenti nel Paese nipponico anche i messicani del Monterrey (alla loro quarta edizione), in qualità di campioni del Centro-America, gli egiziani del Al-Ahly, vittoriosi della Champions africana. Infine troviamo i coreani del Ulsan Hyundai, che il 10 novembre scorso hanno sconfitto in finale gli arabi del Al-Ahli, gli stessi che avevano estromesso dalla Coppa Campioni asiatica la squadra allenata da Marcello Lippi.

    Chelsea v FC Nordsjaelland - UEFA Champions League
    I campioni d’Europa del Chelsea alla conquista del Mondiale per Club | ©Scott Heavey/Getty Images

    LE DEBUTTANTI – Delle sette squadre presenti in Giapponi, tre partecipano per la prima volta al Mondiale per club. Esordio assoluto per i campioni nipponici del Sanfrecce e i coreani del Ulsan. Sarà una prima volta anche per il Chelsea, con gli inglesi mai vincenti in Champions League, tabu sfatato da Di Matteo nel maggio scorso.

    FAVORITI – Ancora una volta Benitez avrà l’occasione di conquistare il Mondiale per Club senza aver vinto prima la Champions con quegli stessi giocatori che allena da poco più di tre settimane. Il Corinthians infatti, salvo sorprese, non dovrebbe rappresentare un avversario particolarmente complicato per Hazard e compagni.

  • Santos Barcellona, Messi intervista o candid? Video

    Santos Barcellona, Messi intervista o candid? Video

    Non si è ancora sopito l’entusiasmo per l’impresa compiuta dal Barcellona di Guardiola fresco vincitore del Mondiale per Club e capace di alzare al cielo il tredicesimo trofeo degli ultimi tre anni. La partita Santos Barcellona è stata forse la più semplice per Messi e compagni vista l’abissale differenza tra l’undici spagnolo e quello brasiliano. I confronti in campo sono stati tutti a netto appannaggio dei catalani con la palma del migliore in campo vinta a mani basse dalla Pulce argentina grazie a due reti di ottima fattura ma sopratutto a tante giocate d’alta scuola.

    Lionel Messi MPV Santos Barcellona | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    Se il confronto di Yokohama doveva servire a metter a confronto Lionel Messi con Neymar allora possiamo tranquillamente dire che Santos Barcellona ha fallito anche in questo. E’ imbarazzante il confronto tra i due allo stato attuale con l’argentino già calciatore affermato, mentre il secondo ancora troppo individualista e da valutare in un campionato più probante di quello brasiliano.

    Santos Barcellona oltre che per le giocate in campo sarà ricordata anche per la simpatica intervista a Lionel Messi qualche istante dopo la fine del match. La pulce trascinata in una saletta mentre i compagni festeggiavano in campo per qualche impressione a caldo davanti allo sponsor della partita, è stato prima accolto con entusiasmo dai giornalisti nipponici che hanno cercato di coprirlo con un giubbotto e poi messo in mezzo mentre organizzavano l’intervista in un incomprensibile giapponese. La faccia di Messi è più che eloquente così come la sua fuga dopo aver risposto in maniera sintetica all’assurda domanda postagli. Il giornalista giapponese dopo un lungo e incomprensibile conciliabolo con gli altri ospiti in studio chiede a Messi “come vede la sua vita dopo aver dato l’avvio al calcio” domanda alquanto singolare e inappropriata visto il contesto e la giovane età del giocatore già pluridecorato ma pur sempre appena ventitreenne. Vi consiglio di guardare il video intervista a Messi e sopratutto la sua faccia stupita come se fosse stato protagonista di una candid camera.

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    Infortunio David Villa, il video

  • Santos Barcellona, le pagelle. Perfetto Messi, Neymar rimandato

    Santos Barcellona, le pagelle. Perfetto Messi, Neymar rimandato

    Ci sono squadre che pur vincendo tutto, come l’Inter nello scorso biennio, danno la sensazione di esser forti ma non invincibile poi ce ne sono altre che la vittoria è praticamente scontata tanto da non far notizia. Il rischio che corre questo Barcellona è proprio questo, l’assuefazione dalla vittoria, il successo che non fa più notizia. Santos Barcellona è stata forse l’occasione per ammirare la forza di Messi e compagni in maniera globale ma il divario tra le due squadre era così netto che ci sembra assurdo infierire sui brasiliani, anche se l’inconsistenza di Neymar e Ganso deve far riflettere un po tutti diffidando di chi pensa a campioni già pronti all’Europa. Di Barcellona Santos oltre alle giocate di Messi mi piace ricordare le geometrie di un meraviglio Xavi, l’intelligenza di Fabregas ma anche la prova di sacrificio di Iniesta.

    Le pagelle di Santos Barcellona

    Messi vs Neymar Santos Barcellona| ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    Rafael 6 Viene quasi giustiziato a pallonate dal Barcellona, non può nulla sui gol anche se su Xavi potrebbe far qualcosa in più.
    Danilo 5 Il terzo della tribù dei predestinati vive, al pari dei suoi compagni, una giornata da dimenticare. Ramalho lo richiama dopo mezzora
    Edu Dracena 5,5 E’ l’ultimo a perder la bussola ma non è esente da errori
    Durval 5 Pesante il suo errore in occasione della prima rete
    Leo 5 Ha la sfortuna di trovarsi Dani Alves sulla sua fascia. Confronto improponibile.
    Bruno Rodrigo 4,5 Spesso fuori posizione la sua prova è disastrosa.
    Henrique 5,5 Uno dei pochi a non mollare, l’impegno c’è ma i palloni giocabili sono pochi.
    Arouca 5 Troppo lento per contrastare il ceontrocampo catalano
    Ganso 5 Che non è un fulmine si sapeva, dalla sua qualità però ci aspettavamo qualche lavoro in più al servizio della squadra.
    Borges 6 Prova ad aiutare la squadra sdoppiandosi in un massacrante lavoro di contenimento e riproponendosi sempre per il passaggio negli spazi aperti.
    Neymar 5 Puyol e Piquè vivono una giornata tranquilla. E’ praticamente fuori dalla partita e sbaglia due grosse occasione per la gloria.

    Valdes 6,5 Nella ripresa si merita la pagnotta con due buoni interventi
    Dani Alves 7 Devastante sulla destra gioca quasi da attaccante
    Puyol 6,5 Il capitano ha ritrovato forma e sostanza
    Piquè 6 partita tranquilla, ingenuo sulla ammonizione
    Abidal 6 Si limita nella spinta ma fa il suo lavoro alla grande
    Busquets 6,5 Quando i brasiliani riconquistano palla lui è sempre pronto a tamponare
    Xavi 7,5 Merita il pallone d’oro al pari di Messi. I suoi piedi sono poesia
    Iniesta 6,5 Serata da gregario
    Fabregas 7 Tocca meno palloni rispetto ai tempi dell’Arsenal ma i suoi tagli sono letali
    Thiago 7 Che era forte lo sapevamo adesso sappiamo che è pure duttile.
    Messi: 8 Con lui in campo è tutto facile.

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  • Santos Barcellona, scusaci Neymar ma con Messi non c’è confronto

    Santos Barcellona, scusaci Neymar ma con Messi non c’è confronto

    Adesso lo possiamo dire il duello a distanza tra Messi e Neymar era solo una invenzione pubblicitaria per attirare l’interesse sul Mondiale per Club, manifestazione dal fascino decadente e obiettivamente dai contenuti tecnici degni al massimo da amichevoli estive. Quest’anno poi, il divario tra la vincitrice della Champions League e quella della Libertadores era così ampio da poter esser assegnato senza il bisogno di giocare la partita. Santos Barcellona ha consacrato la superiorità planetaria dell’undici di Pep Guardiola a questo punto il team migliore di sempre per gioco e longevità ma sopratutto di Leo Messi che magari con l’Argentina spesso faglia ma le cui qualità e incisività con la maglia del Barcellona sono evidenti e riconosciute a tutti.

    Santos Barcellona, la partita. Senza Villa e Sanchez Guardiola si inventa un nuovo undici spedendo in attacco Dani Alves e Thiago Alcantara lasciandoli larghissimi sulle fasce aprendo le maglie della difesa del Santos alle incursioni di Messi, Xavi e Fabregas. Di contro i brasiliani sembra abbiano studiato le tante avversarie che hanno provato a contrastate il Barcellona arroccandosi in difesa e affidandosi all’arma del contropiede per far male dalle parti di Valdes. Il primo tempo è però uno spettacolo imbarazzante per Neymar e Ganso letteralmente travolti dallo straordinario possesso palla del Barcellona impreziosito poi, dalle grandissime qualità di Leo Messi di gran lunga il migliore in campo. La pulce sblocca la partita con un delizioso pallonetto su illuminante assist di Xavi. Il centrocampista raddoppia segnando il sesto gol stagionale e a fine primo è Fabregas a trovare il sigillo mondiale finalizzando una strepitosa azione di Messi e Dani Alves.

    Match praticamente chiuso tanto che la ripresa è più aperta con il Barcellona che cala di attenzione creando però tantissime palle gol. E’ proprio questo il momento in cui Neymar potrebbe far comparire il suo nome sul tabellino marcatori ma il brasiliano conclude una serata no sbagliando due facili occasioni. Borges sbaglia la terza mentre il Barcellona dopo aver cercato di far segnare tutti chiude il match con il sigillo di Lionel Messi per il 4-0 finale. Una partita non può esser la bocciatura ma onestamente forse intorno a Neymar si è speculato troppo alzando la quota di un buon giocatore al di sopra del suo reale valore. Il baby brasiliano arriverà forse ad esser un top player ma allo stato attuale sembra ancora inferiore non solo a Lionel Messi ma a tanti giocatori che oramai son certezze da diversi anni.

    Santos Barcellona video highlights
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    Mondiale per Club: Santos Barcellona le immagini dal Giappone

  • Santos Barcellona 0-4, Super Messi

    Santos Barcellona 0-4, Super Messi

    Ci siamo. L’attesissimo confronto tra Neymar e Messi ci sarà tra poco meno di mezzora nella partita Santos Barcellona. Il fascino della sfida tra la stella brasiliana e il più grande giocatore al mondo non dovrebbe però regalare sorprese per quanto riguarda il risultato, il Barcellona infatti sembra nettamente superiore al Santos nonostante le defezioni di David Villa, protagonista di un terribile infortunio nelle semifinali (video), e Sanchez costretto ai box per nuovi guai muscolari. A far compagnia a Messi in attacco ci saranno dunque il giovane ma sempre decisivo Pedro e Iniesta, Guardiola dovrebbe optare questa volta per la difesa a 4 con Dani Alves e Abidal esterni e capitan Puyol a far coppia con Piquè al centro. Il centrocampo è il solito co Busquets a far legna e a proteggere le spalle a Xavi e Fabregas.

    Santos Barcellona: Neymar Messi | ©Foto dal web

    Tra il Santos nessun grande problema di formazione con l’unico ballottaggio tra Leo e Durval. Attacco affidato alla coppia Borges Neymar con Ganso a supporto. Sarà altrettanto interessante vedere l’adattabilità dei fenomeni del Santos ad un match contro una squadra Europea per un sempre più possibile arrivo nel mercato invernale.

    PROBABILI FORMAZIONI

    SANTOS BARCELLONA 0-4
    16′ Messi, 22′ Xavi, 45′ Fabregas, 82′ Messi

    Santos: Rafael; Para, Edu, Durval, Leo; Arouca, Henrique, Isbon, Ganso; Neymar, Borges. A disp.: Aranha, Valdimir, Bruno Aguia, Bruno Rodriguez, Danilo, Vincius Simon, Anderson Carvalho, Elano, Felipe Anderson, Wason, Renteira,
    Alan Kardec, Diogo. All.: Carmalho

    Barcellona: Valdes; Dani Alves, Puyol, Piquè, Abidal; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Thiago. A disp.: Pinto, Maxwell, Mascherano, Fontas, Adriano, Jonathan, Pedro, Cuenca, Keita, Oijer, Sanchez. All.: Guardiola
    Arbitro: Imratov (Uzb)

    Diretta live, premi F5 per aggiornare

    E’ finale. Il Barcellona torna sul tetto del mondo
    • 82′ SIGILLO FINALE, ANCORA MESSI
    • 57′ Ancora un errore di Neymar ipnotizzato da Valdes
    • 48′ Occasionissima sprecata da Neymar su assist di Borges
    • 45′ GOOOLLLLLLLLLLL Messi inventa Fabregas segna il tris
    • 22′ GOOOLLLLLLLLL XAVI, non c’è partita il Barcà fa paura
    • 16′ GOOLLLLLLLLL LEO MESSI, pallonetto a Rafael da posizione defilata.
    • 13′ Tiro di Messi, respinge Rafael e Thiago spreca da ottima posizione. E’ un assedio
    • 6′ Primo spunto del Santos, Neymar viene murato
    • 3′ E’ subito Barcellona, catalani pericolosissimi con le serpentine di Messi e Fabregas. Il Santos è arroccato in difesa.