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  • Juve missione compiuta, it’s time for Cardiff

    Juve missione compiuta, it’s time for Cardiff

    Ora si può dire, missione compiuta per la Juve, il momento è giunto, è arrivata l’ora di pensare ad un viaggio in Galles nei primi giorni di giugno: It’s time for Cardiff.

    Una Juventus solida, un pizzico imprecisa sottoporta, sfrutta un’altra grande serata di Dani Alves, batte 2-1 il Monaco grazie ai gol nel primo tempo di Mario Mandzukic e proprio del brasiliano, a segno Mbappé per i monegaschi nella ripresa, e conquista la finale di Champions League a Cardiff.

    E’ il successo della squadra ma è anche una grande vittoria di Massimiliano Allegri che ha saputo cambiare modulo ed interpreti per rendere più agevole una semifinale che sulla carta sembrava insidiosa vista la freschezza ed il talento dei giovani guidati da Jardim.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera lo stesso 3-4-2-1, a parte Khedira che prende il posto di Marchisio, visto all’andata al Louis II con Barzagli in difesa, Dani Alves spostato a centrocampo e davanti il trio delle meraviglie Dybala, Mandzukic ed Higuain.

    Jardim modifica la sua formazione con l’inserimento di Raggi e Joao Mutinho, al posto di Lemar e Fabinho, dal primo minuto. L’allenatore del Monaco è costretto ad un’ulteriore modifica per la perdita di Dirar nel riscaldamento, al suo posto Mendy.

    Il Monaco prova a partire forte ed aggressivo creando un piccolo brivido dopo solo un minuto con un cross insidioso che sfila sul fondo. Al 5° super spavento per la retroguardia bianconera, un tiro deviato finisce sui piedi di Mbappé che calcia e colpisce il palo, l’attaccante francese però era in fuorigioco. Al 10° si ferma Khedira che lascia il campo per un problema muscolare, dentro Marchisio. Gli uomini di Allegri provano ad abbassare i ritmi ma non riescono a produrre occasioni da gol. Al 22° occasionissima per Higuain che entra in area a tutta velocità, colpisce la palla sotto che scavalca Subasic ma viene allontanata nei pressi della linea. La Juve cresce e al 25° Subasic è strepitoso a salvare su Mandzukic presentatosi solo al suo cospetto. Un minuto dopo e ancora Mandzukic ha l’occasione buona ma il suo colpo di testa finisce fuori di poco. Le occasioni fioccano e Raggi è costretto ad una gran scivolata per salvare su Pjanic. Al 33° il gol arriva, Dani Alves mette un cross con il contagiri Mandzukic colpisce di testa, Subasic salva ma la palla torna all’attaccante bianconero che ribadisce in gol. Al 35° Higuain trova il raddoppio ma il Pipita è in fuorigioco. Il numero nove della Juve ci riprova due minuti dopo ma la sua conclusione viene bloccata da Subasic. Il Monaco accusa il colpo ma al 42° si rifà vedere avanti con un cross molto pericoloso che costringe Chiellini, in anticipo su Falcao, al grande intervento in scivolata. Al 44° altra occasione mancata da Dybala che si fa deviare in corner da Subasic una conclusione a botta sicura. Sul successivo calcio d’angolo la palla respinta finisce fuori area con Dani Alves che colpisce al volo infilando la palla nel sacco. Il primo tempo si chiude sul rassicurante 2-0 per la Juve.

    La ripresa vede la Juve partire con ritmi blandi ed il Monaco provare ad accelerare ma Buffon non corre alcun rischio. Quando gli uomini di Allegri accelerano però creano sempre occasioni, al 55° il neoentrato Cuadrado ci pensa troppo e permette al difensore di deviare in corner. Al 67° si erge a protagonista anche Buffon che respinge in corner la conclusione di un Mbappé che sino a quel momento si era visto davvero poco. La Juve pare distratta e al 69° Mbappé sfrutta un bel passaggio basso di Moutinho e accorcia le distanze. Gli animi si surriscaldano Glik interviene durissimo su Higuain con una tacchettata sul ginocchio, l’arbitro non si accorge di niente e fa proseguire. Jardim si gioca anche la carta Germain ma la porta bianconera non corre alcun pericolo. Non succede molto altro nei restanti minuti, dopo 3 minuti Allegri ed i suoi ragazzi possono esultare, la Juve vola a Cardiff. 

     

    JUVENTUS – MONACO 2-1 (33° Mandzukic (J), 44° Dani Alves (J) 69° Mbappé (M))

    Juventus (3-4-2-1): Buffon; Barzagli (85° Benatia), Bonucci, Chiellini; Dani Alves, Khedira (10° Marchisio), Pjanic, Alex Sandro; Dybala (54° Cuadrado), Mandzukic; Higuain.

    Allenatore: Allegri.

    Monaco (4-4-2): Subasic; Raggi, Glik, Jemerson, Sidibè; Mendy (54° Fabinho), Joao Moutinho, Bakayoko (74° Germain), Bernardo Silva (69° Lemar); Mbappè, Falcao.

    Allenatore: Jardim.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Falcao (M), Mendy (M), Bonucci (J), Mandzukic (J)

  • Dani Alves crea, Higuain trasforma e la Juve espugna Monaco

    Dani Alves crea, Higuain trasforma e la Juve espugna Monaco

    Gonzalo Higuain si sblocca nell’occasione giusta, sfrutta una serata magica di Dani Alves, e trova la doppietta che stende 2-0 in trasferta il Monaco.

    Oltre ad un Pipita in grande serata sottoporta, c’è da segnalare la solita granitica difesa bianconera che ha saputo anche anestetizzare l’attacco terribile, Mbappé e Falcao, del Monaco. Se poi oltre al solito muro della BBC ci si mette anche un Buffon in versione saracinesca, di fronte alle chance avute dai monegaschi, ecco che il 2-0 è confezionato.

    Un successo di tutto il gruppo e anche di Mister Allegri che per tutta la gara non ha fatto altro che incitare i suoi per non far mai perdere la concentrazione alla squadra.

    Veniamo al racconto della partita.

    Massimiliano Allegri sorprende scegliendo una Juve un pizzico più difensiva con l’inserimento sulla fascia di Barzagli e il susseguente passaggio di Dani Alves nel trio alle spalle di Higuain. Cuadrado parte così inizialmente dalla panchina.

    Problemi anche per Jardim che perde Mendy, nemmeno panchina per lui, al suo posto gioca Sidibé.

    La partenza vede la prevedibile spinta della Juve sulla sinistra con Dirar che non pare a proprio agio a difendere su Alex Sandro. Nei primi 10 minuti la Juventus costruisce un paio di potenziali chance ma Higuain nella prima occasione inciampa, poi sulla seconda l’assist di Dani Alves si rivela troppo forte. Al 16° però serve il solito super Buffon ad innescare il perfetto tiro al volo di Mbappé. Il Monaco cresce e la Juve sembra subire la rapidità dei francesi. I ragazzi di Allegri sembrano sul punto di capitolare ma al 28° il colpo di tacco di Dybala lancia Higuain che serve in profondità Dani Alves, il brasiliano appena dentro l’area col tacco serve un assist perfetto al Pipita che non sbaglia. La reazione del Monaco non è veemente, anzi i padroni di casa si rendono insidiosi solo su una punizione buttata in area e finita sul fondo. Il finale di tempo vede i monegaschi fare un giro palla anche offensivo ma senza creare pericoli, la frazione si chiude sul 1-0 per la Juve.

    Si riparte senza cambi e dopo un minuto un errore in uscita lascia Falcao solo davanti a Buffon ma il portiere della Juve blocca agevolmente. I primi 5 minuti del Monaco sono di grande sostanza ma Buffon si fa trovare sempre pronto. La Juve reagisce con un paio di ripartenze e con una conclusione di Marchisio respinta da Subasic. Al 59° il Pipita colpisce ancora ed è sempre sull’asse Dybala, che ruba palla, e Dani Alves che piazza un assist preciso per Higuain che in scivolata infila la doppietta. Il gol dello 0-2 pare una mazzata psicologica per il Monaco, per questo Jardim al 66° effettua un doppio cambio per provare a dare una scossa ai suoi. I minuti scorrono la Juve prova a tenere palla per far trascorrere secondi preziosissimi. Nel finale brivido su un calcio di punizione di Moutinho che attraversa l’area piccola per spegnersi sul fondo. Al 90° strepitoso riflesso di Buffon, molto simile alla parata su Zidane nella finale mondiale, che alza in corner un colpo di testa di Germain. Non succede altro, la Juve espugna il Louis II per 2-0, risultato pesante in vista del ritorno allo Juventus Stadium.

     

    MONACO – JUVENTUS 0-2 (28°, 59° Higuain)

    Monaco (4-4-2): Subasic; Sidibé, Glik, Jemerson, Dirar; Silva (81° Toure), Bakayoko (66° Moutinho), Fabinho, Lemar (66° Germain); Falcao, Mbappé.

    Allenatore: Jardim.

    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic (88°Lemina), Marchisio (81° Rincon); Dani Alves, Dybala, Mandzukic; Higuain (76° Cuadrado).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mateu Lahoz.

    Ammoniti: Bonucci (J), Fabinho (M), Marchisio (J), Chiellini (J)

     

  • Sorteggi Champions, Monaco ultimo ostacolo per la Juve verso Cardiff

    Sorteggi Champions, Monaco ultimo ostacolo per la Juve verso Cardiff

    Si sono appena conclusi i sorteggi champions per le semifinali, l’urna di Nyon ha dato la sua sentenza, ci sarà il derby di Madrid tra Real ed Atletico e di conseguenza per la Juventus l’ultimo ostacolo prima della finale di Cardiff sarà rappresentato dal Monaco.

    Quella tra i bianconeri e i calciatori del Principato sarà anche la sfida tra la miglior difesa della competizione contro un attacco frizzante e capace di segnare parecchi gol.

    Essendo una sfida valevole come semifinale di Champions certamente non sarà una gara facile ma nel lotto delle tre possibili avversarie i francesi paiono quelli, sulla carta, più abbordabili. Altro vantaggio per la Juventus sarà quello di poter disputare la gara di ritorno allo Juventus Stadium.

    Ovviamente guai a sottovalutare il Monaco, il buon esito dei sorteggi champions è stato evidente ma la squadra di Jardim può essere insidiosa specialmente nella propria fase offensiva grazie all’eterno Bomber Radamel Falcao, che sembra tornato ai livelli di qualche anno fa, e al talento del giovanissimo fenomeno Kylian Mbappé. La difesa però, nella quale militano l’italiano Andrea Raggi e l’ex Torino Kamil Glik, non è certo il punto di forza del Monaco, nelle dieci partite giocate sino ad ora di fronte infatti al super attacco da 21 gol fatti c’è il preoccupante dato di 16 reti subite.

    I precedenti sorridono ai bianconeri, nei due confronti, relativi alla semifinale della Champions League 1997/98 e ai quarti del 2014/15, è stata sempre la Juve a passare il turno, con un bilancio di 2 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Nella sfida di due anni fa la Juventus riuscì a passare il turno senza subire reti.

    Venendo all’altra semifinale uscita dai sorteggi Champions, Real-Atletico ormai ha il sapore del classico, negli ultimi tre anni Merengues e Colchoneros si sono sempre scontrati nella massima competizione europea, e a sorridere è sempre stato il Real: nella Coppa dei Campioni 58/59 di fronte ad una vittoria a testa furono i blancos a passare il turno vincendo lo spareggio, nelle edizioni 2013/14 e 2015/16 il derby valse come finale e il Real si impose nella prima ai supplementari e nella seconda ai rigori. All’Atletico andò male anche nei quarti della Champions League 2014/15 0-0 al Vicente Calderon e sconfitta per 1-0 al Santiago Bernabeu.

     

    SORTEGGI CHAMPIONS DATE DELLE SEMIFINALI

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID and. martedì 2/5 – rit mercoledì 10/5

    MONACO – JUVENTUS and mercoledì 3/5 – rit. martedì 9/5 

     

    Oltre ai sorteggi Champions sono stati effettuati anche quelli per le semifinali di Europa League. 

    Le semifinali di Europa League | © Uefa.com

    Il Lione, che ha eliminato la Roma negli ottavi di finale, affronterà l’Ajax mentre saranno gli spagnoli del Celta Vigo gli avversari del Manchester United di Josè Mourinho che però dovrà molto probabilmente fare a meno di Zlatan Ibrahimovic infortunatosi al ginocchio nel ritorno dei quarti contro l’Anderlecht.

  • Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale ma quanta sofferenza

    Juve in semifinale di Champions League, questo il verdetto del Louis II di Monaco.

    In una partita soffertissima, giocata prevalentemente dai monegaschi, i bianconeri di Allegri hanno tenuto botta, hanno resistito alle sfuriate dei padroni di casa, non hanno creato praticamente niente ma alla fine hanno portato a casa uno 0-0 pesantissimo che ha permesso alla Juventus di andarsi a sedere al tavolo delle 4 grandi d’Europa. Dopo 12 anni d’attesa Massimiliano Allegri riesce nel grande risultato di portare i suoi nell’Olimpo della Champions, adesso con Bayern Monaco, Barcellona e Real Madrid sarà durissima ma i bianconeri vogliono continuare a sognare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Vidal e sceglie di puntare sul 3-5-2 con il trio difensivo composto da Barzagli-Bonucci-Chiellini e con Morata-Tevez coppia d’attacco.

    Jardim, rispetto all’andata, ritrova Toulalan e lo schiera a metà campo nel suo 4-3-3 con Carrasco-Martial-Silva nel tridente offensivo.

    La partenza è subito aggressiva da parte del Monaco con Chiellini che dopo un minuto scivola ed è costretto a fermare il pallone con la mano rimediando il giallo. Il primo quarto d’ora vede i padroni di casa fare la partita con una Juventus guardinga, che attende ma rischia con Barzagli che chiude sfiorando l’autogol. Il Monaco ci prova con Kondogbia che lascia partire un tiro al 19° troppo centrale, blocca Buffon. La prima risposta bianconera si ha al 26° con un bel lancio di Pirlo per Lichtsteiner, provvidenziale l’uscita di Subasic che anticipa lo svizzero. La gara si trasforma in un vero e proprio assedio con la Juve che troppo bassa concede troppo al Monaco e non riesce praticamente mai a ripartire. Al 44° squillo di Tevez che lascia partire un tiro che esce fuori di niente. Con tanta sofferenza la Juventus riesce a chiudere il primo tempo sullo 0-0.

    Jardim si gioca subito la carta Berbatov ad inizio ripresa per Toulalan, per una squadra più offensiva. Il copione sembra non cambiare a al 49° Evra salva quasi sulla linea dopo una mischia in area. Al 55° provvidenziale Buffon su un rimpallo che stava per favorire Berbatov. Gli spazi ci sarebbero ma Morata si addormenta e si fa recuperare sul più bello. La Juve e troppo timida, troppo statica ed in sostanza la miglior notizia del secondo tempo è il cronometro che scorre. Il Monaco sembra perdere fiducia e fisicità, i padroni di casa non aggrediscono più con intensità e al 90° una punizione di Pirlo scheggia la traversa. Non accade nient’altro, la Juventus soffre ma tiene, finisce 0-0 i bianconeri conquistano la semifinale.

    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

     

    MONACO – JUVENTUS 0-0

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Raggi, Abdennour, Kurzawa; Kondogbia, Toulalan (46° Berbatov), Moutinho; Silva, Martial (76° Germain), Carrasco (87° Matheus Carvalho).

    Allenatore: Jardim.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (77° Pereyra), Pirlo, Marchisio, Evra (90° Padoin); Tevez, Morata (69° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Chiellini (J), Bernardo Silva (M), Kondogbia (M), Tevez (J)

     

    Nell’altra gara di serata, al Santiago Bernabeu, si giocava il derby di Madrid per decidere la 4° semifinalista, partendo dallo 0-0 del Vicente Calderon. Una gara difficilissima che si snoda come da previsione, Real all’attacco e Atletico dietro chiuso ad attendere e provare a ripartire. Protagonista assoluto diventa il portiere Oblak che chiude la porta ad ogni occasione delle Merengues. Al 75° la svolta della gara, Arda Turan prende il secondo giallo e lascio i Colchoneros in 10. Hernandez fa le prove del gol al 80°, Oblak salva ma al 87° il Chicharito riceve da James Rodriguez e sigla il gol vittoria che consegna la semifinale al Real Madrid.

    REAL MADRID – ATLETICO MADRID 1-0 (87° Hernandez)

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Coentrão (92° Arbeloa); Isco (94° Illarramendi), Ramos, Kroos, James Rodriguez; Ronaldo, Hernández (92° Jesé).

    Allenatore: Ancelotti.

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Jesús Gámez; Arda Turan, Tiago (86° Gimenez), Koke, Ñíguez (46° Gabi); Griezmann (65° Raúl García) , Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Raúl García (A), Pepe (R), Arbeloa (R), Koke (A)

    Espulso: Arda Turan (A)

  • Vidal trasforma dal dischetto, Juve batte Monaco 1-0

    Vidal trasforma dal dischetto, Juve batte Monaco 1-0

    La Juventus porta a casa il primo Round nella sfida dei quarti di finale contro il Monaco. A decidere la gara è stato un calcio di rigore per fallo di Carvalho su Morata, dai replay sembra che il contatto sia avvenuto fuori area, trasformato con estrema freddezza da Arturo Vidal.

    Non è stata una Juventus scintillante, il Monaco ha giocato meglio specialmente nei primi 15 minuti ed ha sempre spaventato i bianconeri con temibili ripartenze.

    C’è da dire che nel primo tempo la Juventus ha sprecato un paio di clamorose palle gol con Tevez e Vidal.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Pirlo e lo lancia subito in campo dal primo minuto. Barzagli a riposo, al centro della difesa si posizionano Chiellini e Bonucci con Barzagli in panchina all’inizio. In attacco si riforma la coppia Tevez-Morata.

    Jardim invece non riesce a recuperare Toulalan che non va nemmeno in panchina. Il Monaco si schiera quindi con un 4-3-3 che prevede nel trio d’attacco Dirar-Martial-Carrasco, panchina per Berbatov.

    La gara come previsto la prova a fare la Juventus con il Monaco chiuso dietro e pronto a ripartire. Al 6° primo squillo bianconero con la conclusione insidiosa di Tevez che Subasic blocca. Risponde poco dopo Kurzawa ma il tiro finisce alto. Al 9° Buffon compie una prodezza su un tiro a botta sicura di Carrasco. Ritmi alti la Juve tenta la replica ma la difesa ospite chiude. I francesi crescono, si chiudono bene e spaventano i bianconeri con ripartenze pericolose. Occasione incredibile per Tevez al 26° ma l’Apache, solo sul secondo palo, su perfetto assist di Marchisio calcia troppo debole. La chance però carica la Juve e preoccupa un po’ i monegaschi che si mostrano un po’ meno intraprendenti ma sempre molto alti con la pressione. Proprio prima della fine del tempo Vidal spreca un’occasione enorme, spedendo alto dopo un passaggio al bacio di Tevez.

    Arturo Vidal | Foto Twitter
    Arturo Vidal | Foto Twitter

    La ripresa riparte con gli stessi 22 protagonisti del primo tempo. L’avvio del secondo tempo è decisamente a favore della Juventus che spinge in avanti creando apprensioni alla difesa del Monaco. Al 54° però serve un tocco di Buffon per deviare un tiro di Bernardo Silva dopo un contropiede. Al 57° la Juventus passa con la trasformazione di un calcio di rigore da parte di Vidal, concesso per un fallo di Carvalho, ammonito, su Morata. Gli ospiti provano ad alzare il baricentro ma la Juventus si chiude bene, cercando di non concedere niente. Al 63° Marchisio commette una leggerezza perdendo palla vicino al limite, Kondogbia tira ma Buffon alza in corner. A 20 dalla fine, Jardim si gioca la mossa offensiva inserendo Berbatov per Raggi. Allegri risponde inserendo Barzagli per Pirlo. Gli attacchi del Monaco non si rivelano pericolosi, la Juventus tiene, non cerca di affondare e si accontenta di un 1-0 che le darà un leggerissimo vantaggio in vista della gara di mercoledì prossimo al Louis II.

     

    JUVENTUS – MONACO 1-0 (57° rig. Vidal)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo (74° Barzagli), Marchisio; Pereyra (87° Sturaro); Tevez, Morata (82° Matri).

    Allenatore: Allegri.

    Monaco (4-3-3): Subasic; Raggi (71° Berbatov), Carvalho, Abdennour, Kurzawa; Moutinho, Fabinho, Kondogbia; Dirar (51° Bernardo Silva), Martial (87° Matheus), Carrasco.

    Allenatore: Jardim.

    Arbitro: Kralovec.

    Ammoniti: Carvalho (M)

     

    L’altra gara di serata prevedeva un piatto ricchissimo, il derby di Madrid al Vicente Calderon tra l’Atletico ed il Real.

    Il primo tempo ha visto Oblak tenere in piedi i Colchoneros con un paio di interventi difficili su Bale e James Rodriguez. Nella ripresa il Real Madrid ha un calo fisiologico mentre l’Atletico cresce andando a creare qualche pensiero dalle parti di Casillas. Al 70° i Blancos hanno una doppia occasione ma i padroni di casa chiudono bene. Finisce 0-0, la qualificazione si deciderà al Bernabeu tra 8 giorni.

    ATLETICO MADRID – REAL MADRID 0-0

    Atlético Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Miranda, Godín, Siqueira; Koke (83° Torres), Gabi, Mario Suárez, Arda Turan; Griezmann (77° Raul García), Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal (85° Arbeloa), Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Kroos, Modrić, James Rodríguez; Bale, Benzema (76° Isco), Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Mažić.

    Ammoniti: Mandžukić (A), Raul García (A), Mario Suárez (A); Sergio Ramos (R), Marcelo (R)

     

     

  • Juve-Monaco per continuare a sognare. I viola sorridono, Napoli no

    Juve-Monaco per continuare a sognare. I viola sorridono, Napoli no

    L’urna di Nyon ha deciso, sarà Juve-Monaco nei quarti di finale di Champions League. Sorteggio più che positivo per la squadra di Allegri: andata il 14 aprile allo Juventus Stadium e ritorno il 22 a Monaco. La squadra francese attualmente si trova al quarto posto nel proprio campionato dietro Lione, Marsiglia e Psg; in Champions la squadra allenata da Jardim ha vinto il proprio girone che comprendeva Benfica, Bayer Leverkusen e Zenit; le individualità più significative sono rappresentate da Berbatov e Moutinho più dei giovani talenti molto interessanti come Carrasco, Bernardo Silva, Kondogbia e Martial. 

    Il Monaco sarà l'avversaria della Juventus nei quarti di finale di Champions League
    Il Monaco sarà l’avversaria della Juventus nei quarti di finale di Champions League

    Il modulo di gioco a cui si è affidato il tecnico Jardim è il 4-2-3-1: Berbatov è il punto di  riferimento offensivo, giocatore che nonostante l’età non più freschissima,34 anni, ha dalla sua una notevole esperienza a livello europeo; in mezzo al campo Toulalan e Fabinho: il primo, capitano della squadra, è un centrocampista molto difensivo, un’incontrista; il secondo abbina tanta corsa e qualità, può essere impiegato sia come esterno che come centrale e riesce a inserirsi con ottimi tempismi in fase offensiva. Il diciannovenne Martial in patria è considerato l’astro nascente del calcio francese. In mezzo alla difesa qualche problema la Juventus può crearlo al Monaco: Carvalho è un giocatore molto logoro anche se navigato e conoscitore delle gare da dentro fuori.

    In Europa League non ci sarà il derby tra le uniche due squadre rimaste in lizza, ovvero Napoli e Fiorentina; leggermente peggio è andata al Napoli che dovrà vedersela con il Wolfsburg, secondo nella Bundesliga e qualificato ai quarti dove aver eliminato l’Inter; il tecnico Hackett può contare su una rosa di tutto rispetto, il modulo impiegato è il 4-3-1-2 e sulla qualità dei suoi gioielli: De Bruyne, già autore di 14 reti tra Campionato e Coppe, con  Schurrle e Dost a completare il reparto offensivo; in porta Benaglio è un portiere di grande affidamento; in difesa Naldo ha nella velocità il suo punto debole quindi sarà questa una carta che Benitez dovrà tenere bene il conto.

    La Dinamo Kiev è un’avversaria da non sottovalutare ma la Fiorentina potrà giocarsi tutte le sue carte nel mazzo avendo anche il ritorno a Firenze; in casa gli ucraini sono imbattuti e hanno eliminato il Guingamp nei sedicesimi e  l’Everton agli ottavi; la squadra che in campo si schiera con il 4-1-4-1 è allenata da Rebrov il quale ha giocato al fianco di Shevchenko; a difendere la porta c’è Shovkovskiy, classe 1975; a centrocampo Miguel Veloso rappresenta un punto fisso; i pericoli maggiori per la Fiorentina possono arrivare dalla trequarti in su, soprattutto sugli esterni dove giocano Yarmolenko e Gusev, in attacco Teodorczyk non ha ancora maturato una grande esperienza internazionale.

     

     

  • L’Atletico Madrid vince ai rigori, l’Arsenal sfiora l’impresa

    L’Atletico Madrid vince ai rigori, l’Arsenal sfiora l’impresa

    Una serata incredibile piena di emozioni sino all’ultimo secondo.

    La sfida tra Atletico Madrid e Bayer Leverkusen si decide ai calci di rigore. I Colchoneros infatti rimontano lo 0-1 dell’andata con il gol di Suarez al 27°. Il resto della gara non è certamente spettacolare ma decisamente intenso. Si arriva alla sfida dagli undici metri, entrambe sbagliano 2 rigori, al 5° e decisivo Torres non fallisce, Kiessling sì. Il Vicente Calderon può esultare.

    Non meno emozionante è stata Monaco-Arsenal. Sembrava una sfida impossibile, i Gunners però ci hanno provato, hanno trovato un Monaco forse troppo sicuro, ma allo stesso tempo impaurito, sono andati a segno due volte con Giroud e Ramsey e negli ultimissimi minuti hanno sfiorato il 3-0, miracolo di Subasic, che avrebbe avuto il gusto della vera impresa. Così non è stato, all’Arsenal restano gli applausi, al Monaco i quarti di finale.

    Veniamo al racconto delle gare di questa sera partendo da Atletico Madrid-Bayer Leverkusen. 

    L'esultanza dei Colchoneros | Foto Twitter
    L’esultanza dei Colchoneros | Foto Twitter

    L’Atletico Madrid è costretto a fare la partita per ribaltare la sconfitta per 1-0 subita in Germania ed i Colchoneros inizia con buon piglio, senza forzare ma provando a chiudere dietro il Bayer. Al 27° il match si sblocca, flipper in area del Leverkusen, la palla giunge a Suarez che calcia, il suo tiro deviato da Toprak non lascia scampo a Leno. I padroni di casa potrebbero subito raddoppiare ma Mandzukic non concretizza. I tedeschi, se pur con poche idee, provano ogni tanto la ripartenza. Il primo tempo si chiude sul 1-0.

    Si riparte e si assiste ad un continuo attacco dell’Atletico, spinto dal pubblico, contro un Bayer che sembra in difficoltà. La gara è spezzettata da continui falli, restano comunque i Colchoneros a fare la gara. L’equilibrio non si spezza, si va ai tempi supplementari.

    La paura di subire gol sembra più forte della voglia di provare a segnare e anche il primo tempo supplementare si chiude senza grandi emozioni.

    Si riparte e si assiste ad un bel tiro di Garcia salvato da Leno in corner. La gara pare più vivace con il Bayer che prova in ripartenza a far male ma anche con il tiro di Rolfes che spaventa i tifosi di casa. La gara rimane in equilibrio, serviranno i rigori a decidere la qualificazione.

    Dal dischetto partono male entrambe le squadre, con gli errori di Raul Garcia e Calhanoglu. Segnano Griezmann e Rolfes, poi dopo la trasformazione di Suarez, fallisce Toprak. Sembra una ghiotta occasione per l’Atletico ma Koke si fa parare il tiro da Leno e Castro pareggia. Si va all’ultimo rigore, Torres lo realizza, Kiessling spara alto, ai quarti va l’Atletico di Simeone.

    ATLETICO MADRID – BAYER LEVERKUSEN 3-2 d.c.r (1-0 d.t.s) (27° Suarez)

    Atletico Madrid (4-4-2): Moyà (22° Oblak); Gámez, Giménez, Miranda, Juanfran; Koke, Suarez, Cani (46° Raul Garcia), Arda Turan; Griezmann, Mandžukić (83° Torres).

    Allenatore: Simeone.

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno; Hilbert, Toprak, Spahic, Wendell; Castro, Bender (104° Papadopoulos); Bellarabi, Son (77° Rolfes), Calhanoglu; Drmic (69° Kiessling).

    Allenatore: Schmidt.

    Arbitro: Rizzoli.

    Sequenza Rigori: Raul Garcia (A) alto, Calhanoglu (B) parato, Griezmann (A) gol, Rolfes (B) gol, Suarez (A) gol, Toprak (B) alto, Koke (A) parato, Castro (B) gol, Torres (A) gol, Kiessling (B) alto.

     

    Veniamo all’altra gara di serata, Monaco-Arsenal.

    L’Arsenal sa di avere davanti una montagna enorme da scalare, il 3-1 incassato in casa dal Monaco è decisamente pesante. Per questo motivo i Gunners provano ad impostare una gara subito d’attacco. Il Monaco però sembra tener bene e rischiare quasi niente sino al 35° quando Giroud è bravo a ribadire in gol una prima respinta di Subasic. Sbloccato il risultato gli ospiti si lanciano ancora più convinti in attacco ed il Monaco con grandi rischi e sofferenze, riesce ad andare al riposo sotto solo di una rete.

    L’inizio della ripresa sembra una fotocopia del finale del primo tempo con l’Arsenal a spingere per cercare di trovare il gol della speranza, il Monaco, anche grazie ad una super parata di Subasic, tiene. I padroni di casa però non stanno solo a guardare e appena possono cercano la ripartenza insidiosa. Al 78° l’Arsenal sembra poter imprecare contro la sfortuna quando la conclusione di Walcott si schianta sul palo, è questione solo di pochi secondi perché la palla arriva a Ramsey che lascia partire il diagonale vincente. Il finale non è per deboli di cuore, i Gunners ci provano, ci credono perchè vedono un Monaco impaurito che viene salvato da Subasic autore di un miracolo su Sanchez. La tensione si taglia con il coltello, l’Arsenal ci prova ma il Monaco tiene e alla fine, se pur sconfitto, può esultare per il passaggio ai quarti di Champions League.

    MONACO – ARSENAL 0-2 (35° Giroud, 78° Ramsey)

    Monaco (4-3-3): Subasic; Fabinho, Wallace, Abdennour, Kurzawa; Moutinho, Toulalan, Kondogbia; Dirar (86° Elderson), Berbatov (68° Bernardo Silva), Martial (59° Ferreira Carrasco).

    Allenatore: Jardim.

    Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Bellerin, Mertesacker, Koscielny, Monreal (83° Gibbs); Coquelin (62° Ramsey), Cazorla; Welbeck (71° Walcott), Ozil, Sanchez, Giroud

    Allenatore: Wenger.

    Arbitro: Moen.

     

     

  • Monaco tris e quarti ipotecati, colpo Leverkusen sull’Atletico

    Monaco tris e quarti ipotecati, colpo Leverkusen sull’Atletico

    Il Monaco fa l’impresa della serata andando ad espugnare l’Emirates di Londra, sconfiggendo l’Arsenal per 1-3 nell’andata degli ottavi di Champions League. Nove degli undici in campo nel Monaco esordivano in questa stagione nella massima competizione continentale.

    il Monaco espugna Londra, sconfiggendo l'Arsenal per 1-3.
    il Monaco espugna Londra, sconfiggendo l’Arsenal per 1-3.

    La velocità, il contropiede dei francesi sono stati un arma vincente al cospetto di un Arsenal molto lento e distratto nel reparto difensivo.

    La partenza è stata di marca Arsenal ma con il passare dei minuti il Monaco è salito in cattedra; prima occasione di Sanchez al 32′ in combinazione con Ozil: il cileno calcia ma la palla va alta sopra la traversa; al 37′ Giroud mette un pallone forte e teso per Bellerin il quale non inquadra la porta. Al 38′ vantaggio del Monaco: gran tiro da fuori di Kongdobia, il pallone è stato deviato da Mertesacker che era in traiettoria e batte Ospina; al riposo la squadra di Jardim è avanti di un gol, in trasferta, senza che la formazione di Wenger abbia mai tirato in porta.

    Al 53′ il raddoppio del Monaco: contropiede dei francesi in campo aperto i quali si trovano in due contro uno e Martial serve Berbatov che, tutto solo, batte Ospina. Al 57′ tiro di Sanchez, parata di Subasic ma sul tap in Giroud non inquadra la porta. Al 61′ occasione per il Monaco: azione di Dirar, palla per Moutinho che di tacco libera Martial ma è ottima l’uscita di Ospina che fa da muro. Un po’ di sfortuna per i padroni di casa al 64′ con l’inserimento di Walcott che tira, para Subasic, sulla ribattuta,  Wellbeck si inserisce arrivando in tap-in ma colpisce il suo compagno Walcott. AL 91′ rete di Chamberlain che accorcia le distanze con un gran tiro dal limite; al 94′ definitivo 1-3 del Monaco: contropiede e diagonale chirurgico di Ferreira Cardasco.

    ARSENAL: Ospina, Gibbs, Koscielny, Mertesacker, Bellerin, Cazorla [81. Rosicky], Coquein [68. Chamberlain], Sanchez, Ozil, Wellbeck, Giroud [60. Walcott] All: Wenger

    MONACO: Subasic, Tourè, Wallace, Abdennour, Elderson, Dirar [82. Kurzawa], Fabinho, Kondogbia, Martial [84.Bernardo Silva], Moutinho, Berbatov [75. Ferreira Carsasco] All: Jardim

    Corner: 8-1 Amooniti: Coquelin 38.; Wellbeck 45.; Bellerin 74.; Ozil 87.; Moutihno 92.

    Alla “Baya Arena” il Bayer Leverkusen sconfigge per 1-0 l’Atletico Madrid, vice campione d’Europa; Bayer che ha avuto il merito di essere letale sulle ripartenze contro un Atletico sottotono e in inferiorità numerica per l’espulsione di Tiago al 76′. Due infortunati nel primo tempo per Simeone, Siquera e Niguez, al ritorno mancherà anche Godin, ammonito e in diffida.

    Al 11′ Godin salva sulla linea la zampata di Spahic il quale al 26′ centra l’incrocio dei pali dalla lunga distanza; al 40′ Leno salva di ritorno anticipando Griezmann in uscita.

    Al 56′ vantaggio dei tedeschi: Hakan Calhanoglu, finta e assist pregevole di Bellarabi da centro area e destro vincente del giocatore turco sotto la traversa di Moya. Al 77′ annullata una rete a Torres e un minuto dopo restano in dieci gli spagnoli

    BAYER LEVERKUSEN: Leno, Hilbert, Spahic, Papadopoulos, Wendell, Bender [68. Rolfes], Castro, Calhanoglu [87. Brandt], Son Heung-Min, Bellarabi, Drmic [80. Kiebling]. All: Schmidt

    ATLETICO MADRID: Moya, Juanfran, Miranda, Godin, Siqueira [38. Jesus Gamez], Arda Turan [65. Torres], Gabi, Tiago, Saul Niguez [42- Raul Garcia], Mandzukic, Griezmann. All: Diego Simeone

    Corner: 4-4 Ammoniti: Thiago Mendes 23.; Papadopoulos 35.; Wendell 58.; Godin 62.; Lars Bender 64.; Castro 88.

     

  • Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Juventus, l’urna di Nyon sceglie il Borussia di Immobile

    Le terribili Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona sono stati evitate, la Juventus può definirsi relativamente contenta dal sorteggio degli ottavi di finale di Champions League, l’urna di Nyon ha infatti accoppiato i bianconeri con il Borussia Dortmund.

    I gialloneri tedeschi ovviamente non sono da sottovalutare, basti ricordare che due anni fa sono arrivati in finale nella massima competizione europea perdendo per 2-1 contro il Bayern Monaco solo negli ultimissimi minuti della sfida. La stagione in corso però è senza dubbio da ritenersi doubleface per gli uomini guidati da Jurgen Klopp: un cammino in Champions League sostanzialmente perfetto con il solo rilassamento nelle ultime due sfide a qualificazione già ampiamente ottenuta e un disastro in Bundesliga con un incredibile penultimo posto con 14 punti in 15 giornate giocate.

    Un andamento altalenante senza dubbio dovuto anche agli innumerevoli infortuni che ha visto il Borussia perdere per strada per diverso tempo i vari Hummels, Blaszczykowski, Sahin e sopratutto della stella Marco Reus, che però potrebbe tornare disponibile per la sfida con i bianconeri.

    Ciro Immobile
    Ciro Immobile

    Il Borussia quindi come già detto non è un avversario impossibile, però la squadra di Allegri dovrà fare molta attenzione all’ex dal dente avvelenato, sempre che a febbraio sia ancora a Dortmund, Ciro Immobile, al caldissimo pubblico del “Muro Giallo” e alla capacità di motivatore del tecnico Klopp.

    Analizzando tatticamente e tecnicamente il Borussia ha come punto di forza i suoi trequartisti abili ad inventare gioco e creare occasioni da gol. Da non sottovalutare nemmeno la spinta sulle fasce. I punti deboli potrebbero arrivare dalla difesa non certo impenetrabile sopratutto nel portiere Weidenfeller, non sempre sicurissimo, e nel centrocampo che se aggredito potrebbe andare in sofferenza.

    Le reazioni da parte della Juventus sono arrivate da Pavel Nedved che presente a Nyon ha così parlato, come riportato da SportMediaset: 

    E’ andata meglio di quanto si temeva, poteva andarci peggio, questo è evidente. Va bene così. Il Borussia in campionato sta andando così così, ma in Europa va forte, è una squadra con giocatori di spessore internazionale, costruita per far bene in Europa. Sono convinto che ce la giochiamo alla pari.

    Il tecnico Allegri invece ha voluto esprimere il suo pensiero attraverso Twitter citando il suo consueto “Fiuu”.

    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions
    Il tweet di Allegri dopo il sorteggio Champions

    La sfida con il Borussia, proprio come ricordato da Allegri sarà anche la rivincita di quella finale giocata nel 1997 con i bianconeri favoriti alla vigilia ma sconfitti per 3-1 dal Dortmund grazie anche ad una doppietta di Riedle, lo stesso Riedle che oggi ha pescato la pallina che ha accoppiato bianconeri e gialloneri.

     

    Nelle altre gare di ottavi di finale il sorteggio ha programmato sfide interessanti e anche match che già l’anno scorso si erano presentate.

    Il Real Madrid di Carlo Ancelotti ritroverà nuovamente sulla propria strada lo Schalke. Sarà una sfida di tecnici italiani visto che sulla panchina della squadra di Gelsenkirchen siede Di Matteo.

    Anche Manchester City-Barcellona sarà un replay dell’ottavo della scorsa stagione. Sfida interessante e molto spettacolare sarà certamente Chelsea-Psg con Mourinho ed Ibrahimovic che tornano ad incontrarsi. Simeone dovrà sconfiggere le “Aspirine” di Leverkusen per cercare di ripetere la corsa dello scorso anno. Il Bayern di Guardiola dovrà vedersela con lo Shakhtar, non sembra una partita difficile ma occhio alla compagine ucraina che può rivelarsi insidiosa. Non male il sorteggio per l’Arsenal che da seconda classificata pesca il Monaco. Equilibrata ma con i portoghesi, sulla carta, in vantaggio la gara tra Porto e Basilea che va a completare il quadro.

     

    OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE 

    Psg – Chelsea 

    Manchester City – Barcellona

    Bayer Leverkusen – Atletico Madrid

    Juventus – Borussia Dortmund

    Schalke – Real Madrid 

    Shakhtar Donetsk – Bayern Monaco

    Arsenal – Monaco 

    Basilea – Porto 

     

  • Ligue1: Lille stop, Psg non decolla, terzetto al comando

    Ligue1: Lille stop, Psg non decolla, terzetto al comando

    La 6° giornata di Ligue1 ha visto un nuovo cambio in vetta alla classifica con il terzetto formato da Olympique Marsiglia, Bordeaux e St.Etienne che ha approfittato del pareggio del Lille. Continua a non convincere il cammino del Psg che viene fermato in casa dal Lione.

    Veniamo al racconto delle gare di questo turno.

    Il Bordeaux dopo la sconfitta con il Guingamp nello scorso turno, torna al successo nell’anticipo del venerdì battendo per 2-1 l’Evian.

    Pierre Andre Gignac
    Pierre Andre Gignac

     

     

    L’Olympique Marsiglia il giorno dopo ha prontamente risposto al tentativo di fuga dei Girondini, sconfiggendo nettamente per 3-0 il Rennes. La squadra di Bielsa sembra aver innestato la marcia giusta. Protagonista della gara Gignac autore di una doppietta.

     

     

     

    Spettacolare botta e risposta tra Tolosa e Caen con gli ospiti capaci di portarsi per ben tre volte in vantaggio ma vengono sempre rimontati dal Tolosa che prima sfrutta due rigori, per l’1-1 e il 2-2, e poi trova il definitivo 3-3 al 87° con Ninkov.

    Terza vittoria su quattro gare casalinghe per il Nantes che s’impone per 2-1 su un Nizza che fuori casa mantiene l’andamento negativo.

    Il successo per 3-1 sul Bastia permette al Metz di risalire in classifica, per la squadra della Corsica inutile il gol del momentaneo 1-1 siglato da Ayite sul finire del primo tempo.

    Colpaccio del Reims che grazie al gol di Moukandjo nella ripresa espugna il campo del Lorient.

    Il Lille non riesce ad andare oltre allo 0-0 con il Montpellier ed è costretto a lasciare la testa della classifica conquistata la scorsa settimana.

    Il Monaco prova ad uscire dalla crisi e conquista tre punti importantissimi contro il Guingamp, avversario sconfitto agevolmente dalla Fiorentina giovedì scorso in Europa League. Il gol vittoria lo segna Dirar al 38°.

    Vittoria in trasferta per il St.Etienne, squadra inserita nel girone di Europa League dell’Inter, in casa del Lens. Un successo che consente al St.Etienne di ritrovarsi nel trio di testa.

    Il Psg continua a non brillare. I parigini sono sì imbattuti dopo sei giornate ma anche in questa giornata contro il Lione, non riescono a difendere l’iniziale vantaggio siglato da Cavani al 20° e vengono ripresi dagli ospiti al 84° con il gol di Umtiti. La vetta dista solo 3 punti ma, per lo meno in quest’inizio di stagione, il Psg non sembra la squadra schiacciasassi vista l’anno scorso.

     

    RISULTATI 6° GIORNATA

    Bordeaux-Evian 2-1 (19° Rolan (B), 56° Khazri (B), 86° Tejeda (E))

    Olympique Marsiglia-Rennes 3-0 (50°, 63° Gignac, 94° Alessandrini)

    Lorient-Reims 0-1 (72° Moukandjo)

    Metz-Bastia 3-1 (14° Krivets (M), 42° Ayite (B), 64° Milan (M), 74° Falcon (M))

    Nantes-Nizza 2-1 (9° aut. Amavi (Ni), 43° Shechter (Na), 70° Amavi (Ni))

    Tolosa-Caen 3-3 (7° Raspentino (C), 21° rig. Ben Yedder (T), 76° Nangis (C), 83° rig. Regattin (T), 86° Calvé (C), 87° Ninkov (T))

    Lille-Montpellier 0-0

    Lens-St. Etienne 0-1 (82° Lemoine)

    Monaco-Guingamp 1-0 (38° Dirar)

    Psg-Lione 1-1 (20° Cavani (P), 84° Umtiti(L))

     

    CLASSIFICA

    Olympique Marsiglia, Bordeaux e St.Etienne 13, Lille 12, Psg, Montpellier e Nantes 10, Rennes e Metz 8, Caen, Lorient, Lione, Lens, Tolosa, Reims, Monaco e Nizza 7, Bastia e Guingamp , Evian 1.