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  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Liscio & Sbalascio: Huntelaar che sorpresa! Ferrara ma che partita hai visto?

    Si è appena conclusa il 14°turno di campionato e “Liscio & Sbalascio” riprende le sue promozioni e bocciature della giornata calcistica.

    Partiamo da ieri sera e promuoviamo senza alcuna riserva l’impresa del Genoa che nel derby della Lanterna si impone con il risultato di 3-0 umiliando i cugini blucerchiati.
    I rossoblu erano chiamati alla svolta dopo gli ultimi passi falsi e un derby è sempre un’ottima occasione per dimostrarla. Nel duello GasperiniDel Neri è il primo a trionfare, per le scelte tecniche, per l’interpretazione della partita, per la capacità di motivare i giocatori. Dopo l’aspulsione di Biava, il Genoa con l’uomo in meno rialza la testa e affonda la Sampdoria, che a dire il vero in campo sembra non essere mai scesa.

    E all’improvviso si impone nei nostri promossi anche Huntelaar che, chiamato da Leonardo a risollevare le sorti di una partita destinata sullo 0-0, realizza una doppietta nel giro di 5 minuti dall’ingresso in campo (dal 93′ al 95’le reti segnate). Giocatore sempre criticato e mai entrato nelle grazie dei propri tifosi, impiegato nel momento peggiore dei rossoneri è stato poi messo in naftalina da quando Leonardo si è inventato il “Modulo Entusiasmo“.

    Bene anche la Roma di Ranieri che con oggi colleziona il quarto successo consecutivo e poco importa se la prestazione non è stata delle migliori, se l’Atalanta fino all’ultimo ha sfiorato il pareggio, nel calcio contano i risultati.

    Bocciato senza remissione di peccato Ciro Ferrara e la Juventus tutta. Una squadra fatta di importanti campioni, invidiati da molte società, ma che in campo continua a deludere. La Juventus oscilla tra le vittorie schiaccianti alle quali susseguono prestazioni da dimenticare. Dopo il crollo in Champions League contro il Bordeaux, ci si aspettava oggi una reazione della squadra. Reazione che non c’è stata. E Ciro Ferrara dovrebbe esaminare meglio le partite a cui assiste, se nel dopo partita si sentono frasi come ” Oggi non meritavamo di perdere. Se pensate che siamo stati deludenti avete visto un’altra partita“. Noi crediamo davvero di aver sbagliato canale.
    La Juventus non ha un’identità di squadra, la Juventus di oggi ha gli stessi punti dell’anno scorso, gli stessi che aveva fatto Ranieri. E Ferrara quest’anno era chiamato a fare meglio di Ranieri.

    Dopo aver tessuto le lodi per il Genoa non possiamo non criticare la Sampdoria nel derby. Avevamo già sottolineato che l’undici blucerchiato sembrava non fosse scesa in campo. Come in ogni occasione che conta Cassano non è riuscito a prendere per mano la squadra, e qui si possono capire le contestazioni di una frangia di tifosi doriani, che si aspettano da un leader una reazione da “Leader”.

    Bocciamo anche Zamparini che dopo aver contattato nell’estate scorsa Walter Zenga per portare lo scudetto a Palermo, e dopo aver giurato di non rischiare la panchina in caso di sconfitta nel derby col Catania, pensa bene di esonerarlo per il pareggio rimediato ma il suo successore Delio Rossi, dimostra che i Limiti dei rosanero non stavano nella conduzione tecnica.

    Infine bocciamo ancora una volta quei tifosi bianconeri che anche a Bordeaux, durante la partita di Champions League, non hanno risparmiato i cori contro Balotelli, allo stesso modo come condanniamo i “buu” di oggi a Cagliari contro Sissoko, malgrado tra i media non abbia suscitato il clamore come per l’attaccante nerazzurro.

  • Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

    Juventus: escluso Felipe Melo. E’ la conferma di un flop?

    felipe melo 1

    Dopo l’ennesima partita sbagliata contro l’Udinese Felipe Melo è costretto a lasciar il suo posto in mediana al recuperato e insostituibile Momo Sissoko nella partita di questa sera contro il Bordeaux in Champions League. In estate il brasiliano era stato preso per formare proprio con il maliano la cerniera del nuovo centrocampo bianconero ma le sue prestazioni altalenanti hanno convinto mister Ferrara a sostituirlo con il danese Poulsen passato dallo stato di cedibile di inizio campionato a quello di titolare quasi inamovibile.

    Nonostante le grandissime qualità Melo non riesce ad incarnare a pieno ciò che vuole la Juventus in quella posizione poiché spesso a portare troppo palla permettendo cosi alle difese avversarie di chiudersi e mandando fuori giri l’intera manovra. Il recupero di Sissoko e quello ormai imminente di Claudio Marchisio potrebbero relegare Felipe Melo ad un ruolo marginale confermando in tal modo le perplessità di chi in estate aveva valutato eccessiva la spesa di 25 milioni di euro per assicurarsi il brasiliano della Fiorentina.

  • Sissoko fa a pugni per la Yespica

    Sissoko fa a pugni per la Yespica

    Sissoko e Aida Yespica

    Secondo quanto riferisce il settimanale Chi il malese bianconero, Momo Sissoko sarebbe rimasto folgorato dalla bellezza di Aida Yespica. I due si sarebbero incontrati in una discoteca di Milano e dopo qualche chiacchiera avrebbero lasciato il locale. Una volta fuori dalla discoteca al momento di rientrare nell´auto a Milano però i due avrebbero incrociato i fotografi e questo avrebbe fatto infuriare il centrocampista della Juventus che sarebbe addirittura arrivato a rompere i vetri delle auto dei fotografi. Alla scena avrebbe assistito anche un ammutolito Marco Borriello.
    Guarda le immagini più belle di Aida Yespica


  • Juventus a Bordeaux per l’impresa. Le probabili formazioni

    Nonostante alcune assenze importanti (Trezeguet e Iaquinta) e alcuni giocatori recuperati da poco, come Marchisio che dovrebbe al massimo essere in panchina, Tiago, Zebina e Del Piero, Ferrara non ammette scuse e chiede una vittoria ai propri giocatori nella sfida di domani contro il Bourdeaux, per chiudere così il discorso qualificazione in Champions League.

    Mentre rimane da chiarire se Del Piero sarà impiegato dall’inizio, sembra probabile il ballottaggio tra Felipe Melo e Sissoko, con quest’ultimo in vantaggio sul brasiliano. Sembra aver conquistato un posto da titolare Poulsen, autore di un’ottima prova anche contro l’Udinese.

    Probabili formazioni:

    Bordeaux (4-4-2): Carrasso; Chalmé Ciani Lans Tremoulinas; Plasil Fernando Diarra Wendel; Cavenaghi Chamakh. Panchina: Rame, Sané, Jurietti, Jussie, Gouffran, Bellion. All. Laurent Blanc
    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Caceres Chillini F.Cannavaro, Grosso; Sissoko, Poulsen; Camoranesi, Diego, Giovinco; Amauri. Panchina: Manninger, Legrottaglie, Grygera, De Ceglie, Tiago, Melo, Del Piero. All. Ciro Ferrara.
    Arbitro: Eduardo Gonzales (SPA).

  • Serie A: Juventus-Udinese 1-0. Le interviste

    Ferrara: “Abbiamo vinto una gara molto difficile e questi sono tre punti pesanti, sono molto soddisfatto della prova dei ragazzi. il primo tempo abbiamo fatto fatica a trovare spazi, ma l’importante era vincere e oggi era davvero difficile. Gli ingressi di Sissoko e Del Piero sono stati positivi, Del Piero lo ripeto è un giocatore importante, ma che veniva da un lungo periodo di stop, ho preferito non rischiarlo dall’inizio e l’ho inserito quando i ritmi si dovevano abbassare, anche se invece non si sono abbassati affatto. Per lui comunque contavano i minuti di gioco. L’Inter? Adesso penso alla partita con il Bordeaux più che a quella con l’Inter

    Momo Sissoko:”Sono molto contento della squadra e della mia prestazione,Sono entrato subito in partita, abbiamo vinto un match difficile, siamo tutti molto contenti. Devo ringraziare soprattutto Camoranesi e Buffon, che mi parlano spesso e mi danno sicurezza durante la gara. Felipe Melo? È un grande giocatore, tutti possono sbagliare una partita. I cori contro l’Inter e Balotelli? Non vedo che senso abbia fischiare una squadra e un giocatore che nemmeno sono in campo, sarebbe meglio evitare episodi come questi

    Pasquale Marino:”Riguardo alla classifica non c’è nulla di cui preoccuparsi: recuperemo a breve i tanti assenti importanti di stasera, inoltre abbiamo dimostrato di essere una squadra che sa lottare, ma anche ricca di qualità. Con il presidente Pozzo non c’è alcun problema, siamo in ottimi rapporti, lui vuole semplicemente tanto bene all’Udinese, e qualche volta di conseguenza pungola il collettivo. Stasera siamo stati abbastanza ordinati nel difenderci e nella gestione dei palloni, ma troppo poco incisivi. Romero è entrato solo a gara in corso per un fastidio muscolare di cui ha risentito nelle ultime ore, non era il caso di rischiarlo dall’inizio

  • Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Ciro Ferrara

    C’è grande ottimismo in casa Juve Ciro Ferrara, molto soddisfatto delle sedute d’allenamento durante la sosta del campionato nella quale ha ritrovato un Del Piero in ottima condizione fisica dichiara:
    Il morale è buono, almeno quello dei giocatori che hanno lavorato con me. Spero che lo sia altrettanto per i nazionali quando rientreranno, così potremo rituffarci nel campionato e riprendere il ritmo e l’attenzione giusta per affrontare le prossime sfide“.
    Il tecnico bianconero oltre a Del Piero spera di poter avere a disposizione anche Marchisio e Sissoko:
    Durante la settimana entrambi hanno lavorato con la squadra, ma non a pieno ritmo, e quindi sarà fondamentale vedere cosa riusciranno a fare nei giorni che ci separano dalla sfida con l’Udinese“.

    Intanto l’allenatore è contento di poter lavorare in settimana anche con Camoranesi e Buffon ai quali è stato concesso il rientro anticipato dal ritiro della Nazionale (insieme a Zambrotta e Pirlo per il Milan).

  • Juventus: Del Piero e Diego che spettacolo!

    Juventus: Del Piero e Diego che spettacolo!

    DiegoNonostante le assenze di 12 giocatori impegnati con le rispettiva nazionali, la Juve prosegue la preparazione con partita amichevole a fine seduta.
    Le squadre, composte da una parte da Giovinco, Del Piero, Marchisio, Molinaro e quattro Primavera mentre dall’altra De Ceglie, Amauri, Diego, Grygera, Trezeguet e altri tre Primavera.
    Il capitano, come aveva promesso nel video di lancio del suo nuovo sito ufficiale, sembra essere tornato in campo con la voglia di dimostrare che è più forte di prima e infatti è stato l’ autore, insieme al suo “avversario” Diego, di pregevoli giocate sotto lo sguardo di Ferrara e del Ds Secco.
    Sissoko ha proseguito il suo allenamento che prevedeva un riscaldamento differenziato mentre l’unico assente di oggi  era Zebina il quale ha usufruito di una giornata di permesso.

  • Juventus: Marchisio out 40 giorni. Archiviato il caso Cannavaro

    Juventus: Marchisio out 40 giorni. Archiviato il caso Cannavaro

    marchisioSi è sgonfiato subito il caso Cannavaro avendo accertato la veridicità del rischio di shock anafilattico in seguito alla puntura di un insetto, il capo della Procura del Coni, Ettore Torri, ha chiesto al Tribunale nazionale antidoping l’archiviazione del caso non potendo il giocatore esser accusato della negligenza commessa dalla società e dallo staff medico bianconero dovuta al fatto di non aver presentato una documentazione completa.
    Intanto mentre prosegue la fase di preparazione in vista dell’importante match di domenica prossima contro la Fiorentina di Cesare Prandelli che dovrebbe vedere finalmente arruolabili Del Piero e Sissoko, stamattina Marchisio è stato operato in seguito all’infortunio al menisco, l’operazione eseguita dal Flavio Quaglia, è perfettamente riuscita. La prognosi per la completa ripresa dell’attività agonistica è di 40 giorni.

  • Juventus: problemi al ginocchio per Marchisio. Rebus centrocampo per Ferrara

    Juventus: problemi al ginocchio per Marchisio. Rebus centrocampo per Ferrara

    marchisioDopo esser rimasto a riposo precauzionale il giovane Marchisio ha risposto alla convocazione di Marcello Lippi per il doppio impegno della nazionale nelle qualificazioni a Sud Africa 2010, ma un problema al menisco pregiudica la sua presenza a Dublino contro il Trap ma sopratutto preoccupa la società bianconera, in quanto come svela il medico della nazionale dott. Castellacci, “Marchisio è affetto da una meniscopatia esterna che se non sarà assorbita costringerà il giocatore all’intervento chirurugico”.

    Finire sotto i ferri vorrebbe dire perdere il giocatore per almeno un mese, sarebbe una tegola per la Juventus di Ciro Ferrara che oltre a perdere uno dei migliori centrocampisti in circolazione in questo momento vedrebbe assottigliarsi ulteriormente le scelte tattiche in mezzo al campo, avendo a disposizione solo due elementi arruolabili al 100%, vale a dire Poulsen e il criticato Felipe Melo.