Tag: mohamed sissoko

  • Serie A: Juventus – Roma 1-2. Totti e Riise affondano i bianconeri

    Ennesima sconfitta per la Juventus che all’Olimpico di Torino cala a picco battuta anche dalla Roma dell’ex Claudio Ranieri; il tecnico ha così la propria vendetta sui bianconeri dopo che era stato esonerato nella scorsa stagione a sole due partite dal temine dal campionato e sostituito in panchina da Ciro Ferrara che subirà inesorabilmente le solite critiche e il consueto tormentone esonero, anche se c’è da considerare che la prestazione di stasera è risultata essere una delle migliori, ma non esaltante, di inizio stagione.
    Eppure la partita si era messa bene per la Juventus che in un primo tempo superiore ad una Roma abbastanza attendista e coperta, ha le occasioni migliori per passare in vantaggio ma la scarsa vena realizzativa di Amauri ha pesato sull’esito dell’incontro. Il rientro in campo di Sissoko (il maliano è stato il migliore in campo dei suoi) ha dato sicuramente più ordine e tranquillità al reparto che nelle ultime uscite era apparso allo sbando. Da segnalare l’infortunio a Toni dopo solo 7 minuti di gioco che mette fuori causa l’ariete giallorosso per far posto a Totti, lasciato in panchina da Ranieri perchè non al top della condizione.

    Nella ripresa ci pensa Del Piero al suo primo centro in questo campionato a sbloccare il risultato approfittando di un errore di Juan che al momento di spazzare, svirgola la palla servendo il capitano bianconero che da posizione defilata e un tiro al volo di sinistro beffa Julio Sergio con precisione chirurgica.
    Il gol del vantaggio da speranza ai bianconeri che proprio quando intravedono la luce in fondo al tunnel vengono “bucati” e rimontati dai gol di Totti e di Riise: il capitano giallorosso realizza il momentaneo pareggio su calcio di rigore concesso dall’arbitro Tagliavento per atterramento di Grosso su Taddei (per Totti è il primo gol segnato in casa della Juventus) poi, dopo l’espulsione di Buffon per fallo su ultimo uomo su Riise, nel secondo dei 4 minuti di recupero Pizarro con una pennellata trova la testa del norvegese per il gol della vittoria che regala la vendetta a Ranieri.

    Il tabellino
    JUVENTUS – ROMA 1-2
    51′ Del Piero (J), 68′ rig Totti (R), 92′ Riise (R)
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera (76′ Candreva), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Salihamidzic, Sissoko, Marchisio; Diego; Del Piero (83′ Manninger), Amauri (91′ Paolucci).
    A disposizione: Cannavaro, Zebina, De Ceglie, Yago.
    Allenatore: Ferrara
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Taddei, Perrotta, Vucinic; Toni (7′ Totti).
    A disposizione: Doni, Motta, Mexes, Brighi, Cerci, Menez.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Ammoniti: Grosso (J); De Rossi, Burdisso, Taddei (R)
    Espulsi: 83′ Buffon per fallo da ultimo uomo

  • Coppa d’Africa: al Mali non basta la vittoria. Angola e Algeria ai quarti, Sissoko torna alla Juve

    La Juventus sarà sicuramente contenta dei primi verdetti emessi nel girone A della Coppa d’Africa in corso in Angola. Con la terza ed ultima partita del girone il Mali pur vincendo per 3-1 contro il Malawi deve dir addio alla competizione e cosi i tanti big maliani in campo potranno tornare nei rispettivi club di appartenenza, farà ritorno in bianconero anche Momo Sissoko.

    I padroni di casa dell’Angola e l’Algeria pur dando vita ad una partita accesa chiudono sullo 0-0 qualificandosi alla fase successiva. Il Mali mostra i muscoli quando ormai è troppo tardi e nonostante la netta vittoria sul Malawi firmata dagli “spagnoli” Kanoute e Keita e da Bagayoko intervallata dal gol di Mwafulirwa deve abbandonare la competizione.

    SPECIALE SUD AFRICA ANGOLA 2010

  • Juventus: Ferrara a giudizio da Ranieri con Sissoko in più

    La Juve sembra vivere una crisi senza fine, sette sconfitte nelle ultime 9 giornate sono l’evidente cartina di tornasole di un periodo nerissimo. E’ venuta a galla la deludente valutazione degli innesti nella campagna di rafforzamento estiva e ancor più la mancanza di un gioco corale che metta in luce quantomeno le individualità spiccate di chi i colori bianconeri li vive da sempre.

    Ciro Ferrara è ormai da diversi mesi sulla graticola e di domenica in domenica i giornali danno per sicuro un suo avvicendamento, ma il giovane tecnico napoletano si terrà la panchina della Juve fino a fine stagione ed è con lui che i giocatori bianconeri dovranno cercare di salvare il salvabile. Sabato sera a Torino arriva l’ex Claudio Ranieri che con la sua Roma è tornato a volare soffiando il terzo posto in campionato proprio alla Vecchia Signora.

    L’ex tecnico bianconero potrebbe accentuare ulteriormente la crisi della Juventus, una vittoria della Roma infatti allontanerebbe ancor più dalla zona Champions League i bianconeri ma sopratutto sarebbe una rivincita su chi con troppa facilità l’ha esonerato rendendolo l’unico responsabile di scelte marchiane dei società torinese.

    La Juve arriva al fondamentale appuntamento con la difesa incerottata e con soli tre elementi disponibili a centrocampo. Felipe Melo sarà squalificato e disponibili saranno i soli Marchisio, Salihamidzic e De Ceglie, potrebbe però tornare a dar man forte ai bianconeri Momo Sissoko che oggi potrebbe esser eliminato a sorpresa con il suo Mali dalla Coppa d’Africa.

  • Juve: il mercato è un rebus e all’orizzonte spunta Benitez

    Se la vittoria contro il Napoli ha fatto vivere una notte più tranquilla ai tifosi e a Ciro Ferrara, nella società bianconera sembra abbia sortito l’effetto contrario. Si ha la sensazione dal disagio dei dirigenti bianconeri che la vittoria roboante contro il Napoli ha scombinato i piani come se l’esonero del tecnico napoletano fosse già deciso.

    E’ evidente che la società bianconera sta facendo una brutta figura, dimostrando di essere inadeguata sia in sede di programmazione che di gestione dei momenti difficili e il fallimento della trattativa con il Parma per il ritorno alla base di Lanzafame non fa altro che aumentare le perplessità di chi sogna un ritorno della famiglia Agnelli.

    La vittoria contro il Napoli in Coppa Italia acquisterà valore solo e soltanto se seguiranno vittorie convincenti in campionato per convincere i tifosi che il momento di certezza è passato e per quest’anno è meglio limitare i danni non perdendo il treno della Champions League e magari provando a far strada sia in Europa League che in Coppa Italia.

    I tifosi però si aspettano un ritorno imponente sul mercato e dopo l’incomprensione che ha lasciato Lanzafame alla corte di Guidolin al Parma i nomi che arriveranno devono esser convincenti. La Juventus con l’arrivo di Bettega pare voglia lavorare, un pò in stile Milan, su calciatori di prospettiva e possibilmente a costi contenuti. Con l’ormai possibile rientro di Momo Sissoko, visto il deludente cammino in Coppa d’Africa del suo Mali, non si dovrebbe intervenire con urgenza sui centrali di centrocampo ma su giocatori in grado di sfruttare le fasce e servire al meglio le prime punte bianconere in area di rigore.

    In Italia l’identikit porta al laziale Pasquale Foggia, ma il suo ingaggio sarebbe un ripiego, si pensa ad un ritorno dello svedese Ekdal che al Siena ha dimostrato di aver ottime qualità e tempi di inserimento ma il colpo a sorpresa potrebbe arrivare dalla Germania. E’ l’ex compagno di squadra di Diego Mesut Ozil il sogno di Roberto Bettega, giovanissimo ma con un notevole bagaglio tecnico e ampi margini di miglioramento.

    Sul fronte allenatore è sempre calda la pista che porta Guus Hiddink anche se nelle ultime ore dall’Inghilterra spunta il nome di Rafa Benitez ormai al capolinea della sua avventura al Liverpool dove viene criticato per risultati e campagna acquisti.

  • Coppa d’Africa: l’Angola reagisce, il Mali di Sissoko quasi fuori

    Non stecca questa volta l’Angola padrona di casa e con un secco due zero sul Malawi si prende la vetta della classifica. In Malawi ha cercato di impostare una partita difensiva facendo le barricate alla ricerca del punto che li avrebbe portati quasi certamente alla qualificazione grazie all’impresa compiuta nelle prima giornata contro l’Algeria.

    Il bunker eretto da Kinnah Phiri dura solo un tempo, l’Angola nella ripresa infatti trascinata dai cinquantamila calorosi tifosi nel giro di cinque minuti trova il micidiale uno-due che decide la contesa. Sblocca il punteggio il bomber Flavio Amado grazie ad un perfetto colpo di testa su un traversone di Djalma. Il raddoppio arriva con Manucho abile a sfruttare un incertezza della difesa ospite.

    Nell’altra partita dell’incontro il Mali cede l’intera posta in palio all’Algeria abbassando notevolmente le possibilità di passaggio del turno. I maliani pagano la scarsa condizione delle sue stelle con Keità e Sissoko ancora alle prese con i postumi di brutti infortuni e con Kanoutè a mezzo servizio. Partita molto combattuta e decisa nel finale di primo tempo da un inzuccata di Halliche su assist di Ziani.

    CONSULTA LO SPECIALE COPPA D’AFRICA ANGOLA 2010

  • Coppa d’Africa: highlights Angola – Mali 4-4. Kanoute e Keita che gol

    La Coppa d’Africa inizia nel migliore dei regalando gol e spettacolo al numero sempre più elevato di curiosi e tifosi. La nazionale di casa in vantaggio per quattro a zero ha vissuto 15 minuti di straordinaria follia permettendo al Mali dello juventino Sissoko una miracolosa rimonta. Una doppietta di Keita e una inzuccata di Kanoute riportano sotto i maliani e negli ultimi secondi di partita è Yattabare.

  • Coppa d’Africa: Mali che rimonta! Con l’Angola finisce 4-4

    La Coppa d’Africa parte tra le mille polemiche susseguenti al terribile attentato di venerdì scorso ai danni della nazionale togolese e lo fa nei migliori dei modi. Il match inaugurale tra i padroni di casa dell’Angola e il Mali regala subito un pirotecnico 4-4 con la nazionale di casa che riesce nel difficile compito di farsi recuperare ben quattro reti.

    Il più quotato Mali di Kanoutè, Traorè, S.Keità e dello juventino Sissoko per 75′ minuti viene schiacciato ed umiliato dai padroni di casa. Il primo tempo si chiude sul doppio vantaggio della Nazionale di Manuel José grazie alla doppietta di Flávio Amado. Nella ripresa i rigori realizzati da Gilberto e da Manucho sembrano riaprir la partita, ma Keità trova il jolly in mischia e la partita cambia il suo cliché. Kanouté trova la rete del 4-2 a due minuti dal termine e pieno recupero ancora Keità a spingere il pallone in porta e 60 secondi dopo il nuovo entrato Yattabare trova il pareggio davvero insperato.

  • Juventus: è Ledesma il rinforzo per il centrocampo

    La dirigenza bianconera ha tirato le somme di questo primo scorcio di stagione: il risultato dice che il reparto che deve essere rinforzato maggiormente è il centrocampo, al quale manca un vero e proprio regista.
    E allora Blanc e Secco (e da oggi anche Bettega) avrebbero individuato in Cristian Ledesma l’uomo giusto cui affidare le chiavi del centrocampo bianconero; il giocatore della Lazio è fuori rosa ormai da inizio stagione come il suo compagno Pandev per le note vicende contrattuali e nel mercato di gennaio la Juventus avrebbe intenzione di proporre un conguaglio in denaro al presidente biancoceleste Lotito. In realtà Lotito pretenderebbe troppo dalla cessione dei giocatori: per Pandev e Ledesma il presidente vuole ricavare almeno 25-30 milioni, cifre improponibili per due giocatori che a giugno sono liberi di accasarsi altrove a costo zero.
    Ed ecco che da Torino cominciano ad intavolarsi le prime trattative: la Juventus è disposta a pagare Ledesma 4-5 milioni nel mercato di gennaio. Il giocatore ha già dato il suo assenso, Lotito potrebbe darlo nei prossimi giorni ricavando così denaro liquido da utilizzare immediatamente per portare a Roma qualche acquisto di spessore.

    Ledesma è l’acquisto che farebbe al caso della Juventus: con Felipe Melo, a detta di tutti, fuori posizione, Camoranesi e Sissoko infortunati per lungo tempo, il centrocampista argentino è il regista che darebbe qualità e sostanza nella zona nevralgica del campo, ciò che serve in questo momento a Ferrara.
    Sul fronte cessioni invece non è detto che Felipe Melo, in rotta con il tecnico, vada via: per il brasiliano non si accetteranno offerte inferiori a 20 milioni di euro, cifre che, considerato il rendimento del centocampista, non arriveranno. Solo l’Arsenal attualmente ha mostrato interesse per Felipe Melo ma la dirigenza dei londinesi non ha nessuna intenzione di acquistarlo a certe cifre.

  • Juve: Sissoko rientrerà nel 2010. Buffon stringe i denti contro il Bayern

    Juve: Sissoko rientrerà nel 2010. Buffon stringe i denti contro il Bayern

    l'ennesimo infortunio juventino

    Si era parlato di affaticamento muscolare per Sissoko, che si vede costretto a saltare la fondamentale gara di Champions League contro il Bayern Monaco. Per lui la diagnosi è di una distrazione muscolare di primo/secondo grado all’adduttore lungo della gamba sinistra. Il maliano rientrerà sui campi di gioco solo nel 2010.

    Sembra invece certa la presenza di Gigi Buffon tra i pali. Il portiere ha partecipato all’ultima rifinitura di stamattina a Vinovo. Gigi aveva già deciso di operarsi al menisco dopo il big match contro l’Inter ma la disfatta contro il Bordeaux l’aveva costretto a stringere i denti e rimandare l’intervento solo dopo la partita contro il Bayern valida per il prosieguo in Champions della Juve.

  • Juventus: anche Sissoko salta il Bayern Monaco

    Piove sul bagnato per Ciro Ferrara: con Chiellini fermo ai box e con Buffon che non vuole dare forfait, anche la Piovra bianconera Sissoko non dovrebbe essere della partita. Infatti Ferrara durante l’ultimo allenamento ha visto il maliano molto affaticato e per questo inizialmente si accomoderà in panchina.
    Al suo posto ballottaggio tra Camoranesi e Poulsen con il primo favorito sul secondo: l’italo-argentino non ha digerito l’esclusione dall’undici titolare che ha battuto l’Inter e pretende una maglia da titolare.

    Il nodo da sciogliere dunque per Ferrara è il modulo anti Bayern: confermare il rombo a centrocampo con le due punte utilizzato contro i nerazzurri con Poulsen o Camoranesi a fare il terzo centrocampista o riproporre il 4-2-3-1 con Marchisio e Felipe Melo a fare diga a in mezzo al campo e, a sostegno dell’unica punta, Camoranesi a destra, Diego a sinistra e Del Piero che arretra la sua posizione di qualche metro alle spalle di Amauri? Lo sapremo solo stasera.