Tag: Mohamed Salah

  • Tim Cup: Super Salah punisce la Juve

    Tim Cup: Super Salah punisce la Juve

    Adesso c’è la conferma, la Fiorentina ha pescato un grande campione: Mohamed Salah.

    L’attaccante egiziano è stato super protagonista nella semifinale d’andata giocata contro i bianconeri di Torino allo Juventus Stadium. Una doppietta per lui che ha permesso alla squadra viola di conquistare un 2-1 pesantissimo che vale una bella fetta di qualificazione alla finale.

    La Juventus ha fatto molto bene i primi minuti, non ha concretizzato un paio di chance, ha rimontato il primo vantaggio della Fiorentina con Llorente, ma nella ripresa ha commesso altri errori difensivi, uno dei quali costato il gol del 1-2. Allegri probabilmente dovrà riflettere su alcuni errori che non dovranno ripetersi a Dortmund.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri decide di puntare ad un 4-3-3 con l’inserimento di Storari in porta, Ogbonna al posto di Chiellini, ed un tridente avanzato formato da Pepe-Llorente- Coman.

    Montella, che deve fare a meno di Tomovic, Savic, Borja Valero e Pizarro, recupera in extremis Basanta, che va a far coppia con Rodriguez, ed inserisce Mati Fernandez, Badelj e Kurtic nel trio a centrocampo. Davanti spazio a Mario Gomez supportato da Joaquin e dall’uomo del momento Salah.

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    Parte subito forte la Juventus, protagonista Vidal che al 1° calcia al volo mandando alto, subito dopo riesce ad inserirsi ma il suo diagonale esce sul fondo. Al 7° si fa vedere anche la Fiorentina con una conclusione al volo di Kurtic, da buona posizione, che però esce larga. La Juve sembra in controllo del gioco ma al 11°, da un calcio d’angolo per i bianconeriSalah riparte dalla sua trequarti, si lancia in velocità, entra in area e batte Storari. Un minuto dopo l’azione viola sembra ripetersi ma Vidal chiude su Salah. La Juventus prova una reazione e riesce a concretizzarla al 24° quando Llorente, su perfetto cross di Pepe, colpisce di testa mandando la palla alle spalle di Neto. Gli ospiti provano a prendere in mano la gara per abbassare i ritmi, al 31° sul bel tiro di Mati Fernandez, Storari mette in corner. Al 36° Coman è costretto a lasciare il campo, entra Tevez che prova subito a spaventare la retroguardia viola. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Nella ripresa prova a partire aggressiva la Juventus ma è Richards ad avere una ghiotta occasione al 49°, la difesa bianconera si salva in corner. La chance carica la Fiorentina che prova a spingere e mette in crisi il reparto difensivo di Allegri. Al 55° il gol degli ospiti arriva, errore di Marchisio in uscita, ne approfitta Salah che fa doppietta. Al 62° Neto si esibisce in una gran parata su conclusione bassa di Tevez. Il portiere brasiliano due minuti dopo per deviare un pericoloso tiro cross di Pogba, sbatte contro il palo, niente di grave. Ilicic, entrato al posto di Mario Gomez, calcia bene al 71° ma palla esce di poco. La Juventus, magari in maniera molto confusionaria e poco lucida, si getta in avanti alla ricerca del pareggio. Arriva il fischio finale, la Fiorentina con un super Salah, espugna lo Juventus Stadium e fa un gran bel balzo verso la finale.

     

    JUVENTUS – FIORENTINA 1-2 (1-1) (11°, 55° Salah (F), 24° Llorente (J))

    Juventus (4-3-3): Storari; Caceres, Bonucci, Ogbonna, Padoin; Vidal, Marchisio, Pogba; Pepe (73° Pereyra), Llorente (58° Morata), Coman (36° Tevez).

    Allenatore: Allegri.

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Gonzalo Rodriguez, Basanta, Alonso; Kurtic, Badelj (78° Aquilani), Mati Fernandez; Joaquín, Mario Gómez (63° Ilicic), Salah (74° Diamanti).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Kurtic (F), Pogba (J), Badelj (F), Basanta (F), Caceres (J), Marchisio (J), Mati Fernandez (F), Tevez (J)

     

  • “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    “Manita” italiana in Europa League, 5 squadre agli ottavi

    Strepitosa “Manita” delle squadre italiane in Europa League. Cinque squadre su cinque qualificate agli ottavi d’Europa League e per un calcio che ha dovuto soffrire parecchio in Europa negli ultimi anni, quella di stasera ha l’aria di una grande rivincita.

    Cinque qualificazioni tutte diverse tra loro. La Fiorentina partiva con ottimismo ma il Tottenham faceva comunque paura, i viola hanno saputo soffrire e alla fine vincere quasi in scioltezza. Ha sofferto più del previsto l’Inter che ha potuto tirare il sospiro di sollievo solo al 87°. Il Napoli ha fatto poco più di una passerella, visto il netto successo dell’andata. Impresa vera e propria quella del Torino che ha espugnato il San Mames in un’altalena di emozioni. Successo teso ma meritato quello della Roma che in una gara, sospesa nella ripresa per le intemperanze dei tifosi di casa, ha saputo portar a casa un successo pesante a Rotterdam nella tana del Feyenoord.

    Domani con i sorteggi scopriremo il destino delle nostre compagini, intanto però godiamoci a pieno una notte di rinascita del calcio nostrano.

    Veniamo al racconto delle gare di oggi.

    FIORENTINA – TOTTENHAM

    In settimana, prima della gara, i dirigenti viola si erano raccomandati con i tifosi di non fischiarlo e lui, Neto, si è reso super protagonista e se la Fiorentina ha compiuto l’impresa dell’eliminare il Tottenham il portiere brasiliano ha tanto merito. Nel primo tempo infatti si assiste ad una viola troppo brutta che viene salvata dal proprio portiere che al 29° disinnesca un contropiede di Soldado andando ad arpionare il passaggio dell’attaccante ad un solissimo Eriksen. Nella ripresa però è tutta un altra Fiorentina, i ragazzi di Montella passano in vantaggio al 54° con Gomez che ben servito da Badelj, batte Lloris. Gli Spurs accusano il colpo e Salah al 71° piazza la rete che chiude il match. La viola non corre più rischi e il Franchi, pieno di gioia, festeggia il passaggio del turno.

    FIORENTINA – TOTTENHAM 2-0 (54° Gomez, 71° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Richards, Savic, Basanta (57° Rodriguez), Alonso; Badelj, Pizarro, Fernandez (24° Aquilani); Joaquin (78° Pasqual), Gomez, Salah.

    Allenatore: Montella.

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Chiriches, Fazio, Vertonghen (75° Walker), Davies; Bentaleb (63° Kane), Stambouli; Chadli (63° Townsend), Eriksen, Lamela; Soldado

    Allenatore: Pochettino.

    Arbitro: Göçek.

     

    INTER – CELTIC

    L’Inter fatica più del previsto ma alla fine vince e porta a casa la qualificazione. Subito brivido in partenza con Carrizo costretto al salvataggio su Mackay-Steven. L’Inter pian piano cresce e al 36° si trova in superiorità numerica per l’espulsione di van Dijk. Il vantaggio di un uomo sembrerebbe spianare la strada per una goleada, così non è perchè il portiere Gordon si dimostra in grande serata. Il Celtic si compatta e cerca il contropiede, i nerazzurri spingono e trovano il gol che fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi solo al 87° quando Guarin s’inventa una gran conclusione, un missile imparabile per Gordon che vale successo e qualificazione agli ottavi.

    INTER – CELTIC 1-0 (87° Guarin)

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; D’Ambrosio (80° Campagnaro), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Hernanes (79° Kovacic); Shaqiri; Icardi, Palacio (88° Puscas)

    Allenatore: Mancini.

    Celtic (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven (38° Ambrose), Johansen, Armstrong (78° Commons); Guidetti (58° Forrest)

    Allenatore: Deila.

    Arbitro: Kruzliak.

    Espulso: van Dijk (C) al 36°

     

    ATHLETIC BILBAO – TORINO

    Impresa granata al San Mames, in una serata ricca di emozioni, a gioire è il Torino che espugna lo stadio dei baschi e porta a casa la qualificazione agli ottavi. La gara si mette subito bene per il Toro che al 16° trova il vantaggio con un rigore, per fallo di Gurpegi su Vives, trasformato da Quagliarella. L’Athletic si butta in avanti e al 44° Iraola è abile a trovare la rete del pari. Gioia che dura poco perchè nel primo minuto di recupero Maxi Lopez trova il colpo di testa vincente per il nuovo vantaggio ospite. Nella ripresa Maxi fallisce il match point ed il destino sembra punirlo quando De Marcos al 61° riporta la gara in parità. Il cuore granata però è enorme e al 67° Darmian s’inventa un gran gol per il 2-3 che è come un colpo da ko per l’Athletic che non riesce sostanzialmente a far più paura al Torino che può così gioire.

    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter
    La gioia dei calciatori del Torino | Foto Twitter

    ATHLETIC BILBAO – TORINO 2-3 (16° rig.Quagliarella (T) 44° Iraola (A), 45°+2 Maxi Lopez (T), 61° De Marcos (A), 67° Darmian (T))

    Athletic Bilbao (3-5-2): Iago Herrerìn; Etxeita, Gurpegi (42° Inaki Williams), Laporte; Iraola, Beñat (70° Susaeta), San Josè, Rico (78° Unai Lopez), De Marcos; Muniain, Aduriz.

    Allenatore: Valverde.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Gazzi, Vives, El Kaddouri (84° Farnerud), Molinaro; Maxi Lopez (73° Martinez), Quagliarella.

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Liany.

     

    FEYENOORD – ROMA

    Partita tesissima alla vigilia e tesa anche in campo tant’è che già nel primo tempo l’arbitro ha dovuto sospendere il match per qualche minuto per il lancio di una banana gonfiabile. Nella ripresa poi lunga sospensione per lancio d’oggetti, uno dei quali avrebbe colpito il direttore di gara, dopo l’espulsione di te Vrede. Veniamo al racconto della gara partono meglio gli olandesi ma è Totti a sfiorare due volte il gol, con un cucchiaio fuori di poco ed una punizione che colpisce il palo esterno. Sul finire del tempo arriva il vantaggio della Roma con Ljajic bravo a girare in rete un cross di De Rossi. Nella ripresa il fattaccio, al 54° l’arbitro mostra il rosso diretto a te Vrede e parte il lancio d’oggetti che porta alla sospensione. Si riparte e il Feyenoord in 10 contro 11 pareggia con il neo entrato Manu che s’infila nella difesa giallorossa. La Roma reagisce quasi subito e al 60° Gervinho, servito da Torosidis, realizza sottoporta il 2-1. Gli olandesi ci provano con tutto l’orgoglio ma non riescono a riaprire la qualificazione che viene ottenuta dagli uomini di Garcia.

    FEYENOORD – ROMA 1-2 (45°+1 Ljajic (R), 57° Manu (F), 60° Gervinho (R))

    Feyenoord (4-3-3): Vermeer; Boulahrouz (55° Manu), Van Beek, Kongolo, Nelom; Clasie, Toornstra, El Ahmadi; Karsdorp, Kazim-Richards (30° te Vrede),Vilhena (84°Achahbar) .

    Allenatore: Rutten.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas, Yanga Mbiwa, Holebas; Pjanic (73° Nainggolan), De Rossi, Keita; Gervinho, Totti (82° Paredes), Ljajic (73° Iturbe)

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Turpin.

    Espulso: Te Vrede (F) al 54°

     

    NAPOLI – TRABZONSPOR

    Tutto facile per il Napoli che partiva dalla vittoria per 4-0 ottenuta in Turchia 7 giorni fa. I partenopei hanno fatto la partita anche al San Paolo e oltre al gol siglato da De Guzman al 19°, gli uomini di Benitez hanno avuto altre occasioni per render il passivo ancora più pesante. Praticamente inesistente il Trabzonspor.

    NAPOLI – TRABZONSPOR 1-0 (19° De Guzman)

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Henrique, Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (75° Hamsik), De Guzman (69° Gabbiadini), Mertens; Higuain (63° Zapata).

    Allenatore: Benitez.

    Trabzonspor (4-3-3): Arikan; Dursun (88° Yavru), Bosingwa, Demir, Dogan; Atik (76° Aydogdu), Ekici, Medjani; Hurmaci, Cardozo, Zengin (83° Ylmaz)

    Allenatore: Yanal.

    Arbitro: Bebek.

     

  • Europa League, l’attesa per le semifinali

    Europa League, l’attesa per le semifinali

     Mentre le semifinali di Champions League come logico calamitano le maggiori attenzioni dei media e dei tifosi, un’altra Europa si gioca comunque una fetta importante della propria stagione. Anche l’Europa League, infatti, è approdata all’altezza delle semifinali e giovedì mette in campo due sfide di indubbio interesse e di assoluto equilibrio. Il Benfica, infatti, rende visita al Fenerbahce nel catino del Sukru Saracoglu di Istanbul, mentre il Chelsea Campione d’Europa in carica va a sfidare la rivelazione Basilea al Saint Jakob. Due sfide che si presentano sulla carta equilibrate, anche se i valori tecnici ed il blasone dovrebbero far propendere i pronostici in questo caso per lusitani e londinesi.

    Il doppio confronto tra Fenerbahce e Benfica non rappresenta un inedito per le coppe europee. Turchi e portoghesi, infatti, vantano un precedente nella Coppa dei Campioni del 1975/76, non proprio da ricordare per il club di Istanbul. Il Fenerbahce allenato dal brasiliano due volte Campione del Mondo Didì venne battuto al Da Luz per 7-0, nella sconfitta più larga della sua storia europea. Nenè e Jordao siglarono entrambi una tripletta, mentre un’altra rete fu ad opera di Sheu. Era la prima stagione dei benfichisti orfani del grande Eusebio. Nel ritorno di Smirne i turchi conquistarono un platonico successo con la rete di Engin. Giovedì i turchi dovranno rendere la vita difficile a Cardozo e compagni soprattutto tra le mura amiche, prima di trovare un ambiente difficile a Lisbona.

    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images
    Ecco come saranno le semifinali: chi vincerà? | © FABRICE COFFRINI/Staff / Getty Images

    L’altra rivelazione della competizione è rappresentata dal Basilea, che riceve il Chelsea. Fondato nel 1893, il Basilea non si è mai spinto così lontano in una coppa europea. Il miglior risultato, infatti, era stato un quarto di finale nel 1974 in Coppa dei Campioni. I rossoblu uscirono per mano del Celtic soltanto dopo i tempi supplementari. Oltretutto il Basilea ha vinto anche 3 Coppe delle Alpi, che effettivamente fanno però poco effetto in un curriculum internazionale. Nel 2012 il Basilea ha battuto per 2-1 il Manchester United e nei quarti di Europa League ha estromesso l’ambizioso Tottenham. Un biglietto da visita importante da mostrare al Chelsea.

    Tra gli svizzeri, comunque, è da tenere d’occhio il veloce Mohamed Salah, trequartista egiziano classe ’92, prelevato dall’Al Mokawloon Al Arab. Ha fatto impazzire gli spurs e vuol ripetersi con i blues. Ma non sarà l’unico protagonista. Anche le semifinali di Europa League promettono scintille per uno spettacolo assicurato.