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  • Il Liverpool trionfa a Madrid, sesta Champions per i Reds

    Il Liverpool trionfa a Madrid, sesta Champions per i Reds

    Due gol, due gol distanti quasi novanta minuti l’uno dall’altro, hanno permesso al Liverpool di Jurgen Klopp di battere 2-0 il Tottenham e conquistare la Champions League 2018/19. 

    Una finale, quella giocata al Wanda Metropolitano, non certamente spettacolare e forse anche un po’ condizionata dal rigore guadagnato dai Reds, poi trasformato da Salah, dopo soli 25 secondi.

    Poteva esser il tappo di champagne che salta dalla bottiglia e fa uscir fuori tutte le bollicine ed invece si è rivelato come un enorme macigno sulle spalle di entrambe le squadre.

    Il Liverpool è parso molto teso ed a tratti irriconoscibile, il Tottenham ci ha provato un qualcosina in più e quando ha avuto le occasioni, non moltissime, si è trovato davanti il muro brasiliano Alisson.

    Origi, l’eroe della semifinale contro il Barcellona, poi ha siglato il gol della conferma del successo a soli due minuti dalla fine.

    E’ festa per il Liverpool che conquista per la sesta volta il massimo trofeo europeo per club ed è gioia e rivincita per Jurgen Klopp che dopo 3 sconfitte in finale (2 in Champions con Borussia Dortmund e Liverpool ed una in Europa League sempre con i Reds) può finalmente alzare al cielo la coppa, la più importante coppa per una squadra di club, la Champions League.

    Dalla notte di Madrid esce sconfitto il Tottenham di Pochettino che ha provato a dare il massimo (Son Heung-Min il migliore dei suoi) ma che alla prima finale di Champions, ha pagato il gol preso nel primo minuto e forse anche la tensione della prima volta.

     

    Veniamo al racconto della Finale di Champions League.

    Pronti via e dopo 25 secondi Sissoko tocca con il braccio un passaggio di Mané, è rigore, dal dischetto va Salah che trasforma. Ci si aspetta una reazione degli Spurs che però paiono accusare il colpo dell’immediato svantaggio. Il più brillante del Tottenham pare esser Son che cerca con la sua rapidità di rendersi insidioso. Al 17° si rivede il Liverpool con un insidioso diagonale di Alexander-Arnold fuori di poco. Il Tottenham pian piano prende coraggio e con la scatto in profondità di Son spaventa la difesa Reds. La partita scorre su ritmi molto bassi, il match è decisamente bloccato. Sul finale di tempo si rivede in avanti il Liverpool che guadagna un paio di corner consecutivi. Il Tottenham risponde con un tiro di Eriksen che però finisce molto alto oltre la traversa. La prima frazione di gioco si chiude con gli uomini di Klopp avanti per 1-0.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti della finale di Champions League. Partenza migliore degli Spurs che provano a chiudere nella propria metà campo i Reds. Il Liverpool risponde con un bel cross di Alexander-Arnold non sfruttato e da un inserimento di Salah chiuso all’ultimo momento. E’ il Tottenham però a farsi preferire e a creare apprensione alla difesa di Klopp. Dopo un lungo periodo di solo possesso Spurs, però sterile, si rivede il Liverpool che al 69° va vicino al 2-0 con un rasoterra di Milner fuori di niente. Le squadre si allungano e le chance potenziali cominciano ad aumentare da ambo le parti. Al 80° doppia chance prima per Son, respinge Alisson, poi per Lucas Moura che però calcia debolmente, blocca Alisson. Al 84° Eriksen pennella una bella punizione ma il portiere del Liverpool vola a deviare. Il Tottenham sembra poter pareggiare ma al 87° Origi si fa trovare pronto in area e con il sinistro incrocia battendo Lloris. Il Tottenham prova a non arrendersi ma Alisson è praticamente perfetto e non permette agli avversari di trovare il gol della speranza. Finisce così, il Liverpool conquista la Champions League 2018/19.

     

    TOTTENHAM – LIVERPOOL 0-2 (1° rig. Salah, 87° Origi)

    Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Vertonghen, Alderweireld, Rose; Winks (66° Lucas Moura), Sissoko (74° Dyer); Eriksen, Dele Alli (82° Llorente), Son; Kane.

    Allenatore: Pochettino.

    Liverpool (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold, Van Dijk, Matip, Robertson; Fabinho, Henderson, Wijnaldum (62° Milner); Salah, Mané (90° Gomez), Firmino (58° Origi).

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: /

  • Champions: serata da incubo, eliminate Napoli ed Inter

    Champions: serata da incubo, eliminate Napoli ed Inter

    Una serata disastrosa per le due italiane impegnate in Champions League, bastava poco, bastava un gol in più ed Inter e Napoli avrebbero ottenuto il passaggio agli ottavi, purtroppo quel gol non è arrivato e così per le due squadra si chiudono le porte Champions e si aprono quelle dell’Europa League.

    La sfida contro il Liverpool, sulla carta era molto difficile, ma al Napoli di Carlo Ancelotti sarebbe bastato segnare anche solo un gol per costringere i reds. Invece è arrivato soltanto il gol di Salah che ha eliminato i partenopei. Non è servito a niente l’assedio finale, al 92° Milik ha avuto il pallone qualificazione ma Alisson è stato strepitoso ed ha salvato i suoi.

    Amarissima anche la serata dell’Inter che ha avuto subito buone notizie da Barcellona con i blaugrana avanti sul Tottenham, poi però ha subito un gol per un pasticcio difensivo di Asamoah che ha complicato le cose. Il gol di Icardi nella ripresa aveva messo nuovamente i nerazzurri agli ottavi, sembrava una strada in discesa, gli uomini di Spalletti non sono riusciti a trovare il gol del vantaggio e a 5 minuti dalla fine è arrivata la doccia gelata del gol di Lucas Moura che ha dato il pari al Tottenham ed ha eliminato l’Inter. Adesso la squadra di Spalletti dovrà giocarsi le proprie carte in Europa League. 

     

    Veniamo al racconto della sfida, valevole come ultima giornata di Champions League, del Napoli.

    Come prevedibile il Liverpool cerca di rendersi insidioso con la velocità dei suoi avanti. Al 7° grandissima chance per Salah che davanti ad Ospina sbaglia il controllo agevolando il portiere del Napoli. Risposta partenopea con Hamsik che riceve da Mertens ma calcia alto. I reds continuano a fare la partita ma il Napoli si difende con ordine. Al 34° grande azione personale di Salah che entra in area e col diagonale dal fondo beffa Ospina. Reazione immediata del Napoli che si butta in avanti costringendo la difesa di Klopp a salvarsi in affanno. Dopo 3 minuti di recupero si va al riposo con il Liverpool avanti per 1-0.

    Si riparte, senza cambi, per i secondi e decisivi 45 minuti. La pressione del Liverpool si fa più intensa e al 50° Salah si libera in area ma la sua conclusione sfiora soltanto il palo. La squadra di Ancelotti però non sta a guardare e quando può prova creare problemi alla porta di Alisson. Il Napoli spinge ma si espone alle ripartenze, al 75° serve un grande intervento di Ospina per dire no a Salah. Pochi minuti e ancora Ospina è decisivo questa volta sulla conclusione ravvicinata di Mané. Al 79° è Callejon ad avere da due passi la palla per il pareggio ma calcia alto. Il Liverpool continua a sprecare, al 87° Manè a porta spalancata calcia altissimo. Il Napoli si getta all’assedio e al 92° Milik controlla sotto porta e calcia, Alisson è strepitoso e salva i suoi. Finisce così, il Liverpool si qualifica agli ottavi di Champions mentre il Napoli scivola in Europa League.

     

    LIVERPOOL – NAPOLI 1-0 (34° Salah)

    LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Alexander-Arnold (90° Lovren), Matip, van Dijk, Robertson; Wijnaldum, Henderson, Milner (85° Fabinho); Salah, Firmino (79° Keita), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Maksimovic, Albiol, Koulibaly, Mario Rui (70° Ghoulam); Allan, Hamsik, Fabian Ruiz (62° Zielinski); Callejon, Mertens (67° Milik), Insigne.

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Skomina.

    Ammoniti: van Dijk (L), Koulibaly (N), Salah (L), Robertson (L), Mané (L)

     

    Passiamo ora all’altra italiana impegnata in questa serata di Champions League, l’Inter.

    Prova a partire forte l’Inter con il tentativo in diagonale di Asamoah che non spaventa la difesa olandese. Al 6° Icardi pennella per la testa di Perisic, il croato colpisce ma centra il palo. Da Barcellona intanto arriva la buona notizia del vantaggio dei blaugrana. Alla prima uscita in avanti il Psv colpisce, errore di Asamoah che si fa rubare la palla da Bergwijn, cross sul secondo palo per Lozano che da due passi di testa segna. Poco dopo altro errore di Asamoah che involontariamente serve De Jong, bravo Handanovic in chiusura. I nerazzurri si affidano ai cross ma non riescono a creare grandi chance. Al 37°, su azione da corner, de Vrij si trova sui piedi la palla a due passi dalla porta ma non riesce a calciare, contropiede del Psv con Lozano che, per fortuna dell’Inter, sbaglia l’ultimo passaggio. Il primo tempo si chiude con gli olandesi avanti per 1-0.

    Si riparte, senza cambi, per i secondi 45 minuti. Al 48° enorme occasione per Icardi, l’attaccante si libera e calcia ma Zoet è strepitoso nell’intervento. I nerazzurri provano a far la gara ma non riescono a rendersi pericolosi. L’ingresso di Keita dà un po’ di freschezza e la squadra di casa torna a spingere come nei primi minuti del primo tempo. Al 66° Icardi colpisce da dentro l’area ma la difesa devia in corner. Al 73° Politano crossa profondo, sul pallone arriva Icardi che di testa riporta la gara in parità. A 5 minuti dalla fine arriva la notizia del pareggio del Tottenham che gela San Siro, all’Inter rimangono pochi minuti per cercare il gol vittoria e qualificazione. Il gol non arriva ne a Milano ne al Camp Nou, entrambe le sfide finiscono 1-1, agli ottavi di Champions, con il Barcellona, va il Tottenham. Sarà Europa League per l’Inter.

     

    INTER – PSV 1-1 (13° Lozano (P), 73° Icardi (I))

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, de Vrij, Skriniar, Asamoah (69° Martinez); Brozovic, Borja Valero; Politano (83°Vrsaljko), Candreva (56° Keita), Perisic; Icardi.

    Allenatore: Spalletti.

    PSV (4-3-3): Zoet; Dumfries, Sainsbury, Viergever, Angeliño; Hendrix, Gutierrez (65° Sadilek), Rosario; Bergwijn (71° Malen), De Jong, Lozano (95° Pereiro).

    Allenatore: Van Bommel.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Brozovic (I), Zoet (P), Bergwijn (P), D’Ambrosio (I), Sadilek (P) Dumfries (P), Skriniar (I)

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata il Psg batte 4-1 la Stella Rossa a Belgrado e vince il proprio girone. Vince lo Schalke, 1-0 sulla Lokomotiv e rende indolore la sconfitta casalinga per 3-2 del Galatasaray contro il Porto, i turchi vanno in Europa League. Il Borussia Dortmund batte 2-0 il Monaco e grazie al pari dell’Atletico a Bruges, ottiene il primo posto davanti ai Colchoneros.

  • Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Salah travolge la Roma, Dzeko e Perotti per continuare a sperare

    Era l’ex temuto, un vero e proprio incubo che alla fine si è tramutato in una tremenda realtà: con 2 gol e 2 assist Mohamed Salah ha travolto la Roma nell’andata della semifinale di Champions League.

    Una “Manita”, oltre a Salah hanno segnato anche Mané e Firmino con la doppietta, che però lascia ancora una piccola speranza ai giallorossi, nel finale infatti i gol di Dzeko e Perotti hanno accorciato le distanze lasciando aperto ancora un piccolo varco verso la qualificazione.

    Servirà l’impresa come già fatto con il Barcellona nei quarti, non sarà però così semplice perché per trovare tre reti la Roma dovrà scoprirsi e lasciare dei varchi al trio Salah-Firmino-Mané può rivelarsi davvero deleterio.

    Di Francesco, con il senno di poi, può rimpiangere la scelta iniziale della difesa a tre che, dopo un promettente inizio, è naufragata, specialmente in Juan Jesus, sotto gli attacchi ad alto ritmo degli uomini di Klopp.

    Veniamo al racconto della gara.

    La prima occasione è per la Roma con Strootman che riceve la sponda di Dzeko e calcia, troppo debole blocca Karius. La risposta dei reds è nell’azione di Salah che va al tiro ma non impensierisce Alisson. Al 5° brivido per la difesa giallorossa, Salah imbecca Firmino, l’attaccante si presente davanti ad Alisson ma calcia da posizione troppo angolata e la palla scivola via attraversando tutta l’area piccola. La Roma tiene bene il campo e con un buon giro palla riesce a limitare le possibili ripartenze del Liverpool. Al 18° problemi per Klopp che deve sostituire l’infortunato Chamberlain, al suo posto entra Wijnaldum. Subito dopo il cambio enorme chance per Kolarov, il suo tiro violento da fuori sorprende Karius che con molta fatica sfiora la palla mandandola sulla traversa. Al 28° la Roma perde palla a metà campo, Firmino lancia Mané che controlla alla grande, si presenta solo davanti ad Alisson ma per fortuna dei giallorossi calcia alto. Nemmeno un minuto che Mané dal centro dell’area spara altissimo su assist ancora di Firmino. Il Liverpool si è svegliato e al 29° serve un ottimo Alisson pronto a volare per deviare il tiro di Salah. Al 33° Mané gira alle spalle del portiere della Roma il gol del 1-0 ma l’attaccante è in netto fuorigioco, si rimane sullo 0-0. Gli uomini di Di Francesco non riescono a ripartire ed al 36° Salah s’inventa un tiro a giro perfetto sotto l’incrocio che non lascia scampo ad Alisson. La Roma è in totale tilt ma per fortuna il colpo di testa di Lovren, su azione di corner, colpisce la traversa. I reds non calano il ritmo e Wijnaldum prima serve Mané che si fa anticipare poi si mette in proprio e calcia impegnando Alisson. Al 45° contropiede micidiale del Liverpool, Firmino lancia in profondità Salah che con gran freddezza colpisce con dolcezza la palla che supera Alisson in uscita e si infila lenta, lenta in porta. Il primo tempo si chiude sul 2-0 per i padroni di casa.

    Si riparte con Schick che prende il posto di un negativo Under. Nei primi minuti il copione non cambia con un Juan Jesus in palese difficoltà. Al 55° gran lancio per Salah che scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre), entra in area, appoggia a Mané che non può assolutamente sbagliare. Al 60° grosso brivido nell’area della Roma, alla fine Alisson si salva respingendo una conclusione da due passi. Non c’è partita, al 61° Salah si sbarazza con facilità di Juan Jesus e da dentro l’area serve l’assist perfetto a Firmino che cala il poker. Al 64° Alisson si lascia sfuggire la palla in presa ma per sua fortuna i difensori salvano a due passi dalla linea. Firmino trova anche la doppietta, lo fa al 68° con un colpo di testa sul corner di Milner. Il Liverpool cala i ritmi e Schick con un buon colpo di testa impensierisce Karius che blocca a terra. I padroni di casa rallentano molto e al 81° Nainggolan pesca Dzeko, il bosniaco controlla e batte Karius. Il gol carica la Roma e al 85° Milner tocca di mano in area, è rigore che Perotti trasforma alla grande. Non succede molto altro, finisce 5-2 alla Roma servirà un’altra impresa in casa per strappare il biglietto per Kiev.

     

    LIVERPOOL – ROMA 5-2 (36°, 45° Salah (L), 55° Mané (L), 61°, 68° Firmino (L), 81° Dzeko (R), 85° Rig. Perotti (R))

    Liverpool (4-2-3-1): Karius; Alexander-Arnold, Lovren, Van Dijk, Robertson; Milner, Henderson, Oxlade-Chamberlain (18° Wijnaldum); Salah (75° Ings), Firmino (92° Klavan), Mané.

    Allenatore: Klopp.

    Roma (3-4-2-1): Alisson; Fazio, Manolas, Juan Jesus (66° Perotti); Florenzi, De Rossi (66° Gonalons), Strootman, Kolarov; Ünder (46° Schick), Nainggolan; Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Juan Jesus (R), ALexander-Arnold (L), Lovren (L), Fazio (R)

  • Roma, il ritorno di Salah l’ultimo ostacolo verso Kiev

    Roma, il ritorno di Salah l’ultimo ostacolo verso Kiev

    L’urna di Nyon ha deciso che ci sarà un ex, tanto amato a Roma, sulla strada dei giallorossi verso la finale di Kiev. Gli uomini di Di Francesco infatti sono stati sorteggiati contro il Liverpool di Salah, nella semifinale di Champions League. 

    Dunque nella gara di ritorno il 2 maggio, l’andata si giocherà ad Anfield il 24 aprile, la Roma ed i suoi tifosi si troveranno contro il calciatore egiziano che, dal 2015 al 2017, ha vestito la casacca giallorossa per 83 volte, con il bottino di 34 gol segnati, prima di passare al Liverpool nella scorsa estate.

    Ovviamente i Reds non sono soltanto Salah.

    Sulla panchina siede Jurgen Klopp, un concentrato di grinta che trasmette alle sue squadre come si è già visto ai tempi di Mainz e Dortmund. Dal punto di vista tattico l’allenatore tedesco, che con il Borussia dei miracoli utilizzava il 4-2-3-1, tende ad schierare la squadra con il 4-3-3.

    In difesa non mancano certamente esperienza e fisicità grazie alla presenza del croato Lovren e dell’olandese van Dijk. 

    A centrocampo i cardini sono Milner ed Oxlade-Chamberlain ma è l’attacco il punto di forza del Liverpool. Un trio di attaccanti veloce e decisamente molto tecnico, formato da Salah, Firmino e Mané capaci di segnare oltre 50 gol in 3 durante questa stagione. 

    In questa Champions League il Liverpool non ha mai perso, sino ad ora ha ottenuto sei vittorie e quattro pareggi, eliminando il Manchester City nei quarti con due vittorie, andando a segnare la cifra record di 33 gol e subendone solo 7, uno solo nelle fasi ad eliminazione diretta nelle 4 gare con Porto e City.

    Quindi la Roma dovrà fare molta attenzione, Di Francesco dovrà trovare la giusta alchimia, trovando la partita perfetta, come già fatto nel ritorno dei quarti con il Barcellona.

    Per quanto riguarda i precedenti, nei cuori di tutti i tifosi giallorossi è ancora aperta la ferita di quella finale di Coppa dei Campioni del 1984 giocata all’Olimpico di Roma e persa ai calci di rigore. Altro precedente risale alla Champions League 2001/02, nella seconda fase a gironi i giallorossi pareggiarono 0-0 all’Olimpico e persero 2-0 ad Anfield, con quella sconfitta che costò alla Roma il passaggio ai quarti proprio a favore dei Reds.

    Il risultato del Sorteggio Champions | © UEFA.com

    L’altra semifinale sarà quindi tra Bayern Monaco e Real Madrid con i tedeschi che hanno ancora il dente avvelenato per la semifinale dello scorso anno persa ai supplementari al Santiago Bernabeu con parecchie polemiche per il gol del momentaneo 2-2 di Ronaldo in posizione di fuorigioco.

  • Consigli Fantacalcio per la 35° Giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 35° Giornata di Serie A

    Mandato in archivio il turno infrasettimanale, la Serie A è pronta a tornare in campo per la quartultima giornata di Serie A, per questo motivo siamo nuovamente pronti con i nostri Consigli Fantacalcio valevoli per il 35° turno della massima serie.

    La 35° giornata di Serie A si svolgerà su tre giorni, da sabato a lunedì 25 aprile. Si partirà nella serata di sabato con l’anticipo tra l’Inter e l’Udinese con i nerazzurri a caccia di riscatto. il Lunch Match della domenica sarà la delicatissima sfida salvezza Frosinone-Palermo. Alle 15 si giocheranno 4 partite: Atalanta-Chievo, Bologna-Genoa, Sampdoria-Lazio e Torino-Sassuolo. Alle 20.45 della domenica la Fiorentina cercherà di fermare la corsa della capolista Juventus. Lunedì 25 aprile si giocheranno tre posticipi, si partirà alle 15 con il Big Match Roma-Napoli. Alle 17 il Verona, ormai all’ultimissima spiaggia, ospiterà il Milan. Il turno verrà chiuso alle 19 dalla sfida tra Carpi ed Empoli.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

     

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 35° GIORNATA SERIE A 2015/16

    INTER – UDINESE sabato 23/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PERISIC

    THEREAU

    SCONSIGLIATI

    TELLES 

    KUZMANOVIC

    SORPRESE

    KONDOGBIA

    WIDMER

     

    FROSINONE – PALERMO domenica 24/04 h.12.30

    CONSIGLIATI

    CIOFANI D.

    VAZQUEZ

    SCONSIGLIATI

    SODDIMO

    JAJALO

    SORPRESE

    FRARA

    HILJEMARK

     

    ATALANTA – CHIEVO domenica 24/04 h.15.00

    Marco Borriello | Foto Twitter
    Marco Borriello | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    BORRIELLO

    PELLISSIER

    SCONSIGLIATI

    BELLINI

    RADOVANOVIC

    SORPRESE

    CIGARINI

    PEPE

     

    BOLOGNA – GENOA domenica 24/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    GIACCHERINI

    PAVOLETTI

    SCONSIGLIATI

    TAIDER 

    IZZO

    SORPRESE

    ZUNIGA

    RIGONI

     

    SAMPDORIA – LAZIO domenica 24/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    QUAGLIARELLA

    BIGLIA

    SCONSIGLIATI

    KRSTICIC

    BISEVAC

    SORPRESE

    ALVAREZ

    MILINKOVIC-SAVIC

     

    TORINO – SASSUOLO domenica 24/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    BELOTTI

    SANSONE

    SCONSIGLIATI

    JANSSON

    PELUSO

    SORPRESE

    MARTINEZ

    DUNCAN

     

    FIORENTINA – JUVENTUS domenica 24/04 h.20.45

    CONSIGLIATI

    KALINIC

    MANDZUKIC

    SCONSIGLIATI

    ASTORI

    HERNANES

    SORPRESE

    BORJA VALERO

    ALEX SANDRO

     

    ROMA – NAPOLI lunedì 25/04 h.15.00

    CONSIGLIATI

    SALAH

    HIGUAIN

    SCONSIGLIATI

    KEITA

    KOULIBALY

    SORPRESE

    TOTTI

    GABIADINI

     

    VERONA – MILAN lunedì 25/04 h.17.00

    CONSIGLIATI

    PAZZINI

    BONAVENTURA

    SCONSIGLIATI

    MORAS

    MEXES

    SORPRESE

    JUANITO GOMEZ

    HONDA

     

    CARPI – EMPOLI lunedì 25/04 h.19.00

    CONSIGLIATI

    MBAKOGU

    MACCARONE 

    SCONSIGLIATI

    POLI

    COSIC

    SORPRESE

    DE GUZMAN

    ZIELINSKI

  • Consigli Fantacalcio per la 12° giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 12° giornata di Serie A

    Archiviata in maniera positiva, per il calcio italiano, la tre giorni europea, ecco che si torna in campo nel weekend per le sfide valevoli per la 12° Giornata della Serie A 2015/16.

    Il turno si disputerà sui due giorni, sabato e domenica anche perchè poi ci sarà la sosta per le nazionali, e sarà aperto dai due consueti anticipi del sabato, quello delle 18 Verona-Bologna e la sfida di San Siro delle 20.45 tra Milan ed Atalanta. Il Lunch Match sarà davvero interessante e vedrà un Torino in cerca di riscatto affrontare un Inter carica per la vetta riconquistata. La domenica alle 15 vedrà giocarsi 5 partite: la Juventus andrà sul campo dell’Empoli in cerca di conferme e punti. Il Frosinone ospiterà il Genoa mentre il Chievo andrà a giocarsela sul campo di un Palermo che non può più sbagliare. Interessante anche la sfida tutta modenese tra Sassuolo e Carpi. Il piatto forte del pomeriggio però sarà il derby della Capitale tra Roma e Lazio. Alle 18 toccherà al Napoli che sul capo amico affronterà l’Udinese. Il turno sarà chiuso dal posticipo di Marassi, Sampdoria-Fiorentina, delle 20.45.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 12° GIORNATA SERIE A 2015/16

    VERONA – BOLOGNA sabato 7/11 h.18.00

    CONSIGLIATI

    PAZZINI

    MOUNIER

    SCONSIGLIATI

    GRECO

    MAIETTA

    SORPRESE

    IONITA

    DONSAH

     

    MILAN – ATALANTA sabato 7/11 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BACCA

    PINILLA

    SCONSIGLIATI

    ALEX

    MASIELLO

    SORPRESE

    HONDA

    D’ALESSANDRO

     

    TORINO – INTER domenica 8/11 h.12.30

    CONSIGLIATI

    QUAGLIARELLA

    PERISIC

    SCONSIGLIATI

    PADELLI

    FELIPE MELO

    SORPRESE

    ZAPPACOSTA

    BROZOVIC

     

    EMPOLI – JUVENTUS domenica 8/11 h.15.00

    CONSIGLIATI

    SAPONARA

    MANDZUKIC

    SCONSIGLIATI

    ZAMBELLI

    CHIELLINI

    SORPRESE

    LIVAJA

    LEMINA

     

    FROSINONE – GENOA domenica 8/11 h.15.00

    CONSIGLIATI

    CIOFANI

    PEROTTI

    SCONSIGLIATI

    ROSI

    ANSALDI

    SORPRESE

    BLANCHARD

    NTCHAM

     

    PALERMO – CHIEVO domenica 8/11 h.15.00

    CONSIGLIATI

    GILARDINO

    PALOSCHI

    SCONSIGLIATI

    BRUGMAN

    CESAR

    SORPRESE

    HILJEMARK

    INGLESE

     

    ROMA – LAZIO domenica 8/11 h.15.00

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    SALAH

    FELIPE ANDERSON

    SCONSIGLIATI

    RUDIGER

    MAURICIO

    SORPRESE

    DE ROSSI

    DJORDJEVIC

     

    SASSUOLO – CARPI domenica 8/11 h.15.00

    CONSIGLIATI

    DEFREL

    MATOS

    SCONSIGLIATI

    ARIAUDO

    LOLLO

    SORPRESE

    MISSIROLI

    MARRONE

     

    NAPOLI – UDINESE domenica 8/11 h.18.00

    CONSIGLIATI

    HIGUAIN

    THEREAU

    SCONSIGLIATI

    HYSAJ

    KARNEZIS

    SORPRESE

    CALLEJON

    BADU

     

    SAMPDORIA – FIORENTINA domenica 8/11 h.20.45

    CONSIGLIATI

    EDER

    ILICIC

    SCONSIGLIATI

    BARRETO

    RONCAGLIA

    SORPRESE

    DE SILVESTRI 

    BABACAR

  • Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma e Bayer Leverkusen danno vita ad un’altra partita folle, stavolta però i giallorossi alla fine riescono a sorridere.

    Una Roma praticamente perfetta nei primi 45 minuti, segna due gol, e ne sbaglia altrettanti. Ad inizio ripresa però, gli uomini di Garcia si fanno rimontare, rischiano di subire il sorpasso ma riescono a reagire e con il rigore trasformato da Pjanic, portano a casa tre punti di fondamentale importanza per la qualificazione agli ottavi di Champions League. 

    Salah e Pjanic | Foto Twitter
    Salah e Pjanic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia decide di schierare la sua Roma con il 4-3-3 che vede il rientro di De Rossi a centrocampo, l’arretramento di Florenzi in difesa sulla fascia ed un tridente offensivo composto da Salah, Dzeko e Gervinho.

    Schmidt lascia in panchina Bellarabi ed opta per un 4-4-2 con Kiessling a far compagnia in attacco al Chicharito Hernandez.

    La gara si mette subito bene, il Bayer parte con aggressività e pressione ma dopo soli due minuti il contropiede giallorosso è devastante e Salah si trova solo davanti a Leno, battendolo con un tiro che il portiere riesce solo a toccare.  A questo punto i tedeschi provano a giocar palla ma la Roma continua a far paura in ripartenza ed al 29° arriva il raddoppio: contropiede veloce dei giallorossi, palla a Dzeko che si lancia e davanti al portiere non sbaglia. Passa solo un minuto e il bosniaco si mangia il possibile 3-0 calciando alto dopo l’ennesima ripartenza. Il Bayer non riesce a rendersi praticamente quasi mai pericoloso ed è ancora Salah ad avere la palla buona ma sul più bello non trova ne Dzeko ne Gervinho soli in area. La frazione si chiude con un’altra chance sprecata da Salah.

    Si riparte con Bellarabi al posto di Kiessling e il Bayer trova subito il gol, Kampl s’inventa la giocata, palla bassa dietro per l’accorrente Mehmedi che batte Szczesny. Le Aspirine prendo coraggio, i padroni di casa sembrano impauriti e al 51° Hernandez evita il fuorigioco e batte il portiere polacco per il gol che vale il 2-2. La Roma è completamente sotto shock ma per fortuna dei giallorossi, Bellarabi prima spreca un contropiede facilissimo, anche per l’opposizione di Manolas, poi Hernandez scivola al momento del tiro. Passano i minuti e gli uomini di Garcia provano a crescere cercando di chiudere nella propria metà campo gli ospiti. Il Bayer perde il neontrato Bellarabi e poco dopo stessa sorte tocca anche alla Roma con Maicon, anche lui subentrato nella ripresa. Al 79° colpa di scena, dopo una mischia in area Salah viene steso ad un passo dalla linea, è rigore e rosso per Toprak. Pjanic dal dischetto trasforma. Gli ultimi minuti sono d’intensa sofferenza, i tedeschi provano a spingere, la Roma tiene e dopo 4 minuti di recupero il popolo dell’Olimpico può esultare.

     

    ROMA – BAYER LEVERKUSEN 3-2 (2° Salah (R), 29° Dzeko (R), 46°Mehmedi (B), 51° Hernandez (B), 80° rig.Pjanic (R))

    Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi (56°Maicon (77°Torosidis)), Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Salah, Dzeko, Gervinho (68°Iturbe).

    Allenatore: Garcia.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Mehmedi (88°Brandt), Toprak, Kampl, Calhanoglou; Kiessling (46°Bellarabi (73° Kramer)), Hernandez.

    Allenatore: Schmidt.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Papadopoulos (B), Torosidis (R), Szczesny (R)

    Espulso: Toprak (B)

  • Salah alla Roma, ma la firma slitta

    Salah alla Roma, ma la firma slitta

    Mohamed Salah sarà presto un giocatore della Roma in maniera ufficiale, per ora è atteso a Fiumicino e dall’entourage giallorosso per effettuare le visite mediche poi avverrà tutto il resto dell’iter per il tesseramento e così si chiude una delle prime telenovele estive che riguardavano in primis il giocatore, la Fiorentina e il Chelsea, poi ne è stato coinvolto l’Inter e alla fine ne ha guadagnato Sabatini e la lupa.

    La trama è stata complicata e fatta di tante, forse troppe, parole. Ma alla fine arriva a una conclusione, non inaspettata ma certamente che ha dato i toni del giallo dalle sue prime battute. Il distacco del giocatore dalla Fiorentina, con la quale aveva un accordo e sul quale la viola intende far valere ancora oggi le proprie ragioni aveva messo in imbarazzo il Chelsea, ma non l’agente del calciatore, il quale da subito aveva detto no al club toscano ma che vedeva sicuro il futuro di Salah in Italia e in Serie A. Poi i tentativi nerazzurri, fastidiosi ma mai insistiti, per prendere il calciatore e toglierlo dall’impasse che si era creato ed infine la Roma che con una manovra decisa strappa l’accordo con Chelsea e giocatore.

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    Per la Fiorentina, ovviamente la questione non finirà così perché comunque sostiene di avere i documenti che provano l’accordo trovato a gennaio con Mohamed Salah che non sono stati rispettati dallo stesso giocatore e che comunque il Chelsea non abbia rispettato tali accordi concludendo trattative con altri club stralciando di fatto quanto pattuito nel trasferimento con diritto di riscatto. Per tutto questo la Fiorentina non è felicissima ed inoltre è rimasta piuttosto ferma sul mercato in attesa di capire anche quali buchi sono da coprire. E poi ci sono le vecchie parole del procuratore di Salah che era sicuro sul futuro in Serie A del suo assistito ma non con la casacca viola, questo fa presupporre un accordo sottobanco e poco corretto di un altro club della massima serie nostrana.

    In ogni caso Salah arriverà oggi a Roma con il suo entourage per prendere conoscenza della sua nuova realtà ma come detto non potrà firmare per i giallorossi proprio per aspettare il risolversi del contenzioso tra Fiorentina e Chelsea. Tuttavia il club capitolino è fiducioso di ottenere un transfer provvisorio da parte dell’UEFA in tempi brevi.

  • Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Fiorentina tutto facile, Napoli vittoria con fatica

    Nei due posticipi che hanno chiuso la 36° giornata di Serie A abbiamo assistito a due gare diverse che hanno però visto entrambe il successo delle favorite.

    Nella prima gara la Fiorentina non ha avuto praticamente mai problemi contro il Parma ed ha rifilato ai ducali un netto 3-0 che ha permesso alla viola di riprendersi il 5° posto, andando a sorpassare il Genoa. 

    Il Napoli invece ha sofferto contro il Cesena. I bianconeri, guidati da un grande Defrel, hanno trovato il vantaggio, hanno subito il rabbioso uno-due di Mertens e Gabbiadini che ha ribaltato il risultato in un minuto. Defrel però a fine primo tempo ha ritrovato la parità che ha gelato il San Paolo. Il Napoli però aveva l’obbligo di vincere e nella ripresa Mertens ha trovato il gol da 3 punti per i partenopei che tiene il Napoli ancora in piena corsa per la Champions League.

    Partiamo dalla gara delle 19 del Franchi.

    Montella sceglie un 4-3-3 che però vede in campo Gilardino e non Mario Gomez che va in panchina con Diamanti e Joaquin.

    Anche Donadoni sceglie il 4-3-3 con Varela-Palladino-Ghezzal a formare il tridente d’attacco.

    La partenza è sintomatica dello stato d’animo delle due squadre, con il Parma più sereno contro una Fiorentina decisamente più contratta, la prima chance arriva al 5° con Palladino che da due passi non centra la porta di Neto. Al 13° però i viola passano in vantaggio, punizione calciata in area, Lucarelli allontana male, si avventa Gonzalo Rodriguez che di testa porta avanti i suoi. La gara si apre per i padroni di casa, ci provano Pizarro, alto, e Salah fuori non di molto dopo una buona azione personale. Il Parma in sostanza non si vede più in avanti e dietro Mirante sfoggia una gran parata su Pasqual per evitare il 2-0. Al 29° gli ospiti si risvegliano e dopo una bella giocata, Palladino arriva al tiro ma salva Neto con il riflesso. Al 30° la Fiorentina raddoppia, corner di Mati Fernandez, stacco di Gilardino sul primo palo, colpo di testa e palla in gol. La viola tiene palla con tranquillità sfiora più volte il terzo gol ed il primo tempo si chiude sul 2-0.

    L'esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori della Fiorentina | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi e con un Parma che prova almeno a cercare di riaprire la sfida. La Fiorentina però non concede niente e al 56° trova il tris con Salah che con il controllo, su assist di Pasqual, fa fuori il difensore e poi calcia battendo Mirante. Il Parma viaggia sull’orgoglio ma Neto dice no anche a Ghezzal da due passi. Nei restanti minuti la Fiorentina sfiora più volte il poker mentre i ducali vanno vicini al gol della bandiera ma il risultato non cambia, vince la Fiorentina 3-0.

     

    FIORENTINA – PARMA 3-0 (13° Rodriguez 30° Gilardino, 56° Salah)

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez (86° Bagadur), Savic, Pasqual; Aquilani, Pizarro (80° Badelj), Mati Fernandez; Ilicic, Gilardino, Salah (78° Diamanti).

    Allenatore: Montella.

    Parma (4-3-3): Mirante; Feddal, Mendes, Lucarelli, Gobbi; Nocerino (82° Broh), Jorquera, Mauri; Varela, Palladino (77° Coda), Ghezzal (68° Haraslin).

    Allenatore: Donadoni.

    Arbitro: Tommasi.

    Ammoniti: Mendes (P), Diamanti (F)

     

    Terminata la sfida di Firenze, è partita la gara del San Paolo, veniamo al racconto del match.

    Benitez stupisce, nel suo 4-2-3-1 Higuain è fuori per qualche acciacco fisico ma al posto del Pipita non gioca Zapata ma bensì Gabbiadini.

    Di Carlo risponde con un 4-3-2-1 con un attacco fatto di rapidità, Defrel, e tecnica, Brienza e Carbonero.

    L’inizio è certamente favorevole ai padroni di casa che provano a chiudere indietro i bianconeri, Agliardi però non corre pericoli. Il Napoli però cala i ritmi e il Cesena pian piano prova a prender campo e al 13° Carbonero s’infila tra i centrali ma schiaccia debolmente di testa, blocca Andujar. Ma è un’avvisaglia perchè dopo soli due minuti Defrel, per niente contrastato e con un bel tiro da fuori, infila l’angolo dove non può arrivare il portiere dei partenopei. Il gol subito sveglia il Napoli che nel giro di due minuti, prima pareggia con Mertens che sfrutta un liscio di Volta e poi, sempre con una buona giocata del belga, trova il vantaggio con Gabbiadini che insacca da due passi. La gara si mantiene vivace con il Napoli a gestirla ma con il Cesena che in ripartenza sa pungere. Quando il primo tempo sembra scivolare sul 2-1, i bianconeri, nel primo minuto di recupero, trovano il gol del pareggio con Defrel bravo a girare in gol un bel cross dalla destra di Volta.

    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter
    Dries Mertens e Manolo Gabbiadini | Foto Twitter

    La ripresa riparte senza cambi con il Napoli che nei primi minuti tiene il possesso palla cercando di chiudere dietro il Cesena. E’ un possesso di palla però che porta a poco, se non ad un pericoloso, tiro cross di Mertens al 55°. Passano due minuti ed il Napoli passa, azione personale di Mertens, palla verso Hamsik che la restituisce al belga che trova il diagonale del 3-2. Il nuovo svantaggio non spegne il Cesena anzi al 62° Brienza in rovesciata costringe Andujar al corner. Al 70° Hamsik fallisce il colpo del 4-2, mancando la palla all’altezza del dischetto. La gara si mantiene comunque in bilico sino alla fine proprio perchè il Napoli non riesce a chiuderla. I romagnoli però paiono non averne più e dopo 3 minuti di recupero Irrati fischia la fine, il Napoli festeggia 3 punti pesantissimi ma altrettanto sudati.

     

    NAPOLI – CESENA 3-2 (15°, 45°+1 Defrel (C), 19°, 57° Mertens (N), 20° Gabbiadini (N))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; David Lopez, Jorginho; Callejon, Hamsik (83° Insigne), Mertens (89° Gargano); Gabbiadini (66° Higuain).

    Allenatore: Benitez (in panchina Pecchia per la squalifica dello spagnolo)

    Cesena (4-3-2-1): Agliardi; Volta, Capelli (73° Rodriguez), Krajnc, Renzetti; Tabanelli (56° Lucchini), De Feudis (83° Cazzola), Cascione; Carbonero, Brienza; Defrel.

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Irrati.

    Ammoniti: Volta (C), Ghoulam (N), Koulibaly (N)

  • Diamanti e Salah portano la Fiorentina al 4° posto

    Diamanti e Salah portano la Fiorentina al 4° posto

    Un uno-due tremendo tra il 61° e il 64°, firmato da Diamanti e dal solito super Salah, stende la Sampdoria e permette alla Fiorentina di volare al 4° posto e mantenersi in piena corsa europea.

    In una serata di pioggia battente e di campo pesante e a tratti allagato, la Fiorentina ha giocato bene il primo tempo e paradossalmente ha trovato il primo gol in un momento non certo brillantissimo del secondo. Sbloccata la gara poi la viola ha giocato in scioltezza raddoppiando e gestendo i tentativi di rientro di una Sampdoria che tra il primo ed il secondo tempo ha avuto qualche chance che però non è riuscita a concretizzare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Montella sceglie il 4-3-2-1 con la coppia Salah-Diamanti a supportare Mario Gomez. 

    Mihajlovic invece sorprende scegliendo Muriel, anzichè Bergessio, insieme ad Eto’o e Eder nel trio offensivo.

    Si parte su un campo pesantissimo e con diverse pozzanghere nel mezzo e con un’immediata chance per la Samp con Eto’o che da dentro l’area calcia a giro ma sulla sua traiettoria c’è Rodriguez che devia in corner. La partita si mantiene vivace con entrambe le squadre che non disdegno di provare a far gioco. Al 18° una serie di rimpalli fa giungere la palla a Diamanti che però con Viviano in uscita calcia sul fondo. Passano 4 minuti e Gonzalo Rodriguez prova la conclusione morbida che si schianta sul palo. La Fiorentina fa la partita e al 34° è decisivo Viviano a sbrogliare una situazione complicata per i blucerchiati. I restanti minuti si mantengono vivaci con il primo tempo che si chiude sullo 0-0

    Mohamed Salah | Foto Twitter
    Mohamed Salah | Foto Twitter

    Il secondo tempo riparte senza cambi ma con la gara piacevole fatta di azioni e ripartenze con i viola che si fanno preferire per il gioco ma con la Samp pericolosa quando sfrutta il contropiede. Al 61° Diamanti va al tiro con il destro, non il suo piede, la palla attraversa l’area, nessuno la tocca e s’infila in gol. Passano 3 minuti e Salah con una bell’azione personale trova il raddoppio. La Sampdoria prova a reagire ma la Fiorentina ha il match point con Aquilani che però non riesce a superare Viviano. La forza di volontà dei blucerchiati non basta a riaprire la gara, vince la Fiorentina 2-0 con i viola che volano al 4° posto.

     

    FIORENTINA – SAMPDORIA 2-0 (61° Diamanti, 64° Salah)

    Fiorentina (4-3-2-1): Neto; Richards, G. Rodriguez, Basanta, Alonso; Aquilani (83° Vargas), Badelj, B. Valero; Diamanti (76° Mati Fernandez), Salah (89° Lazzari); Gomez.

    Allenatore: Montella.

    Sampdoria (4-3-3): Viviano; De Silvestri (73° Wszolek), Silvestre, Romagnoli (83° Munoz), Regini; Soriano (67° Bergessio), Palombo, Obiang; Eto’o, Muriel, Eder.

    Allenatore: Mihajlovic.

    Arbitro: Banti.

    Ammoniti: Rodriguez (F), Diamanti (F), Regini (S)

     

    Nelle gare delle 15, importantissimo successo della Lazio, che mantiene il 3° posto a -1 dalla Roma, a Cagliari, i biancocelesti di Pioli passati in vantaggio con Klose, a cui ha risposto Sau, hanno sfruttato l’ottimo ingresso di Keita che si è procurato due rigori, uno trasformato ed uno no da Biglia. Nel finale Parolo su calcio di punizione ha fissato il risultato sul definitivo 1-3.

    Vince il Milan, che grazie ad una gran giocata di Menez, espugna per 2-1 il campo del Palermo, di Cerci nel primo tempo e Dybala dal dischetto nella ripresa il momentaneo 1-1.

    L’Inter viene fermata anche dal Parma. A San Siro le reti arrivano nel primo tempo, nerazzurri avanti con il tiro di Guarin, deviato da Feddal, pareggio del Parma con Lila sul finire di frazione.

    Anche a Genova finisce 1-1 con il Genoa che non riesce a gestire il vantaggio siglato da De Maio e si fa riagguantare dall’Udinese con il gol di Thereau. 

    Al Sassuolo basta un rigore trasformato da Berardi per imporsi sul Chievo. 

    Il Torino espugna Bergamo con un uno-due in pochi minuti nel primo tempo firmato da Quagliarella e Glik. Tanto bello quanto inutile il gol del 1-2 dell’Atalanta siglato da Pinilla. 

    Al Verona non basta un super Toni, doppietta per lui, ed un vantaggio di 3 reti, Juanito Gomez l’altro marcatore. Il Cesena infatti non muore mai ed in 9 minuti sistema la situazione con i gol di Carbonero, Brienza e Succi. 3-3 il finale.

    RISULTATI

    ROMA – NAPOLI 1-0 (giocata alle 12.30)

    ATALANTA -TORINO 1-2

    CAGLIARI – LAZIO 1-3

    GENOA – UDINESE 1-1 

    INTER – PARMA 1-1

    PALERMO – MILAN 1-2

    SASSUOLO – CHIEVO 1-0

    VERONA – CESENA 3-3

    FIORENTINA – SAMPDORIA 2-0

    JUVENTUS- EMPOLI posticipo delle 21

     

    CLASSIFICA DOPO 29 GIORNATE

    Juventus* 67, Roma 56, Lazio 55, Fiorentina 49, Sampdoria 48, Napoli 47, Torino 42, Milan 41, Genoa* e Inter 38, Palermo e Sassuolo 35, Udinese* 34, Empoli* e Verona 33, Chievo 32, Atalanta 26, Cesena 22, Cagliari 21, Parma** 10

    * una partita in meno, ** due partite in meno