Tag: Modibo Diakitè

  • Lazio, dopo Diakitè scoppia il caso Cavanda. E Zarate si diverte…

    Lazio, dopo Diakitè scoppia il caso Cavanda. E Zarate si diverte…

    Siamo alle solite, Lotito e i rinnovi contrattuali non vanno proprio d’accordo. Dopo Diakitè, anche Cavanda rischia di finire fuori rosa, andando a far compagnia a quel Mauro Zarate, ormai separato in casa a Formello da qualche mese. Per i due difensori è tutta questione di un rinnovo contrattuale che non vuole arrivare. La causa? Secondo il presidente laziale è Ulisse Savini, procuratore dei due giocatori della Lazio. Si sa, il mestiere dell’agente è quello di far tanti soldi, per lui e per i propri assistiti. E quale momento migliore per guadagnare se non durante le trattative sul contratto in scadenza? Ed ecco che prima Diakitè (contratto in scadenza a giugno 2013) e poi Cavanda (scadenza a giugno 2014) puntano i piedi e rifiutano qualsiasi offerta del club biancoceleste. La colpa, manco a dirlo è di Savini, reo di aver spinto prima il francese e poi il belga allo scontro totale con la dirigenza capitolina.

    Volete sapere la reazione di Lotito e Tare? Giocatori fuori rosa! Pensate sia finita qui? Non pensateci nemmeno, perché tra i giocatori fuori rosa, spunta il nome di Mauro Zarate che, vista la situazione non le ha mandate a dire alla società biancoceleste e saputo dell’imminente arrivo di Cavanda (Diakitè si allena da parte già da qualche tempo) tra di loro, l’ha accolto con un significato “Benvenuto Cavanda tra i fuori rosa! Ti accoglieremo calorosamente. Eheh” scritto a chiare lettere sul social network Twitter.

    Il caso Cavanda, apre allo scontro tra Lotito e il procuratore Savini © Marco Luzzani/Getty Images
    Il caso Cavanda, apre allo scontro tra Lotito e il procuratore Savini © Marco Luzzani/Getty Images

    Caso Cavanda – Dopo Diakitè, finito fuori rosa dopo aver rifiutato un rinnovo da 850 mila euro annuali (contro i 250 mila euro che percepisce al momento), è arrivato il turno di Cavanda che rifiutando la proposta biancoceleste ha visto il suo nome spostarsi tra gli indesiderati. Nonostante le smentite, la non convocazione del belga per il match contro il Napoli è arrivata subito dopo l’incontro tra Savini (agente del terzino da circa un mese) e la dirigenza laziale, concluso con una fumata nerissima. Il rischio di ritrovarsi davanti ad un caso simile a quello di Diakitè è molto alto, così come testimoniato dalla Lazio, pronta a trattenere il giocatore fino al termine del contratto (estate 2014) senza farlo allenare con i compagni.

    La distanza – Tra la richiesta dell’agente e la proposta laziale ballano circa 20o mila euro. Attualmente l’offerta biancoceleste si fermerebbe a 180 mila euro annuali mentre Savini chiede minimo il doppio per poter mettere tutto nero su bianco.

    E Zarate? – Il futuro dell’ex idolo della curva laziale è sempre più lontano da Roma. L’entourage del giocatore starebbe pressando la dirigenza biancoceleste affinché accetti l’offerta della Dinamo Kiev, permettendogli così di lasciare Formello e una squadra che non sente più sua. La proposta del club ucraino si aggira sempre intorno agli 8 milioni di euro e darebbe un po di respiro alle casse della Lazio, sia per con i soldi ricavati dalla cessione, sia per la rinuncia all’alto ingaggio dell’attaccante argentino. Il mercato in Ucraina terminerà a fine mese, quindi ci sono ancora due settimane di tempo per trovare un accordo che possa mettere d’accordo tutte le parti.

  • Caso Diakite, Lotito minaccia l’Inter

    Caso Diakite, Lotito minaccia l’Inter

    C’è un caso Diakite che scuote l’ambiente laziale. Il difensore centrale, cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, avrebbe rifiutato qualsiasi trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno, in modo tale da poter lasciare la Lazio a parametro zero a fine stagione. Le continue pressioni di Lotito e di tutto lo staff del club non sono servite a convincere il francese (che vive questo campionato con la maglia degli aquilotti quasi da separato in casa, non avendo giocato neanche un minuto) a porre la firma sul rinnovo contrattuale. Il presidente laziale, Claudio Lotito, da qualche mese minaccia di seguire le vie legali se dovesse ritrovarsi in mano un documento che attesti l’accordo tra il giocatore ed un’altra società. La battaglia tra Diakite e la Lazio è iniziata ed è destinata a continuare fino a febbraio, mese utile per poter formalizzare l’acquisto dei parametri zero.

    IL RINNOVO– La firma sull’allungamento del contratto non arriva e in casa Lazio rischia di crearsi l’ennesimo caso di svincolato di lusso. Lotito evidentemente non ha imparato la lezione e dopo Stankovic e Pandev negli anni precedenti, Diakite potrebbe ripercorrere la stessa strada. Anche la squadra interessata al cartellino del giocatore non cambia, visto che sul giocatore pare esserci l’Inter. Il difensore classe ’87 non avrebbe interesse a sedersi sul tavolo delle trattative con Lotito, pronto a svincolarsi per accasarsi in una big e guadagnare cifre decisamente maggiori rispetto a quelle prospettate nella società biancoceleste.

    Modibo Diakite
    Diakite, sempre più vicino all’Inter © Paolo Bruno/Getty Images

    L’INTER – E dopo Stankovic e Pandev, il club di Moratti è pronto a compiere un altro “scippo” alla Lazio. Le voci insistenti che vedono Diakite vicino ai nerazzurri sono veritiere e non è escluso che si possa trovare un accordo tra le due società per il trasferimento a Milano del giocatore già nel mercato invernale. Lotito permettendo…

    LOTITO – Il presidente laziale, sempre attento al rispetto delle regole, minaccia azioni legali se dovesse ricevere delle prove sulla firma del contratto di Diakite con l’Inter. Per le norme federali infatti, il francese potrebbe firmare un pre-contratto con un’altra società a partire dal primo febbraio, che coincide anche con la fine del mercato di riparazione.

    LE CIFRE – La richiesta del giocatore supera il milione di euro l’anno per poter mettere nero su bianco. Lotito non sarebbe disposto a offrire più di 750 mila euro annuali più bonus. La proposta dell’Inter invece raggiungerebbe il milione e duecento mila euro annui.

    Attenzione quindi, perché da più parti si dice che il giocatore avrebbe già posto una firma sul contratto che lo legherebbe all’Inter. Se ciò dovesse ritrovarsi nelle mani di Lotito, i rischi per Diakite e per l’Inter partono da una semplice multa, fino alla squalifica del giocatore.

  • Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio 2-1, biancocelesti deludenti. Decide Mascara

    Novara Lazio finisce 2-1 con i padroni di casa che tengono ancora viva una salvezza appesa ad un filo mentre la Lazio sciupa il vantaggio per il raggiungimento del terzo posto, valido per i preliminari di Champions League. decide una punizione magistrale di  Giuseppe Mascara a dieci minuti dalla fine.

    Il ballottaggio alla vigilia in attacco nel Novara, fra Mascara e Morimoto, viene vinto dal giocatore nipponico mentre mister Edy Reja decide all’ultimo minuto di non lasciare Tommaso Rocchi solo in attacco, affiancando al capitano biancoceleste un Libor Kozak, voglioso di ben figurare finalmente dal primo minuto.

    I primi minuti del match sono all’insegna dell’equilibro, si lotta molto a centrocampo con i giocatori delle due squadre molto attenti a non lasciare occasioni da gol. Dopo 35’ di calcio non sicuramente spumeggianti, ecco l’episodio che apre la partita: Mazzarani scappa a destra, mette in area, Diakité cerca di ribattere, ma colpisce male il pallone e beffa Marchetti per l’1-0. La Lazio non si scompone e nemmeno un minuto dopo, riagguanta il risultato grazie a Candreva che ribatte di testa in gol un tiro di Mauri ribattuto in un primo tempo da Fontana. Il pareggio ravviva i biancocelesti che nel finire della prima frazione di gioco sfiorano il vantaggio in due occasioni: nella prima incredibile pasticcio di Kozak solo in area servito da Rocchi, nella seconda Cana solo a due passi dalla porta colpisce di testa fuori dallo specchio. Tutto in un minuto nel primo tempo con la Lazioche spreca nel finale.

    Giuseppe Mascara ©Marco Luzzani/Getty Images

    Il pareggio non serve molto ai padroni di casa che scendono in campo nella ripresa vogliosi di portare a casa il bottino pieno. Entra Mascara per un evanescente Morimoto ed il cambio effettuato da Attilio Tesser si rivelerà, di lì a poco, assolutamente decisivo. I tanti infortuni si fanno sentire fra gli ospiti che scendono drasticamente dal punto di vista fisico consentendo al Novara di sistemarsi con continuità nella meta campo laziale. Diakitè e Dias riescono comunque a fermare bene le offensive di Caracciolo e compagni e non può non essere un calcio piazzato a decidere il match. Pennellata sontuosa di Mascara a 10’ dalla fine del match con Marchetti costretto a guardare impotente il pallone insaccarsi alle sue spalle e dedica speciale di Mascara al suo Napoli, che viene di fatto rimesso in corsa per la lotta Champions.

    Vittoria per il Novara di carattere che forse non eviterà la retrocessione ma che sicuramente consentirà ai piemontesi di chiudere con assoluta dignità un Campionato giocato tutto sommato, su buoni livelli. Molta sfortuna in casa Lazio che viene beffata nel finale come domenica scorsa contro il Lecce e nel prossimo turno,  spareggio Champions contro l’Udinese con una rosa quasi decimata.

    Tabellino e Pagelle Novara Lazio 2-1

    NOVARA (4-3-1-2): Fontana 6; Morganella 6, Lisuzzo 6,5, Paci 6,5, Garcia 6; Porcari 6, Rigoni 6,5, Pesce 6; Mazzarani 5,5 (dal 31′ s.t. Radovanovic 6); Morimoto 5 (dal 12′ s.t. Mascara 7), Caracciolo 5,5 (dal 38′ s.t. Centurioni s.v.). (Coser, Gemiti, Jensen, Rubino). All. Tesser.

    LAZIO (4-4-2): Marchetti 6; Scaloni 5,5, Diakité 5, Dias 6, Garrido 5,5; Mauri 6, Ledesma 6, Cana 5,5 (dal 32′ s.t. Matuzalem 5,5), Candreva 6,5 (dal 38′ s.t. Rozzi s.v.); Kozak 5,5, Rocchi 6 (dal 17′ s.t. Alfaro 5,5). (Bizzarri, Biava, Konko, Zauri). All. Reja.