Tag: Mo Farah

  • Bolt imprendibile, Giamaica oro e record del Mondo. Bis Farah

    Bolt imprendibile, Giamaica oro e record del Mondo. Bis Farah

    Ancora una volta Usain Bolt e la sua Giamaica riscrivono la storia della velocità mondiale vincendo l’oro olimpico della staffetta 4×100 e conquistando anche il nuovo primato del Mondo abbattendo il muro dei 37” con un sensazionale 36”84.

    Perfetti i giamaicani che aprono la frazione con Nesta Carter, poi Michael Frater che consegna il testimone a Yohan Blake in curva e poi il finale con i botti di Usain Bolt che recupera in maniera stratosferica sugli Stati Uniti con Trinidad & Tobago medaglia di bronzo per la squalifica del Canada.

    Con Usain Bolt e David Rudisha, il terzo atleta simbolo di Londra 2012 è sicuramente Mohamed Farah che piazza il sensazionale bis olimpico vincendo da re i 5.000m dopo aver vinto anche i 10.000. ancora una volta gara pessima sia dei keniani che degli etiopi che commettono l’errore di non rendere la gara dura portando in carrozza Farah nell’ultimo giro dove il britannico ha decisamente una marcia in più rispetto al resto del Mondo. Il podio viene completato con l’argento all’etiope Dejen Gebremeskel (13’41″98) e bronzo al keniano Thomas Longosiwa(13’42″36).

    Il quartetto giamaicano, oro e record del Mondo ©Alexander Hassenstein/Getty Images

    La finale dell’alto donne vede la russa Anna Chicherova medaglia d’oro con 2.05, davanti all’americana Brigetta Barrett (2.03) e alla connazionale Svetlana Shkolina (2.03). grandi misure con la sensazione che, se anche ci fosse stata Antonietta Di Martino, non ci sarebbe stato nulla da fare per il podio. Russia padrona anche della gara degli 800m donne con Mariya Savinova che precede la sudafricana Caster Semenya ed il bronzo ancora Russia con Ekaterina Poistogova. Oro statunitense nella 4X400 donne (DeeDee Trotter, Allyson Felix, Francena McCorory e Sanya Richards-Ross) vincono la finale in 3’16″88, primato stagionale. Argento per la Russia (3’20″23), bronzo alla Giamaica (3’20″95). Per Allison Felixè la terza medaglia d’oro dopo i 200m e la 4×100 di ieri sera.

    In mattinata e nel pomeriggio si sono svolte anche le gare della 50km di marcia maschile e della 20km femminile che hanno visto il dominio della Russia con i titoli conquistati rispettivamente da Sergey Kirdyapkin e Elena Lashmanova che con i suoi 20 anni e 124 giorni, è la più giovane vincitrice di sempre nella marcia olimpica 20 chilometri. L’Italia chiude l’avventura olimpica con il 17° posto di Marco De Luca nella 50km ed i buoni piazzamenti di Elisa Rigaudo, settima e Eleonora Giorgia 14esima con la Rigaudo che, dopo la maternità, stabilisce anche il nuovo primato italiano con 1’27″36.

  • Fantastico Farah, Fraser regina dei 100m. Usain Bolt regale

    Fantastico Farah, Fraser regina dei 100m. Usain Bolt regale

    Seconda giornata all’Olimpic Stadium di Londra con la Gran Bretagna in festa grazie ai tre ori conquistati da Greg Rutherford nel lungo, Jessica Hennis nell’heptatlon e soprattutto Mo Farah che diventa il re assoluto dei 10.000m.

    Dopo l’oro di Pechino, la giamaicana Sheri-Ann Fraser Pryce, concede il bis vincendo la gara dei 100m con il tempo di 10.75 bruciando, grazie alla sua solita grandissima partenza, l’americana Carmelita Jeter e la connazionale Veronica Campell Brown.

    Bellissima finale dei 10.000m con Mo Farah che manda in delirio i tifosi britannici completando l’opera dopo i mondiali di Daegu e sancendo la fine di un grande della specialità come Kenenisa Bekele che non riesce a conquistare nemmeno un posto sul podio dove sale suo fratello Tarike Bekele con la medaglia di bronzo e la sorpresa della gara, l’americano Rupp, d’argento. In gara anche l’azzurro Daniele Meucci che, dopo un inizio promettente, ha pagato duramente i cambi di ritmo davanti al gruppo finendo doppiato all’ultimo giro.

    La finale della Marcia 20km ha visto un podio fatto di atleti tutti allenati nel centro di Saluzzo dalla leggenda della marcia italiano Damilano, ma purtroppo non sono Italiani con l’oro a Ding Chen (Cina) in 1’18″46 record olimpico; argento Erick Barondo (Guatemala) a 11″; bronzo a Zhen Wang (Cina) a 39″. Prestazione anonima e da dimenticare per Giorgio Rubino che ha chiuso con oltre 6’ di ritardo in 42esima posizione. Grande paura nel finale di gara per il campione uscente, il russo Valeriy Borchin crollato a terra a meno di un km dal traguardo per un collasso fisico che fortunatamente non ha procurato seri danni fisici al russo. Non c’e’ Blanka Vlasic a Londra ma la Croazia riesce comunque ad esultare con Sandra Perkovic che conquista l’oro nel disco a scapito della russa Darya Pishchalnykova, bronzo alla cinese Li Yanfeng.

    Mo Farah, re dei 10.000m ©Stu Forster/Getty Images

    La britannica Jessica Ennis vince l’oro nell’heptatlon da assoluta dominatrice per la gioia di tutto lo stadio olimpico londinese ed in una gara di salto in lungo mediocre per il panorama olimpico, a spuntarla è ancora un britannico, Greg Rutherford che con 8.31m supera l’australiano Mitchell Watt  e l’americano Claye.

    In casa Italia il giovanissimo Bencosme ha corso bene la sua semifinale dei  400hs perdendo però la ritmica nel settimo ostacolo e chiudendo al sesto posto la sua gara e rimandando la definitiva esplosione olimpica a Rio nel 2016. Buona anche la prova di Libania Grenot nei 400m che chiude la sua batteria in terza posizione che purtroppo non basta per la finale risultando la prima delle escluse.

    In mattinata ci sono state le batterie dei 100 uomini con tutti i favoriti a superare agevolmente il turno con un Usain Bolt che ha destato un ottima impressione e con Powell che ha rischiato la squalifica per partenza falsa.

  • Diamond League, a Londra imbattibile Rudisha. Sorpresa James nei 400

    Diamond League, a Londra imbattibile Rudisha. Sorpresa James nei 400

    Una delle tappe più affascinanti della Diamond League è sicuramente quella andata in scena al Crystal Palace di Londra con i big dell’atletica mondiali a scaldare i motori in vista dei mondiali di fine Agosto a Daegu, in Corea. Ancora assenti i grandi della velocità mondiale, a brillare sono stati il keniano Rudisha che regala un 800 di altissimo livello vinto sul sudanese Kaki, forse l’unico che può contrastarlo per la medaglia d’oro a Daegu. Rudisha, primo in 1’42”91, seconda miglior prestazione dell’anno dopo il suo 1’42”61, una dimostrazione di forza notevole per il keniano. Il 19enne James, della piccola isola caraibica di Grenada, stupisce tutti regalando un 400m da favola. Il campione del mondo junior vince con un fantastico 44”61 realizzando la miglior prestazione mondiale stagionale. Dietro di lui gente del calibro di Jermaine Gonzales, Christopher Brown e Angelo Taylor.

    Il keniano David Rudisha re degli 800 | ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images
    Unica italiana presente a Londra era Elisa Cusma che però è letteralmente scoppiata nel secondo giro dei suoi 800m. La Cusma è passata al primo giro in 59”, ma si è fermata poco dopo i 500 metri, cotta, con le batterie scariche, mentre davanti la tedesca Jana Hartmann si è imposta in 2’01”97. Nelle altre gare, Olha Saladukha non sbaglia un colpo: con un ottimo 14.80 e cinque salti su sei sopra i 14.60, la campionessa europea ha superato nel triplo la kazaka Rypakova. Bella sfida nel giavellotto fra la ceca Barbara Spotakova e la tedesca Christine Obergfoll: sorpassi e controsorpassi hanno premiato la Obergfoll, che con 66.74 ha portato a casa la quarta vittoria stagionale in Diamond League. Vittorie anche per Il keniano Willy Rutto Komen nei 3000 siepi (8’21”40), per la statunitense Bianca Knight nei 200 (22“69) e la connazionale Jennifer Suhr nell’asta (4.79). Chiusura di meeting trionfale per il britannico di origine somala Mo Farah, che con due cambi di ritmo micidiali nel giro finale ha vinto i 3000 in 7’40”15. Mitchell Watt, che si conferma il numero uno al mondo nel lungo. In questo momento nessuno salta come l’australiano, che con 8.45 ha ottenuto la seconda miglior prestazione dell’anno (e le prime quattro sono tutte sue…). Australia protagonista anche nei 5000 con il successo di Craig Mottram (13’23”97). Splendido 400 hs di Kaliese Spencer: con 52”79 la giamaicana ha ottenuto il miglior crono dell’anno e l’ottavo di tutti i tempi. Negli ostacoli alti si è rivisto un buon Dayron Robles: il cubano, sottotono quest’anno, ha battuto Richardson e Oliver vincendo i 110 in 13”04. Senza i big Bolt e Powell, quest’ultimo fermato per precauzione dopo un problema all’inguine accusato la scorsa settimana a Budapest, il giamaicano Yohan Blake ha fatto suoi i 100 in 9”95, buon tempo se si considera il metro e mezzo di vento contro.