Tag: MLB

  • MLB, regular season terminata. Scattano i playoff

    MLB, regular season terminata. Scattano i playoff

    La regular season MLB va in archivio e lascia spazio agli attesissimi playoff: da quest’anno ci sarà l’introduzione del turno preliminare, la cosiddetta wild card, ovvero lo spareggio tra le ultime 2 arrivate delle 2 leghe, l’American e la National.

    Nella stagione che verrà ricordata per la storica Triple Crown di Miguel Cabrera (avvenimento che in MLB non accadeva dal lontano 1967, ultimo a fregiarsi del riconoscimento fu  Carl Yastrzemski dei Boston Red Sox) con il battitore dei Detroit Tigers capace di primeggiare nelle principali categorie di attacco: media battuta, punti battuti a casa e fuoricampo, saranno 10 le franchigie che si daranno battaglia nella post season per arrivare a vincere le World Series.

    In corsa per l’American League ci saranno i New York Yankees (che si sono assicurati il primo posto), la sorpresa Oakland Athletics che nello sprint finale ha superato i fortissimi Texas Rangers condannandoli allo spareggio wild card contro i Baltimore Orioles ed infine i Detroit Tigers spinti dal super Cabrera.

    Per la National League invece si presentano ai nastri di partenza Washington Nationals (la squadra con il record migliore dell’intera MLB, 98 vinte e 64 perse), Cincinnati Reds (arrivati ad una sola partita di distanza), San Francisco Giants, Atlanta Braves ed infine i campioni in carica dei Saint Louis Cardinals che disputeranno il wild card game proprio contro i Braves essendo arrivati rispettivamente quinti e quarti nella lega di appartenenza.

    Miguel Cabrera (Detroit Tigers), autore di una storica Triple Crown | © Ed Zurga/Getty Images

    Si parte il 5 ottobre proprio con gli spareggi ed i team vincenti andranno ad affrontare la franchigia numero 1 nella “Conference”: il wild card game sarà una partita secca, da dentro o fuori, sul campo della migliore squadra piazzata in regular season tra le 2. Nell’American League i Texas Rangers (finalisti nelle 2 ultime edizioni dei playoff ma usciti sempre sconfitti) riceveranno la visita dei Baltimore Orioles in una sfida che si presenta molto più equilibrata di quanto possa sembrare a prima vista (entrambi team hanno chiuso con lo stesso record di 93 vittorie e 69 sconfitte, ma i Rangers hanno il vantaggio campo per le discriminanti a loro favore). Chi passa sfiderà i New York Yankees.

    Nella National League i campioni dei Cardinals vanno a giocare ad Atlanta sul diamante dei Braves. Chi otterrà il pass per il turno successivo avrà il difficile compito di cercare di estromettere dai palyoff la franchigia con il miglior record MLB ovvero i già citati Washington Nationals.

    Il guanto di sfida è lanciato, ora resta solo da vedere chi riuscirà a portare a casa il titolo di campione.

    QUESTO IL PROGRAMMA COMPLETO DEI PLAYOFF:

    Wild-card games

    (Winner advances)

    Oct. 5

    National League

    Saint Louis at Atlanta, 5:07 p.m.

    American League

    Baltimore at Texas, 8:30 p.m.

    American League Division Series

    Series 1

    (Best of five)

    Oct. 6: Oakland at Detroit, 6 p.m.

    Oct. 7: Oakland at Detroit

    Oct. 9: Detroit at Oakland

    Oct. 10: Detroit at Oakland (if necessary)

    Oct. 11: Detroit at Oakland (if necessary)

    American League Division Series

    Series 2

    (Best of five)

    Oct. 7: New York Yankees at Baltimore/Texas winner

    Oct. 8: New York Yankees at Baltimore/Texas winner

    Oct. 10: Baltimore/Texas winner at New York Yankees

    Oct. 11: Baltimore/Texas winner at New York Yankees (if necessary)

    Oct. 12: Baltimore/Texas winner at New York Yankees (if necessary)

    National League Division Series

    Series 1

    (Best of five)

    (Cincinnati vs. San Francisco)

    Oct. 6: Cincinnati at San Francisco, 9:30 p.m.

    Oct. 7: Cincinnati at San Francisco

    Oct. 9: San Francisco at Cincinnati

    Oct. 10: San Francisco at Cincinnati (if necessary)

    Oct. 11: San Francisco at Cincinnati (if necessary)

    National League Division Series

    Series 2

    (Best of five)

    (Washington vs. Atlanta or St. Louis)

    Oct. 7: Washington at St. Louis/Atlanta winner

    Oct. 8: Washington at St. Louis/Atlanta winner

    Oct. 10: St. Louis/Atlanta winner at Washington

    Oct. 11: St. Louis/Atlanta winner at Washington (if necessary)

    Oct. 12: St. Louis/Atlanta winner at Washington (if necessary)

    American League Championship Series

    (Best of seven)

    Oct. 13: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner

    Oct. 14: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner

    Oct. 16: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner

    Oct. 17: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner

    Oct. 18: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner (if necessary)

    Oct. 20: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner (if necessary)

    Oct. 21: Oakland/Detroit winner vs. New York Yankees/American League wild card winner (if necessary)

    National League Championship Series

    (Best of seven)

    Oct. 14: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner

    Oct. 15: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner

    Oct. 17: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner

    Oct. 18: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner

    Oct. 19: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner (if necessary)

    Oct. 21: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner (if necessary)

    Oct. 22: Cincinnati/San Francisco winner vs. Washington/National League wild card winner (if necessary)

    World Series

    (Best of seven)

    Oct. 24: American League champion at National League champion

    Oct. 25: American League champion at National League champion

    Oct. 27: National League champion at American League champion

    Oct. 28: National League champion at American League champion

    Oct. 29: National League champion at American League champion (if necessary)

    Oct. 31: American League champion at National League champion (if necessary)

    Nov. 1: American League champion at National League champion (if necessary)

  • La National League batte l’American League e vince l’All Star Game MLB

    La National League batte l’American League e vince l’All Star Game MLB

    Nella notte italiana è andato in scena l’83esimo All Star Game della MLB, il massimo campionato di baseball americano. La vittoria è andata alla National League che ha battuto con il punteggio di 8-0 l’American League, in un match dominato dall’inizio sino alla fine. Si tratta del terzo successo consecutivo della National, una vittoria costruita in larga parte nel primo inning con ben 5 punti messi a segno.

    Nello splendido impianto del Kauffman Stadium di Kansas City, inizio pazzesco della National che disintegra Justin Verlander, pitcher dei Detroit Tigers e partente del team American League. Il primo punto lo mette a segno Melky Cabrera dei San Francisco Giants grazie ad una valida di Ryan Braun che gli permette di arrivare a casa base.

    Pablo Sandoval poco più tardi permette alla National di portarsi sul 4-0, una situazione molto difficile per l’American che in chiusura del primo inning subisce anche il punto del 5-0 per via del successivo singolo interno di Dan Uggla.

    I lanciatori della National tengono a bada l’attacco avversario grazie a Matt Cain che concede solo una valida a Derek Jeter.

    Melky Cabrera, M.V.P. dell’83esimo All Star Game MLB | © Jamie Squire/Getty Images

    Quando ritorna in campo l’attacco della National League si assiste all’ennesimo show: sui lanci di Matt Harrison, lanciatore di Texas (nella terza ripresa) con 2 out sul tabellone, Furcal batte un gran triplo a destra e il singolo del neo entrato Matt Holliday vale il provviosorio6 a 0. Poi il fuoricampo da 2 punti di Cabrera mette praticamente la parola fine alla partita, con la National League che si porta sul punteggio di 8 a 0, creando di fatto un gap irrecuperabile per la squadra avversaria.

    Le riprese scorrono via senza che l’American League riesca a segnare un solo misero punto, a fine gara il Commissioner Bud Selig nomina Melky Cabrera M.V.P. della partita. Per il giocatore dei San Francisco Giants una gara fantastica da 2 su 3 nel box di battuta con un fuoricampo da 2 punti e lo swing che ha dato la sicurezza del successo alla sua squadra e, cosa più fondamentale, il fattore campo e quindi l’eventuale gara 7 delle World Series alla squadra finalista della National League di questa stagione 2012 (come da regolamento).

  • MLB, Alex Liddi nella storia. Primo Grande Slam in carriera

    MLB, Alex Liddi nella storia. Primo Grande Slam in carriera

    Alex Liddi, giocatore dei Seattle Mariners in MLB, entra di diritto nella storia del baseball italiano: il sanremese è infatti il primo nostro connazionale ad ottenere un furicampo che porta al Grande Slam (ovvero una battuta fuori campo che porta 4 punti alla sua squadra per via delle basi “piene”). Grazie all’exploit di Liddi i suoi Mariners sono riusciti ad avere la meglio sui fortissimi Texas Rangers, team vicecampione MLB da 2 anni e favoritissimo per la vittoria finale in questa stagione (5-3 il punteggio finale della gara).

    Alex Liddi , schierato come esterno di sinistra, confeziona la giocata decisiva nel quinto inning e spezza in due la partita. Seattle, avanti 1-0, ha Saunders in terza base, Carp in seconda e Ackley in prima. La sua battuta permette ai compagni di raggiungere casa base e così fa lui stesso piazzando punti preziosissimi per il risultato finale. Per lui è il terzo fuoricampo stagionale (in 23 presenze complessive) ma, come già detto in precedenza, il primo a basi piene che ha regalato ben 4 punti.

    Nel complesso Alex Liddi ha chiuso la sua partita contro i Rangers con 2/3 al piatto (ha colpito 2 delle 4 valide di Seattle, che grazie al suo apporto ha vinto 6 delle ultime 7 partite e viaggia ora con un record di 21 vinte e 25 perse), aggiornando a 0.273 la sua media battuta con 3 fuori campo e 9 punti battuti a casa). Davvero ottimi numeri per una semi-matricola (aveva esordito già nella parte finale della scorsa stagione).

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Otto Greule Jr/Getty Images

    La MLB ha dichiarato che Liddi è il primo italiano a realizzare un Grande Slam dai tempi di Reno Bertoia, che ci riuscì nel 1958 con la maglia dei Detroit Tigers. Bertoia (nato a Vito d’Asio, a Pordenone, ma emigrato con la famiglia in Canada all’età di un anno) però aveva iniziato a giocare a baseball negli Stati Uniti, quindi la sua formazione come giocatore non è di origine italiana come quella di Liddi.

    Safeco Field di Seattle in visibilio, a fine gara i compagni di squadra festeggiano Liddi riversandogli addosso schiuma da barba in modo affettuoso. Entusiasta del nostro connazionale il manager-allenatore dei Mariners Eric Wedge:

    Quando si presenta in battuta, può fare danni, lavora sodo come tutti gli altri giocatori, ecco perchè riesce a mantenere una condizione costante anche quando non gioca. E’ ancora giovane, ma ha già imparato molto”.

    Dopo la gara lo stesso Liddi ha commentato al Seattle Times:

    E’ stato un ottimo momento: vedi fare queste azioni ai grandi giocatori e quando sei tu che le riesci a fare, vuol dire che è una buona cosa. Quando diventerò uno di questi grandi giocatori? Non lo so. Cerco di dare sempre il meglio di me in campo e se continuerò a mostrare cosa sono in grado di fare, un giorno forse potrò diventarlo. Questo Grande Slam mi aiuterà parecchio ma devo continuare a lavorare perché sto giocando in una nuova posizione e voglio migliorare

    Dopo i tanti progressi fatti registrare in questa prima parte di stagione Alex Liddi diventa davvero un punto fermo dei Seattle Mariners ed i suoi sacrifici lo ripagheranno in futuro visto che al momento è il primo dei giocatori europei nelle statistiche relative al suo ruolo.

  • MLB, per Alex Liddi primi 2 fuoricampo della stagione

    MLB, per Alex Liddi primi 2 fuoricampo della stagione

    Periodo di forma strepitoso per il nostro Alex Liddi nella Major League, il massimo campionato professionistico di baseball americano. L’Azzurro dei Seattle Mariners ha messo a segno i primi 2 fuori campo della stagione, ottenuti non contro una squadra qualsiasi ma contro i fortissimi Detroit Tigers, una delle maggiori pretendenti al titolo MLB.

    Nella partita disputata il 24 aprile Liddi ha siglato il primo fuoricampo che ha contribuito alla vittoria dei suoi Seattle Mariners per 7-4 sui padroni di casa di Detroit, realizzando anche 2 battute valide da una base nei 5 turni d’attacco.

    Nelle prime 16 partite l’allenatore dei Mariners, Eric Wedge, aveva schierato Liddi solo 3 volte titolare nel suo ruolo naturale di terzabase nella fase di difesa e solo quando in attacco il lanciatore avversario iniziale era mancino. Liddi è tornato titolare domenica nella partita persa i Chicago White Sox al posto del primabase Justin Smoak, apparso leggermente fuori forma. In seguito a questa buona prestazione, l’italiano è stato confermato in prima base anche a Detroit contro un lanciatore destro dei Tigers, che hanno schierato il fortissimo battitore Prince Fielder ingaggiato per ben 9 anni con un super contratto da 214 milioni di dollari. Liddi però nonostante il difficile impegno ha ripagato la fiducia del suo coach e della società che crede molto in lui, giocando una grande gara sia in attacco che in difesa. Ma la cosa più importante è che il suo fuoricampo da un punto è stato decisivo perché i Tigers, dopo l’iniziale 4 a 0 per i Mariners in avvio, si erano riportati a contatto sul 5-4 e sembravano sul punto di poter ribaltare il risultato.

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Gregory Shamus/Getty Images

    Nella gara del 25 aprile lo scatenato Sanremese si è ripetuto risultando determinante nella vittoria per 9-1 di Seattle sempre sul diamante dei Tigers: per lui in queste prime 2 partite della serie contro Detroit ci sono ben 5 battute valide nei suoi 10 turni in attacco. La sua media a battuta al momento è davvero clamorosa, 0.375 per la precisione che lo conferma al primo posto nella sua squadra addirittura davanti allo 0.316 del giapponese Ichiro Suzuky, un fuoriclasse delle battute valide con contratto annuale da 18 milioni di dollari.

    I fans dei Seattle Mariners ormai lo invocano a gran voce ed anche il coach-manager Eric Wedge ha dichiarato che per lui sarà ben propenso a rivedere la formazione di partenza, in modo da averlo già tra i titolari e pronto per ogni occasione. Nella notte andrà in scena il terzo match tra Mariners e Tigers e chissà che Alex non ci stupisca nuovamente così come sta stupendo ed esaltando i tanti tifosi americani di baseball. Ed anche gli opinionisti ed i giornalisti di questo sport si stanno accorgendo delle grandi qualità tecniche e fisiche (di fatti è stato soprannominato Big Boy, ovvero ragazzone, per la sua stazza), e di certo sarà preso molto più in considerazione ripsetto al recente passato.

    Queste finora le grandi statistiche di Alex Liddi: ha giocato in 7 partite, battuto 9 su 24 (375 la media ) con 2 fuoricampo, un doppio, 5 punti battuti a casa. Ha una base rubata e non ha commesso errori in difesa (in 33 opportunità).

  • MLB, Liddi parte titolare e segna il primo punto ma Seattle perde

    MLB, Liddi parte titolare e segna il primo punto ma Seattle perde

    Esordio stagionale da titolare senza fortuna per il nostro Alex Liddi nella MLB, il massimo campionato americano di baseball: il giocatore italiano mette a segno il suo primo punto battuto a casa del torneo ma non basta ai suoi Seattle Mariners per portare a casa la vittoria contro i temibilissimi Texas Rangers sul diamante di Arlington. I 2 volte campioni dell’American League nel corso degli ultimi 2 anni (hanno sempre perso però le World Series) si sono imposti alla fine per 5-3.

    Promosso dal manager Eric Wedge come titolare, l’inizio del match è stato devastante per Liddi che nei primi 2 turni ha raccolto molto poco facendosi eliminare al piatto dal fortisimo lanciatore texano Derek Holland con 4 sinker di seguito in entrambi i suoi turni di battuta.

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Hannah Foslien/Getty Images

    La situazione è decisamente migliorata al sesto inning: con l’interbase Brendan Ryan in terza Liddi ha colpito un singolo a sinistra che è valso il primo punto di Seattle, beffando sempre il diretto avversario Holland che aveva lanciato, dopo una serie di sinker, una slider alla quale Liddi però non ha abboccato. All’ottavo inning Liddi (con Koji Uehara in pedana) è stato eliminato al volo dall’esterno centro, ma la sua volata ha fatto avanzare Chone Figgins (esterno centro dei Mariners) dalla seconda alla terza base. Purtroppo i suoi sforzi non sono serviti e come già detto i Rangers si sono imposti per 5-3.

    Nelle 7 partite iniziali il manager di Seattle Wedge ha messo in campo Liddi come sostituto per un solo turno. E l’italiano l’aveva ripagato con una battuta valida. La seconda valida nella partita in Texas da titolare (su 4 turni in attacco) lo porta al secondo posto nella sua squadra con l’ottima media battuta di 400, coprendo la terza base senza sbavature.

    Staremo a vedere se le prestazioni di Alex convinceranno Eric Wedge a dare fiducia all’italiano già dalla sfida in programma a Seattle contro gli Oakland Athletics.

  • MLB, Alex Liddi: “Un sogno portare i Seattle Mariners alla vittoria”

    MLB, Alex Liddi: “Un sogno portare i Seattle Mariners alla vittoria”

    E’ un sogno che si avvera, la mia vita è cambiata“. Sono queste le prime parole che Alex Liddi, campione italiano di baseball, il primo a giocare nella MLB, la lega professionistica americana di questo sport, ha rilasciato alla FIBS, la Federbaseball italiana, in merito alla sua avventura negli Stati Uniti.

    E’ ufficiale infatti il suo ingresso tra i 25 giocatori dei Seattle Mariners che disputeranno la regular seson con la franchigia dello Stato di Washington. Liddi aveva preso parte (senza mettere piede in campo però) anche all’opening game della settimana scorsa in terra giapponese nel debutto dei Mariners contro gli Oakland Athletics. Per l’esordio però Seattle aveva potuto fornire un elenco di 28 giocatori, riservandosi di tagliarne 3 per la prima partita sul suolo americano. Cosa che è avvenuta ma tra i 3 atleti tagliati non figura il giocatore nativo di Sanremo che quindi avrà la possibilità di mettersi in mostra durante il torneo.

    L’ingresso definitivo in squadra è una bella soddisfazione. Giocare prima base non è un problema (Liddi nasce come terza base): all’inizio non mi sentivo troppo comodo ma ci ho lavorato per tutto lo Spring Training, adesso mi sento a mio agio“.

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Hannah Foslien/Getty Images

    Poi rivela il segreto dei suoi enormi progresssi:

    In Inverno ho lavorato con Marco Mazzieri, che è sempre stato il mio grande coach di battuta, a Tirrenia. Abbiamo cercato di lavorare sui fondamentali, tornare alle cose semplici, tipo cercare di battere a destra. Durante lo Spring Training ho continuato a lavorare per cercare di avere uno swing più corto possibile. Quando ho iniziato ad ottenere risultati, è aumentata ovviamente la fiducia

    Liddi è pronto a dare tutto se stesso per i Mariners:

    Per me l’importante è aiutare la squadra, non importa se da titolare o se partendo dalla panchina. Quello che conta è dare il proprio contributo per la vittoria

    Liddi ha la stima di tutti a Seattle, a partire dal manager Wedge:

    Alex è stato fantastico per tutto il periodo di spring training. Lo abbiamo utilizzato in prima e in terza base. E’ qui perchè pensiamo al contributo che ci puo’ dare come battitore destro e perchè abbiamo notato quanto è cresciuto, quanto meglio stia facendo rispetto allo scorso anno“.

  • MLB, stagione 2012 al via. Alex Liddi punto fermo dei Seattle Mariners

    MLB, stagione 2012 al via. Alex Liddi punto fermo dei Seattle Mariners

    La nuova stagione MLB è ormai alle porte. Ed il via del campionato sarà molto atteso anche in Italia visto che con ogni probabilità scenderà in campo anche un giocatore italiano: stiamo parlando di Alex Liddi, sanremese di nascita, che è entrato a far parte ufficialmente del roster dei Seattle Mariners per l’opening game in programma tra qualche ora a Tokyo, in Giappone, contro gli Oakland Athletics.

    Il 23enne Azzurro finora in MLB ha giocato 15 partite battendo 3 homerun ed è stato uno dei migliori battitori dell’ultimo spring training. Proprio queste sue ottime prestazione potrebbero valergli il posto in pianta stabile nel roster dato che attualmente i Mariners hanno 28 giocatori e quando la squadra ritornerà negli Stati Uniti dovrà adeguare la quantità a quella delle altre squadre della Lega, ovvero 25 elementi.

    Liddi però pare proprio aver conquistato i vertici dirigenziali ed il coaching staff e non dovrebbe far parte, a meno di clamorosi stravolgimenti, dei prossimi 3 atleti “tagliati” dalla franchigia potendo quindi realizzare il suo grande sogno, iniziato circa 200 giorni fa, di restare in pianta stabile in un roster della Major League Baseball.

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Hannah Foslien/Getty Images

    A Seattle tutti sono impazziti per il ragazzo di Sanremo che viene soprannominato “The Italian Stallion”. Eric Wedge, manager dei Mariners, non ha potuto non constatare i grandi progressi di Liddi dato che durante gli “spring training”, ha mostrato una grande versatilità in difesa (alternandosi senza problemi fra terza e prima base) ma soprattutto ha brillato per le sue prestazioni offensive.

    E’ stato infatti il numero 1 dei Mariners per punti segnati (9) e battute valide (15). Ancora più sorprendente la sua media (0.429) che lo colloca come secondo miglior battitore di tutta la Lega nel pre-campionato. Prestazioni davvero eclatanti e sbalorditive che hanno convinto l’allenatore di Seattle a convocare Alex per la trasferta a Tokyo e ad inserirlo nella lista definitiva dei giocatori che cominceranno la stagione. Nel Tokyo Dome, campo su cui si disputerà l’opening game, si vedrà anche un pizzico di tricolore nella terra del Sol Levante.

  • MLB, Magic Johnson acquista i Los Angeles Dodgers

    MLB, Magic Johnson acquista i Los Angeles Dodgers

    Magic Johnson, messo a capo di un gruppo di investitori, è il nuovo proprietario dei Los Angeles Dodgers, squadra che milita nel massimo campionato americano di baseball, la MLB. L’ex gialloviola degli anni 1980 e 1990 (eletto per 3 volte miglior giocatore della lega, 5 titoli conquistati in totale a cui si aggiunge anche la vittoria nell’Olimpiade del 1992 a Barcellona con il “Dream Team“), si è aggiudicato l’asta con un’offerta da ben 2,15 miliardi di dollari.

    Un prezzo record per quanto riguarda il mondo sportivo statunitense, mai la cessione di una franchigia professionistica di qualsiasi sport aveva toccato cifre del genere. La notizia è stata riportata per prima dal Wall Street Journal.
    Il gruppo che ha vinto l’asta è il “Guggenheim Partners“, di cui fa parte proprio Johnson, la vendita all’asta si è resa necessaria per le profonde difficoltà finanziarie in cui versava la squadra.

    L’accordo (che è ancora in attesa dell’approvazione dal tribunale fallimentare federale), è stato raggiunto nella nottata di ieri, 5 ore dopo che la MLB aveva scelto i 3 partecipanti all’asta per la vendita delteam californiano.

    Magic Johnson | © Ronald Martinez/Getty Images

    Secondo le prime indiscrezioni i termini dell’acquisto prevedono che il trasferimento di proprietà avvenga entro il 30 aprile, dopo l’appovazione del tribunale, e che l’ormai ex proprietario della squadra, Frank McCourt, insieme ad alcuni affiliati dei nuovi proprietari, acquisti anche i terreni intorno al Dodger Stadium (per un valore complessivo di 150 milioni di dollari). Mark Walter, amministratore delegato del “Guggenheim Partners” avrà la maggioranza delle quote della franchigia.

    Dopo essere diventato una leggenda del basket giocato ora Johnson si tuffa in questa nuova avventura con l’obiettivo dichiarato di riportare i Dodgers in alto e sulle prime pagine dei giornali. La prima missione per i nuovi proprietari sarà quella di ripianare un debito altissimo che a gennaio si aggirava sui 579 milioni dollari, ma per i Dodgers inizia ad intravedersi un pò di luce in fondo al tunnel ed un ringraziamento va anche all’ex asso NBA che risponde al nome di Magic Johnson.

  • MLB, Albert Pujols lascia i Cardinals e va agli Angels

    MLB, Albert Pujols lascia i Cardinals e va agli Angels

    Grande colpo nel mercato della MLB: il fortissimo Albert Pujols lascia i Saint Louis Cardinals con cui aveva vinto qualche settimana fa le World Series 2011 (bissando il trionfo del 2006) risultando decisivo in molte delle sfide finali contro i Texas Rangers e si accasa ai Los Angeles Angels con un contratto a dir poco faraonico!

    Albert Pujols | © Jamie Squire/Getty Images

    Pujols, nominato per 3 volte M.V.P. della National League, era il free agent più ambito in questa offseason anche se i Cardinals sembravano sul punto di rinnovargli il contratto a suon di milioni di dollari ma ad interrompere la storia d’amore (che durava ormai da più di 10 anni) tra il prima base e la franchigia di Saint Louis ci hanno pensato i Los Angeles Angels che hanno convinto il giocatore con un’offerta da 26 milioni di dollari all’anno per 10 anni di contratto. I Cardinals erano fermi a circa 220 (40 in meno quindi) e si sono dovuti arrendere non potendo rilanciare ulteriormente. Ma non sorridono neanche i Marlins che al giocatore avevano proposto 10 anni di accordo a 30 milioni a stagione, facendo i calcoli ben 40 milioni in più rispetto ai californiani. Pujols ha però deciso di rifiutare la squadra di Miami e di iniziare una nuova avventura in California.

    La cifra fa balzare Albert Pujols al secondo posto tra i giocatori più pagati della storia della Lega, dietro solo ai 275 milioni di dollari promessi dai New York Yankees a Alex Rodriguez nel 2008. E’ un colpo terribile per i campioni in carica dei Cardinals, che in breve tempo hanno perso il loro migliore giocatore e lo storico allenatore Tony La Russa (primo head coach nella storia MLB a ritirarsi subito dopo aver vinto il titolo), mentre è il colpo della vita per gli Angels, che vogliono finalmente fare il tanto atteso salto di qualità sfruttando le doti di slugger di Pujols. E per confermare che a Los Angeles fanno sul serio la dirigenza ha strappato alla concorrenza anche il fortissimo lanciatore dei Texas Rangers C.J. Wilson: ad essere beffati i soliti Marlins che non hanno potuto competere con i 77,5 milioni di dollari (in 5 anni) messi sul piatto dagli Angels.

  • MLB, le novità per la stagione 2013

    MLB, le novità per la stagione 2013

    3 novità importanti saranno introdotte nella MLB in vista della stagione agonistica del 2013: i cambiamenti sono molto interessanti e potrebbero portare dei giovamenti alla Major League Baseball, anche perchè alcune testate giornalistiche specializzate nel campo hanno definito queste modifiche “epocali”!

    Il primo importante cambiamento è dovuto in pratica alla vendita di una franchigia, gli Houston Astros. L’acquisizione della franchigia texana da parte del gruppo finanziario capeggiato da Jim Crane (per una cifra complessiva di 610 milioni di dollari) permetterà alla Lega di equiparare le 2 “Conference” con lo spostamento, nel 2013, degli Astros dalla National League Central (divisione anomala in MLB con ben 6 squadre) alla American League West (Division che annoverava solo 4 team e che quindi riequilibra la situazione nell’intero torneo dato che ora ogni raggruppamento avrà 5 formazioni). Il riallineamento delle Division della Lega è stato a lungo perseguito dal commisioner Selig e dai suoi collaboratori, ed il passaggio di proprietà di Houston è stata l’opportunità per mettere in pratica l’idea. American League e National League si presenteranno al via nel 2013 con 15 squadre a testa.

    La seconda novità arriva per effetto domino della rilocazione degli Astros ed è un’interlega spalmata su tutta la stagione: avendo infatti 15 squadre per “Conference” ci sarà sempre almeno una partita al giorno tra 2 team di Lega opposta, anziché i classici periodi di Maggio e Giugno. Numerose proposte di variazione del calendario sono state presentate e sono a tutt’ ora allo studio.

    L’ultima innovazione ancora è da rendere ufficiale ma si prospetta l’introduzione di una seconda wild card, che porterebbe 10 squadre in totale nella post season (anzichè le 8 attuali). In pratica oltre alle 3 vincitrici divisionali (per Conference) ed alla migliore tra le seconde classificate (sempre per Conference) ci sarebbe spazio per un’altra squadra con il miglior record (regola valida sia per l’American League che per la National League). Così facendo le 2  squadre seconde classificate nelle rispettive Division si affronteranno in uno spareggio che porterà la vincente alle Division Series contro la migliore delle prime 3 classificate. Per rendere ancora più elettrizzante questo “wild card game” (questo sarà il nome che prenderà il turno aggiuntivo rispetto alla normalità) è stata proposta una partita secca, da dentro o fuori, fattore che contribuisce a snellire il fitto calendario di match in programma.

    In molti spingono affinchè questa modifica venga già introdotta dalla prossima stagione, quella 2012, ma la proposta sarà esaminata solo nei prossimi mesi quindi ci sono poche certezze.

    • Penso che questo sia un giorno storico per il nostro sportNel 1993 abbiamo introdotto la wild card ed è stato indubbiamente un successo, le cose che abbiamo fatto oggi contribuiranno alla nostra storia per i prossimi 20-25 anni

    Ha dichiarato il commissioner Selig durante la conferenza stampa.

    Insomma, mentre il mercato in vista del prossimo campionato sta per entrare nel vivo, ed i Winter meetings si avvicinano a grandi passi, tutti i fans della Major League baseball sono in fibrillazione per le modifiche che verranno apportate. Novità che, come già detto, renderanno ancora più avvincente questo bellissimo sport.