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  • Trionfo Lazio nel derby, delusione Roma

    Trionfo Lazio nel derby, delusione Roma

    Un derby di Roma che non tradisce le aspettative e regala spettacolo e colpi di scena. La Roma esce sconfitta per un singolo episodio come spesso accade in partite di questo tipo. Se le due squadre si sono equivalse nel complesso vuol dire che i giallorossi non escono ridimensionati, ma la Lazio potrà sfruttare l’entusiasmo della vittoria e l’ottima posizione di classifica ottenuta.

    Hernanes e De Rossi | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Nell’approccio alla gara gli uomini di Luis Enrique si fano preferire agli avversari sotto il profilo della mentalità e dell’intensità del gioco. E il buon inizio, infatti, regala il gol del vantaggio di Osvaldo dopo il quale la squadra continua su buoni livelli: circolazione veloce e precisa della palla, difesa alta coi reparti corti. Il buon momento giallorosso frutta una clamorosa occasione su cross dalla destra che nè Bojan nè Osvaldo riescono a capitalizzare. Dal 30′ in poi, però, il pressing giallorosso cala insieme alla lucidità nelle ripartenze e la Lazio guadagna campo e possesso provocando un sostanziale equilibrio tra le due formazioni. Nei primi minuti della ripresa la Roma prova a riproporre lo stesso atteggiamento del primo tempo senza la medesima precisione. Poi un primo svarione di Kjaer mette in allarme la retroguardia. Qualche minuto dopo il crack del danese: grande discesa di Brocchi e fallo plateale quanto ingenuo in area di rigore. Tagliavento applica alla lettera il regolamento e con un pizzico di fiscalità decreta il calcio di rigore e il cartellino rosso per il centrale romanista. Hernanes batte e trasforma. A questo punto la Roma entra nel panico: cinque minuti di calcioni al pallone e ansie difensive dettate dal contraccolpo psicologico del pareggio. Dopo lo sbandamento iniziale i giallorossi si ricompattano, stringono le maglie e la Lazio non punge. L’ingresso di Lulic, però, dà una spinta in più ai biancocelesti che provano un paio di volte la conclusione, ma Stekelenburg c’è. La Roma subisce le folate laziale poco organizzate dal punto di vista corale e basate sulle abilità dei singoli. Prima Klose di testa e poi Cissè con un destro al volo colpiscono due clamorosi legni, ma la Roma tiene e con un paio di ripartenze mette paura ai cugini. Il finale è di marca laziale: un forcing disordinato che si conclude a pochi secondi dal termine quando Mtuzalem imbecca Klose che segna il gol della vittoria biancoceleste. La Lazio porta a casa i tre punti, ma sembra ancora una squadra work in progress. E’ ancora, infatti, troppo legata alle individualità di Klose o Cissè. La manovra risulta compassata e priva di alternative di gioco quando Hernanes non accende la luce. Se il brasiliano non detta i tempi del gioco e le geometrie per l’attacco il regista diventa Ledesma che non sembra in grado di ricoprire il ruolo di mediano e playmaker insieme. Lazio ancora da migliorare sotto il profilo della velocità e degli inserimenri senza palla. Per ora la squadra di Reja si tiene stretta la grande vittoria e può lavorare sull’onda emotiva e sugli elementi positivi. Come per esempio la superba prova di Klose, l’impatto molto positivo al match di Lulic e la prestazione lucida di Biava. Dall’altra parte del Tevere c’è una Roma ferita dopo una partita persa a pochi secondi dal termine e giocata per metà bene e per metà male col grande handicap dell’uomo in meno. Certamente l’aspetto della fragilità psicologica nei momenti di criticità è statto determinante per gli uomini di Luis Enrique. La squadra riesce ad esaltarsi quando le cose gli riescono, ma quando c’è da soffrire non è coesa e spiccano soltanto i veterani. Un altro problema invece è tattico: la posizione dei terzini sempre altissimi. In fase d’attacco è sicuramente un vantaggio, anche se quando i due difensori esterni non sono propositivi tale vantaggio è nullo. Il vero nodo è la fase difensiva in cui spesso i due centrali si ritrovano a difendere in solitudine. A quel punto tutto dipende dalla bravura individuale, cosa che sembra contraddittoria rispetto all’idea di squadra nella testa del tecnico asturiano.

  • Lazio-Roma 2-1. L’illusione di Zampa, l’apoteosi di De Angelis video

    Lazio-Roma 2-1. L’illusione di Zampa, l’apoteosi di De Angelis video

    Miroslav Klose | © Paolo Bruno/Getty Images
    Lazio – Roma di ieri sera è stato un derby dalle mille emozioni, una gara tirata come qualsiasi derby che si rispetti e infiammatasi soprattutto nel secondo tempo quando i biancocelesti hanno pareggiato con un penalty trasformato da Hernanes il gol di Osvaldo dei primissimi minuti di gioco e con i giallorossi in dieci per l’espulsione di Kjaer autore del fallo del calcio di rigore. La squadra di Reja, con un uomo in più, in ha capito che puteva finalmente sfatare il tabù derby avendo perso le ultime 5 stracittadine giocate e ha premuto sull’acceleratore trovando all’ultimo minuto di recupero la rete del trionfo con il bomber Miroslav Klose. Ma ad infuocare un derby ci hanno pensato non solo i tifosi delle due curve opposte ma anche i cosiddetti telecronisti tifosi di Mediaset Premium. Di seguito potete vedere gli highlights del derby ed ascoltare le esultanze, sempre particolari e folkroristiche, di Guido De Angelis (telecronista tifoso laziale) e del collega Carlo Zampa (telecronista tifoso romanista) ai gol dei rispettivi beniamini. Gli highlights di Lazio – Roma 2-1 [jwplayer config=”240s” mediaid=”100718″]   Le esultanze dei telecronisti tifosi De Angelis e Zampa [jwplayer config=”60s” mediaid=”100721″]

  • Lazio-Roma 2-1, le pagelle. Klose uomo derby

    Lazio-Roma 2-1, le pagelle. Klose uomo derby

    Un derby entusiasmante vede la vittoria della Lazio per 2-1. Una partita molto equilibrata che nel primo tempo vede una Roma più intraprendente che va in gol con Osvaldo al 6′. Nel finale di tempo qualche sprazzo offensivo della Lazio che comunque aveva tenuto un possesso palla pari a quello dei giallorossi.

    Miroslav Klose | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images
    Nella ripresa dopo 6 minuti c’è l’episodio decisivo: Kjaer spinge a terra Brocchi lanciato a rete: calcio di rigore per la Lazio e cartellino rosso per il danese della Roma. Hernanes trasforma dagli undici metri e comincia un’altra partita. La Roma sbanda inizialmente, poi si ricompatta ma subisce le folate laziali. Tra la clamorosa traversa di Klose e lo spettacolare palo di Cisse ci sono due occasioni mancate prima da Bojan e poi da Pjanic. Poi nel forcing finale della Lazio con l’uomo in più, il rapace d’area Klose porta a casa i tre punti insaccando Stekelenburg quando mancavano 40 secondi alla fine dei 3 minuti di recupero concessi da Tagliavento. PAGELLE LAZIO Marchetti 6 Konko 6 Dias 6,5 Per il brasiliano una partita senza sbavature. E’ sempre concentrato e pulito negli interventi. Deve colmare i buchi lasciati da qualche compagno e spesso lo fa senza diffcoltà. Biava 5,5 E’ il più in ombra tra i due centrali. Si fa scappare Osvaldo sul vantaggio giallorosso e non è sempre perfetto nelle chiusure. Radu 5,5 Brocchi 7 Partita di grande generosità. Corre a perdi fiato e decide il match con una discesa furiosa che finisce in area di rigore avversaria dove Kjaer lo atterra regalando il rigore alla Lazio. Ledesma 5 Sbaglia una miriade di passaggi. Sembra sentire troppo il calore della partita. Gonzales 5,5  Hernanes 6,5 Non è la sua miglior partita, ma nel finale dà qualità alle folate offensive della squadra e soprattutto a inizio secondo tempo trasforma il rigore che rivolta la partita. Cisse 6,5 Gioca un primo tempo in ombra. Nel secondo cresce fisicamente e qualitativamente e regala un destro al volo di straordinaria bellezza balistica che si stampa sul palo interno. Klose 7,5 E’ il match winner. Il più pericoloso nella prima frazione. Nella ripresa fa le prove generali salendo in cielo e colpendo un pallone che va a finire sulla traversa. Poi a una manciata di secondi dal triplice fischio regala la gioia al mondo biancoceleste con un capolavoro di freddezza bucando il portiere avversario. Reja 6,5 La sua squadra non entusiasma dal punto di vista del gioco. Non sfrutta a dovere l’uomo in più per tutto il secondo tempo, ma il risultato in un derby conta più di ogni oltra valutazione. PAGELLE ROMA Stekelenburg 6,5 E’ il vero baluardo di una difesa che a tratti balla. Compie almeno un paio di parate decisive ed esce sempre molto sicuro. Rosi 5,5  Heinze 6,5 Tra i migliori dei giallorossi. Grande esperienza e determinazione. Non sbaglia praticamenet mai. Kjaer 4 E’ il match loser. Nel primo tempo sbaglia un paio di disimpegni. All’inizio del secondo sbaglia un clamoroso intervento prima e poi trattiene platealmente Brocchi lanciato a rete regalando rigore e uomo in più all’avversario. Jose Angel 5 Non spinge con continuità e quando lo fa non è preciso. Meglio in difesa, ma non basta. Perrotta 5 De Rossi 6,5 Partita di grande sostanza. Recupera tante palle e dà qualità alla gestione delle ripartenze offensive. E’ un vero leader ed è quello che ci mette più grinta. Gago 5 Fa il compitino nel primo tempo con una discreta qualità. Nel secondo si perde correndo a vuoto e sbagliando passaggi banali. Pjanic 6 Ha il merito di giocare un primo tempo a buoni livelli e di confezionare un delizioso assist per il gol del vantaggio. Nella ripresa sparisce e non incide più. Osvaldo 7 Lotta come un leone. Segna un gol da vero bomber e nel secondo tempo riesce a creare buone chances nel deserto dell’attacco romanista. Bojan 5,5 Anche per lui ottimo primo tempo. Poi si perde mentalmente e fisicamente e non azzecca più una e infatti viene sostituito Cassetti 6 Burdisso 5,5 Luis Enrique 5,5 La sua squadra approccia alla grande il match giocando 45 minuti di buon calcio. Nella ripresa, complice il rosso di Kjaer, la Roma si perde e gestisce molto male la situazione critica. Tagliavento 5

  • Lazio-Roma senza Totti e Klose. Quale assenza è più importante?

    Lazio-Roma senza Totti e Klose. Quale assenza è più importante?

    Il Derby capitolino di domenica prossima molto probabilmente sarà orfano di Francesco Totti e Miroslav Klose. Per il Capitano e numero 10 giallorosso l’assenza è ormai certa. l’ecografia di ieri ha dato responso negativo infatti e la lesione alla coscia destra necessita di un lavoro di fisioterapia più lungo del previsto. Per quanto riguarda il tedesco di origine polacca, invece, lo staff medico laziale deciderà l’impiego o meno del calciatore entro le prossime 48 ore. Il problema è una distrazione al legamento collaterale del ginocchio sinistro.

    Miroslav Klose | ©Paolo Bruno/Getty Images
    In ogni caso se entrambe le stelle dovessero mancare la partita sarà privata di due fattori determinanti e due fonti di spettacolo. Da una parte il Totti trascinatore e chiave emotiva per i novelli calciatori giallorossi della stracittadina. Dall’altra tutta l’esperienza di Klose capace di girare il derby verso la sponda laziale nello spazio di una zampata o una frustata di testa. Dunque il condottiero contro il rapace, la bandiera contro l’uomo dei tre punti. In generale due campioni enormi. Difficile pesare l’importanza delle due assenze considerando il valore assoluto dei due calciatori.
    Francesco Totti | ©Getty Images
    In questo senso si è espresso un vecchio volpone del calcio italiano come Eugenio Fascetti, decretando un sostanziale pareggio tra l’importanza delle due defezioni. Non è dello stesso avviso il veterano della serie A e romano di fede giallorossa, Carlo Mazzone. Secondo Er Magara , infatti, il forfait di Totti potrebbe pesare enormemente nelle fila della Roma. La squadra, sottolinea Mazzone, è ancora fragile sotto il profilo psicologico e dell’esperienza e la stella romanista avrebbe potuto colmare in parte di questo gap. Da segnalare però il dato storico che racconta di un Totti non sempre sereno nel corso dei derby capitolini. Per contro, il risvolto della medaglia dell’ultima stracittadina decisa proprio da una doppietta del Capitano. Sul versante Klose invece un solo risvolto, e anche positivo, essendo la punta alla sua prima nella sfida tra i due club della capitale.Il Nazionale tedesco è stato praticamente sempre decisivo fin qui per la Lazio. L’impressione è che l’impianto tattico di Reja dipenda inevitabilmente da un terminale offensivo capace di finalizzare gli attacchi con esili margini di errore e in grado di far salire la squadra o di farla rifiatare quando le lacune del gioco e la stanchezza vengono a galla.

  • Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!

    Pagelle Fiorentina-Lazio: Cerci da Nazionale, Klose incubo viola!

    Una Lazio guerriera, che non si arrende mai nemmeno di fronte alle difficoltà è quella che si è vista in campo all’Artemio Franchi di Firenze, contro una Fiorentina che senza dubbio sembrava potesse essere devastante grazie al tridente offensivo Cerci-Jovetic- Vargas. Partita a due facce con i Viola che partono a mille e trovano il vantaggio proprio con uno scatenato Cerci, per poi calare e farsi rimontare nel finale di primo tempo da Hernanes. Stessa musica nella ripresa con la Lazio che viene fuori nel suo momento peggiore grazie ad una splendida mossa tattica di Reja e a una zuccata vincente di Klose, che ammutolisce lo stadio che fino a pochi istanti prima l’aveva fischiato per tutta la partita (vecchi ricordi di un passato bavarese, con l’eliminazione della Fiorentina in Champions).  Considerando come i biancocelesti avessero giocato solo giovedì e fossero rientrati in Italia venerdì mattina, questa vittoria vale molto di più dei soliti tre punti, a livello di morale. Reja sicuramente non passerà un’altra settimana da contestato in casa!

    Klose ©Paolo Bruno/Getty Images
    PAGELLE FIORENTINA Cerci 7 Partita davvero devastante la sua. Corre, salta l’uomo e serve grandi assist per i compagni: il giocatore perfetto, e se non bastasse segna anche il primo gol portando i suoi in vantaggio. Nel finale avrebbe l’occasione del 2 a 1, ma si fa murare il tiro da Lulic. Prestazione che profuma di convocazione in azzurro. Boruc 6,5 Forse sul primo gol di Hernanes avrebbe potuto fare di più, ma poi nel corso della partita è davvero un portento, riuscendo a chiudere lo specchio della porta con parate davvero importanti. Tiene a galla la Fiorentina ma non ha colpe sul secondo gol di Klose. Beherami 6 Buona prestazione, condita con tanta corsa, molti palloni recuperati, e buone aperture per i compagni. Si sta rivelando un ottimo acquisto per la Fiorentina. Gioca da ex ma non sento il peso della rivincita personale. Jovetic 6,5 Si batte come un leone in mezzo al campo, ma la posizione al centro del reparto offensivo non gli calza proprio a pennello, ed è come un po’ spaesato. Nonostante tutto regala l’assist per Cerci sul primo gol, e quando può salta gli avversarsi con giocate di classe che fanno impazzire il pubblico. Qualche buona conclusione da lontano, ma gli manca lo spunto vincente in una partita dove si è sentita tanto l’assenza di Gilardino. PAGELLE LAZIO Hernanes 7,5 Man of the match, il profeta sta tornando ai suoi livelli dello scorso anno, tirando fuori una prestazione da applausi condita da giocate di classe, lucidità, buoni spunti e soprattutto un gol che rimette la Lazio in partita. Klose 6,5 Sembra non esistere per tutto il primo tempo, quasi annaspando da solo lì davanti poco e mal supportato da Cissè. Nella ripresa con il cambio e l’ingresso di Matuzalem cambia la musica e in pochi istanti si crea un paio di occasioni utili a segnare. Preludio del gol della rimonta quando schiaccia con una zuccata vincente battendo da sotto porta Boruc e regalando il vantaggio ai suoi. Incubo Viola! Cissè 5 Brutta partita per l’idolo della curva che non riesce mai a trovare lo spazio per far male, e sbaglia giocate che di solito sarebbero semplicissime per uno come lui. Molto fuori dal gioco viene sostituito da Reja che azzecca perfettamente il cambio preferendogli Matuzalem. Dias 6,5 Grande partita per il centrale argentino che riesce a dettare i tempi alla difesa e non fa passare mai Silva nel finale tenendogli testa in ogni occasione. Ammonito nei primi minuti gioca una partita molto intelligente, sfiorando anche il gol di testa, solo grazie ad una pronta risposta di Boruc.  

  • Fiorentina punita ancora da Klose. Lazio corsara al Franchi

    Fiorentina punita ancora da Klose. Lazio corsara al Franchi

    Il verdetto del Franchi è chiaro: la Lazio ci ha creduto di più e ha battuto con una grande rimonta una buona Fiorentina in una partita tutt’altro che facile. Al primo gol di Cerci risponde prima Hernanes e poi Klose nella ripresa, completando una remuntada perfetta. Decisivo il cambio di Reja che ha tolto uno spento Cissè e inserito nel momento di maggiore sofferenza per i suoi, un centrocampista con Matuzalem che ha ridato i giusti equilibri ai biancocelesti. Bellissima invece la prestazione di Cerci per i viola che ha dimostrato davvero di meritarsi una convocazione in azzurro, lanciando un chiaro messaggio a Prandelli.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Per quanto riguarda le scelte dei due tecnici, le prime novità rispetto alle probabili formazioni per la Fiorentina arrivano in difesa con De Silvestri che vince il ballottaggio con Cassani e con Jovetic che scala al centro dell’attacco con Cerci e Vargas  sugli esterni. Per i biancocelesti Reja in difesa sceglie Dias (che recupera e stringe i denti) in coppia con Stankevicius, spostando Radu sulla fascia. Invariato il centrocampo e l’attacco con la premiata ditta Cissè-Klose pronti a far male. PRIMO TEMPO – Buona Fiorentina nei primi minuti con il piglio di una grande squadra riesce a contenere il gioco della Lazio e a giocare in velocità sugli spunti di Vargas e Cerci. È proprio al minuto 8’ che i Viola passano in vantaggio: su una bellissima apertura di Montolivo Jovetic rimette al volo un bel pallone in mezzo per trovare Cerci che calcia a botta sicura e batte Marchetti. L’attaccante esterno sembra essere davvero in forma e conferma la sua vena realizzativa segnando la sua terza rete casalinga al Franchi. La Lazio è fin troppo arrendevole, provando troppo spesso il lancio lungo verso le punte, rinunciando a far girare la palla, con un gioco sterile. La sveglia arriva poco prima della mezz’ora con i biancocelesti che aumentano il ritmo di gioco e sugli sviluppi di un’azione prolungata trovano la rete del pari grazie a una bella giocata di Hernanes, il brasiliano riesce a entrare in area e trovare il varco per calciare e sorprendere Boruc con un rasoterra all’angolo basso. La prima frazione di gioco finisce con le squadre in pareggio, Fiorentina arrembante per metà primo tempo e poi una Lazio svegliata dal gol di Hernanes e che ha decisamente cambiato marcia. SECONDO TEMPO – Squadre in campo nella ripresa senza sostituzioni e quindi con le stesse formazioni. Nei primissimi minuti sembra continuare il bel momento della Lazio, che sfiora il gol con Dias sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Boruc si ripete ed evita ancora il gol con un’ottima parata sul colpo di testa del centrale argentino. Mihaijlovic prova il cambio al 10’ togliendo Vargas e inserendo una prima punta centrale di peso come il ‘Tanke’ Santiago Silva, spostando Jovetic sull’esterno. Cerci sulla corsia laterale è davvero incontenibile e riesce quasi sempre ad arrivare sul fondo e servire assist per i compagni di reparto, con Reja preoccupatissimo per le continue sortite viola. L’occasione per la Fiorentina di passare in vantaggio arriva al 23’ dopo un liscio di Lulic, il pallone arriva proprio sui piedi di Cerci che, solo davanti a Marchetti, calcia a botta sicura ma trova un intervento miracoloso di Lulic che gli chiude lo specchio della porta. I biancocelesti come nel primo tempo crescono nel finale e il colpo del ko arriva da Miroslav Klose che porta i suoi alla rimonta perfetta sul 2-1. Cross dalla fascia, sponda aerea di Sculli che serve il bomber teutonico libero di schiacciare di testa e battere Boruc con la freddezza di un killer. Nel finale si assiste solo ad un lungo possesso palla biancoceleste con una Fiorentina molto stanca e senza le forze per rispondere al gol subito.

  • Fiorentina-Lazio, probabili formazioni: Jovetic centrale o esterno?

    Fiorentina-Lazio, probabili formazioni: Jovetic centrale o esterno?

    Partita dal sapore particolare per Mihaijlovic, che affronterà oggi pomeriggio al Franchi con la Fiorentina, la sua ex Lazio. I viola sono reduci da un buon avvio di campionato, avendo vinto prima con il Parma e poi avendo strappato un ottimo punto nel pareggio casalingo contro il Napoli. Queste ultime prestazioni e risultati hanno riacceso la voglia dei tifosi fiorentini che dopo l’ultima stagione era un po’ calata. La Lazio invece dopo il bell’inizio contro il Milan ha un po’ deluso le aspettative, anche in Europa League dove nell’ultimo turno contro i portoghesi dello Sporting Lisbona ha incassato la prima sconfitta europea. Reja non può assolutamente dirsi soddisfatto considerando come per gran parte della partita lo Sporting abbia giocato in inferiorità numerica e soprattutto in merito al numero di occasioni da rete sprecate dai suoi, apparsi un po’ opachi sotto porta. Vediamo nel dettaglio le probabili formazioni che scenderanno in campo oggi: FIORENTINA-  Mihaijlovic nella conferenza stampa prepartita è stato molto chiaro, caricando la squadra per cercare di portare i 3 punti a casa e rimanere nella parte alta della classifica:Per noi sarà il primo esame di maturità. Vogliamo vincere e rimanere in alto in classifica. Klose? E’ un grandissimo calciatore, ma dovremo stare attenti a tutta la Lazio. La squadra di Reja è maggiormente pericolosa fuori casa quando può avere spazi per il contropiede”. Per quanto riguarda la formazione da scegliere, il tecnico serbo ha in mente un 4-3-3 con l’unico dubbio su Jovetic, se schierarlo come prima punta e quindi affiancargli ai lati Cerci e Vargas avanzato dal suo ruolo naturale. In caso Jo-Jo dovesse agire da esterno, l’attaccante centrale sarà il ‘Tanke’ Santiago Silva, supportato da Cerci sull’altra corsia e di conseguenza con un centrocampista in meno. Difesa confermata con Natali e Gamberini centrali e Pasqual e Cassani a dare aiuto sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con al centro il contestatissimo dai tifosi viola Riccardo Montolivo, supportato ai lati da l’ex di turno Beherami  e da Lazzari. Sul tridente offensivo è già stato detto tutto con l’unico dubbio sulla posizione del gioiellino Jovetic.

    Jovetic ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    LAZIO- I biancocelesti sono partiti per la trasferta di Firenze lasciando a casa Mauri e Biava alle prese con diversi infortuni, nella speranza di rivederli in campo per il derby contro la Roma. Stringe i denti e dovrebbe giocare fin dal primo minuto Dias, che sta soffrendo per un’infiammazione al ginocchio, mentre le buone notizie arrivano dal recupero e dal ritorno in campo di Radu. Per spronare i tifosi e giustificare come ancora non sia arrivata la prima vittoria casalinga della stagione, il tecnico biancoceleste ha spiegato come i primi 3 punti all’Olimpico arriveranno: alla prossima gara casalinga, e voi sapete qual è” con un chiaro riferimento al derby. La scelta del modulo vede l’utilizzo di un 4-3-2-1, con una difesa blindata con il dubbio Dias, che se non dovesse farcela sarà sostituito da Diakite, affiancato da Radu, con Konko e Lulic sugli esterni. Linea a tre nel centrocampo di contenimento con Ledesma al centro e Brocchi e Gonzalez più spostati verso l’esterno. Matuzalem parte dalla panchina per un affaticamento accusato ai flessori della coscia destra. Il reparto avanzato vede il profeta Hernanes nel suo ruolo più congeniale a supporto delle punte, con Cissè che parte leggermente decentrato in coppia con il bomber di razza teutonico Klose. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Romulo, Munari, Kharja, Silva. Allenatore: Mihajlovic LAZIO (4-3-2-1): Marchetti; Konko, Diakité, Radu, Lulic; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Hernanes; Klose, Cissé. A disposizione: Bizzarri, Stankevicius, Dias, Matuzalem, Sculli, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja   Dichiarazioni tratte da: Gazzetta dello Sport

  • Klose non basta, Lazio ko a Lisbona

    Klose non basta, Lazio ko a Lisbona

    La Lazio esce sconfitta dal Josè Alvalade nella partitissima del girone D con i padroni di casa dello Sporting Lisbona. I portoghesi di Paciencia fanno due su due in Europa League battendo, dopo lo Zurigo, anche i biancocelesti rimanendo così in testa al raggruppamento a punteggio pieno. Due a uno il risultato finale che costringe alla squadra di Reja di vincere assolutamente la prossima gara con gli elvetici, match che diventa già fondamentale in ottica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.

    © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/Getty Images
    Lusitani subito aggressivi e vicini al gol con una conclusione dalla distanza di Insua sulla quale Marchetti deve superarsi e salvare in calcio d’angolo. Al 20′ si sblocca il risultato in favore dello Sporting con una magia di tacco al volo dell’attaccante olandese Van Wolfswinkel che beffa sull’angolo più lontano il portiere biancoceleste su un cross dell’ex Siviglia Diego Capel. La reazione della Lazio al gol biancoverde arriva e a 5 minuti dal termine del primo tempo Miroslav Klose, recuperato in extremis, riporta il punteggio in parità sbucando tra i difensori di casa e piazzando la zampata vincente su un assist proveniente da un calcio di punizione da Hernanes. Ma la squadra di Reja tiene per poco il pareggio perchè lo Sporting riprende in mano la gara sfiorando prima il gol con Van Wolfswinkel nel recupero per trovarlo qualche secondo più tardi con una rasoiata dalla distanza di Insua. Lo stesso terzino argentino viene poi espulso ad inizio ripresa per una gomitata su Gonzalez lasciando pericolosamente i suoi in inferiorità numerica per circa 40 minuti. Uscito Klose, Reja si gioca la carta Cissè che ha subito una buona occasione con la sfera che fa la barba al palo. Da qui in poi è un assalto Lazio verso la porta difesa da Rui Patricio: Konko prende una traversa calciando a colpo sicuro dopo una ribattuta del portiere mentre Rocchi nel finale si divora letteralmente il pari mettendo a lato di testa una palla che andava appoggiata in rete su un traversone teso di Cissè con un Reja, espulso per proteste a fine primo tempo lamentando un eccessivo recupero, incredulo dalla tribuna per la clamorosa occasione fallita dal capitano biancoceleste.

  • Sporting Lisbona-Lazio, probabili formazioni. Klose in coppia con Rocchi

    Sporting Lisbona-Lazio, probabili formazioni. Klose in coppia con Rocchi

    Match delicatissimo quello di stasera per la Lazio in trasferta a Lisbona. Nella seconda giornata di Europa League i biancocelesti affronteranno al Josè Alvalade la più dura delle avversarie del Girone D, lo Sporting, per rifarsi del misero 2-2 ottenuto due settimane fa in casa contro il Vaslui.

    © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Edy Reja proverà a violare la casa dei lusitani che provengono da una serie di risultati positivi sia in campionato che in coppa dopo un inizio altalenante della squadra guidata da Domingos Paciencia, bandiera del Porto pluricampione a cavallo tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 da giocatore con il quale ha vinto tutto quello che c’era da vincere non solo in patria (1 Champions League, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea, 9 titoli di campione di Portogallo, 6 coppe nazionali e 8 Supercoppe di Portogallo) e finalista nella passata edizione dell’Europa League alla guida dello Sporting Braga, finale persa, beffa del destino, proprio contro i suoi amati Dragoes. Ora il tecnico portoghese è alla guida dei Leones con i quali proverà ad affermarsi laddove lo scorso anno aveva, si fa per dire, “fallito” (la stagione del Braga è stata quasi trionfale) e il 2-0 di Zurigo ha già permesso allo Sporting di incamerare 3 punti e il primato nel proprio raggruppamento. Paciencia punta sul centravanti olandese, prelevato quest’estate dall’Utrecht, Ricky Van Wolfswinkel, autore di una doppietta nell’ultimo match di campionato, l’ex Milan Onyewu formerà la coppia difensiva con Polga con Insua e Joao Pereira nel ruolo di terzino pronti a sostenere le avanzate del brasiliano Rinaudo e Diego Capel. In panchina invece l’ex Parma Valeri Bojinov mentre non ci saranno per infortunio la stellina cresciuta nella Cantera del Barcellona, che in estate era stata ad un passo dall’Udinese, Jeffren e il russo Izmailov. Reja dovrebbe dare un pò di riposo alla coppia dei centrali di centrocampo Ledesma e Matuzalem per fare esordire l’albanese Cana e dare spazio a Brocchi, confermatissimo in cabina di regia il Profeta Hernanes alle spalle del duo Rocchi, alla ricerca del 100esimo gol in maglia biancoceleste, Klose. Il bomber tedesco ha recuperato dall’infortunio e dovrebbe scendere in campo sin dal primo minuto, riposo invece per Djibril Cissè pronto però ad entrare a partita in corso. Vietato perdere per non compromettere già ora la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League. Probabili formazioni Sporting Lisbona – Lazio (ore 21:05) SPORTING LISBONA (4-4-2): Rui Patricio; Joao Pereira, Onyewu, Polga, Insua; Rinaudo, Schaars, Matias Fernandez, Capel; Carrillo, Van Wolfswinkel. Panchina: Marcelo Boeck, Daniel Carrico, Evaldo, Andrè Santos, Martins, Bojinov, Diego Rubio. Allenatore: Paciencia. LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Dias, Diakitè, Lulic; Gonzalez, Cana, Brocchi; Hernanes; Rocchi, Klose. In Panchina: Bizzarri, Radu, Matuzalem, Ledesma, Sculli, Cisse, Kozak. Allenatore: Reja.

  • Lazio e Udinese, vigilia di Europa League

    Lazio e Udinese, vigilia di Europa League

    Nella seconda giornata di Europa League, impegni importanti per Lazio ed Udinese, rispettivamente attese da Sporting Lisbona e Celtic Glasgow.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    In particolare, la squadra biancoceleste contro i portoghesi puntano alla vittoria che sarebbe la prima nel girone D, dopo il pareggio della gara d’esordio contro il Vaslui. A Lisbona, sarà una gara molto dura, e i biancocelesti rischiano di doverla affrontare senza il bomber tedesco Klose per affaticamento ai flessori della gamba destra: oggi gli accertamenti decisivi, che sveleranno se l’attaccante potrà essere schierato in campo o partire dalla panchina. Nella peggiore delle ipotesi, però, se le sue condizioni non dovessero essere rassicuranti, Edi Reja ha intenzione di adoperare la massima cautela per non rischiare di peggiorare le sue condizioni ed, in tal caso, Klose rimarrebbe a Roma ed in campo andrebbero Cissè e Rocchi, con Kozak pronto a subentrare a gara in corso. Sarà assente anche Matuzalem, per il medesimo infortunio di Klose, e nel suo caso pare certa l’assenza anche in campionato a Firenze. Turnover, poi, a centrocampo per Ledesma che sarà sostituito dall’albanse Cana. In casa Udinese, invece, in vista della partita contro il Celtic, dopo la vittoria contro il Rennes, Guidolin pare intenzionato a praticare un abbondante turnover che coinvolgerà anche la punta di diamante, Totò Di Natale, apparso stanco contro il Cagliari nell’ultima partita di campionato. Assente forzato, poi, il giovane Torje e gli infortunati Floro Flores e Barreto: al loro posto, potrebbero trovare spazio il giovane Fabbrini e Marsura, classe 1994. Assente anche Domizzi, sostituito da Neuton per una lesione muscolare; a centrocampo debutterà Pereyra insieme a Badu. Una squadra sperimentale, dunque, per necessità di far rifiatare l’organico, evitando di spremere i calciatori già nella fase iniziale della stagione. Un’occasione importante, d’altra parte, per coloro che solitamente giocano di meno, che possono cogliere l’occasione per mettersi in luce.