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  • Liscio & Sbalascio: Vucinic in stato di grazia, la Fiorentina sprofonda

    Se n’è andata anche la 34esima giornata di Serie A e come ogni volta ci soffermiamo ad analizzare i migliori e i peggiori del turno andato oramai in archivio.

    In questo turno non possiamo esimerci dall’indicare Mirko Vucinic come il migliore in assoluto: da premettere che tutta la Roma (forse ad eccezione dei suoi uomini simbolo ovvero Francesco Totti e Daniele De Rossi, troppo in tensione per la stracittadina) meriterebbe un voto altissimo, dal mister “meraviglia” Claudio Ranieri per finire al portierone brasiliano Julio Sergio protagonista di un rigore parato che ha salvato il  risultato, passando per Rodrigo Taddei, uomo svolta del Derby. Ma il palcoscenico principale lo ha catturato il Montenegrino che con la sua doppietta ha steso la Lazio e ridato ai giallorossi il primo posto in classifica dopo il sorpasso del venerdì effettuato dall’Inter grazie alla vittoria sulla disgraziata Juventus. In questo momento ci sembra l’uomo simbolo dei capitolini, grazie ad una crescita tecnica e mentale esponenziale che ne faranno sicuramente un pregiato uomo mercato la prossima Estate. I tifosi giallorossi sperano che la proprietà possa respingere con decisione qualsiasi offerta che perverrà per l’asso slavo. Se continua così sarà difficile anche per lsquadrone nerazzurro riappropiarsi del primo posto in Serie A.

    Un gradino più in basso troviamo la “locomotiva” della fascia destra ovvero il brasiliano Maicon: da spellarsi le mani dagli applausi il suo gol contro gli acerrimi rivali di sempre della Juventus. Sblocca con un capolavoro una partita molto difficile che illude per quasi 48 ore i tifosi interisti di restare di nuovo da soli in testa alla classifica. Ma evidentemente il signor Vucinic non era poi così tanto d’accordo sulla questione.

    Terzo posto tra i migliori e gradino più basso del podio per la super Sampdoria che stende il Milan e si prende il quarto posto in solitario visto lo stop del Palermo a Cagliari. Il progetto doriano è uno dei migliori in Italia, la squadra ha i campioni al posto giusto e altri gregari che corrono e si battono per loro per metterli in condizione di esprimersi al meglio. I gioiellini in attacco, Cassano e Pazzini, ricordano ai tifosi blucerchiati gli indimenticati Vialli e Mancini. Come dargli torto, forse una delle coppie gol meglio assortite in Italia. Sognare i preliminari di Champions non costa nulla, i tifosi dell’Inter chiedono a gran voce di bloccare la Roma nel prossimo turno. L’impresa potrebbe essere anche reale.

    Tra i peggiori di giornata ci permettiamo di segnalare il maliano Momo Sissoko. La Juventus scesa in campo a San Siro non è stata una squadra disposta male (come al solito in questo orrendo campionato) sul terreno di gioco, anzi ha dato molto filo da torcere ai nerazzurri anche dopo l’espulsione del centrocampista: infatti solo una prodezza di Maicon ha dato il via alla tranquillità dell’Inter che poi ha legittimato il successo con il gol di Eto’o. Sissoko ha in parte rovinato la gara della squadra bianconera che si difendeva con ordine e ripartiva senza la solita confusione, spinta e motivata, forse, dalla grande rivalità coi milanesi. Forse la prima ammonizione ci pare  un pò avventata visto che è Thiago Motta a litigare con il maliano e non il contrario, ma in questi casi, se si devono sedare gli animi, si sa che gli arbitri ammoniscono tutti coloro che sono coinvolti in momenti di tensione. Ma sapendo di essere già ammonito il centrocampista juventino compie un’entrataccia su capitan Zanetti che, vista rallentata, non pare neanche tanto grave ma è così plateale e scomposta che induce il direttore di gara a sanzionare nuovamente il giocatore di colore. La sua uscita condanna la Juve alla sconfitta visto il divario tra le 2 squadre.

    Secondo posto per Sergio Floccari: i tifosi dell’Inter avranno sicuramente il dente avvelenato con lui così come i tifosi laziali visto che sbagliando il rigore del posibile 2-0 dà la spinta necessaria alla Roma per ribaltare l’incontro. Risultato: gli odiati rivali giallorossi si riprendono la leadership in campionato a discapito dei nerazzurri e la Lazio trema in zona retrocessione visto che ormai il distacco si è ridotto ad una manciata di punti dall’Atalanta terz’ultima. Spento per tutta la partita non incide mai. Da rivedere.

    Chiudiamo dicendo che ci sembra lapalissiano che peggiore di giornata è la Fiorentina: la squadra viola è allo sbando, colleziona risultati negativi su risultati negativi. Fuori dalla Champions League (anche per demeriti non suoi), fuori dalla Coppa Italia e molto probabilmente anche dal giro della qualificazione dall’Europa League del prossimo anno. Brutta annata, cominciata in modo buono ma che sta finendo nel peggiore dei modi. Urgono seri provvedimenti.

  • Highlights Lazio – Roma 1-2

    Tommaso Rocchi illude la Lazio andando a segno dopo 15 minuti ma nella ripresa si scatena Mirko Vucinic che mette a segno una doppietta importantissima per la partita e il campionato.

  • Che coraggio Ranieri! Doppio Vucinic: derby e sorpasso

    Che coraggio Ranieri! Doppio Vucinic: derby e sorpasso

    Che emozioni all’Olimpico! Il derby regala suspance e colpi scena esaltando prima laziali e interisti per poi farli ricadere nello scoramento. Reja carica i suoi a molla e praticamente per tutto il primo tempo la Roma con il tridente non capisce niente, il pressing asfissiante a centrocampo di Brocchi e le geometrie di Ledesma consentono ai biancocelesti di comandare il gioco.

    Al 15′ arriva il vantaggio laziale, Burdisso sbaglia il tempo nello stacco e Rocchi da solo davanti a Julio Sergio non sbaglia, ma è da esaltare anche la verticalizzazione di Ledesma. La Roma non reagisce e nella ripresa Ranieri si presenta senza Totti e De Rossi. Scelta coraggiosa e vincente.

    Ma il secondo tempo si apre con un rigore per la Lazio: Cassetti stende Kolarov costringendo Tagliavendo a indicare il dischetto del rigore. Dagli undici metri va Floccari, che si fa però respingere il tiro da Julio Sergio. Il derby cambia qui perché, tenuta a galla una partita che sembrava persa, la Roma si sveglia improvvisamente e, all’8′, trova il pareggio con Vucinic su rigore (fallo di Kolarov su Taddei).

    E’ ancora il montenegrino dopo 10′ a prendersi la palla scudetto scagliando con rabbia un punizione verso Muslera per il gol che vale derby e sorpasso all’Inter in testa alla classifica. Il finale è un assedio laziale ma il risultato non cambia, la Roma torna in vetta e adesso paradossalmente la Lazio potrà contribuire alla vittoria giallorossa.
    IL TABELLINO
    LAZIO-ROMA 1-2
    Lazio (3-5-2):
    Muslera; Dias, Stendardo (6′ Biava), Radu; Lichtsteiner (20′ st Zarate), Brocchi, Ledesma, Mauri, Kolarov; Rocchi, Floccari (29′ st Cruz). A disp.: Berni, Diakitè, Firmani, Baronio. All.: Reja.
    Roma (4-3-3): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Perrotta, Pizarro, De Rossi (1′ st Taddei); Vucinic (38′ st Brighi), Toni; Totti (1′ st Menez). A disp.: Doni, Mexes, Tonetto, Baptista. All.: Ranieri
    Arbitro: Tagliavento
    Marcatori: 14′ Rocchi (L), 8′ st rig. e 18′ st Vucinic (R)
    Ammoniti: Brocchi, Kolarov (L), Riise, De Rossi, Totti, Juan, Taddei, Toni, Menez (R)
    Espulsi: 46′ st Ledesma (L), per doppio ammonizione

  • Missione compiuta per la Roma: 2-1 all’Atalanta

    La Roma è la nuova capolista della Serie A, superando così l’Inter bloccata ieri sera dalla Fiorentina. Vittoria sofferta per gli uomini di Ranieri, che passano in vantaggio al 12′ del primo tempo con Vucinic, complice una papera grossolana del portiere atalantino Consigli, che non trattiene un tiro da fuori area del montenegrino. Roma padrone del gioco e a tratti devastante, e al 27′ raddoppio firmato Cassetti abile a sfruttare di testa un cross perfetto di Totti. Giallorossi che controllano il match fino all’ 8′ del secondo tempo, quando Tiribocchi mette i brividi ai 70 mila dell’Olimpico, accorciando le distanze e riaprendo così la partita. Dopo lo spavento momentaneo, la Roma riesce a controllare gli attacchi dei bergamaschi fino al 93′,poi l’urlo liberatorio del popolo giallorosso che così cambia gli scenari a 5 giornate dal termine: operazione-sorpasso effettuata e il campionato italiano da stasera ha un nuovo “padrone”, la Roma, quella Roma che era partita con 0 punti in 2 giornate e con l’esonero di Luciano Spalletti, e ora è li, dove merita, dove nessuno si sarebbe mai aspettato di vederla a inizio stagione, ma il grande Campionato fin qui disputato da ragione alla classifica attuale, Roma che scavalca meritatamente l’Inter grazie alle altissime prestazioni della squadra, e che ora vede lo Scudetto più vicino che mai.

    IL TABELLINO
    Roma-Atalanta 2-1
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Vucinic (1′ st Toni), Perrotta (30′ st Taddei), Menez (34′ st Brighi); Totti. A disposizione: Doni, Taddei, Andreolli, Baptista, Tonetto. All.: Ranieri.
    Atalanta (4-4-2): Consigli; Capelli, Bianco, Pellegrino, Manfredini (34′ Radovanovic); Ferreira Pinto, Padoin, De Ascentis (38′ st Volpi), Valdes; Tiribocchi, Amoruso (8′ st Doni). A disposizione: Coppola, Ceravolo, Canzian, Caserta. All.: Mutti.
    Arbitro: Rocchi di Firenze
    Marcatori: 12′ Vucinic (R), 27′ Cassetti (R), 8′ st Tiribocchi (A)
    Ammoniti: Cassetti, Menez (R), Manfredini, Pellegrino (A)

  • Calciomercato: Manchester è pazza per Vucinic

    La Roma in piena corsa scudetto è costretta a difendersi dalla corte spietata di Manchester City e United per Mirko Vucinic. Il montenegrino in assenza di capitan Totti negli ultimi mesi si è caricato sulle spalle la Roma dimostrando tutto il suo valore tanto da far uscire allo scoperto Ferguson e Mancini che lo vorrebbero per la prossima stagione.

    Secondo il Sun le due squadre di Manchester sarebbero disposte a spingersi fino a 28 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni di Vucinic ma su di lui c’è un forte interesse anche del Bayern Monaco come possibile sostituto di Ribery e dell’Arsenal. Oltre a Vucinic Mancini vorrebbe portarsi in Premier League anche Bonucci, il giovane difensore del Bari è ormai appetito da tutte le big d’Europa e si prospetta un estate calda intorno al suo cartellino

  • La Roma non molla l’Inter, espugna Bari con Vucinic

    La Roma non molla l’Inter, espugna Bari con Vucinic

    Una Roma cinica porta a casa 3 punti fondamentali in chiave scudetto espugnando il San Nicola di Bari per 1-0. A decidere il match è stato un gol di Vucinic al 19′ del primo tempo che ha permesso alla squadra di Ranieri di rimanere per circa 10 minuti, fino al gol di Thiago Motta che ha portato in vantaggio l’Inter, in vetta alla classifica e di respirare aria scudetto.

    Il tridente messo in campo dal tecnico giallorosso con Toni, Vucinic e Totti, al rientro dopo un mese di assenza, non entusiasma ma è terribilmente spietato nell’occasione del gol della vittoria che li vede coinvolti: l’azione parte dai piedi di Totti che serve al limite dell’area Toni, il bomber giallorosso protegge bene la sfera e la tocca per Vucinic che in corsa fulmina il portiere pugliese Gillet.
    Poco dopo è Toni ad avere sui piedi l’opportunità del raddoppio ma invece di servire Totti tutto solo in mezzo spara alto sulla traversa.

    Il Bari non sfigura, anzi a tratti è superiore all’undici di Ranieri. Riise, nella ripresa, salva sul nuovo entrato Rivas, poi è Barreto ad avere la ghiotta occasione di portare in parità il risultato ma l’attaccante brasiliano grazia Julio Sergio da due passi.
    La Roma si limita a controllare la gara e a non correre rischi difensivi, al fischio finale è gioia grande per gli oltre 10 mila tifosi giallorossi che sono scesi dalla capitale per sostenere ed incitare i propri beniamini. L’Inter rimane ad un punto in classifica, serve sangue freddo nelle prossime partite per cercare di approfittare di un eventuale passo falso dei nerazzurri.

    Il tabellino
    BARI – ROMA 0-1
    19′ Vucinic
    BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, A. Masiello, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, De Vezze (88′ Allegretti), Gazzi, Kamata (46′ Rivas); Barreto, Castillo (80′ Sestu).
    A disposizione: Padelli, Stellini, Parisi, Koman.
    Allenatore: Ventura.
    ROMA (4-4-2): Julio Sergio; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Taddei, De Rossi, Pizarro, Vucinic (64′ Baptista); Totti (72′ Brighi), Toni.
    A disposizione: Doni, Tonetto, Andreolli, Mexes, Cerci.
    Allenatore: Ranieri.
    Arbitro: Rizzoli
    Ammoniti: Castillo (B), Pizarro (R), Rivas (B)

  • Calciomercato: Il Bayern gela la Roma, Vucinic per Toni

    Luca Toni è rinato in maglia giallorossa tanto da esser il favorito per la convocazione al Mondiale in Sud Africa, a fine stagione però dovrà discutere con il Bayern Monaco, club proprietario del suo cartellino, il suo futuro. Nelle intenzioni del bomber e della Roma pare ci sia la volontà di continuare il percorso insieme me dalle notizie che arrivano dalla Germania pare che non sia così semplice.

    Il club bavarese sembra infatti aver posato gli occhi su Mirko Vucinic considerato il sostituto ideale di Frank Ribery e sarebbero pronti a formulare l’offerta che prevederebbe l’inserimento di Toni oltre ad un compenso economico che si aggira intorno ai venticinque milioni di euro. Sarebbe una scelta difficile per il club di Rossella Sensi visto l’importante apporto del montenegrino sia dal punto di vista realizzativo che tattico.

  • Roma, vittoria scudetto. Inter battuta 2-1 e giallorossi ora a -1 in classifica

    La Roma rientra ufficialmente nella corsa scudetto battendo 2-1 l’Inter all’Olimpico e portandosi ad un solo punto di distanza in classifica dai nerazzurri. Di De Rossi nel primo tempo e di Toni nella ripresa le reti dei giallorossi mentre il pareggio dei nerazzurri con Milito era durato solo 7 minuti.

    Grande prestazione dei giallorossi dopo una lunga, cruenta ed estenuante battaglia, quasi come se fossero dei gladiatori, che nel primo tempo giocano con un’aggresività straordinaria riuscendo ad imbrigliare il centrocampo della squadra di Mourinho e creare le occasioni migliori riuscendo a dare una buona copertura alla porta difesa da Julio Sergio che nella prima frazione di gioco non compie una sola parata. Ottime le partite di Vucinic, uscito dal terreno di gioco per Totti letteralmente sfiancato, costantemente una spina nel fianco della difesa nerazzurra e di Pizarro e De Rossi nella zona nevralgica del campo; ed è proprio quest’ultimo che porta in vantaggio la Roma al 17′: sugli sviluppi di un calcio piazzato Julio Cesar e Samuel combinano un pasticcio nell’area piccola con il capitan futuro che ne approfitta appoggiando comodamente in rete.
    L’Inter accusa il colpo e non riesce a creare pericoli verso la porta avversaria se non per un bolide su calcio di punizione di Sneijder che sibila il palo alla sinistra di Julio Sergio.
    I nerazzurri con il passare dei minuti si innervosiscono sempre di più con il direttore di gara che deve intervenire ed estrarre cartellini gialli (alla fine saranno 7 gli ammoniti) per placare lo stato d’animo della squadra di Mourinho. Si va al riposo sull’1-0.

    La ripresa vede l’Inter crescere nella costruzione del gioco e creare più grattacapi alla difesa giallorossa. Quando la pressione si fa maggiore Milito ha l’occasione per pareggiare ma la conclusione dell’attaccante interista deviata da un difensore quel tanto che basta coglie la traversa. E’ il preludio al gol del pareggio (66′) viziato però da una netta posizione di offside di Milito e Pandev (a dir la verità erano 3 i giocatori dell’Inter in fuorigioco chilometrico) con Sneijder che sugli sviluppi dell’azione serve per la zampata vincente dell’attaccante argentino. Pareggio agguantato e distanze in classifica ristabilite. Ma passano solo 7 minuti quando Taddei “sballa” il tiro da fuori area pescando involontariamente Toni al centro dell’area di rigore e libero di piazzare la sfera nell’angolino basso più lontano alle spalle di Julio Cesar. Olimpico che, prima di esplodere di gioia, deve tremare quando al 95′ Milito prende il secondo legno della serata da ottima posizione. Poi è solo festa sugli spalti con Ranieri che si prende una bella rivincita sul suo “acerrimo rivale” Mourinho.

    Il tabellino
    ROMA – INTER 2-1
    17′ De Rossi (R), 66′ Milito (I), 73′ Toni (R)
    ROMA (4-3-1-2): Julio Sergio; Cassetti, Burdisso, Juan, Riise; Perrotta, Pizarro, De Rossi (74′ Brighi); Menez (67′ Taddei); Vucinic (86′ Totti), Toni.
    A disposizione: Doni, Mexes, Tonetto, Baptista.
    Allenatore: Ranieri
    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti; Stankovic (69′ Pandev), Cambiasso (76′ Quaresma), T. Motta (76′ Chivu); Sneijder; Eto’o, Milito.
    A disposizione: Toldo, Materazzi, Cordoba, Muntari.
    Allenatore: Mourinho
    Arbitro: Morganti
    Ammoniti: Menez, Perrotta, Brighi (R), Samuel, J. Zanetti, T. Motta, Lucio, Maicon, Eto’o, Chivu (I)

  • Bologna – Roma 0-2, le pagelle

    Riise 6,5: decisivo sul tiro di De Rossi, sblocca il risultato e toglie pressione sui suoi compagni di squadra.

    De Rossi 6,5: sempre in movimento, in attacco e in difesa. Complice Riise permette alla sua squadra di giocare più tranquilla.

    Julio Baptista 6,5: La “Bestia” entra e segna, cosa si può chiedere di più ad uno così.

    Vucinic 5,5: dopo la splendida tripletta di sabato scorso passa una serata un pò anonima, ma dopo tutti gli sforzi compiuti finora ci sta e siamo clementi.

    Zalayeta 4,5: semplicemente inesistente!

  • Serie A, 29esima giornata: Il Pagellone di Crazy Diamond

    Serie A, 29esima giornata: Il Pagellone di Crazy Diamond

    CHELSEA 4 Ancora fuori agli ottavi, arbitri o meno certo senza offrire una grande prestazione. Ennesimo buco nell’acqua per il plurimiolinario club londinese, spiegate ad Abramovic che è la Champions League non la pesca invernale sul Lago Bajkal.

    MOVIOLA IN CAMPO 6 Di fronte agli errori mastodontici visti quest’anno verrebbe voglia di introdurla, ma come ben saprete ci sono intoppi organizzativi: non tutte le squadre possono permettersi Pirlo.

    CAMPIONATO ITALIANO GIUOCO CALCIO ? L’Inter pareggia sempre ed è prima in classifica; la Roma butta mezzo campionato e punta allo scudetto; la Juve non vince mai e si gioca la Champions; l’Atalanta gioca un altro sport e potrebbe addirittura salvarsi…ma è il campionato più bello del mondo? Il più brutto? Quello dove vince l’amore? Quello dei condoni?

    CHIEVO – CATANIA  X Non l’ho vista ma dev’essere stata una gran bella partita, ci scommetto.

    DIEGO RIBAS DA CUNHA 4.5 Somma tra il voto di Craven Cottage e quello di Marassi. A sto punto può anche rimanere a Genova, se non interessa a Garrone all’acquario sicuramente farà piacere un nuovo esemplare di capodoglio.

    E.R. JUVENTUS Più che una squadra un pronto soccorso, manca solo un numero verde per donare fondi alla ricerca sui misteri di Vinovo.

    MILAN 5.5 Calcio brasileiro e tutto quanto, ma ogni volta che può quagliare e superare l’Inter puntualmente si inceppa. Saranno anche meravigliosi ma pure Brad Pitt perderebbe un bel po’ di fascino se dichiarasse di essere impotente.

    PATO 5 E’ rotto? Non è rotto? Non c’ha voglia? C’ha voglia ma ha paura? Potrebbe scrivere la storia del Milan ma se non esce dalla pubertà rischia solo di scopiazzare Molière, il Malato Immaginario

    BALOTELLI 5 Legrottaglie gli ha consigliato di incontrare Gesù e pregare per trovare la pace interiore. Beh ha incontrato Raiola, non so se sia la stessa cosa ma di certo ora Moratti una preghierina la sta dicendo

    MESSI 9 Altro giro, altra tripletta, altri tre punti al Barca. Con tanto di rigore regalato alla comparsa Ibrahimovic per farlo sentire meno solo. Ma non sei solo, Ibra! C’è Raiola con te, e adesso anche Balotelli. Pensa che fico una pizzata tra Raiola, Ibrahimovic e Balotelli, già me li immagino i due campioni che si litigano la fetta più grande e il pizzettaro procuratore che gli fa pagare una margherita otto euro.E intanto Messi segna.

    ATTACCO ROMA  7 Pare che Toni e Vucinic si siano scatenati e ora anche Menez ricorda di quando a sette anni era il nuovo Zidane. Per quanto ha rinnovato Totti?

    LEGROTTAGLIE 5 Comunque non so a voi ma a me Cardinal-Legrottaglie ha un po’ rotto le balle. Ho il terrore di entrare in confessionale e trovarmelo di là dalla grata; di accendere la tv e vederlo condurre A Sua Immagine, di aprire Tuttosport e vedere che gioca titolare  nella Juventus. Ve lo assicuro, è un vero incubo