Tag: mirko vucinic

  • Calciomercato Roma: Vucinic verso il Blackburn

    Calciomercato Roma: Vucinic verso il Blackburn

    La Roma è in fase di costruzione e potrebbe verificarsi un via vai di nomi in questo calciomercato. Il nome caldo è quello di Mirko Vucinic. Il calciatore montenegrino, classe 1983, è stato accostato recentemente alla Juventus, ma ora si è aggiunto anche  il Blackburn nella caccia al talento montenegrino.

    Mirko Vucinic | Alberto Pizzoli/Getty Images
    Secondo il quotidiano inglese ‘The Mirror’, infatti, il manager degli inglesi, Steve Kean, sarebbe volato in Svizzera per intavolare la trattativa per l’acquisto del giocatore con l’appoggio dell’agenzia ‘Kentaro’ che si occupa della mediazione per negoziazioni di mercato. Il club di Lancashire metterebbe sul piatto 20 milioni di sterline (23 milioni di euro circa). In arrivo per Vucinic anche un ingaggio esoso data la disponiblità economica del gruppo indiano che dal Novembre 2010 controlla il club. L’attaccante è notoriamente affascinato dalla Premier League e la prospettiva di accasarsi agli avversari juventini non è idilliaca. Tutto farebbe pensare a un suo futuro in Gran Bretagna, ma non è ancora definitivo. Walter Sabatini, infatti, pur avendo preso coscienza della volontà di Vucinic di andar via non ha escluso un ripensamento. Il ds a breve parlerà col giocatore per cercare di capire le sue reali intenzioni. Intanto però la Roma lavora per migliorare il parco attaccanti. Javier Pastore sembrerebbe irraggiungibile. Il Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, chiede almeno 50 milioni di euro, cifra inarrivabile per la squadra capitolina e non solo. Jeremy Menez che sembrava pronto a partire  si starebbe, invece, riavvicinando al club. Sabatini ha dichiarato che è “possibile che prendiamo anche due attaccanti con caratteristiche diverse perché si tratta di giocatori che possono anche aspettare, poi vedremo  quali sono le dinamiche del mercato”. Per quanto riguarda il budget Sabatini ha detto che “Di Benedetto non mi  ha detto ‘non spendiamo più di tanto’. Poi io devo stare attento anche al linguaggio. Devo stare attento e andar dritto. La  società mi ha detto ‘Dobbiamo fare una squadra, falla’. Nessuno mi ha detto ‘non ci sono i soldi’. Ho detto solo che con le caratteristiche del mercato, il mercato estivo va fatto in entrata e uscita sperando di fare scelte giuste”

  • Vucinic, addio Roma. La Juve nel futuro?

    Vucinic, addio Roma. La Juve nel futuro?

    Il futuro di Mirko Vucinic pare sempre più lontano dalla Roma, con l’esplicita richiesta di cessione da parte dell’agente del giocatore a Walter Sabatini. Il ds giallorosso pare  intenzionato a non ostacolare la cessione, anche se la Roma non accetterà offerte inferiori ai trenta milioni di euro, una cifra probabilmente eccessiva anche per un calciatore importante come il montenegrino, e che potrebbe frenare l’avvicinamento di molte pretendenti.

    ilsussidiario.net
    Inoltre, Vucinic sembra molto intenzionato a cambiare aria, anche per il difficile rapporto con una parte della curva giallorossa, che ripetutamente lo ha insultato, soprattutto nel finale di campionato, rivolgendo insulti anche alla moglie, danneggiando la sua automobile e fischiandolo anche dopo la realizzazione di gol. Alla luce di tale malcontento nella capitale, le squadre che potrebbero farsi avanti per acquistarlo sono principalmente due: la Juventus ed il Manchester City. In particolare, la squadra bianconera sembra interessata all’ attaccante e, come ha dichiarato l’ agente del calciatore Alessandro Lucci, la Juventus sarebbe una destinazione molto gradita per l’ attaccante, anche perchè Antonio Conte pare apprezzare molto la punta, ex del Lecce e che si potrebbe inserire al meglio nel suo piano di gioco. Quel che è certo, però, è che la Juventus non pare disposta ad offrire i trenta milioni richiesti dal club giallorosso, ma al massimo venti milioni di euro, nonostante il forte interessamento. Bisognerà capire, quindi, se l’acquisto di Vucinic potrà consentire alla Juve di rafforzarsi realmente, compiendo un vero e proprio salto di qualità, o se sarebbe preferibile rivolgere l’attenzione su nomi più altisonanti, come i vari Aguero, Sanchez, Higuain o Tevez.

  • La Juve su Vucinic. Ma i top player annunciati da Marotta?

    La Juve su Vucinic. Ma i top player annunciati da Marotta?

    dal web
    Ma quale Aguero? Ma quale Tevez? Sanchez? Non scherziamo… Rossi chiiii? Benzema e Higuain? Non diciamo cavolate… Tutte domande ironiche e retoriche per svelare la risposta che qualche persona ben informata forse già conosceva da diverso tempo: l’attaccante più vicino a vestire i colori bianconeri oggi è Mirko Vucinic. Alla faccia delle dichiarazioni di Marotta che alcuni giorni fa aveva detto pubblicamente con un sorriso smagliante che tutti i top player contattati (in quella circostanza i nomi caldi erano quelli di Aguero, Tevez e Benzema) avevano dato tutti la disponibilità a trasferirsi a Torino. A meno che il direttore generale del club più titolato in Italia, che quest’anno ha l’obbligo di fare un mercato di prim’ordine e migliore rispetto a quello di Inter e Milan se si vuole ricucire il gap con le due milanesi, non si riferisse ad altri scambiando fischi per fiaschi. Per carità, non si vuole mica far passare il montenegrino per una schiappa, anzi, è uno dei migliori attaccanti del nostro campionato, se si esclude l’ultima stagione dove ha brillato ben poco. Ma, ci chiediamo, sarà la scelta giusta? Risposta negativa è la modestissima opinione di chi vi scrive. Non deve essere lui il grande colpo promesso con il quale presentarsi al popolo bianconero nello stadio nuovo di zecca e il primo in Italia di proprietà di un club. Beppe Marotta si è incontrato ieri con l’entourage di Vucinic per conoscere lo stato d’animo dell’attaccante che ha rotto con la piazza giallorossa e i fischi a lui riservati dai tifosi nell’ultimo periodo certificano appunto questo malessere. La nuova proprietà americana poi vuole presentarsi nella Roma giallorossa con un grande colpo ragion per cui qualche pezzo pregiato dovrà, per forza di cose, partire. E Vucinic e in cima alla lista dei partenti. Si scrive e si ipotizza un possibile scambio tra i due club con uno tra Iaquinta e Amauri a fare il percorso inverso ma la verità è che alla Roma i due attaccanti bianconeri non interessano che vorrebbero sostituire il montenegrino con Lukas Podolski per il quale il Colonia chiede 15 milioni, cifra che verrà ricavata appunto dalla cessione di Vucinic. Vedremo nei prossimi giorni l’evolversi della situazione. Mi preme però dare un consiglio alla dirigenza e alla proprietà bianconera: basta con le illusioni, non si possono più mortificare i tantissimi tifosi juventini come avvenuto negli ultimi due anni. Errare è umano ma perseverare è diabolico.

  • Roma, dopo Menez altro addio illustre, Mirko Vucinic. Ma Pastore?

    Roma, dopo Menez altro addio illustre, Mirko Vucinic. Ma Pastore?

    La rivoluzione giallorossa attuata con la nuova proprietà capitanata dal magnate Thomas DiBenedetto, parte prima di tutto dalle cessioni.

    Infatti, dopo Jeremy Menez che lascerà la capitale per approdare forse alla Juventus, a svestire la casacca capitolina è il montenegrino Mirko Vucinic.  “Dall’estero sono arrivate proposte di trasferimento con un ingaggio maggiore rispetto a quanto prende a Roma, quindi Mirko è molto tentato di andare via“. Queste le parole di Claudio Pasqualin, agente di Mirko Vucinic . Per quanto riguarda un eventuale interessamento della Fiorentina “Non penso che i viola possano permetterselo“. Per Vucinic l’ ipotesi Premier league è molto più che una semplice possibilità, il Manchester City è in pressing continuo soprattutto vista la possibile partenza del “brigante” Carlitos Tevez.

    Sicuramente queste due partenze non verranno accolte dai tifosi con tanto rammarico visto il rapporto a dir poco burrascoso dei due giocatori con la curva sud ma è ovvio, che altre alle cessioni, ci saranno anche degli acquisti illustri ed in pole position c’e’ il maleducato del calcio, come soprannominato da Diego Armando maradona, Javier Pastore pronto ormai ad approdare finalmente ad un grande club.

  • Decide una magia di Stankovic, Roma – Inter 0-1

    Decide una magia di Stankovic, Roma – Inter 0-1

    Vittoria di misura ma meritata per i nerazzurri, che nella tana dei giallorossi, nella prima semifinale di Coppa Italia si impongono per 1 a 0, rompendo un periodo nero caratterizzato da 4 sconfitte nelle ultime 5 partite. Forse il fattore determinante in questa sfida è stata la Stankoviccondizione fisica, con la Roma di Montella che soprattutto nel secondo tempo e nel finale ha evidenziato un calo preoccupante, non riuscendo mai ad essere veramente pericolosa, tenendo inoltre il campo con molte difficoltà. L’Inter non è certo guarita, perché anche questa sera  ha mostrato una sterilità offensiva preoccupante, con molte occasioni sbagliate, e una scarsa vena realizzativa sia di Pazzini che di Milito. Per battere la Lazio e conservare il terzo posto servirà altro. Leonardo è avvertito.

    Leonardo cambia le carte in tavola e lascia in panchina Pazzini, lanciando dal primo minuto Pandev a fare coppia con Milito, nessuna novità di formazione invece per i giallorossi guidati da Montella.

    PRIMO TEMPO- Primo squillo nerazzurro  al 1’ con Sneijder che prova una conclusione senza fortuna da fuori area, facilmente bloccata da Doni. Non passa nemmeno un minuto e arriva un’incomprensione tra Juan e Doni, favorendo il centrocampista nerazzurro che a porta vuota mette in rete il pallone. Gioia strozzata perché il goal è irregolare essendo viziato da un fallo del serbo e quindi annullato da Rizzoli.

    Da un errore di Ranocchia nasce la prima grande occasione giallorossa: è assurdo il gol sbagliato da Vucinic, al 8’ servito da Borriello  in area a colpo sicuro calcia malissimo e mette il pallone fuori, per la disperazione dei tifosi.

    Al 16’  è ancora Vucinic, che sfrutta malissimo una ripartenza giallorossa  cercando un passaggio a metà strada tra Taddei e Borriello finendo per non servire nessuno e favorire il contropiede nerazzurro. Episodio dubbio nell’azione seguente con Rizzoli che non vede un tocco di mano di De Rossi in piena area di rigore tra le proteste nerazzurre.

    È sempre Roma al 25’ quando Cassetti serve un bellissimo pallone in area a Perrotta, anticipato in scivolata all’ultimo secondo da Lucio che alleggerisce dai guai l’area interista.

    Al 45’ quando il primo tempo sembrava non regalare più emozioni Stankovic si inventa un gol impossibile e di rara bellezza. Il centrocampista serbo, servito da Cambiasso controlla un pallone difficile e da fuori area di esterno destro infila un pallone all’angolo opposto battendo un’incolpevole Doni.

    Fischio di Rizzoli e squadre a riposo con due minuti di recupero.

     

    SECONDO TEMPO- Stesse formazioni del primo tempo in campo nella ripresa.  Brutto gesto di Vucinic al 47’ che colpisce al petto con una gomitata il difensore nerazzurro Lucio. Fallo non sanzionato da Rizzoli e quindi passibile per la squalifica da prova tv.

    Rischio elevatissimo per la Roma al 53’ su una brutta uscita di Doni, anticipato da Sneijder che mette un pallone pericolosissimo in area, senza trovare però l’appoggio vincente di nessun attaccante nerazzurro, facendo tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi. Sale il ritmo nei primi minuti della ripresa, con le squadre che si affrontano a viso aperto con azioni pericolose da una parte all’altra senza un attimo di pausa. Velocità di gioco elevata che va a vantaggio della Roma, che aumenta il pressing e schiaccia i nerazzurri nella loro metà campo cercando di assestare il colpo del pareggio.

    Al 63’ Borriello viene sostituito per un colpo subito alla tempia, con l’ingresso del francese Menez a prendere il suo posto.

    Al 70’ è evidente la lentezza della manovra nerazzurra, quando su una ripartenza con superiorità numerica gli uomini di Leo non sfruttano l’opportunità mancando l’affondo decisivo. La Roma negli ultimi dieci minuti sembra calare vistosamente dal punto di vista fisico, sbagliando molti palloni e rischiando sulle ripartenze nerazzurre.

    Occasione sprecata da Pazzini al 89’ servito da solo in area davanti a Doni, calcia centrale favorendo la parata del portiere brasiliano. 4 minuti di recupero dopo il 90’ e Rizzoli manda tutti negli spogliatoi con l’Inter che merita la vittoria su una Roma fisicamente a pezzi.

  • La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    La Roma “Made In Usa” stecca la prima

    Male la prima per la nuova Roma americana, i giallorossi cadono nella sfida casalinga contro il Palermo e perdono un’ottima occasione per proseguire l’inseguimento al quarto posto, attualmente occupato dai cugini della Lazio.
    Primo tempo di “rigore” quello fra i padroni di casa e i rosanero, dopo poco minuti sono, infatti, gli uomini di Delio Rossi a lamentarsi per un contatto in area di rigore fra Pinilla e Burdisso, Romeo lascia correre. Dopo pochi minuti sono i capitolini a rendersi pericolosi con una bordata da fuori di Riise che Sirigu respinge con i pugni, sulla ribattuta il pallone arriva fra i piedi di Menez che non riesce a ribadire in rete da due passi ed è sempre lo stesso francese ad impegnare nuovamente l’estremo difensore siciliano con un tiro di destro da buona posizione.

    Il transalpino oggi pare ispirato ed è proprio lui a procurarsi al 19° il rigore che il capitano Francesco Totti trasforma, siglando il gol dell’ 1-0 e il suo 204° gol in serie A. Per oltre 20 minuti non accade più nulla, la Roma pare voler amministrare il vantaggio e il Palermo sembra incapace di portare dei pericoli alla porta avversaria, al 42° però avviene la svolta della partita, Romeo vede una cintura di Burdisso su Pinilla e concede un calcio di rigore che lo stesso attaccante cileno s’incarica di tirare, realizzando l’ 1-1 che conclude, una scialba prima frazione di gioco.

    Nella ripresa la gara sembra più vivace, è sempre la Roma a rendersi pericolosa con un tiro fulmineo di De Rossi che sfiora di poco il palo alla destra di Sirigu. E’ poi ancora Menez a rendersi pericoloso fallendo una facile occasione a tu per tu col portiere; ha, invece, del clamoroso l’errore sotto porta di Vucinic, subentrato al 56° a Rosi e che dopo 4 minuti fallisce la più facile delle occasioni, sparando sopra la traversa un pallone che chiedeva soltanto di essere spinto nella porta sguarnita. Anche il secondo tempo non regala molte emozioni fino al 83° quando Hernandez rompe l’equilibrio del match, e contrariamente a quanto fatto dal attaccante montenegrino della Roma, insacca a porta vuota sfruttando l’assist al bacio dello scatenato Pinilla. Sette minuti dopo è sempre lo stesso duo Pinilla-Hernandez a confezionare il terzo gol dei rosanero, con il cileno ancora in versione assist-man e il giovane uruguaiano nella veste di finalizzatore. Immediata la risposta giallorossa che accorcia le distanze con un secco diagonale destro di Vucinic, è, però, troppo tardi, il risultato non cambia più e dopo due minuti l’arbitro fischia la fine del match. Il Palermo torna così alla vittoria esterna dopo 4 sconfitte consecutive, mentre la Roma perde come detto, un’importante occasione per accorciare le distanze che la separano dal quarto posto e dai sogni di Champions.

  • Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Bastos, Pirlo, Menez e Vucinic. La lista della spesa di Marotta

    Sono giorni frenetici per Beppe Marotta e Fabio Paratici al lavoro per improntare il prossimo calcio mercato della Juventus. La vittoria con la Roma all’Olimpico ha ridato linfa e motivazioni al gruppo che adesso vuol sfruttare le ultime sette giornate per dimostrare di esser da Juve e dopo un anno di transizione il prossimo sarà quello del definitivo riscatto. Il dg bianconero in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport traccia gli obiettivi per la prossima stagione puntando all’inserimento di qualità alla quantità dell’ultima campagna acquisti.

    La prima conferma è per Del Neri “Con il tecnico abbiamo un impegno bienna­le: per applicazione e professionalità, è conside­rato da tutti noi in termini positivi. Bisognava re­stituire uno spirito di gruppo alla Juve e lo ha fatto molto bene. La controprova l’abbiamo avu­ta con la Roma: abbiamo visto giocatori anche poco utilizzati coinvolti emotivamente nella co­struzione della vittoria. Alla fine sono mancati 4-5 punti in classifica, non di più.” Le alternative al momento sembrano esser Mazzarri e Spalletti “Il primo l’ho avuto e non nascondo che costruire le squadre per lui non è facile. Certo, le difficoltà le ricordo quando eravamo alla Sampdoria, con un’altra forza economica. E’ vero che prendi l’al­lenatore e poi fai la squadra, ma questo se non hai un parco giocatori. Spalletti…. Intanto ci tengo a chiarire che nessuno di noi ha parlato con nessuno. Per quel che so, a San Pietroburgo è come uno zar. Credo che fino a fi­ne contratto resterà lì: un suo ritorno in Italia ora non lo vedo proprio”.

    Arrivano le conferme anche per i riscatti di Quagliarella e Aquilani “Riscatteremo Quagliarella, la cifra di 10 milioni la riteniamo congrua. All’80% faremo lo stesso anche con Aquilani, andremo a confrontarci con il Liverpool sui 16 milioni: il rapporto è ottimo, abbiamo cominciato a discu­terne” . Discorso diverso per Buffon, Marotta scarica sul portierone le scelte future ribadendo la necessità di spalmare il suo ingaggio “Ho parlato con Martina e lui, come noi, non ha avuto una richiesta. Gigi dovrà fare le sue valutazioni. Se vuole rimanere non ab­biamo motivo di pensare al mercato. Semmai bisognerebbe ragionare sulla spalmatura e il prolungamento del contratto che scadrà nel 2013”

    Marotta analizza poi il mercato facendo una lista sugli obiettivi del suo “taccuino”, arriva la conferma quasi ufficiale per Bastos, l’interesse reale per Pirlo ma la parte interessante delle sue dichiarazioni è incentrata su Vucinic e Menez. I due giallorossi piacciono a Marotta ma potranno arrivare in bianconero solo attraverso qualche scambio…. Buffon?

  • Vucinic o Giuseppe Rossi, la Juve riparte dall’attacco

    Vucinic o Giuseppe Rossi, la Juve riparte dall’attacco

    Immergersi nel caos Juventus e trovare una linea guida è veramente un compito arduo, la crisi della Vecchia Signora è un boccone succulento per giornalisti e non pronti di giorno in giorno a fare e disfare il mercato inserendo e poi togliendo papabili allenatori e possibili nuovi acquisti.

    In questo marasma è praticamente impossibile discernere le notizie reali da quelle “giornalistiche” ma cerchiamo di provarci. Il colpo Bastos trova conferme sia in Italia che all’estero e pur se manca la firma a meno di stravolgimenti dell’ultima ora possiamo dare il brasiliano come primo colpo per la prossima stagione. In attesa di sciogliere il nodo allenatore con Villas Boa entrato prepotentemente nella lista dei papabili, in casa Juve pare stiano pensando ancora una volta al rinnovo del parco attaccanti.

    Al momento gli intoccabili sembrano esser Matri e Quagliarella oltre a capitan Del Piero. Per il quarto attaccante la società pare abbia messo a disposizione di Marotta un budget di 30 milioni di euro per sferrare il colpo in maniera decisa ed evitare altri passi falsi come nelle trattative con Dzeko e Pazzini.

    I nomi sono in rigoroso ordine alfabetico quello di Rossi, Sanchez e Vucinic. L’italiano è un idolo del Villareal ma non fa mistero di voler ritornare in Italia per dimostrare definitivamente il suo valore e provare a metter il suo estro a servizio di una big per vincere qualcosa di importante. Il cileno allo stato attuale costa realmente troppo e i 30 milioni sembrano “pochi” per contrapporsi alle super potenze di Manchester pronte a sfidarsi per averlo.

    Il destino di Vucinic con o senza cambio di proprietà sembra lontano da Roma. In Russia, lo Zenit di Spalletti sarebbe pronto ad accoglierlo e farlo diventare il punto di riferimento della squadra ma anche in Italia l’Inter non ha mai fatto mistero della stima verso il giocatore. La Juve può inserirsi ma questa volta lo deve fare in modo deciso e con un progetto serio.

  • Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    Le pagelle di Lecce – Roma 1-2

    LECCE

    Rispoli: 5 Si perde Vucinic in occasione del primo gol e ne fallisce uno sul finire del primo tempo. Incerto

    Giacomazzi: 6,5 Si danna l’anima inseguendo le maglie bianche dei capitolini. I suoi sforzi trovano il giusto riconoscimento quando segna il gol del pareggio, con un fantastica girata di testa su un cross proveniente dalla destra. Bandiera

    Olivera: 6 Nel primo tempo è l’anima dei suoi, tocca molti palloni e cerca di dare qualità alla manovra dei leccesi. Si rende pericoloso con qualche conclusione dalla distanza, ma si spegne nel finale. Volenteroso

    Corvia: 6,5 Il suo ingresso in campo cambia la partita per i suoi, che si iniziano ad affacciare in avanti con sempre maggior continuità. Solo un miracolo di Doni gli nega il gol. Strano come gli venga preferito Grossmuller dal primo minuto. Incompreso

    ROMA

    Doni: 7 Si produce in una serie di parate di altissimo livello, e ricorda al popolo romanista che prima del nuovo idolo Julio Sergio, il titolare era lui. Professionista

    Pizarro: 6,5 Era in precarie condizioni fisiche, ma stringe i denti e fa il suo per la causa romanista. Partita ordinata, senza sbavature. Bravo a trasformare il rigore all’ultimo minuto. Tenace

    Taddei: 5,5 È l’uomo sbagliato al momento giusto. Si fa trovare smarcato e gli vengono servite numerose palle gol, ma lui riesce nell’impresa di sbagliarle tutte. Sciupone

    Borriello: 6,5 Il centravanti azzurro è tra i più attivi della squadra di Montella. Corre e svaria su tutto il fronte offensivo, e nel finale procura il rigore della vittoria. Prezioso

  • La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    La Roma passa a Lecce: vittoria di rigore

    Nel primo anticipo della 28esima giornata, la Roma espugna in extremis il “Via del Mare” con un rigore di Pizarro. I capitolini trovano il vantaggio nel primo tempo, grazie ad un Vucinic ispirato, ma soffrono nella ripresa, sino al momento in cui subiscono la rete del pareggio. Ultimo quarto d’ora all’attacco e gol che nasce da un’ingenuità degli uomini di De Canio. Montella porta a casa 7 punti in 3 partite, ma martedì in Ucraina la Roma dovrà fare meglio di stasera.

    CALCIO D’INIZIO – Nel Lecce la sorpresa è Grossmuller, schierato al posto di Mesbah. Nella Roma, recupera Pizarro che parte titolare. Nei primi minuti è la Roma a gestire il pallone, senza però essere pericolosa, con un Lecce che aspetta di poter colpire in contropiede. Al 9′ sono i salentini a farsi vedere dalle parti di Doni, con una punizione di Oliveira che termina alta sopra la traversa. Continua il momento offensivo del Lecce, con Mexes bravo a chiudere sugli attacchi degli uomini di De Canio. Ma dal 15′ sale in cattedra Vucinic, che comincia a produrre gioco per i suoi, e la Roma va vicino al vantaggio con Cassetti, con un diagonale che sfila di poco al lato. Poi altre due occasioni per Taddei, sempre innescato da Vucinic, ma che il brasiliano non è bravo a finalizzare.

    ROMA IN VANTAGGIO – Al 30′ è il Lecce ad avere la palla buona per segnare, ma la mischia in aria romanista si conclude con la palla alta sopra la traversa. Passano tre minuti, e la Roma passa in vantaggio. Il solito Vucinic prende palla sulla metà campo, vince un contrasto e dal limite dell’aria trafigge Rosati con uno stupendo tocco d’esterno. La Roma continua a spingere, e costruisce un’altra occasione sprecata dal solito Taddei. Il Lecce reagisce, e al 39′ ha l’occasione per il pareggio con Rispoli, provvidenzialmente chiuso da Pizarro. Il primo tempo non regala altre emozioni, con la Roma che chiude in avanti.

    IL LECCE SI SVEGLIA – Inizia il secondo tempo e la Roma prova a farsi vedere davanti, ma dopo qualche minuto il Lecce prende il comando delle operazioni e inizia un forcing offensivo che produce ripetute occasioni, sia con Olivera (gran botta dalla distanza, fuori di un niente) sia con Corvia (subentato a Grossmuller nel finale del primo tempo) che va vicinissimo al gol con un gran colpo di testa (miracolo di Doni) e con un bel sinistro che sfila di poco alla destra del portiere brasiliano. Gli sforzi dei salentini vengono premiati al 75′, quando Giacomazzi segna il gol del pareggio con una bellissima girata di testa, su perfetto assist di Munari.

    FINALE ROMA – Dopo aver subito il pari, i giallorossi di Montella si rianimano e ricominciano a giocare come nel primo tempo. Girandola di cambi con Brighi e Menez che rilevano Taddei e Vucinic, mentre De Canio ci crede e manda dentro Chevanton per Rispoli. La Roma non riesce a sfruttare il maggior possesso palla, con De Rossi che ci prova dalla distanza, ma senza precisione. L’episodio che decide la gara arriva al 89′, quando Munari colpisce con le mani un colpo di testa di Borriello. Sul dischetto si presenta Pizarro, che trasforma il penalty non senza polemiche, poichè si ferma durante la corsa per tirare dagli 11 metri. Dopo 4′ minuti di recupero si conclude la partita. Festa Roma, rimpianti Lecce.

    IL TABELLINO

    Lecce: Rosati, Rispoli (78′ Chevanton), Gustavo, Fabiano, Brivio, Munari, Giacomazzi, Vives, Grossmuller (42′ Corvia), Olivera, Jeda. A disp: Benassi, Piatti, Donati, Mesbah, Bertolacci.

    Allenatore: De Canio.

    Roma: Doni, Cassetti (29′ Juan), Mexes, Burdisso, Riise, Pizarro, De Rossi, Vucinic (80′ Menez), Perrotta, Taddei (68′ Brighi), Borriello. A disp: Julio Sergio, Castellini, Simplicio, Caprari.

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Damato di Barletta. Assistenti: Viazzi e Liberti. Quarto uomo: De Marco

    Reti: 32′ Vucinic, 75′ Giacomazzi, 89′ Pizarro (rig.)

    Ammoniti: De Rossi, Rispoli, Perrotta e Brighi