Tag: mirko vucinic

  • Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus 0-5, Vucinic finalmente decisivo

    Fiorentina Juventus era una partita attesa per molti motivi, in primis per la rincorsa al Milan, poi per spegnere le critiche sulla carenza di gol della squadra allenata da Conte. La Juve ha centrato entrambi gli obiettivi: una cinquina ai Viola che ora si inguaiano nella zona calda della classifica e un chiaro segnale al Milan di non voler mollare nella lotta al tricolore.

    Al Franchi il big match della 28° giornata di campionato inizia tra i fischi per gli ospiti, con i supporters viola che, come annunciato alla vigilia, si sono dotati di parrucche viola per schernire Antonio Conte. Quei fischi già sul finale del primo tempo erano indirizzati al palco d’onore che ospitava la dirigenza fiorentina.

    Parte con il tridente la compagine bianconera che vede tra le fila Matri, Vucinic e Pepe. E anche questa volta, ma con più fortuna rispetto a Genova, è Vucinic a salire in cattedra e a guidare i compagni alla vittoria. Il montenegrino ci prova subito al 6′ con un destro dal limite dell’aria che trova la via del palo. Le premesse per il proseguo della gara non sembrano buone ma appena dieci minuti più tardi è lo stesso Vucinic a portare in vantaggio la Vecchia Signora: Pirlo tocca di prima per Marchisio che serve Vucinic, questa volta il destro del montenegrino è preciso e si infila laddove Boruc non può arrivare.

    Vucinic scatenato in Fiorentina Juventus | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Al 16′ la Juventus si porta già sull’ 1-0 e pochi minuti più tardi, esattamente al 20′, ci sarà l’episodio che delineerà le sorti del match, Cerci infatti perderà la lucidità rifilando un calcetto nel “di dietro” a De Ceglie reo di averlo strattonato. Questa volta Bergonzi è aiutato dal suo assistente che segnala l’accaduto e per l’attaccante il rosso è inevitabile. La Fiorentina sarà costretta a giocare per più di un’ora in dieci uomini. La Juventus forse più cinica della stagione ne approfitta e infatti al 29′ Vucinic lavora una gran palla per per Vidal che colpisce al volo, Boruc respinge ma nulla può sul secondo tentativo a rete dello stesso giocatore cileno. 2-0 e si va negli spogliatoi. Al rientro in campo, dopo un timido tentativo di reazione d’orgoglio per i Viola con le numerose discese di Vargas che si traducono in un nulla di fatto è  Marchisio che al 56′ spegne le speranze viola e innesca le proteste sugli spalti all’indirizzo dei Della Valle. Anche in questo caso la rete trova la firma di Vucinic servendo il “principe” che nient’altro può fare se non mettere comodamente in rete di testa. Una timida reazione della Fiorentina si ha sul tiro di sinistro di Lazzari che Buffon devia quel tanto che basta per fargli scheggiare il palo. Pericolo passato per la Juve che ancora a testa bassa riacutizza i dolori dei toscani già impegnati sugli spalti a contestare squadra, tecnico e dirigenza, con la quarta rete. Vucinic questa volta serve Pirlo che con un tocco sotto batte Boruc. Nel finale c’è gloria per il primo gol bianconero di Padoin entrato a rilevare Vidal. Un tiro deviato del centrocampista bresciano si trasforma in assist per l’ex atalantino che da due passi infila in rete per il risultato definitivo di 5-0.

    Conte voleva una reazione dei suoi che hanno accontentato nel migliore dei modi le richieste del tecnico. Il segnale per il Milan è chiaro, la Juve non molla e si appresta ad arrivare ai prossimi due importanti appuntamenti (con il Milan in Coppa Italia e con l’Inter in campionato) con il morale alto ed una ritrovata condizione fisica.
    Per la Fiornetina invece si aspetta una reazione repentina per uscire fuori dal pericolo zona calda che rimane a 7 punti dalla terzultima. Già nel pomeriggio è fondamentale guardare il risultato di Lecce-Palermo.

    Video Fiorentina Juventus 0-5 highlights Youtube
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  • Genoa – Juventus 0-0, il Milan scappa via

    Genoa – Juventus 0-0, il Milan scappa via

    E sono quattro, quattro i pareggi conseutivi per la Juventus che a Marassi contro il Genoa non va oltre lo 0-0 pur disputando una partita tra le migliori dell’intero campionato disputato finora: tanta corsa, tante occasione create e altrettante sprecate, una traversa, due pali e un gol regolare annullato, questo il bilancio di una gara intensa che la Juventus ha nettamente vinto sul piano del gioco.

    Antonio Conte, costretto a vedere la panchina da una cabina in tribuna, è stato il grande assente insieme a Chiellini, Barzagli e Bonucci. E se proprio per le assenze (coppia centrale inedita formata da Vidal e Caceres), quello difensivo era il reparto che più destava preoccupazione, anche in questa 27esima giornata il reparto che continua a meritarsi le critiche degli esperti del settore rimane sempre quello offensivo.

    Ad avvio di gara è subito spavento per i bianconeri che si salvano grazie a Buffon che neutralizza un pallonetto di Palacio. Sul capovolgimento di fronte è la Juventus che si rende pericolosa con Giaccherini su invito di Pepe. Da quel momento in poi il corso della gara non cambierà: i bianconeri che danno il massimo in campo creando e sciupando diverse ghiotte occasioni e Genoa che, quasi a riconoscere la superiorità degli ospiti, si limita a difendersi ben ordinata. Artefice di questa buona prestazione è Vucinic che, come a voler dare ragione al suo mister estimatore, sale in cattedra e mostra per la prima volta la sua vera qualità. Il montenegrino inventa, prova giocate di prima, salta l’uomo e, nella seconda metà di gara, trova anche la traversa a negargli la gioia del gol.

    Oltre alle occasioni sono anche numerosi i casi di moviola su cui sentiremo molto discutere nelle prossime ore. Il primo al 16′: Matri, su invito dell’ispirato Vucinic si libera in area di rigore ma viene vistosamente trattenuto da Carvalho. Per Rizzoli è tutto regolare ma i bianconeri non sembrano convinti.
    Il primo tempo si chiude con il monologo della Juve che ci prova in tutti i modi ma che non vede ripagati gli sforzi con la rete.

    Genoa – Juventus © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nella ripresa la storia non cambia, l’area di rigore ligure è presa d’assedio dai vari Vucinic, Matri, Pirlo, Pepe, Marchisio senza esito positivo. Al 52′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pirlo disegna una parabola perfetta per Vucinic che di testa trova la traversa. Al 58′ è ancora protagonista Vucinic che sfiora il vantaggio: cross di Pepe e palla che si stampa sul palo alla sinistra di Frey finendo poi sul fondo. Dopo appena 2′ è Pepe che questa volta trova il palo su cross di Pirlo, ma qui, più che di sfortuna, si può parlare di gol “divorato” dal numero 7 bianconero.
    Al 71’stesso protagonista ancora Pepe (e giungiamo al secondo episodio da moviola) che trova la rete del vantaggio che il guardalinee inspiegabilmente invalida per un fuorigioco inesistente. Sul finale gli altri due episodi da moviola questa volta reclamati dal Genoa, il primo è sull’intervento di Marchisio che tocca da dietro Palacio mentre si appresta a concludere; il secondo sul recupero della partita quando Pirlo interviene in area su Marco Rossi che finisce a terra, ma il centrocampista bianconero tocca prima il pallone.

    Finisce 0-0 e con il 14° pareggio stagionale la Juventus vede svanire il sogno scudetto grazie anche all’allungo del Milan che superando di misura il Lecce si porta a +4 dalla inseguitrice al titolo. Per Conte e i suoi ragazzi sarà una settimana tutta di riflessione approfittando anche del silenzio stampa annunciato al termine della gara al Marassi.

    Domenica si riparte con il Milan che può amministrare i 4 punti di vantaggio ma il campionato è ancora lunga e la Juventus non concederà l’onore delle armi tanto facilmente, lo ha dimostrato oggi in tutti i novanta minuti giocati con il coltello tra i denti alla ricerca dei 3 punti. Ha solo un grosso difetto: gli attaccanti hanno difficoltà a trovare la via della rete.
    Ci auguriamo di non sentire le solite frasi di circostanza del signor Nicchi “gli arbitri non sono in mala fede” perché allora significa che se non sono in mala fede sono davvero arbitri poco professionali, e non ci riferiamo solo alla partita di oggi e non ci riferiamo solo alla Juventus.

  • Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Bologna – Juventus 1-1, le pagelle. Marchisio e Vidal in affanno

    Nonostante non abbia ancora perso, il quarto pareggio nelle ultime 5 giornate suona come un campanello d’allarme per la Juventus che a Bologna viene fermata sull’1-1. A passare in vantaggio sono i padroni di casa con Di Vaio, il pareggio porta la firma di un deludente Vucinic.

    PAGELLE BOLOGNA – JUVENTUS

    BOLOGNA

    Raggi 7: si trova di fronte un cliente scomodo come Vucinic, che attualmente non sta attraversando un bel periodo, e lo argina con efficacia. Bravo e attento in tutti i 90 minuti.

    Perez 7.5: regge da solo un intero centrocampo. Pressa, recupera palloni e dai suoi piedi riparte la manovra dei felsinei. E’ un moto perpetuo, il migliore in campo. Monumentale.

    Ramirez 7: mette in difficoltà la retroguardia della Juventus ogniqualvolta parte palla al piede. Bonucci deve utilizzare le maniere forti ricorrendo al fallo sistematico che gli costa il cartellino rosso.

    Di Vaio 6.5: freddo e micidiale come al solito davanti alla porta, beffa Buffon in uscita portando in vantaggio i rossoblu. Sa sempre cosa fare in ogni situazione, quando la palla è tra i suoi piedi, i compagni possono stare tranquilli.

    JUVENTUS

    Lichtsteiner 5: Meno attento del solito e poco propositivo in avanti. Si addormenta in occasione del vantaggio del Bologna tenendo in gioco Di Vaio. Fallisce il colpo di testa da due passi. Anche lo svizzero, come tanti altri ha finito la benzina.

    Bonucci 5: Difficile il suo compito di caricarsi sulle sue spalle l’intero peso del reparto difensivo, specie dopo le brutte figure e i fischi rimediati nelle ultime uscite. Il suo approccio alla partita non sarebbe neanche peggiore di tanti altri se non fosse per qualche disimpegno errato e per il rosso che va a complicare l’esistenza di Conte che nel prossimo turno dovrà inventarsi una nuova difesa nella trasferta di Genova.

    Pirlo 6.5: Compito difficile per il regista bianconero che si trova a districarsi dalla marcatura di due mastini come Perez e Mudingayi. Trova un corridoio fantastico per Vucinic che firma la rete del pareggio. Perde pochi palloni è uno dei migliori dei suoi come al solito.

    Claudio Marchisio © Dino Panato/Getty Images

    Vidal e Marchisio 5: se la Juve sta faticando ed è meno pericolosa del solito è perchè sta venendo a mancare l’apporto dei due centrocampisti che in mezzo al campo vanno in difficoltà dinanzi alla dinamicità degli avversari e non riescono più a trovare le incursioni giuste in avanti per far male, caratteristica questa che li ha contraddistinti nella prima parte di stagione. In affanno.

    Vucinic 5.5: un voto in più, inevitabile, per il gol del pareggio. Completamente fuori forma, non gli riesce mai un dribbling e non va mai via all’avversario diretto. Sembra che giochi in maniera svogliata e non più con quella grinta, determinazione e spirito di sacrificio che avevano fatto le fortune della Juventus e di Conte nella prima parte della stagione, quando era stato prezioso anche in fase di ripiegamento.

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 6; Raggi 7, Portanova 6.5, Antonsson 6.5; Garics 6.5 (66′ Pulzetti 6), Perez 7.5, Mudingayi 7, Rubin 6 (87′ Beldofil sv); Ramirez 7, Diamanti 6 (66′ Konè 6); Di Vaio 6.5

    Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 5, Caceres 6, Bonucci 5, De Ceglie 6; Marchisio 5, Pirlo 6.5, Vidal 5; Pepe 5.5 (85′ Padoin sv), Borriello 5 (78′ Quagliarella sv), Vucinic 5.5 (78′ Giaccherini)

    HIGHLIGHTS BOLOGNA – JUVENTUS 1-1

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  • La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    La Juve soffre di pareggite, 1-1 con il Bologna

    Ennesimo pareggio, 13° per l’esattezza, per la Juventus che nella sfida al Dall’Ara contro il Bologna non va oltre l’1-1 fallendo così l’obiettivo di agguantare in vetta il Milan.
    Orfani della coppia centrale titolare composta da Barzagli e Chiellini i bianconeri sono costretti a scendere in campo con l’inedito duo formato da Bonucci e Caceres con De Ceglie e Lichtsteiner sulle fasce; centrocampo con Vidal, Marchisio,  Pirlo e Pepe a dare da supporto alla coppia d’attacco ex Roma formata da Vucinic e Borriello. Pioli invece si affida all’esperienza di capitan Di Vaio, Damianti e a sostegno Ramirez.

    Primo tempo tutto da dimenticare per i torinesi che si mostrano in difficoltà nel costruire gioco e nel tenere il passo degli avversari che invece subito aggrediscono la formazione di Conte soprattutto a centrocampo. Dopo appena 17′ dall’avvio di gara è proprio il Bologna che passa in vantaggio alla prima occasione grazie ad un lancio perfetto di Ramirez per Di Vaio che a tu per tu con Buffon spedisce la palla in rete. Primo tempo che si conclude con il vantaggio dei padroni di casa e la Juventus che registra solo un unico tiro nello specchio della porta avversaria al 13′ su calcio di punizione di Pirlo.

    Mirko Vucinic © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa di gara sono i bianconeri ad aumentare il ritmo di gioco spingendo molto più di quanto non si sia stato fatto nel primo tempo. E infatti al 59′ è Andrea Pirlo anche questa volta ad inventarsi un assist in profondità perfetto per Mirko Vucinic che con un pallonetto supera Gillet. La Juventus ci crede ma spreca qualche minuto più tardi della rete del pareggio prima con il colpo di testa di Lichtsteiner e poi con il tentativo di Marchisio, forse in posizione di fuorigioco, che viene neutralizzato da Gillet. Al 69′ la Juve va vicinissima al vantaggio, Pepe  serve Borriello che però sciupa di sinistro. Qualche minuto più tardi dubbio intervento di Pulzetti su De Ceglie che viene strattonato in area, anche se il fallo comincia fuori. L’arbitro lascia correre scatenando le proteste di Conte che poi verrà invitato dallo stesso fischietto ad abbandonare il rettangolo di gioco. Stessa sorte toccherà a Bonucci che si guadagna il secondo cartellino giallo a sette minuti dalla fine per un intervento su Ramirez nella metà campo bianconera.

    Gli ultimi minuti di gioco trascorrono senza particolari sussulti con i bianconeri che, in inferiorità numerica, conservano il risultato di parità riuscendo a sventare i pericolosi contropiedi lanciati da capitan Di Vaio. Un punto a testa che serve di più al Bologna che tocca quota 32 punti in classifica tenendo a distanza la zona retrocessione meno alla Juventus che vede sfuggire la possibilità di agganciare il Milan in vetta.

  • Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    Juventus, Suarez e Song “osservati speciali”

    La Juventus pensa a Suarez, il  Direttore generale Beppe Marotta e la tutto l’entourage bianconero, stanno valutando l’idea di aggiungere nella rosa bianconera un attaccante di fama internazionale e dal gol facile ed un robusto centrocampista in vista soprattutto della partecipazione in Champions League della prossima stagione.

    In attacco il nome più caldo al momento è rappresentato dall’uruguaiano del Liverpool Luis Suarez che non sta sicuramente vivendo un periodo facile in Inghilterra dopo le note vicissitudini legate alle offese razziste rivolte al capitano del Manchester United Evra ed il rifiuto, sicuramente poco elegante e fuori luogo, di voler stringere la mano al terzino francese, nell’ultimo incontro fra Manchester United e Liverpool di alcune settimane fa.

    Il problema in zona gol che attanaglia la Juventus da un po’ di mesi è palese, davanti l’unico che riesce a segnare con qualche continuità è Alessandro Matri anche se, l’ex attaccante del Cagliari, non pare avere quella qualità e soprattutto quel fiuto del gol necessari per futuri palcoscenici europei prestigiosi. Il montenegrino Mirko Vucinic sta confermando la sua assoluta allergia in zona gol già vista nella sua esperienza capitolina con appena due centri in questa stagione e, con la contestazione subita nell’ultimo match casalingo contro il Chievo, anche la tifoseria bianconera non sembra più essere propensa a perdonargli simili prestazioni. Anche l’idea del mercato di riparazione di gennaio, rappresentata dall’acquisto di Marco Borriello, non sembra suscitare più molto interesse nella dirigenza juventina e soprattutto in Antonio Conte, che preferisce all’attaccante ex Milan e Roma, Fabio Quagliarella.

    Luis Suarez ©Clive Mason/Getty Images

    Ecco quindi che l’ipotesi Suarez sembra essere più di qualche semplice voce di mercato considerato anche della presenza degli osservatori bianconeri nell’ultimo match di premier fra Liverpool e Arsenal della scorsa settimana in cui, oltre all’attaccante uruguaiano, sul taccuino di Marotta e Paratici risulta essere finito anche Alexandre Song, 24enne nazionale camerunese con passaporto francese, in forza ai Gunners. Il centrocampista camerunense sarebbe un grande rinforzo nel centrocampo bianconero, considerata anche la sua esperienza internazionale e darebbe una più che valida alternativa ad Antonio Conte in mediana per poter far rifiatare, sia Claudio Marchisio che il cileno Arturo Vidal.

  • Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    Juventus – Chievo 1-1, le pagelle. Vucinic bocciato

    PAGELLE JUVENTUS – CHIEVO 1-1

    Buffon 6: Salva su punizione di Acerbi nulla può sul gol del pareggio.
    Lichtsteiner 5,5: Lotta ma è in affanno, paga l’inizio di stagione giocato a grandi ritmi (Dal 78’) Del Piero S.V.
    Barzagli 6: Esce per infortunio fino a quel momento non aveva sbagliato nulla (Dal 40’) Bonucci 5: Indovina un lancio per Giaccherini che sfiora il gol, ma sbaglia almeno altrI tre lanci consegnando di fatto la palla agli avversari, ma la sua partita non finisce qui: appostato sulla linea di porta riesce a rinviare la palla nella sua porta.
    Chiellini 6,5: Il solito muro in difesa, rimane in campo anche con una gamba sola correndo e rincorrendo gli avversari.
    De Ceglie 7: Ormai è diventato una certezza dal suo rientro ogni volta che è sceso in campo risulta essere uno dei migliori, cala alla distanza, ha siglato il gol del vantaggio.
    Padoin 6: Fa la sua parte certo non dovrebbe essere lui a cambiare le sorti dell’incontro ma ci prova in due occasioni e Sorrentino gli nega la gioia del gol.
    Marchisio 5,5: Si nota per un paio di interventi nel primo tempo ma è quasi sempre tagliato fuori dal gioco, sostituito (Dal 71’) Caceres 5,5: Viene buttato nella mischia ma non riesce a evitare il gol del pari.
    Pirlo 6: Le fatiche della Nazionale si sentono, non è il solito Pirlo, si fa vedere poco, ma è l’ultimo ad arrendersi sfiora il gol al 90’.
    Giaccherini 6,5: E’ l’unico giocatore in campo per la Juventus che punta e che riesce a saltare l’uomo insieme a De Ceglie mandano in crisi la corsia di destra del Chievo.
    Matri 5: Al primo minuto ha l’occasione per segnare un gol solo davanti al portiere ma fallisce incredibilmente, per lui sarà anche l’ultimo tiro in porta durante tutta la partita.
    Vucinic 4: Inguardabile, dovrebbe crescere invece va peggiorando, non riesce a saltare l’uomo, qualsiasi giocatore del Chievo riesce a fermarlo, non tira mai in porta e quando ci prova i portieri avversari stanno tranquilli tanto non centra mai la porta, il suo acquisto è da rivedere.

    Mirko Vucinic © Claudio Villa/Getty Images

    Conte 5: I’ennesimo cambio di modulo genera solo confusione tra i giocatori, tenere in campo Vucinic fino alla fine è stato un errore e con il senno del poi, dare un’altra possibilità a Bonucci è stato un vero suicidio.

    Sorrentino 7,5: Se il Chievo ha portato via un punto è anche grazie ai suoi miracoli.
    Acerbi 7: Era praticamente sconosciuto, invece si è visto in tutte le zone del campo. Pericoloso su punizione.
    Dramè 7: Meritava l’espulsione ma ha giocato una gran bella partita siglando il gol.
    Frey 5,5: Un po’ impreciso negli interventi.
    Andreolli 6,5: Non fa toccare pallone a Vucinic.
    Bradley 7,5: Dalle sue parti non passa nessuno, da applausi un suo recupero su Vucinic lanciato verso la porta.
    Rigoni 6,5: Fa il suo dovere in mezzo al campo.
    Sammarco 6: Svolge il compito da trequartista con efficacia, viene sostituito nella ripresa.
    (Dal 64’) Hetemaj 6: Recupera molti palloni e argina le ripartenze bianconere.
    Luciano 6: Partita di sostanza e sacrificio la sua (Dal 64’) Moscardelli 7: E’ suo l’assist per il pareggio, ma il suo ingresso sposta gli equilibri in attacco.
    Thereau 6,5: Partecipa anche lui alla conquista del meritato pareggio, sfiora il gol con un gran tiro dai 40 metri circa.
    Paloschi 5,5: Poteva sfruttare meglio alcune occasioni avute nel corso della gara. (Dal 82’) Vacek sv

    Di Carlo 8: E’ tutto merito suo quello che il Chievo ha offerto a Torino, azzecca le mosse in campo e le sostituzioni effettuate al momento giusto, ha il merito di tenere in campo Dramè che in varie occasioni ha rischiato il rosso, ma alla fine è stato ripagato realizzando il gol del pareggio.

    Gervasoni 5: Non vede il fuorigioco di De Ceglie, non espelle Dramè per un fallaccio plateale meritevole almeno del secondo giallo, e forse nega un calcio di rigore su Del Piero.

    HIGHLIGHTS JUVENTUS – CHIEVO 1-1

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  • Juventus Catania, Conte si affida alla coppia Borriello-Vucinic

    Juventus Catania, Conte si affida alla coppia Borriello-Vucinic

    Questa sera allo Juventus Stadium la Juve sarà impegnata nell’anticipo della 24esima giornata di campionato contro il Catania, squadra in ottima salute. All’andata finì 1-1 con le reti di Bergessio e Krasic, alla sua unica marcatura stagionale.

    La Juventus deve fare i conti con la scarsa vena realizzativa al momento dei suoi attaccanti, la squadra di Conte infatti è reduce da due gare nelle quali è rimasta a secco di gol (0-0 contro Siena in casa e a Parma), nonostante la grande quantità di occasioni da rete creata. Risultati che non le hanno concesso di approfittare dei mezzi passi falsi del Milan. Inoltre nel recupero di Mercoledì contro il Parma, la Juventus ha reclamato con veemenza due rigori che non sono stati concessi dal direttore di gara. Recriminazioni di rigori non concessi a parte, i bianconeri devono deve fare i conti con un attacco sterile rispetto alle tante occasioni create, l’unico a non soffrire di tale sterilità è Matri:anche perchè l’altro collega di reparto, Vucinic, pagato in estate alla Roma 15 milioni di euro, ha trovato la rete solo tre volte in stagione.
    Il Catania è reduce dal poker rifilato al Genoa ma in trasferta non è quella squadra solida apprezzata quest’anno in casa e, soprattutto, ha una difesa che lontano dal Massimino subisce tanti gol.

    Marco Borriello titolare Juventus Catania | © Valerio Pennicino/Getty Images
    In vista degli impegni ravvicinati dell’ultimo mese causa recuperi per il maltempo Conte potrebbe affidarsi al turnover, lasciando intendere che Matri lascerà spazio a Quagliarella al centro dell’attacco mentre Lichtsteiner, apparso un po’ stanco contro il Parma, dovrebbe lasciare spazio a Caceres, eroe di San Siro in Coppa Italia. Il modulo dovrebbe essere il solito 4-3-3 con Buffon tra i pali, in difesa Chiellini, Barzagli, Bonucci e l’inserimento tra gli undici titolari di Caceres. Assente lo squalificato Vidal a centrocampo sostituito sicuramente da Giaccherini, vista l’assenza forzata per infortunio del giovane Marrone, affiancherà Pirlo e Marchisio. Ritorno in campo per Pepe, la coppia d’attacco dovrebbe essere affidata a Borriello e Vucinic.
    In casa Catania Montella deve fare i conti con la tegola per il brutto infortunio accorso a Potenza; anche Capuano salterà la trasferta per lo stesso motivo, rientra Bellusci, che dunque torna sulla fascia destra nella linea dei difensori. Il tecnico Montella si affiderà al 4-3-3 con Marchese sempre in luogo di Capuano, centrocampo orchestrato da Lodi con Almiron e Izco ai fianchi, solito tridente argentino Gomez-Bergessio-Barrientos, in porta con Campagnolo indisponibile giocherà molto probabilmente Kosicky.

    JUVENTUS CATANIA LE PROBABILI FORMAZIONI
    JUVENTUS (4-3-3):
    Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, Giaccherini; Pepe, Borriello, Vucinic. All. Conte.
    A disp: Storari, Lichtsteiner, De Ceglie, Padoin, Estigarribia, Matri, Quagliarella.
    Squalificati: Vidal.
    Indisponibili: Marrone.

    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. All. Montella.
    A disp: Carrizo, M. Motta, Llama, Seymour, Biagianti, Catellani, Ebagua.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Campagnaro, Capuano, Potenza, Suazo.

    Arbitro : Brighi

  • Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Finisce a reti bianche e con tante polemiche Juventus Siena. L’undici di Conte alla luce dei risultati maturati sugli altri campi perde una ghiotta occasione per tentare l’allungo in classifica in un momento cruciale della stagione. Bravo Sannino ad imbrigliare la manovra della Vecchia Signora apparsa meno brillante del solito e con Vidal, Vucinic e Marchisio non più sui livelli di inizio stagione. La Juventus può anche recriminare per un rigore non concesso per un evidente fallo di mano di Vergassola a cinque minuti dalla fine. Il Siena invece si dimostra una formazione gagliarda, concentrata e messa bene in campo tatticamente.

    Juventus Siena le pagelle

    Buffon: 5,5 Una parata maldestra all’86’ sull’unico tiro in porta non irresistibile.
    Lichtsteiner : 6,5 Solito lavoro di sacrificio su e giù sulla fascia destra sfiora anche il gol.
    Barzagli: 6,5 Sempre attento salva in almeno 3 circostanze su avversari lanciati verso la porta.
    Chiellini: 6 Lascia ben poco agli avversari, partecipa nel secondo tempo all’arrembaggio in attacco da una sua palla nasce l’azione del calcio di rigore non fischiato da Peruzzo.
    De Ceglie: 6,5 E’ sicuramente il migliore in campo molto propositivo sia nella fase di difesa che in quella di spinta, il ragazzo è ritrovato.
    Vidal: 5 Sono molti di più i palloni che perde che quelli che riconquista, si limita a passaggi corti appena cerca un’apertura o uno scambio veloce sono sempre contropiedi degli avversari, in netto calo le sue prestazioni.
    Pirlo: 6,5 Tutte le azioni più pericolose partono dai suoi piedi, è l’unico che cerca di verticalizzare il gioco e ci riesce a differenza di altri compagni.
    Marchisio : 5,5 Non è il Marchisio di inizio stagione, ma cmq la sua presenza in campo è sempre importa tante.
    Pepe: 5 Si nota solamente al momento della sostituzione ma non era in perfette condizioni fisiche.
    Matri 6 Cerca da solo di sfondare il muro avversario ma tira nello specchio della porta una sola volta con Pegolo che gli nega la rete.
    Vucinic: 4,5 Un attaccante dovrebbe fare gol, per fare gol dovrebbe tirare in porta, lui non tira mai gli capitano 2 buone palle una la liscia una la manda alle stelle, a parte qualche recupero e qualche dribling non si registra una giocata che valga i 15 milioni + bonus spesi dalla Juventus.

    Dal 37’ Giaccherini : 6,5 Entra e porta più vivacità salta l’uomo e cerca la conclusione sfiora il gol all’ultimo secondo.
    Dal 61’ Borriello: 5,5 Da poco sostengno all’attacco anche se apre qualche varco nella difesa avversaria.
    Dal 76′ Quagliarella 6 Positivo nel quarto d’ora in cui è stato chiamato in campo.
    All. Conte: 5,5 Sui cambi poteva fare qualcosa di più Vucinic andava sostituito a fine primo tempo, in queste partite un giocatore come Del Piero avrebbe sicuramente fatto comodo.

    Siena (4-4-2): Pegolo 7; Vitiello 6, Rossettini 6,5, Terzi 6,5, Del Grosso 6; Giorgi 6 (24′ st Reginaldo 6), Vergassola 6, Gazzi 6,5, Brienza 5,5; Destro 5,5 (28′ st Parravicini 6), Calaiò 5 (11′ st Gonzalez 5). A disp.: Farelli, Rossi, Contini, D’Agostino. All.: Sannino 6,5

    Juventus Siena video highlights Youtube
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  • Juventus Siena 0-0, la fuga è rimandata

    Juventus Siena 0-0, la fuga è rimandata

    La Juventus sciupa altri due punti preziosi in casa contro una squadra sicuramente non imbattibile come il Siena che comunque si è difesa con ordine e con aggressività e ha rischiato di vincere una partita con l’unico tiro in porta nei 90 minuti, con Gazzi che a 4 minuti dalla fine non riesce a ribadire in rete una corta respinta di Buffon.

    Primi 45 minuti di gara decisamente sotto tono per i bianconeri, anche il ritorno di Vucinic non è stato dei più felici, il montenegrino non tira quasi mai in porta, sbaglia molti passaggi e a volte rallenta pure le azioni di contropiede, l’unica azione gol di tutto il primo tempo viene confezionata al 37’ dall’asse (solito ormai) Pirlo-Lichtsteiner con Pegolo che salva deviando in calcio d’angolo. Il primo tempo si conclude senza note di cronaca né da una parte né da un’altra con la Juventus che prova ad attaccare e con il Siena che si difende con ordine.

    Nel secondo tempo è la Juventus a creare più occasioni rispetto a quante ne avesse confezionate nella prima parte di gara, e con l’uscita di Vucinic per Borriello la Juventus costruisce le migliori occasioni da rete, con Pegolo che si è fatto trovare sempre pronto. Il portiere del Siena prima si supera su calcio di punizione di Pirlo e poi sul conseguente corner salva sull’incornata di testa di Matri.
    Al 39′ l’episodio che farà infuriare la squadra bianconera e il pubblico infreddolito sugli spalti: cross di Chiellini, Vergassola stoppa con il braccio in area, proteste Juventine, ma Peruzzo “non fischia un rigore sacrosanto” (così lo definirà Conte nel dopo partita); sul capovolgimento di fronte il Siena con Reginaldo ci prova da fuori area con un sinistro a girare, Buffon si distende ma non trattiene e Gazzi, che si fionda sul pallone, riesce a graziare l’estremo difensore sparando alto; a sua volta è lo stesso Gazzi che sarà graziato da Peruzzo che nel tiro del giocatore vede l’ultimo tocco di Buffon e assegna il calcio d’angolo. Nel finale ci prova Giaccherini che sfiora il gol con un’azione personale mandando di poco alto una conclusione a girare che stavolta Pegolo avrebbe solo potuto guardare.

    La Juventus dopo 15 partite consecutive sempre in rete tra le proprie mura amiche si deve arrendere ad un bel Siena. Buona la prestazione degli uomini di Sannino che in campo non sono stati solo bravi a difendersi con ordine, ma alcune volte sono riusciti a ripartire in contropiede.
    Per la Juventus invece la sensazione è che ultimamente si esprime meglio quando Vucinic non gioca, non a caso senza di lui la squadra aveva fatto meglio sia in Coppa Italia contro la Roma che in campionato contro l’Udinese. In netto calo anche le prestazioni di Vidal, che da qualche partita sembra il lontano parente del guerriero di inizio stagione, e di Pepe che deve arrendersi all’ennesimo infortunio alla caviglia.
    E se mercoledì, pur senza giocare, la Juventus aveva rimarcato un vantaggio in classifica nei confronti del Milan, oggi, pur giocando, ha registrato una giornata a sfavore che inciderà molto ai fini della classifica finale; una squadra che vuole vincere lo scudetto non può perdere punti preziosi in casa (con Bologna, Genoa e Cagliari, ndr), su questo Conte deve lavorare molto. La cosa importante era mantenere la vetta della classifica, e su questo la Juventus di Conte è riuscita.

  • Juventus Siena, le ultime. Tridente Matri, Vucinic e Pepe

    Juventus Siena, le ultime. Tridente Matri, Vucinic e Pepe

    Nessun pericolo di rinvio neve per lo Juventus Stadium, unica struttura all’avanguardia in grado di resistere alle minacce climatiche che in questi giorni hanno mandato nel caos numerose città. Tuttavia stamattina Torino si è svegliata in una condizione climatica glaciale con temperature che già alle ore 15 potrebbero toccare i -5°; per questo motivo la società bianconera ha pensato bene di far distribuire oltre 30 mila scaldamani a chi andrà a vedere la partita. Sugli spalti invece sono state utilizzate 10 tonnellate di sale e sui camminamenti.

    Si torna dunque in campo dopo lo stop contro il Parma, si torna in campo tra bianconeri, Juventus e Siena, i primi con la voglia di mantenere intatto il record di imbattibilità e il vantaggio sulle inseguitrici, i secondi invece con la voglia di fare bene per conquistare preziosi punti per la lotta alla salvazza.

    Antonio Conte, che ritrova il suo Siena, ha tutta la rosa a sua disposizione dopo il recupero di Mirko Vucinic, scenderà in campo con il 4-3-3 con la coppia Vucinic-Matri (l’ex cagliaritano era già andato a segno contro i toscani nella partita di andata) e con Pepe che torna a prendere il suo posto da titolare. Con Buffon tra i pali che proprio oggi festeggia le sue 600 partite in Serie A, in difesa sciolto il dubbio De Ceglie- Bonucci, con quest’ultimo che si accomoderà in tribuna, Lichtsteiner e la coppia centrale Barzagli-Chiellini. Confermato il centrocampo affidato alle magie di Pirlo con Vidal e Marchisio. Tribuna per Milos Krasic.

    Sannino invece si affida al classico 4-4-2, con Terzi che recupera dopo gli acciacchi contro la Fiorentina e partirà dal primo minuto. Tra i pali Pergolo con, a completare il reparto difensivo, Vitiello, Rossettini e Del Grosso. A centrocampo Angelo, Vergassola, Gazzi e Brienza mentre la coppia d’attacco rimane Calaiò-Destro, con il nuovo acquisto Bogdani in tribuna.

    FORMAZIONI JUVENTUS SIENA

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, Padoin, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Borriello. All. Conte.

    Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Rossettini, Contini, Del Grosso; Angelo, Vergassola, D’Agostino, Brienza; Destro, Calaiò. A disposizione: Farelli, Pesoli, Terzi, Grossi, Gazzi, Reginaldo, Gonzalez.

    Arbitro Peruzzo di Schio (Petrella-De Luca/Guida)