Tag: Mirko bergamasco

  • Rugby, Italia bella solo un tempo. Australia ok 19-22

    Rugby, Italia bella solo un tempo. Australia ok 19-22

    Gioca solamente un tempo l’Italrugby contro i fortissimi australiani e per poco non bastava con la nazionale azzurra che esce sconfitta di misura con il risultato di 19-22.

    Partita a due facce dell’Italia: brutta, presuntuosa, troppo fallosa nella prima frazione di gioco e praticamente perfetta nella ripresa dove sfiora l’impresa svanita a due minuti dalla fine con l’errore di Orguera che manda fuori un piazzato che avrebbe consentito di riacciuffare un insperato pareggio.

    L’inizio partita per gli azzurri è molto incoraggiante con Orquera che realizza subito il piazzato per 3-0 al 4′ ma dopo appena due minuti, l’Australia con Barnes rimette le cose a posto grazie ad un piazzato sontuoso da metà campo. Al 15’ ancora Barnes con un piazzato porta avanti i “Wallabies” che realizzano anche la meta al 20’ con Cummins. Il primo tempo azzurro è troppo falloso, l’aggressività richiesta da Brunel non è incanalata nel verso giusto con il risultato che L’Australia, nello spazio di nove minuti,realizza tre piazzati con Barbieri che si fa anche buttare fuori per 10’ grazie ad un giallo ineccepibile. La prima frazione si chiude sul 22-6 Wallabies con gli azzurri forse un po’ troppo presuntuosi nei primi 40’ a dispetto di un Australia nettamente superiore per più di mezz’ora di gioco.

    Robert Barbieri
    La meta di Robert Barbieri ©Claudio Villa/Getty Images

    Nella ripresa l’Italia lascia negli spogliatoi la presunzione e disputa una seconda parte di gara ricca di orgoglio, sacrificio e cuore. L’Australia compie un errore gravissimo in ripartenza regalando la meta azzurra con Barbieri. Al 52’ brutto infortunio per Mirko Bergamasco costretto ad uscire dal campo in maniera definitiva, Luciano Orquera è infallibile ed il piccolo dieci azzurro porta l’Italia ad un passo dai Wallabies sul 19-22. Gli azzurri sono fantastici e con il capitano Sergio Parisse sfiorano la meta del ko al 66’ con l’ovale che beffa l’Italia rimbalzando fuori dalla portata dell’azzurro ad un soffio dalla linea di meta.  Il pressing azzurro del secondo tempo potrebbe essere coronato con il pareggio contro i numeri 2 del Mondo quando Orquera è chiamato ad un piazzato da oltre trenta metri, ma il piccolo azzurro sbaglia proprio l’unico calcio di giornata facendo infrangere i sogni azzurri per un risultato di parità che sarebbe entrato nella storia.

    Finisce quindi 19-22 per i Wallabies australiani che hanno dimostrato la loro superiorità solamente nel primo tempo mentre nella ripresa hanno sofferto una signora Italia che può uscire, nonostante la sconfitta, sicuramente a testa alta dopo questo combattutissimo e sofferto test match.

     

  • Rugby Italia Australia, ecco il XV anti “Wallabies”

    Rugby Italia Australia, ecco il XV anti “Wallabies”

    Dopo la bella prestazione offerta sabato scorso all’Olimpico di Roma contro i campioni del Mondo neozelandesi, la nazionale azzurra guidata dal C.T. Jaques Brunel sarà impegnata allo stadio Artemio Franchi di Firenze sabato 24 novembre contro l’Australia.

    Ultimo di tre test match molto importanti per la nazionale azzurra che sembra aver trovato la giusta alchimia tecnico – tattica per poter affrontare al meglio il Sei Nazioni di inizio febbraio 2013 dove gli azzurri potranno ambire a qualcosa di più rispetto al solito spauracchio rappresentato dall’evitare il famoso “cucchiaio di legno”.

    Sono essenzialmente due le novità più importanti presentate da Brunel in formazione: Robert Barbieri in terza linea e Quintin Geldenhuys in seconda, novità queste dettate dalla necessità espressa dal C.T. francese di avere più potenza in campo sin dall’inizio. Per il resto la formazione italiana si affiderà sui punti saldi rappresentati da Mirko Bergamasco, Martin Castrogiovanni oltre al capitano Sergio Parisse.

    Robert Barbieri
    Robert Barbieri in azione ©Paolo Bruno/Getty Images

    I “Wallabies” australiani sono reduci dalla pesante sconfitta subita dalla Francia ma riscattata subito con la vittoria bella e convincente a Twichenam contro i padroni di casa inglesi. Anche il C.T. australiana Robbie Deans ha già annunciato il XV australiano dove spiccano le individualità di Adam Ashley-Cooper,  Kurtley Beale e Wycliff Palu.

    Queste le formazioni che scenderanno in campo all’Artemio Franchi sabato 24 novembre:

    Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovambattista Venditti,13 Tommaso Benvenuti,12 Alberto Sgarbi,11 Mirco Bergamasco,10 Luciano Orquera,9 Edoardo Gori,8 Sergio Parisse,7 Robert Barbieri,6 Alessandro Zanni,5 Francesco Minto,4 Quintin Geldenhuys,3 Martin Castrogiovanni,2 Leonardo Ghiraldini,1 Andrea Lo Cicero. Panchina:16 Davide Giazzon, 17 Michele Rizzo, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Antonio Pavanello, 20 Simone Favaro, 21 Manoa Vosawai, 22 Tobias Botes, 23 Luke McLean

    Australia: 15 Berrick Barnes,14 Nick Cummins,13 Adam Ashley-Cooper,12 Ben Tapuai,11 Drew Mitchell,10 Kurtley Beale,9 Brett Sheehan,8 Wycliff Palu,7 Michael Hoope,r6 Scott Higginbotham,5 Nathan Sharpe,4 Sitaleki Timani,3 Ben Alexander,2 Stephen Moore,1 Benn Robinson. Panchina
    16 Tatafu Polota Nau, 17 James Slipper, 18 Sekope Kepu, 19 Dave Dennis, 20 Liam Gill, 21 Nick Phipps, 22 Mike Harris, 23 Digby Ioane

  • In attesa di Italia – All Blacks abbiamo provato la maglia adidas

    In attesa di Italia – All Blacks abbiamo provato la maglia adidas

    Sabato sarà un gran giorno per il rugby italiano, come già abbiamo avuto modo di presentarvi, il test match Italia – Nuova Zelanda che metterà la nostra nazionale di fronte agli All Blacks, in una sfida che da sempre fa paura, ma che ci permetterà di sognare, almeno fino a sabato, il resto lo vedremo in campo.

    Naturalmente noi tiferemo Italia ed in attesa di sabato abbiamo avuto modo di testare con mano la nuova maglia della nazionale, quella che vestiranno gli azzurri, da Mirko Bergamasco a Simone Favaro, marchiata adidas, che fino al 2017 accompagnerà i nostri eroi nel loro cammino.

    Maglia Italia Rugby 2012/2013

    Abbiamo avuto modo di vestire e provare la nuova divisa dell’Italia, che per la prima volta nella storia della FIR (Federazione Italiana Rugby) sarà completamente azzurra, e sinceramente già da questo fattore abbiamo guardato la divisa con un occhio diverso, la scelta del colore unico sa già tanto di nazionalistico, il tutto poi è condito ad esempio nella maglia dal risalto delle tre strisce platino che ruotano intorno alla spalla dando così una maggiore visibilità in ogni fase del gioco. Il colletto della maglia, di colore bianco, ha un altro bel particolare, nel retro infatti è ricamata la bandiera italiana, mentre nella parte avanti è ben impressa la scritta “ITALIA“, oltre infine al fatto che riappare dopo tanti anni insieme allo scudetto nazionale  il logo ufficial della FIR .

    Spirito nazionalistico a parte e nell’attesa degli All Blacks abbiamo anche indossato la maglia, gradendone sia l’estetica che la qualità, per chi conosce l’orma famoso ClimaCool di adidas saprà bene quanto questo sistema sia fantastico, mentre chi avrà modo di sperimentarlo capirà la gioia della perfetta traspirazione e del mantenimento della temperatura corporea anche sotto sforzo. Inoltre il secondo sistema che si affianca a quello già descritto è il ForMotion, cioè la presenza di tessuti tridimensionali ed elastici che si adattano alla perfezione corpo dell’atleta, al tempo stesso migliorando vestibilità della maglia allo scopo di ottimizzare i movimenti e la comodità ed infine aumentando la libertà di azione.

    Il test match si avvicina, noi siamo pronti e già in divisa ad affiancare la nazionale, tiferemo e sogneremo, il resto lo faranno i giocatori sul campo, a noi non resta altro che augurargli buona fortuna.

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  • Sei Nazioni 2012 Irlanda Italia 42-10

    Sei Nazioni 2012 Irlanda Italia 42-10

    Dura lezione subita dalla nazionale azzurra all’Avivia Stadium di Dublino contro un’Irlanda decisamente di un’altra categoria con gli azzurri che tengono bene il campo solo nel primo temo per poi crollare nettamente nella ripresa.

    Brunel schiera una prima linea inedita in azzurro, ma collaudata al Benetton Treviso: Rizzo-Ghiraldini-Cittadini. In più Botes, disastroso ai calci con l’Inghilterra, parte titolare all’apertura con Burton in panchina. Nell’Irlanda, rispetto alla sfida di Dunedin per il Mondiale ci sono solo due uomini nuovi nel XV irlandese: Trimble e Sexton invece di O’Driscoll e O’Gara.

    Sofferenza azzurra a Dublino ©Jamie McDonald/Getty Images

    L’inizio azzurro è molto incoraggiante, calcio piazzato di Boates che finisce fuori, ma la prima linea azzurra è ben presente in campo e Boates non fallisce il secondo calcio portando l’Italia avanti 3-0. La reazione irlandese c’e’ ma è il solito errore azzurro che complica i piani a Brunel: Zanni compie l’errore di fare un velo evitabilissimo concedendo il piazzato del 3 pari a Sexton. I verdi raggiunto il pari non indietreggiano e con una lunga azione , fatta di una serie di pick and go consente a Earls di andare in meta con Sexton che trasforma per il 10-3 a favore dei padroni di casa. Boates dimostra di dare qualcosa in più nel gioco azzurro con il numero 10 azzurro che è sfortunato in occasione di un calcio piazzato che colpisce il palo, ma è lo stesso Boates che dopo un’azione azzurra asfissiante compie una finta sontuosa servendo a Parisse una palla d’oro che il capitano azzurro affonda in mezzo ai pali irlandesi. La forza di una grande squadra è quella di saper cambiare passo nei momenti difficili è l’Irlanda dimostra di esserlo alla grande chiudendo gli azzurri nella propria trequarti per i quattro minuti finali del primo tempo segnando la seconda meta con Bowe che approfitta del ritardo di Masi in chiusura. Sexton trasforma e l’Irlanda chiude la prima frazione di gioco avanti 17-10.

    Il secondo tempo si apre ancora con un occasione per Boates di segnare su calcio piazzato, ma il numero 10 azzurro sbaglia ancora a differenza del suo collega Sexton che, 5’ dopo, segna i primi punti irlandesi nel secondo tempo con una precisione chirurgica in mezzo ai pali. A differenza di Boates l’irlandese Sexton è infallibile sui calci piazzati e quando, a 20’ dalla fine, l’Irlanda cambia il ritmo è notte fonda per l’Italia che subisce un’altra meta che porta il punteggio sul 30-10 con la solita trasformazione di Sexton. Esce Boates per Burton ma la musica non cambia con gli irlandesi che vincono tutte le collisioni conquistando definitivamente la metà campo azzurra fino alla fine del match. La conquista del territorio azzurro ed un po’ di falli evitabili sono la causa del crollo azzurro nel secondo tempo che regala la vittoria ai verdi d’Irlanda che chiudono con il punteggio di 42-10 grazie anche alle mete messe a segno da Tom Court a 3’ dal termine e da Andrew Trimble all’80’.

    Passo indietro della nazionale azzurra dopo le buone prestazioni fornite contro Francia e soprattutto contro l’Inghilterra la scorsa settimana. Ancora irrisolto il problema del calciatore con ancora troppi errori commessi da Boates e con il rientro di Mirko Bergamasco contro il Galles, forse l’unica speranza azzurra per evitare il cucchiaio di legno.

  • Rugby, ancora novità in casa Italia. Fuori Mauro Bergamasco

    Rugby, ancora novità in casa Italia. Fuori Mauro Bergamasco

    L’appuntamento è di quello importanti, Aviva Stadium di Dublino dove la nazionale azzurra guidata da Jacques Brunel, tenterà di superare i verdi irlandesi nel terzo incontro del Sei Nazioni in programma sabato alle ore 14:30.

    L’impresa sarà molto dura ma non impossibile anche se l’Italia dovrà fare a meno per tutto il prosieguo del torneo di Mauro Bergamasco. Infatti, per il flanker azzurro, ci saranno quattro settimane di squalifica inflittagli dalla Commissione della Celtic League per un placcaggio pericoloso durante il match fra gli Aironi e gli Ospreys.

    Per quanto riguarda il XV che affronterà i padroni di casa irlandesi, il C.T. azzurro Brunel ha in mente ancora delle novità con il lancio dal primo minuto all’apertura di Tobias Botes, sempre subentrato a partita in corso sia contro l’Inghilterra che contro la Francia a Parigi, ma in questa occasione preferito a Kris Burton. Sempre fra i trequarti, torna titolare (lo era stato contro la Francia) Alberto Sgarbi, con Gonzalo Canale dirottato nuovamente in panchina. L’altro cambio è in prima linea, con Michele Rizzo (al terzo cap in azzurro, l’ultimo 3 anni e mezzo fa) al posto di Andrea Lo Cicero, che non andrà nemmeno in panchina, ma viaggerà con la squadra a Dublino come ventitreesimo convocato (il ventiquattresimo sarà l’ala Giulio Toniolatti).

    Mauro Bergamasco ©Claudio Villa/Getty Images

    La scelta di Botes appare molto chiara nell’economia del gioco azzurro, il giocatore di Treviso dovrà cercare di giocare molto vicino alla linea del vantaggio, situazione questa, che dovrebbe permettere agli azzurri di alleggerire la pressione irlandese nei momenti di difficoltà insieme alla nuova prima linea azzurra che con l’ingresso di Rizzo sarà composta da tutti giocatori della Benetton Treviso. Le notizie provenienti da casa Bergamasco non sono però tutte negative, infatti il minore dei fratelli, Mirko, fuori da un po’ di tempo per un infortunio alla spalla, dovrebbe tornare in azzurro in occasione della partita contro il Galles.

  • Sei Nazioni, buona Italia non basta. Francia ok 30-12

    Sei Nazioni, buona Italia non basta. Francia ok 30-12

    L’Italia del nuovo corso del C.T. francese Brunel esce sconfitta a testa alta dallo Stade de France con i transalpini vittoriosi 30-12 in un match comunque buono per i ragazzi italiani.
    Davanti ad 80mila spettatori la Francia, vice campione del Mondo è seriamente intenzionata a vendicare la clamorosa sconfitta patita nello scorso Sei Nazioni proprio dagli azzurri. Brunel lancia il debuttante Venditti all’ala in una squadra che non ha un Bergamasco in campo e in panchina: Mirco è convalescente per l’operazione a una spalla a fine ottobre, Mauro out per scelta tecnica. Saint-André va sul sicuro: 10 dei 15 titolari francesi era in campo ad Auckland nella finale mondiale con la Nuova Zelanda.

    L’inizio degli azzurri è molto confortante con un’aggressività imprevista che mette in difficoltà la trequarti francese nelle ripartenze. Al 9’ Medard ruba palla e lancia sulla sinistra Malzieu che vola sulla sinistra: Burton lo placca, palla riciclata per Trinh-Duc che viene fermato irregolarmente da Benvenuti. Calcio per la Francia con Yachvili che centra i pali. L’Italia riesce a reagire subito ed è proprio Burton, il nuovo arrivo in casa azzurra, che realizza il drop del 3 pari, ma un errore di Lo Cicero consente a Rougerie di volare in meta approfittando delle maglie allargatesi degli azzurri. Burton rimette in scia l’Italia con un piazzato dai 25 metri ma una nuova disattenzione, questa volta del capitano Parisse, ma anche di tutto il reparto difensivo, consente a Picamoles di bucare la difesa azzurra consentendo a Malzieu di segnare la seconda meta transalpina. Trinh-Duc non trasforma non trasforma e la prima frazione si chiude sul 15-6 Francia che ha approffitato in maniera molto cinica delle uniche due sviste della difesa azzurra.

    Il secondo tempo inizia con un Italia di nuovo presente in campo ed un fallo in ruck consente a Burton di accorciare le distanze. Il buon momento della nazionale italiana non dura tantissimo ed appena i ragazzi di Brunel alzano il piede dall’acceleratore, ecco che i francesi ci mettono davanti tutti i nostri limiti, soprattutto di tenuta psicologica. Al 13’ della ripresa la meta che taglia le gambe agli azzurri con Trinh-Duc che riesce, anche in maniera un po’ rocambolesca, a consentire a  Clerc di andare in meta con la successiva trasformazione di Trinh-Duc trasforma. Fofana realizza l’ultima meta francese al 32’ con gli azzurri che stoicamente cercano nel finale di realizzare almeno la meta della bandiera ed andandoci anche vicini, seppur in quattordici.

    Finisce quindi 30-12 il primo match del sei nazioni 2012 per l’Italia con il prossimo appuntamento all’Olimpico di Roma contro l’Inghilterra che ha sconfitto, anche un po’ a sorpresa, la Scozia per 13-6.

    Il tabellino

    FRANCIA-ITALIA 30-12 (15-6)
    MARCATORI Primo tempo: 12’ cp Yachvili; 19’ drop Burton; 22’ m. Rougerie tr. Yachvili; 30’ cp Burton; 36’ m. Malzieu. Secondo tempo: 1’ cp Burton; 12’ cp Yachvili; 13’ m. Clerc, tr Yachvili; 33’ m. Fofana. Spettatori: 80 mila circa. Calci: Burton 2/3, Botes 1/1; Yachvili 4/6, Parra 0/1. Drop: Burton 1/2. Ammoniti: Geldenuys al 70’. Espulsi: nessuno.
    FRANCIA: Medard; Clerc, Rougerie (Mermoz dal 35’ s.t.), Fofana, Malzieu; Trinh-Duc (Beauxis dal 35’ s.t.), Yachvili (Parra dal 22’ s.t.); Picamoles (Harinordoquy dal 25’ s.t.), Bonnaire, Dusautoir; Nallet (Maestri dal 10’ s.t.), Pape; Mas (Debaty dal 35’ s.t.), Servat (Szwarzewski dal 14’ s.t.), Debaty (Poux dal 22’ s.t.). All. Saint-André.
    ITALIA: Masi; Venditti, Benvenuti, Sgarbi (Canale dal 14’ s.t.), McLean; Burton (Botes dal 14’ s.t.), Gori (Semenzato dal 35’ s.t.); Parisse, Barbieri (dal 27′ s.t. Favaro), Zanni; Van Zyl (Bortolami dal 14’ s.t.), Geldenuys; Castrogiovanni, Ghiraldini (D’Apice dal 35’ s.t.), Lo Cicero (Cittadini dal 22’ s.t.). All. Brunel.

  • Rugby, Italia deludente, dominio Irlanda. Addio Mallett

    Rugby, Italia deludente, dominio Irlanda. Addio Mallett

    La nazionale azzurra di rugby non riesce a scrivere la storia uscendo sconfitta, anzi umiliata, nel match più importante del mondiale che poteva sancire uno storico accesso ai quarti di finale per la compagine azzurra. Finisce 36-6 per l’Irlanda con gli azzurri che, come contro l’Australia, durano solo un tempo per poi crollare nel secondo subendo tre mete e non riuscendo mai a reagire.

    ©Warren Little/Getty Images
    Proprio la mancanza di reazione caratteriale fa cadere molte responsabilità sulla guida tecnica azzurra, con Nick Mallett che non ha saputo trasmettere la voglia e la capacità di soffrire, ad un gruppo molto più forte tecnicamente rispetto a tanti anni fa ma che in molte situazioni non riesce proprio a reagire alle prime difficoltà. Il primo tempo è molto equilibrato, si gioca sui calci piazzati di O’Gara e Bergamasco, la mischia azzurra tiene benissimo ma l’infortunio di Castrogiovanni è una mazzata tremenda per gli azzurri che di lì in avanti non riusciranno più a dominare nelle mischie, lasciando via libera agli irlandesi. Il primo tempo si chiude 9-6 per l’Irlanda con Bergamasco che fallisce il pari colpendo il palo all’ultimo minuto della prima frazione. Il secondo tempo è imbarazzante per i colori azzurri con i primi 15’ in cui l’Irlanda chiude i conti segnando due mete e facendo capire che, anche in mischia la nazionale azzurra è poca roba, si perdendo tutti gli incroci con il povero Totò Perugini sovrastato in tutte le fasi. La prima meta è ispirata da Bowe che accelera bruciando Bocchino e consegnando a O’Driscoll il via libera in mezzo ai pali. Al 10’ D’Arcy rompe due placcaggi e arriva a 5 metri dalla linea di meta, il riciclo riesce benissimo con palla a Earls che va in meta: 24-6, tracollo azzurro e O’Gara che trasforma il 26-6. Il calvario azzurro finisce con l’ultima meta irlandese segnata ancora da Earls all’ultimo minuto sancendo un uscita dal Mondiale per la nazionale azzurra davvero brutta e deludente. Si chiude l’era di Nick Mallett alla guida dell’Italia con il C.T. che in questi anni ha dimostrato buone capacità organizzative, migliorando di molto la deficitaria Touche italiana, ma che ha fallito completamente nella trasmissione del gioco e soprattutto nella disciplina in campo facendo dell’Italia, una delle nazionali più fallose al mondo.

  • Rugby, Mondiali Nuova Zelanda 2011: Convocati, programma e aspettative azzurre

    Rugby, Mondiali Nuova Zelanda 2011: Convocati, programma e aspettative azzurre

    Venti nazionali divise in cinque gironi, le prime due classificate vanno ai quarti, poi avanti con semifinali e finale. In campo andranno 600 giocatori, in 48 partite giocate in 12 stadi. Si comincia con Nuova Zelanda-Tonga venerdi’ 9 settembre all’Eden Park di Auckland. Lo stesso stadio, un tempio della palla ovale, ospitera’ la sfida che il 23 ottobre assegnerà il trofeo intitolato a William Webb Ellis. Ecco il mondiale di rugby, mondiale ospitato nella patria della palla ovale con molte attese verso la nazionale azzurra guidata da Nick Mallett chiamata alla difficile impresa di una qualificazione ai quarti, impresa comunque alla portata dei nostri azzurri. Nessuna sorpresa nella lista Mallett ha deciso di non apportare modifiche alla lista comunicata il 22 luglio.

    ©Claudio Villa/Getty Images
    Nella fase a gironi del Mondiale l’Italia affronterà l’Australia l’11 settembre a North Harbour, la Russia il 20 settembre a Nelson, gli Stati Uniti il 27 settembre a Nelson e l’Irlanda il 2 ottobre a Dunedin. Questa la lisa dei convocati per il Mondiale: Piloni: Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers/Ing), Lorenzo Cittadini (Benetton Treviso), Andrea Lo Cicero (Racing-Metro Paris/Fra), Salvatore Perugini (Montepaschi Aironi); Tallonatori: Tommaso D’Apice (Montepaschi Aironi), Leonardo Ghiraldini (Benetton Treviso), Fabio Ongaro (Montepaschi Aironi); Seconde linee: Marco Bortolami (Montepaschi Aironi), Carlo Antonio Del Fava (Montepaschi Aironi) Quintin Geldenhuys (Montepaschi Aironi) Cornelius Van Zyl (Benetton Treviso); Flanker, N.8: Robert Julian Barbieri (Benetton Treviso), Mauro Bergamasco (Stade Francais/Fra), Paul Derbyshire (Benetton Treviso), Sergio Parisse (Stade Francais/Fra), Alessandro Zanni (Benetton Treviso); Mediani di mischia e di apertura: Pablo Canavosio (Cammi Calvisano), Edoardo Gori (Benetton Treviso), Fabio Semenzato (Benetton Treviso), Riccardo Bocchino (Estra Cavalieri Prato), Luciano Orquera (Montepaschi Aironi); Centri, ali, estremi: Tommaso Benvenuti (Benetton Treviso), Mirco Bergamasco (Racing-Metro Paris/Fra), Gonzalo Canale (Clermont-Auvergne/Fra), Gonzalo Garcia (Benetton Treviso), Andrea Masi (Montepaschi Aironi), Luke McLean (Benetton Treviso), Matteo Pratichetti (Montepaschi Aironi), Alberto Sgarbi (Benetton Treviso), Giulio Toniolatti (Montepaschi Aironi).