Luciano Moggi analizza i rumors di mercato delle big d’Italia e dall’alto della su esperienza continua ad elogiare la scelta (casuale) dell’Inter di puntare sul Gasperini, complimenti ai nerazzurri anche per l’acquisto di Ricky “Maravilla” Alvarez che ieri nella prima sgambata ha dimostrato di esser duttile in campo e devastante nel tiro dalla distanza (guarda gli Highlights).
L’ex dg bianconero dallo spazio su TMW elogia finalmente anche la sua Juventus per la scelta di mollare Aguero e puntare su Pepito Rossi. L’ingaggio dell’italiano secondo Moggi non cambia gli equilibri del campionato, non lo avrebbe fatto nemmeno Aguero, ma fa risparmiare la Juve in termini di capitale ed ingaggio e permette a Conte di aver una valida alternativa.
Sul Milan e sopratutto su Raiola punta Moggi per il top player per Allegri. Il lodo Mondadori complica l’arrivo di Mister X ma alla fine secondo big Luciano arriverà e con l’esperto procuratore in campo la pista Hamsik è sempre calda nonostante le smentite di rito, mentre Ganso e Pastore sono molto più che semplici alternative.
Continua a non convincere la Roma il cui progetto è a lunga scadenza e prevede “un giorno” di vincere lo scudetto.
Il tormentone Hamsik è diventato un vero e proprio braccio di ferro tra il patron De Laurentiis e Mino Marek HamsikRaiola due esponenti di un modo di far calcio completamente diverso. Il presidente del Napoli sin dal suo sbarco nel complicato mondo del calcio ha dichiarato guerra ai procuratori prediligendo il rapporto diretto con i giocatori e imponendo le ferree regole societarie in termini di contratto, il “pizzaiolo olandese” che con le sue beghe e sotterfugi riesce sempre a svincolare i suoi assistiti portandoli nella destinazione decisa ovviamente guadagnandoci in prima persona. DeLa considera Hamsik incedibile ma si dice pronto a sedersi ad un tavolo se qualcuno è disposto a parlare sulla base di cento milioni di euro o come disse qualche tempo fa 50 milioni più Pato riferendosi al Milan. Ma per aumentare la contesa il patron mette in mezzo l’Inter svelando una sorta di patto morale promesso a Moratti quando gli chiese di voler trattare il giocatore.Ecco quanto confessa De Laurentiis al Corriere dello Sport. C’è una possibilità che Hamsik vada via?«Hamsik non è sul mercato, l’ho detto e lo ripeto. Se poi volete una cifra, allora vi accontento: viste le valutazioni che sento in giro, valutato il calciatore, allora dico che per prendersi Hamsik si può cominciare a discutere partendo da 100 milioni. Poi magari uno si siede e trova un punto d’incontro: ma per cominciare a chiacchierare, ci vogliono cento milioni di euro». È il gioco delle parti…?«Scherza? Io non faccio il mercante e dunque non vendo Hamsik, ragiono in funzione del Napoli, tant’è vero che cerco già il nuovo Marek, il nuovo Lavezzi. E poi, posso confessare una cosa: chi mi ha chiesto dello slovacco è stato Moratti, tre anni fa, con rispetto e signorilità. Gli risposi che il calciatore non era sul mercato. Me lo ha chiesto di nuovo due mesi fa, sempre con stile: Aurelio, è vero che stavolta si può trattare Hamsik? Ho detto ancora di no. Ma ho anche aggiunto che il suo atteggiamento m’aveva colpito ed ho promesso – nel caso in cui dovessero cambiare gli scenari un diritto di prelazione all’Inter. La chiami opzione morale, la chiami come vuole lei: ma perché accada qualcosa, bisogna che ci siano nuove condizioni. Hamsik non si vende». Lo slovacco però intervistato in Costa Smeralda dalla Gazzetta dello Sport continua ad aver il Milan in cima alle sue preferenze “Perché il Milan? Perché ha vinto tutto; per me sarebbe una crescita. Perché è la squadra che ha vinto il campionato ed è il club più titolato al mondo. E Seedorf è il più bravo. Mi sembra che i rossoneri abbiano mostrato un certo interesse per me”. E ai tifosi confida: “A Napoli sto bene e non sarebbe un problema restare. Ma non faccio promesse ai tifosi”.
immagine dal webPrima la maglia rossonera indossata su richiesta di Staffelli in un servizio di Striscia la Notizia quando ancora militava nelle file nerazzurre, facendo imbufalire tutti i suoi tifosi, poi gli spari in pieno centro di Milano con una scacciacani, non bastasse il caratteraccio di Mario Balotelli viene fuori anche a Manchester, e ovviamente anche in terra inglese le ‘Balotellate’ non si fanno attendere troppo. Risse fuori dai ristoranti, una lista di multe infinita, macchine distrutte, freccette lanciate sui calciatori della primavera del City e chi ne ha più ne metta. Cambierà prima o poi? L’alibi della giovane età ormai non sta più in piedi, considerando come moltissimi suoi coetanei nel mondo del calcio siano maturati più in fretta. Ormai è chiaro come Balotelli finisca ogni giorno sulle prime pagine dei giornali solo ed esclusivamente per il suo comportamento fuori dai campi di gioco. L’ultima in ordine cronologico (pubblicato dal quotidiano partenopeo Il Mattino), aveva visto Mario nel giugno 2010 immortalato in alcune foto in compagnia di due boss della camorra. L’attaccante del City era a Napoli per la consegna del premio Golden Boy, e dopo la premiazione aveva voluto visitare la città, arrivando ad essere ripreso a Scampia con due pericolosi boss napoletani (Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti). LA RISPOSTA BALOTELLI – Balotelli risponde alle accusa piombategli addosso attraverso il suo sito ufficiale, pubblicando un comunicato che cerca di fare chiarezza sull’accaduto, evitando di dare ulteriore spazio alle voci che lo vedrebbero collegato ai due boss napoletani: “Circa un anno fa sono stato invitato a Napoli per ritirare il premio Golden Boy e mi sono fermato qualche giorno in vacanza. Mi hanno fatto visitare tanti posti stupendi di Napoli, come Piazza del Plebiscito, ma io ho chiesto anche di poter visitare quelli che sono fuori dagli itinerari turistici perché sapevo, dopo aver visto il film Gomorra, che mi aveva colpito molto, che c’è anche un’altra realtà. Ho voluto vedere di persona per cercare di capire i gravi problemi della periferia di Napoli, di cui si parla. è una realtà molto diversa da quella in cui sono cresciuto e in cui vivo ora. Qualcuno preferisce girare lo sguardo e far finta di niente ma io non sono fatto così”. INFORMATIVA SEGRETA – La ricostruzione dei fatti continua, con Mario che accusa la stampa italiana, rea di aver pubblicato un’informativa dei carabinieri che in realtà doveva rimanere segreta, sollevando un polverone mediatico inutile a suo modo di vedere: “Unamattina, ho prima visitato i quartieri Spagnoli, dove ricordo di aver giocato a calcio per strada con dei bambini, poi ho attraversato il quartiere di Scampia. Dopo poco ho chiesto io stesso di venir via perché mi son reso conto che la situazione poteva essere pericolosa. Non sono a conoscenza di indagini nei miei confronti a seguito di questo episodio, né sono mai stato convocato dagli organi inquirenti. Francamente non capisco come mai un’informativa dei carabinieri basata su un ‘confidente segreto’ possa essere stata inviata ai giornali, tra l’altro con una tempistica che non ha bisogno di commenti. Solo in Italia possono succedere queste cose”.NULLA DA NASCONDERE – Super Mario chiude il comunicato stampa attaccando chi l’abbia accostato al calcio scommesse, e alla criminalità organizzata, agendo per vie legali, lesinando nel finale anche un consiglio: “Sono profondamente disgustato del fatto che una mia iniziativa in assoluta buona fede sia oggi usata contro di me in questo modo. Mi rendo conto di essere stato un ingenuo, ma accostare il mio nome ai recenti episodi di calcio scommesse è davvero troppo. Non ho nulla a che fare con le scommesse, nè tanto meno con la criminalità organizzata. Sono assolutamente tranquillo ed invito la polizia a fare tutte le indagini necessarie, perché non ho nulla da nascondere. Ho dato mandato al mio avvocato di denunciare chi invece vuole strumentalizzare il mio nome allo scopo di far credere che io sia coinvolto in qualcosa di illecito. Infine, credo che proprio in questi momenti così delicati per il calcio italiano non ci sia bisogno di ulteriore clamore e si debba piuttosto pensare a risolvere i problemi veri”. Dichiarazioni tratte da Mario Balotelli Official Web Site
Concluso il periodo elettorale calcio e politica per qualche tempo possono riprendere le rispettive posizioni evitando pericolosi e quanto inopportuni contaggi. Il presidente Berlusconi nel comizio finale di piazza Plebiscito aveva assicurato il popolo partenopeo di non voler portare Hamsik a Milano promettendo di non trattare con De Laurentiis la bandiera dei tifosi.
Se le promesse saranno disattese sarà solo il tempo a dircelo quel che trapela al momento è che lo slovacco resta in cima all’indice di gradimento dell’allenatore e pur non ammettendolo anche di Galliani e lo stesso Berlusconi. La trattativa, ovviamente, è di quelle difficili, di quelle che per una parola di troppo può saltare. Per questo forse, Galliani sta agendo nell’ombra non uscendo allo scoperto direttamente, almeno per il momento, e delegando Mino Raiola di tessere gli accordi preliminari. L’incubo dei presidenti pare stia per entrar a far parte del gruppo di agenti che si occupano della procura di Hamsik e già nel fine settimana pare abbia in programma un incontro con il patron del Napoli De Laurentiis.
Obiettivamente sarebbe interessante assistere allo scambio dialettico tra due teste calde e sapere quale sarà l’approccio. Da ambienti vicini al giocatore pare che Hamsik voglia misurarsi in un nuovo club ma allo stesso tempo vuole evitare una rottura con il popolo azzurro che sin dal primo momento l’ho issato a proprio beniamino. La cessione di Hamsik però dovrebbe prevedere altre trattative di contorno, prima la ricerca di un sostituto da parte del Napoli con Lamela in pole ma richiestissimo sul mercato, l’affascinante idea Cassano e delle ultime ore anche l’interessamento per il giovane Lucas.
Anche il Milan avrebbe il suo compromesso utilizzando l’ipotetico secondo posto da extracomunitario per portare in rossonero Maxwell, l’ex Inter è un uomo della scuderia Raiola che dopo la tribuna di Wembley è alla ricerca di una sistemazione dorata.
Cosa ci facesse Mino Raiola in Lega Calcio ieri, in una riunione tra presidenti, è un mistero e ancora più misteriosa è la contemporanea presenza di Mario Balotelli. Obiettivamente, da buon diplomatico, potrebbe tranquillamente avere un ruolo da dirigente in Lega Calcio o potrebbe riuscire a mediare la rottura tra cinque sorelle e le altre per l’intricata questione sui diritti tv.
Avendo imparato a conoscerlo la comparsa scenografica e le parole “calibrate” nascondono gli obiettivi di mercato reali. Luciano Moggi qualche settimana fa, conoscendo bene Ibra e Raiola, aveva pronosticato un mal di pancia dello svedese alla ricerca di un adeguamento del contratto e a questo punto è giusto attenderlo. Una indiscrezione più suggestiva però vuole Josè Mourinho in campo per portarlo al Real Madrid nella prossima stagione.
Tra battute, sorrisi e mezze verità Raiola si dice convinto che quella rossonera non sarà l’ultima maglia dello svedese. Cosa potrebbe succedere a questo punto? Se il Real è pronto a spender per portare Ibra a Madrid il Milan potrebbe trovare la liquidità per un doppio colpo sempre sotto la regia di Raiola: Balotelli e Hamsik. Andiamo per gradi.
SuperMario anche ieri autore di una bravata nei confronti dei giornalisti presenti sotto la sede della Lega Calcio vive momenti altalenanti al City e nonostante la palma di Man of the Match nella finale di FA Cup gli inglesi sono risentiti per la sua mancanza alla parata finale per salutare i tifosi e festeggiare la qualificazione in Champions e la vittoria della coppa.
Hamsik, pare sia diventato l’ultimo grande nome della scuderia Raiola. Lo slovacco è da sempre un pallino del Milan e quest’anno si è scoperto anche di Allegri potrebbe esser il mister X per il centrocampo rossonero nella prossima stagione anche se strapparlo a De Laurentiis non sarà certo facile e indolore. A Napoli però stimola l’idea di aver Antonio Cassano per la Champions League sicuri che il barese si possa esprimere al meglio nel catino del San Paolo.
Al momento pensate che vi abbiamo raccontato una favoletta, un pesce d’aprile, ma se pensate a come avvenne il passaggio di Ibra al Milan….