Tag: mino raiola

  • Mino Raiola re del mercato. E quando si arrabbia…

    Mino Raiola re del mercato. E quando si arrabbia…

    Di Mino Raiola ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno. Anche la finestra del mercato invernale è bella che finita, e ancora una volta è lui l’agente sulla bocca di tutti. Abbiamo iniziato a conoscerlo qualche anno fa, quando iniziò a spostare Ibrahimovic da una parte all’altra. Poi toccò a Balotelli, e quindi di nuovo ad Ibra, ed ecco poi spuntare nuovamente Mario. Il suo nome è legato alla figura di Galliani, col quale ha monopolizzato l’attenzione mediatica di quest’ultimi anni. Due operazioni, ritenute impossibili dai più, ma che con la regia di Raiola hanno trovato la loro concretezza nella realtà: il passaggio di Ibra dal Barça al Milan prima, il ritorno di Balotelli in Italia poi. Ad oggi è davvero difficile trovare un altro agente più potente, capace di ottenere sempre e comunque il meglio, sia per i propri assistiti che per se stesso. Dal niente, Mino Raiola ha saputo crearsi un impero finanziario, senza trascurare l’aspetto mediatico, conquistato grazie ad una geniale naturalezza, che rende il suo modo di agire unico.

    Quando Mino Raiola si muove

    Mino Raiola | ©JOSEP LAGO/Getty Images
    Mino Raiola | ©JOSEP LAGO/Getty Images

    La sua bravura è stata quella di aver spettacolarizzato nel corso degli anni il calciomercato, attraverso colpi di scena memorabili e trattative da fantacalcio. Ogni sua parola, gesto, ha trasformato un mercato vecchio e moribondo in azione. Ciak, si gira: avete mai visto un agente presentarsi in camicia hawaiana e infradito nella sede di una società? Ma sopratutto, avete mai visto un procuratore che pur vestito così riesca a farsi rispettare da tutti? No, qualcosa del genere mancava davvero.

    Il pubblico italiano, abituato a cose del tipo Grande Fratello eccetera, forse non l’ha capito inizialmente. D’accordo, a prima vista qualche perplessità può farla scattare. La cosa brutta però, quella che più deve far riflettere, è come in tanti si siano fermati alla famosa “apparenza” (o se preferite panza), che spesso e volentieri distorce la realtà meglio di qualsiasi ologramma giapponese. C’è chi lo considera un pagliaccio, altri ancora un montato, c’è persino chi lo ridicolizza a mago.

    …e quando parla

    Oltre alla panza (e alle infradito) c’è di più però. Mino Raiola è il classico uomo che può essere definito senza troppi giri di parole uno con le palle quadrate. Ha una personalità tale, che anche quando gli viene urlato da qualche tifoso “pizzaiolo” e altre amenità simili, lui continua per la sua strada, domandandosi chi sia quel pirla che perde il suo tempo con lui.

    Mino Raiola parla, eccome se parla. Non ha peli sulla lingua, non li ha mai avuti. E l’episodio di ieri, quello che l’ha visto protagonista con il trasferimento di Kasami al Pescara saltato per una connessione ad internet scandalosa in quel dell’Ata-Executive, riassume la sua figura di agente e personaggio insieme. Raiola ha sparato a zero sull’organizzazione del calciomercato in Italia, paragonandola a quella di un altro Paese come l’Inghilterra, affermando che fin quando le cose non cambieranno difficilmente faremo passi in avanti, con un affare di mercato che sfuma perché la rete internet fa le bizze (aggiungerei, nel 2013).

    Si accettano scommesse su quale sarà la sede del calciomercato italiano in estate.

    Il video di Mino Raiola dopo il “pacco” Kasami

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  • Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Balotelli-Milan, a minuti l’annuncio ufficiale

    Per vedere Mario Balotelli al Milan manca davvero pochissimo, soltanto l’annuncio ufficiale ormai: anzi, in Inghilterra c’è già chi considera l’operazione fatta da un po’ di giorni. Le parole enigmatiche di Adriano Galliani avrebbero dovuto smorzare gli entusiasmi. Ricordate la frase in cui l’Amministratore delegato rossonero sottolineava che il discorso Balotelli era chiuso al 99,9% prima, al 99,5% poi? Bene nonostante questo, Mino Raiola sembra essere arrivato davvero a un accordo con la dirigenza del Manchester City. Intanto il giocatore è impegnato con la squadra inglese, ed è stato convocato, per la partita di questa sera contro il Queens Park Rangers. La sensazione è che comunque questa trattativa vada in porto nelle prossime ore con esito positivo per tutte le parti in causa. Balotelli, felice di rientrare in Italia e di giocare nel Milan, squadra per la quale ha sempre mostrato simpatia, Il Manchester City, che finalmente si toglie di torno una grana spinosa come quella del Bad Boy italiano, e i rossoneri che hanno trovato l’acquisto che serviva per rianimare l’ambiente.

    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images
    Mario Balotelli vicinissimo al Milan | ©Michael Regan/Getty Images

    “ARRIVO” – Ci sono molti segnali che fanno presagire l’imminente passaggio di Supermario dal Manchester City al Milan. Come riporta il sito Gazzetta.it, Balotelli avrebbe inviato un sms a un suo carissimo amico bresciano con scritta una parola chiara come il sole: “Arrivo”. Poco spazio all’immaginazione quindi: l’intenzione del Balo è quella di riabbracciare l’Italia e di ritornare a Milano. Da via Turati sono in contatto stretto con il City. La proposta di Galliani è la seguente: acquisto a titolo definitivo per 20 milioni di euro con cinque rate annuali da quattro milioni di euro ciascuna. Ferran Soriano, manager degli inglesi, chiede invece 22 milioni di euro con la prima rata da 6 milioni di euro e le restanti quattro, da quattro. A prima vista il tutto può sembrare insignificante ma per ora è proprio questo particolare a non far sbloccare la trattativa. Nelle prossime ore è necessaria una convergenza ulteriore fra il Milan e il Manchester City relativa al prezzo del cartellino di Supermario. Per quanto riguarda l’ingaggio di Balotelli al Milan non c’è ancora nulla di certo: i rossoneri vogliono prima terminare l’acquisto, poi si potrà parlare dello stipendio che parte comunque da una base di 5,5 milioni a stagione (escludendo eventuali bonus).

    INDISCREZIONI – A far da contorno all’estenuante trattativa ci sono delle indiscrezioni. Per esempio, Sky Sports inglese ha annunciato un repentino inserimento della Juventus per Balotelli. Il tutto è stato smentito anche perchè Supermario vuole solo e soltanto il Milan. Dall’Inghilterra intanto un tifoso, a giudicare dal gesto compiuto, è sembrato alquanto contrariato del comportamento di Balotelli di voler lasciare il City. Il “simpatico” tifoso, come riportato dal Sun, avrebbe orinato sulla macchina di Mario, una Bentley camouflage per l’esattezza. Balotelli avrebbe comunque già fatto una festa d’addio per salutare i suoi amici di Manchester e sarebbe pronto a tornare in Italia. Il Milan punta molto su di lui e lo si capisce anche dalla grande volontà messa in mostra dai rossoneri: il Balo, ricordiamolo, ha solo 22 anni e può essere uno dei pilastri del nuovo Diavolo. Se puntare sui giovani era la strategia, la strada imboccata è quella giusta.

  • Milan, a gennaio arriva Weiss. Robinho può partire

    Milan, a gennaio arriva Weiss. Robinho può partire

    Affare fatto? Il Milan è vicino a chiudere per il centrocampista offensivo del Pescara Weiss. Secondo quanto riportato questa mattina dall’autorevole sito Calciomercato.com, Galliani avrebbe trovato l’intesa con l’entourage del calciatore, il cui contratto scade il prossimo giugno. Resterebbe da trovare l’accordo economico con la società per un trasferimento già a partire da gennaio, con Galliani disposto ad offrire una cifra non superiore ai 2,5/3 milioni di euro, a fronte della richiesta di cinque milioni avanzata dal presidente del Pescara Sebastiani. Mancherebbe quindi pochissimo per l’arrivo di Weiss a Milano, sponda rossonera. Lo slovacco, ex Manchester City, sarebbe il primo rinforzo tra quelli promessi da Silvio Berlusconi durante la cena di Natale.

    OGGI POMERIGGIO L’INCONTRO – Il match di Serie A in programma questo pomeriggio a San Siro tra Milan e Pescara sarà l’occasione ideale per trovare la definitiva intesa. Galliani con ogni probabilità incontrerà i vertici della dirigenza abruzzese, fra cui il ds Delli Carri, e forte dell’accordo economico trovato con il centrocampista offensivo potrebbe trovare già da oggi l’ok da parte del Pescara.

    E' lo slovacco Vladimir Weiss il primo rinforzo del Milan per gennaio | ©SAMUEL KUBANI/AFP/GettyImages
    E’ lo slovacco Vladimir Weiss il primo rinforzo del Milan per gennaio | ©SAMUEL KUBANI/AFP/GettyImages

    MI MANDA RAIOLA – Il procuratore del calciatore slovacco è Mino Raiola, agente che a Milanello ormai conoscono abbastanza bene. Qualora fosse definito l’accordo tra le due parti, Vladimir Weiss sarebbe il terzo calciatore in rosa del Milan ad avere come procuratore il principe degli agenti. Attualmente infatti sono presenti l’olandese Emanuelson, trasferitosi in rossonero a parametro zero e autentico jolly della rosa a disposizione di Allegri, e il brasiliano Robinho, acquisto fondamentale per il Diavolo nell’estate del 2010, ufficializzato immediatamente dopo Zlatan Ibrahimovic.

    L’EREDE – E proprio Robinho rappresenta un pezzo importante nella trattativa che porterà Weiss al Milan. La partenza del carioca per il Brasile, destinazione Santos, darebbe il via libera definitivo all’operazione Weiss, con lo slovacco che quindi andrebbe a raccogliere l’eredità del brasiliano. E stando alle ultime notizie, che vogliono Weiss vicinissimo al Diavolo, Binho è davvero ad un passo dal ritorno in patria.

  • Balotelli al Milan, perchè si perchè no

    Balotelli al Milan, perchè si perchè no

    L’approdo di Mario Balotelli al Milan appare come un tema sempre caldo, come una pista di mercato sempre possibile, soprattutto in virtù del rapporto speciale di Super Mario con i colori rossoneri, mai celato neppure quando indossava la maglia dell’Inter. Mai come ora, però, la suggestiva ipotesi di mercato sembra realizzabile, anche alla luce della difficile situazione in casa Manchester City, dove Mario Balotelli riveste ormai un ruolo marginale, sempre più lontano dalla figura di pupillo di Roberto Mancini ed, inoltre, sull’eventualità della sua partenza sull’asse Manchester-Milano giocano un ruolo importante diversi fattori.

    Situazione Manchester City – L’eliminazione della squadra di Roberto Mancini dalla Champions League ha lasciato un segno profondo e, dopo aver fallito anche la qualificazione in Europa League, la mancanza di impegni europei rende meno necessario un parco attaccanti vasto, in particolar modo in una squadra che già può puntare su nomi importanti che, però, hanno deluso lo stesso mister che, nel post-gara di ieri, non ha nascosto il suo disappunto per la scarsa vena realizzativa ed il primo a pagare potrebbe essere proprio Mario Balotelli anche se è ovvio che il City non lo “svenderà”.

    Mino Raiola – Il procuratore di Super Mario è stato avvistato di recente a Manchester ed è stato protagonista di un summit con i vertici del City e con lo stesso Mancini proprio per definire e ridiscutere il rapporto tra il giocatore e la società, considerando alcuni dissapori avvenuti. L’intento del procuratore è quello di lavorare per far restare Super Mario a Manchester almeno fino al mercato estivo, cercando di curare in prima persona il rapporto tra il suo assistito e il City, divenendo mediatore di eventuali problematiche e preferendo rimandare il discorso mercato alla sessione estiva piuttosto che alla finestra di Gennaio, ed in tal senso si può intendere la sua frecciatina alle squadre italiane: “Balotelli costa quanto la Gioconda, nessuna italiana può permetterselo”.

    Balotelli al Milan, perchè si perchè no
    Balotelli al Milan, perchè si perchè no | ©PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Galliani – Il dirigente rossonero è un “sentimentale”, come spesso ha dimostrato, ed è in primis un innamorato del Milan. Per questo motivo, di fronte a una domanda che accenna ad uno scenario di mercato tanto affascinante, Galliani non può fare a meno di sorridere e sognare, lanciando una battuta sulle enormi potenzialità della coppia El Shaarawy-Neymar e affrontando, poi, la questione Balotelli elargendo un consiglio allo stesso attaccante del City, affinchè si renda conto che “a 23 anni il tempo vola, considerando le straordinarie qualità tecniche e fisiche e ha già buttato qualche anno di carriera”. Suggestioni a parte, per Galliani l’obiettivo del Milan resta lo sfoltimento della rosa, per portare l’organico a quota 25-26 uomini anzichè gli attuali 32 e, pertanto, anche se “il Milan si guarda attorno, parlare ora di Balotelli non ha senso, perchè è del City”. 

    Berlusconi – La ritrovata vicinanza del presidente alla squadra rende le sue parole ancora più pesanti ed importanti anche sulle questioni di mercato, considerando che, in tal senso, è ovviamente Silvio Berlusconi ad avere l’ultima parola. Pertanto, la sua risposta negativa alla domanda “Balotelli è un sogno?” dovrebbe far riflettere sulla difficoltà che l’operazione possa concretizzarsi, in particolare a Gennaio. In realtà, a proposito dell’arrivo al Milan di un giocatore come Balotelli, un ruolo chiave è quello di Robinho considerando che soltanto se il Milan dovesse privarsi del brasiliano e del suo ingaggio potrebbe esservi spazio per l’arrivo di un top player (sia in campo che in termini di retribuzione) come Mario Balotelli. Ma, proprio riferendosi al futuro di Robinho, Silvio Berlusconi è categorico: “non andrà via“.

    Sommando i diversi fattori di influenza, dunque, l’ipotesi Balotelli al Milan a Gennaio pare poco probabile, mentre un suo approdo in estate potrebbe essere considerata molto più fattibile anche se, nel calciomercato in generale ed in quello rossonero in particolare, i colpi di scena non mancano mai, ancor più se Galliani riuscisse a trovare la “formula giusta” per convincere il City, ossia il prestito con diritto di riscatto: in quel caso, tutto è possibile.

  • Pogba dalla Nazionale: “Conte ha fatto bene ad escludermi”

    Pogba dalla Nazionale: “Conte ha fatto bene ad escludermi”

    Dal ritiro della Nazionale francese under 20 Paul Pogba racconta a 360 gradi il suo inzio di stagione con la sua Juventus, scusandosi inoltre  con l’ambiente juventino per il doppio ritardo agli allenamenti che ne ha causato l’esclusione dai convocati per la partita di Pescara di sabato scorso. Il talentuoso 19enne ex Manchester United ha ammesso le sue colpe sul suo profilo Twitter già durante la gara dell’Adriatico, smorzando così sul nascere le presunte polemiche dopo la dichiarazione del suo procuratore Mino Raiola che aveva attaccato l’allenatore bianconero Conte definendolo “incapace“. Oggi ha voluto manifestare il suo primo impatto col mondo bianconero e fare il punto sui suoi primi mesi in Italia, già definito dagli addetti ai lavori come astro nascente del calcio.

    Finora è andato tutto bene, non mi aspettavo questo inizio, forse sì, ma non voglio accontentarmi, voglio dare sempre il massimo e vincere il più possibile con questa maglia, in fondo sono arrivato alla Juve per questo“.

    Frasi che scaldano il popolo juventino convinti delle sue enormi potenzialità fin dall’esordio stagionale con il Chievo quando venne chiamato in causa a sostituire un fuoriclasse come Andrea Pirlo. Il francesino ha già collezionato 8 presenze totali in maglia bianconera, segnando 2 reti pesantissime contro Napoli e Bologna, quest’ultima allo scadere del match che ha fatto letteralmente impazzire di gioia lo Juventus Stadium che ha permesso di mantenere il distacco invariato dall’Inter.

    Paul Pogba
    Paul Pogba | © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Poi torna sul “malinteso” (così lo ha definito lo stesso Pogba) con Antonio Conte e il suo staff per i ritardi agli allenamenti durante la settimana che lo ha escluso dalla trasferta abruzzese di sabato: il numero 6 bianconero ha accettato il rimprovero affermando di essere stata una “giusta lezione” che gli servirà affinchè possa migliorare anche sotto il profilo caratteriale, per avere così un futuro più luminoso. Inoltre ha apprezzato molto il fatto di essere stato sulle prime pagine dei quotidiani sportivi per le sue ottime prestazioni cercando comunque di mantenere un basso profilo, restando umile e continuando a lavorare essendo sempre a disposizione del mister.  Già da sabato nella prossima giornata dovrà farsi trovare pronto poichè molto probabilmente sarà lui il sostituto dello squalificato Pirlo in mezzo al campo nella gara che vedrà affrontarsi Juventus e Lazio in programma alle ore 18. Quale occasione migliore per poter mettersi in mostra cercando di non far rimpiangere per una sera un immenso campione dal valore indiscusso come Andrea Pirlo? Ma la Juventus ha puntato molto su di lui proprio per questo, perchè crede nel ragazzo e nelle sue potenzialità di centrocampista universale, capace di poter abbinare le due fasi (di impostazione e di copertura) al meglio. D’altronde lo stesso Conte nella giornata di ieri ha speso parole al miele per il centrocampista francese, definendolo un potenziale numero 1 a livello mondiale, aggiungendo comunque che sta a lui farlo crescere e renderlo un vero e proprio campione, anche fuori dal campo.

    Dalla Juventus alla Nazionale francese, cui Pogba spera e crede di poter farne parte il più presto possibile, nonostante per il CT transalpino Deschamps sia ancora prematuro parlarne. Ma lo stesso calciatore bianconero ha affermato di non pensarci ora come ora in quanto ancora deve dimostrare di potersi meritare una convocazione in nazionale maggiore, non avendo così fretta di bruciare le tappe e continuando a lavorare quotidianamente per essere protagonista con il suo club e con la sua Nazionale, confessando schiettamente di essere particolarmente stimolato da una precoce candidatura alla maglia dei Blues.

     

     

  • Esclusione Pogba, Mino Raiola polemizza con Conte

    Esclusione Pogba, Mino Raiola polemizza con Conte

    Lesclusione di Pogba dai convocati di Pescara-Juventus non è passata sottotraccia, soprattutto considerando il gran momento di forma attraversato dal giovane francese, dopo i due gol decisivi realizzati contro Napoli e Bologna e le ottime prestazioni offerte, al punto che – se non ci fossero stati i suoi due ritardi in allenamento – mister Conte aveva deciso di lanciarlo titolare al posto di Andrea Pirlo, per concedere un turno di riposo al regista bresciano contro gli abruzzesi.

    Per Antonio Conte, però, il gruppo assume assoluta priorità rispetto alle individualità, seppur brillanti, e la disciplina e la correttezza nei comportamenti sono assolutamente determinanti per guadagnarsi la stima e la considerazione del tecnico salentino che, anche da calciatore, ha sempre mostrato un comportamento impeccabile e, dunque, da tecnico pretende lo stesso dai suoi giocatori. Per questo motivo, al contrario di quanto accade solitamente, la Juventus ha deciso di sottolineare pubblicamente con un comunicato sul suo sito ufficiale quale sia la motivazione dell’esclusione del diciannovenne francese dalla trasferta di Pescara, in controtendenza con l’abitudine di risolvere all’interno dello spogliatoio ed al riparo da “occhi esterni” eventuali problematiche della squadra, ed ha rimarcato i due ritardi negli allenamenti settimanali di Pogba.

    Questo ha, però, suscitato l’immediata reazione critica da parte dell’entourage del centrocampista, con in testa il procuratore Mino Raiola che si è scagliato polemicamente contro l’artefice di questa decisione, alludendo in maniera ironica proprio al tecnico bianconero: “Chi ha deciso di dare la notizia sul sito è in confusione. Mi auguro che non sia stata una decisione di Conte, altrimenti vuol dire che non è in grado di gestire situazioni di questo livello”. Inoltre, Raiola ha cercato di motivare e giustificare i due ritardi di Pogba attribuendone la responsabilità al club: “nel primo caso gli è arrivata la notifica dell’allenamento a notte inoltrata, nel secondo aveva degli appuntamenti che il club stesso gli aveva preso per conseguire dei documenti”. 

    Paul Pogba escluso da trasferta di Pescara, Raiola polemizza | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Parole pesanti e dure alle quali, però, è difficile ipotizzare una pubblica risposta di Antonio Conte, chiuso nel suo silenzio almeno fino al prossimo 9 Dicembre: più probabile pensare ad una “delega” nei confronti del suo vice Angelo Alessio, il quale aveva già fatto trapelare qualche segnale in tal senso quando, nonostante un’ottima prestazione di Pogba contro il Bologna, nel post-gara gli venne rimproverata un’eccessiva leziosità, invitandolo ad essere maggiormente concreto.

    Antonio Conte crede fortemente nelle capacità e nel potenziale tecnico di questo talento purissimo, al punto da dedicare molto tempo alla ricerca di diverse soluzioni in campo per valorizzare al meglio le sue caratteristiche e , pertanto,vorrebbe plasmarlo al meglio anche dal punto di vista caratteriale, evitando che il calciatore – data la giovane età – possa lasci tentare da consigli poco lungimiranti che possano provenire dal suo entourage che potrebbero finire per “bruciarlo” compromettendo il suo rapporto con tecnico e società.

    La Juventus, dunque, vuole fortemente evitare l’ipotesi di un Balotelli-bis considerando il comune denominatore che lega i due calciatori, somiglianze fisiche a parte: il procuratore Mino Raiola, appunto. La Juventus e Conte non hanno di certo gradito le pressioni esercitate da parte del procuratore per un impiego maggiormente continuo del suo assistito ed hanno scelto, quindi, di inviargli un segnale forte e deciso.

    La disciplina ed il rispetto delle regole prima di tutto, senza far sconti a nessuno e senza distinzioni: ancor di più nel caso del giovane Pogba che deve e può crescere molto, dentro e fuori dal campo.

  • Mario Balotelli un gol e due gemelli?

    Mario Balotelli un gol e due gemelli?

    Senza dubbio, è un periodo intenso per Mario Balotelli, sia sul fronte professionale, considerando che nel Manchester City di Mancini deve faticare molto per trovare spazio, che nella vita privata, riguardo la gravidanza della sua ex compagna Raffaella Fico giunta ormai al sesto mese.

    La gravidanza della ex gieffina, infatti, potrebbe dare alla luce due gemelli, almeno a giudicare dalle foto che la ritraggono in un negozio intenta ad acquistare un passeggino “doppio”, con due seggiolini, un indizio inequivocabile. Inoltre, dopo le tensioni degli scorsi mesi, la Fico sembra essere più serena ed ha mostrato il pancione anche in passerella, sfilando nella settimana della moda milanese e, qualche giorno dopo, “confessandosi” in un intervista a Simona Ventura proprio a proposito della situazione con Balotelli. Raffaella Fico ha, così, ripercorso l’”iter” della loro love story, dai momenti di idillio iniziale in cui sembrava che il tutto dovesse essere suggellato dal matrimonio, alle prime incomprensioni e, poi, ai tradimenti di Mario che la showgirl napoletana aveva anche deciso di perdonare. Improvvisamente, però, qualcosa si ruppe definitivamente, con Mario che la “manda via” dalla sua casa di Manchester, per poi “cercarla” nuovamente, lanciando sassi alla finestra della sua abitazione milanese: il preludio alla rottura definitiva, se non fosse per la notizia della gravidanza, che Raffaella comunica telefonicamente al calciatore, proprio mentre era impegnato a trasformarsi nel Supermario degli Europei. Ed è su questo passaggio che, secondo Raffaella Fico, nasce la loro definitiva rottura, condizionata dall’atteggiamento del calciatore: prima felice della notizia, al punto da prometterle di accompagnarla alla prima ecografia dopo gli Europei, poi “sospettoso”, al punto da chiedere il test del dna per accertare la sua reale paternità. Parole che hanno ferito profondamente Raffaella che, ora, è irremovibile: lascerà la porta aperta se Mario volesse assumersi le sue responsabilità paterne, se dopo la nascita volesse avvicinarsi al bambino (a questo punto bisognerebbe parlare al plurale, ndr) ma “con me non c’è più nessuna possibilità dopo le bugie e le menzogne che ha dichiarato, non lo perdono”.

    Primo gol stagionale per Mario Balotelli | © Alex Livesey/Getty Images

    Oltre ai crucci privati, poi, Mario Balotelli ha le sue grane anche in campo, considerando che in questa stagione il suo impiego è realmente centellinato da mister Mancini, e che nelle “gerarchie” del parco attaccanti dei City è ostacolato dai vari Tevez, Dzeko e Aguero. Nella gara di Carling Cup disputata ieri contro l‘Aston Villa, però, Mario è sceso in campo da titolare ed ha realizzato il suo primo gol stagionale al 27′ consentendo ai Citizen di passare in vantaggio: il suo gol, però, non porta fortuna alla squadra che subisce due volte il pareggio degli avversari e, su punteggio di 2-2 giunge ai tempi supplementari, subendo due gol al 96′ ed al 113′, perdendo la gara per 4-2. Manchester City eliminato al terzo turno della Coppa di Lega inglese e, di conseguenza, una competizione in meno per “trovare spazio” per Balotelli.

    Tuttavia, nonostante lo scarso impiego in questa prima parte di stagione, per il momento Supermario non dovrebbe traslocare nonostante le tensioni con Roberto Mancini (che nel dopo partita con l’Arsenal lo avrebbe spintonato nel tunnel degli spogliatoi, ndr), almeno stando alle dichiarazioni decise del suo procuratore Mino Raiola, che ha voluto smentire le voci di mercato sul suo assistito: “E’ molto felice al Manchester City, non c’è alcun problema”. 

    Una dichiarazione che, alla luce del periodo che Supermario sta attraversando su ogni “fronte”, non potrebbe che essere definita “di circostanza”.

  • La Juventus su Balotelli, sarà Supermario il top player?

    La Juventus su Balotelli, sarà Supermario il top player?

    La notizia avrebbe del clamoroso qualora venisse confermata dai fatti ma, d’altronde, nel panorama del calciomercato attuale non ci sarebbe da sorprendersi di alcunchè pur adoperando il dovuto condizionale: la Juventus su Balotelli, che potrebbe ricoprire il ruolo del famigerato top player che il club bianconero nella “campagna estiva” non è riuscita ad assicurarsi rimandando tutto alla finestra invernale.

    In tal senso, il primo obiettivo nel mirino di Beppe Marotta – come noto – è Fernando Llorente, attaccante dell’ Athletico Bilbao in scadenza di contratto al termine della prossima stagione, nel giugno 2013, che già in estate era stato seguito con grande attenzione e che era sembrato molto vicino al trasferimento a Torino, poi bloccato dall’onerosità della clausola rescissoria, pari a 36 milioni di euro nonostante la vicina scadenza del contratto. Tuttavia, anche nel mercato di riparazione, nell’assalto a Llorente la Juventus potrebbe trovare qualche ostacolo di troppo sul suo percorso, considerando che il calciatore è conteso anche dalle grandi d’Europa ed, in particolare, dai club di Premier League, con Manchester City, Chelsea ed Arsenal in testa.

    Mario Balotelli, ipotesi Juventus a Gennaio | ©Michael Regan/Getty Images

    Se l’arrivo dello spagnolo di Pamplona dovesse complicarsi oltre il dovuto, la Signora potrebbe volgere la sua attenzione a Supermario, perlomeno stando a quanto trapela da alcuni media inglesi: in tal senso, la Juventus sarebbe disposta a pagare i 25 milioni di sterline – circa 31 milioni di euro – per il cartellino di Mario Balotelli, già nel mercato di gennaio, facendo leva proprio sul difficile momento che Balotelli sta attraversando al Manchester City, considerando che i rapporti con mister Roberto Mancini sembrano essersi incrinati, e che la posizione gerarchica di Mario nel parco attaccanti dei Citizen è subordinata a quelle di Tevez, Aguero e Dzeko. Un ruolo da quarta punta in organico che l’ex interista non sembra affatto gradire, e che non piace neppure al suo “diabolico” procuratore Mino Raiola, che sarebbe il principale artefice del recente contatto con il club bianconero.

    La palla passa ora alla Juventus che dovrà valutare le ragioni di rischio-opportunità nel compiere un tale ingente investimento che, al momento, sembra lontano dalla linea finora adottata da Marotta e dal presidente Agnelli.

  • De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    De Laurentiis show, avverte Cavani e insulta Raiola

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non si smentisce mai. Dopo la sua ultima uscita, datata poche settimane fa, nella quale sbottò contro i giornalisti rei (secondo lui) di pensare solo ai soldi, ieri il patron partenopeo dal ritiro di Dimaro si è reso autore dell’ennesima uscita sopra le righe. Stavolta però il buon Aurelio non si è accanito contro la categoria giornalisti ma bensì non le ha mandate a dire nè a Cavani nè a Mino Raiola. Partiamo proprio da quest’ultimo.

    Mino Raiola, agente di Zlatan Ibrahimovic, si era espresso così riguardo Marek Hamsik: “In Italia non arriveranno top player, ancora più difficilmente a Napoli. Il Sud d’Italia in Europa fa paura, ci sono preconcetti. Non mi sono adoperato affatto nell’ultima trattativa Hamsik, altrimenti avrei disturbato la colazione al presidente De Laurentiis, il quale si scalda troppo e da simpatico diventa antipatico. Marek è un grande giocatore ed è la fortuna del Napoli, se uno si sente un grande giocatore deve misurarsi con un’altra realtà per dimostrare il proprio valore.

    Aurelio De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    La risposta del presidente del Napoli non è tardata ad arrivare: ”E’ un rompicoglioni che da anni sta cercando di far andare via Hamsik, ma Marek è di ferro e non si muove da qui”. In effetti Raiola se l’è cercata, visto che sarà anche il numero uno nel fare i contratti ma di certo non è colui che può parlare in questo modo del giocatore slovacco, visto che il numero 17 partenopeo non fa parte della sua scuderia. Ma se quanto detto a Raiola appare più che comprensibile, è difficile apprezzare le parole del presidente De Laurentiis in merito a Cavani“Lo faccio marcire in panchina se chiede 7-8 milioni di euro. Jovetic? Preferisco un napoletano piuttosto che un calciatore che poi è capace di chiederti cifre enormi dopo che gioca qui da qualche anno”.

    Non risparmia nessuno il numero uno azzurro, neanche Edinson Cavani vero e proprio gioiello di casa Napoli, a maggior ragione dopo l’addio del pocho Lavezzi. Ognuno è libero di dire quello che vuole, figuriamoci il presidente del Napoli, ma il Matador non sembra essere quel tipo di giocatore che va a chiedere aumenti su aumenti. De Laurentiis dovrebbe saperlo bene visto che da due anni ha sotto contratto il bomber uruguaiano. Detto questo quando parla lui, si fa spettacolo che piaccia o no e bisogna sempre aprire bene le orecchie. Caro presidente ma a pensare solo ai soldi non erano solo i giornalisti?

  • Ibrahimovic e Thiago Silva ad un passo dal PSG

    Ibrahimovic e Thiago Silva ad un passo dal PSG

    Ormai è quasi tutto pronto, dopo l’incontro a tre tra Mino Raiola, Leonardo e Ibrahimovic in terra svedese, l’acquisto dei due gioielli rossoneri sembra essere definitivo. Non bastassero i vari incontri a Parigi, a confermare il tutto arriva anche Silvio Berlusconi che ha così dato il via alla trattativa. Il patron del Milan ha dichiarato che con la vendita di Ibrahimovic e Thiago Silva il club di Milanello risparmierà una cifra attorno ai 170 milioni di euro, con la quale Galliani e compagni potranno ricostruire la squadra.

    In queste ore infatti Zlatan Ibrahimovic sta chiudendo la trattativa con il Paris Saint Germain: la squadra di Carlo Ancelotti aveva offerto al bomber svedese 9 milioni di euro a stagione ma Mino Raiola ha fatto intendere a Leonardo che la cifra era troppo bassa e stamattina il contratto è arrivato a toccare quota 12 milioni di euro per le prossime tre stagioni; un passo avanti vero la richiesta di Ibrahimovic ben salda a 15 milioni di euro.

    Zlatan Ibrahimovic © JONATHAN NACKSTRAND/AFP/GettyImages

    Per quanto riguarda invece il brasiliano Thiago Silva,  lo stipendio sarà di 7,5 milioni all’anno, come era stato già dichiarato dal club francese durante la trattativa che aveva coinvolto il Milan all’inizio del mese. Sicuramente due grandi acquisti per il PSG che ora potrà competere nel migliori dei modi con le più grandi squadre nella prossima stagione: nei prossimi giorni lo svedese è  infatti atteso a Parigi per le visite mediche mentre per Thiago Silva si dovrà aspettare la fine delle Olimpiadi in quanto è impegnato a Londra 2012 con la squadra verdeoro.

    Dall’altra parte sono però due grandi perdite per il Milan che ora dovrà mettersi alla ricerca di giocatori in grado di prendere il posto di Thiago Silva e Ibrahimovic: nei giorni scorsi la squadra rossonera ha reso pubblica la propria volontà di ingaggiare come attaccante Carlos Tevez oppure Dzeko mentre è stata aperta anche la trattativa per il centravanti Destro e per il difensore del Porto Rolando. Quel che è certo è che grazie ai 65 milioni di euro più 9 di bonus che il PSG andrà a consegnare al Milan, permetterà alla squadra rossonera di mettere a segno alcuni colpi di mercato interessanti.