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  • NBA: Durant batte James, vincono anche Celtics, Mavs e Magic

    NBA: Durant batte James, vincono anche Celtics, Mavs e Magic

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Non accenna a fermarsi la corsa dei Nuggets che sbancano Atlanta e conquistano il nono successo dopo la trade Anthony con i Knicks (a fronte di sole 2 sconfitte). 20 i punti per Nenè, agli Hawks invece non basta la doppia doppia di Pachulia da 19 punti e 10 rimbalzi.

    I Celtics rispondono ai Bulls che dopo la vittoria di ieri si erano portati in testa alla Eastern Conference: l’aggancio in classifica arriva per merito di Pierce (20 punti) e Green (19), quest’ultimo alla prima sostanziosa prestazione da quando veste la maglia di Boston. Inutili per i Pacers i 15 punti a testa della coppia Granger-George.

    Nuova sconfitta per i Raptors nonostante i 20 punti di Bargnani che si arrendono ai Pistons ed al trio Hamilton (24 punti), Prince (22) e Monroe (21 e 10 rimbalzi) che guida i padroni di casa al successo.

    I Bucks cadono contro i Magic al cospetto di un Dwight Howard a dir poco dominante da 31 punti, 22 rimbalzi e 3 stoppate. In overtime decisivo però Turkoglu con 8 dei suoi 19 punti. Poco da fare per la coppia Salmons-Jennings (rispettivamente 22 e 23 punti) anche se il discorso playoff resta ancora apertissimo.

    Guidati dai 26 punti di Chris Paul gli Hornets (Belinelli in ombra) battono i Suns e si confermano al sesto posto ad Ovest. Non bastano a Phoenix i 25 punti di Dudley ed i 21 di Carter (autori tra l’altro di 5 bombe ciascuno per un complessivo 10/17 da 3 punti), ora la corsa alla post season appare molto più complicata dopo le ultime sconfitte.

    Continua invece la rincorsa all’ottavo ed ultimo posto utile per i Rockets, battuti agevolmente i Bobcats sul parquet amico grazie soprattutto ai 21 punti di Kevin Martin. Per gli ospiti prova da 22 punti per Augustin ma dopo di lui il vuoto.

    Vittoria importante per i Jazz sui Timberwolves guidati dai 40 punti di Miles che riscrive il suo career high. Love fa 22 punti e 11 rimbalzi ma predica nel deserto visto che i suoi compagni probabilmente hanno già la testa alla prossima stagione.

    Nello scontro tra cenerentole i Cavaliers si impongono a Sacramento. Decisivo Sessions (20 punti) a 18 secondi dalla fine che segnando il +2 porta il successo agli ospiti sigillato dai tiri liberi di Gee. Per i Kings 23 punti per Thornton con Cousins che registra una doppia doppia da 11 punti e 16 rimbalzi ma tira male dal campo (5/19).

    Prestigiosa quanto fondamentale affermazione dei Thunder sul campo degli Heat: Kevin Durant vince anche il duello personale contro LeBron James depositando nel canestro avversario 29 punti e risultando quasi immarcabile per il numero 6 di Miami che si limita a soli 19 punti. Westbrook contribuisce con 18 punti e l’apporto difensivo del duo Ibaka-Perkins è fondamentale per portare a casa una vittoria che deve dare fiducia ai giovani di Oklahoma City in vista dei playoff.

    I Mavs riscattano subito il KO di ieri a Portland e agganciano (momentaneamente) i Lakers al secondo posto ad Ovest. Decisivo Nowitzki con i suoi 34 punti e 13 rimbalzi (12 punti arrivano nell’ultimo quarto). Golden State perde in casa nonostante i 26 punti di Ellis.

    Clima teso allo Staples Center di Los Angeles dove i Sixers si prendono una vittoria che consente loro di raggiungere New York al sesto posto ad Est (stessa percentuale ma 2 partite in meno per i Knicks). Espulso coach Doug Collins per proteste dopo uno scontro duro tra Griffin e Battie. Philadelphia merita la “W” con Meeks (5/8 da 3 punti, 22 in totale) e Brand (19 punti e 12 rimbalzi). Momento no di Griffin che termina la sua partita per 6 falli con 14 punti, 8 rimbalzi ma 3/12 dal campo e 8/15 dalla lunetta.

    Risultati NBA del 16 marzo 2011

    Atlanta Hawks-Denver Nuggets 87-102
    Atl Pachulia 19, Smith 13, Crawford 13
    Den Nenè 20, Afflalo 15, Smith 15

    Boston Celtics-Indiana Pacers 92-80
    Bos Pierce 20, Green 19, Allen 12
    Ind Granger 15, George 15, McRoberts 14

    Detroit Pistons-Toronto Raptors 107-93
    Det Hamilton 24, Prince 22, Monroe 21
    Tor Bargnani 20, Barbosa 18, DeRozan 16

    Milwaukee Bucks-Orlando Magic 89-93 (overtime)
    Mil Jennings 23, Salmons 22, Dooling 10, Mbah a Moute 10
    Orl Howard 31, Turkoglu 19, Jason Richardson 13

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 100-95
    N.O. Paul 26, West 16, Okafor 16
    Pho Dudley 25, Carter 21, Hill 15

    Houston Rockets-Charlotte Bobcats 94-78
    Hou Martin 21, Budinger 19, Patterson 12
    Cha Augustin 22, Diaw 13, Henderson 8, White 8

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 119-104
    Uta Miles 40, Jefferson 26, Kirilenko 15
    Min Love 22, Beasley 16, Ridnour 16

    Sacramento Kings-Cleveland Cavaliers 93-97
    Sac Thornton 23, Dalembert 16, Garcia 14, Udrih 14
    Cle Sessions 20, Hickson 17, Harangody 15

    Miami Heat-Oklahoma City Thunder 85-96
    Mia Wade 21, Bosh 21, James 19
    Okl Durant 29, Westbrook 18, Harden 12

    Golden State Warriors-Dallas Mavericks 106-112
    G.S. Ellis 26, Lee 22, Law 15
    Dal Nowitzki 34, Terry 19, Beaubois 18

    Los Angeles Clippers-Philadelphia 76ers 94-104
    Cli Foye 20, Jordan 16, Williams 15
    Phi Meeks 22, Holiday 20, Brand 19

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  • NBA: Indiana sbanca New York, bene Celtics e Magic

    NBA: Indiana sbanca New York, bene Celtics e Magic

    6 le partite disputate nella notte NBA.

    Vittoria dei Thunder sul parquet dei Cavaliers: serata di riposo per le stelle di Oklahoma City che restano in campo solo il tempo necessario per poi accomodarsi tranquillamente in panchina. Da segnalare la prova da 8 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate di Ibaka.

    Guidati da un grande Augustin i Bobcats espugnano il campo dei Raptors: il playmaker di Charlotte segna 23 punti, non bastano i 17 di Andrea Bargnani a Toronto per portare a casa il risultato.

    Dwight Howard dà spettacolo a Phoenix: il centro dei Magic segna 26 punti (superati i 10mila punti in carriera) con 15 rimbalzi e 5 stoppate. 7 giocatori di Orlando vanno in doppia cifra, a nulla servono i 19 punti di Brooks (per i Suns) che sostituisce come può Steve Nash fermo ai box.

    Grande prestazione difensiva dei Boston Celtics che superano agevolmente i Bucks tenuti a soli 56 punti segnati (nuovo record di franchigia per i Celtics per minimo di punti subiti in un match). E record negativo invece per Milwaukee che mai aveva realizzato meno di 57 punti.

    I Pacers superano i Knicks al Madison grazie alla strepitosa prova di Hansbrough da 29 punti. Per New York pessima prova al tiro, non bastano i 28 punti di Stoudemire ed i 25 di Anthony per una squadra che dimostra di non avere ricambi all’altezza in vista dei playoff.

    Si ferma dopo 53 doppie doppie consecutive la striscia di Kevin Love (6 puntie 12 rimbalzi) ed i Timberwolves perdono contro i Warriors trascinati dai 24 punti di Curry per la 30esima vittoria stagionale.

    Risultati NBA del 13 marzo 2011

    Cleveland Cavaliers-Oklahoma City Thunder 75-95
    Cle Gibson 13, Samuels 10, Parker 9
    Okl Westbrook 20, Durant 19, Harden 16

    Toronto Raptors-Charlotte Bobcats 90-95
    Tor Bargnani 17, Barbosa 15, Calderon 13
    Cha Augustin 23, Henderson 18, Jackson 15, Diaw 15

    Phoenix Suns-Orlando Magic 88-111
    Pho Brooks 19, Pietrus 14, Gortat 12
    Orl Howard 26, Bass 17, Arenas 16

    Boston Celtics-Milwaukee Bucks 87-56
    Bos Allen 17, Pierce 14, Murphy 12
    Mil Barron 10, Bogut 8, Jennings 8

    New York Knicks-Indiana Pacers 93-106
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Shawne Williams 15
    Ind Hansbrough 29, Jones 18, Collison 16

    Golden State Warriors-Minnesota Timberwolves 100-77
    G.S. Curry 24, Dorell Wright 16, Ellis 16
    Min Webster 16, Beasley 16, Ridnour 13

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  • NBA: E’ subito ‘Melo, buona la prima a New York, Bargnani batte i Bulls

    NBA: E’ subito ‘Melo, buona la prima a New York, Bargnani batte i Bulls

    Inizia subito col botto l’avventura di Carmelo Anthony ai Knicks: l’ala arrivata 2 giorni fa in cambio di Gallinari entusiasma immediatamente il pubblico del Madison Square Garden. Nel successo sui Bucks il nuovo numero 7 di New York segna 27 punti con 10 rimbalzi (subito una doppia doppia per lui) guidando i suoi compagni alla vittoria. Bene anche il “gemello” di Anthony, ovvero Stoudemire, con 19 punti ma uscito anzitempo per 6 falli commessi. Buono l’impatto anche per l’altro nuovo arrivato, Billups, che scrive 21 punti, 6 rimbalzi ed 8 assist, mentre dalla panchina Douglas porta in dote 23 punti. Inutili per Milwaukee i 27 di Salmons. Il nuovo corso dei Knicks (forse in attesa dell’ultimo grande colpo, nella prossima sessione di mercato, che risponde al nome di Chris Paul!) sembra partire col piede giusto.

    Nelle altre partite successo fondamentale di Indiana sui Pistons grazie ad Hansbrough (21 punti e 12 rimbalzidalla panchina) mentre non bastano i 27 punti e 12 rimbalzi del rookie Monroe aDetroit. Vincono facilmente i Sixers contro i Wizards (Holiday 20 punti per Philadelphia, Wall 21 punti, 12 assist e 5 rimbalzi per Washington) mentre i Rockets sbancano Cleveland grazie ai 30 punti a testa di Martin e Budinger. Clamoroso KO interno dei Magic contro i derelitti Kings (che in questo periodo stanno mostrando quantomeno qualcosa di buono): Howard non basta con i suoi 31 punti e 17 rimbalzi.

    Bargnani finalmente ottiene un successo prestigioso battendo i Chicago Bulls di Derrick Rose (32 punti e 10 assist): l’italiano segna 24 punti, al pari del compagno DeRozan e trascina la sua squadra al successo. Impresa sfiorata per i Thunder a San Antonio che cedono di misura solo nel minuto finale: Durant top scorer con 30 punti, Westbrook ne aggiunge 25 ma l’esperienza di squadra degli Spurs è ancora superiore al cospetto della gioventù dei ragazzi di Oklahoma City. Agevole affermazione anche per Memphis a Minnesota e per Dallas su Utah ormai in ricostruzione dopo l’addio di Deron Williams passato ai Nets (leggi l’articolo).

    Phoenix batte Atlanta e mantiene vivo il sogno playoff (6 uomini in doppia cifra per i Suns), Belinelli segna 12 punti nella vittoria dei suoi Hornets sui Clippers di Blake Griffin (21 punti e 13 rimbalzi) mentre è una fatica immane per i Lakers a Portland (i Blazers ritrovano Roy, 5 punti per lui) che sbancano il Rose Garden dopo aver recuperato una situazione semi-disperata nel finale e si impongono in overtime grazie alla serata magica di Bryant che guida la rimonta con 37 punti.

    Risultati NBA del 24 febbraio 2011

    Cleveland Cavaliers-Houston Rockets 119-124
    Indiana Pacers-Detroit Pistons 102-101
    Orlando Magic-Sacramento Kings 105-111
    Toronto Raptors-Chicago Bulls 118-113
    Philadelphia 76ers-Washington Wizards 117-94
    San Antonio Spurs-Oklahoma City Thunder 109-105
    New York Knicks-Milwaukee Bucks 114-108
    Minnesota Timberwolves-Memphis Grizzlies 95-104
    Dallas Mavericks-Utah Jazz 118-99
    Phoenix Suns-Atlanta Hawks 105-97
    New Orleans Hornets-Los Angeles Clippers 98-87
    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 101-106 (overtime)

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  • NBA: Gallinari saluta New York e va a Denver, Anthony è dei Knicks

    NBA: Gallinari saluta New York e va a Denver, Anthony è dei Knicks

    Sembra finita la telenovela Carmelo Anthony!

    L’ala dei Denver Nuggets, uno dei pochi giocatori NBA in grado di cambiare il volto ad una franchigia, dovrebbe passare ai New York Knicks che cedono alle pressioni della squadra del Colorado e spediscono a Denver il nostro Danilo Gallinari.

    Ma l’operazione non finisce qui dato che ci sono altri giocatori coinvolti nell’affare, altre squadre ed anche scelte ai prossimi Draft.

    In sostanza New York prende dai Nuggets Anthony (obiettivo primario), poi anche Chauncey Billups, Shelden Williams, Anthony Carter e Renaldo Balkman. I Knicks, dal canto loro, accettano di privarsi di mezza squadra (in particolare di 4 giovani atleti non di poco conto) per assicurarsi il numero 15 biancoceleste: oltre al nostro Danilo, anche Wilson Chandler, Raymond Felton e Timofey Mozgov prendono la strada di Denver. Ma lo scambio non finisce qui, perché la franchigia della “Grande Mela” inserisce nel pacchetto anche una prima scelta del draft 2014, 2 seconde scelte nel 2012 e 2013 (ricevute dai Golden State Warriors) e un conguaglio di 3 milioni di dollari in contanti.
    A completare poi l’operazione ci hanno pensato i Minnesota Timberwolves: la squadra di Kevin Love prende Eddy Curry (con un pesante contratto in scadenza), Anthony Randolph e altri 3 milioni mentre New York come contropartita si accontenta di Corey Brewer.

    Per Gallinari quindi un nuovo inizio, ma l’ala italiana è sostanzialmente dispiaciuta per quello che è successo, avrebbe voluto diventare l’idolo indiscusso del Madison Square Garden ed invece già dopo 2 anni e mezzo (fu scelto nel 2008 come sesto assoluto da New York) deve giocoforza abbandonare la nave per iniziare un nuovo percorso in una città diversa, con una squadra diversa e con tifosi diversi che forse gli faranno pesare il paragone con l’illustre predecessore se non rispetterà le aspettative.
    Queste le cifre del “Gallo” con la squadra newyorchese: 157 partite disputate, di cui 124 giocate da titolare nel quintetto allenato da Mike D’Antoni. In NBA dalla stagione 2008-2009, ma nella prima annata a New York i molti problemi alla schiena ne hanno limitato l’impiego. Da rookie l’ex Armani Jeans ha giocato solo 28 partite. Nel 2009-2010 invece ben 81 presenze su 82 complessive in calendario. Ora saluta i Knicks dopo 48 gare disputate nel 2011, con oltre 34 minuti di media, 15,9 punti e 4,8 rimbalzi. Nell’intera carriera a stelle e strisce l’azzurro viaggia alla media di 13,7 punti e 4,3 rimbalzi. Il suo career high è fissato 31 punti (quota raggiunta 2 volte). Adesso però si volta pagina.

    La maxi-trade sarebbe stata voluta da James Dolan, patron della franchigia newyorchese (forse mal consigliato da Isiah Thomas che già da allenatore-general manager portò qualche anno fa i Knicks sull’orlo del collasso) per non rischiare di perdere Anthony, che comunque con Denver era in scadenza di contratto a giugno. Molto contrariati, sembra da indiscrezioni, l’allenatore Mike D’Antony ed il G.M. Donnie Walsh (scavalcati nell’operazione proprio dal proprietario) che mai avrebbero voluto svenarsi per un giocatore che a fine anno sarebbe comunque arrivato gratis visto che Anthony a più riprese aveva manifestato la ferma intenzione di firmare con i Knicks e chiudere al Madison la carriera.
    Le sorprese tuttavia potrebbero anche non finire qui dato che i Nets si sono fatto avanti (qualora si concretizzasse questo mega scambio) per avere Mozgov ed il nostro Danilo cedendo a Denver 2 prime scelte future, cosa molto gradita in Colorado. Si attendono ancora ulteriori sviluppi!

    Facendo un’analisi pura e semplice in definitiva chi ci guadagna sono i Nuggets che da un possibile pugno di mosche (se Anthony fosse andato via a 0 nel mese di Giugno) si ritrovano ora ad avere un manipolo di giocatori giovani e futuribili, con tantissime scelte nei prossimi 2 anni per aggiungere talento su talento ad una formazione già giovane. Se l’operazione verrà conclusa nelle prossime ore (e solo un cataclisma potrebbe interrompere questo processo che ormai pare destinato alla chiusura) i Knicks escono da questa operazione con un All Star player, ma ne escono ridimensionati dal punto di vista manageriale perchè avrebbero potuto ottenere, se solo avessero avuto la pazienza di temporeggiare per un altro giorno (la data fissata per la fine del mercato in NBA) un giocatore spaventoso e del tutto gratis così come successo con Stoudemire questa Estate. E magari utilizzare qualche giocatore, ora ormai ceduto, per arrivare ad un grande playmaker (unica lacuna nel roster dei Knicks) magari a quel Chris Paul o a quel Deron Williams (che sembra veramente in procinto di lasciare i Jazz il prossimo anno) e completare così una squadra da sogno, giovane e forse anche più talentuosa dei Miami Heat di Wade, James e Bosh, che avrebbe potuto dominare l’NBA almeno per 4-5 anni. Invece la situazione sarà (con ogni probabilità) molto diversa e a meno di clamorosi colpi di scena New York potrebbe restare ancora una volta una eterna incompiuta!

  • NBA: Impresa Cleveland, battuti i Lakers! Super Bargnani non basta ai Raptors

    NBA: Impresa Cleveland, battuti i Lakers! Super Bargnani non basta ai Raptors

    Clamoroso risultato nelle 12 partite della notte NBA: i Cavaliers, peggiore squadra della Lega, nella storia per il record di sconfitte consecutive, battono i campioni in carica dei Los Angeles Lakers. Vediamo in dettaglio com’è andata.

    Netta affermazione degli Orlando Magic contro i Washington Wizards grazie alla performance da 32 punti, 10 rimbalzi e 3 stoppate di Dwight Howard. Per gli ospiti brilla John Wall con 27 punti.

    Nonostante un Bargnani dirompente con 38 punti (a soli 3 punti dal career hig di 41 messi a segno in una sfida contro i Knicks) i Miami Heat del grande ex Chris Bosh (fischiato sonoramente dai tifosi Raptors) sbancano Toronto. Wade segna 28 punti, Bosh 25 e James 23 con 13 rimbalzi ed 8 assist, ai padroni di casa non bastano quindi le prove di Bargnani (come già detto) che infila anche 5 delle 6 triple tentate e DeRozan che chiude con 24 punti.

    Vittoria agevole anche per i Celtics che battono i Nets grazie ai 31 punti di Paul Pierce e mantengono il miglior record della Eastern Conference alla pausa dell’All Star week end respingendo l’attacco proprio degli Heat di Wade e James.

    Secondo KO di fila per Indiana che cade a Detroit dopo una grande rimonta nell’ultimo quarto ed un pessimo overtime: nonostante le buone prove di Hibbert (29 punti), Granger (28) e McRoberts (15 punti e 12 rimbalzi) i Pacers devono inchinarsi a Prince (autore di 25 punti con 11 rimbalzi) e compagni. Nonostante tutto i playoff sembrano alla portata della squadra di Vogel.

    Un ottima prestazione di Danilo Gallinari aiuta i Knicks ad avere la meglio sui sempre temibili Hawks: l’italiano mette a segno 17 punti e 9 rimbalzi, risultando la “spalla” fondamentale per Stoudemire (23 punti) e Chandler (20). Atlanta, nonostante tutto il quintetto in doppia cifra (Marvin Williams 17, Bibby 15, Smith 14, Johnson 11 ed Horford 12) viene tradita dalla panchina dove l’ex Crawford (solitamente molto produttivo) si ferma a 7 punti con un brutto 3/11 dal campo.

    I Clippers vincono a Minneapolis ed interrompono la striscia di sconfitte esterne. Pur senza Gordon, è l’ex Randy Foye a mettere le cose in chiaro: il playmaker segna 21 punti (sarebbe stato il play perfetto per i T-Wolves in questo momento!) dando una grandissima mano a Blake Griffin (29 punti ma solo 8 rimbalzi al cospetto di Love). Decisivo un altro ex di giornata, Ryan Gomes, autore di 18 punti. Per Minnesota solita doppia doppia di Love da 18 punti e 18 rimbalzi ma l’assenza di Beasley pesa oltremodo per poter portare a casa la vittoria.

    Successo agevole per i Dallas Mavericks sui Sacramento Kings: 20 punti di Jason Kidd e 13 per Rodrigue Beaubois, alla prima gara stagionale dopo la frattura al piede. In ombra Nowitzki (13 punti). Kings ancora privi di Evans, ormai la certezza è Cousins, 16 punti e 12 rimbalzi, ma da solo non può bastare a fermare questi Mavs.

    Buona vittoria esterna dei Sixers a Houston che approfittano della serata storta di Kevin Martin (solo 9 punti con 3/12 dal campo). Sono Lowry (36) e Scola (26 punti e 13 rimbalzi) gli ultimi baluardi per i Rockets ma niente possono contro la sempre straordinaria panchina di Philadelphia che segna 54 punti con 4 giocatori. Holiday è il top scorer con 20 punti, ma decisivi sono Williams e Young che portano dalla seconda unità 19 punti a testa.

    Importante successo dei Nuggets a Milwaukee grazie alla strepitosa prova di Carmelo Anthony da 38 punti e 12 rimbalzi. Salmons prova a reggere la sua squadra quasi da solo ma i suoi 33 punti non bastano ad evitare il KO.

    Altro tonfo per i Jazz, che vengono battuti in casa dai Warriors grazie ad uno strepitoso Monta Ellis da 35 punti ed ora sono fuori dalla post season, scavalcati dai Grizzlies e teoricamente anche dai Suns. Pericolosa involuzione della squadra di Salt Lake City che nonostante il quartetto Jefferson (23 punti ed 11 rimbalzi), Millsap (22), Miles (20) e Deron Williams (18 punti, 11 assist e 7 rimbalzi) non riceve nessun apporto dalla panchina che contribuisce solo con 12 punti (con 4 giocatori!) sui 100 segnati in totale. Utah ancora senza vittorie (0-3) dopo l’addio di coach Jerry Sloan.

    Nuova sconfitta per gli Hornets di Belinelli (0 punti, 0/1 dal campo in appena 5 minuti di gioco) che cadono a Portland. E’ un grande LaMarcus Aldridge con 34 punti a guidare la rimonta nel quarto periodo dei Blazers, con Matthews che ne aggiunge 24. A New Orleans non bastano i 27 punti di West ed i 24 di Green, male Chris Paul, solo 8 punti, con 5 assist e 4 palle perse.

    Ma il risultato del giorno è la clamorosa debacle dei campioni NBA in carica dei Los Angeles Lakers contro la peggiore squadra della Lega, i Cleveland Cavaliers, che in stagione si sono fatti conoscere per le 26 sconfitte consecutive e che hanno scritto il proprio nome nell’album dei record (in negativo). Inspiegabile crollo dei gialloviola sotto i colpi di Ramon Sessions (32 punti), Antawn Jamison (19), Parker (18) ed Hickson (13). Per i Lakers ci sono 30 punti di Gasol con ben 20 rimbalzi, delude Bryant che mette 17 punti e prende 12 rimbalzi ma “sparacchia” malamente dal campo con un orribile 8/24 e aggiunge ben 7 palle perse. Un tour di trasferte che si preannunciava trionfale dopo l’iniziale 4-0 (vittoria anche a Boston) si è trasformato in un incubo con le successive 3 sconfitte di fila! Evidentemente a Los Angeles aspettano solo i playoff per poter dare il meglio, unica spiegazione plausibile dopo un crollo come quello di ieri notte! Piccola soddisfazione invece per i Cavs in una stagione di ricostruzione come questa dopo l’abbandono di LeBron James. Evitato anche l’incubo di non terminare la stagione in doppia cifra di vittorie visto che quella contro i Lakers è stata la decima affermazione stagionale.

    Risultati NBA del 16 febbraio 2011

    Orlando Magic-Washington Wizards 101-76
    Orl
    Howard 32, Richardson 16, Bass 15
    Was Wall 27, Blatche 15, Hinrich 10

    Toronto Raptors-Miami Heat 95-103
    Tor
    Bargnani 38, DeRozan 24, Davis 8
    Mia Wade 28, Bosh 25, James 23

    Boston Celtics-New Jersey Nets 94-80
    Bos
    Pierce 31, Garnett 14, Allen 12
    N.J. Lopez 18, Harris 16, Morrow 14

    Detroit Pistons-Indiana Pacers 115-109 (overtime)
    Det
    Prince 25, Stuckey 18, Gordon 16
    Ind Hibbert 29, Granger 28, McRoberts 15

    New York Knicks-Atlanta Hawks 102-90
    N.Y.
    Stoudemire 23, Chandler 20, Gallinari 17
    Atl Williams 17, Bibby 15, Smith 14

    Minnesota Timberwolves-Los Angeles Clippers 90-98
    Min
    Love 18, Ellington 18, Milicic 12
    Cli Griffin 29, Foye 21, Gomes 18

    Dallas Mavericks-Sacramento Kings 116-100
    Dal
    Kidd 20, Marion 14, Beaubois 13, Nowitzki 13
    Sac Taylor 17, Cousins 16, Udrih 16, Greene 16

    Houston Rockets-Philadelphia 76ers 105-114
    Hou
    Lowry 36, Scola 26, Patterson 10
    Phi Holiday 20, Williams 19, Young 19

    Milwaukee Bucks-Denver Nuggets 87-94
    Mil
    Salmons 33, Maggette 16, Delfino 12
    Den Anthony 38, Billups 20, Martin 11

    Utah Jazz-Golden State Warriors 100-107
    Uta
    Jefferson 23, Millsap 22, Miles 20
    G.S. Ellis 35, Dorell Wright 22, Reggie Williams 15

    Portland Trail Blazers-New Orleans Hornets 103-96
    Por
    Aldridge 34, Matthews 24, Miller 18
    N.O. West 27, Green 24, Ariza 16

    Cleveland Cavaliers-Los Angeles Lakers 104-99
    Cle
    Sessions 32, Jamison 19, Parker 18
    Lak Gasol 30, Fisher 19, Bryant 17

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  • NBA: Lakers umiliati a Charlotte, bene Spurs e Rockets

    NBA: Lakers umiliati a Charlotte, bene Spurs e Rockets

    6 le partite giocate nella notte NBA.

    Dopo la sconfitta di ieri ad Orlando, altro disastro dei Lakers in quel di Charlotte. I gialloviola ricevono una sonora lezione dai Bobcats, alla fine il -20 non rende neanche giustizia ai padroni di casa, autori di una gara super sotto ogni aspetto ed anche a +28 nel corso dell’ultimo periodo. I 20 punti finali di scarto rappresentano la più ampia sconfitta dei campioni in carica quest’anno. Bryant mette 20 punti (ma tirando 20 volte dal campo), Gasol 17 (e 10 rimbalzi), poi il vuoto, mentre per i ragazzi di Michael Jordan brillano Wallace con 20 punti ed 11 rimbalzi, Henderson (18 punti) e la coppia Mohammed-Diaw autori di 16 punti a testa.

    Continua invece il ritmo infernale dei San Antonio Spurs che battono i Nets ed ipotecano (a meno di clamorosi suicidi dopo l’All Star Game) il primo posto assoluto nella Lega. A trascinare gli ospiti sono Ginobili (22 punti) e Duncan (15 ed 11 rimbalzi). Ai padroni di casa non servono gli 11 punti a testa di Outlaw e Lopez. Per i neroargento si tratta del sesto successo su 8 partite nel tour esterno, ora manca solo l’ultimo match prima di tornare a giocare in casa.

    Atlanta si conferma squadra da trasferta sbancando il parquet dei Pistons. Dopo l’iniziale +15 Detroit scompare dal campo lasciando strada ad un fenomenale Josh Smith da 27 punti, 14 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi. La buona prova di McGrady (14 punti) non basta per raddrizzare l’esito dell’incontro.

    E’ uno strepitoso Carlos Delfino con 26 punti (7/10 da 3), 9 rimbalzi e 3 recuperi a trascinare i Bucks alla vittoria sui Clippers letteralmente squagliatisi in questo breve viaggio nella Eastern Conference. Oltre all’argentino da segnalare i 20 punti di Jennings ed i 16 con 12 assist di Salmons. Griffin piazza la solita doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi, Davis firma 22 punti ma l’assenza di Gordon sta pesando oltremodo per una squadra che sta ricadendo nelle posizioni basse della Western Conference.

    Quinta vittoria di fila per Portland che approfittando del brutto periodo delle avversarie ora può ambire a qualcosa di più dell’ottavo posto ad Ovest in vista dei playoff (quasi raggiunte Denver, Utah e New Orleans in classifica). Aldridge con 21 punti vince la sfida diretta contro Love (12 punti). Bene anche Matthews (23).

    Houston batte Denver grazie alla panchina con 3 giocatori tra i migliori marcatori (55 punti complessivi per il trio Lee-Brooks-Budinger, rispettivamente 22, 18 e 15). I Rockets distruggono i Nuggets nella seconda metà di gara: dopo aver toccato anche il -15 con il tiro di Anthony per il 34-19 Nuggets alla prima azione del secondo quarto, Houston esplode letteralmente nei 2 quarti centrali: 69-36 il parziale di secondo e terzo periodo, nell’ultimo quarto il vantaggio dei texani arriva addirittura anche a 31 punti (113-82 con il canestro di Jordan Hill a
    5 minuti dalla fine). Poca roba per Antony, tenuto a 16 punti, brilla Afflalo (17 punti) ma da solo non può bastare.

    Risultati NBA del 14 febbraio 2011

    Charlotte Bobcats-Los Angeles Lakers 109-89
    Cha
    Wallace 20, Henderson 18, Mohammed 16, Diaw 16
    Lak Bryant 20, Gasol 17, Artest 10

    New Jersey Nets-San Antonio Spurs 85-102
    N.J.
    Outlaw 11, Lopez 11, Farmar 10, Harris 10
    S.A. Ginobili 22, Duncan 15, Parker 13, Hill 13

    Detroit Pistons-Atlanta Hawks 79-94
    Det
    McGrady 14, Villanueva 13, Stuckey 12
    Atl Smith 27, Bibby 17, Williams 15

    Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers 102-78
    Mil
    Delfino 26, Jennings 20, Salmons 16
    Cli Davis 22, Griffin 19, Foye 16

    Minnesota Timberwolves-Portland Trail Blazers 81-95
    Min
    Webster 17, Ridnour 16, Milicic 15
    Por Matthews 23, Aldridge 21, Fernandez 18

    Hoston Rockets-Denver Nuggets 121-102
    Hou
    Lee 22, Brooks 18, Battier 17
    Den Afflalo 17, Anthony 16, Billups 15

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  • NBA: Gallinari e Belinelli in ombra, i Thunder beffano Sacramento

    NBA: Gallinari e Belinelli in ombra, i Thunder beffano Sacramento

    8 le partite disputate nella notte NBA.

    Charlotte espugna Atlanta dopo una rimonta pazzesca: i Bobcats sono sotto 51-29 a poco più di 2 minuti dalla fine del primo tempo ma riescono con tenacia a riportarsi in partita e mettono la testa avanti (80-79) a 5 minuti dalla fine del match. La gara da quel momento in poi viene giocata punto a punto con Joe Johnson che sbaglia il tiro della possibile vittoria a 5 secondi dalla fine. L’ultimo possesso Charlotte è gestito da Stephen Jackson che a tempo scaduto rilascia un tiro imprendibile che si deposita nel canestro degli Hawks e regala il successo agli ospiti. Sono 32 i punti per la guardia dei ‘Cats, bene Livingston (dalla panchina 22 punti) e Wallace (16 punti, 13 rimbalzi e 7 assist). Ad Atlanta non bastano i 18 punti e 6 rimbalzi di Josh Smith ed i 16 punti e 10 rimbalzi di Horford.

    Gallinari non brilla contro i Nets (solo 7 punti, giornata no testimoniata dalla super stoppata che Favors gli rifila nel primo quarto) ma i Knicks, pur privi di Stoudemire battono New Jersey. E’ Chandler a trascinare la sua squadra con 21 punti, ben assistito da Douglas (19). Ai padroni di casa non basta la coppia Harris-Lopez (rispettivamente 22 e 19 punti).

    Si rialza subito San Antonio dopo la brutta sconfitta di ieri a Philadelphia: gli Spurs vincono a Washington grazie alle seconde linee, Hill segna 18 punti, Neal 16. Per gli Spurs arriva la 45esima vittoria stagionale che li consacra ancora una volta miglior squadra della Lega.

    Buon momento di forma per i Sixers, ormai in dirittura d’arrivo a quota 50%. Philadelphia porta ben 7 uomini in doppia cifra (Young 18, Meeks 16, Iguodala 15, Williams 13, Brand e Hawes 12, Holiday 10) e per poco non arriva anche l’ottavo visto che il rookie Turner (finalmente tonico dopo un brutto periodo) segna 9 punti con 8 rimbalzi e 4 assist. Timberwolves che vedono il solito Love come miglior giocatore a quota 16 punti e 13 rimbalzi.

    Chicago si conferma terza forza della Eastern Conference e va a vincere a New Orleans guidata da un Rose da 23 punti. Per gli Hornets male Belinelli (solo 2 punti dalla panchina) mentre non bastano i 24 di Thornton. Da segnalare che con il recupero di Noah (previsto dopo l’All Star Game della prossima settimana) i Bulls saranno da tenere d’occhio.

    Ancora un derby texano perso per i Rockets che si arrendono al cospetto dei Mavericks. Dallas domina la partita anche oltre 20 punti di vantaggio nel terzo quarto) ma nell’ultimo periodo si assiste alla furiosa rimonta dei padroni di casa che arrivano fino al -5 (95-90 a 3 minuti dalla fine) ma vengono poi respinti nuovamente indietro dai Mavs nel minuto finale. Il redivivio Stojakovic e Nowitzki (22 punti a testa) sono i top scorer di Dallas mentre a Houston servono poco i 26 punti di Lowry.

    Ancora una vittoria per Indiana che espugna il parquet dei Bucks grazie ad uno straordinario quarto periodo di Granger che infila 14 dei suoi 30 punti totali. Bene Collison (22 punti), Hibbert (13) e primi lampi di classe dalla panchina per il rookie Paul George (11 punti). Milwaukee ha in Delfino, con 21 punti, il miglior giocatore ma viene tradita in blocco da tutto lo starting five poco produttivo.

    I Thunder sbancano Sacramento grazie ai 35 punti di Durant ed ai 22 di Westbrook. Evans mette 30 punti con 9 rimbalzi e 4 assist per i padroni di casa ma dopo i 2 errori di Durant dalla lunetta (risultato fermo sul 99-97) sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso prendendo il ferro.

    Risultati NBA del 12 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Charlotte Bobcats 86-88
    Atl
    Smith 28, Horford 16, Bibby 11, Johnson 11
    Cha Jackson 32, Livingston 22, Wallace 16

    New Jersey Nets-New York Knicks 95-105
    N.J.
    Harris 22, Lopez 19, Vujacic 15
    N.Y. Chandler 21, Douglas 19, Fields 14

    Washington Wizards-San Antonio Spurs 94-118
    Was
    Blatche 16, Martin 16, McGee 14
    S.A. Parker 18, Hill 18, Neal 16

    Minnesota Timberwolves-Philadelphia 76ers 87-107
    Min
    Love 16, Brewer 15, Ridnour 13
    Phi Young 18, Meeks 16, Iguodala 15

    New Orleans Hornets-Chicago Bulls 88-97
    N.O.
    Thornton 24, West 17, Paul 15
    Chi Rose 23, Boozer 17, Deng 14

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 102-106
    Hou
    Lowry 26, Martin 17, Battier 14
    Dal Stojakovic 22, Nowitzki 22, Marion 14

    Milwaukee Bucks-Indiana Pacers 97-103
    Mil
    Delfino 21, Dooling 13, Boykins 11
    Ind Granger 30, Collison 22, Hibbert 13

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 97-99
    Sac
    Evans 30, Casspi 14, Cousins 14
    Okl Durant 35, Westbrook 22, Harden 11

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  • NBA: Gallinari cede ai Lakers, termina il record dei Cavaliers

    NBA: Gallinari cede ai Lakers, termina il record dei Cavaliers

    10 le partite disputate nella notte NBA.

    I New York Knicks di Gallinari cadono in casa al cospetto dei Lakers per 113-96. L’italiano segna 14 punti che non sono sufficienti a tenere in partita i suoi compagni.
    Termina la striscia perdente da record dei Cavaliers che battono l’altra metà di Los Angeles, i Clippers, ai supplementari e riescono a portare a casa il primo successo dopo quello ottenuto nel lontano 18 dicembre 2010 contro i Knicks.
    29 punti di Andrea Bargnani invece non bastano ai Raptors, battuti dai Blazers per 102-96.
    Vince invece l’ultimo italiano, Marco Belinelli (solo 3 punti però in 15 minuti di gioco): gli Hornets battono a domicilio gli altalenanti magic per 99-93.
    Indiana porta a casa il sesto successo nelle ultime 7 gare battendo Minnesota per 115-106, i Nets sbancano Charlotte (94-89), brutta sconfitta dei San Antonio Spurs a Philadelphia (77-71), Miami vince a Detroit, Memphis si impone sui Milwaukee Bucks, mentre la prima partita dei Jazz senza Jerry Sloan in panchina è molto amara: i Suns vincono a Salt Lake City per 95-83.

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  • NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    NBA: Philadelphia sbanca Atlanta, Minnesota vince a Houston

    7 le partite disputate nella note NBA.

    Successo dei Philadelphia 76ers in casa degli Hawks. Autoritaria prova degli ospiti, già a +31 dopo il primo tempo, top scorer Louis Williams (20 punti) e Brand (17), pesa per Atlanta l’assenza di Horford, si salva Smith con 16 punti, 5 rimbalzi e 7 assist.

    Orlando stende i Clippers grazie alla doppia doppia da 22 punti e 20 rimbalzi di Dwight Howard. Non bastano i 25 punti di Baron Davis agli ospiti traditi da Griffin in una serata un pò storta (solo 10 punti con 12 rimbalzi).

    Vincono gli Spurs a Detroit grazie ad una grande difesa che limita i padroni di casa a soli 38 punti nel secondo tempo. Sono 19 i punti di Parker, 18 punti e 12 rimbalzi per Blair, unica nota positiva per i Pistons i 21 punti di Will Bynum.

    Serve un LeBron James formato super agli Heat per interrompere la striscia di 4 vittorie consecutive (con il nuovo coach in panchina) dei Pacers. Il numero 6 piazza 41 punti, 13 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi. Grande difesa di Miami nell’ultimo periodo, non basta ad Indiana un grande Hibbert da 20 punti e 10 rimbalzi. Heat ormai con lo stesso record dei Celtics, preparano il sorpasso per diventare la migliore squadra ad Est.

    Milwaukee schianta i Raptors tenuti a soli 72 punti. Bargnani lotta e segna 23 punti (con Derozan a quota 18 sono gli unici 2 giocatori di Toronto ad andare in doppia cifra) ma non bastano al cospetto della coppia Salmons-Maggette (33 punti in 2) e del solito Bogut che con 14 punti e 5 stoppate si conferma il miglior stoppatore della Lega.

    Questa volta l’overtime non sorride ai Thunder che devono inchinarsi ai Grizzlies. E’una giocata di Tony Allen a regalare il pareggio a pochi secondi dalla fine a Mamphis (fallo di Collison che regala canestro e libero addizionale per il 95 pari). Poi nell’overtime i Grizzlies amministrano il match con 2 canestri di Randolph (31 punti e 14 rimbalzi), decisivo Allen (27 punti), non servono a nulla i 31 punti e 10 rimbalzi di Durant ed i 21 ed 11 assist di Westbrook ai padroni di casa.

    Pur privi di 2 titolari (Beasley e Milicic) i Timberwolves ottengono la seconda vittoria consecutiva (tutte e 2 in trasferta tra l’altro) sul campo dei Rockets. Decisivo il solito Kevin Love, alla 38esima doppia doppia consecutiva da 20 punti e 14 rimbalzi e un attacco molto bilanciato con 6 giocatori in doppia cifra. Per i Rockets, 23 punti a testa per Martin e Lee con Scola che ne infila 22 con 11/18 dal campo.

    Risultati NBA dell’8 febbraio 2011

    Atlanta Hawks-Philadelphia 76ers 83-117
    Atl
    Smith 16, Wilkins 12, Teague 10, Marvin Williams 10
    Phi Louis Williams 20, Brand 17, Meeks 16, Young 16

    Orlando Magic-Los Angeles Clippers 101-85
    Orl
    Howard 22, Nelson 17, Anderson 13
    Cli Davis 25, Diogu 18, Griffin 10

    Detroit Pistons-San Antonio Spurs 89-100
    Det
    Bynum 21, Monroe 14, Prince 12
    S.A. Parker 19, Blair 18, Duncan 13

    Miami Heat-Indiana Pacers 117-112
    Mia
    James 41, Bosh 19, Wade 17
    Ind Hibbert 20, Granger 19, Hansbrough 18

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-74
    Mil
    Salmons 17, Maggette 16, Bogut 14
    Tor Bargnani 23, DeRozan 18, Barbosa 8

    Oklahoma City Thunder-Memphis Grizzlies 101-105 (overtime)
    Okl
    Durant 31, Westbrook 21, Harden 13
    Mem Randolph 31, Allen 27, Young 14

    Houston Rockets-Minnesota Timberwolves 108-112
    Hou
    Lee 23, Martin 23, Scola 22
    Min Love 20, Ellington 18, Flynn 15

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  • NBA: Charlotte batte Boston, Anthony fa 50 ma Denver è sconfitta

    NBA: Charlotte batte Boston, Anthony fa 50 ma Denver è sconfitta

    8 le partite giocate nella notte NBA.

    Cadono sorprendentemente a Charlotte i Boston Celtics a cui non bastano le prestazioni di Allen e Pierce (25 e 22 punti). Wallace trascina i padroni di casa con 19 punti e 16 rimbalzi ed a risolvere la gara è una tripla dell’inaspettato Najera (5 punti per lui).

    Vittoria a Memphis per i Lakers che con un buon secondo tempo battono i Grizzlies guidati dai 19 punti di Bryant e dai 17 di Gasol. Per i padroni di casa Young mette a referto 22 punti, ma la serata storta di Zach Randolph (8 punti e 12 rimbalzi ma 2/14 dal campo) condanna gli “Orsi” ad una dura sconfitta in ottica playoff.

    Sorprendente vittoria esterna dei Timberwolves, peggiore squadra della western Conference che espugna il parquet degli Hornets, uno dei meno battuti dell’intera Lega: il solito Kevin Love porta alla sua squadra 27 punti e 17 rimbalzi, mentre i 15 punti di Belinelli non servono a New Orleans che paga le assenze di Okafor e Ariza.

    Pericolo scampato per i Mavs di un Nowitzki sottotono (12 punti) che battono i derelitti Cavs di soli 3 punti. Nell’ultimo minuto Cleveland ha per 2 volte la palla del pareggio ma sia Moon che Parker sbagliano le loro conclusioni. Bene Hickson con 26 punti e 12 rimbalzi, a Dallas servono 40 punti in combinata per la coppia Terry (23) e Marion (17) per evitare una sconfitta che avrebbe avuto dell’incredibile.

    Non bastano i 50 punti di Carmelo Anthony (quasi la metà di quelli totali di squadra) ai Nuggets per battere i Rockets: la coppia Martin (37 punti) Scola (25) porta i texani al successo e rilancia Houston nella corsa playoff ad Ovest.

    Portland batte Chicago grazie ad uno straordinario LaMarcus Aldridge autore di 42 punti. I Blazers giocano praticamente in 6, ma riescono a sopperire a tutte le assenze, mentre i Bulls hanno in Rose il top scorer a quota 36 ma non serve ad evitare il KO.

    Utah soffre terribilmente contro i Kings ma grazie ad un ottimo ultimo periodo riesce a portare a casa la vittoria. I Jazz sono guidati da Williams (21 punti, 9 assist e 6 rimbalzi) e Jefferson (23 punti). Inutili i 25 punti e 14 rimbalzi di Cousins, oltre ai 21 del solito Evans per Sacramento

    Phoenix continua a vincere: battuti i Warriors a domicilio, grazie ai 19 punti ed 11 rimbalzi di Frye, ai 14 punti e 15 assist di Nash ed ai 18 punti di Hill. A Golden State non bastano i 21 punti e 12 rimbalzi di Ellis ed i 16 punti e 10 rimbalzi di Lee.

    Risultati NBA del 7 febbraio 2011

    Charlotte Bobcats-Boston Celtics 94-89
    Cha
    Wallace 19, Livingston 18, Henderson 15
    Bos Allen 25, Pierce 22, Rondo 10

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers 83-94
    Mem
    Young 22, Gay 18, Conley 13
    Lak Bryant 19, Pau Gasol 17, Odom 15

    New Orleans Hornets-Minnesota Timberwolves 92-104
    N.O.
    West 18, Paul 17, Belinelli 15
    Min Love 27, Beasley 14, Flynn 13

    Dallas Mavericks-Cleveland Cavaliers 99-96
    Dal
    Terry 23, Marion 17, Nowitzki 12
    Cle Hickson 26, Sessions 19, Jamison 18

    Denver Nuggets-Houston Rockets 103-108
    Den
    Anthony 50, Lawson 19, Harrington 10
    Hou Martin 37, Scola 25, Hayes 12

    Portland Trail Blazers-Chicago Bulls 109-103
    Por
    Aldridge 42, Miller 27, Fernandez 18
    Chi Rose 36, Boozer 17, Deng 15

    Sacramento Kings-Utah Jazz 104-107
    Sac
    Cousins 25, Evans 21, Thompson 14
    Uta Jefferson 23, Williams 21, Millsap 18

    Golden State Warriors-Phoenix Suns 92-104
    G.S.
    Ellis 21, Williams 19, Lee 16
    Pho Frye 19, Hill 18, Nash 14

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