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  • NBA: I voti della stagione. Northwest Division

    NBA: I voti della stagione. Northwest Division

    L’analisi della stagione NBA termina oggi con l’ultima delle divisioni rimaste ovvero la Northwest, una Division molto competitiva, se si escludono i deludentissimi Timberwolves che potrebbe regalare alla Lega 2 delle formazioni più forti dei prossimi anni, gli Oklahoma City Thunder ed i Portland Trail Blazers. DENVER NUGGETS: 7. La nuova squadra di Danilo Gallinari ha saputo fare di necessità virtù: in ostaggio, per diversi mesi, delle richieste della sua super-star Carmelo Anthony, deciso a vestire la maglia dei New York Knicks “con le buone o con le cattive” essendo un giocatore in scadenza di contratto, la squadra del Colorado ha chiuso uno scambio sul finire del mercato di febbraio proprio con la franchigia della Grande Mela che ha permesso di salvare in qualche modo le potenzialità del team e di non fare la fine di altre squadre che sono state devastate, nella scorsa Estate, dalle partenze delle loro “Stelle” come i Cleveland Cavaliers (che perso LeBron James sono passati nel giro di pochi mesi da squadra con il miglior record della Lega a seconda peggiore formazione in NBA) ed i Toronto Raptors di Andrea Bargnani (che sono arrivati alla fine terz’ultimi). Proprio acquisendo Danilo Gallinari nello scambio con i Knicks i Nuggets hanno trovato il loro uomo franchigia e a Denver sono tutti contentissimi di un atleta come il “Gallo” definito da coach Karl e dai nuovi compagni di squadra “un giocatore incredibile il cui limite è solo il cielo”. Il roster dei Nuggets è atipico, perchè esaminandolo con attenzione si nota come tutti i giocatori siano di ottimo livello, permettendo a George Karl di avere sempre 12 giocatori intercambiabili tra loro che non alterano il livello della squadra, si potrebbe dire che il “secondo quintetto” di Denver non avrebbe niente da invidiare al primo e non sfigurerebbe neanche al confronto con gli altri starting-five delle altre formazioni della Lega: nessuna super-star ma tanti giocatori dello stesso livello. Tuttavia il team biancoceleste è stato spazzato via dai Thunder nel primo turno dei playoff con un secco 4-1, segno che comunque il lavoro da fare non manca per amalgamare al meglio il gruppo, rinnovato dopo la trade di Anthony. Nel futuro ci si aspetta che Gallinari possa diventare il leader della squadra per condurla verso traguardi prestigiosi, il talento non manca di certo all’italiano, ma è a livello mentale che il ragazzo deve crescere per dare dimostrazione agli scettici di essere in grado di diventare il punto di riferimento di una franchigia NBA ed il nostro augurio è che tutto ciò si realizzi.  

    nba.com
    MINNESOTA TIMBERWOLVES: 3. Ennesima stagione da buttare per i T-Wolves che dopo l’addio di Kevin Garnett qualche anno fa sono perennemente in ricostruzione per avere la quadratura del cerchio che però non riesce ad essere trovata da parte della dirigenza. Eppure negli ultimi Draft il talento messo assieme da Minnesota attraverso buone chiamate di giocatori è notevole, resta la convinzione che questo gruppo di atleti giochi più per se stesso che per il bene della squadra e da questo derivano, alla fine, le cattive annate della franchigia di Minneapolis. La soluzione più idonea sarebbe quella di trovare un bravo allenatore che possa amalgamare al meglio questo gruppo di giocatori, giovani e talentuosi, per farli diventare un nucleo vincente. L’unica nota positiva della stagione appena conclusa è stata Kevin Love, autore del nuove record di doppie doppie consecutive, un’ala grande dall’ottima propensione al rimbalzo e che non disdegna spesso e volentieri di mettere a referto i suoi 20 punti a serata. Anche lui però è parso molte volte giocare più per incrementare i suoi numeri che per aiutare veramente il team e qualche mese fa ha mandato un ultimatum alla dirigenza: o i Timberwolves diventano una squadra vincente oppure farà le valigie per andare a giocare in una franchigia con le potenzialità per vincere il campionato. Nell’ultima regular season Minnesota ha avuto il peggior record della Lega con sole 17 vittorie e ben 65 sconfitte ed ha avuto un pessimo finale di stagione con una striscia (ancora aperta) di 15 KO consecutivi. Tuttavia i motivi per sperare in un futuro più dignitoso ci sono tutti, resterà alla dirigenza fare le scelte migliori per riportare i T-Wolves al livello di qualche anno fa.   OKLAHOMA CITY THUNDER: 9. Da molti viene definita la squadra del futuro (anche se il futuro è diventato già presente dato che in questa stagione i Thunder sono arrivati in Finale di Western Conference diventando una delle migliori 4 squadre della Lega). Dopo una regular season molto costante (55 vittorie e 27 sconfitte), senza eccessi negativi o positivi, nei playoff Oklahoma City ha eliminato nettamente i Nuggets di Gallinari (4-1) soffrendo invece contro i Grizzlies (4-3). Il momento della verità è arrivato contro i Mavericks che hanno dimostrato che ancora la squadra di coach Scott Brooks ha qualche lacuna da colmare, eliminata con un secco 4-1, dalle grandi giocate di Dirk Nowitzki. I Thunder sono destinati a diventare la principale antagonista dei Miami Heat nella corsa ai prossimi campionati NBA, Kevin Durant, la stella della squadra, con ogni probabilità sarà il giocatore di riferimento della Lega, atleta capace di segnare in ogni modo e da ogni posizione, con un’altezza ed un’apertura di braccia da fare paura per un’ala piccola come lui, dovrà progredire in difesa dove comunque sistematicamente ogni anno migliora il proprio gioco, ma sul talentuoso numero 35 sono pronti a scommettere molti esperti. A Seattle (da dove partì il progetto del team), dopo oltre 3 anni, ancora rimpiangono di non aver creduto nelle potenzialità della squadra, lasciata andar via forse con troppa facilità verso Oklahoma City e per molti tifosi Sonics vedere giocare Durant a questi livelli (a soli 22 anni è già stato il miglior marcatore della NBA nelle ultime 2 stagioni polverizzando il precedente record) provoca tanta amarezza lasciando una ferita, ancora aperta, molto più dolorosa di quello che sembra. Sicuramente chi non ha lottato, a suo tempo, per mantenere vivi i Seattle Sonics si starà mangiando le mani vedendo giocare i Thunder ed immaginando dove potrà arrivare la squadra che una volta portava i colori verde smeraldo ed oro. PORTLAND TRAIL BLAZERS: 8. La squadra più tartassata dagli infortuni senza ombra di dubbio, tuttavia i Blazers hanno disputato una stagione eccellente sfiorando le 50 vittorie complessive nonostante 2 dei 3 migliori giocatori del team non abbiano potuto dare (in parte uno e completamente l’altro) il loro apporto: parliamo di Brandon Roy, che dovrà valutare attentamente i suoi problemi alle ginocchia che potrebbero metterlo a rischio carriera e di Greg Oden, centro che avrebbe dovuto dominare la scena NBA così come fece Shaq O’Neal ma che per via di seri e gravissimi infortuni (anche per lui carriera a serio rischio) ha disputato solo un campionato dal 2007 (anno in cui fu chiamato con la prima scelta assoluta al Draft dalla squadra dell’Oregon). Il destino dei Blazers passa necessariamente da questi 2 giocatori che se riusciranno a rimettersi in sesto al 100% porteranno la franchigia veramente molto in alto (forse anche al titolo), un progetto partito nella stagione 2006 che sembrava il migliore dell’intera Lega ma che per la sfortuna accanitasi contro il team bianco-rosso-nero non ha mai preso il volo. In molti pensano, a Portland, che alla luce degli infortuni sarebbe stato meglio selezionare Durant nel 2007 piuttosto che Oden e chissà come sarebbero andate le cose nei campionati successivi. Tuttavia la storia ha scritto un copione diverso, ed in Oregon chiedono soltanto che gli infortuni diano un pò di tregua ad una squadra che ne ha veramente un disperato bisogno per poter esprimere tutte le sue potenzialità. UTAH JAZZ: 4. I Jazz sono partiti alla grande ma tutto è stato rovinato dall’addio da parte di Deron Williams, punto di riferimento e super star della squadra: da quel momento (a febbraio) Utah ha attraversato una crisi senza fine, Jerry Sloan (che guidava il team da oltre 20 anni!) si è dimesso, dalle prime posizioni la formazione è andata alla deriva scendendo ogni settimana di posizioni nella griglia playoff della Western Conference fino ad uscirne fuori per chiudere con un brutto 11esimo posto (sulle 15 franchigie dell’Ovest). La dirigenza ha deciso di puntare tutto sulla ricostruzione partendo dai giovani ma al momento non si può dare un giudizio sulle potenzialità future della squadra di Salt Lake City. L’unica cosa certa è che per qualche anno i Jazz saranno una squadra da Lottery. LEGGI I VOTI DELL’ATLANTIC DIVISION LEGGI I VOTI DELLA CENTRAL DIVISION LEGGI I VOTI DELLA SOUTHEAST DIVISION LEGGI I VOTI DELLA SOUTHWEST DIVISION LEGGI I VOTI DELLA PACIFIC DIVISION

  • NBA Draft 2011: Irving a Cleveland, per Minnesota c’è Williams

    NBA Draft 2011: Irving a Cleveland, per Minnesota c’è Williams

    Tutto secondo copione nella notte del Draft NBA 2011: i Cleveland Cavaliers prendono con la prima scelta assoluta Kyrie Irving, playmaker di Duke University, destinato, secondo molti esperti, a diventare uno dei migliori giocatori nella Lega.  

    nba.com
    Con la scelta numero 2 i Minnesota Timberwolves selezionano Derrick Williams, ala grande dal talento indiscutibile di Arizona University, secondo gli addetti ai lavori il giocatore più pronto a calcare i parquet della NBA.   Alla terza finisce il primo giocatore internazionale, il turco Enes Kanter, centrone turco selezionato dagli Utah Jazz. Scelta numero 4 ancora per i Cavs che mettono sù l’accoppiata playmaker-ala con l’acquisizione di Tristan Thompson da Texas University, uno dei prospetti con più margini di miglioramento tra tutti quelli presenti al Draft. I Toronto Raptors di Andrea Bargnani invece con la chiamata numero 5 prendono l’ennesimo giocatore europeo selezionando Jonas Valanciunas del club lituano del Lietuvos Rytas, un giocatore che può districarsi bene sia nella posizione di centro che in quella di ala grande. Vedremo quale sarà il futuro di Bargnani nella squadra canadese, se formerà l’accoppiata di lunghi con Valanciunas oppure il centro lituano ne prenderà il posto in squadra e l’italiano sarà sacrificato per arrivare ad altri giocatori. Per quanto riguarda l’elenco completo delle scelte tra poche ore ci sarà l’ufficialità del Draft. Al più presto aggiorneremo la situazione fino a renderla definitiva.

  • NBA: E’ la notte del Draft

    NBA: E’ la notte del Draft

    Questa notte, a partire dall’una circa (ora italiana), prenderà il via il Draft NBA, evento che assegna i migliori prospetti universitari alle 30 franchigie che compongono la Lega.

    nba.com
    Occhi puntati sui Cleveland Cavaliers, che hanno la prima e la quarta scelta assoluta dopo un’annata da dimenticare, sui Minnesota Timberwolves, che posseggono la seconda scelta, sugli Utah Jazz, in terza posizione, e sui Toronto Raptors di Andrea Bargnani che chiameranno per quinti. Tra i giocatori sembra ormai scontato che il playmaker di Duke University, Kyrie Irving, sarà la prima scelta assoluta chiamata dai Cavs, suo principale antagonista sarà Derrick Williams, fortissima ala di Arizona che comunque non andrà oltre la seconda chiamata e per cui molte squadre stanno cercando di fare un accordo con i Timberwolves per arrivare al giocatore, primi fra tutti i Phoenix Suns che vorrebbero fare di Williams (talento dell’università di casa) il nuovo Amar’è Stoudemire. L’appuntamento è per l’una di questa notte per un Draft che si preannuncia veramente emozionante.

  • NBA: Rubio pronto a sbarcare a Minnesota

    NBA: Rubio pronto a sbarcare a Minnesota

    ©AFP PHOTO/ LLUIS GENE (Photo credit should read LLUIS GENE/AFP/Getty Images)
    Sarà Ricky Rubio il prossimo playmaker dei Minnesota Timberwolves. Il giocatore, già selezionato dalla franchigia di Minneapolis nel Draft del 2009 con la quinta scelta assoluta, ha trovato l’accordo con la sua squadra e dal prossimo anno inizierà la sua avventura in NBA. Queste le sue parole nella conferenze stampa di addio al Camp Nou:

    • Finalmente ho deciso di cominciare la mia avventura in NBA. E’ sempre stato il mio sogno, e ora voglio perseguirlo in pieno. Sono molto grato nei confronti del Barcellona, il club dove ho giocato nelle ultime 2 stagioni: qui sono cresciuto tanto, ho stretto amicizie profonde, e ho lottato per traguardi importanti come Eurolega, ACB, Coppa del Re, Supercoppa. Non avrei mai pensato di poter vincere così tanti titoli. Ed è stato proprio tutto quello che ho vinto in Europa a darmi la forza per andare in America: da un punto di vista individuale, le cose sarebbero potuto anche andare meglio, ma il basket è uno sport di squadra, e in questo senso ho avuto successo come parte di un team.
    • Sono emozionatissimo, mi sento come un bambino a cui è stata data una caramella enorme. Quello che mi spinge ad andare in America è la possibilità di misurarmi con i giocatori più forti del mondo. Voglio vedere se sono capace di confrontarmi con loro, se posso giocare a così alto livello, ma non posso saperlo fino a quando sarò là. Quando si prende una decisione così importante, è normale essere un po’ spaventati. Non ho mai lasciato Barcellona, non ho mai vissuto in un’altra città e per me è un’esperienza tutta nuova. Sono un po’ impaurito ma anche attratto da questa avventura. Non mi spaventa, però, l’idea di giocare in NBA: stiamo sempre parlando di pallacanestro, di buttare una palla in un canestro e di condurre la squadra alla vittoria“.

    Minnesota nell’ultima stagione ha avuto il peggior record NBA (17 vittorie e 65 sconfitte), tuttavia ha una buona base di giocatori dal talento indiscutibile che potrebbero permettere alla franchigia un salto di qualità nella prossima annata, magari sotto la guida di un allenatore nuovo e vincente che imposti, anche psicologicamente, nuove idee in un gruppo che sembra di livello ma in cui ognuno sembra giocare solo per le proprie statistiche personali.

  • NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    Nella notte si è svolta la Draft Lottery NBA, evento che assegna in via definitiva l’ordine di scelta in vista del Draft di fine giugno.

    E’ uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (i Bulls ad esempio avendo il miglior rcord NBA sceglieranno per ultimi con la 30esima scelta).

    La Lottery ha premiato Cleveland e Utah (uniche squadre che tra l’altro avevano acquisito a febbraio le scelte di altre 2 squadre, rispettivamente Clippers e Nets). E proprio le scelte prese dai Los Angeles Clippers e New Jersey Nets sono state quelle fortunate: Cleveland ha ottenuto la prima piazza, Utah la terza, nel mezzo i Minnesota Timberwolves che invece avevano il peggior record NBA.

    I Cavaliers hanno inoltre ottenuto la quarta chiamata assoluta con l’altra scelta (la loro), un gran guadagno dato che nell’ordine del record di regular season avrebbero scelto con la seconda e con l’ottava. Anche Utah sorride dato che potrà disporre della terza scelta e della 12 (mentre normalmente partiva con la sesta e con la dodicesima). Essendo 2 franchigie in ricostruzione non poteva esserci notizia migliore per i 2 team che ora guarderanno al futuro con più fiducia e con la prospettiva di ritornare tra le grandi squadre.

    Delusione in casa Raptors dato che la squadra di Andrea Bargnani nell’ordine era al terzo posto in classifica nella pre-Lottery ma che improvvisamente si è ritrovata al quinto posto per gli exploit dei Cavaliers e dei Jazz.

    Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2010-2011):

    1 Minnesota Timberwolves: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
    2 Cleveland Cavaliers: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
    3 Toronto Raptors: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
    4 Washington Wizards: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
    5 Sacramento Kings: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
    6 Utah Jazz (ricevuta dai New Jersey Nets): 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
    7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
    8 Cleveland Cavaliers (ricevuta dai Los Angeles Clippers): 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
    9 Charlotte Bobcats: 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
    10 Milwaukee Bucks: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
    11 Golden State Warriors: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
    12 Utah Jazz: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
    13 Phoenix Suns: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
    14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità

    E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:

    1. Cleveland Cavaliers (scelta ricevuta dai Clippers)
    2. Minnesota Timberwolves
    3. Utah Jazz (scelta ricevuta dai Nets)
    4. Cleveland Cavaliers
    5. Toronto Raptors
    6. Washington Wizards
    7. Sacramento Kings
    8. Detroit Pistons
    9. Charlotte Bobcats
    10. Milwaukee Bucks
    11. Golden State Warriors
    12. Utah Jazz
    13. Phoenix Suns
    14. Houston Rockets

    Grande soddisfazione ed entusiasmo soprattutto a Cleveland, che disponendo di 2 scelte nelle prime 4 potrà veramente cercare di ritornare ai grandi livelli dell’era LeBron James. Delusione invece tra i tifosi Clippers (che avrebbero potuto avere la prima scelta assoluta da affiancare a Blake Griffin) e tra i fans dei Nets.

    L’appuntamento è ora per il 23 giugno data in cui si terrà il Draft NBA.

  • NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    NBA: LadyCats (Charlotte Bobcats) migliore dance-team della Lega

    Dopo aver assegnato i premi più importanti della stagione regolare di basket, la NBA ha reso noto anche il “dance team” migliore tra i 30 delle franchigie che partecipano al campionato.

    Il voto popolare degli appassionati ha eletto le LadyCats, le ballerine dei Charlotte Bobcats, come vincitrici di questa originale e speciale categoria. In finale le LadyCats hanno battuto sonoramente le Kings Dance Team (Sacramento Kings) con il 62% dei voti contro il 38% delle avversarie.

    E’ la seconda affermazione consecutiva per le ballerine dei Bobcats che già si erano imposte lo scorso anno.

    Dopo il premio di M.V.P. assegnato a Derrick Rose dei Chicago Bulls (leggi l’articolo), di miglior allenatore dell’anno assegnato a Tom Thibodeau sempre dei Bulls (leggi l’articolo), di miglior sesto uomo assegnato a Lamar Odom dei Los Angeles Lakers (leggi l’articolo), di giocatore più migliorato nella stagione assegnato a Kevin Love dei Minnesota Timberwolves (leggi l’articolo) e infine di miglior difensore dell’anno assegnato a Dwight Howard degli Orlando Magic (leggi l’articolo), arriva una piccola soddisfazione anche per Charlotte che rispetto allo scorso anno ha perso la qualificazione ai playoff, disputando un’annata piuttosto deludente.

  • NBA: Kevin Love premiato come giocatore più migliorato

    NBA: Kevin Love premiato come giocatore più migliorato

    Kevin Love, ala grande dei Minnesota Timberwolves, ha vinto il premio come giocatore più migliorato dell’anno.
    Love ha ricevuto 400 punti sui 580 disponibili, LaMarcus Aldridge dei Portland Trail Blazers e Dorell Wright dei Golden State Warrios (rispettivamente con 157 e 124 punti) sono arrivati secondo e terzo nella speciale classifica.
    Love ha fatto registrare un record di 53 doppie doppie consecutive, ultimo giocatore a fare meglio fu, nel lontano 1972-1973, Elvin Hayes con 55.
    Il giocatore dei Timberwolves ha avuto una media di 20.2 punti e 15.2 rimbalzi, ed è diventato il primo giocatore a viaggiare ad una media di almeno 20 punti e 15 rimbalzi dai tempi di Moses Malone (24.5 punti e 15.3 rimbalzi nel 1982-83).
    L’ala di Minnesota ha migliorato le sue statistiche ogni anno passando dagli 11.1 punti e 9.1 rimbalzi dell’anno da rookie ai 14 punti e 11 rimbalzi dell’anno scorso fino all’exploit di questa stagione.
    Il premio tiene forse in considerazione anche la pessima stagione dei T-Wolves (arrivati ultimi con il peggior record in regular season con sole 17 vittorie a fronte di 65 sconfitte) dato che nel deserto generale della franchigia di Minneapolis Love è stata l’unica luce nel buio, in una franchigia perdente non è facile arrivare a mettere insieme cifre così importanti.

  • NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    Ultimo turno di regular season con ben 15 partite disputate nella notte (giocavano tutte le squadre) con i verdetti finali che ancora mancavano.

    Nella prima di 8 potenziali sfide (ultima di stagione regolare e 7 possibili nel primo turno playoff), i Celtics battono i Knicks: in campo tutte le riserve per le 2 squadre ad eccezione di Stoudemire per New York (14 punti), a trascinare i padroni di casa il duo Bradley-Pavlovic (rispettivamente 20 e 19 punti).

    Atlanta cade per la sesta volta consecutiva, questa volta a Charlotte che ringrazia i 20 punti di Henderson. Ampio turnover per gli Hawks che fanno riposare i 5 titolari ed hanno in Powell (16 punti) il top scorer.

    Cleveland onora il campionato fino alla fine e vince contro i Wizards ormai proiettati alla prossima stagione. Sessions indigesto per la difesa di Washington chiude con 27 punti, per gli ospiti si salva Blatche con 20 punti.

    Netta affermazione per i Magic contro i Pacers (che tengono a riposo i titolari in vista del difficile confronto playoff contro i Bulls). Anderson mette a segno 14 punti, Howard una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, inutili i 16 a testa della coppia Dunleavy-Rush per Indiana.

    Finale di stagione in calando per i Sixers che chiudono con il record al 50% (41 vittorie e 41 sconfitte), anche se si nota qualche progresso della seconda scelta assoluta Evan Turner che contro i Pistons chiude con 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Detroit si affida a Stuckey che non tradisce le attese (29 punti) e riesce a raggiungere sul filo di lana le 30 vittorie, obiettivo minimo stagionale.

    Vittoria in scioltezza per gli Heat sul parquet dei Raptors: Bargnani ancora indisponibile (forse ultima stagione in maglia rossa per lui, si prospetta una cessione questa Estate), a vivacizzare un pò la gara ci pensa il duo Bayless-DeRozan (rispettivamente 21 e 18 punti), Miami fa riposare tutti i propri uomini migliori a partire da James, Wade e Bosh e trova in Eddie House (35 punti) il trascinatore della squadra.

    Soffrono i Bulls contro i Nets ma alla fine il successo viene portato a casa e con questo anche il primo posto assoluto nella Lega che vorrebbe dire (se i “Tori” faranno strada) vantaggio del fattore campo in ogni serie di playoff: Korver mette 19 punti e risulta decisivo nel finale quando Chicago piazza il parziale che uccide la gara, non bastano per gli ospiti i 21 punti di Farmar. Per la squadra dell’Illinois è una stagione, fino a questo punto, da 10. La lode potrebbe esserci se arrivasse anche il titolo!

    I Mavericks scaldano i motori in vista dei playoff e sommergono gli Hornets di Belinelli (14 punti) sotto 32 punti di scarto. Nowitzki leader del match con 32 punti, per gli ospiti Jack ne infila 22.

    Budinger (career high a quota 35 punti) guida i suoi Rockets al successo sul campo di Minnesota, alla 15 sconfitta consecutiva che vuol dire peggior record della Lega. Sfida senza esclusione di colpi tra l’ala di Houston e Beasley dei T-Wolves che si ferma ad un solo punto in meno (34). Houston recrimina dato che con il record positivo di 43 vittorie e 39 sconfitte sarebbe teoricamente sesta nella griglia playoff della Eastern Conference.

    Sconfitta indolore per i Thunder che avevano poche speranze di migliorare il quarto posto nella Western Conference: i Bucks si impongono in overtime, guidati dai 16 punti di Jennings, per Oklahoma City ampie rotazioni ed un Westbrook da 20 punti in 21 minuti di gioco.

    Cade anche Denver che si arrende ai Jazz che salutano il loro pubblico con una vittoria dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Hayward firma il career-high con 34 punti (5/6 da 3 punti), per i Nuggets si salva Chandler (27 punti) e c’è da registrare l’infortunio alla caviglia nel secondo periodo per il playmaker titolare Lawson.

    Giornata di riposo per i Blazers che fanno scendere in campo le seconde e terze linee e vengono battuti dai Warriors. Top scorer è Reggie Williams (Golden State) con 28 punti, dall’altra parte Mills si ferma a quota 23.

    I Grizzlies perdono sul parquet dei Clippers e si tengono stretto l’ottavo posto ad Ovest che vuol dire Spurs nel primo turno playoff, lasciando agli Hornets i fortissimi Lakers di Kobe Bryant. Partita dal destino segnato, movimentata dalle solite giocate ad alta quota di Blake Griffin che chiude con una sontuosa tripla doppia (da 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) una stagione a dir poco esaltante per il prodotto di Oklahoma University.

    San Antonio viene sconfitta a Phoenix e dopo una stagione passata in testa alla Lega dal primo fino all’81esimo turno viene scavalcata proprio all’ultima giornata dai Bulls che si assicurano il miglior record NBA. Popovich, inspiegabilmente, dopo aver lasciato a casa tutti i titolari ieri contro i Lakers per dare via libera ai gialloviola ad una vittoria molto importante ai fini della classifica, schiera la migliore formazione contro i Suns e perde dopo 2 minuti Ginobili che si procura un infortunio al gomito. Phoenix ne approfitta e grazie ai 21 punti di Gortat porta a casa il match. Non bastano i 17 di Duncan ai neroargento che ora sperano che Ginobili non abbia accusato nulla di serio.

    Paura per i Lakers che battono solo dopo un overtime i Kings e mantengono il secondo posto della Western Conference: Sacramento rimonta dal -22 fino al +3 a pochi secondi dalla fine, Bryant trova la tripla del pareggio nel possesso successivo e poi stoppa Thornton nell’ultima giocata dei regolamentari. Al supplementare i gialloviola dominano, con Bryant che chiude a quota 36 punti, ai padroni di casa non bastano i 33 punti di Thornton, chiusura di stagione con una sconfitta per la città di Sacramento che molto probabilmente lascerà andare i Kings ad Anaheim (a meno di clamorosi ripensamenti) che dal prossimo anno avranno anche l’appellativo di Royals (e non più Kings), come già successo ai Sonics 3 anni or sono, chiudendo così un’epoca storica della NBA.

    Risultati NBA del 13 aprile 2011

    Boston Celtics-New York Knicks 112-102
    Bos Bradley 20, Pavlovic 19, Davis 17
    N.Y. Fields 16, Stoudemire 14, Walker 12

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-85
    Cha Henderson 20, Augustin 17, Cunningham 14
    Atl Powell 16, Crawford 14, Wilkins 14

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-93
    Cle Sessions 27, Hickson 15, Hollins 12
    Was Blatche 20, Evans 15, Wall 10, McGee 10, Yi 10

    Orlando Magic-Indiana Pacers 92-74
    Orl Anderson 14, Howard 13, Turkoglu 13
    Ind Dunleavy 16, Rush 16, Hansbrough 9

    Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 100-104
    Phi Holiday 21, Turner 18, Nocioni 18
    Det Stuckey 29, Prince 14, Monroe 10, Gordon 10, Summers 10, Maxiell 10

    Toronto Raptors-Miami Heat 79-97
    Tor Bayless 21. DeRozan 18, James Johnson 12
    Mia House 35, Howard 18, Jones 12

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 97-92
    Chi Korver 19, Rose 15, Deng 11
    N.J. Farmar 21, Lopez 17, Petro 13

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 121-89
    Dal Nowitzki 32, Barea 14, Terry 13
    N.O. Jack 22, Belinelli 14, Pondexter 10, Landry 10

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 102-121
    Min Beasley 34, Randolph 23, Webster 11
    Hou Budinger 35, Martin 25, Lee 22

    Oklahoma City Thunder-Milwaukee Bucks 106-110 (overtime)
    Okl Westbrook 20, Durant 14, Harden 12, Mohammed 12
    Mil Jennings 16, Salmons 15, Ilyasova 14

    Utah Jazz-Denver Nuggets 107-103
    Uta Hayward 34, Harris 21, Jefferson 17
    Den Chandler 27, Forbes 17, Harrington 15

    Golden State Warriors-Prtland Trail Blazers 110-86
    G.S. Williams 28, Wright 20, Curry 18
    Por Mills 23, Matthews 18, Johnson 12

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 110-103
    Cli Griffin 31, Gordon 24, Jordan 14
    Mem Young 22, Vasquez 17, Battier 13

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-103
    Pho Gortat 21, Dudley 17, Frye 17
    S.A. Duncan 17, Neal 14, Green 13, George Hill 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 108-116 (overtime)
    Sac Thornton 33, Evans 19, Thompson 16, Dalembert 16
    Lak Bryant 36, Odom 22, Gasol 18

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  • NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    11 le partite disputate nella notte NBA: situazione definita in vista dei playoff per quanto riguarda la Eastern Conference, con Miami che blinda il secondo posto dietro ai Bulls, Knicks che senza giocare sono sesti e prenderanno i Celtics nella post season e Philadelphia che con la sconfitta contro Orlando è matematicamente settima. Ancora tutto da definire invece nella Western Conference.

    E’ LeBron James a trascinare gli Heat ad Atlanta grazie ad una prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Gli Hawks invece si apprestano a disputare i playoff con una striscia perdente di 5 partite, non un buon segno in vista della serie contro i Magic.

    D.J. Augustin regala il successo a Charlotte contro i Nets con una grande giocata ad un secondo dalla fine. Il piccolo playmaker dei Bobcats chiude con 19 punti ed 11 assist, bene anche Cunningham con 21 punti e Diaw con 20, mentre New Jersey ha in Lopez (30 punti), Farmar (20) e Vujacic (19) i top scorer.

    Philadelphia cade sul parquet amico contro i Magic che hanno in Howard (19 punti e 13 rimbalzi), Nelson (19 punti) e Anderson (18 punti e 14 rimbalzi) i mattatori del match. Nei Sixers si salvano Brand con 22 punti e Holiday con 15 e 11 assist e la sconfitta significa prendere l’accoppiamento con gli Heat ai playoff.

    Scivolano al terzo posto (e non è più migliorabile la posizione) i Boston Celtics che a Washington danno spazio alle seconde linee ma si arrendono ai Wizards solo dopo un overtime. Rondo, Allen, Pierce e Garnett tenuti a riposo in vista della post season, 20 punti a testa per Davis e Green. Crawford prima forza il supplementare per i padroni di casa con un tiro a 5 secondi dalla fine, poi decide l’overtime con una tripla a 38 secondi dalla sirena che regala il +3 ai suoi. Wall tira male dal campo (5/17) ma chiude con 24 punti con 14/15 dalla lunetta.

    Cleveland sbanca Detroit e lascia Minnesota sul fondo della classifica. Decisivo Hickson con 20 punti ed 11 rimbalzi, ai Pistons non bastano i 29 punti e 14 assist di Stuckey.

    Sfida dai pochi significati quella tra Raptors e Bucks. Vince Milwaukee grazie alle prestazioni di Salmons (24 punti), Jennings (21) e Gooden (19). Toronto, sempre priva di Bargnani, ha in Bayless il miglior realizzatore con 20 punti.

    Inatteso KO interno per gli Hornets di Belinelli (13 punti per lui) contro i dismessi Jazz di fine stagione: la sconfitta potrebbe costare cara visto che New Orleans scivola all’ottavo posto della Western Conference. Utah non fa nulla di straordinario per portare a casa la vittoria, trova in Harris e Miles (18 punti) i top scorer, ma sono sufficienti per battere i padroni di casa che hanno nel solo Paul (15 punti) l’unico giocatore capace di portare qualche insidia.

    I Mavericks scavalcano momentaneamente i Lakers al secondo posto ad Ovest (ma già stanotte i gialloviola potrebbero riprendersi la posizione) andando a vincere il derby texano a Houston: è il trio Nowitzki (23 punti), Marion (21) e Terry (21) ad essere decisivo, con quest’ultimo che segna 6 dei 12 punti di Dallas al supplementare (contro i 5 totali dei Rockets). I padroni di casa hanno una rotazione limitata a soli 7 giocatori e pagano lo sforzo fisico proprio nel prolungamento, non bastano i 28 punti di Martin.

    Denver si assicura la quinta piazza della Western Conference e si conferma il migliore attacco della Lega nella vittoria per 134-111 sui Warriors: dei 10 giocatori fatti scendere in campo da coach Karl ben 9 vanno in doppia cifra (da ricordare che Gallinari era assente per infortunio) con Smith a quota 22 e Koufos 18 per una squadra senza una vera stella (dopo l’addio di Anthony) ma con tanti ottimi giocatori tutti sullo stesso livello di rendimento. Golden State ha 27 punti a testa da Wright e Curry ma sono inutili per portare via il successo data anche l’indisponibilità di Ellis. Nuggets a quota 50 vittorie in stagione.

    Phoenix batte i Timberwolves dopo un overtime: decisivo l’errore di Beasley sul finire dei tempi regolamentari (8 secondi dalla fine) quando sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo un canestro più fallo, sorpasso mancato per Minnesota e pericolo scampato per i Suns che nel supplementare dominano grazie ai tiri da 3. Saranno alla fine 18 i tiri segnati complessivamente dal perimetro (su 29 tentativi), Frye chiude con una prova da 33 punti e 9/14 da 3 mentre Dudley fa il percorso netto con 5/5 dalla lunga distanza per 26 punti. Ospiti che hanno in Beasley il top scorer a quota 26 punti. T-Wolves desolatamente ultimi nella Lega dopo la 14esima sconfitta di fila.

    I Thunder sbancano Sacramento e ringraziano il duo Kevin Durant-Russell Westbrook: il numero 35 piazza 32 punti, il playmaker si ferma a 30 ma aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi, bene anche Ibaka che contribuisce con 14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate. In casa Kings c’è Cousins che gioca una delle migliori partite stagione con 30 punti a referto.

    Risultati NBA dell’11 aprile 2011

    Atlanta Hawks-Miami Heat 90-98
    Atl Smith 17, Crawford 13, Williams 11
    Mia James 34, Wade 21, Bosh 15

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 103-105
    N.J. Lopez 31, Farmar 20, Vujacic 19
    Cha Cunningham 21, Diaw 20, Augustin 19

    Philadelphia 76ers-Orlando Magic 85-95
    Phi Brand 22, Holiday 15, Nocioni 13
    Orl Howard 19, Nelson 19, Anderson 18

    Washington Wizards-Boston Celtics 95-94 (overtime)
    Was Wall 24, Crawford 17, Blatche 16
    Bos Green 20, Davis 20, Jermaine O’Neal 15

    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110
    Det Stuckey 29, Wilcox 16, Hamilton 13
    Cle Hickson 20, Gibson 17, Sessions 17

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 93-86
    Mil Salmons 24, Jennings 21, Gooden 19
    Tor Bayless 20, DeRozan 17, Davis 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 78-90
    N.O. Paul 15, Belinelli 13, Green 12, Smith 12
    Uta Miles 18, Harris 18, Millsap 16

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 91-98 (overtime)
    Hou Martin 28, Dragic 15, Lee 12, Miller 12
    Dal Nowitzki 23, Marion 21, Terry 21

    Denver Nuggets-Golden State Warriors 134-111
    Den Smith 22, Koufos 18, Felton 15, Forbes 15
    G.S. Wright 27, Curry 27, Williams 17

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 135-127 (overtime)
    Pho Frye 33, Dudley 26, Hill 21
    Min Beasley 26, Randolph 24, Tolliver 22

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 112-120
    Sac Cousins 30, Thornton 21, Udrih 21
    Okl Durant 32, Westbrook 30, Ibaka 14

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  • NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Ancora una sconfitta per gli Atlanta Hawks che vengono spazzati via dai non irresistibili Wizards: ai padroni di casa bastano i 23 punti di Blatche ed i 19 di Wall ma sono ben 7 i giocatori i doppia cifra per Washington. In casa Hawks si salva Horford con 21 punti e 10 rimbalzi.

    Houston domina dall’inizio alla fine l’incontro con i Clippers e si prende la soddisfazione di chiudere la stagione quantomeno con un record vincente: sono 3 i giocatori a quota 16 punti per i Rockets, ovvero Martin, Budinger e Miller. Los Angeles chiude le sue partite in trasferta stagionali non riuscendo ad arrivare alle 10 vittorie (record 9 “W” e 32 “L”), unici in doppia cifra Gordon (19 punti) e Griffin (13).

    Nella sfida tra Bucks e Cavs a monopolizzare l’attenzione è John Salmons che segna 32 punti e guida Milwaukee ad un successo che però non conta nulla visto che i giochi playoff sono fatti. Gooden illumina anche lui la scena con una grande tripla doppia da 15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist. Cleveland ha in Davis il top scorer con 19 punti.

    San Antonio si appresta a blindare anche il primo posto nella Lega dopo aver ottenuto una buona vittoria contro i Jazz: è Al a vincere la sfida tra gli omonimi Jefferson ai danni di Richard, con il centro dei Jazz autore di 23 punti mentre l’ala degli Spurs si ferma a 20. Per i padroni di casa terminano le sfide casalinghe (ultime 2 in trasferta a Los Angeles e Phoenix) con un record di 36-5, secondo miglior record interno della storia dei neroargento.

    Grande prestazione dei Nuggets che rifilano 130 punti a Minnesota: protagonista assoluto è Ty Lawson che sigla 37 punti con un fantastico 10/11 da 3 punti, a soli 2 canestri dal record di Kobe Bryant e Donyell Marshall (rispettivamente con 12/18 e 12/19). Sono comunque 8 gli uomini in doppia cifra per la squadra del Colorado dei 10 utilizzati per la rotazione (unici a non superare i 10 punti sono Ely con 6 punti e il nostro Danilo Gallinari con 3 punti in 10 minuti di gioco). Nuovo record di triple segnate per Denver che ne infila 19 (su 38 tentativi). Minnesota, ormai allo sbando, ha in Webster ed Hayward i migliori realizzatori con 15 punti.

    Risultati NBA del 9 aprile 2011

    Washington Wizards-Atlanta Hawks 115-83
    Was Blatche 23, Wall 19, Yi 15
    Atl Horford 21, Johnson 16, Crawford 13

    Houston Rockets-Los Angeles Clippers 99-78
    Hou Martin 16, Budinger 16, Miller 16
    Cli Gordon 19, Griffin 13, Foye 8, Jordan 8

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 108-101
    Mil Salmons 32, Gooden 15, Jennings 14
    Cle Davis 19, Sessions 15, Gee 14

    San Antonio Spurs-Utah Jazz 111-102
    S.A. Richard Jefferson 20, Parker 13, Splitter 13
    Uta Al Jefferson 23, Favors 17, Millsap 16

    Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 130-106
    Den Lawson 37, Smith 18, Martin 12, Harrington 12
    Min Hayward 15, Webster 15, Beasley 14

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