La 21ma giornata di Serie A ci ha lasciato con il sapore della speranza che il Campionato sia riaperto. La Juventus infatti non è riuscita a fare tredici e contro un’ottima Lazio strappa a fatica un pari. (altro…)
Ancora Fabio Quagliarella. Dopo il preziosissimo gol di Stamford Bridge l’attaccante napoletano si ripete contro il Chievo Verona e permette alla Juventus, nonostante il turnover e un grande Sorrentino, di conquistare la quarta vittoria su quattro gare in campionato e di raggiungere una striscia di 43 risultati utili consecutivi in campionato. Un momento d’oro dunque per l’estroso attaccante che in estate sembrava più volte al passo d’addio e che invece, con il resto del reparto in vistoso affanno in termini realizzativi, si sta dimostrando decisivo.
Un successo indubbiamente meritato per la formazione di Carrera, rimasta con i piedi per terra dopo la bella partita di Londra, contro un Chievo troppo brutto e rinunciatario, lontano parente di quella squadra che da tre anni era imbattuto contro i bianconeri. Non c’è stata storia con i piemontesi che sin da inizio gara si sino riversati nella metà campo avversaria ma per un’ora un grande Sorrentino ha bloccato ogni tentativo di realizzazione. Dopo i due gol pura accademia e spazio anche all’ultimo arrivato Bendtner che ha avuto cosi modo di saggiare la Serie A.
Ma non è stato il solo ad aver debuttato, in maglia bianconera, in campionato. Lo ha fatto anche Lucio, autore di una bella prova in difesa. Spesso il difensore brasiliano si è avventurato palla al piede nella metà campo avversaria dimostrando grande personalità. Gara in crescita invece per Pogba, limitatosi alle cose semplici ma molto ordinato. Male invece Isla, in ritardo non solo di condizione ma anche di integrazione nei meccanismi della squadra. Poca roba invece il Chievo che Sorrentino a parte non ha entusiasmato. Specie davanti dove Pellissier non si è mai visto.
Ma andiamo alla gara. Nessuna sorpresa nella Juventus che presenta quel parziale turnover della vigilia. Fuori dunque Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo e Giovinco. Dall’altro lato Di Carlo lascia fuori Di Michele per dare spazio a Thereau. L’avvio della Juventus è tambureggiante, tanto da costringere il Chievo a stringere le maglie della difesa. Le stesse prova ad aprirle Quagliarella con un bel diagonale, ma in quel preciso momento comincia lo show di Sorrentino che di li a poco si ripeterà in sequenza su Giaccherini e un Asamoah tornato quello che tutti conoscevano dopo l’opaca prova di Stamford Bridge. Buffon invece si gusta la partita da spettatore non pagante.
Bianconeri che comunque sembrano in parte soffrire dell’assenza di Pirlo: capita spesso infatti di vedere i difensori uscire palla al piede o lanciare lungo visto che Pogba, almeno nella prima frazione, sembra non andare oltre al compitino assegnatoli e Isla sulla destra è pressoché impalpabile. Nella ripresa dopo pochi minuti i bianconeri sostituiscono Vidal con uno spento Isla e il neo entrato occupa l’insolita posizione di esterno destro. Si alza ancora il baricentro e si cinge maggiormente d’assedio un Chievo che si difende con le unghie e con i denti. E quando la difesa ospite si dimentica di Chiellini su un calcio d’angolo, ci pensa Sorrentino a chiudere la saracinesca con un intervento sontuoso.
Ma sul susseguente corner la mezza rovesciata di Quagliarella non lascia scampo nemmeno allo spider clivense che deve raccogliere la palla in fondo al sacco. E’ il game over per il Chievo che perde cosi la chance di portarsi a casa lo 0-0 ed in più non sembra in grado di poter creare delle situazioni ideali per tentare di concludere a rete una volta. Figuriamoci due visto che di li a poco è ancora Quagliarella show: stavolta il numero 27 salta Dainelli e insacca in rete facendo calare il sipario sul match. Trovano spazio per uno spezzone di gara Lichtsteiner e Bendtner ma solo per far rifiatare i compagni. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina è avvisata.
LE PAGELLE DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA LUCIO 6,5: Era all’esordio in campionato con la Juve e nonostante lo scetticismo dei tifosi ha disputato una grande prova, non tanto in fase difensiva visto che il Chievo da quelle parti non si è visto, ma per la volontà messa in fase di spinta. GIACCHERINI 6,5: Dove lo metti lui gioca, e lo fa bene. Stavolta Carrera lo mette in mezzo e non solo si danna l’anima per recuperare palloni ma più volte tenta la conclusione. E in una di queste solo super Sorrentino gli nega la gioia del gol. ASAMOAH 7: Era chiamato a riscattarsi dopo la brutta gara con il Chelsea. Sarà che stavolta non ha Ivanovic davanti ma punta l’uomo e lo salta che è una bellezza. E’ lui a servire l’assist per il 2-0. QUAGLIARELLA 8: E’ decisamente il suo momento. Altri due gol e soprattutto una grinta e una volontà che lo hanno fatto ritornare alla ribalta dopo un periodo di difficoltà. E pensare che in estate doveva essere merce di scambio. Che sia lui il top player offensivo della Juventus? SORRENTINO 7,5: Per un’ora o poco più è insuperabile. Le prende veramente tutte, ma la più bella parata è quella su Chiellini da distanza ravvicinatissima. Il suo muro però crolla quando Quagliarella lo infila per la prima volta: ma anche lì è andato vicinissimo al miracolo. VACEK 6,5: Tra i pochi a salvarsi nel Chievo. Dimostra grande personalità e lotta veramente tanto in mezzo al campo a differenza di qualche suo compagno apparso spento.
IL TABELLINO DI JUVENTUS-CHIEVO VERONA: JUVENTUS (3-5-2): Buffon sv; Lucio 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Isla 5 (7′ st Vidal 6,5), Marchisio 6 (28′ st Lichtsteiner sv), Pogba 6, Giaccherini 6,5, Asamoah 7; Vucinic 6, Quagliarella 8 (35′ st Bendtner sv). In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, De Ceglie, Pirlo, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera 7 CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino 7,5; Frey 5,5, Dainelli 6 (28′ st Sardo sv), Cesar 6, Jokic 6; Vacek 6,5, Hetemaj 5, L. Rigoni 5 (17′ st Cruzado 5); M.Rigoni 5,5, Thereau 5 (25′ st Moscardelli 5,5); Pellissier 5. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Cofie, Papp, Guana, Samassa, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo 5
Smaltita la gioia per il meritato pareggio di Stamford Bridge contro il Chelsea, la Juventus torna a rituffarsi nel campionato. Avversario di turno in Juventus Stadium che si preannuncia come al solito colmo di spettatori è il Chievo Verona, squadra storicamente ostica ai bianconeri come dimostra il risultato dello scorso anno con gli scaligeri che bloccarono sull’1 a 1 i bianconeri. Proprio per questo alla vigilia del match Massimo Carrera ha voluto mantenere alta la concentrazione, etichettando la formazione veneta come una bestia nera per i piemontesi. Clivensi che tuttavia non arrivano da un buon momento: due ko di fila contro Parma e Lazio che hanno fatto calare l’entusiasmo dopo la vittoria all’esordio contro il Bologna. Juventus che invece arriva da una striscia positiva di 42 risultati di fila e che mira a rimanere a punteggio pieno in vetta alla classifica.
Carrera, ancora privo degli infortunati Pepe e Padoin, ha intenzione di applicare un po’ di turnover, considerando che nel giro di poche ore si tornerà in campo per il turno infrasettimanale e che si arriva dal non facile match di Londra dove i bianconeri hanno speso tante energie. In particolare Andrea Pirlo, apparso molto stanco sia a Genova che in Inghilterra e che dovrebbe essere sostituito in mezzo dal campo dal giovane Pogba, anche se non è da escludere un eventuale impiego di Marrone. Ma non solo. In difesa potrebbe tirare il fiato Barzagli, sempre presente in questo inizio di stagione mentre Vidal, dopo il pestone subito contro il Chelsea, potrebbe, così come fatto a Genova una settimana fa, cominciare dalla panchina. Al suo posto Giaccherini.
Possibile esordio dal 1’ anche per Isla, chiamato a sostituire Lichtsteiner. In avanti invece potrebbe essere premiato Quagliarella, autore del gol decisivo in Champions League e davanti nel ballottaggio con Matri. Non è da escludere a gara in corso l’esordio di Bendtner, come anticipato nella conferenza stampa della vigilia da Carrera. Torna in panchina invece Giovinco. Nel 3-5-2 di Carrera dunque davanti a Buffon spazio alla difesa formata da Lucio, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo l’inesauribile Marchisio con Pogba e Giaccherini mentre sugli esterni agiranno Isla e Asamoah. In avanti accanto a Vucinic ci sarà Quagliarella.
Dall’altro lato invece Di Carlo deve fare a meno di Paloschi, Squizzi, Dramè e Luciano e sembra avere qualche dubbio in difesa dove Frey, Sardo e Jokic si giocano un paio maglie da titolare, con gli ultimi due che appaiono favoriti. Dovrebbero finire in panchina anche Cruzado e Di Michele, con l’allenatore dei veneti che sembra interessato a puntare su Vacek e Thereau. Nel 4-3-2-1 che schiererà Di Carlo davanti al portiere Sorrentino la difesa sarà formata da Dainelli e Cesar come centrali mentre ai loro lati largo a Sardo e Jokic. In mezzo al campo ci saranno Vacek, Hetemaj e L. Rigoni. M. Rigoni e Thereau invece giostreranno alle spalle dell’unica punta Pellissier.
Le probabili formazioni di Juventus-Chievo Verona: JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Chiellini; Isla, Marchisio, Pogba, Giaccherini, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. In panchina: Storari, Rubinho, Barzagli, Caceres, Marrone, Vidal, De Ceglie, Lichtsteiner, Pirlo, Bendtner, Matri, Giovinco. Allenatore: Carrera CHIEVO VERONA (4-3-2-1): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Vacek, Hetemaj, L. Rigoni; M.Rigoni, Thereau; Pellissier. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Frey, Papp, Cruzado, Guana, Samassa, Moscardelli, Stoian, Di Michele Allenatore: Di Carlo
Alla vigilia, Chievo-Lazio era considerata un importante banco di prova per la Lazio di Petkovic alla ricerca di punti e conferme nella trasferta di Verona, e la formazione biancoceleste ha saputo fornirle con una prestazione convincente, fin dai primi minuti del primo tempo di gara. N0n casuale che, già al quarto minuto, la Lazio sia passata in vantaggio con una splendida rete firmata da Hernanes, ossia l’ “esperimento” del tecnico serbo, che ha deciso di arretrarlo per essere di maggior supporto all’unica punta Miroslav Klose e che, finora, ha dato i frutti sperati, mostrando il brasiliano in grandissima condizione, anche realizzativa: un tiro di sinistro dal limite dell’area, forte e preciso a colpire prima il palo interno e poi a terminare dietro le spalle del portiere clivense Sorrentino, realizzando lo 0-1.
Dopo il vantaggio la Lazio acquisisce ancora maggiore sicurezza di gioco, dando l’impressione di trovarsi già a memoria, con meccanismi perfettamente “oliati”, nonostante sia solo la terza giornata di campionato: unica sbavatura difensiva di Dias che prova un pericoloso retropassaggio di testa, e conseguente prima palla gol per i padroni di casa gialloblu, al minuto 34, con Di Michele che si ritrova a tu per tu con Marchetti, tirando al volo ma vedendosi sbarrare la porta dalla reattività del portiere biancoceleste, nonostante la distanza molto ravvicinata.
La “dura legge del gol” non si smentisce, gol sbagliato, gol subito: dopo l’occasione sfumata per il Chievo, la Lazio ritorna pericolosa al minuto 38, con un’altra grande iniziativa del Profeta Hernanes, che con una serie di finte lascia sulla trequarti la difesa del Chievo, prova il tiro di destro dalla distanza che viene ribattuto di piede da Sorrentino, e poi raccolto lestamente da Miroslav Klose in agguato, che realizza lo 0-2 in tapin da pochi passi.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, primo cambio per la Lazio a causa di un infortunio subito da Konko, sostituito da Scaloni sulla fascia destra. Al rientro dagli spogliatoi è il Chievo che prova a reagire, con maggior ritmo di gioco che, però, non porta a costruire grandi occasioni da gol, ad eccezione dell’occasione “confezionata” da un altro errore difensivo di Dias al 24′ del secondo tempo e che mette Moscardelli in condizione di tirare in porta da ottima posizione: la palla, però, termina leggermente a lato.
Ancora una volta, dopo il gol fallito dal Chievo, la Lazio sale in cattedra con il suo uomo migliore al minuto 74′,il brasiliano Hernanes, che s’inventa una discesa sulla fascia palla al piede, saltando la difesa gialloblu fino ad arrivare in area e beffare il portiere Sorrentino realizzando il gol dello 0-3 con apparente quanto disarmante facilità.
Al minuto 36′ del secondo tempo, sugli sviluppi di un calcio di punizione,arriva una trattenuta in area da parte di Klose ai danni di Sardo che induce il direttore di gara Rizzoli a concedere il calcio di rigore, di cui si incarica Sergio Pellissier, che dagli undici metri spiazza Marchetti, realizzando il gol dell’ 1-3.
Un minuto dopo, punizione pericolosa per il Chievo, dal limite dall’area, con il tiro di Rigoni che avrebbe potuto essere una buona occasione per accorciare ancora le distanze ma che s’infrange contro la barriera. Nei minuti finali la Lazio perde autorevolezza nella gestione della gara, anche se il Chievo non sembra sfruttare i varchi che la retroguardia biancoceleste lascia maggiormente liberi: la gara termina, così, senza altre emozioni, con la formazione di Petkovic che conquista tre punti pesanti, volando in testa alla classifica con nove punti all’attivo, sempre a punteggio pieno, confermando il trend positivo al Bentegodi, con sei vittorie consecutive nello stadio Veronese.
Le pagelle di Chievo-Lazio:
Pellissier 6 Freddo nel segnare il rigore contro la sua vittima preferita in serie A, poco assistito durante il match per rendersi pericoloso
Di Michele 5 Fallisce l’occasione che avrebbe potuto cambiare il corso della gara, su punteggio di 0-1, tirando addosso a Marchetti
Dias 5 Le sue indecisioni difensive “stonano” con la compattezza della Lazio, rischiando in due occasioni di regalare due palle gol pericolose agli avversari, Di Michele e Moscardelli
Hernanes 8 Il migliore in campo in assoluto, fantasia, corsa, magia e gol: è il fulcro imprescindibile di questa squadra
Klose 6.5 Gol di “rapina”, sempre in agguato in area
Tabellino:
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino ; Sardo, Dainelli, Cesar, Jokic; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj (61′ M. Rigoni); Thereau; Di Michele (60′ Moscardelli), Pelissier.
Chievo-Lazio sarà il primo anticipo dell’ora di pranzo per questa stagione 2012-2013, oltre che un match molto importante per testare le reali ambizioni della Lazio a punteggio pieno di Vladimir Petkovic, impegnata allo Stadio Bentegodi di Verona contro i gialloblu.
Un inizio sorprendente quello del campionato biancoceleste che ha “eletto” i capitolini al ruolo di “mina vagante” della serie A, con due vittorie ottenute contro Atalanta e Palermo, che hanno finora convinto anche per la modalità con cui sono state “messe a segno”, con compattezza di gioco, corsa e grinta, adattandosi egregiamente al modulo 4-5-1 proposto dal tecnico serbo che garantisce equilibri difensivi (finora nessuna rete subita dal portiere Marchetti, ndr) e gol, soprattutto grazie all’ispirato Miroslav Klose nel ruolo di terminale offensivo, autore di una doppietta nell’ultimo turno prima della sosta, grazie ai “suggerimenti” del folto centrocampo, con Ledesma nel ruolo di play maker basso, ed Hernanes che gioca in posizione più arretrata, quasi da trequartista a supporto della punta tedesca.
Nonostante l’ostico impegno di Europa League in programma giovedì 20 Settembre contro il Tottenham, dunque, il tecnico VladimirPetkovic sembra molto lontano dall’idea di proporre un turnover, mantenendo le certezze fin qui acquisite in campo e ricercando, inoltre, una Lazio “molto affamata”.
L’avvio del campionato clivense, invece, ha mostrato fin qui due facce ben differenti: vittorioso all’esordio in campionato contro il Bologna, sconfitto contro il Parma, mostrandosi opaco e ben poco lucido. Il tecnico Mimmo Di Carlo, però, sembra intenzionato a non stravolgere la sua formazione, proponendo Di Michele – al posto di Cruzado – in coppia offensiva al fianco di Sergio Pellissier, sperando nell’ispirazione dell’attaccante gialloblu, che in carriera contro la Lazio ha già segnato ben sei gol, nonostante la Lazio sia una vera e propria “bestia nera” in casa per i veronesi, così come ha precisato lo stesso direttore sportivo dei veronesi, Giovanni Sartori. Il Chievo, dunque, scenderà in campo con il modulo 4-3-1-2, potendo contare sull’intera rosa a disposizione, con le sole eccezioni dei due indisponibili, ossia il terzo portiere Squizzi ed di Alberto Paloschi, fermo per un problema alla caviglia destra: l’unico dubbio per Di Carlo sembra essere per il ruolo di terzino sinistro, dove il ballottaggio è tra Frey e Jokic, con il primo che appare favorito nella partenza dal primo minuto.
Le probabili formazioni di Chievo-Lazio:
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Dainelli, Cesar, Frey; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau; Di Michele, Pellissier. In panchina: Puggioni, Andreolli, Viotti, Jokic, Papp, Vacek, M. Rigoni, Guana, Cruzado, Samassa, Moscardelli, Stoian. Allenatore: Mimmo Di Carlo.
Al Bentegodi di Verona dirigerà la gara Nicola Rizzoli della sezione arbitrale di Bologna, assistito dai guardalinee Francesco De Luca di Pescara, Luca Maggiani di La Spezia e dal quarto uomo Andrea Padovan di Conegliano, mentre i due arbitri di porta saranno Gianpaolo Calvarese di Teramo e Francesco Borriello di Mantova.
Il Milan non molla. Dopo l’amara sconfitta di sabato contro la Fiorentina, i rossoneri tornano in campo domani alle 20:45 ospiti del Chievo di Di Carlo, partita valida per l’anticipo della 32^ giornata di Serie A. Veronesi ipoteticamente salvi, rossoneri a caccia di una scossa per rianimare il discorso scudetto. Allegri a distanza di poche ore dal match di Verona, ha parlato del rush finale che attende i rossoneri: “Il discorso scudetto non è chiuso. La Juve è passata avanti di un punto, ma non ci sentiamo già sconfitti. Sarebbe sciocco gettare la spugna ora. Noi crediamo in questo scudetto, certo, ora non dipende solo da noi, ma non dobbiamo avere un atteggiamento rinunciatario, perchè sarebbe l’errore più clamoroso che si possa commettere”. Del periodo un po’ “storto” ha parlato anche l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani: “Non dobbiamo mollare la presa. Quello che è successo a noi con la Fiorentina potrebbe succedere alla Juventus in qualsiasi momento. Noi siamo il Milan siamo abituati alle pressioni, non dobbiamo temere nulla, dobbiamo essere consapevoli della nostra forza”.
Allegri dovrebbe affidare la regia a Seedorf schierando ancora una volta Muntari e Nocerino ai lati, il criticatissimo Emanuelson agirà ancora una volta da trequartista mentre in avanti Robinho riconquista una maglia da titolare al fianco di Ibrahimovic. Tantissimi problemi anche in difesa, sugli esterni, dove gli infortuni di Antonini, Abate e Mesbah costringono Zambrotta alla seconda partita in tre giorni mentre sulla destra agirà il giovanissimo De Sciglio. Queste le probabili formazioni di Chievo Milan
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Andreolli, Dainelli, Sardo; Luciano, Rigoni, Bradley; Cruzado; Paloschi, Pellissier. A disp.: Puggioni, Cesar, Vacek, Hetemaj, Sammarco, Thereau, Grandolfo. All.: Di Carlo. Milan (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Nesta, Mexes, Zambrotta; Seedorf, Nocerino, Muntari; Emanuelson; Robinho, Ibrahimovic. A disp.: Amelia, Yepes, Flamini, Gattuso, Cassano, El Shaarawy, Maxi Lopez. All.: Allegri.
Il Genoa contro il Chievo a Marassi questo pomeriggio cerca di ritrovare la via della “guarigione”, dopo la pesantissima sconfitta subìta la scorsa settimana contro il Catania al Massimino, che ne ha minato ancor di più le flebili certezze che stava tentando di ricostruire nella gestione di Pasquale Marino.
Inoltre, giocando fra le mura amiche, dovrebbe essere confermato il trend fin qui mostrato – soprattutto nella gestione Marino – che vede i rossoblu disastrosi in trasferta e quasi impeccabili in casa, risentendo di un problema perlopiù psicologico, come lo stesso tecnico ha sostenuto, che impedisce al Grifone di esprimersi con tranquillità senza il supporto dei tifosi.
Per quanto riguarda gli aspetti prettamente tattici, il Genoa di Marino quest’ oggi scenderà in campo con una formazione rimaneggiata, soprattutto nel reparto arretrato poichè mancheranno Mesto, Bovo, Antonelli e Moretti, mentre in attacco sempre fuori il “nuovo acquisto” Alberto Gilardino: pertanto, il tecnico di Marsala dovrebbe schierare i suoi con un modulo 3-5-2, che prevederà Frey in porta, Marco Rossi, Granqvist e Kaladze in difesa, Jankovic, Biondini, Veloso, Kucka e Constant a centrocampo, Sculli e Palacio di punta.
Il Chievo, invece, con Sammarco infortunato, si schiererà con un modulo 4-3-1-2 con Sorrentino fra i pali, Sardo, Andreolli, Cesar, Dramè in difesa, Bradley, Rigoni, Hetemaj a centrocampo, Cruzado ad agire da trequartista, Pellissier e Thereau in attacco.
Dirigerà la gara il signor Guida di Torre Annunziata.
I primi 45′ minuti dell’incontro sono di una noia pazzesca, l’unico a provare a riscaldare i 4000 eroi del Bentegodi è Uribe che con un bel destro impegna Farelli. Nella ripresa il copione non cambia ma Sannino azzecca i cambi richiamando gli evanescenti Gonzalez e Mannini in panchina lanciando nella mischia il giovane Mattia Destro e Terzi. Il bomber scuola Inter e di proprietà del Genoa scuote subito la partita incornando in rete un corner di Reginaldo spizzato sul primo palo da Gazzi. Sotto di un gol il Chievo non sembra aver la forza di rimettersi in partita almeno fino all’espulsione Grossi. Di Carlo si gioca la carta Paloschi, la pressione clivense porta però solo ad una lunga sequela di calci d’angolo e una vera grossa occasione con Mandelli che da buona posizione spreca spendendo il pallone alle stelle.
Il Siena dopo aver violato il campo del Palermo si ripete scrivendo una pagina importante della sua storia raggiungendo le semifinali dove incontrerà in gara doppia il Napoli che in serata ha battuto l’Inter grazie ad una doppietta di Cavani.
Entrambi gli allenatori pur confermando l’attenzione maggiore delle due squadre verso il campionato vogliono far loro la partita schierando cosi la miglior formazione possibile attuando un turnover misurato. Di Carlo lascerà a riposo capitan Pellissier affidando l’attacco al giovane Paloschi autore di una doppietta nella partita di Lecce e dato in un ottimo momento di forma. A far coppia con il giovane attaccante scuola Milan ci sarà Moscardelli con Thereau in vantaggio su Cruzado per il ruolo di trequartista. In porta ci sarà Puggioni mentre Bradley fungerà da regista basso con Sammarco e e Hetemaj ai lati.
Sannino conferma Pegolo in porta rilancia Mannini e Reginaldo come esterni di centrocampo mentre in avanti ci sarà la coppia Destro Gonzalez. Proprio il confronto tra Destro e Paloschi bomber dell’under 21 e in passato spesso protagonisti dei derby giovanili tra Milan e Inter può esser una chiave di lettura dell’incontro. Il fischio d’inizio è previsto per le ore 17:30 con diretta su Rai Due, arbitrerà il signor Doveri.
Coppa Italia Chievo Siena probabili formazioni CHIEVO (4-3-1-2): Puggioni; Frey, Andreolli, Cesar, Jokic; Sammarco, Bradley, Hetemaj; Thereau; Moscardelli, Paloschi. A disp.: Squizzi, Dramè, Mandelli, Acerbi, Vacek, Cruzado, Uribe. All. Di Carlo.
SIENA (4-4-2): Pegolo; Belmonte, Rossettini, Terzi, Rossi; Mannini, Gazzi, Bolzoni, Reginaldo; Destro, Gonzalez. A disp.: Farelli, Grossi, Contini, Giorgi, Del Grosso, Parravicini, Larrondo. All. Sannino.
Partita sulla carta incerta e spigolosa quella tra Chievo Cagliari che oggi alle ore 18 inaugurerà la 16 giornata del campionato di Serie A. I padroni di casa vogliono subito riscattare la sconfitta di Udine mentre gli ospiti nonostante le tantissime assenze devono cercare risultati positivi per muovere la classifica e dar continuità ai risultati necessari per aumentare le proprie convinzioni.
Costretto a far ampio uso delle “seconde linee” è Ballardini che dovrà fare a meno di capitan Conti infortunato e dello squalificato Cossu. Toccherà ad Ibarbo giostrare sulla trequarti mentre Nainggolan sarà costretto ad accentrare ulteriormente la sua posizione lasciando spazio sul mezzo esterno alla scommessa Ceppellini. In avanti con Thiago Riberio ci sarà ancora una volta El Bati Larrivey dato in partenza nel mercato di gennaio ma pupillo di Ballardini.
L’equilibrio potrebbe però esser rotto dagli ingressi dalla panchina sono infatti dati in ottima condizione psicofisica sia Alberto Paloschi tra i clivensi e Rui Sampaio tra gli isolani. I bookmakers danno i padroni di casa favoriti anche se la quota più giocata è l’under sintomo delle aspettativa di partita tattica e poco spettacolare.
Chievo Cagliari
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Dramè; Luciano, Hetemaj, Bradley; Sammarco; Thereau, Pellissier
A disp.: Puggioni, Jokic, Mandelli, Vacek, Moscardelli, Uribe, Paloschi. All.: Di Carlo
Squalificati: nessuno
Indisponibili: L. Rigoni, Cruzado