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  • NBA, Golden State sorprende Miami. Immenso Bryant e Suns KO

    NBA, Golden State sorprende Miami. Immenso Bryant e Suns KO

    Nelle 11 partite disputate nella notte NBA brilla la stella di Kobe Bryant che infila 48 punti contro i Phoenix Suns. Ecco in dettaglio le partite.

    Continua il momento positivo dei Sixers che battono i Kings: per i padroni di casa bene Brand (21 punti e 10 rimbalzi) e Turner che sfiora la tripla doppia mettendo assieme 16 punti, 10 rimbalzi ed 8 assist. A Sacramento non basta la doppia doppia del centro Cousins da 17 punti e 10 rimbalzi.

    Kobe Bryant | © Jeff Gross/Getty Images

    Prima vittoria in stagione per i Wizards che hanno la meglio contro i Raptors di Andrea Bargnani (per lui 22 punti). A guidare la squadra della capitale sono i 15 punti a testa della coppia Lewis-Young.

    Houston espugna Charlotte e ringrazia la grande prova di Parsons autore di ben 20 punti. Doppia doppia anche per Jordan Hill con 12 punti ed altrettanti rimbalzi, per i Bobcats (in serata no al tiro con un misero 34%) ci sono i 15 punti e 10 rimbalzi del centro Mullens.

    Dallas ottiene un prezioso successo sul parquet dei Pistons con 4 uomini in doppia cifra, Nowitzki (18 punti), Marion (14), Carter (11) e Mahinmi (10). Per Detroit splende Will Bynum ma i suoi 20 punti alla fine risultano inutili.

    Partita punto a punto a Milwaukee dove i Bucks hanno la meglio sugli Spurs: a trascinare i padroni di casa ci pensa un grande Stephen Jackson con 34 punti ed 8 assist. Bogut, al rientro dopo alcune gare di assenza per problemi familiari, fa valere la sua forza in area e colleziona una doppia doppia da 14 punti ed 11 rimbalzi, buono il supporto in regia di Jennings che oltre a smistare 11 assist infila anche 15 punti. Ai texani non serve a molto la tripla doppia sfiorata da Tim Duncan (20 punti, 8 rimbalzi e 7 assist), a condannare la squadra di coach Popovich sono uno sfondamento proprio del caraibico ed il tiro da 3 sbagliato da Jefferson sulla sirena finale.

    Continua la crisi di Memphis che viene battuta in casa dai Thunder: per gli ospiti Durant e Westbrook segnano 52 punti complessivi, oltre la metà di quelli segnati da tutta la squadra. Per i Grizzlies si mette in evidenza Marc Gasol con 20 punti e 14 rimbalzi ma senza l’infortunato Randolph i problemi per coach Lionel Hollins sono davvero tanti.

    Minnesota dimostra di poter giocare alla pari con tutte le Big del campionato ma alla fine deve cedere ai più esperti Bulls. Dopo essere stati quasi doppiati nel punteggio nel primo quarto, l’entrata in campo di Rubio permette ai Timborwelves di ricucire tutto il gap fino al 70-70 del terzo periodo. Da qui in poi però sale in cattedra Derrick Rose che con 31 punti ed 11 rimbalzi trascina la sua squadra alla vittoria (deprecabile però il suo insulto al rivale Rubio dopo aver segnato la tripla della vittoria). Bene anche Deng (21 punti ed 11 rimbalzi), per i T-Wolves non bastano le doppia doppie di Love (20 punti e 13 rimbalzi) e di un sempre più convincente Rubio (13 punti e 12 assist).

    Si dimostrano imbattibili sul parquet amico gli Utah Jazz che con i 30 punti e 12 rimbalzi di un sempre solido Al Jefferson domano i giovani Cavaliers ai quali servono a poco i 22 punti di Jamison ed i 20 della prima scelta assoluta all’ultimo Draft Kyrie Irving.

    Altra squadra che in casa dà il meglio di sè è Portland che non lascia scampo ai Clippers di Griffin (18 punti e 12 rimbalzi) e Paul (11 punti). I Blazers portano tutto il quintetto titolare in doppia cifra, il top scorer è Wallace con 20 punti.

    Uno splendido Kobe Bryant da 48 punti (quasi la metà dei punti segnati in totale dai gialloviola) trascina i Lakers al successo sui Suns. Inutile per Phoenix (che parte meglio in avvio di match ma deve arrendersi poco alla volta alla furia cestistica del numero 24 di Los Angeles) la doppia doppia di Gortat da 16 punti e 12 rimbalzi.

    Sorpresa ad Oakland dove i Warriors rimontano uno svantaggio di 17 punti nei confronti degli Heat (quarto periodo fantastico per Golden State con soli 12 punti concessi a Miami) e trionfano in overtime. E’ Dorell Wright (ex di turno) a portare la gara al supplementare con la tripla del pari a quota 96. Al prolungamento Ellis castiga gli avversari e pesano i tiri sbagliati di Wade e James che avrebbero potuto portare la gara al secondo overtime. Nate Robinson (appena arrivato ai Warriors) segna 24 punti, 22 sono di Ellis mentre Lee e Wright scrivono 2 doppie doppie da 20 punti ed oltre 10 rimbalzi (per Wright ci sono anche 6 tiri da 3 mandati a bersaglio su 11 tentativi). Agli ospiti non bastano i 34 punti di Wade ed i 26 di James.

    Risultati NBA 10 gennaio 2012

    Philadelphia 76ers-Sacramento Kings 112-85
    Phi: Brand 21, Holiday 17, Turner 16
    Sac: Cousins 17, Evans 15, Thompson 13

    Washington Wizards-Toronto Raptors 93-78
    Was: Lewis 15, Young 15, Crawford 11
    Tor: Bargnani 22, Barbosa 12, DeRozan 11

    Charlotte Bobcats-Houston Rockets 70-82
    Cha: Mullens 15, Henderson 12, Augustin 11
    Hou: Parsons 20, Martin 17, Hill 12

    Detroit Pistons-Dallas Mavericks 86-100
    Det: Bynum 20, Knight 12, Gordon 11
    Dal: Nowitzki 18, Marion 14, Carter 11

    Milwaukee Bucks-San Antonio Spurs 106-103
    Mil: Jackson 34, Delfino 18, Jennings 15
    S.A.: Parker 22, Duncan 20, Leonard 19

    Memphis Grizzlies-Oklahoma City Thunder 95-100
    Mem: Gasol 20, Gay 16, Conley 15
    Okl: Westbrook 30, Durant 22, Sefolosha 12

    Minnesota Timberwolves-Chicago Bulls 100-111
    Min: Ridnour 22, Love 20, Randolph 18
    Chi: Rose 31, Deng 21, Brewer 17

    Utah Jazz-Cleveland Cavaliers 113-105
    Uta: Jefferson 30, Millsap 19, Howard 17
    Cle: Jamison 22, Irving 20, Varejao 12

    Portland Trail Blazers-Los Angeles Clippers 105-97
    Por: wallace 20, Matthews 18, Aldridge 18
    Cli: Butler 20, Billups 19, Griffin 18

    Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 99-83
    Lak: Bryant 48, Gasol 16, Bynum 12
    Pho: Frye 17, Gortat 16, Nash 13

    Golden State Warriors-Miami Heat 111-106 (overtime)
    G.S.: Robinson 24, Ellis 22, Lee 20, Wright 20
    Mia: Wade 34, James 26, Bosh 16

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA: Rose schianta i Clippers, Wade salva ancora Miami. OK Mavs e Celtics

    NBA: Rose schianta i Clippers, Wade salva ancora Miami. OK Mavs e Celtics

    11 le partite giocate nella notte NBA.

    Dopo l’iniziale sconfitta ad Oklahoma City arriva il terzo successo di fila per gli Orlando Magic che ringraziano i 23 punti (con 5 triple) di Ryan Anderson e la sontuosa doppia doppia di Dwight Howard da 20 punti e ben 24 rimbalzi. Per Charlotte ci sono i 20 punti di Corey Maggette.

    Derrick Rose, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Fatica più del necessario Indiana per avere la meglio dei Cavaliers ma alla fine arriva la vittoria in overtime (il primo della nuova stagione NBA): Granger è il top scorer con 22 punti ma sono importanti le doppie doppie di Hibbert (17 punti e 13 rimbalzi), di West (14 punti e 10 rimbalzi) e di Hansbrough (11 punti e 12 rimbalzi). Iutili i 20 punti della prima scelta assoluta Irving per Cleveland che sbaglia il comodo canestro del successo sulla sirena finale dei tempi regolamentari.

    Prima affermazione stagionale per i Boston Celtics che non hanno problemi nel prevalere su Detroit: Paul Pierce torna in campo e per lui ci sono 12 punti, 19 sono di Jermaine O’Neal e 17 di Allen e Bass. I Pistons trovano la grande serata di Greg Monroe autore di 22 punti e 9 rimbalzi ma poco altro dai rimanenti giocatori.

    Atlanta conquista il terzo successo stagionale battendo per la seconda volta in pochi giorni i Nets: protagonisti della sfida la guardia Joe Johnson con 22 punti ed il playmaker Teague con 21.Per gli ospiti 23 punti della stella Deron Williams, doppia doppia per Humphries da 10 punti e 13 rimbalzi e 21 punti dalla sorpresa di questo inizio di campionato MarShon Brooks.

    I Grizzlies massacrano i Rockets: nel +20 finale da sottolineare la grande performance della coppia di lunghi di Memphis con Randolph che è autore di 23 punti e 9 rimbalzi e Gasol che ne aggiunge 20 con 8 rimbalzi e 5 stoppate. Serve a poco quindi la discreta serata di Kevin Martin per Houston che infila 21 punti sbagliando solo 4 tiri.

    I Phoenix Suns beffano gli Hornets di Marco Belinelli: serata negativa al tiro per New Orleans che alla fine non va oltre al misero 26/90 che equivale ad un orrendo 28% pagando oltremodo l’assenza di Eric Gordon. Phoenix ne approfitta con Warrick e Dudley autori rispettivamente di 18 e 16 punti. Doppia doppia per Frye da 10 punti e 16 rimbalzi e 7 punti conditi da 12 assist per Nash. Belinelli acchiappa 10 rimbalzi ma si ferma a soli 8 punti con un brutto 3/13 al tiro.

    Ancora una volta è Dwyane Wade a salvare i Miami Heat, precisamente sul campo di Minnesota: l’asso del team della Florida segna i punti decisivi a 4 secondi dalla fine del match come già successo qualche giorno fa a Charlotte.Per lui 19 punti alla fine ma il merito del canestro vincente è tutto di LeBron James che alza sopra il ferro una palla comoda comoda da schiacciare dentro. Per James serata monstre da 34 punti, 10 assist, 8 rimbalzi e 4 recuperi. Bene anche Bosh che mette a referto 20 punti (complessivamente i Big Three mettono assieme 73 punti sui 103 totali di squadra). Per i generosi Timberwolves non basta la solita doppia doppia di Kevin Love (25 punti e 12 rimbalzi) e la convincente prova di Ricky Rubio con 12 punti, 12 assist (prima doppia doppia in NBA) e 6 rimbalzi.

    Altra pesante sconfitta per Washington, questa volta a Milwaukee: Brandon Jennings segna 22 punti con 5 assist ed è coadiuvato da un buon Ilyasova (16 punti) e dalla doppia doppia di Bogut (13 punti e 15 rimbalzi). Washington ha in Jordan Crawford (24 punti) il top scorer ma poi poco altro dai suoi giocatori di spicco.

    Primo sorriso stagionale per i Dallas Mavericks che hanno la meglio sui Raptors di Andrea Bargnani (autore di 30 punti). Per i texani gran partita di Mahinmi con 19 punti mentre Nowitzki chiude a quota 18 e Terry ne aggiunge 17.

    Utah batte Philadelphia grazie ai canestri di Favors (20 punti ed 11 rimbalzi) ed Hayward (15 punti) nel finale. Buona prova anche per Millsap con 14 punti e 14 rimbalzi mentre Harris guida in cabina di regia la sua squadra mettendo a referto anche 19 punti. Philadelphia spreca la palla del possibile overtime con Louis Williams (per lui 20 punti), Holiday ne aggiunge 22 ed è inutile la doppia doppia di Spencer Hawes con 15 punti e 13 rimbalzi.

    Infine un maestoso Derrick Rose affonda i Los Angeles Clippers: i padroni di casa californiani danno spettacolo in ogni giocata grazie alla coppia Griffin (34 punti e 13 rimbalzi) e Paul (15 punti e 14 assist), ma devono fare i conti con la sostanza della point guard di Chicago autore di 29 punti, 16 assist ed 8 rimbalzi. Tutto il quintetto dei Bulls va in doppia cifra (Deng e Noah segnano 19 punti a testa, Boozer ne aggiunge 10 ed Hamilton 16) e per i Clips è notte fonda.

    Risultati NBA 30 dicembre 2011

    Charlotte Bobcats-Orlando Magic 79-100
    Cha: Maggette 20, Augustin 14, Mullens 12
    Orl: Anderson 23, Howard 20, Jason Richardson 16

    Indiana Pacers-Cleveland Cavaliers 98-91 (overtime)
    Ind: Granger 22, Hibbert 17, Hill 15
    Cle: Irving 20, Varejao 14, Jamison 12, Parker 12

    Boston Celtics-Detroit Pistons 96-85
    Bos: O’Neal 19, Bass 17, Allen 17
    Det: Monroe 22, Daye 11, Prince 10, Jerebko 10, Knight 10

    Atlanta Hawks-New Jersey Nets 105-98
    Atl: Johnson 22, Teague 21, Horford 12
    N.J.: Williams 23, Brooks 21, Okur 15

    Memphis Grizzlies-Houston Rockets 113-93
    Mem: Randolph 23, Gasol 20, Pargo 14
    Hou: Martin 21, Lowry 15, Budinger 11

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 78-93
    N.O.: Landry 17,Jack 12, Okafor 10
    Pho: Warrick 18, Dudley 16,Gortat 12

    Minnesota Timberwolves-Miami Heat 101-103
    Min: Love 25, Randolph 14, Rubio 12
    Mia: James 34, Bosh 20, Wade 19

    Milwaukee Bucks-Washington Wizards 102-81
    Mil: Jennings 22, Ilyasova 16, Delfino 15
    Was: Crawford 24, Lewis 14, McGee 10

    Dallas Mavericks-Toronto Raptors 99-86
    Dal: Mahinmi 19, Nowitzki 18, Terry 17
    Tor Bargnani 30, Barbosa 20, DeRozan 11, Calderon 11

    Utah Jazz-Philadelphia 76ers 102-99
    Uta: Favors 20, Harris 19, Hayward 15
    Phi: Holiday 22, Williams 20, Iguodala 16

    Los Angeles Clippers-Chicago Bulls 101-114
    Cli: Griffin 34, Butler 16, Paul 15
    Chi: Rose 29, Noah 19, Deng 19

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, primo squillo Lakers. Miami doma Boston

    NBA, primo squillo Lakers. Miami doma Boston

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Largo successo per gli Atlanta Hawks sul parquet dei New Jersey Nets nel loro primo impegno stagionale: 106-70 il risultato finale frutto dell’ennesima partenza ad handicap dei padroni di casa con Atlanta che prende il largo e non si volta più indietro andando al riposo lungo già in vantaggio di 22 punti. Stesso copione nella seconda parte di gara con gli Hawks bravi a non deconcentrarsi che incrementano ancora il già ampio margine. Dalla panchina Radmanovic mette a segno 17 punti, mentre tra i titolari il migliore dei “Falchi” è Marvin Williams con 14 punti e 9 rimbalzi. Dal naufragio dei Nets non si salva neanche Deron Williams autore di 10 punti ma con un brutto 3/11 al tiro.

    Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    Dopo aver fatto fuori a domicilio i campioni in carica dei Dallas Mavericks, prendendosi una piccola rivincita dopo le Finals perse qualche mese fa contro i texani, i Miami Heat dimostrano tutta la loro forza battendo anche i Boston Celtics. Primo tempo molto produttivo per la squadra della Florida che infila ben 69 punti andando al riposo lungo con 15 punti di vantaggio. Boston recupera nella seconda metà di gara ed arriva a -2 a circa 2 minuti dalla fine del match ma qui entra in scena l’eroe di giornata, il rookie Norris Cole che segna 2 canestri di capitale importanza e regala la vittoria alla sua squadra. Per lui ben 20 punti alla fine, James ne infila 26 e Wade 24 mentre Bosh chiude in doppia doppia con 18 punti ed 11 rimbalzi. I Celtics, ancora privi di capitan Pierce, fanno ancora affidamento su Rondo che chiude quasi in tripla doppia con 22 punti, 12 assist ed 8 rimbalzi mentre Allen segna 28 punti infilando 6 triple su 8 tentativi (63% alla fine per Boston dalla lunga distanza).

    A decidere la sfida tra Minnesota Timberwolves e Milwaukee Bucks è inaspettatamente il rookie (prodotto di casa uscito da Wisconsin University) Jon Leuer che ad un minuto dal termine sblocca la partita dall’equilibrio con una bomba da 3 punti. Per lui alla fine 14 punti totali a cui aggiunge 8 rimbalzi, ben coadiuvato da brandon Jennings che conferma la buona prova della partita precedente infilando 24 punti e 7 assist. Tra i Timberwolves come al solito il migliore è Kevin Love con una mostruosa prova da 31 punti e 20 rimbalzi, un talento sprecato per una squadra dalle piccole ambizioni (forse ancora per questo campionato) come Minnesota.

    Un ottimo secondo tempo dei Blazers annichilisce i rivali dei Sacramento Kings che chiudono a soli 79 punti segnati dopo essere stati in vantaggio anche in doppia cifra nel secondo quarto. Per Portland invece ben 101 punti, frutto della grande prestazione della coppia di ali LaMarcus Aldridge (24 punti ed 8 rimbalzi) e Gerald Wallace (25 punti ed 8 rimbalzi). Il parziale decisivo tra terzo e quarto periodo è siglato da Batum (15 punti partendo dalla panchina) e Matthews (8 punti in totale). Tra le fila di Sacramento si salva il centro Cousins autore di una buona prova da 16 punti ed 11 rimbalzi, Thornton ha bisogno di 15 tiri per arrivare amettere insieme 14 punti mentre delude Tyreke Evans che non va oltre il deludente e misero bottino di 4 punti.

    Infine prima vittoria stagionale alla terza partita in 3 giorni per i Los Angeles Lakers che hanno facilmente ragione dei modesti Utah Jazz: 96-71 il risultato finale con Kobe Byrant che chiude la sua partita con una ottima prova da 26 punti, 8 rimbalzi e 5 assist in appena 30 minuti di gioco mentre Pau Gasol sostituisce ancora una volta Andrew Bynum e ne infila 22 con 9 rimbalzi e ben 5 stoppate. Per i Jazz purtroppo gara da dimenticare ed anche in fretta con Al Jefferson protagonista in negativo che riesce nell’impresa di sbagliare 14 dei 16 tiri presi (anche se alla fine ci sono 10 rimbalzi per lui). Si salva il solo Paul Millsap che mette a referto 18 punti con 8 rimbalzi in 27 minuti di gioco.

    Risultati NBA 27 dicembre 2011

    New Jersey Nets-Atlanta Hawks 70-106
    N.J.: Brooks 17, Humpries 11, Deron Willaims 10
    Atl: Radmanovic 17, Marvin Williams 14, Teague 13, Pachulia 13

    Miami Heat-Boston Celtics 115-107
    Mia: James 26, Wade 24, Cole 20
    Bos: Allen 28, Rondo 22, Dooling 18

    Milwaukee Bucks-Minnesota Timberwolves 98-95
    Mil: Jennings 24, Jackson 16, Bogut 15
    Min: Love 31, Ridnour 17, Beasley 15

    Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 101-79
    Por: Wallace 25, Aldridge 24, Batum 15
    Sac: Cousins 16, Thornton 14, Thompson 11

    Los Angeles Lakers-Utah Jazz 96-71
    Lak: Bryant 26, Gasol 22, World Peace 14
    Uta: Millsap 18, Howard 10, Favors 8

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    NBA, analisi Central Division. Pericolo Pacers per i Bulls

    Nello scorso campionato NBA i Chicago Bulls hanno dominato (anche un pò a sorpresa) dalla prima fino all’ultima giornata la Central Division (abissale il distacco con i Pacers secondi classificati con 25 vittorie in meno), ma in questo torneo proprio i giovani di Indianapolis potrebbero impensierire, e non poco, i “Tori” dell’Illinois. Milwaukee sembra a prima vista di un livello inferiore mentre Detroit e Cleveland proseguiranno la loro ricostruzione iniziata qualche mese fa e sono destinate ad un altro anno da comprimarie.

    Derrick Rose & Joakim Noah, Chicago Bulls | © Mike Ehrmann/Getty Images

    CHICAGO BULLS: Dopo l’ottima stagione 2010/2011, conclusa al primo posto della Eastern Conference in regular season a cui va aggiunto un grande cammino nei playoff dove i rossoneri si sono inchinati solo agli Heat nella Finale di Conference, i Chicago Bulls sono chiamati alla riconferma. Il roster è rimasto immutato, unica aggiunta è quella di un grande giocatore (anche se in fase calante) come Rip Hamilton dai rivali dei Pistons che aggiunge grande pericolosità dal perimetro. Per il resto coach Thibodeau (maniaco della difesa) affiderà le chiavi della squadra al sensazionale Derrick Rose, il più giovane M.V.P. della storia della NBA (premio ottenuto nell’ultima stagione), che sicuramente farà la differenza anche nel campionato ormai alle porte. Sarà affiancato nel ruolo di guardia proprio da Hamilton, con Deng e Boozer ad occupare i 2 spot di ala e Noah pronto a sgomitare a centro area. Dalla panchina sarà importante il contributo di Korver, Brewer, Butler, Asik e Gibson, in pratica un secondo quintetto, segno che a Chicago stanno pensando in grande. L’obiettivo per i Bulls è innanzitutto ripetersi nella divisione e poi riuscire a dare filo da torcere agli Heat nei playoff, sperando di far rivivere ai tifosi le stesse emozioni dei tempi di Michael Jordan.

    ROSTER CHICAGO BULLS

    CLEVELAND CAVALIERS: Anno di transizione per Cleveland che si appresta a vivere la seconda stagione di delusioni dopo l’addio di LeBron James. I motivi per essere ottimisti su un futuro migliore nei prossimi campionati ci sono tutti, dato che dall’ultimo Draft sono arrivati 2 giovani dall’enorme potenziale come Kyrie Irving (prima scelta assoluta) a cui sarà affidato immediatamente il ruolo di playmaker. In ala grande ci sarà Tristan Thompson chiamato con la quarta scelta assoluta, a completare il roster il veterano di lungo corso Varejao, l’esperto Anthony Parker e l’israeliano Casspi, arrivato da Sacramento per tappare il buco in ala piccola. Dalla panca saranno utili Sessions e Jamison, con un occhio di riguardo al turco Erden, adatto al lavoro sporco a centro area. L’obiettivo sarà migliorare il pessimo record dell’ultimo torneo (Cavs fanalino di coda della Lega) anche se un’altra scelta tra le top 3 al prossimo Draft non guasterebbe per essere ancora più futuribili.

    ROSTER CLEVELAND CAVALIERS

    DETROIT PISTONS: Della squadra che nel 2004 mise in ginocchio i Los Angeles Lakers e vinse il titolo NBA non è rimasto quasi nulla (solo Ben Wallace ormai in netto declino e Tayshaun Prince, rinnovato da pochi giorni e forse tenuto nel roster per infondere ai nuovi il vero spirito di quei Pistons formidabili di metà anni 2000). Dal draft è arrivata una point guard come Brandon Knight, abile a giocare sia come playmaker che come guardia pura. Dividerà il minutaggio in campo con Stuckey, anche lui rifirmato da poco, mentre le ali saranno proprio Prince ed il secondo anno Greg Monroe. Solo Wallace per il ruolo di centro (urge un rinforzo) mentre dalla panchina usciranno il temibile tiratore Ben Gordon, il lungo Villanueva e lo svedese Jerebko al rientro dopo un lungo stop. Detroit è destinata ad un record perdente, sarebbe inoltre auspicabile un’altra scelta molto alta per proseguire il progetto di ricostruzione.

    ROSTER DETROIT PISTONS

    INDIANA PACERS: I giovani ed agguerriti Pacers sono pronti a dare battaglia. Ritornati ai playoff nello scorso campionato dopo 5 stagioni di buio, Indiana vuole riprovare a stupire tutti e punta ad un deciso miglioramento delle prestazioni dell’ultima stagione. I motivi per pensare in positivo ci sono tutti, a partire dal quintetto, molto competitivo con Darren Collison in regia, Paul George spostato nel ruolo di guardia, il leader Danny Granger come ala piccola, il centro Hibbert a dare sostanza in area e, ciliegina sulla torta, David West, preso come free agent da pochi giorni soffiato alla concorrenza dei Celtics. Con lui Indiana compie un salto di qualità notevole e copre l’unico ruolo in cui era latente. Pronti dalla panchina per dare un grande contributo l’ex Spurs George Hill, il difensore Danthay Jones ed il talentuoso Tyler Hansbrough. L’obiettivo per i Pacers sarà quello di superare il primo turno playoff ottenuto nella passata stagione.

    ROSTER INDIANA PACERS

    MILWAUKEE BUCKS: Coach Skiles per salvare la panchina dovrà necessariamente portare i Bucks ai playoff. Qualsiasi altro risultato che non contempli la post season non gli eviterà l’esonero dopo la deludente ultima annata. E’ riuscito a salvare il posto ma ora la dirigenza si aspetta i risultati. E’ probabile che con la giusta dose di entusiasmo Milwaukee potrà ambire ad uno degli ultimi posti disponibili per la post season, magari battagliando con i Philadelphia 76ers. L’asse play-centro è ben strutturato con Jennings e Bogut, è arrivato un discreto realizzatore come Stephen Jackson che ha già condotto i Charlotte Bobcats ai playoff, in ala grande Gooden offre comunque discrete garanzie. Poi troppi esterni tra cui dovrà necessariamente essere scelto un titolare (Delfino, Dunleavy, Ilyasova, Mbah a Moute). Panchina invece da migliorare leggermente, magari con un sostituto decente per il centro australiano che negli anni passati ha comunque saltato diverse partite per infortunio. Se riescono a trovare la quadratura del cerchio nel gioco offensivo i Bucks non sono da sottovalutare.

    ROSTER MILWAUKEE BUCKS 

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  • NBA: I voti della stagione. Central Division

    NBA: I voti della stagione. Central Division

    Dopo aver esaminato la stagione delle squadre della Atlantic Division, passiamo a dare i voti alle 5 franchigie che fanno parte della Central Division.

    CHICAGO BULLS: 9,5. Stagione strepitosa per i giovani Bulls che guidati dal fenomenale Derrick Rose, premiato alla fine come M.V.P. della regular season, hanno ottenuto un risultato che ad inizio anno nemmeno il più ottimista dei tifosi di Chicago avrebbe potuto prevedere: la squadra dell’Illinois ha infatti collezionato ben 62 vittorie a fronte di sole 20 sconfitte riuscendo ad avere alla fine il miglior record NBA tra tutti i 30 team del campionato, sorpassando proprio nell’ultimo turno i San Antonio Spurs, in testa alla Lega fin dalla prima giornata. Incredibile la crescita tecnica di questa formazione e di questi giocatori che nell’anno precedente erano riusciti a malapena ad arrivare ad un record del 50% (41 vittorie e 41 sconfitte) qualificandosi come ultimi nei playoff ad Est e venendo eliminati per 4-1 dai Cavs di LeBron James. L’avvento in panchina di un coach preparato (anche se privo di esperienza) come Tom Thibodeau, assistente per tanti anni ai Boston Celtics, ha permesso questo salto di qualità, unito come già detto, all’esplosione di Rose che diventerà un giocatore dominante negli anni a venire. Ha contribuito a questo exploit anche l’acquisto di Boozer dai Jazz, mentre per completare l’opera in questo mercato estivo urge trovare una guardia di livello, unico vero punto debole dei Bulls. La finale di Conference contro Miami ha messo in mostra le lacune di questa squadra e se la dirigenza saprà lavorare interpretando al meglio i segnali avuti pare certo che avremo una delle squadre più forti della Lega nelle prossime stagioni, che magari potrà puntare ad eguagliare i grandi Bulls di Michael Jordan, Scottie Pippen e Phil Jackson che portarono ai rossoneri ben 6 titoli.

    nba.com

    CLEVELAND CAVALIERS: 5. Dopo l’abbandono della superstar LeBron James nello scorso mercato estivo, i Cavaliers si affacciavano alla nuova stagione con molti punti di domanda e poche certezze. L’ annata non è stata per niente positiva (19 vittorie e 63 partite perse) culminata con il ben poco invidiabile record di 26 sconfitte consecutive (battuti i Nuggets dei primi anni del 2000 ai quali apparteneva la serie più lunga nella storia della Lega). Tuttavia una piccola fiammella di speranza è arrivata sul finire di campionato tramite 2 diversi episodi: innanzitutto nelle ultime giornate di regular season i Cavs hanno fatto intravedere dei progressi che lasciano ben sperare per il futuro ottenendo molte vittorie che hanno permesso alla franchigia dell’Ohio di lasciare l’ultimo posto in classifica ai Minnesota Timberwolves, poi la Draft Lottey ha regalato la scelta numero 1 e numero 4 alla squadra di coach Byron Scott, 2 posizioni che sicuramente porteranno 2 grandi giocatori a Cleveland tra quelli in uscita dalle Università o in alternativa dall’Europa. Proprio per questo il futuro appare un pò più roseo, anche se la salita non è ancora finita e la ferita causata dall’addio di James è ancora aperta e sanguinante.

    DETROIT PISTONS: 5. Campionato assolutamente anonimo per i Pistons che, dopo essere stati la formazione dominante della Eastern Conference per 5-6 anni, da un paio di stagioni sono invece in profonda ricostruzione. Se esaminiamo gli obiettivi stagionali Detroit ha raggiunto la quota di 30 vittorie che in molti si auspicavano all’inizio, tuttavia qualcosa non ha funzionato e ha lasciato insoddisfatti i vertici del team che come prima mossa hanno licenziato coach Kuester. Il futuro dei rossoblu del Michigan è appeso inevitabilmente alle scelte del General Manager Joe Dumars che dovrà dimostrare di saper costruire una squadra vincente come già fatto con quella dei primi anni del nuovo millennio, team rimasto nella storia per talento e completezza: Chauncey Billups, Rip Hamilton, Tayshaun Prince, Rasheed Wallace e Ben Wallace erano il terrore dei parquet americani, una riedizione dei “Bad Boys” degli anni 1988-1990 squadra che vinse 2 titoli su 3 finali disputate. Dumars dovrà operare bene in sede di Draft e mercato, anche perchè con il cambio di proprietà ufficializzato poche settimane fa potrebbero esserci nuovi investimenti per riportare Detroit ai vertici della Lega.

    INDIANA PACERS: 6,5. Ci sono buone prospettive per il futuro dei Pacers: l’annata appena conclusa è stata soddisfacente dato che alla fine la franchigia di Indianapolis ha raggiunto i playoff nonostante alcune vicissitudini interne che hanno minato l’armonia nello spogliatoio. A pagare, a circa metà stagione regolare, ovviamente il coach Jim O’Brien, reo di non avere saputo tenere a bada uno spogliatoio in fermento che stava portando la squadra verso le ultime posizioni della Eastern Conference con una serie impressionante di sconfitte. Capìto il male della sua formazione, il Presidente Larry Bird ha fatto fuori O’Brien e messo in panchina il suo vice Frank Vogel che subito ha dato una raddrizzata alla squadra. Alla fine il record è stato negativo (37 vinte e 45 perse) ed è sembrato a molti che i Pacers abbiano agganciato l’ultimo posto per i playoff più per mancanza di competitività delle altre avversarie che per meriti propri, tuttavia aver disputato la post season rappresenta già una buona base di partenza per il futuro, anche in termini di esperienza. I miglioramenti dei gialloblu sul finire della stagione e nel primo turno dei playoff sono stati davanti agli occhi di tutti dato che i Bulls hanno sudato parecchio (non inganni il risultato finale della serie di 4-1 per Chicago) dato che i Pacers si sono ritrovati nelle prime 2 partite in trasferta ad un soffio dall’espugnare il parquet avversario, episodi che avrebbero potuto cambiare la storia della sfida al meglio di 7 incontri. Indiana ha un grande vantaggio rispetto agli altri team, quello di avere il monte ingaggi più basso (almeno in questa Estate) per poter prendere i migliori free agent disponibili sul mercato. Larry Bird dovrà dimostrare le sue capacità manageriali e riuscire ad assemblare un gruppo giovane e vincente che possa riportare i tifosi ai grandi fasti dei favolosi Indiana Pacers di Reggie Miller.

    MILWAUKEE BUCKS: 4,5. La formazione-delusione della Central Division: dopo aver disputato un’eccellente stagione nel campionato 2009-2010, culminata con l’arrivo ai playoff, ci si sarebbe aspettato un ulteriore miglioramento da parte della squadra di coach Skiles, anche perchè il mercato estivo era stato particolarmente gratificante con l’arrivo di 3 ottimi giocatori in Wisconsin come Drew Gooden, Corey Maggette e Chris Douglas Roberts oltre all’importantissima riconferma di un leader come John Salmons. Tutte queste premesse non hanno però trovato riscontro positivo in regular season, sia perchè a Milwaukee si è dovuto far fronte a diversi infortuni che hanno menomato il roster di Skiles, sia perchè alcuni giocatori non hanno reso come ci si sarebbe aspettato. Il tutto si è tradotto in una stagione deludente che ha portato 35 vittorie che non sono state sufficienti per garantirsi quantomeno l’ultimo posto disponibile per la post season, piazzamento andato ai Pacers per sole 2 partite vinte in più. Il voto negativo è quindi dovuto al fatto che a Milwaukee si è fatto un passo indietro (o forse meglio 2) se si paragonano e si mettono a confronto i 2 campionati (2009-2010 e 2010-2011). La prossima regular season sarà importante per i Bucks per capire in quale direzione muoversi per il futuro: in caso di annata positiva si potrà ancora dare fiducia a questo gruppo, altrimenti urgeranno degli aggiustamenti per poter essere competitivi.

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  • NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    NBA: La Draft Lottery premia Cleveland e Utah

    Nella notte si è svolta la Draft Lottery NBA, evento che assegna in via definitiva l’ordine di scelta in vista del Draft di fine giugno.

    E’ uno degli eventi più seguiti negli Stati Uniti, che rende ufficiali tramite un sistema di lotteria, l’ordine delle squadre che al Draft potranno scegliere i migliori giocatori provenienti dalle Università e dall’Europa. Ovviamente partecipano a questa selezione solo le 14 squadre non qualificate per la post season, che ovviamente hanno bisogno di “aiuto” per riemergere dopo un anno da dimenticare. Dopo queste 14 squadre, infatti, l’ordine di scelta per chi ha ottenuto la qualificazione ai playoff, segue l’ordine del record di vittorie-sconfitte in stagione (i Bulls ad esempio avendo il miglior rcord NBA sceglieranno per ultimi con la 30esima scelta).

    La Lottery ha premiato Cleveland e Utah (uniche squadre che tra l’altro avevano acquisito a febbraio le scelte di altre 2 squadre, rispettivamente Clippers e Nets). E proprio le scelte prese dai Los Angeles Clippers e New Jersey Nets sono state quelle fortunate: Cleveland ha ottenuto la prima piazza, Utah la terza, nel mezzo i Minnesota Timberwolves che invece avevano il peggior record NBA.

    I Cavaliers hanno inoltre ottenuto la quarta chiamata assoluta con l’altra scelta (la loro), un gran guadagno dato che nell’ordine del record di regular season avrebbero scelto con la seconda e con l’ottava. Anche Utah sorride dato che potrà disporre della terza scelta e della 12 (mentre normalmente partiva con la sesta e con la dodicesima). Essendo 2 franchigie in ricostruzione non poteva esserci notizia migliore per i 2 team che ora guarderanno al futuro con più fiducia e con la prospettiva di ritornare tra le grandi squadre.

    Delusione in casa Raptors dato che la squadra di Andrea Bargnani nell’ordine era al terzo posto in classifica nella pre-Lottery ma che improvvisamente si è ritrovata al quinto posto per gli exploit dei Cavaliers e dei Jazz.

    Di seguito riportiamo l’ordine di probabilità delle squadre di ottenere la prima scelta assoluta a seconda del loro (peggiore) piazzamento in stagione (che fa riferimento alla regular season 2010-2011):

    1 Minnesota Timberwolves: 250 combinazioni, 25% di probabilità di poter avere la prima scelta
    2 Cleveland Cavaliers: 199 combinazioni, 19.9% di probabilità
    3 Toronto Raptors: 156 combinazioni, 15.6% di probabilità
    4 Washington Wizards: 119 combinazioni, 11.9% di probabilità
    5 Sacramento Kings: 88 combinazioni, 8.8% di probabilità
    6 Utah Jazz (ricevuta dai New Jersey Nets): 63 combinazioni, 6.3% di probabilità
    7 Detroit Pistons: 43 combinazioni, 4.3% di probabilità
    8 Cleveland Cavaliers (ricevuta dai Los Angeles Clippers): 28 combinazioni, 2.8% di probabilità
    9 Charlotte Bobcats: 17 combinazioni, 1.7% di probabilità
    10 Milwaukee Bucks: 11 combinazioni, 1.1% di probabilità
    11 Golden State Warriors: 8 combinazioni, 0.8% di probabilità
    12 Utah Jazz: 7 combinazioni, 0.7% di probabilità
    13 Phoenix Suns: 6 combinazioni, 0.6% di probabilità
    14 Houston Rockets: 5 combinazioni, 0.5% di probabilità

    E ora riportiamo l’ordine del Draft dopo la “Lottery”:

    1. Cleveland Cavaliers (scelta ricevuta dai Clippers)
    2. Minnesota Timberwolves
    3. Utah Jazz (scelta ricevuta dai Nets)
    4. Cleveland Cavaliers
    5. Toronto Raptors
    6. Washington Wizards
    7. Sacramento Kings
    8. Detroit Pistons
    9. Charlotte Bobcats
    10. Milwaukee Bucks
    11. Golden State Warriors
    12. Utah Jazz
    13. Phoenix Suns
    14. Houston Rockets

    Grande soddisfazione ed entusiasmo soprattutto a Cleveland, che disponendo di 2 scelte nelle prime 4 potrà veramente cercare di ritornare ai grandi livelli dell’era LeBron James. Delusione invece tra i tifosi Clippers (che avrebbero potuto avere la prima scelta assoluta da affiancare a Blake Griffin) e tra i fans dei Nets.

    L’appuntamento è ora per il 23 giugno data in cui si terrà il Draft NBA.

  • NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    NBA: Cade San Antonio, Bulls primi assoluti, si salvano i Lakers

    Ultimo turno di regular season con ben 15 partite disputate nella notte (giocavano tutte le squadre) con i verdetti finali che ancora mancavano.

    Nella prima di 8 potenziali sfide (ultima di stagione regolare e 7 possibili nel primo turno playoff), i Celtics battono i Knicks: in campo tutte le riserve per le 2 squadre ad eccezione di Stoudemire per New York (14 punti), a trascinare i padroni di casa il duo Bradley-Pavlovic (rispettivamente 20 e 19 punti).

    Atlanta cade per la sesta volta consecutiva, questa volta a Charlotte che ringrazia i 20 punti di Henderson. Ampio turnover per gli Hawks che fanno riposare i 5 titolari ed hanno in Powell (16 punti) il top scorer.

    Cleveland onora il campionato fino alla fine e vince contro i Wizards ormai proiettati alla prossima stagione. Sessions indigesto per la difesa di Washington chiude con 27 punti, per gli ospiti si salva Blatche con 20 punti.

    Netta affermazione per i Magic contro i Pacers (che tengono a riposo i titolari in vista del difficile confronto playoff contro i Bulls). Anderson mette a segno 14 punti, Howard una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi, inutili i 16 a testa della coppia Dunleavy-Rush per Indiana.

    Finale di stagione in calando per i Sixers che chiudono con il record al 50% (41 vittorie e 41 sconfitte), anche se si nota qualche progresso della seconda scelta assoluta Evan Turner che contro i Pistons chiude con 18 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Detroit si affida a Stuckey che non tradisce le attese (29 punti) e riesce a raggiungere sul filo di lana le 30 vittorie, obiettivo minimo stagionale.

    Vittoria in scioltezza per gli Heat sul parquet dei Raptors: Bargnani ancora indisponibile (forse ultima stagione in maglia rossa per lui, si prospetta una cessione questa Estate), a vivacizzare un pò la gara ci pensa il duo Bayless-DeRozan (rispettivamente 21 e 18 punti), Miami fa riposare tutti i propri uomini migliori a partire da James, Wade e Bosh e trova in Eddie House (35 punti) il trascinatore della squadra.

    Soffrono i Bulls contro i Nets ma alla fine il successo viene portato a casa e con questo anche il primo posto assoluto nella Lega che vorrebbe dire (se i “Tori” faranno strada) vantaggio del fattore campo in ogni serie di playoff: Korver mette 19 punti e risulta decisivo nel finale quando Chicago piazza il parziale che uccide la gara, non bastano per gli ospiti i 21 punti di Farmar. Per la squadra dell’Illinois è una stagione, fino a questo punto, da 10. La lode potrebbe esserci se arrivasse anche il titolo!

    I Mavericks scaldano i motori in vista dei playoff e sommergono gli Hornets di Belinelli (14 punti) sotto 32 punti di scarto. Nowitzki leader del match con 32 punti, per gli ospiti Jack ne infila 22.

    Budinger (career high a quota 35 punti) guida i suoi Rockets al successo sul campo di Minnesota, alla 15 sconfitta consecutiva che vuol dire peggior record della Lega. Sfida senza esclusione di colpi tra l’ala di Houston e Beasley dei T-Wolves che si ferma ad un solo punto in meno (34). Houston recrimina dato che con il record positivo di 43 vittorie e 39 sconfitte sarebbe teoricamente sesta nella griglia playoff della Eastern Conference.

    Sconfitta indolore per i Thunder che avevano poche speranze di migliorare il quarto posto nella Western Conference: i Bucks si impongono in overtime, guidati dai 16 punti di Jennings, per Oklahoma City ampie rotazioni ed un Westbrook da 20 punti in 21 minuti di gioco.

    Cade anche Denver che si arrende ai Jazz che salutano il loro pubblico con una vittoria dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Hayward firma il career-high con 34 punti (5/6 da 3 punti), per i Nuggets si salva Chandler (27 punti) e c’è da registrare l’infortunio alla caviglia nel secondo periodo per il playmaker titolare Lawson.

    Giornata di riposo per i Blazers che fanno scendere in campo le seconde e terze linee e vengono battuti dai Warriors. Top scorer è Reggie Williams (Golden State) con 28 punti, dall’altra parte Mills si ferma a quota 23.

    I Grizzlies perdono sul parquet dei Clippers e si tengono stretto l’ottavo posto ad Ovest che vuol dire Spurs nel primo turno playoff, lasciando agli Hornets i fortissimi Lakers di Kobe Bryant. Partita dal destino segnato, movimentata dalle solite giocate ad alta quota di Blake Griffin che chiude con una sontuosa tripla doppia (da 31 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) una stagione a dir poco esaltante per il prodotto di Oklahoma University.

    San Antonio viene sconfitta a Phoenix e dopo una stagione passata in testa alla Lega dal primo fino all’81esimo turno viene scavalcata proprio all’ultima giornata dai Bulls che si assicurano il miglior record NBA. Popovich, inspiegabilmente, dopo aver lasciato a casa tutti i titolari ieri contro i Lakers per dare via libera ai gialloviola ad una vittoria molto importante ai fini della classifica, schiera la migliore formazione contro i Suns e perde dopo 2 minuti Ginobili che si procura un infortunio al gomito. Phoenix ne approfitta e grazie ai 21 punti di Gortat porta a casa il match. Non bastano i 17 di Duncan ai neroargento che ora sperano che Ginobili non abbia accusato nulla di serio.

    Paura per i Lakers che battono solo dopo un overtime i Kings e mantengono il secondo posto della Western Conference: Sacramento rimonta dal -22 fino al +3 a pochi secondi dalla fine, Bryant trova la tripla del pareggio nel possesso successivo e poi stoppa Thornton nell’ultima giocata dei regolamentari. Al supplementare i gialloviola dominano, con Bryant che chiude a quota 36 punti, ai padroni di casa non bastano i 33 punti di Thornton, chiusura di stagione con una sconfitta per la città di Sacramento che molto probabilmente lascerà andare i Kings ad Anaheim (a meno di clamorosi ripensamenti) che dal prossimo anno avranno anche l’appellativo di Royals (e non più Kings), come già successo ai Sonics 3 anni or sono, chiudendo così un’epoca storica della NBA.

    Risultati NBA del 13 aprile 2011

    Boston Celtics-New York Knicks 112-102
    Bos Bradley 20, Pavlovic 19, Davis 17
    N.Y. Fields 16, Stoudemire 14, Walker 12

    Charlotte Bobcats-Atlanta Hawks 96-85
    Cha Henderson 20, Augustin 17, Cunningham 14
    Atl Powell 16, Crawford 14, Wilkins 14

    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-93
    Cle Sessions 27, Hickson 15, Hollins 12
    Was Blatche 20, Evans 15, Wall 10, McGee 10, Yi 10

    Orlando Magic-Indiana Pacers 92-74
    Orl Anderson 14, Howard 13, Turkoglu 13
    Ind Dunleavy 16, Rush 16, Hansbrough 9

    Philadelphia 76ers-Detroit Pistons 100-104
    Phi Holiday 21, Turner 18, Nocioni 18
    Det Stuckey 29, Prince 14, Monroe 10, Gordon 10, Summers 10, Maxiell 10

    Toronto Raptors-Miami Heat 79-97
    Tor Bayless 21. DeRozan 18, James Johnson 12
    Mia House 35, Howard 18, Jones 12

    Chicago Bulls-New Jersey Nets 97-92
    Chi Korver 19, Rose 15, Deng 11
    N.J. Farmar 21, Lopez 17, Petro 13

    Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 121-89
    Dal Nowitzki 32, Barea 14, Terry 13
    N.O. Jack 22, Belinelli 14, Pondexter 10, Landry 10

    Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 102-121
    Min Beasley 34, Randolph 23, Webster 11
    Hou Budinger 35, Martin 25, Lee 22

    Oklahoma City Thunder-Milwaukee Bucks 106-110 (overtime)
    Okl Westbrook 20, Durant 14, Harden 12, Mohammed 12
    Mil Jennings 16, Salmons 15, Ilyasova 14

    Utah Jazz-Denver Nuggets 107-103
    Uta Hayward 34, Harris 21, Jefferson 17
    Den Chandler 27, Forbes 17, Harrington 15

    Golden State Warriors-Prtland Trail Blazers 110-86
    G.S. Williams 28, Wright 20, Curry 18
    Por Mills 23, Matthews 18, Johnson 12

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 110-103
    Cli Griffin 31, Gordon 24, Jordan 14
    Mem Young 22, Vasquez 17, Battier 13

    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-103
    Pho Gortat 21, Dudley 17, Frye 17
    S.A. Duncan 17, Neal 14, Green 13, George Hill 13

    Sacramento Kings-Los Angeles Lakers 108-116 (overtime)
    Sac Thornton 33, Evans 19, Thompson 16, Dalembert 16
    Lak Bryant 36, Odom 22, Gasol 18

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  • NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    NBA: Miami seconda ad Est, cade ancora Boston, bene Mavs e Thunder

    11 le partite disputate nella notte NBA: situazione definita in vista dei playoff per quanto riguarda la Eastern Conference, con Miami che blinda il secondo posto dietro ai Bulls, Knicks che senza giocare sono sesti e prenderanno i Celtics nella post season e Philadelphia che con la sconfitta contro Orlando è matematicamente settima. Ancora tutto da definire invece nella Western Conference.

    E’ LeBron James a trascinare gli Heat ad Atlanta grazie ad una prova da 34 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Gli Hawks invece si apprestano a disputare i playoff con una striscia perdente di 5 partite, non un buon segno in vista della serie contro i Magic.

    D.J. Augustin regala il successo a Charlotte contro i Nets con una grande giocata ad un secondo dalla fine. Il piccolo playmaker dei Bobcats chiude con 19 punti ed 11 assist, bene anche Cunningham con 21 punti e Diaw con 20, mentre New Jersey ha in Lopez (30 punti), Farmar (20) e Vujacic (19) i top scorer.

    Philadelphia cade sul parquet amico contro i Magic che hanno in Howard (19 punti e 13 rimbalzi), Nelson (19 punti) e Anderson (18 punti e 14 rimbalzi) i mattatori del match. Nei Sixers si salvano Brand con 22 punti e Holiday con 15 e 11 assist e la sconfitta significa prendere l’accoppiamento con gli Heat ai playoff.

    Scivolano al terzo posto (e non è più migliorabile la posizione) i Boston Celtics che a Washington danno spazio alle seconde linee ma si arrendono ai Wizards solo dopo un overtime. Rondo, Allen, Pierce e Garnett tenuti a riposo in vista della post season, 20 punti a testa per Davis e Green. Crawford prima forza il supplementare per i padroni di casa con un tiro a 5 secondi dalla fine, poi decide l’overtime con una tripla a 38 secondi dalla sirena che regala il +3 ai suoi. Wall tira male dal campo (5/17) ma chiude con 24 punti con 14/15 dalla lunetta.

    Cleveland sbanca Detroit e lascia Minnesota sul fondo della classifica. Decisivo Hickson con 20 punti ed 11 rimbalzi, ai Pistons non bastano i 29 punti e 14 assist di Stuckey.

    Sfida dai pochi significati quella tra Raptors e Bucks. Vince Milwaukee grazie alle prestazioni di Salmons (24 punti), Jennings (21) e Gooden (19). Toronto, sempre priva di Bargnani, ha in Bayless il miglior realizzatore con 20 punti.

    Inatteso KO interno per gli Hornets di Belinelli (13 punti per lui) contro i dismessi Jazz di fine stagione: la sconfitta potrebbe costare cara visto che New Orleans scivola all’ottavo posto della Western Conference. Utah non fa nulla di straordinario per portare a casa la vittoria, trova in Harris e Miles (18 punti) i top scorer, ma sono sufficienti per battere i padroni di casa che hanno nel solo Paul (15 punti) l’unico giocatore capace di portare qualche insidia.

    I Mavericks scavalcano momentaneamente i Lakers al secondo posto ad Ovest (ma già stanotte i gialloviola potrebbero riprendersi la posizione) andando a vincere il derby texano a Houston: è il trio Nowitzki (23 punti), Marion (21) e Terry (21) ad essere decisivo, con quest’ultimo che segna 6 dei 12 punti di Dallas al supplementare (contro i 5 totali dei Rockets). I padroni di casa hanno una rotazione limitata a soli 7 giocatori e pagano lo sforzo fisico proprio nel prolungamento, non bastano i 28 punti di Martin.

    Denver si assicura la quinta piazza della Western Conference e si conferma il migliore attacco della Lega nella vittoria per 134-111 sui Warriors: dei 10 giocatori fatti scendere in campo da coach Karl ben 9 vanno in doppia cifra (da ricordare che Gallinari era assente per infortunio) con Smith a quota 22 e Koufos 18 per una squadra senza una vera stella (dopo l’addio di Anthony) ma con tanti ottimi giocatori tutti sullo stesso livello di rendimento. Golden State ha 27 punti a testa da Wright e Curry ma sono inutili per portare via il successo data anche l’indisponibilità di Ellis. Nuggets a quota 50 vittorie in stagione.

    Phoenix batte i Timberwolves dopo un overtime: decisivo l’errore di Beasley sul finire dei tempi regolamentari (8 secondi dalla fine) quando sbaglia il tiro libero aggiuntivo dopo un canestro più fallo, sorpasso mancato per Minnesota e pericolo scampato per i Suns che nel supplementare dominano grazie ai tiri da 3. Saranno alla fine 18 i tiri segnati complessivamente dal perimetro (su 29 tentativi), Frye chiude con una prova da 33 punti e 9/14 da 3 mentre Dudley fa il percorso netto con 5/5 dalla lunga distanza per 26 punti. Ospiti che hanno in Beasley il top scorer a quota 26 punti. T-Wolves desolatamente ultimi nella Lega dopo la 14esima sconfitta di fila.

    I Thunder sbancano Sacramento e ringraziano il duo Kevin Durant-Russell Westbrook: il numero 35 piazza 32 punti, il playmaker si ferma a 30 ma aggiunge 9 assist e 6 rimbalzi, bene anche Ibaka che contribuisce con 14 punti, 8 rimbalzi e 6 stoppate. In casa Kings c’è Cousins che gioca una delle migliori partite stagione con 30 punti a referto.

    Risultati NBA dell’11 aprile 2011

    Atlanta Hawks-Miami Heat 90-98
    Atl Smith 17, Crawford 13, Williams 11
    Mia James 34, Wade 21, Bosh 15

    New Jersey Nets-Charlotte Bobcats 103-105
    N.J. Lopez 31, Farmar 20, Vujacic 19
    Cha Cunningham 21, Diaw 20, Augustin 19

    Philadelphia 76ers-Orlando Magic 85-95
    Phi Brand 22, Holiday 15, Nocioni 13
    Orl Howard 19, Nelson 19, Anderson 18

    Washington Wizards-Boston Celtics 95-94 (overtime)
    Was Wall 24, Crawford 17, Blatche 16
    Bos Green 20, Davis 20, Jermaine O’Neal 15

    Detroit Pistons-Cleveland Cavaliers 101-110
    Det Stuckey 29, Wilcox 16, Hamilton 13
    Cle Hickson 20, Gibson 17, Sessions 17

    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 93-86
    Mil Salmons 24, Jennings 21, Gooden 19
    Tor Bayless 20, DeRozan 17, Davis 15

    New Orleans Hornets-Utah Jazz 78-90
    N.O. Paul 15, Belinelli 13, Green 12, Smith 12
    Uta Miles 18, Harris 18, Millsap 16

    Houston Rockets-Dallas Mavericks 91-98 (overtime)
    Hou Martin 28, Dragic 15, Lee 12, Miller 12
    Dal Nowitzki 23, Marion 21, Terry 21

    Denver Nuggets-Golden State Warriors 134-111
    Den Smith 22, Koufos 18, Felton 15, Forbes 15
    G.S. Wright 27, Curry 27, Williams 17

    Phoenix Suns-Minnesota Timberwolves 135-127 (overtime)
    Pho Frye 33, Dudley 26, Hill 21
    Min Beasley 26, Randolph 24, Tolliver 22

    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 112-120
    Sac Cousins 30, Thornton 21, Udrih 21
    Okl Durant 32, Westbrook 30, Ibaka 14

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  • NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    NBA: Spurs Ok, Hawks ancora sconfitti, Denver a valanga

    5 le partite disputate nella notte NBA.

    Ancora una sconfitta per gli Atlanta Hawks che vengono spazzati via dai non irresistibili Wizards: ai padroni di casa bastano i 23 punti di Blatche ed i 19 di Wall ma sono ben 7 i giocatori i doppia cifra per Washington. In casa Hawks si salva Horford con 21 punti e 10 rimbalzi.

    Houston domina dall’inizio alla fine l’incontro con i Clippers e si prende la soddisfazione di chiudere la stagione quantomeno con un record vincente: sono 3 i giocatori a quota 16 punti per i Rockets, ovvero Martin, Budinger e Miller. Los Angeles chiude le sue partite in trasferta stagionali non riuscendo ad arrivare alle 10 vittorie (record 9 “W” e 32 “L”), unici in doppia cifra Gordon (19 punti) e Griffin (13).

    Nella sfida tra Bucks e Cavs a monopolizzare l’attenzione è John Salmons che segna 32 punti e guida Milwaukee ad un successo che però non conta nulla visto che i giochi playoff sono fatti. Gooden illumina anche lui la scena con una grande tripla doppia da 15 punti, 13 rimbalzi e 13 assist. Cleveland ha in Davis il top scorer con 19 punti.

    San Antonio si appresta a blindare anche il primo posto nella Lega dopo aver ottenuto una buona vittoria contro i Jazz: è Al a vincere la sfida tra gli omonimi Jefferson ai danni di Richard, con il centro dei Jazz autore di 23 punti mentre l’ala degli Spurs si ferma a 20. Per i padroni di casa terminano le sfide casalinghe (ultime 2 in trasferta a Los Angeles e Phoenix) con un record di 36-5, secondo miglior record interno della storia dei neroargento.

    Grande prestazione dei Nuggets che rifilano 130 punti a Minnesota: protagonista assoluto è Ty Lawson che sigla 37 punti con un fantastico 10/11 da 3 punti, a soli 2 canestri dal record di Kobe Bryant e Donyell Marshall (rispettivamente con 12/18 e 12/19). Sono comunque 8 gli uomini in doppia cifra per la squadra del Colorado dei 10 utilizzati per la rotazione (unici a non superare i 10 punti sono Ely con 6 punti e il nostro Danilo Gallinari con 3 punti in 10 minuti di gioco). Nuovo record di triple segnate per Denver che ne infila 19 (su 38 tentativi). Minnesota, ormai allo sbando, ha in Webster ed Hayward i migliori realizzatori con 15 punti.

    Risultati NBA del 9 aprile 2011

    Washington Wizards-Atlanta Hawks 115-83
    Was Blatche 23, Wall 19, Yi 15
    Atl Horford 21, Johnson 16, Crawford 13

    Houston Rockets-Los Angeles Clippers 99-78
    Hou Martin 16, Budinger 16, Miller 16
    Cli Gordon 19, Griffin 13, Foye 8, Jordan 8

    Milwaukee Bucks-Cleveland Cavaliers 108-101
    Mil Salmons 32, Gooden 15, Jennings 14
    Cle Davis 19, Sessions 15, Gee 14

    San Antonio Spurs-Utah Jazz 111-102
    S.A. Richard Jefferson 20, Parker 13, Splitter 13
    Uta Al Jefferson 23, Favors 17, Millsap 16

    Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 130-106
    Den Lawson 37, Smith 18, Martin 12, Harrington 12
    Min Hayward 15, Webster 15, Beasley 14

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  • NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    NBA: Lakers KO, vincono Bulls, Celtics, Heat, Thunder, Mavs e Knicks

    12 le partite disputate nella notte NBA.

    I 28 punti di Danny Granger permettono ad Indiana di superare Atlanta che ormai sembra pensare solo ed esclusivamente al primo turno playoff contro Orlando.

    I Knicks battono i Nets grazie all’ottima prova di Carmelo Anthony che mette 25 punti e prende 14 rimbalzi, pur privo dell’apporto dell’altra “stella” Stoudemire fuori per infortunio. New Jersey colleziona un’altra sconfitta nonostante i 27 punti di Lopez.

    Rischiano grosso i Sixers che in casa riescono ad avere la meglio solo nel finale dei derelitti Raptors ancora senza Bargnani: è la coppia Brand-Young (rispettivamente 22 e 20 punti) a trascinare Philadelphia, mentre per gli ospiti ci sono i 27 punti di DeRozan, i 24 di Bayless e la doppia doppia di Davis da 14 punti e 10 rimbalzi, i 3 giocatori su cui Toronto costruirà molto probabilmente il suo futuro.

    Tutto facile per i Celtics che vincono con ampio margine sui Wizards trascinati dalle doppie doppie di Pierce (22 punti e 12 rimbalzi), di Rondo (20 punti e 14 assist) e dai 17 punti di Krstic. A Washington non bastano i 20 a testa di Blatche e Wall.

    Chicago mette il sigillo sul primo posto ad Est grazie all’affermazione sui Cavs: per una volta Rose si prende una giornata di pausa e a salire in cattedra è Boozer con 24 punti ed 11 rimbalzi. Per Cleveland invece 22 punti e 15 rimbalzi per il sempre ottimo Hickson.

    Gara dalle motivazioni vicine allo 0 quella tra Pistons e Bucks che viene vinta dai padroni di casa grazie alla prova di Wilcox autore di 27 punti e 13 rimbalzi in soli 23 minuti di gioco. Milwaukee ha 3 starter che chiuderanno a quota 0 punti alla fine, i 31 punti di Jennings quindi non possono bastare.

    Guidati dai soliti 3 gli Heat battono i Bobcats di un grande Kwame Brown (23 punti e 13 rimbalzi): Wade ritorna e piazza 27 punti, 27 sono anche il bottino di Bosh, mentre James si ferma a quota 23. Ora si pensa a domenica ed ai Celtics per lo “spareggio” che varrà il secondo posto della Eastern Conference.

    Dopo 5 anni di digiuno i Grizzlies ritornano ai playoff. Randolph trascina i suoi compagni con 27 punti e 15 rimbalzi, mentre per i Kings ci sono 18 punti di Thornton (ma con 23 tiri) e la brutta prestazione di Cousins gravato dai falli.

    Gli Hornets di Belinelli (9 punti per lui) continuano a vincere: Green trova una serata straordinaria al tiro e mette 31 punti che annientano i Suns che hanno in Dudley e Gortat (rispettivamente 18 e 17 punti) i top scorer.

    Dallas batte i Clippers e approfittando dello scivolone dei Lakers si porta ad una gara dal secondo posto (comunque molto improbabile): sono 4 i giocatori a cui i Mavs devono la vittoria, ovvero Nowitzki, Brewer (20 punti a testa), Chandler e Barea (15 punti a testa). Non basta ai Clippers la coppia Williams-Griffin (rispettivamente 29 e 23 punti).

    Oklahoma City dimostra ancora una volta di essere un avversario ostico per tutti battendo per la seconda volta in pochi giorni i Nuggets di Danilo Gallinari (buona la sua prova da 17 punti e 9 rimbalzi). Nella vittoria dei giovani Thunder ci sono i soliti Durant (28 punti) e Westbrook (17) ed è importante anche il contributo di Mohammed (15 punti) dalla panchina visti i problemi di falli di Perkins e della pessima serata al tiro di Ibaka. Denver, miglior attacco della NBA con quasi 110 punti a partita, viene limitato a soli 89 e con il 40% dal campo.

    Ancora un KO per i Lakers che cadono a Portland sotto i colpi dei Blazers. Dopo un primo quarto equilibrato, Portland domina la gara e gestisce il vantaggio in doppia cifra con relativa comodità. Il quintetto iniziale di coach McMillan segna 86 dei 93 punti totali con un Aldridge da 24 punti ed 11 rimbalzi. Wallace chiude in zona tripla doppia (19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist) mentre Miller smista 13 dei 28 assist totali. Per i Lakers 24 punti con 25 tiri per Kobe Bryant che non basta per prendersi il successo. Attimi di nervosismo con una rissa tra Wallace ed Artest.

    Risultati NBA 8 aprile 2011

    Indiana Pacers-Atlanta Hawks 114-102
    Ind Granger 28, Collison 13, Hibbert 14
    Atl Teague 21, Johnson 17, Crawford 13

    New Jersey Nets-New York Knicks 96-113
    N.J. Lopez 27, Outlaw 16, Vujacic 13
    N.Y. Anthony 25, Billups 22, Shawne Williams 10, Douglas 10, Walker 10

    Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93
    Phi Brand 22, Young 20, Iguodala 16
    Tor DeRozan 27, Bayless 24, Davis 14

    Boston Celtics-Washington Wizards 104-88
    Bos Pierce 22, Rondo 20, Krstic 17
    Was Blatche 20, Wall 20, Crawford 19

    Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 82-93
    Cle Hickson 22, Gibson 14, Sessions 13
    Chi Boozer 24, Brewer 12, Noah 11, Rose 11

    Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 110-100
    Det Wilcox 27, Stuckey 22, Prince 16
    Mil Jennings 31, Ilyasova 18, Gooden 12

    Miami Heat-Charlotte Bobcats 112-103
    Mia Wade 27, Bosh 27, James 23
    Cha Brown 23, Temple 17, White 13

    Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96
    Mem Randolph 27, Gasol 18, Allen 13
    Sac Thornton 18, Dalembert 17, Evans 16

    New Orleans Hornets-Phoenix Suns 109-97
    N.O. Green 31, Ariza 21, Landry 17
    Pho Dudley 18, Gortat 17, Hill 15

    Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 107-96
    Dal Nowirzki 20, Brewer 20, Chandler 15, Barea 15
    Cli Williams 29, Griffin 23, Gordon 11

    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 104-89
    Okl Durant 28, Westbrook 17, Mohammed 15
    Den Nenè 18, Gallinari 17, Felton 17

    Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 93-86
    Por Aldridge 24, Wallace 19, Matthews 18
    Lak Bryant 24, Artest 14, Odom 13

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