Tag: Milos Krasic

  • Juve, gli esuberi ti costano 15 milioni

    Juve, gli esuberi ti costano 15 milioni

    Marotta e Agnelli | © Claudio Villa/Getty Images

    Il mercato di gennaio potrebbe costare alla Juventus circa 15 milioni di euro. Tale cifra però, al contrario di quanto si possa pensare, non è quella relativa alla campagna di rafforzamento bensì è la spesa, tra buone uscite e minusvalenze, che la società potrebbe spendere per “liberarsi” degli esuberi o di quei giocatori che non rientrano più nel progetto.
    Questa cifra poi andrà ad incidere inevitabilmente sul budget per il mercato estivo della prossima stagione, appesantendo ulteriormente un bilancio che già registra perdite per 40-50 milioni.

    Queste nel dettaglio le spese  “gravanti” della Juventus secondo un’analisi fatta da calciomercato.it:

    • Amauri: sul bilancio gravano ancora 4 milioni di euro lordi corrispondenti a metà del suo stipendio mentre sono già ammortizzate le minusvalenze nel precedente bilancio (5,3 milioni). L’attaccante è ad un passo dal Genoa , in caso di mancata cessione a giugno si svincolerà a parametro zero.
    • Vincenzo Iaquinta: ancora un anno e mezzo di contratto, sul bilancio nella voce “uscite” vanno riportati 2,5 miloni lordi da qui fino a fine stagione e all’incirca 6 per la prossima. Per sgravare il bilancio da queste cifre potrebbe essere ceduto a titolo gratuito anche se in questo modo si genererà una minusvalenza di 4 milioni di euro.
    • Luca Toni: anche lui sul piede di partenza, ha un contratto in essere fino a giugno a 2 milioni di euro.
    • Fabio Grosso: è a bilancio ancora per circa un milione, a giugno gli scadrà il contratto. Senza buona uscita non lascerà la Juventus.
    • Alexander Manninger: da qui a giugno dovrà percepire ancora 1 milione lordo.
    • Marco Motta: Anche lui non rientra nel progetto vista la mancata convocazione per la gara di Coppa Italia. E’ stato riscattato a giugno dall’Udinese per 4 milioni di euro, genererà una minusvalenza perchè difficilmente la Juve troverà qualcuno disposto ad investire questa cifra su di lui.
    • Milos Krasic: arrivato a Torino la scorsa estate per 15 milioni di euro, è a bilancio ancora per 12. Non ha trovato spazio quest’anno perchè non ha convinto Conte, il suo futuro dovrebbe essere in Premier League dove vanta molti estimatori ma difficilmente la Juventus riuscirà a rientrare dalla spesa effettuata un anno e mezzo fa. Percepisce 5 milioni (lordi) all’anno.

    Inoltre il dg Marotta potrebbe ancora fare i conti con i bilanci a giugno di Felipe Melo, Reto Ziegler e Jorge Martinez, sperando che a questi non si aggiunga quello di Eljiero Elia.

  • Juve: scambio Torres Krasic, l’affare si può

    Juve: scambio Torres Krasic, l’affare si può

    Dopo le abbuffate natalizie la Juventus potrebbe già sferrare il colpo del mercato di riparazione, martedi infatti potrebbe essere il giorno decisivo per portare il centravanti della Roma, Marco Borriello 29 anni, in maglia bianconera. Per quel giorno, infatti, secondo quanto riportato da “Il Romanista”, Marotta dovrebbe ricevere una risposta dal collega giallorosso Sabatini, in merito alla proposta fatta alla Roma per la cessione del giocatore (prestito oneroso a 1 milione di euro e riscatto a fine stagione a 8 milioni) in caso di risposta affermativa, Borriello dovrebbe diventare un giocatore della Juve a tutti gli effetti già nel mese di Gennaio.

    Fernando Torres può infiammare il calciomercato Juve | ©CARL COURT/Getty Images

    Ma in corso Galileo Ferraris si sta portando avanti una clamorosa trattativa per il calciomercato Juve che coinvolgerebbe anche il Serbo Milos Krasic, ormai sicuro partente. Il nome nuovo, secondo i ben informati, sarebbe quello dello Spagnolo Fernando Torres, 27 anni attaccante campione d’Europa e del Mondo con la maglia delle furie rosse spagnole e attualmente tesserato al Chelsea e non più nelle grazie di Villas Boas.
    Krasic e la Juventus dopo appena un’anno d’amore con tutta probabilità già a gennaio si separeranno, e il Chelsea sembra la squadra che maggiormente ha cercato e seguito il Serbo. Il suo procuratore al riguardo ha espresso parole che hanno il significato di un addio:

    Il ragazzo lascerà la Juventus. Non è stato affatto tranquillo negli ultimi due mesi, soprattutto a causa dei rumors di mercato apparsi su alcuni giornali, il Chelsea ? Loro sono interessati al giocatore“.

    Marotta starebbe pensando ad uno scambio Krasic-Torres con la formula del prestito per poi rimandare tutto a fine stagione. Il colpo non sembra impossibile anche se recentemente il Nino sembra essersi risentito delle insistenti voci di mercato che lo vogliono in partenza, infatti, il giocatore ci tiene a sottolineare di non lasciare ii blues:

    “La mia condizione non è stata ottima, ma io sono campione del Mondo e d’Europa e merito più rispetto. E’ difficile stare in panchina, ma io rispetto i giocatori che stanno giocando. Ho intenzione di sostenere la mia squadra e tornare in alto”.

    Resta comunque il dato di fatto che il Chelsea, soprattutto i tifosi, non sono soddisfatti dello scarno bottino regalato dall’attaccante (solo 5 gol in 35 partite ufficiali).

  • Juve 4 gol all’Agnonese in amichevole, prodezza di Del Piero

    Juve 4 gol all’Agnonese in amichevole, prodezza di Del Piero

    Durante la consueta amichevole infrasettimanale svoltasi a Vinovo la Juventus ha battuto la formazione Molisana dell’Olympia Agnonese, formazione che milita in serie D, con il risultato di 4-0 per la formazione allenata da Mister Conte. Sono andati a segno Del Piero, autore di una stupenda rete con tiro al volo di destro, poi Quagliarella, Krasic e Motta. Da segnalare anche i due pali colpiti da Sorensen e Marrone.

    Alessandro Del Piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Antonio Conte può comunque ritenersi soddisfatto dalla prova fornita dai suoi giocatori e, in vista della sfida di campionato nel derby contro il Novara, buone notizie sono arrivate soprattutto dal capitano Alex Del Piero, che si è fatto trovare in gran forma e pronto a conquistare quel posto tra i titolari.

    I bianconeri sono scesi in campo con il classico 4-3-3: Storari in porta, Motta, Sorensen, Bonucci e De Ceglie in difesa; Pazienza, Marrone e Giaccherini a centrocampo mentre Krasic, Quagliarella e Del Piero in attacco. La prima parte della gara si è chiusa sul 2-0 per i padroni di casa. Prima rete siglata da Del Piero, gol capolavoro su assist di Motta, mentre il raddoppio è arrivato con Quagliarella, che ha sfruttato un assist di Krasic.

    Nella seconda parte della gara Conte sostituisce Del Piero, Quagliarella, De Ceglie e Giaccherini per far posto a Elia, Estigarribia, Toni e Pepe senza modificare l’assetto alla squadra. Il 3-0 lo firma Krasic, che controlla bene un lancio di Marrone e infila all’angolino sinistro. Da li a poco il centrocampista serbo viene sostituito da Matri, mentre Pazienza lascia il posto a Corticchia. Il poker lo serve Motta che dopo una lunga cavalcata sulla fascia destra insacca un gran siluro sotto la traversa.

    Durante l’amichevole mancata gloria per i giovani Sorensen e Marrone che colpiscono entrambi il palo. Tuttavia la prova del gruppo può far ben sperare il tecnico bianconero che, alla fine del girone d’andata del campionato, punta a mantenere la vetta della classifica conquistando già i tre punti con il Novara nel match di domenica prossima.

    IL VIDEO DELLA PRODEZZA DI DEL PIERO

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  • Inter, Diego Milito Bidone d’oro 2011, la fine dell’eroe di Madrid

    Inter, Diego Milito Bidone d’oro 2011, la fine dell’eroe di Madrid

    Come recita il famoso detto ‘dalle stelle alle stalle’ il Principe Diego Milito che nemmeno 18 mesi fa veniva premiato a Nyon come il miglior giocatore della Champions League 2010 riceve oggi il meno prestigioso ‘Bidone d’oro’ giunto alla sua nona edizione. Il premio ideato e realizzato dalla trasmissione Catersport, in onda su Radio Due condotta da Sergio Ferrentino, Giorgio Lauro e Marco Ardemagni rappresenta la contrapposizione ironica al blasonato Pallone d’Oro, premiando il peggior calciatore dell’anno solare che abbia giocato nel campionato italiano.

    COME FUNZIONA?- Prima di tutto la rosa dei papabili al non ambito trofeo, viene scelta da una giuria di esperti del mondo del calcio e non, con la compartecipazione dei conduttori della trasmissione radiofonica. In seguito partono le votazioni che durano un solo giorno, (precisamente dalle ore 17 di sabato 10 dicembre alle 17 di domenica 11 dicembre) realizzabili dai radioascoltatori di Catersport che possono esprimere la propria preferenza via internet, o come accade dall’edizione del 2008 in appositi ‘Seggi Bidone’ disposti sull’intero territorio nazionale.

    PODIO E CLASSIFICA- Dopo le ultime cattive prove sul campo, l’attaccante argentino viene incoronato (mentre è ancora Campione del mondo per club) il nuove Bidone d’oro 2011, con uno scarto risicato di voti. I votanti hanno scelto il loro preferito da una lista di dieci bidoni dove Diego Milito ha battuto la concorrenza accaparrandosi con i suoi 3.099 voti popolari il 15,17% delle preferenze, staccando di pochi punti il Bidone d’Argento (già eletto Bidone d’argento 2010) lo juventino Amauri con 2.991 voti (14,64%). Gradino più basso del podio per un altro bianconero: Milos Krasic con 2.180 voti (10,67%) ormai a scaldare la panchina della capolista guidata da Conte. Segue a ruota al quarto posto Felipe Melo che dopo aver vinto l’edizione del 2009 e avendo giocato parte della vecchia stagione in Italia si aggiudica buoni 2.088 voti (10.22%). Non manca un altro bianconero dal nome importante come Luca Toni, unico italiano tra i nominabili che con 2.073 voti (10,15%) si aggiudica il quinto posto. Più staccati troviamo altri due giocatori nerazzurri, con Diego Forlan realizzatore di una sola rete da quando è arrivato in serie A, escluso dalla Champions per l’errore della dirigenza nerazzurra si prende ben 2.006 voti (9,82%) accomodandosi al sesto posto, seguito dal compagno Mauro Zarate che continua a non convincere tecnico e tifosi, per lui 1.980 voti (9,69%).

    Diego Milito Bidone d'Oro 2011 | ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Classifica monopolizzata dunque dalle eterne rivali Inter e Juventus, dove solo all’ottavo posto troviamo un giocatore che non militi tra le file delle squadre in questione: Eduardo l’ex-portiere del Genoa, ora al Benfica, nono posto per l’attaccante del Cesena ex Fiorentina Adrian Mutu (1.190 pari al 5,83%)  e ultimo l’argentino El Tanke Santiago Silva con 1.118 voti (5,47%)

    ALBO D’ORO-  Nella lista dei vincitori dalla prima all’ultima edizione figurano nomi importani, di campioni caduti in disgrazia dopo stagioni da primi della classe. Quasi una legge matematica finanziaria per i vincitori che spieghi come il costo del loro cartellino sia indirettamente proporzionale alle loro prestazioni sul campo. L’albo d’oro del premio de evitare per qualsiasi calciatore recita: Rivaldo vincitore nel 2003, LeGrottaglie (2004), Vieri (2005), Adriano (2006 e 2007), Quaresma (2008), Felipe Melo (2009), Adriano (2010), Milito (2011). Spicca all’occhio il ‘Triplete’ conquistato da Adriano quando riuscì a fare il bis nell’annata 2006 e 2007 con la maglia nerazzura, per poi confermarsi a distanza di anni ancora al vertice di questa speciale classifica con il ritorno in Italia e i buoni propositi mai attuati con la maglia giallorossa. Curiosità per l’ultimo vincitore con Diego Milito che risulta essere con questo vittoria il primo campione del mondo in carica e il primo argentino a trionfare in questa particolare competizione.

  • Juventus Bologna di Coppa Italia, Del Piero recupera e gioca

    Juventus Bologna di Coppa Italia, Del Piero recupera e gioca

    Domani, 8 Dicembre,  ritorna la Coppa Italia. La Juventus incontra alle ore 21 il Bologna e per molti giocatori bianconeri questa sarà l’occasione per scendere in campo, qualcuno per ritrovare la miglior forma, vedi Quagliarella che dovrebbe sostituire in campionato Vucinic visto che il montenegrino sarà costretto a saltare le ultime partite del 2011 a causa di un infortunio; domani potrebbe anche essere l’occasione dell’esordio stagionale in gare ufficiali per giocatori quali Iaquinta, Toni, Motta e Sorensen, finora rimasti ai margini della squadra.

    Alessandro Del Piero | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Estigarribia, Giaccherini e Michele Pazienza dovrebbero essere riconfermati, mentre De Ceglie ormai viene impiegato solo per necessità dopo le deludenti prove fornite in campionato (su tutte ricordiamo la disastrosa prova contro appunto il Bologna che ha regalato il pareggio ai Felsinei allo Juventus Stadium).
    Mentre per alcuni giocatori l’ottavo di Coppa Italia sembra essere il momento del riscatto per altri potrebbe addirittura diventare l’ora dell’ultima chance, infatti il tecnico bianconero potrebbe offrire l’oppurtunità di riscatto a Krasic ed Elia: l’ex Cska Mosca non si vede in campo dal 22 ottobre scorso quando la Juve ha pareggiato contro il Genoa in cui ha fatto ingresso in campo per soli 6 minuti per rilevare Mirko Vucinic.

    Contro Fiorentina, Inter, Palermo, Lazio, Napoli e Cesena, il biondo si è dovuto accontentare della panchina o, addirittura, della tribuna e quindi il match contro il Bologna sarà sicuramente l’occasione giusta per dimostrare a Mister Antonio Conte di meritare ancora la maglia bianconera e soprattutto quel posto che fino allo scorso anno non è mai stato in discussione. Intanto Krasic ha attirato interesse tra numerose società, tra tutte l’Anzhi e il Borussia Dortmund. Nonostante le ghiotte offerte della squadra dove milita Samuel Eto’o, la Juventus punta maggiormente a cedere Krasic ai campioni di Germania con i quali potrebbe trarre profitto dallo scambio con Hummels, Subotic o Goetze.

    Discorso a parte per Elia che non è riuscito a dimostrare il suo valore nelle poche occasioni concesse, fin qui è sceso in campo dal primo minuto solo nella partita contro il Catania rimanendo in campo solamente per la prima parte della gara.
    Storari sostituirà Gigi Buffon tra i pali mentre rientra a tempo di record, dopo gli 8 punti di sutura in testa rimediati nella sfida con il Cesena di domenica scorsa, capitan Alex Del Piero che è stato inserito dal tecnico bianconero nell’elenco dei convocati per il Bologna e domani dovrebbe scendere in campo dal primo minuto.

    In assenza di coppe europee, la Juve deve concentrarsi sulla Coppa Italia e raggiungere il traguardo del decimo trofeo (ricordiamo che la coppa Italia manca nella bacheca della Juventus dal 1995) per questo Conte ha da subito preteso la massima concentrazione e il massimo impegno dai suoi.

    Juventus Bologna sarà di scena domani 8 Dicembre allo Juventus Stadium, a dirigere la gara è stato assegnato l’arbitro Sebastiano Peruzzo di Schio mentre gli assistenti saranno Vuoto e Galloni, quarto uomo Guida.

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  • Krasic Juve, c’è aria di divorzio. “Conte non lo vuole più”

    Krasic Juve, c’è aria di divorzio. “Conte non lo vuole più”

    Era arrivato a Torino pagandosi addirittura un aereo privato di tasca sua pur di arrivare in tempo per il primo allenamento con la Juventus, per presentarsi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi e far capire alla società quanta voglia aveva di giocare per quella maglia bianconera.

    Milos Krasic | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    A poco più di un anno di distanza da quei giorni di fine agosto 2010 le cose si sono completamente ribaltate: Milos Krasic, che sta attraversando un perido difficile, vuole andare via e il più in fretta possibile da Torino come ha riferito oggi il procuratore dell’esterno bianconero alla stampa serba Dejan Joksimovic che punta il dito contro il tecnico Antonio Conte:

    Conte non lo vuole più, Milos deve giocare per cui la cosa migliore che possiamo fare per lui è trovare un nuovo club. Vediamo come vanno le cose da qui a Natale. Sia Chelsea che Manchester City si sono fatti avanti in estate ma la Juventus ha deciso di respingere le loro offerte. Non si sa mai cosa accadrà ma entrambi i club sono ancora alla ricerca di un esterno destro. La Juve deve agire in fretta perché se continua a non giocare il valore di Krasic sul mercato calerà. Ripeto, deve giocare e nel giro di un mese dovremmo avere un quadro più chiaro“.

    Parole chiare e dirette, siamo certi che la risposta di Conte non tarderà ad arrivare così come accadde con Ziegler che, arrivato all’ombra della Mole quest’estate, fu ceduto nei primi giorni di settembre al Fenerbahce dopo appena due mesi dal suo arrivo per incomprensioni con il tecnico bianconero.
    Krasic, che l’anno scorso era stato acquistato dal Cska Mosca per 15 milioni di euro dopo una lunga ed estenuante trattativa, era diventato subito il beniamino della curva bianconera tant’è che era stato designato da molti addetti ai lavori come erede di Pavel Nedved. Inoltre Milos era stato voluto fortemente dalla Juventus che aveva puntato tanto su di lui e lo preferì ad Edin Dzeko vista che le regole allora vigenti prevedevano il tesseramento di un solo extracomunitario, proveniente da campionati esteri, a stagione ed entrambi non possedevano passaporto comunitario.
    La stagione del biondo serbo cominciò sotto i migliori auspici, grandi prestazioni e partite devastanti che lo avevano reso l’arma letale dell’allora tecnico bianconero Gigi Del Neri ma con il passare del tempo anche lui era stato “risucchiato nel vortice” allineandosi alla mediocrità della squadra bianconera, mediocrità accentuata anche dalla stanchezza di cui è stato colpito Krasic ad un certo punto della stagione che non ha praticamente mai riposato da marzo in poi (data di inzio del campionato russo) e con il Mondiale sudafricano di mezzo.

    Il 4-2-4 di Conte sembrava potesse calzargli a pennello e invece si era già intuito sin dai primi allenamenti del pre-campionato che il tecnico salentino non era soddisfatto del lavoro dell’esterno offensivo che quest’anno ha trovato poco spazio eclissandosi completamente e diventando un vero e proprio caso. Ieri la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la tribuna, che probabilmente ha scritto, dopo appena un anno, la parola fine all’avventura di Krasic alla Juventus. Se le cose non dovessero cambiare e rimanere tali il serbo a gennaio farà le valigie con destinazione Premier League. Nonostante il primato in classifica la Vecchia Signora si trova a dover fare i conti con i primi scricchiolii all’interno dello spogliatoio.

  • Conte fa il pompiere “Krasic e Chiellini fondamentali”

    Conte fa il pompiere “Krasic e Chiellini fondamentali”

    Per fortuna il turno infrasettimanale dà poco tempo per pensare a ciò che poteva esser e non è stato. I tre punti persi contro il Genoa dopo quelli con Bologna e Catania iniziano a suonare come un campanello d’allarme in casa Juventus con alle porte lo spettro della passate stagione che voleva i bianconeri grandi con le grande e autori di apparizioni sottotono con le cosìddette proviciali. Per due volte in vantaggio contro il Grifone la JUventus pur non con una partita entusiasmante stava portando a casa tre punti fondamentali prima che Caracciolo approfittasse dell’errore difensivo per piazzare la rete del pari.

    Antonio Conte | ©Getty Images
    I due gol del Genoa mettono in discussione ancora una volta la difesa che se non difesa e protetta dal centrocampo denota preoccupanti limiti di tenuta con Chiellini e Bonucci in forte imbarazzo. Proprio Giorgione è finito ancora una volta sottoaccusa per una prestazione altamente insufficiente che riporta in auge il problema in difesa nella Vecchia Signora. Insieme a Chiellini sotto accusa è ancora una volta Milos Krasic entrato per dar profondità e respiro alla manovra bianconera ma protagonista in negativo per aver perso il pallone da cui è nata l’azione del pareggio ospite. Due grane per Conte che però oggi in conferenza stampa ha cercato di placare confermando la sua fiducia incondizionata “Un allenatore deve far rendere tutti al massimo, specie chi attraversa un momento di difficoltà come Krasic e Chiellini. Ma entrambi sono due giocatori fondamentali, se mettiamo in discussione due come loro io inizio ad andare in ansia. Diventa problematico avere dubbi su uno come Chiellini, per me è una certezza. Io devo fare un gran lavoro tecnico, tattico e anche psicologico. Con alcuni giocatori parlo di più di quanto parlo con mia madre e mio padre. Bastone o carota, a seconda della necessità”. Conte adesso però deve trovare le risposte sul campo e dimostrare di non aver esaurito l’onda inziale dello Juventus Stadium dove i tifosi sabato hanno scelto ancora una volta di stare con Del Piero criticando l’operato di Andrea Agnelli. Domani l’anticipo della nona giornata contro la Fiorentina è l’occasione giusta per rivoltare pagina e metter alle spalle le inevitabili polemiche.

  • Juventus-Genoa, ultime e formazioni. Conte boccia Krasic e Elia, Estigarribia dall’inizio

    Juventus-Genoa, ultime e formazioni. Conte boccia Krasic e Elia, Estigarribia dall’inizio

    Cresce l’attesa per l’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A. In uno Juventus Stadium tutto esaurito, i padroni di casa della Juventus affronteranno il Genoa di Alberto Malesani per continuare il trend di risultati utili consecutivi.

    Marcelo Estigarribia | © Valerio Pennicino/Getty Images
    I bianconeri, che devono proteggere il primato – condiviso con l’Udinese – in classifica, dovranno rinunciare per cause di forza maggiore a Gigi Buffon e Arturo Vidal, fermi rispettivamente per una contusione ad una spalla, che potrebbe fargli saltare anche la sfida con l’Inter di domenica prossima, e per una contusione ad una coscia. In particolare per il centrocampista cileno il tecnico, nonostante il giocator fosse sulla via del completo recupero, ha preferito non rischiarlo non convocandolo per il match di stasera. Spazio così tra i pali a Marco Storari che farà il suo debutto stagionale dopo aver sostituito il portierone della nazionale per gran parte della scorsa stagione, mentre per sopperire all’assenza del centrocampista Conte accantona temporaneamente il 4-1-4-1 delle ultime uscite tornando al suo 4-2-4. Difesa confermata con Lichtsteiner e Chiellini sulle fasce e Barzagli e Bonucci al centro del reparto, la linea mediana sarà formata dall’intoccabile Pirlo e Marchisio, in attacco Matri rientrerà titolare affiancando Vucinic con Del Piero che siederà in panchina. La vera novità riguarda l’esterno offensivo sinistro: Pepe, come di consueto, agirà sulla corsia di destra mentre su quella opposta Conte, considerata anche l’indisponibilità di Giaccherini che ne avrà per una ventina di giorni, lancia dal primo minuto il paraguaiano Estigarribia bocciando sia Krasic che Elia, oggetto misterioso di questa prima parte di stagione bianconera. In casa Genoa si respira ottimismo, Malesani ha preparato i suoi uomini per una gara difficile e per questo ha chiesto ai suoi di scendere in campo con la massima concentrazione con la speranza di essere il primo ad interrompere l’imbattibilità dello Juventus Stadium così come fece il Genoa di Bagnoli nella stagione ’90-’91 quando l’allora nuovo stadio della Juve, il Delle Alpi, venne violato per la prima volta proprio dal Grifone con un gol di Tomas Skuhravy. La formazione che scenderà in campo è quella annunciata alla vigilia con Frey a difendere i pali, Mesto e Antonelli a spingere sulle fasce e Moretti che sostituirà lo squalificato Kaladze al centro della difesa a far coppia con Dainelli; in mediana Kucka dovrà limitare il raggio d’azione di Pirlo con Veloso pronto a lanciare sulle ali Rossi, a destra, e Jankovic, a sinistra mentre il baby talento cileno Jorquera giocherà dietro l’unica punta Palacio. Finiscono in panchina Bovo, Constant e Caracciolo. Probabili formazioni Juventus – Genoa (ore 20:45) JUVENTUS (4-2-4): Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic, Estigarribia. Panchina: Manninger, Grosso, Pazienza, Elia, Krasic, Del Piero, Quagliarella. Allenatore: Conte. GENOA (4-4-1-1): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi, Kucka, Veloso, Jankovic; Jorquera; Palacio. Panchina: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Merkel, Constant, Caracciolo, Pratto. Allenatore: Malesani.

  • Juve da Krasic i soldi per Theo Walcott

    Juve da Krasic i soldi per Theo Walcott

    Nel fortunato e convincente avvio di stagione bianconero c’è qualcosa che non quadra nel reparto avanzato dove nonostante la predilezione di Antonio Conte per il gioco offensivo si continua a segnare con il contagocce con le punte che spesso sembrano esser troppo isolate e gli esterni spesso fuori dal gioco.

    Theo Walcott | © Getty Images
    Il tecnico bianconero ha presto cambiato le sue idee prediligendo il più attento 4-2-3-1 al suo 4-2-4 e il motivo principale sta proprio nella scarsa propensione degli esterni, con Pepe a far d’eccezione, ad entrare nelle azioni d’attacco. Chi sembra scivolare sempre più fuori dagli schemi della Juventus perdendo consensi nelle gerarchie del tecnico e dei tifosi è Milos Krasic. Il biondo serbo è poco disciplinato tatticamente e dopo un avvio travolgente nella scorsa stagione ha avuto una involuzione sopratutto caratteriale che gli impedisce di esprimersi al meglio. I limiti tattici di Krasic sono evidenti in tutte le chance concesse da Conte sempre fuori dal gioco e troppo innamorato del pallone. Krasic però sembra aver un estimatore in Premier League e sopratutto al Chelsea dove Villas Boas sarebbe pronto ad affidargli la fascia destra lasciandolo libero da compiti difensivi avendo alle spalle la copertura di Ivanovic. Il biondo serbo pare possa esser ingaggiato dai Blue già a gennaio e la possibilità di poter disputare la Champions League potrebbe contribuire a far lievitare la trattativa. I soldi recuperati dalla cessione di Krasic sarebbero poi reinvestiti in Premier League cercando l’accordo con l’Arsenal per portare in bianconero l’ala inglese Theo Walcott. Se Villas Boas ha una “fissa” per Krasic possiamo dire lo stesso per conte nei confronti dell’ala di Capello considerato il giocatore ideale per il suo sistema di gioco. La trattativa è ancora in fase embrionale tanto che l’agente del giocatore ha smentito ogni contatto con i dirigenti della Vecchia Signora anche se i Gunners hanno già in organico il sostituto ideale, il baby Oxlade-Chamberlain.

  • Juve, problema Krasic. Conte non convince in attacco

    Juve, problema Krasic. Conte non convince in attacco

    Senza la sosta forse la Juventus sarebbe arrivata al match del Bentegodi contro il Chievo con altro piglio e avrebbe dato una definitiva svolta al campionato, invece gli impegni delle nazionali hanno privato Antonio Conte di tanti elementi non riuscendo a preparare la partita al meglio racimolando l’ennesimo pareggino con il sapore di sconfitta. Il campionato della Juventus sino al momento è senza dubbio positivo ma i punti lasciati per strada contro le cosidette “medio-piccole” a fine stagione potrebbero rivelarsi un macigno pesante per le ambizioni e i sogni di vittoria. Dopo 7 giornate è possibile tracciare i primi bilanci e seppur non definitivi possono dare indicazioni su dove intervenire nel mercato invernale. Proviamo ad analazzare i pregi e difetti dell’undici di Antonio Conte.

    Antonio Conte e Milos Krasic | ©Marco Luzzani/Getty Images Sport
    La Juve funziona in difesa. Le paure di inizio stagione per una difesa non rinforzata a dovere e un centrocampo poco coperto si sono rivelate infondate. I bianconeri difficilmente prendono gol e permettono azioni pulite agli avversari, il centrocampo fa filtro ed è spesso pericolosa con le incursioni di Marchisio e Vidal tutto poi passa dai piedi sapienti di Pirlo. La Juve non va sulle fasce ed è sterile in attacco. Antonio Conte non voleva top player ma “bass player” il problema però è che molto del suo gioco si sviluppa sugli esterni e nostante in estate ne siano arrivati tanti il solo Pepe sembra essersi calato nella parte. Elia, quello che doveva esser il fiore all’occhiello, al momento è un oggetto misterioso, Giaccherini non è continuo e con Estigarribia e Krasic sembrano esserci gravi problemi di comunicazione. Il biondo serbo smarritosi a metà della passata stagione si trascina dietro tantissimi limiti caratteriali e tattici che ne condizionano il rendimento trascinandolo perennemente fuori dal gioco del tecnico. Estigarribia lanciato per la prima volta nella mischia a Verona ha risposto con la stessa incredulità di Krasic (nella partita con il Siena) ai dettami di Conte non incidendo poi sulla partita. Insomma il punto di forza del gioco di Conte sembra esser adesso un limite della Juvetus al pari del poco utilizzo degli attaccanti in rosa sacrificati appunto dalla perenne ricerca del gioco sugli esterni. La Juve resta prima in classifica e il bicchiere è sicuramente mezzo pieno ma prima che sia troppo tardi urge un nuovo step.